Piuro, le monete ritrovate, da Teodosio ai denari della Milano medievale. "Diretta" dagli scavi - 2

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  • čas přidán 27. 07. 2024
  • Le monete della Milano del XII secolo, ma anche dell'imperatore Teodosio. Ecco cosa Piuro racconta dei suoi traffici, dei suoi commerci grazie allo scavo in corso in questi anni. E poi, sempre a che fare con le monete, il contenitore in pietra ollare del tesoro di Como (V secolo d.C.), che le analisi riconoscono dalla zona della Valmalenco, non può essere invece di Piuro? Interrogativi che si potranno forse risolvere scientificamente.
    Piuro è il paese scomparso delle Alpi, sepolto da una frana di proporzioni gigantesche nel 1618, con la morte di un migliaio dei suoi abitanti. Un paese ricchissimo, con una storia che affonda le radici nell'alto medioevo e oltre, con una benessere derivante in parte dall'essere su uno dei principali transiti alpini, la Val Bregaglia da Chiavenna verso la Svizzera, in parte, ci dicono gli archeologi, dallo sfruttamento in larga scala della pietra ollare, che ebbe immensa fortuna soprattutto nell'alto medioevo.
    L'università di Verona, con il professor Fabio Saggioro, ha preso in carico l'eredità delle ricerche - uniche nel loro genere - che dagli anni '60 sono spinte dall'associazione italo-svizzera nata per questo scopo.
    "Sotto il profilo scientifico - spiega il sito dell'università - l’indagine sull’area di Piuro consente di analizzare le dinamiche insediative e ambientali di una valle alpina, caratterizzata da imponenti trasformazioni del proprio sistema paesaggistico, negli ultimi 2000 anni.
    Lo studio archeologico del territorio della Val Bregaglia - e di Piuro in particolare - è iniziato nel 2015 e 2016, dopo un accordo tra Soprintendenza Archeologica e Università di Verona che ha coinvolto il Comune di Piuro.
    Lo studio viene affrontato in due modi: evidenziando la complessità delle dinamiche socio-insediative ed ambientali che in genere investono le vallate alpine; soffermandosi e approfondendo il noto evento della frana (1618), che ha rappresentato un momento drammatico, ma certamente centrale nella storia e nell’evoluzione della valle.
    Lo studio si svolge attraverso scavi archeologici e ricognizioni di superficie e studio del paesa
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Komentáře • 14

  • @ezzovonachalm9815
    @ezzovonachalm9815 Před 2 lety +7

    Grazie per l'imagine finale dell' acqua fragia. Questa cascata era molto conosciuta, al punto di figurare sul Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, sotto il nome di Raffa, dal ligure *RAVA che ritroviamo nel Poschiavino Raviscé, col senso di scoscendimento causato da una piena del torrente o fiume. Leonardo soggiornava presso il duca di Milano, in qualità di ingeniere idrologo.Sullo stesso ( o un altro) foglio c' è anche un disegno del poschiavino La Rösa, sempre dal Ligure *ROŚA : ghiacciaio. In fatti il piano di La Rösa ,sulla strada del passo del Bernina , mostra chiare traccie del ghiacciaio che era forse ancora visibile nel medio evo: due morene sui lati e grosse pietre levigate dal ghiaccio. Il toponimo ROŚA è frequente nelle Alpi dal monte Rosa al Rösligarta ( Rosengarten) nelle Alpi Glaronesi che rimane innevato anche in estate
    Franco Abis de la Clara
    PS I Abis di Piuro sono stati risparmiati dalla frana del 1618 perché quella notte soggiornavano chi a Vienna chi a Chiavenna ( sempre dal ligure *KLAVA : frana, scoscendimento del monte Conto i cui massi sono ancora visibili nel letto della Mara, Mera (ancora dal ligure * MARA in Maroggia Ti dove la locale Mara si getta nel lago di Lugano).
    Numerosi sono gli oro-, idro- ,fito- ,zoonimi nel sud delle Alpi,dal Piemonte alla Lombardia a testimoniare della folta presenza di insediamenti liguri ( assenti invece più a est nel territorio dei Venetekens e dei Reti)

  • @enriconicolafasciani9151
    @enriconicolafasciani9151 Před 11 měsíci +1

    Bravissimi, complimenti.

  • @rossanabachiorri833
    @rossanabachiorri833 Před 2 lety +4

    Che meraviglia queste scoperte.
    Complimenti 👏

  • @pietrobonaiti9147
    @pietrobonaiti9147 Před 2 lety +3

    Sempre molto molto interessante bravi

  • @angelomerra1956
    @angelomerra1956 Před 2 lety +3

    Interessante come sempre.
    Complimenti e grazie

  • @scipionicristian
    @scipionicristian Před 2 lety +1

    Bello sentire un sindaco che parla così…..se ci fosse anche a Gazzo Veronese un sindaco serio…..

  • @pietrobonaiti9147
    @pietrobonaiti9147 Před 2 lety

    Buonasera il dipinto che raffigura Piuro prima della frana è presso il palazzo Vertemate? Ed è possibile vedere e visitare il palazzo.?grazie

    • @ArchaeoReporter
      @ArchaeoReporter  Před 2 lety +3

      Buonasera, il dipinto è a Palazzo Vertemate è il palazzo - stupendo - per fortuna è visitabile

  • @lupettoversilia
    @lupettoversilia Před rokem

    4:09 la cascata scorre al contrario

  • @aulopulena2871
    @aulopulena2871 Před 2 lety +1

    Piuro era sulla strada che portava nella Rezia.

    • @ezzovonachalm9815
      @ezzovonachalm9815 Před rokem

      Più precisamente sulla strada imperiale ( Reichstraße) che congiungeva il Sacro Romano Impero alle sue possessioni in Italia.I Piuraschi esportavano fittili in pietra ollare in tutto l' Impero ,sopratutto nelle regie e palazzi dei governanti ( si credeva che cuocere le vivande in una pentola in pietra ollare assorbisse ogni veleno che qualche malintenzionato ci avesse messo).Per cui tutti i regenti che non avevano sempre la coscienza illibata, per paura del veleno , mezzo allora alla moda per disfesciarsi del marito, la madre dello sposo /a, ecc. si assicuravano le zuppiere in pietra ollare. Avevano contori in Italia, Spagna, Boemia, Polonia e l' intera Germania , poiché l' imperatore e la sua corte erano sempre in viaggio e si fermavano in ogni angolo del esteso regno. Ma tutto questo ogni Piurasco lo sà già !

  • @aloisiusurvinaticus2736

    Gli attuali cittadini di Piuro che origine hanno? Allora non ci furono superstiti?