Sconfiggi il Giudizio: 3 Passi per Vivere Libero e Felice!

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  • čas přidán 15. 04. 2024
  • Superare la paura del giudizio altrui: la chiave per una vita libera e autentica
    La paura del giudizio altrui è un'esperienza comune che può influenzare profondamente la nostra vita. Come un'ombra oscura, può limitare le nostre scelte, soffocare la nostra creatività e impedirci di vivere a pieno il nostro potenziale.
    Perché è importante liberarsi da questa paura?
    Perseguire i propri sogni: La paura del giudizio può trattenerci dal metterci in gioco, dall'esprimere le nostre idee e dal perseguire i nostri sogni. Temendo il rifiuto o la critica, rinunciamo a vivere esperienze che potrebbero arricchirci e realizzarci.
    Costruire relazioni autentiche: I rapporti interpersonali autentici si basano sulla fiducia e sulla sincerità. Se abbiamo paura di essere giudicati, tendiamo a nascondere i nostri veri sentimenti e pensieri, creando barriere all'intimità e alla connessione con gli altri.
    Incrementare l'autostima: La nostra autostima è strettamente legata all'opinione che abbiamo di noi stessi. Se diamo troppo peso al giudizio altrui, rischiamo di svalutare i nostri successi e le nostre qualità, alimentando un senso di inadeguatezza.
    Vivere una vita libera e appagante: Liberarsi dalla paura del giudizio significa liberarsi dalle catene che ci impediscono di essere noi stessi. Significa vivere con autenticità, coraggio e senza limiti, assaporando la gioia di esprimerci liberamente e di inseguire i nostri obiettivi con passione.
    Come possiamo superare la paura del giudizio altrui?
    Riconoscere la paura: Il primo passo è riconoscere la presenza di questa paura e comprenderne l'origine. Spesso, le radici affondano nell'infanzia o in esperienze negative che ci hanno portato a dubitare di noi stessi.
    Sfatare le credenze negative: Mettiamo in discussione le convinzioni limitanti che ci portano a credere di non essere abbastanza bravi, intelligenti o amabili. Impariamo a valorizzare i nostri punti di forza e ad accettare i nostri limiti.
    Concentrarsi sul presente: Il giudizio spesso riguarda il passato o il futuro. Impariamo a vivere nel presente, concentrandoci su ciò che stiamo facendo e su come ci sentiamo in questo momento.
    Riformulare i pensieri: Quando ci accorgiamo di avere pensieri negativi legati al giudizio altrui, proviamo a riformularli in modo più positivo e costruttivo.
    Esposizione graduale: Possiamo iniziare esponendoci gradualmente a situazioni che ci provocano ansia, aumentando progressivamente il livello di difficoltà.
    Aiuto professionale: Se la paura del giudizio è molto intensa e limita significativamente la nostra vita, è importante rivolgersi a un professionista per un supporto psicologico.
    Ricordiamo:
    Non siamo soli: La paura del giudizio è un'esperienza comune che colpisce molte persone.
    Il giudizio degli altri non è sempre veritiero: Spesso, le opinioni degli altri sono basate su pregiudizi o su una conoscenza limitata di noi.
    Abbiamo il diritto di essere noi stessi: Ognuno di noi ha il diritto di esprimere la propria personalità, le proprie idee e i propri sogni senza timore di essere giudicato.
    La vita è troppo breve per viverla con paura: Liberiamoci dai limiti che ci impone la paura del giudizio e viviamo la nostra vita al massimo!
    Superare la paura del giudizio altrui è un percorso che richiede impegno e tempo. Ma il premio è immenso: una vita più libera, autentica e ricca di soddisfazioni.
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Komentáře • 27

  • @faustolamanna5312
    @faustolamanna5312 Před 3 měsíci +9

    Ciao Enrico! Io sono un artista di strada da più di un anno a questa parte. Ogni volta provo gioia quando qualcuno si fa disegnare da me e nota il mio talento. Certo, guadagno molto poco giornalmente, ma penso anche che quello che riesco ad ottenere di buono sia soprattutto per merito mio. Con gli altri, anche lavorando sodo, non ho ottenuto quasi niente a livello economico e di soddisfazione personale.

  • @paat-j
    @paat-j Před 3 měsíci +2

    Grazie mille dottore, come sempre significativo in ogni suo passaggio ! Stavolta mi devo prendere appunti perchè ogni sua parola diventa fonte di approfondimento spirituale e non Sono felice di ritrovarla in una sua forma smagliante e cercherò di far tesoro delle sue pillole di saggezza Un abbraccio 🌼

  • @Sofia15421
    @Sofia15421 Před 2 měsíci +1

    Ho ascoltato l'intero video anche se non ho di questi problemi ma sono così interessata a tutto ciò che lei dice che ormai ascolto tutti i vostri video dottore .

  • @lorenapasquetti8627
    @lorenapasquetti8627 Před 3 měsíci +2

    Sono d'accordo su tutto
    Grazie dr.Gamba❤❤❤

  • @InnGes
    @InnGes Před 3 měsíci +2

    Grazie dottore sempre molto chiaro

  • @monicavalsecchi3941
    @monicavalsecchi3941 Před měsícem +1

    Grazie❤

  • @elenavegliach1819
    @elenavegliach1819 Před 3 měsíci +2

    Grazie mille 😊

  • @PatriziaCimetta
    @PatriziaCimetta Před 2 měsíci

    Lei è sempre chiaro e facile da capire. Sono felice di seguirla perché di grande aiuto. Complimenti

  • @aouatifmounchyne2284
    @aouatifmounchyne2284 Před 3 měsíci +2

    Grazie! ❤

  • @mihaelavoievidca6860
    @mihaelavoievidca6860 Před 3 měsíci +1

    Gratie ❤❤❤

  • @toscacantoro4467
    @toscacantoro4467 Před 3 měsíci

    Grazie 💚

  • @alessandrosantangelo9512
    @alessandrosantangelo9512 Před 3 měsíci

    Grazie🙏🙏

  • @annalanciano6016
    @annalanciano6016 Před 3 měsíci

    Grazie fondamentale 🙏

  • @oriettamiani2785
    @oriettamiani2785 Před 3 měsíci

    Grazie dott. Gamba. Sempre bravissimo! 😊

  • @carlafrll
    @carlafrll Před 3 měsíci

    😊 grazie mille

    • @cristinapratali5229
      @cristinapratali5229 Před 3 měsíci +1

      Grazie di cuore ,e’vero tutto ,ci sto lavorando ,quando sono forte dentro e serena riesco a far fronte a tutto quando sono più stanca e più stressata divento più vulnerabile e più soggetta a questa forma di giudizio ,credo comunque che ,grazie alla meditazione ,dalla quale ho affinato la consapevolezza di riuscire a rendermene conto e a far sì che di autoregoli poi dentro di me ,che ne pensa dottore ?

  • @NatalinaCandelo
    @NatalinaCandelo Před 2 měsíci

    Grazie Enrico. Grazie. Sto cercando il mio I ki gai (senza sapere come si scrive 😂

  • @albaen3664
    @albaen3664 Před 3 měsíci

    Personnalmente ho questo problema specificamente in lavoro .Spesso ci sono personne abili in un o piu ambiti lavorativi che sono altamente copetenti,intelligenti,furbi ironici e usano tutto questo bagaglio per giudicare e mettere in.difficolta ma il vero problema.sta che il loro giudizio viene ascoltato e preso in considerazione nelle.valutazioni di vario genere che possono incidere sulla nostra ( mia) vita
    Questo e un problema.che devo affrontare

  • @IaYA425
    @IaYA425 Před 3 měsíci

    🙏

  • @silviettacreative8743
    @silviettacreative8743 Před 3 měsíci

  • @francescabuldrini3808
    @francescabuldrini3808 Před 3 měsíci +1

    Punto 1. Davvero il giudizio altrui non mi tocca,quello delle poche persone a cui tengo sì. Il secondo punto è fondamentale per tante attività, faccio del mio meglio...gli automatismi...li noto.. il terzo punto,che dire...reimpastare ciò che mi fa sentire creativa,... però ho momenti di cedimento che non capisco

  • @HeYoka99
    @HeYoka99 Před 3 měsíci

    Credo che l'autostima sia un concetto non solo sopravvalutato ma anche pericolosamente ingannevole, figlio della cultura in cui siamo cresciuti e che in qualche misura abbiamo assorbito.
    L'autostima serve alla personalità inconsapevole che non riesce a vedere il proprio valore intrinseco, un valore che va al di là della personalità stessa - che in fin dei conti è un mero costrutto, nato dalla necessità di descrivere e di fissare ciò che è inafferrabile - e che la abbraccia se vogliamo..
    Le distorsioni dell'autostima, al rialzo esattamente come al ribasso, sono alla base dell'effetto Dunning Kruger. Chi o cosa stabilisce quando e in che modo l'autostima è precisa, realistica, puntuale? In quest'ottica puntare il nostro focus sull'autostima è come infilarsi nelle sabbie mobili, è qualcosa che possiamo raggiungere stabilmente? O è un parametro effimero privo di esistenza propria, da noi inventato per sfuggire a quel disagio che non vogliamo ammettere?
    Se ci pensiamo l'autostima presuppone una scissione tra ciò che siamo e ciò che non siamo, e potenzialmente è una fucina di condizioni autoimposte, gemella siamese del giudice interiore, ben lontana da quell'amore di sé che implicherebbe, qualora ci fosse, una totale accettazione di ciò che siamo in un dato momento, nel bene così come nel male, e di cui, nel caso, non parleremmo, semplicemente ne godremmo. È una finta risoluzione e in un certo senso equivale a continuare a respingere quel lato di noi che reputiamo indegno di stima. Potremmo dire che stia alla base della genesi dell'ombra individuale che tentiamo di combattere a colpi di autostima.
    Autostimarsi sottintende la coesistenza di una parte sovraordinata e di una subordinata.
    Vincolarla poi alla sfera del fare piuttosto che a quella dell'essere è ulteriormente fuorviante.
    Inoltre quali sarebbero quelle prerogative meritevoli di stima? Molte persone ad esempio apprezzano la scaltrezza anche a costo di prevaricare un proprio simile, c'è chi ama il sarcasmo, chi la superficialità (ben diversa dalla leggerezza) ecc. ecc.
    Per quanto mi riguarda, il senso di inadeguatezza era nato rispetto a quegli obiettivi "socialmente auspicabili" ma che dentro di me consideravo stupidi e folli, obiettivi equiparabili alla carota appesa al bastone davanti al muso del somaro!
    «Per poter riflettere è necessario prima essere in grado di flettersi, non irrigidirsi. Un problema dovuto alla paura del nuovo, o l'Attaccamento. Per riconoscersi prima essere in grado di conoscersi, non disconoscersi. Stesso problema di prima, ma impulsato dalla Repulsione, l'alter ego dell'attaccamento. Per riflettere, occorre un qualcosa che rifletta..in magia gli specchi sono concavi, o convessi, a seconda che si voglia concentrare o dissolvere..ancora Attaccamento, e Repulsione..sono alla base di tutte le azioni. Perchè dovevi essere come loro? per farti attaccare al loro modo di apparire come riflessi, attaccati a categorie, pregiudizi, classificazioni, e per farti respingere il riflettere sull' essere e sull'apparire. Gli esseri umani sono non sociali, ma individualisti ignari di cosa siano. Ciechi che vorrebbero fare da guida ad altri ciechi. Antonius (protagonista del Settimo Sigillo di Ingmar Bergman)
    vede, ma infine distoglie lo sguardo dalla visione, per tornare al mondo dell'apparenza, dove il riflesso della Divina Coscienza è la improbabile e caduca coppia di amanti. Ricordi L'Arcano degli Amanti? Antonius in fondo è ancora umano, considera la morte come una avversaria, respinge la coscienza suprema, e, Muore, cieco accecato. La morte, altrettanto umana, cede all'attaccamento del voler vincere una inutile partita, e respinge l'eterno.
    In sintesi, il mondo non accetta di lasciarti andare, poiché avevi in te il germe della consapevolezza. E, ti ha mostrato uno specchio, un qualcosa da amare.. Attaccamento e Repulsione».
    Musica!
    The Doors - Love Me Two Times
    Pink Floyd - Shine On You Crazy Diamond
    "Come on you target for faraway laughter,
    Come on you stranger, you legend, you martyr, and shine!
    ***You reached for the secret too soon, you cried for the moon"***
    Il Castello interiore di Santa Teresa d'Avila potrebbe essere utile per comprendere la trappola dell'autostima.

    • @HeYoka99
      @HeYoka99 Před 3 měsíci

      Tratto da un articolo del 19/09/23, intitolato Autostima, pubblicato su State of Mind:
      "Autostima e Social Network
      Secondo i risultati di una ricerca americana, l’utilizzo del social network Facebook favorirebbe l’incremento della propria autostima. Lo studio in questione è stato condotto da Hancock e colleghi della Cornell University (New York) ed ha coinvolto 63 studenti della stessa università.
      Le condizioni sperimentali erano così strutturate: gli studenti del primo gruppo potevano navigare liberamente su Facebook senza alcun impedimento, quelli del secondo gruppo, invece, rimanevano di fronte al monitor spento. Infine, un terzo gruppo di studenti rimaneva di fronte a degli specchi, collocati davanti ai monitor. Dopo tre minuti, ad ogni partecipante veniva dato un test per valutare la propria autostima. Nel gruppo di controllo, ovvero quello formato dagli studenti che osservavano i computer spenti e da quelli posizionati davanti agli specchi, non si registrava alcun aumento nei livelli di autostima, mentre gli studenti che avevano navigato Facebook riportavano aumenti significativi della stima di sé.
      Hancock e colleghi hanno ipotizzato che Facebook mostrerebbe un’immagine positiva di noi stessi, mentre, al contrario, uno specchio ci ricorderebbe chi siamo veramente e per questo potrebbe avere un effetto negativo sulla nostra autostima.
      Naturalmente non tutti gli utenti abituali risentono di un incremento dell’autostima, anzi, alcune ricerche hanno suggerito una correlazione tra l’uso intensivo di Facebook e narcisismo e, più in generale, tra l’utilizzo dei social network e altre patologie".

    • @HeYoka99
      @HeYoka99 Před 3 měsíci

      Tratto da un articolo del 19/09/23, intitolato Autostima, pubblicato su State of Mind:
      "Autostima e Social Network
      Secondo i risultati di una ricerca americana, l’utilizzo del social network Facebook favorirebbe l’incremento della propria autostima. Lo studio in questione è stato condotto da Hancock e colleghi della Cornell University (New York) ed ha coinvolto 63 studenti della stessa università.
      Le condizioni sperimentali erano così strutturate: gli studenti del primo gruppo potevano navigare liberamente su Facebook senza alcun impedimento, quelli del secondo gruppo, invece, rimanevano di fronte al monitor spento. Infine, un terzo gruppo di studenti rimaneva di fronte a degli specchi, collocati davanti ai monitor. Dopo tre minuti, ad ogni partecipante veniva dato un test per valutare la propria autostima. Nel gruppo di controllo, ovvero quello formato dagli studenti che osservavano i computer spenti e da quelli posizionati davanti agli specchi, non si registrava alcun aumento nei livelli di autostima, mentre gli studenti che avevano navigato Facebook riportavano aumenti significativi della stima di sé.
      Hancock e colleghi hanno ipotizzato che Facebook mostrerebbe un’immagine positiva di noi stessi, mentre, al contrario, uno specchio ci ricorderebbe chi siamo veramente e per questo potrebbe avere un effetto negativo sulla nostra autostima.
      Naturalmente non tutti gli utenti abituali risentono di un incremento dell’autostima, anzi, alcune ricerche hanno suggerito una correlazione tra l’uso intensivo di Facebook e narcisismo e, più in generale, tra l’utilizzo dei social network e altre patologie".
      Di nuovo tratto da un articolo di State of Mind intitolato "L’utilizzo dei social network da parte delle persone con narcisismo comunitario" del 20/07/22:
      «Social network e narcisismo
      Sebbene le ragioni di utilizzo possano essere diverse, alcune persone usano i social network unicamente per mostrare una versione idealizzata di sé».
      «Narcisismo comunitario
      Recentemente è stata introdotta un’ulteriore distinzione e un nuovo sottotipo di narcisismo, il cosiddetto narcisismo comunitario (Gebauer et al., 2012): la valorizzazione di sé risulta quindi divisa in individuale e comunitaria. Il narcisismo comunitario condivide con le altre due l’auto-grandiosità, la visione di sé eccessivamente positiva e la percezione di essere speciali. Le persone con elevati livelli di narcisismo comunitario cercano mezzi per dimostrare la loro superiorità e ottenere ammirazione, tramite alcuni tratti tra cui l’altruismo, la disponibilità verso gli altri e la sensibilità che in realtà sono messi in atto per il solo bisogno di “sancire” il proprio potere (Giacomin e Giordan 2015).
      Mentre i narcisisti grandiosi tendono a vedersi come persone capaci di guidare gli altri, i narcisisti comunitari possono sviluppare la convinzione di possedere la capacità speciale di creare armonia, di avvantaggiare gli altri e di cambiare il mondo (Luo et al., 2014). Si vantano del fatto che, grazie alla loro superiore disponibilità, gentilezza e premura, riescono a rendere il mondo un posto migliore (Gebauer, Sedikides, Verplanken e Maio, 2012). I narcisisti comunitari si considerano orientati verso l’altro e pilastri dell’equità. Essi quindi si presentano come persone dalle nobili intenzioni verso gli altri e il mondo e, in tal modo, ribadiscono la loro superiorità amplificando i loro tratti prosociali, sottolineando l’importanza dei loro gesti per gli altri e il loro impatto positivo sul mondo in generale».

    • @HeYoka99
      @HeYoka99 Před 3 měsíci

      I "Social" 🤭 Network, tra cui CZcams ovviamente, incentivano a partorire nella virtualità quel sé ideale mentalmente concepito, anche se in realtà noi siamo "un parto della natura" (Demian - Hermann Hesse).. della nostra natura più profonda, non di una mente indottrinata e menzognera.
      In tal senso i Social contribuiscono ad incrementare la nostra autostima nella misura in cui quel sé viene riconosciuto dai nostri proseliti/followers...
      I Social sembrano funzionali finché rappresentano un boost per l'autostima, pur essendo una follia collettiva nel modo in cui ci distanziano da noi stessi, dalla realtà di ciò che siamo.
      Inutile dire che in tal caso, quando il sipario della finzione si chiude, la caduta potrebbe essere rovinosa.
      Se poi ci aggiungiamo che sempre attraverso i social possiamo coltivare quella forma particolare di narcisismo chiamato "narcisismo comunitario" che apparentemente a tutti si rivolge, senza di fatto riferirsi a nessuno in particolare se non a se stessi, si potrebbe dire che il dado è tratto... E non dipende dalla sorte poiché "Dio non gioca a dadi"...
      «Recentemente è stata introdotta un’ulteriore distinzione e un nuovo sottotipo di narcisismo, il cosiddetto narcisismo comunitario (Gebauer et al., 2012): la valorizzazione di sé risulta quindi divisa in individuale e comunitaria. Il narcisismo comunitario condivide con le altre due l’auto-grandiosità, la visione di sé eccessivamente positiva e la percezione di essere speciali. Le persone con elevati livelli di narcisismo comunitario cercano mezzi per dimostrare la loro superiorità e ottenere ammirazione, tramite alcuni tratti tra cui l’altruismo, la disponibilità verso gli altri e la sensibilità che in realtà sono messi in atto per il solo bisogno di “sancire” il proprio potere (Giacomin e Giordan 2015).
      Mentre i narcisisti grandiosi tendono a vedersi come persone capaci di guidare gli altri, i narcisisti comunitari possono sviluppare la convinzione di possedere la capacità speciale di creare armonia, di avvantaggiare gli altri e di cambiare il mondo (Luo et al., 2014). Si vantano del fatto che, grazie alla loro superiore disponibilità, gentilezza e premura, riescono a rendere il mondo un posto migliore (Gebauer, Sedikides, Verplanken e Maio, 2012). I narcisisti comunitari si considerano orientati verso l’altro e pilastri dell’equità. Essi quindi si presentano come persone dalle nobili intenzioni verso gli altri e il mondo e, in tal modo, ribadiscono la loro superiorità amplificando i loro tratti prosociali, sottolineando l’importanza dei loro gesti per gli altri e il loro impatto positivo sul mondo in generale».