Sardegna tour 5° parte-Bacu Abis- Iglesias- Buggerru- HD

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  • čas přidán 16. 06. 2024
  • Bacu Abis è una frazione del comune di Carbonia, nella provincia del Sud Sardegna.
    Lungo il percorso per raggiungere Buggerru, facciamo una capatina alla spiaggia di Cala Domestica, spiaggia attrezzata, che dista circa 8 km dal centro abitato.
    Circondata da due imponenti falesie, a strapiombo sulla spiaggia e sul mare, che fanno si che la spiaggia rimanga molto nascosta, quasi intima, rendendola un raccolto “angolo di paradiso”.
    Queste falesie che formano il golfo, sono state lavorate dagli agenti meteorici, che hanno scolpito la roccia creando delle forme suggestive e nel secolo passato veniva usata come punto di imbarco dei minerali estratti dai minatori.
    Uno scenario di archeologia industriale che si affaccia su uno splendido litorale. Buggerru nasce da un borgo minerario fondato nel 1864. Oggi è un centro turistico. L’attuale borgo, dove spicca la parrocchiale di San Giovanni Battista, è fatto di case disposte a ventaglio sullo scenografico sbocco a mare della valle del monte Caitas, un canale che ha dato nome alla miniera Malfidano, la più importante dell’epopea mineraria tra secondo XIX e inizio XX secolo, attiva sino al 1979: in poco più di un secolo Buggerru, conosciuta già dai romani per l’argento, ha prodotto più di un milione di tonnellate di zinco e 200 mila tonnellate di piombo. Il suo moderno porticciolo è sovrastato dall’uscita della Galleria Henry, oggi museo a cielo aperto.
    Nell’angolo sud-occidentale della Sardegna sorge una città storica, ricca di attrazioni culturali, tradizioni secolari e bellezze naturali che punteggiano il territorio
    Dal suo nome deriva Iglesiente, il territorio protagonista dell’epopea mineraria sarda, di cui è centro principale, erede dell’antica diocesi di Sulcis. Iglesias in spagnolo significa ‘chiese’. Non a caso: in un luogo dal passato glorioso, specie durante il dominio catalano-aragonese (quando era città regia), spicca la celebrazione dei riti della Settimana Santa in forme e colori di tradizione spagnola. Le processioni dei Misteri del martedì e del venerdì santi sono le espressioni più suggestive. Fra le chiese, meritano una visita la cattedrale di Santa Chiara (XIII secolo) una delle pochissime chiese cattedrali dedicate alla Santa d’Assisi, posta di fronte al municipio. La cattedrale fu edificata tra il1284 e il 1288 per volere del conte Ugolino della Gherardesca, famoso per essere stato citato da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia.
    la chiesa del Collegio, ‘tempio’ dei Gesuiti, La chiesa intitolata alla Vergine Purissima sorge nel centro storico cittadino.
    Il tempio è costruito nel 1578 per volere della Compagnia di Gesù, sul sito del palazzo dei Donoratico.
    ll timpano curvilineo spezzato del portale accogli lo stemma gesuitico e quello nobiliare del padre Salvador Serra, fondatore del collegio, e San Francesco, una delle architetture gotico-catalane più intatte e significative della Sardegna, che custodisce un retablo del 1560.
    Nel XIX secolo, durante la dominazione dei Savoia, gli ordini religiosi vennero soppressi e i loro beni, chiese comprese, incamerati dallo Stato. Venne sottratto il retablo della Vergine del Parto, opera del pittore cagliaritano Antioco Mainas e risalente al XVI secolo, ma la chiesa rimase aperta per le celebrazioni fino al 1899, quando fu chiusa per regio decreto ed affidata all'amministrazione comunale. Da questo momento in poi conobbe vari utilizzi, fra cui palestra, caserma, forno per pane, e rischiò di venire abbattuta nel 1914.
    L'edificio venne salvato, restaurato, e infine riaperto al culto nel 1928 e nel 1935 vi fu il rientro dei francescani in città e nella chiesa stessa Al di sopra del rosone, vi è una piccola statua raffigurante la Madonna incinta di Gesù (in copia, l'originale è all'interno)

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