Lezione Magistrale di S.NATOLI - Libertà e destino nella tragedia greca -
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- čas přidán 27. 11. 2016
- “Ma l’uomo è davvero vincolato a un’ineluttabile necessità? Oppure ha possibilità di scelta e se prende quelle sbagliate lo fa perché troppo presume di sé e ignora o trascura il precetto delfico “conosci te stesso”. E così non riesce a trovare la propria misura, o forse non si mette neppure a cercarla. Ma l’apprende dal dolore: il dolore è, infatti, sapere, il sapere dolore. Per dirla con Nietzsche, i Greci scoprirono la misura solo perché videro l’abisso. È lo sfondo tragico che ha svelato all’uomo come la sua pretesa di dismisura possa a ogni momento perderlo.”
Salvatore Natoli è professore emerito di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca.
Progetto a cura di Irene La Scala
Video a cura di Victor Mella
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Poche volte , durante una " lectio magistralis" ho imparato tanto e provato una così profonda emozione come in questa stupenda lezione, nella quale Salvatore Natoli ( come sempre del resto), riesce ad entrare in profondità nella tragedia greca e nell'animo umano. L'uomo greco non ha un testo sacro ( aurorale metafisica il Omero ed Esiodo sì , profondità storica in Tucidide o, magari ,come si scrive la storia in Giuliano di Samosata) , ma non testo sacro da "ascoltare" come nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islamismo. L'uomo greco si affida alla vista : da questo nasce la scienza, ma anche la "meraviglia" che è bellezza e orrore: dolore e morte (Thauma) Amore e morte ad una /ingenerò la sorte, come voleva Leopardi:.Come dice Natoli ,il popolo greco non è tragico perché scrive tragedie, ma scrive tragedie perché è un popolo tragico e la tragicità consiste nel doppio: vita/morte, re/padre, madre/amante , razionalità/inconscio, Apollo/ Dioniso. Nella bellezza della dizione , ragionata e sentita, Natoli non ci spiega il mondo greco della tragedia, ma ce lo fa vivere.Grazie infinite, Professore . (Ho letto anche il suo libro sull'argomento, come la bella e nuova interpretazione su Manzoni):.
Uhhh u
Ma come ho ascoltato volentieri, tutto comprendendo ed interiorizzando . Grazie davvero
Bellissimo. La tragedia e non l'arroganza di una presunta, totale, illimitata libertà è ciò che può salvare noi e le altre persone dal distruggerci e distruggere l'ambiente che ci circonda.
La considerazione finale sull'abisso e' suprema
O estudo da Língua italiana também é uma chave de acesso a tesouros, tesouro como essa conferência do Prof. Salvatore Natoli. Obrigado pela postagem do vídeo.
A
Che bella lezione ! Ho ascoltato con interesse questi argomenti , ne sono rimasta affascinata dalla presentazione palpabile , concreta , severa di certi personaggi di difficile collocazione nell'ambito realistico eppure tanto attuali ... Mi è servito per capire l'assurdo gioco della vita! Grazie mille professore .
Siamo tutti schiavi dei nostri desideri infiniti e non tutti saranno realizzati
che meraviglia
veramente sublime
Il destino è alle spalle, bisogna liberarsi dal fardello. Bisogna capire il perché ci si ritrova in una determinata situazione se vuoi essere in controllo del destino
Arte oratoria ai massimi livelli
Da ascoltare e riascoltare
Non vi è minimamente quello che Dante chiama la fase analogica. Incredibile che si parli del significato dei racconti tragici in questo modo....
giustissimo grande chiarezza quindi possiamo dire che tutte le vicissitudini che siamo costretti a vivere non sono altro che una cattiva lettura dell' accadimento che sta per compiersi. il passato é il grande saggio che ti mette in condizione di potere scegliere la via più giusta per evitare una realtà futura costruita con delle azioni fatte di passioni soggettive che sono il trampolino di lancio per delle strutturazioni sociali che non hanno niente di dignitoso travolgendo tutto è tutti in un vortice fatto di inadeguatezza. pensare questa cosa ci si rende conto quanto sia semplice formare delle società nel caos totale. e una cosa tanto irrisoria nel fatto che un solo uomo poiché non ha saputo controllare il dominio del proprio istinto agendo in uno stato di irragionevolezza moltiplichi un innumerevole stato di vicissitudini per le generazioni future. ma queste non sono chiacchere ma il fulcro delle nostre società moderne e democratiche.
in merito al professore natoli vorrei spendere due parole.é una persona di un grande carisma con una consapevolezza della conoscenza ad altissimo livello. ora come lei mi insegna la natura non erra mai. con il dono che ha lei ha la responsabilità di mettersi in evidenza in posizioni da emettere luce in una società che è stata annientata moralmente è fisicamente. mi fa pensare a quel luminare Erasmo da Rotterdam con delle grandissime doti che si rifiutò ad intervenire nella politica del suo paese. se in natura ognuno mettesse in atto le sue capacità il mondo prenderebbe un altra piega. le capacità benevole nel nostro pianeta sono superiori e quelli che agiscono distinto e irragionevolmente.mi scusi
C'è di che riflettere
👏👏
il destino è nel passato e il passato è fatto di scelte che spesso sono frutto di condizionamenti culturali. Quindi????' Quindi per non farci risucchiare dal passato che è la nostra unica dimensione dobbiamo avere sete di sapere, di istruzione ,di conoscenza.
BTW, qual' e' il rapporto tra il destino e le profezie che "azzeccano" ? Inoltre, dov' e' il confine tra il FATO ( FORTUNA buona, mala sec. Machiavelli ) e LIBERO ARBITRIO ( VIRTU' sec. Machiavelli ... ? ) ... e questo confine, che qualche volta si sposta - quando si sposta, come si sposta e perche' si sposta ? P.S.: se queste non dovrebbero essere le questioni principali della filosofia allora e' davvero meglio, che torniamo al Dio con la barba bianca !.....
natura come rigenerazione la Bios esposizione all'amore la sapienza dell' uomo e il sapere della morte
la vita è agon sfida costante trals vita e la morte ....
@@mauroorlando7177 la vita è agonia quindi. (Ps. Un corretto uso delle virgole migliora molto la lettura dei concetti da parte di chi non abita nella nostra testa..)
"il destino è alle spalle"
La realtà è una tragedia
Il Libero Arbitrio è un concetto ridicolo.
Sicuramente meno del fatalismo
@@paolorispoli503 Non sai di che parli. Taci.
@@Notteriva mi piacerebbe sapere cosa ti spinge a tale affermazione
@@paolorispoli503 lo studio
@@Notteriva sicuramente sei l unico al mondo che studia... Continua a stare nella tua presunzione
Molto interessante. Ma troppo errori nella pronuncia del greco.
Interessante.. E non sono tollerarabili? Chiedo, non conoscendo la lingua, seppur mi affascini molto..
@@darioceoldo4495. Certo tollerabilissimi soprattutto in una relazione che ho trovato molto interessante e convincente a tal punto che l'ho trascritta per utilizzarla in classe quando introduco agli alunni la tragedia greca. Ma semplicemente stonano ad un orecchio di chi legge greco da quando frequenta il ginnasio. Da 41 anni!!!
Eh, già... la Forma e la Sostanza... entrambi concetti relativi... Umilmente vorrei ricordare i tanti dibattiti sulla pronuncia delle lingue antiche, sul concetto stesso di "lingua greca" (applicabile solo da un certo momento in poi)... A me personalmente interessa però riflettere MOLTO sull'assunto di un'antichità classica concepita come matrice (prima, fissa ed originale) del nostro pensiero e della nostra cultura rispetto al dibattito che sostiene invece una prospettiva alternativa, ovvero la possibilità che siamo noi, guardandola attraverso le lenti della nostra cultura e mentalità, a coglierne e percepirne solo quei motivi che assomigliano alle nostre problematiche di esistenza, riconoscendo o proiettando su di essa ciò che ci è familiare. Natoli potrebbe essere riascoltato in questo senso, apprezzandolo ed eventualmente relativizzandolo al tempo stesso, facendo dell'ascolto un'opportunità di esercizio di un pensiero critico che non tocchi solamente la sfera dell'erudizione o della vanagloria.