Filosofia - Giordano Bruno e la filosofia del rinascimento -- Michele Ciliberto

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Nato a Nola nel 1548. Nel 1566, all'età di diciotto anni, entra nell'ordine di San Domenico e cambia il proprio nome di battesimo, Filippo, in Giordano. Un eccezionale anticonformismo e una curiosità senza eguali per il sapere lo conducono a un'originale riflessione in cui convergono elementi di Neoplatonismo, panteismo, misticismo, magia, teorie mnemotecniche, influssi di studi cabalistici e teorie astronomiche. Questi aspetti, assieme al suo continuo errare per l'Europa (Savona, Torino, Venezia, Milano, Ginevra, Tolosa, Parigi, Oxford, Magonza, Marburgo, Praga) fanno di Giordano Bruno uno dei filosofi e degli intellettuali più rappresentativi dello spirito rinascimentale.
La sua concezione della materia (intesa come materia attiva); la sua considerazione dell'infinitezza dell'universo e della presenza di infiniti mondi; la tesi secondo cui vi è un'anima universale a cui si è destinati ritornare dopo la morte per poi reincarnarsi in altre future, costituiscono alcune tesi fondamentali del suo pensiero. Bruno rimase in carcere sette anni e subì due processi prima a Venezia poi a Roma.
Oppose un netto rifiuto ai ripetuti inviti degli inquisitori a ritrattare le sue dottrine in particolare quella relativa all'infinità dell'universo e salì sul rogo senza essersi riconciliato con il Crocifisso da cui, secondo la leggenda, distolse lo sguardo prima di morire.
La sue vicende biografiche costituiscono testimonianza attiva delle sue concezioni filosofiche; sicché, la sua rinuncia ad abiurare le tesi considerate eretiche dall'Inquisizione e la sua morte sul rogo, ne restituiscono l'immagine di un martire per la libertà di pensiero e per la fedeltà alla verità. Una figura emblematica celebrata nei secoli successivi in nome di questi valori.

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Giordano Bruno: un filosofo straordinario

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Giordano Bruno il filosofo più importante del 500 insieme a Machiavelli - Pomponazzi e Telesio

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L’ eterno è permanenza permanente detto alla Giordano Bruno

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bruno fino a quando gli è stato possibile ha cercato di ritrattare le accuse a lui rivolte...non è stata una morte stoica la sua

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+Linoleum 77 Bruno per ben 16 volte dichiarò che avrebbe ritrattato per poi confermare ad uno ad uno i punti contestati. Anche dopo l'affidamento al "braccio secolare" si dichiarò disposto ad abiurare ma non era più possibile. Del resto i giudici del tribunale non erano lì per farsi prendere per i fondelli dall'accusato...

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Giordano Bruno è stato dichiarato eretico dopo che Giordano Bruno stesso ha pubblicato dopo le sue opere : perché quando sostenne le tesi che sostenne non era dichiarato àncora eretico

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In qualche modo Giordano Bruno alla fine non era eretico