DEPRESSIONE ESISTENZIALE: ecco perché è destinata a crescere
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- čas přidán 25. 07. 2024
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#depressione #paura #psicologia - Zábava
Io ho una fottuta paura del tempo che passa. In un battito di ciglia sono passato dai 16 anni ad averne 28. Non ricordo nulla in mezzo. E tutto ciò mi crea un ansia spaventosa.
Devi osare di più, io potrei dire le stesse cose che hai detto tu ma fortunatamente dai 24 ai 27 anni ho spezzato la routine lavoro/amici e ho fatto delle cose che ricorderò per sempre
Cristo, allora non sono l’unica ad avere queste sensazioni. Sono passata dai 16 ai quasi 23 in un attimo e sono poche le cose che ricordo.
Si chiama Alzheimer, statti accorto...
Esatto, il tempo vola e la vita mi sembra solo una lunga attesa del nulla.
Più che paura della morte dovresti avere paura di non vivere la vita.
Che senso avrebbe poi ricordare TUTTO ciò che hai fatto nella vita?
E se le vittime di depressione esistenziale vedessero il mondo com'è realmente? E se fossero quelli che noi definiamo "sani' ad avere un visione distorta della realtà?
No aiuto,basta filosofia per me oggi vi prego
non penso proprio.
Proprio così. MI chiedo spesso se agli ottimisti ad oltranza e ai positivi 'radicali' manchi un certo grado di consapevolezza sulla vacuità ultima dell'esistenza.
Redpill Vs bluepill
Innanzitutto una persona può capire logicamente la vacuità della condizione umana ma non soffrirne emotivamente (ed io ne sono una prova vivente), allora non sarei considerato "sano" perché non ho uno stato mentale disadattivo come la depressione esistenziale?
Sembra che tu sia entrato nella mia mente.. 2 anni fa(avevo 20 anni) ho avuto ciò che definisco una "crisi esistenziale" fortunatamente durata poco più di 6 mesi e niente ho cercato di darmi una spiegazione a ciò e sono esattamente i punti che hai elencato. Bello sentirsi compresi senza nemmeno conoscersi :)
@Oh_ Norm Io affronto il tema della morte in chiave sofistica possiamo dire; cioè per me non ha neanche senso occuparsene in quanto non concerne minimamente la sfera umana. Quando moriremo passeremo da uno Stato tangibile, sensibile di essere ad uno stato di non essere, per cui le numerose domande del tipo "cosa ci sarà dopo la morte" perdono di ogni significato: la domanda presuppone che la morte sia come un passaggio di universo, quando muori entri in una stanza, visualizzata come perennemente buia; insomma quella domanda presuppone che anche dopo la morte la nostra coscienza sarà viva, la nostra anima sarà li a sentire la tragedia della morte facendoci sentire male. Ma questo è sbagliato. Quando moriremo non ci sarà nulla di tutto ciò, non soffriremo né ne saremo felici, cesseremo semplicemente di esistere. Ciò che riguarda quindi la sfera umana è solamente il mondo sensibile, ciò su cui dovremmo concentrare ogni nostro sforzo per essere felici.
Dio e i valori a se connessi saranno anche morti ma sembra restare l'idea secondo cui abbiamo una coscienza o anima infinita ed intoccabile, che è sbagliato; di questo ne ha parlato pure Dufer sul podcast riguardante il tempo perso di qualche giorno fa.
Insomma, per riassumere cito un luminare mio muso ispiratore Feltri: ma a me non me ne frega un cazzo.
Sri molto bravoo
Scusa ti vorrei fare una domanda? Non ti da' fastidio che alcune oersone si attaccano alla religione come per salvare la loro depressione? A mdcda' tanto fastidio perché non vedono la vera realtà della vita così com'e
@@danielaservadio45 finché nessuno cerca di impormi la sua "visione" per quanto mi riguarda può attaccarsi a ciò che vuole. Comunque credo che la religione sotto un certo senso sia nata proprio per dare queste risposte
Molto probabilmente perché aumenterà la solitudine di tutti tra pandemia e nuove tecnologie
La solitudine c'era già prima solo che in pochi se n'erano accorti
@@MentalAquaductz giusto, e da quanto so, in pratica nessuno vuole farci i conti, nonostante io la trovi affascinante
Certo che lo è, solo così puoi davvero evolvere la tua coscienza e consapevolezza, però intendo dire che la gente era già sola prima anche senza lockdown e cazzate varie, a livello spirituale ed umano si percepiva voglio dire..
@@MentalAquaductz ahh ok, giustissimo infatti
Grazie Robby
Secondo me il tuo canale è sottovalutato dal pubblico. Tutti dovrebbero avere la possibilità di conoscere il tuo canale, guardando i tuoi video. Analizzi proprio i punti chiave di questa società, dettagli che in pochi possono notare, affrontando temi non scontati. Fai delle analisi perfette, una buona introduzione, entrando fino al nucleo dell’argomento, non saltando nulla, tutto detto alla perfezione, fino alla fine. E oltretutto, rompi gli schermi della società, parlando di ciò che gli altri magari hanno paura di dire. Complimenti.
Ma che cacchio stai dicendo? "dettagli che in pochi possono notare" ? "temi non scontati" ? Questo è il tuo misero punto di vista. Questo Crepaldi non sta dicendo nulla di nuovo, probabilmente la tua coscienza è così piccola da non riuscire a vedere la banalità dei suoi interventi. La gente che commenta tutta entusiasta sono curioso di capire che tipo di percorso culturale ed emotivo ha fatto prima d'ora. Che so, magari non ha mai letto Schopenhauer né Foster Wallace, non è mai stata a teatro nè al cinema, e della storia dell'umanità ne ha fatto solo dello sterile nozionismo. Feccia incolta ed ignorante che aspetta lo youtuber del momento per scoprire qualcosa di nuovo. Ecco come proliferano questi nuovi youtubers, sfruttando l'ignoranza della massa.
Io sento proprio la nausea a sentire questo ragazzo affrontare certi temi in questo modo. Lo schifo proprio.
Verissimo. Da insegnante Yoga percepisco la tua empatia, ma tanti distorcono il messaggio
@@CizzuCizzu credici bro, tu sei l'unico intelligente ahahahahhaha
Crepaldi sei ottimo
@@CizzuCizzu compà ma se non sai con chi stai parlando, non parlare proprio ahah, non sai chi sono , la mia storia, ciò che studio e ho studiato, quindi ora riprendi il tuo misero commento e stai zitto.
Ne ho sofferto,neanche tanto fa(l'anno scorso) di depressione esistenziale e ne sono uscito recentemente:ero ossessionato dall'idea di morte,non tanto in sé,ma per il fatto che possa arrivare in qualsiasi momento,che tu sia un bambino che ha una vita davanti,che tu sia un anziano che ha vissuto la sua vita;proprio l'idea di poter morire in qualunque momento e di non riuscire a realizzare i miei progetti o farmi,comunque,la mia vita mi perseguitava e,se potevo morire in qualunque momento,che senso aveva tutto ciò che facevo?
Sono stato sempre uno abbastanza solitario e,in particolare in quel periodo ero abbastanza solo,il che non fa altro che peggiorare questi pensieri(e con il lockdown non ne parliamo).
Non avevo energie di fare niente,passavo le giornate a incupirmi,ero apatico e stavo cominciando a distaccarmi dalla realtà;in quel periodo mi stavo preparando per il test di medicina e vi lascio immaginare quante speranze,in quel momento,avevo di entrare.
Poi piano piano realizzai che potevo essere in una situazione peggiore:potevo essere nato in un paese in guerra,potevo essere nato in povertà oppure potevo essere già morto quando ero piccolo per via di qualche malattia genetica;invece no,sono qui,sto bene e ho avuto un enorme fortuna ad essere qui,quasi come se fosse un dono,qualcosa di cui essere grati,una possibilità che bisogna cogliere e coltivare.Bisogna trovare il proprio obiettivo nella vita e se non ne hai uno te lo inventi;alla fine abbiamo bisogno di una bussola nella vita. Inoltre bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto,anche da un professionista:mi ci hanno portato a forza da uno psicoterapeuta,ma adesso,con il senno di poi,ho realizzato che è stato molto utile.
Ora studio medicina,ho ripreso contatto con vecchi amici,ho conosciuto nuove persone e il mio sogno è che un giorno io riesca ad aiutare tutte quelle persone che non hanno avuto la mia stessa fortuna.
Tu,persona che hai letto fino a qui,ti ringrazio per la briga che hai preso per leggere questo commento🙂.
Spero che chi ha vissuto o sta vivendo quello che ho vissuto io e abbia letto questo commento si senta meno solo.
Un abbraccio a tutti.
Sembri un mio clone. Son contento per te comunque, io ancora devo uscirne
@@coprilettodelnapoli5466 Ti auguro di uscirne presto,amico mio;spero che la mia storia ti abbia fatto sentire meno solo o incompreso,che sono sensazioni tipiche di queste situazioni.😊
Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza, che arricchisce tutti quelli che hanno voglia di leggerla.
Ti auguro di realizzare i tuoi sogni, diventando un ottimo medico. Io sono un medico veterinario, lotteremo insieme per il concetto di OneHealth 💪😁. Un abbraccio. E un abbraccio anche a tutti coloro che stanno ancora vivendo questa situazione, parlatene e chiedere aiuto.
Ho avuto circa la tua stessa esperienza, purtroppo la solitudine è un fardello molto pesante che molto spesso si sottovaluta.
@@coprilettodelnapoli5466 se vuoi parlarne possiamo sentirci, ho sofferto tanto anche io a causa di questi problemi ma per fortuna ne sono uscito ragionando e parlandone con gli altri
Bravo Marco son molto felice che tu stia allargando le tematiche ritornando a vecchi tuoi interessi, che tra l'altro condivido. Andare verso la costruzione di qualcosa di utile permette di lasciare indietro chi si occupa solo di odio, senza incastrarsi in giochi meno generativi. Non so se la depressione origini da alcuni pensieri esistenziali o insomma se ci sia un uovo precedente a questa gallina. So che quando ho vissuto un momento di depressione esistenziale mi sembrava che tutto derivasse da alcuni pensieri sulla complessità che mi avevano lasciato disarmato, ma riguardando da psicoterapeuta quel periodo forse altri fattori precedenti hanno contribuito a portare sia all'umore flesso, che a pensieri connotati da quel nichilismo. Ancora una volta penso che i temi che tratti siano in perfetto equilibrio tra aspetti da guardare da una prospettiva sociale, e aspetti da guardare da una prospettiva psicologica. Io personalmente fatico a rinunciare a uno di questi due punti di vista per capire fenomeni come l'hikikomori, gli estremismi ideologici, e la depressione esistenziale e una cosa che mi é sempre piaciuta dei tuoi contribuiti é che secondo me, partendo dalla sociologia, vedi cose che spesso gli psicologi prendono sotto gamba. Io cerco di fare il percorso opposto, ma insomma, incontrarsi a metà strada é sempre un piacere
Ho sofferto personalmente della depressione esistenziale, vedi il mondo e la vita intorno a te grigia, perché mi sveglio al mattino? Perché mi vesto? Perché devo studiare-lavorare 40 anni e poi morire? Non provi più entusiasmo, curiosità e passione per niente, ogni discorso, ogni parola, ogni gesto ti stufa, ti infastidisce, non ha senso di esistere. Per quanto possa sembrare un tunnel verso l'oblio questa situazione scatena nel cervello dei modi di pensare e di vedere le cose che vi cambieranno la vita, ma in meglio!
Un giorno troverete un senso perché capirete che realmente un senso non esiste! Personalmente mi ha aiutato moltissimo studiare astronomia, e tutto ciò che riguarda "il senso" dell'universo dal punto di vista puramente scientifico e razionale.
Siamo attualmente l'unica specie vivente intelligente presente nell'universo conosciuto, la nostra esistenza è dettata da milioni di fattori casuali che hanno portato a te, che vedi, respiri, senti, parli.... La vita non ha un senso, è un caso, ma l'essere umano ha l'enorme fortuna di aver sviluppato un intelligenza tale da avere autocoscienza di se stesso, perciò può dare un senso alla propria esistenza!
Spesso ci facciamo soverchiare da quello che è la nostra bolla in cui viviamo, siamo formiche che vivono nel loro formicaio e metro quadrato di terra, che ne sa una formica degli oceani, delle montagne, del cielo, delle stelle.... Siamo immersi in questa struttura sociale dalla testa ai piedi e il dispetto più grande che possiamo fare alla nostra mente è quello di credere che questa sia la realtà effettiva e perenne:
Prendi un brutto voto a scuola e ti senti un fallito
Il tuo capo non ti da tregua a lavoro e ti senti un fallito
Vieni giudicato perché non hai amici o una fidanzata, ti senti un fallito.
Sono convinto che bisogna imparare a guardare questi tipi di eventi come piccole parti delle tua vita, non come totalitarie...può essere stata la giornata più infernale del mondo dal tuo punto di vista.... Ma sei un granello di sabbia su una roccia che vaga in uno spazio infinito fatto di stelle, misteri e meraviglie..... Pensi che l'esistenza finisca per la tua brutta giornata?
Imparare a non dare troppo peso alle cose mi ha sollevato e salvato letteralmente da quell'oblio che si era creato nella mia testa
Commento da brividi. Ti auguro il meglio. Buona vita :)
Cazzo! Commento pazzesco..... Grande punto di vista.... Assolutamente realistico...
Purtroppo soffro oltre all'apatia ad avere comportamenti antisociali contro gli adulti oltre ai ragazzi/ragazze della mia età perché oltre ad essere SINGLE E VERGINE non ho amici/amiche che invitano me anche se li conosco e loro conoscono me,però per quanto facciano GHOSTING e ORBITING su social nella vita reale non dicono nulla solo ciao e "ti faccio sapere" cioè non SONO INTERESSATI/E A INVITARE ME PER WUANTO SCRIVO SEMPTE IO PER PRIMO CHE CAZ***!!!🤨🤬💔⚰
Forse è per questo che sento di non avere un'esistenza DIGNITOSA E AFFETTUOSA COME GLI ALTRI!!💔💔⚰
Comunque vorrei bene a me stesso solo per IL LATO ROMANTICO che possiedo che a nessuna IMPORTA!!
Tutto ciò che elenchi è ciò di cui si dovrebbe parlare quotidianamente, che viene costantemente ignorato. Grazie per aver fatto il primo passo
Lotto con la depressione da quasi 3 anni , ed è bruttissimo, non sentire nulla , non avere emozioni , obbiettivi , e vedere tutto negativamente , attacchi di panico a volte ed ultimamente pensieri suicidi ed il brutto di tutto ciò è che ce gente che si vanta di "averla" , tutto ciò non è bello , comunque bel video marco
Buona fortuna ❤️❤️❤️
la creatività magari può aiutarti
Ti consiglio "darsi pace" su CZcams di Marco Guzzi
Se non hai niente da perdere facci un salto, mi ha aiutato
Avrai anche momenti positivi e di lucidità mi auguro
Ho avuto una brutta depressione moltissimi anni fa, è durata qualche anno ma alla fine ne sono uscita ed ho potuto avere una vita piena. È una partita a scacchi contro la tua stessa mente, con lei che bara e tu che ti disperi.. Ma è una partita che si può vincere e, uno è fortunato, alla fine si potrebbe perfino portare a casa come premio di consolazione una visione del mondo più interessante e ampia.
Io ho trascorso un periodo di depressione esistenziale da ragazzino e per un paio di anni mi sono chiuso in casa quasi come un hikikomori. Poi ne sono uscito. Dopo il liceo, l’università e una vita normale con buone relazioni sociali e buoni amici mi sono trasferito in Usa. Ho da anni un buon lavoro ma ora sento gli anni che passano e mi sento sempre più schiavo del lavoro da dipendente dalle 9 alle 5. Penso che la libertà condizionata, il tempo che diamo al lavoro e le poche giornate di vacanza concesse siano una delle cause di depressione di noi ormai adulti. Che senso ha una vita così, privarsi della libertà di viaggiare anche due mesi se si vuole o di dedicarsi per bene au propri hobby e passioni? Fate un calcolo di quanti dei giorni lavorativi (quindi escludete sabati, domeniche e feste nazionali) diamo alla compagnia per cui lavoriamo e quanti possiamo usarli per noi. Io ne sono rimasto colpito. Qui in Usa la percentuale è tipo 90% di quei giorni al datore di lavoro e 10% al dipendente. In Italia forse 80% e 20% ma è comunque una percentuale che fa riflettere e fa paura.
Molto interessante, Marco. Mi rattrista pensare che senza stampelle o riempitivi (come la religione, l’intrattenimento, o la lotta per la mera sopravvivenza), molti umani non riescano a stare in piedi, sentirsi comunque pieni e così, invece di realizzare maggiormente il loro potenziale o accedere a qualche nuovo livello di consapevolezza, crollino nell’apatia e nel nichilismo più autocommiserativo e disperato. Del resto, mica possono essere tutti “übermensh”, ok... Le parole chiave per uscire da questa inquietante prospettiva futura (che forse la pandemia ha accentuato ed accelerato), secondo me sono: educazione/cultura, affetto, e soprattutto EQUILIBRIO. Nessuno ha più equilibrio. E questo perché non ci sono alla base affetti solidi (affetto dato e affetto ricevuto), e la cultura viene da molti percepita come un peso ridicolo e fastidioso.
Parole chiave : APPROVO👍
"Nichilismo autocommiserativo + non tutti possono essere ubermensch" ... Hmm.
Il nichilismo associato alla depressione, assieme al pessimismo cosmico di Leopardi, credo sia un archetipo che non morirà mai purtroppo.. Eppure anche Giacomino la pensava così : gli esseri umani devono smetterla di combattere fra loro e imparare a contare gli uni sugli altri (in una visione alquanto ottimista e filantropa dell'umanità futura) . E Nietzsche in realtà afferma proprio questo, tutti possono essere ubermensch, Homo faber ipsius fortunae... "Non tutti possono essere dei grandi artisti, ma un artista si cela in ognuno di noi (Anton Ego, Ratatouille)"... E sarà che ho giocato troppo ad Assassin's Creed, oppure è colpa di Batman, ma gli esseri umani devono capire da sé qual è il loro scopo in questa vita, senza che arrivi un dio o il suo ambasciatore a indicargli la via...
Comunque per il resto hai ragione, questo mondo ha bisogno di armonia, e di amore❤️
E vabbè e mo ce la prendiamo pure con zio Adolfo vabbè...ma che ha fatto di male quel pover'uomo...lui voleva solo ripulire l'umanità maledizione...poi lui dava un' educazione e un'istruzione a tutti in Germania...
poi salutava sempre...
col braccino destro teso, ma insomma, era una persona educata...
Per quanto mi ŕiguarda, sofrire di depressione, è stata una delle mie piu grandi fortune:ho avuto momenti estremamente difficili e buii(Ci cado tutt'ora), ma alla fine della giostra basta conoscere i propri demoni,confrontarsi con essi, capire cosa vogliono da te,nulla è lasciato al caso,quello che ho imparato e che non esiste una vita di beatitudine,ma un continuo rinnovarsi di sfide che ben interpretate ci portano a elevarci,e chi sa magari la risposta si trova proprio alla fine di questo bellissimo e durissimo percorso,ma questa è solo una piccola parte della mia visione,che sicuramente cambierà nel tempo, con me. La parte interessante per quanto mi ŕiguarda: è sentire le conclusioni a qui sono arrivati gli "altri", specialmente le persone più anziane.
A 40 anni ho avuto una crisi esistenziale, ho scoperto la verità sulla mia famiglia di origine e sul fatto che per 2 anni ero con mia madre e i nonni ma dal Tribunale sono stata dichiarata per adozione.
Dopo la scoperta volevo solo farla finita, ma ne sono uscita.
Ora capisco quella mancanza dentro di me che ho sentito tutta la vita, ho viaggiato molto, vissuto la mia vita ok ma sempre senza mettere radici.
Quando ho saputo la verità sono caduta in una depressione e ne sono uscita con un profondo lavoro su me stessa.
Mi avevano mentito tutta una vita, bambina strappata perché mia madre era single e i nonni 70 enni.
Non condanno le assistenti sociali per avere mentito, ho avuto poi una bella famiglia, ma il distacco dalla madre l'ho pagato per anni..
Cmq sono l'esempio che tutti possono farcela ad uscire da una depressione esistenziale. 🤗
Forza non siete soli/e!
Un abbraccio a tutti e a tutte.
Sissy
l'iper-razionalità mi ha aiutato a superare l'infanzia in cui non riuscivo ad integrarmi in nessun gruppo sociale. Da piccolo vidi in tv star trek e vedevo nella logica vulcaniana una scappatoia dalla sofferenza dello stare da solo perché senza provare emozioni i vulcaniani riuscivano a vivere e, sempre in star trek, erano considerati come la super razza, cioè individui superiori agli esseri umani normali. Io sono riuscito per quanto possibile a raggiungere quel livello di razionalità. Adesso a 22 anni mi ritrovo a non saper più provare sentimenti e quando li provo li sopprimo razionalizzandoli. Con il senno di poi è facile dire che ho sbagliato, ma al tempo è stata l'unica cosa che ha saputo dare un senso alla mia vita e che è riuscita a farmi sentire unico e speciale.
così dovremmo diventare tutti, magari! Come i Vulcaniani di Star Trek...io darei un rene per diventarlo.
@@rospofiero9848 peró non hai l'empatia per riconoscere quando fai stare male una persona. Non è una cosa buona chiudere le emozioni
@@michelefaedi e allora? Chi si offende è scemo e VUOLE offendersi.
Quello che stai provando adesso *È* un sentimento. Non ne hai perso la capacità, non si può. Semplicemente, non li riconosci e non sai gestirli, ma governano le tue azioni e le tue relazioni. Lo dico perché è stato ed è tutt'ora il percorso che sto seguendo.
@@rotten_cyano sei seguito da uno psicologo? Se si in cosa consiste il percorso?
Uno dei tuoi video più belli. Spero parlerai di questi argomenti nuovamente in futuro.
Ti dirò la verità: io ogni giorno penso solo a vivere.
Quando qualcuno mi rammenta tipo: "Lo sai che un giorno tu dovrai morire?", io rimango sempre impallidito da questa domanda così strana, perché sono consapevole di essere mortale (non capisco perché non dovrei esserlo), ma proprio per tale motivo vivo la vita in tutta la sua essenza.
La mia filosofia è: "Vivi finché puoi a seconda delle tue possibilità. Sperimenta, evolviti, agisci, dai da mangiare alla tua curiosità e allontanati dalla negatività".
Mentre tutti gli altri litigano per le sciocchezze, io, invece, penso a crescere interiormente.
Pensare troppo (e costantemente) alla morte per me significa essere già morti.
Grazie per aver parlato di questo tema! Ottimo lavoro!!!
Grande Marco,i tuoi video sono una vera medicina, grazie
grandissimo video complimenti. mi sono ritrovato in alcune tematiche che hai toccato, mi piacerebbe che parlassi di più del tema della depressione
Quando parli di queste tematiche sei il migliore, spero il tuo successo aumenti perché lo meriti
Interessantissimo, Marco! Spero farai altri video così:)
Detto in maniera istintuale, che figata di video! Mi ha fatto un sacco piacere che tu abbia portato questo tipo di contenuto
video clamoroso, Marco. Complimenti, analisi davvero impeccabile. Fa piacere sapere che siamo tanti a trovarci cosi.
Ciao Marco ti stavo aspectando
Aspectavamo tutti
@Oh_ Norm ahahha
Grazie Marco, con questi video mi aiuti nel profondo, hai coniato un concetto sulla quale ora posso lavorarci su, grazie di cuore
Grazie per questo video, starei ad ascoltare questo argomento per giorni interi
Banalmente se non hai nulla da perdere non hai paura della morte, chi costruisce o LAVORA troppo nella propria vita ha poi paura di morire dato che deve lasciare tutto. E quale è la differenza tra chi è morto senza aver costruito niente e chi invece ha costruito molto, chi è stato ricco chi è stato povero. La serenità e pace con sé stessi, senza aver bisogno di sentirsi realizzato o alla ricerca di qualcosa o di un obiettivo, secondo me è tutto ciò di cui uno ha bisogno per dire di aver vissuto
Dopo attenta visione dei suoi video posso confermare che Marco Crepaldi a un incline filosofia all'equilibrismo, ovvero la battaglia interiore alle derive e ricercare l'equilibrio
Ne parli come se fosse la diagnosi di una patologia 😅
@@izifish noooo è positivo
Gran video su una tematica importante, difficile da affrontare.. guarderei volentieri altri video come questo
Grazie Marco per esser tornato a parlare di questi temi
Complimenti, interessantissimo e profondo!
Ciao Marco, bravissimo come sempre.
Mi piacerebbe vedere un video sull'iper razionalità vedendola un po' più nel dettaglio, mi ritrovo abbastanza nella definizione che hai dato e sarebbe fantastico saperne di più
Marco ti ringrazio per il tuo impegno nel proporci questi temi, i tuoi video per me sono sempre spunto per riflessioni personali. Mi rattrista constatare, ripensando alle mie esperienze, che media e scuole non affrontano minimamente tali questioni. Sarebbe utilissimo ma credo che le stesse figure professionali (come gli insegnanti) non sarebbero in grado di farlo in quanto anch'esse parte di questo timore generalizzato verso la morte e la vecchiaia. Mi domando allora quale possa essere un primo passo, in senso pratico, per far sì che ciò accada...
Per quanto riguarda la crisi esistenziale, a me è successo di soffrire di gravi dca dai 18 ai 25 anni, accompagnati da altri disturbi: in quegli anni mi sentivo esattamente come hai descritto. Ero senza meta, senza obiettivi, senza speranze e non facevo letteralmente nulla. Non studiavo. Non lavoravo. Oggi alla soglia dei 28 posso dire di aver ricominciato a vivere, due anni fa ho iniziato a pensare al mio futuro, ho fatto volontariato e mi sono iscritta all'università. Da come ho letto nei commenti, credo che questa sensazione sia comunque a molti ragazzi, quella di avere letteralmente un "vuoto" nel proprio vissuto. Spaventa perché si teme che possa riaccadere.
Nell'antica Grecia esistevano i maestri: che traghettavano i loro allievi verso la conoscenza, di ogni aspetto della vita. Avevano una particolare sensibilità verso l'intelligenza emotiva. In questi tempi persino i maestri sono persi,almeno quanto gl'allievi, è meno perso un bambino rispetto a un adulto,spesso sono quest'ultimi atti a dare il buon esempio, su i comportamenti sensati dal punto di vista delle emozioni.
Che dire la vita è bellissima, dovremmo solo avere più consapevolezza di noi stessi,parlare con noi stessi,sentire cosa proviamo,sentire come respiriamo, capire che le cadute servono per darci insegnamenti,non per inseguirci tutta la vita.
Grande Marco, lo guarderò dopo questo video, ma dai primi secondi like sulla fiducia
Sempre ahahaha
Ciao Marco, trovo il tuo video in più sensi prezioso. Non so se posso definirmi una persona depressa, forse perché in primis la ritengo una conseguenza non solo di eventi interni ma, nella mia esperienza, di cause sociali e culturali. Ciò che ho trovato estremamente importante per la mia salute mentale è lo studio di cose che non conosco, una passione totale per la musica e, soprattutto, la riduzione dell'utilizzo dei social che inevitabilmente scadono nell'auto promozione e nella comparazione di sé stessi a quelle vetrine che gli altri utenti imbastiscono.
Credo sia importante parlare di come ormai il nostro sé sembra essersi sdoppiato in un mondo digitale dove ciò che si dà a vedere influisca inevitabilmente sul nostro "io analogico"
Semplicemente...grazie
Grazie Marco per questo bel video! Ti seguo dal tuo Podcast con Shy e mi piace sentirti parlare di altre tematiche.
Sei un ragazzo come pochi e ti auguro con tutto il cuore di avere delle persone care con cui tu possa avere degli scambi intellettuali, con cui tu possa discutere e sentirti compreso.
Mi farebbe piacere vedere altri video come questo.
Sentendoti mi sono però chiesta: tu parli di quanto la crisi esistenziale possa essere autodistruttiva...non credi però che in altri soggetti possa portare ad una distruzione esteriorizzata, verso gli altri? Un po' come il fenomeno degli incels ma non solo? Mi farebbe piacere sapere cosa ne pesi al riguardo.
Un caro saluto dalla Germania :)
L'iper-razionalità nel mio caso è un meccanismo di coping per coprire mancanza di esperienze e lacune personali
Finalmente un commento sensato
Nessuno ti aiuterà a trovare un senso, o riuscirà a colmare i tuoi vuoti esistenziali, dovrai farlo da solo mettendoci impegno e perseveranza.....
Tutte le motivazioni da te citate sono assolutamente importanti, ma su una mi trovo particolarmente d’accordo. L’iper-razionalità è la conseguenza del modo in cui viviamo, dove lo sforzo (in questo caso logico e del pensiero) può effettivamente colmare un vuoto. Secondo me anche a livello evolutivo l’uomo è passato da essere una creatura che si serve molto del suo istinto fino a cercare di dominarlo fino ad ora dove siamo spesso spinti a spegnerlo del tutto. È l’istinto non è qualcosa di recuperabile, per cui pare di essere in un vicolo cieco ormai.
Complimenti per il video
Ho paura della precarietà. Partendo dal lavoro (sono precario) e finendo a qualsiasi cosa che oggi permea questo mondo. P.S: Grazie al neoliberismo.
Guarda, tanto una cosa soltanto è sicura nella vita:
Dobbiamo tutti schiattare un giorno.
Per me personalmente, spero avvenga in maniera pirotecnica e piena di sangue, tipo che le mie budella vengano esplose in tutte le direzioni e macchino di sangue i vestiti nuovi di tutti.
Buona guarigione dalla depressione.
@@rospofiero9848 tipo uno xenomorfo che sbuca dal petto?
Il neoliberismo non ha mai messo piede in Italia
@@HAMACHINSTALER e io sono un folletto dei boschi
Tanto a nessuno frega più niente del lavoro precario f for u
Molto interessante, video come questo dovrebbero essere visti da chiunque per capire cosa sta succedendo nel mondo che ci circonda. Personalmente troverei molto interessante un video sull'autolesionismo e sul perchè una persona possa arrivare a farsi del male, analizzando tutte le varie modalità in cui potrebbe farlo ed elencando le cause, interne e/o esterne, che lo portano ad una tale decisione. Spero che lo farai!
Super interessante questa tematica!!!
9:13 Vorrei condividere un piccolo fatto personale che probabilmente non interessa a nessuno ma mi è venuto in mente quando ascoltavo questa parte del video. Ricordo molto vividamente cosa avevo pensato da bambina ascoltando la mia maestra che parlava di Gesù e della redenzione: "Ma quanto è bella questa favola, peccato che non può essere vero".
Marco ti ammiro per i contenuti che porti e per i ragionamenti che fai. Tien e pall
Grazie Marco
Ciao marco, trovo che questa stategia iper-razionale di ragionamento che è sempre più presente nella mente delle persone sia però anche riconducibile alla direzione che sta prendendo la nostra società. Avere comportamenti istintivi significa agire in maniera spontanea ed impulsiva, se si osserva la nostra realtà ci si accorge però che la tendenza è quella di porre sempre più regole e lasciare sempre meno spazio al buon senso delle persone. Cosa che da un certo punto di vista garantisce sempre più la tutela dei diritti di tutti e che da un altro però spinge le persone a costruire modelli di pensiero sempre più rigidi per una costante paura delle conseguenze. Se io creo una società caratterizzata da un iperlegislazione in cui tutto ciò che faccio è punibile e visto in maniera negativa tenderò a contenere qualsiasi mio comportamento spontaneo.
“Sono in crisi da una vita, forse è la mia natura, anzi penso vivamente che sia proprio una fortuna”
@jacopo russo è un verso di una canzone, in particolare Viva degli Zen Circus
Una cosa che secondo me peggiora una tendenza alla depressione è il fatto che viviamo sempre più fermi, in casa davanti a un PC, a livello proprio naturale l'uomo non è solo mente, il semplice fatto di camminare o fare attività fisica mi aiuta molto a controllare ed evitare pensieri intrusivi, anche stare in mezzo alla natura rispetto al vivere in città fa molto secondo me a livello di stress esterno
Esatto, io ormai studio solo da computer causa dad, e la mia vita è di un grigiume incredibile. Oltretutto più andiamo avanti e più il contatto umano tra sconosciuti viene visto come qualcosa di strano o addirittura fastidioso. Quindi neanche a dire che facendo due passi può capitarti di fare nuove esperienze o scambiare due parole. Soprattutto tra giovani, il fatto che venga considerato normale, conoscere altre persone solamente in alcuni contesti, mi fa esplodere il cervello. Ma che è sta rigidità? Ma godiamoci le giornate.
Tra qualche anno chiedere un caffè dal vivo ad una ragazza sarà una follia. (Già adesso diverse ti guardano strano, manco fossi un alieno)
E poi vedi video degli anni 40/50 e le persone in giro si parlano, quasi come se fossero una grande famiglia. Questo è un senso di umanità che personalmente ho trovato in pochi luoghi, la maggioranza delle volte in paesini/borghi o città ritenute "chiassose" come Napoli.
Secondo me stiamo andando nella direzione contraria rispetto a ciò che potremmo essere. Tanta tecnologia che ti rende dipendente (in tutti i sensi) e ti distrae da te stesso e dagli altri, che spreco.
Ottimo video, complimenti collega. È un tema delicato che ha affrontato in modo molto valido
Si devi assolutamente parlare dell’autolesionismo
Io sono un Autolesionista terribile: mi sto guardando tutto Sanremo.
Bellissimo video come sempre, spero che parlerai anche del poliamore
Molto interessante. Sul secondo punto, mi permetto di suggerire il libro "Storia della morte in Occidente" di Ariès, in cui l'autore (uno storico e antropologo, se non erro) mostra come il processo di estromissione dell'idea della morte dall'esistenza naturale sia iniziato secoli fa e sia avanzato nel corso di tutta l'età moderna, fino alla costituzione di un vero e proprio tabù nel secolo scorso.
Questo video, di stampo a mo di documentario, è, per ora, il tuo video migliore.
Bravo Marco hai centrato l'argomento, concordo con tutto ciò che hai detto compreso il parlare della morte così come del senso del vivere. Personalmente mi ritengo fortunata ovvero soffro di un ditrurbo di personalità (che non sto a specificare) paradossalmente questo disturbo mi ha tolto motissimo in quanto "invalidante e doloroso" ma mi ha regalato anche una cosa bellissima, ovvero l'assoluta non paura vs argomenti come la morte o il dolore, non è che io non la temi affatto ma non ho paura ne a parlarne ne a sentire parlare. mentre la considerazione che non siamo destinati a durare (personalmente nemmeno mi tange l'idea che dopo la morte non ci sia nulla) mi viene (forse) dall'aver studiato Scienze Matematiche Fisiche e Naturali all'Università, non mi dilungo oltre ma hai toccato davvero temi importanti che meritano una seria "cogitata" ^____^ con una mia carissima amica e vicina di casa. bellissimo video che meriterebbe una divugazione presso personcine che conosco e che temo non sappiano nemmeno di respirare.
Super video Marco ❤️
Bel video, arriva al momento giusto.
È da qualche mese che per una serie di motivi mi sento confuso e apatico ma da alcuni giorni il mio equilibrio mentale si è spezzato. Una conversazione con un mio amico di religione indù, qualche giorno fa, mi ha portato a pensare al mio rapporto, perso, con la fede. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Oltre a questo, penso costantemente al tempo che passa, alla direzione che sta prendendo la mia vita (che mi sembra sia ad un vicolo cieco), a come trovare qualcosa per cui vivere e che mi faccia sentire vivo. Oltre a questo ci sono anche altre problematiche di natura più pratica che si sommano e mi fanno sentire uno straccio.
Scusate lo sfogo e complimenti a Marco per il video!
hey, come stai ora?
Grazie per averne parlato, mi ricordo che mesi fa su twitch avevi fatto una live sulla paura di morire. Per caso la pubblicherai mai qui su CZcams? Purtroppo me la sono persa
Marco mi volevo complimentare per questo bellissimo video e a me farebbe molto piacere se tu riuscissi a fare un video sull'iper razionalità, perchè è un argomento molto interessante. Ti ringrazio per tutto ciò e ti auguro una buona serata.
Bellissimo video. Speriamo che la crisi delle nuove generazioni porti di nuovo a riflettere maggiormente sugli aspetti spirituali ed esistenziali nei prossimi decenni. L'unico intoppo è l'isolamento creato dai social che potrebbe portare a un non confronto con l'altro e quindi a non sviluppare una riflessione, anche se con questo canale nel tuo cerchi di fare proprio questo.
È inutile l'uomo non è fatto per questa sfida
Ho trovato il tuo video per caso, cercavo da tempo un canale di psicologia, mi sono subito iscritto! Io a differenza di altri penso spesso alla morte, deve essere bellissimo non avere più dolore dentro, solitudine, rabbia, frustrazione ecc e soprattutto vedere gli altri che hanno sempre una vita più serena della tua per tanti fattori diversi! Non mi sorprende che tanti scelgano il suicidio, per quanto voglio chiederti per cortesia potresti parlare delle esperienze di premorte o NDE! È un argomento correlato a questo che interessa tantissime persone, tutti ci chiediamo cosa ci sia dall'altra parte 😉
Grazie.
Ho apprezzato molto il video e appoggio da tempo tutte le tue opinioni essendo giá da anni nel lavoro su di se. Molto interessante il punto sulla negazione della morte, ne ero giá a conoscenza poiché ho ritrovato questa idea del rendersi consapevoli di essa in molte filosofie esoteriche e spirituali. Nel nagualismo tolteco, per esempio, la consapevolezza della morte é utilizzata per acquisire ''potere'', ovvero, quando abbiamo un rapporto privilegiato con essa come se fosse un alleato anziché trattarla come se non esistesse, negando un punto fondamentale dell'esistenza, possiamo accedere ad aree di consapevolezza che ci erano precluse.
Non riesco a capire come tutti questi pensieri siano sabagliati e tossici, sono pensieri dovuti alla pura logica e analisi della realtà, se penso che le mie giornate tipo sono fatte al 90% di cose negative, quindi implica che non conviene vivere, come può una persona farmi cambiare idea sulle MIE giornate..
Non avendo obiettivi né voglia di fare qualcosa, neanche voglia di provare emozioni a volte, pensando che la vita sarà tutta cosi, sarà sempre non conveniente da vivere
Il problema della razionalità è che non puoi esserlo solo dal tuo punto di vista
L'essere umano è superbo e crede di poter sapere tutto senza poter vedere tutto,
Come tradurre questo discorso per aiutarti?
Chi vive in una vita di merda è giustificato a pensare che la vita sia solo quello,vedi la caverna di Platone, la vita sarà mentalmente bella per te solo se la vita che ti circonda lo è e viceversa perché soggetto osservante e oggetto osservato si modificano e conoscono a vicenda, la questione del bicchiere mezzo pieno,
Non c'è verità oggettiva che possiamo dare con i nostri strumenti soggettivo, una verità esiste ma esiste e sarà scoperta solo quando saremo una mente collettiva e tutt'uno con l'universo, per adesso fidati che tu esisti come copia di quello che vedi e sei sempre figlio di qualcuno e del tuo ambiente, non c'è razionalità che tenga (anche perché il pensiero anche quello è solo fisicità, sono neuroni che si trasmettono energia) confronto a quello che esiste veramente!
Quindi, mi dispiace essere così sempliciotto, ma la vita sarà una merda per te se quello che vedi è solo merda, cambia questo mondo insieme ai tuoi compagni che vogliono stare bene come te! È un desiderio comune umano!
Io credo di averla ma, ho una madre di 90 anni che sta molto male, l'anno scorso è morto di tumore l'uomo che amavo. Chi non la avrebbe al posto mio? Non credo che potrebbe aiutarmi né uno psicologo né uno psichiatra.
Video fantastico Marco
"E se vi riconoscete in questo tipo di descrizione, se pensate di rischiare di finire in questo tipo di problema psicologico, non esitate a chiedere aiuto" fratè ci sono dentro fino al collo, io provo a nuotare in questo mare, ma l'acqua si fa sempre più vischiosa e densa a breve affondo.
Hai chiesto aiuto? Sicuramente non è facile, ma decisamente importante. Un abbraccio
@@ciot2000 certo, solo che diciamo non essere proprio economicamente sostenibile, ed il consultorio più vicino a casa mia è a 70 km da casa.
Temi delicati spiegati benissimo! Complimenti! Io ero atea come te ma da quando, senza alcuna forma di condizionamento o suggestione, è accaduto un fatto soprannaturale a me e a dei miei amici (eravamo in gita dentro un castello) non ho potuto più negare. E non c'ero solo io ma i miei amici che erano co me hanno nettamente sentito...quindi l'al di là esiste...comunque ci sarebbero discorsi molto complessi da fare...grazie di nuovo...comunque quando definisci la morte un "problema" è un tabù anche per te...pensare sempre alla morte può significare migliorare la vita proprio perchè è breve e quindi tralasciare le cose per cui non vale la pena di distruggersi o fare bile...
Sarebbe interessante se condividessi il tuo fatto soprannaturale...
Carissimo; eh, non pensare ossessivamente alla morte...personalmente ho avuto nel corso della mia vita degli incontri intimi con la morte. Il primo a 10 anni, il secondo, più grave,a 24. Non sto qui a raccontare le conseguenze psicologiche di quei momenti, soprattutto il secondo, che ha condizionato e condiziona tutt'ora la mia vita (ho 55 anni9. Non so come dire; ma ho subito una trasformazione mentale con lati negativi e positivi. Ma ci sono persone al mondo che sono pervase da questo pensiero; diventa un motivo di senso, di ricerca e anche però di paralisi e di disincanto. per cui ogni cosa, passioni comprese, si spengono un po'. E così per me è. Comunque per certi filosofi oggi siamo nel momento di passaggio immersi nel nichilismo. Non so come ne usciremo, se con il salto che prevedeva Nietzsche o nello svilimento del desiderio di vita fino all'annullamento. Non so, ci penso sempre. Anni e anni di terapie non han sciolto questo nodo e io sono un evergreen della depressione, a fasi acute e a fasi contenute
Tu hai bisogno di ricevere la grazia da Dio. In Dio rifiorirà ogni speranza perduta. Ti assicuro che non perderai la tua ricompensa, se seguirai Cristo.
@@user-hb4lb1pr8v Io personalmente preferisco una depressione esistenziale piuttosto che vivere nella menzogna, perlomeno nella depressione si guarda in faccia la realtà piuttosto che finire in un circolo di truffatori.
E sinceramente, non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di un avvoltoio che si ciba di cadaveri nel vedere un cristiano fare proselitismo sotto a questo video. La peggior feccia.
@@anonimo6603 ma in realtà è tutto il contrario. Le emozioni ci aiutano a sapere cosa è vero o falso, cosa è giusto o sbagliato. Il cristianesimo è vero anche perché ti rende felice. Io mi sconcerto delle persone che continuamente rifiutano la verità, la felicità e l'amore. È proprio vero quando la Madonna diceva che Dio poteva tirare fuori dall'inferno coloro che si pentivano, m ció non succedeva perché erano i dannati che non volevano.
I got this video recommended even though I hardly speak Italian and even though I am not in Italy. (At least I am close, the border is about 1 hour away) Am I still gonna watch it? Probabably.
Ci convivo da tempo, ormai vado avanti per inerzia,esisto e basta, forse in attesa di una morte fisica perché la mia anima è già morta da tempo
Ti abbraccio "fratello". Ti capisco, anch'io troppo spesso mi sento come te. Ti auguro un po' di serenità
Video molto bello e utile.
Hai perfettamente ragione. L’essere umano, con tutte le comodità del presente ha ormai perso quelli istinti primordiali quali procurarsi il cibo, che oggi sembra una barzelletta a dirlo ma solo 100 anni fa era un problema. Mi racconta mio padre, classe ‘33 che hai suoi tempi a 13 anni non si andava a cercare boccette di codeina o altro, per poi morire la stessa notte. Caso abbastanza recente, quindi concludendo: c’è troppo di tutto, e questo è un problema. Io stesso che ho 52 anni all’età di 13 giocavo a pallone nei campi, quello era lo sballo. Salviamo i giovani inghiottiti sempre più dal mondo virtuale, privi di comunicare di persona perché non glielo hanno mai insegnato.
All’età di tredici anni mi sono accorto che dentro di me qualcosa si era rotto. Nessun evento traumatico, nulla...solo un costante silenzio che mi accompagna nella mia apatia da più di dieci anni. Il pensiero è veramente un cancro
@Dark Soul credo che la mia fortuna/sfortuna sia sempre stata che mi è sempre interessato poco dell’opinione altrui...certe cose alcuni non le capiscono ma non li biasimo. Forse da esterno è difficile capire. Io ho imparato a non giudicare il dolore altrui
Hai provato con la psicoterapia cognitiva comportamentale? Io l'ho trovata molto utile
@@lartemifabene purtroppo no, ho un sacco di difficoltà a parlare di me stesso.
In cosa consiste?
@@mr.turtle140 praticamente il terapeuta ti fa riflettere sulla situazione vissuta ( almeno per come la racconti tu), il pensiero scaturito da quella situazione, poi l'emozione che hai provato e il comportanento che hai messo in atto dopo. Magari cercalo con specializzazione in terapia EMDR che aiuta a rimuovere i traumi!! Fammi sapere 🤗
Ho vissuto circa 10 anni di depressione e ansia econ altri disturbi che non sto a dire, non so se oggi ne sono uscita, me lo domando ogni giorno, però tu hai riassunto in questo video il mio pensiero. Forse è questo che mi ha portato a stare male, anche in seduta non si è mai capito il fulcro del mio malessere perché “apparentemente” ho tutto quello che mi serve per stare bene. E io invece sento che mi manca tutto e questo tutto è forse proprio il senso della vita e le domande che mai avranno risposta.
Grandissimo video.
Video apprezzatissimo. Servirebbe giusto un audio più cristallino. Mi invoglierebbe tipo 100% in più ad ascoltare.
Nele società di raccoglitori e cacciatori in cui le persone sono molto connesse, la depressione non esiste. L isolamento sociale delle società ricche porta alla depressione
Questo sarebbe Anaraco cosa?
LIKED. Si dovrebbe parlare molto di questi temi, e sicuramente se ne parlerà.
L'invecchiamento rovina la salute e uccide, e non volerci pensare perché non ci riguarda adesso è un rimandare il problema e non pensare agli altri che sono gia' dentro o prossimi al problema. Uccide 100 mila persone al giorno, e' la causa dei 2/3 delle morti nel mondo, 90% nei paesi economicamente avanzati. Quindi numericamente surclassa tutte le altre cause di sofferenza fisica e psicologica (la probabilità di suicidio non a caso aumenta molto con l'età, la vecchiaia è associata a solitudine e mancanza di prospettiva, una roba drammatica).
Io non sono nemmeno depresso ma sono preoccupato esistenzialmente del mio presente e futuro, della salute mia e di chi amo che si deteriora. Ne sono preoccupato molto perché mi coglie totalmente impreparato, non c'é stato modo di essere consapevole per tempo per via dei tabù vari.
La soluzione è all'interno di quello che possiamo genericamente chiamare medicina rigenerativa, ma c'è molta ricerca da fare. I motivi di questa condizione problematica dell'uomo sono piuttosto chiari in termini biologici ed evolutivi e sono risolvibili sia dal punto di vista tecnico che etico e sociale. Certamente lasciar morire tutti è la "soluzione" facile che però viola la piramide dei bisogni fisiologici come minimo.
Dove si deve arrivare? Be', lo scopo è la felicità, non è certo ammalarsi e morire, quindi come minimo si deve risolvere il problema della perdita di salute degli individui che non hanno chiesto di venire al mondo. Se si è costretti a fare cose contro la propria volontà e queste cose hanno come conseguenza finale lo stare male e morire, be' abbiamo un problema. L'invecchiamento lo rappresenta perfettamente e sarà la prossima sfida. Non a caso il 2021-2030 è stato proclamato dalle Nazioni Unite il decennio dell'Healthy Aging.
Ottimo intervento, è tutto ciò che penso anche io! Non condivido tutti coloro che, per poter accettare la loro condizione di mortali, si raccontano bugie dicendo al mondo intero che la vita non avrebbe senso senza la morte. Non è vero, la morte è una profonda ingiustizia, tant'è che abbiamo dovuto inventare migliaia di religioni per poterla mandare giù e digerire. La morte deve essere presa per ciò che è: una profonda ingiustizia e una violazione dei diritti umani. Non ho chiesto di nascere e non voglio essere costretta a morire! Bisogna puntare ancora di più su questo genere di ricerche e il primo passo è diffondere consapevolezza.
@@serenadonadeo5163 Ti ringrazio tantissimo per l'ossigeno che mi trasmetti tramite il tuo commento. Per quanto riguarda i diritti umani di fatto siamo di fronte ad una violazione del diritto alla vita (vedi anche Cutas DE. Life extension, overpopulation and the right to life: against lethal ethics Journal of Medical Ethics 2008;34:e7).ma anche del diritto all'integrità psicofisica, dato che l'invecchiamento secondo l'OMS è anche un declino delle facoltà mentali (che poi porta spesso alla manifestazione clinica di varie forme di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson). Purtroppo per alcuni (per fortuna sempre meno) sembra che tenere alla propria salute e alla propria vita sia quasi un reato. D'accordo anche sull'importanza della diffusione della consapevolezza.
Io trovo paradossale il fatto che ci siano centinaia (forse migliaia?) di testi filosofici, psicologici e narrativa che potrebbero essere d'aiuto a trovare un senso alla vita anche senza il bisogno di una religione, ma che non vengono insegnati! O comunque molto poco. Da almeno la seconda meta' del 19mo secoolo direi. Poi non penso si risolverebbe il problema alla radice, ma credo sarebbero d'aiuto almeno.
Decisamente, personalmente mi ha aiutato moltissimo l'evoluzione creatrice di Bergson, ma penso che sia una nicchia ed è un peccato
@@gamisensei Se posso essere critico, ha dei concetti da pseudoscienza però, almeno leggendolo alla veloce da wikipedia.
Ni. Nel senso, per me non è nemmeno una questione di "trovare un senso alla vita", più che altro c'è ne sono molte che mostrano un bel punto di vista per accettarla e ad affrontarla indipendentemente dal senso, anche nella sua mancanza.
Senza farci costruzioni sopra, senza narrazioni, senza nemmeno la spiritualità.
@@anonimo6603 bhe riassumere Bergson con "sembra pseudo scienza" vuol dire che o non hai mai studiato filosofia in vitq tua o hai avuto il classico professore/professoressa che non sa spiegare un cazzo scusami eh, poi se ti limiti a wikipedia siamo freschi.
Comunque la parte che mi hai detto tu è il pensiero classico di "la vita non ha senso e devi conviverci e andare avanti" che comunque da quanto emerge dal tuo commento sembra che per tua fortuna tu non soffra/abbia sofferto di depressione esistenziale.
@@anonimo6603 comunque beegson è moooolto scientifico nei sui discorsi (scientifico nei termini di Popper direi, quindi che ciò che dice può essere falsificato.
Ciò che mi ha attratto del suo pensiero non è tanto che pare spirituale (all'inizio mi spaventava sta cosa perché come te pensavo: "un altro filosofo che si fa le pippe sulla metafisica").
Non sono nessuno per riassumere/spiegarti bene il suo pensiero e pace amen se neanche ti interessa ascoltarlo, se vuoi però ti consiglio il video di un prof di filosofia con dei baffi giganti qui su youtube (sotto il quale avevo posto delle domande simili a quelle che ti potrebbero venire in mente, molto scientiste)
aspettiamo il video sull'iper-razionalità
16:45
Si. SIamo interessati.
Convivo con la depressione esistenziale da almeno venti anni, e in un certo senso ne vado fiero.
Marco, fallo pure il video sulla iper razionalità!
La meditazione ti rende consapevole dunque ti permette di osservare con chiarezza e sentire la realtà cosi come essa e pertanto noi non dovremmo che lasciarci immergere da ciò che di supremo ci sovrasta il tempo lo spazio la morte la amore ci trasformano in meglio sempre.La vita vuole farsi apprezzare così.
Ciao Marco! Trovo interessanti i tuoi video.. Unica cosa vorrei trattassi di piu il tema del bullismo..credo danneggi tanto quanto dei problemi seri in famiglia.
Credo per il resto diversi elementi siano "in ballo" per arrivare ad essere depressi (soprattutto trattandosi di depressioni pesanti)
Quando una persona e' in depressione vuol dire che sta perdendo la guerra. In pratica la vita e' e rimarrà sempre una guerra alla sopravvivenza . Però gli altri non fanno altro che fare finta che non sia così (TV , internet , amici) e gli ingenui perdono . E vanno in depressione . Favorendo i più furbi e/o forti . Quindi se siete in "depressione" vuol dire che e' il momento di tirare fuori le palle e "urlare" al mondo ciò che non vi sta bene , e prendervi , o almeno provarci , quello che vi spetta
Sarà perchè io mi sia trovato in una situazione di lontananza dalla società e dalle persone per via della involontaria marginalizzazione e del mio forte orgoglio, che mi sono sempre trovato ad avere un pensiero non allineato con la massa e mi sono ritrovato ad essere diverso su molti aspetti.
Ebbene forse è grazie a questa mia lontananza dal pensiero unico, che è particolarmente materialista, che la mia mente non funziona come tutti, considerando il fine materiale come e soltanto una cosa secondaria, tenendo in considerazione anche che, forse, uscendo meno e svagandomi meno degli altri a causa anche di una scarsa disponibilità economica, che sono stato più a lungo a pensare su certe questioni.
La morte, nonostante i miei 22 anni, non mi spaventa per niente perchè la considero un avvento naturale e che fa parte della vita, quasi sono curioso di sapere cosa c'è dopo, ma vorrei prima capire come ci si sente da vecchio e con la certezza che mi manchi poco da vivere.
Gli obbiettivi della vita ne ho, ma ho sudato a capire cosa volevo, capendo soprattutto che, se fossi stato a ragionarci su senza alcun'altro stimolo, non avrei cavato un ragno dal buco.
Di pensieri terrificanti ne ho e di momenti nella quale mi faccio spavento quasi ne perdo il conto, ma con ironia e profonda autoctitica costruttiva, gli supero.
So che i pensieri sono come le persone, perchè non tutti devono essere seguiti e so che per raggiungere gli obbiettivi, prina devo stare bene psicologicamente ed è per questo che ci tengo molto e che ci lavoro, quasi più di quella fisica.
Grazie Marco, mi hai dato nuovo spunti di riflessione.
Alla prossima
Grazie a te per il video! Mi sarebbe piaciuto trovare un paio di riferimenti bibliografici, ma si sente abbastanza la presenza diretta o indiretta di Nietzsche.
il pensiero esistenziale è un pensiero di negazione anch'esso, è un problema che l'individuo affronta nei momenti buii, è un pensiero di tipo cristiano, trovare un senso nella vita è una domanda presuntuosa e semplificativa, le persone che soffrono di esistenzialismo vanno sicuramente aiutate, secondo me indirizzandole nell'atto di comprensione di se stessi, per capire e diventare ciò che si è, e chi si vuole diventare.
il nichilismo ben compreso aiuta molto. Si può vivere sereni anche senza farsi intrappolare dal concetto di "senso" della vita (è una fallacia purtroppo diffusissima ovunque)
Capolavoro
Ero già consapevole di questi problemi, e almeno io ho trovato molto valido l'approccio che da il Buddismo o anche solo la Vipassana. Sono molto presenti i temi della sofferenza, della mente che si trasforma in uno strumento di autodistruzione, e ci sono alcune meditazioni completamente incentrate sulla morte, il tutto libero da qualsiasi dogma o concetto soprannaturale. Secondo me potrebbe essere d'aiuto questo tipo di filosofia.
Un video molto interessante, effettivamente in molti di questi temi mi ritrovo al 100%. Se può essere di interesse consiglio il libro di Harari 21 lezioni per il 21 secolo il cui lui decostruisce alcuni fenomeni storici sociali e culturali dietro i fenomeni che hai citato.
Mi trovo d’accordo con te. Inoltre penso che il pensiero iper-razionalizzato sia dovuto anche alla scuola. Perciò, come hai detto tu, bisognerebbe implementare delle materie che trattano questo temi. Magari già alle elementari
Ciao Marco come ti posso contattare, vorrei raccontarti la mia strana storia che è successa tre anni fa durante l'università che riassume molti dei tuoi temi, complimenti comunque, vai avanti così!
Io ho la crisi esistenziale ora a 30anni...
Dopo un periodo 20-25anni fantastico, mi ritrovo in crisi di tutto...
Benessere economico c’è, ma 0 obbiettivi, 0 emozioni, un lavoro che non mi piace, non so a quale posto appartengo in sto mondo...
Che strano, stanotte mi chiedevo a che senso ha vivere se poi si muore, cioè anche se riesco a comprarmi una villa ecc. Poi muoio quindi a cosa serve vivere. E adesso mi è comparso questo video nella home di CZcams. Non ho mai visto un tuo video, strana sta cosa.
“It’s no measure of health to be well-adjusted to a deeply sick society”.
Per quanto riguarda la razionalità, più passano gli anni e più mi affido all' istinto. Sempre accompagnato dal razionale,ci mancherebbe. Bel video mi è piaciuto molto. Ho un figlio di 20 anni e sono preoccupata per le nuove generazioni