🦎🐇 🦈 IL MIMETISMO - Animali, Lezione di Scienze per la Scuola Primaria

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  • čas přidán 6. 07. 2024
  • In questo video, Bronte il Camaleonte vi spiegherà cos’è il mimetismo!
    Il mimetismo è la capacità che hanno alcune specie animali di imitare un altro essere vivente o l'ambiente in cui vivono per trarne un vantaggio
    Ma perché ci si mimetizza?
    1) Generalmente, gli animali ricorrono al mimetismo per sfuggire ai predatori rendendosi invisibili. In questo caso, si parla di mimetismo difensivo. Uno dei più noti esempi di mimetismo difensivo è quello messo in atto dall’insetto foglia 🍃, che grazie al suo aspetto del tutto simile a quello di una foglia si mimetizza perfettamente con la vegetazione
    Analogamente, anche l’insetto stecco è del tutto simile ad un rametto e riesce a passare inosservato ai predatori confondendosi con i rami delle piante su cui vive 🌳. Un ultimo esempio di mimetismo difensivo è rappresentato dalla lepre artica 🐇, che confida nel suo mantello bianco e nella sua capacità di rimanere assolutamente immobile per non farsi vedere dai predatori.
    2) Alcuni animali, però, si mimetizzano proprio per il motivo contrario, ossia per cacciare più facilmente e per attaccare le loro prede senza essere notati prima del tempo. In questo caso, si parla di mimetismo offensivo. E’ il caso della volpe artica 🦊, che si confonde nella neve per sorprendere le sue prede, che così le passano davanti senza rendersi conto del pericolo. Anche il caimano nero sudamericano 🐊 è un campione di mimetismo offensivo: riesce a rimane immobile a galla, come un tronco alla deriva, in attesa di ignare prede da aggredire.
    Ma vediamo ora quanti TIPI di mimetismo esistono:
    Innanzitutto c’è il mimetismo criptico. Nel mimetismo criptico l’animale cambia comportamento, forma e colore per nascondersi, confondendosi con l’ambiente circostante. Un esempio di m. criptico è ancora una volta quello messo in atto dalla volpe artica, che d’inverno ha una pelliccia candida, indistinguibile dal manto nevoso, mentre d’estate la cambia in una livrea marrone molto più adatta all’ambiente circostante.
    La colorazione assunta dagli animali per confondersi con l’ambiente può essere di vario tipo.
    Il tipo più comune è la colorazione permanente, e cioè che non cambia mai. E’ il caso dello squalo 🦈, che presenta una colorazione sempre bianca nella zona ventrale, per confondersi con la luce del sole se visto dal basso, mentre ha un colore sempre scuro nella parte dorsale, così, se visto dall’alto, può essere confuso con l’oscurità del mondo marino. In questo modo, i pesci più piccoli non si accorgono quasi mai della sua presenza e lui può facilmente divorarli, saziando così il suo appetito.
    La colorazione effimera, invece, si è evoluta solo in pochi organismi che sono in grado di cambiare rapidamente il proprio colore: è il caso della sogliola o del polipo 🐙, le cui cellule dette cromatofori consentono a questi animali di cambiare colore repentinamente, imitando i colori del fondo marino.
    Anche la colorazione di Bronte il Camaleonte 🦎 cambia continuamente e in modo molto veloce ma sia chiaro che lui non cambia colore solo per mimetizzarmi, bensì anche per comunicare il suo stato d’animo. In particolare, quando è rilassato diventa blu 🔵, mentre quando è in ansia o sotto stress assume i colori più vicini al suo corpo 🔴🟨🔶🟩🟪
    Esiste poi la colorazione disruptiva, che è caratteristica delle prede e permette ad un branco di animali di confondere il predatore e di rendere quasi indistinguibili le singole parti del corpo. Pensate ad esempio ad un branco di zebre in fuga 🦓🦓🦓. Grazie alle loro striature bianche e nere, le zebre confondono il predatore che non riesce più a distinguere le gole dei singoli animali e le altre parti del corpo.
    Infine c’è il camuffamento, un comportamento caratteristico soprattutto di alcune specie marine come i granchi 🦀, che consiste nel ricoprirsi di sassolini, muschio o alghe per nascondersi. La tecnica del camuffamento è stata presa in prestito anche dai militari, che indossano tute mimetiche e si ricoprono di vegetazione per rendersi pressoché invisibili al nemico
    C’è poi il mimetismo fanerico, per cui un animale innocuo e appetibile per i predatori modifica il suo aspetto e/o il suo comportamento per assomigliare ad un altro animale, molto più pericoloso e temuto. In questo modo, sarà sicuro che i predatori gli staranno alla larga.
    Esiste ad esempio un serpente non velenoso che imita il pericolosissimo serpente corallo 🐍, al punto che è veramente difficile distinguere tra loro i due serpenti. Esiste però una regola che recita: “Nero su giallo, serpente corallo; rosso su nero, non è quello vero”: fatene tesoro!
    C’è poi una innocua farfalla 🦋, detta anche falena calabrone, che imita la più temuta e pericolosa vespa 🐝.
    Tutto chiaro, ragazzi? Continuate ad osservare la natura, ci sono tantissime cose da scoprire! Ciao e...al prossimo video!
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