H Max 261, 6 - Documentario Sade sulla costruzione della diga del Vajont

Il secondo documentario realizzato dalla Sade sulla tecnologia impiegata nella costruzione della diga del Vajont. www.dentroilvajont.focus.it
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[@veciamarta]

Monte Toc, in friulano significa "pezzo o rotto o marcio", mentre Vajont significa "va giù". Questi geni sono andati a costruire un invaso, su un torrente che si chiama "Va giù", tra un monte che si chiama "pezzo".
"Pezzo" e "Va giù".
Dei geni!
Ps: la diga in sé è perfetta, costruita benissimo e con tutti i crismi, ma nel posto sbagliato. Ha tenuto ad un impatto devastante, e per fortuna l'ha fatto, perchè si presume che se fosse crollata, ci sarebbero stati (per quanto possibile) ancora più morti.

[@Kaisersoze2006]

Mi sono sempre chiesto se senza la variante c'era la possibilità che non succedesse. Cioè se rispettando il progetto originale l'acqua non avrebbe raggiunto la base della frana e quindi non l'avesse messa in movimento

[@alfonso1135]

Il punto non è se ancora lì o no, non dovevano costruirla, non dovevano costruirla, non dovevano costruirla, dal momento che il Monte Toc, presentava una emorme falda ad M, che prima o poi si sarebbe staccata. E loro lo sapevano. Ma gli interessi economici erano più alti.

[@Kaisersoze2006]

La falda a M è apparsa nel novembre 1960 dopo la prima frana. Prima della costruzione, per studi fatti con metodi vecchi ed inadeguati, non lo sapevano

[@ciumelito]

Infatti, indagine geologica inadeguata, non avevano visto che ad una certa profondità c'era l'argilla... Ma la diga in se stessa è un'opera eccezionale per l'epoca e forse lo sarebbe anche oggi

[@lucamura9195]

Oggi questo documentario col commento che esalta la precisione, la perizia e la professionalità di chi l'ha progettata, finanziata e costruita, e con tanto di musica di accompagnamento di esaltazione con trombe e corni, dopo il disastro che hanno causato, appare quantomai grottesco e ridicolo. E ogni volta che oggi vedo qualche presentazione di qualche grande opera moderna con commenti e aggettivi simili a quelli utilizzati in questo documentario, mi sorge sempre qualche dubbio che non sia solo una "bella presentazione" ma sotto sotto...