Discorso autorevole: una breve introduzione a NHC VI,3

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  • čas přidán 23. 08. 2024

Komentáře • 31

  • @enricoventurini4593
    @enricoventurini4593 Před 6 měsíci +1

    Video spiritualmente molto interessante, che ci fa porre delle domande e ci fa meditare. Come sempre ascoltare i tuoi video arricchisce.! Un sincero Grazie.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 6 měsíci +1

      Ti ringrazio altrettanto sinceramente caro Enrico!

  • @rosannagiacomella277
    @rosannagiacomella277 Před 8 měsíci

    Tantissimi spunti per riflettere seriamente. Grazie ❤

  • @ionutrosu2129
    @ionutrosu2129 Před 8 měsíci

    Grandissimo Vittorio Grazie per il video!!Bellissimo ed interessante!Un abbraccio

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci

      Grazie a te caro Ionut! Un abbraccio grande =)

  • @1948mori
    @1948mori Před 8 měsíci

    Sempre interessanti questi testi, caro Vittorio, e grazie per farceli conoscere. Mi sembra di cogliere nella tua esposizione (mi è piaciuto molto il commento che hai fatto alla domanda di Salvatore) un atteggiamento che piace al mio modo di vedere il problema del male e il grande e continuo tentativo della "cultura" antica (religiosa e non) di trovare delle risposte. E' ovvio che il discorso sull'anima cosi come viene posto qui risente dell'influsso platonico e soprattutto di quella concezione di un corpo materiale peccaminoso e negativo dal quale l'anima deve liberarsi per ritornare al padre divino fonte di ogni bene. La tua analisi mi sembra invece riconsiderare il corpo come parte e frutto dell'opera divina. Il male non sta nel corpo dell'uomo e di una parte della natura ma in un mistero che forse non è dato ancora a noi di capire. Un altro concetto interessante "Ma questi - gli ignoranti - non cercano Dio... Sono più malvagi dei pagani, perché innanzitutto non indagano su Dio, perché la loro durezza di cuore li trascina verso il basso fino a farne la loro crudeltà". Mi ha richiamato il libro di Paolo Ricca "Dio: un'apologia" quando parla di Dio nella modernità.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci

      Caro Giuseppe, grazie mille! Sì, sono d'accordo con te, e in ultima analisi, si può imparare qualcosa di buono anche dai Valentiniani!

    • @salvatricevullo5869
      @salvatricevullo5869 Před 8 měsíci

      ​@@vittorioseccoCiao Vittorio, ho bisogno del tuo aiuto. Chi sono gli Angeli delle sette Chiese in Apocalisse?Mi sono persa non so , ogni chiesa ha un Angelo che la protegge come dice la Chiesa Cattolica?

  • @massimopetrelli5801
    @massimopetrelli5801 Před 8 měsíci

    Stupendo grazie mille

  • @SaraSpoltore
    @SaraSpoltore Před 8 měsíci

    Thanks

  • @SaraSpoltore
    @SaraSpoltore Před 8 měsíci

    Mi sembra che nel testo ci siano molti elementi che riportano a figure dei vangeli: pesci, reti, la cecità (anche quella di Paolo), la sposa (le vergini con le lampade)... trovo molto interessante la ricorrenza di questi temi/figure, perché mi fa comprendere meglio anche il linguaggio dei vangeli. Evidentemente questi erano temi e figure estremamente familiari e comunicativi. Facilmente comprensibili ma anche pregni della profondità dell'esperienza di vita. Questi testi mi aiutano a intuire in quale linguaggio potesse essere immerso Gesù. Grazie Vittorio!

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci

      Cara Sara, grazie di cuore come sempre! Solo, ti rendo attenta al fatto che questo in realtà è un linguaggio molto lontano rispetto a quello del Gesù storico. Ovviamente molte delle metafore usate echeggiano il linguaggio degli scritti del Nuovo Testamento, ed è giusto che ti suonino familiari. Però non bisogna dimenticare che il contesto di produzione di questi scritti è molto diverso. Non solo perché si parla di opere composte più di 100 anni dopo la vita di Gesù, ma anche perché il quadro dottrinale alla loro base è già qualcosa di piuttosto lontano dalla teologia del Nuovo Testamento nel suo insieme, e fortemente influenzato dalla filosofia greca del tempo, in particolare platonica. Detto questo, si possono trovare anche in questi testi molti spunti di riflessione assolutamente non banali, anche sotto un profilo spirituale. Un abbraccio!

    • @SaraSpoltore
      @SaraSpoltore Před 8 měsíci

      @vittoriosecco non ho familiarità con la realtà sociale di quell'epoca, e per questo mi chiedo se un paio di secoli, in quel tempo, potessero portare un cambiamento sostanziale nell'uso di metafore/figure nel linguaggio

    • @SaraSpoltore
      @SaraSpoltore Před 8 měsíci +1

      Comunque, ti sono sinceramente grata per il tempo che dedichi a risponderci

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci

      @@SaraSpoltore diciamo che il contesto in questo caso dice tutto. Un conto è dove queste metafore sono state per la prima volta coniate, un conto è il loro uso derivato già da una ricezione di testi precedenti. Qui sta la differenza =)

    • @SaraSpoltore
      @SaraSpoltore Před 8 měsíci

      @@vittoriosecco ho capito! Grazie ❤️

  • @Roberta2110
    @Roberta2110 Před 8 měsíci

    Grazie.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci

      Grazie di tutto cuore Roberta, lo apprezzo molto!

  • @marinabottigliero4086
    @marinabottigliero4086 Před 8 měsíci

    Grazie

  • @Roberta2110
    @Roberta2110 Před 8 měsíci

    Mi accorgo di rispecchiarmi in qualcosa della mia fede odierna, cristiana, anche in questi testi agnostici, nei quali trovo un filo di unione che comunque fa bene.
    Grazie.

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci +2

      Certamente ci sono molti tratti in comune e anche elementi che a mio avviso sono buoni e utili spiritualmente, poi ovviamente occorre discernere cosa ritenere e cosa no. Teologicamente parlando, da un punto di vista cristiano attuale, l'impianto dualistico anima-corpo è scritturalmente insostenibile e ancora di più lo è il sostenere una separazione tra il Dio supremo e il demiurgo. Però, consapevoli di queste differenze (che non sono di poco conto) si può certamente trarre anche un buon insegnamento dalle dottrine valentiniane. Invece, fa' attenzione solamente, anche se forse è solo un refuso, perché questi testi non sono "agnostici", ma se mai "gnostici", che è proprio il contrario. E comunque la categoria va sempre presa con le pinze.

    • @Roberta2110
      @Roberta2110 Před 8 měsíci

      No....non era un refuso..
      Grazie per insegnarmi 🙏🏼💙

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci +3

      @@Roberta2110 ci mancherebbe! Allora per maggiore chiarezza: "agnostico" è in generale colui che ritiene non ci siano gli elementi per prendere una posizione a favore dell'esistenza o della non-esistenza di Dio, o della veridicità di una data dottrina teistica rispetto ad un'altra, per cui sospende la scelta in campo religioso. Lo "gnostico", anche se come ho detto la categoria va presa con molta attenzione, è in primo luogo colui che ritiene di essere destinatario di una rivelazione e quindi di una conoscenza sulla natura della realtà che altri non posseggono, e che quindi gli garantisce una posizione diversa nel mondo. Poi, da un punto di vista strettamente euristico, "gnostico" si usa per indicare in modo generale le dottrine antiche di gruppi come i Valentiani o i Sethiani (ma anche di molti altri), i quali si distanziano dal Cristianesimo main-stream in base ad alcuni elementi comuni, come il dualismo tra spirito-materia; la presenza di un dio creatore inferiore (anche se non necessariamente malvagio), che non coincide con il Dio supremo; l'idea che sia necessaria una liberazione del proprio sé spirituale dal mondo materiale e quindi dalla corporeità. Nota che non tutte le dottrine gnostiche sono di ispirazione cristiana o hanno riferimento a Cristo.

  • @salvatoredam6229
    @salvatoredam6229 Před 8 měsíci

    Ciao Vittorio. Ho una domanda un po' banale da farti, secondo te il "cristianesimo" gniostico in tutte le sue declinazioni che origine ha? Giovanna, oppure più paolina, forse giudaica, ellenistica o niente del genere?

    • @vittoriosecco
      @vittoriosecco  Před 8 měsíci +2

      Caro Salvatore, lungi dall'essere banale, questa è una domanda da un milione di dollari. Io ho sempre più l'impressione che la risposta non possa essere univoca, come se si potesse far dipendere un fenomeno così complesso (anzi, più fenomeni, che i moderni raggruppano a partire dalla critica comune della "grande chiesa") da un solo retroterra testuale o culturale. Penso che le origini siano le stesse del cristianesimo main-stream: letteratura biblica veterotestamentaria, elementi sia paolini che giovannei, apocalittica e tradizioni "mistiche" giudaiche, cultura filosofica e religiosa greca e egiziana. In una parola: Ellenismo. Questa letteratura è frutto dell'incontro di molte culture diverse e del tentativo di rispondere ad esigenze spirituali evidentemente avvertite come cogenti a partire dal II secolo. Io direi così.

    • @salvatoredam6229
      @salvatoredam6229 Před 8 měsíci

      @@vittoriosecco Quindi possiamo parlare di un mix più o meno eterogeneo di molte correnti. E se invece fossero solo idee coeve a i vari movimenti gesuani,paolini, giovannei, ebrei-ellenistici, appcalittici-enochiani ecc. Una vera è propria diversa trasmissione/traduzione del messaggio evangelico? È possibile? Le datazioni degli scritti cosa ci dicono? Dei proto-gonisticismi si possono ravvisare nel vangelo di Tommaso, mi sembra che ci sono datazioni di questo scritto molto antiche (50 d.c.), poi c'è l'antichissia corrente di cerinto, il docetismo il marcionismo. Sarebbe possibile anche questo tipo di ipotesi?