Leggenda Tristaniana: Ricostruzione Fonti (Tristan en Prose, Thomas, Béroul, Folie di Berna/Oxford)

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  • čas přidán 15. 03. 2024
  • La leggenda tristaniana ha goduto da sempre di grande fortuna, manifestandosi nel tempo in forme letterarie sempre diverse, pur mantenendo uno stesso schema di fondo. La storia di Tristano e Isotta è infatti sempre riconoscibile, in testi celtici, gallesi, bretoni, latini, indiani e persiani. Gli studiosi ritengono che la leggenda sia nata in area francese intorno alla metà del 1100, ma che poi sia stata riscritta e reinterpretata da altri autori nei decenni successivi, che però, senza comprometterla, seguirono delle tappe narrative ben precise: la nascita di Tristano, le prime imprese cavalleresche, il filtro e l’innamoramento, e infine la morte. Ogni autore è intervenuto rileggendo e rigiudicando la vicenda, e in molti casi anche scegliendo fra versioni diverse che gli erano giunte. Il Tristan non è infatti un insieme di opere giustapposte: è piuttosto il frutto di diverse voci autoriali, che hanno rappresentato la materia con focus, scopi, e intenti differenti. Al 1200 risale l'enorme romanzo Tristan en Prose, di Luce de Gat (prologo) e Hélie de Boron (epilogo) che è stato tradotto in numerose lingue è rielabora probabilmente una quantità di versioni e leggende diverse. Il testo, riallacciandosi alla storia del Graal, aggiunge un albero genealogico di Tristano tra i cui antenati sarebbe Giuseppe di Arimatea.
    In generale, le versioni giunte a noi si devono principalmente al lavoro di Thomas (di cui contiamo dieci frammenti) del 1155-60; di Béroul, di cui abbiamo un codice unico, incompleto, di cui ci giungono solo 36 versi, del 1165-1170; alle due Folie (Folie Tristan di Berna e Folie d’Oxford) e a Eilhart von Oberg, una traduzione tedesca del 1180-1185 che consta di 9524 vv. e contiene la versione completa della leggenda. Molteplici sono anche le versioni perdute, fra cui Thomas, quella di Bréri (citato da Thomas come fonte, forse cantastorie), e quella di Chrétien de Troyes (citato nel prologo del Cligès) ecc. Tristan ha goduto di una straordinaria fortuna anche al di là dei confini francesi, come in Italia, come dimostra la circolazione di numerosi volgarizzamenti in lingua italiana, quali il Tristano Riccardiano, il Tristano Panciatichiano, il Tristano Corsiniano, il Tristano Veneto, e la Tavola Ritonda. Alcune delle versioni "importate" del Tristan sono state considerate abbastanza conservative, tuttavia nessuna copia in fase antica è rimasta immune da processi di rimaneggiamento: la ricezione italiana sembra essere stata influenzata e arricchita dalle avventure graaliane.

Komentáře • 4

  • @ScorpioMartianus
    @ScorpioMartianus Před 2 měsíci +8

    Quantopere placent mihi μῦθοι Ἀρθουριᾶνοι! Utinam plūrēs nōbīs nārrēs.

  • @Nicks721
    @Nicks721 Před 2 měsíci +4

    Che meraviglioso!!! Tu hai fatto molto lavoro e hai creato un video perfetto,grazie!!!