Hegel - 06 - Fenomenologia dello spirito: autocoscienza e dialettica servo padrone
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- čas přidán 7. 07. 2024
- Vedremo ora uno dei passaggi più importanti della "#Fenomenologia dello #Spirito" di #Hegel, ovvero la descrizione della nascita dell'#autocoscienza attraverso la #lotta per il #riconoscimento, soffermandoci in particolare sulla #dialettica #servo-padrone per scoprire il rapporto tra #lavoro e #libertà. Cercheremo poi alcune applicazioni delle teorie hegeliane in un #esperimento condotto da #Federico Ii di Svevia e alcuni autori dell'#interazionismo #simbolico americano, ossia Charles Horton #Cooley e George Herbert #Mead.
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Altri video filosofici nel canale: / filosofacile
00:00 - Introduzione
00:30 - Come si sviluppa l'autocoscienza?
03:13 - II riconoscimento e il passaggio dall'Io al Noi
05:36 - Lotta per il riconoscimento e figure di servo e padrone
07:57 - Dialettica servo-padrone: il padrone non è libero
10:17 - Dialettica servo-padrone: il servo si libera con il lavoro
12:54 - Riassunto della dialettica servo-padrone
14:15 - Federico II di Svevia e i bambini privi di contatto umano
16:44 - Charles Horton Cooley e il looking-glass self
17:54 - Dialettica servo-padrone, riconoscimento e selfie
18:25 - George Herbert Mead: mente, sé e società
Grazie ❤️
Complimenti per la esposizione. Riguardo all'esperimento di Federico di Svevia , che disapprovo, dimostra una cosa significativa che spesso i nobili che avevano il potere non erano poi soggetti passivi , ma culturalmente attivi che avevano curiosità e passione per la conoscenza, a differenza del servo che sotto il punto di vista culturale è stato storicamente passivo, pur essendo attivo nel lavoro e in ciò che concerne le attività pratiche. Io quindi capovolgerei il rapporto dialettico segnando qualche punto in più a favore della nobiltà del passato. In effetti la società liberale del nord europa è il frutto di questa consapevolezza.
Una riflessione interessante.
Complimenti ancora professore per l'eccellente lavoro fin qui fatto. Saprebbe consigliarmi un buon manuale di filosofia? Qual'e' il miglior manuale di filosofia (in italiano o in Inglese) secondo Lei? La ringrazio in anticipo per la Sua gentile risposta.
Grazie a lei.
Di buoni manuali (in particolare per le scuole superiori) fortunatamente ce ne sono molti.
Dai classici, come l'Abbagnano-Fornero (Paravia), il Cioffi-Luppi-Vigorelli-Zanette (Bruno Mondadori) o il Cambiano-Mori (Laterza), a quelli più recenti, come il Ferraris (Paravia) o il Veca (Zanichelli). Dipende un po' dai gusti.
Ci sono poi testi, secondo me interessanti, che hanno un taglio più anglosassone, per temi piuttosto che per autori. A me è piaciuto molto, per la chiarezza e per il taglio argomentativo, "Il primo libro di filosofia" di Nigel Warburton (il titolo inglese è "Philosophy: The Basics").
@@Filosofacile Grazie per la gentile e dettagliata risposta. Mi sono segnato tutti questi titoli ed ora me li vado a vedere. Non li conoscevo. Oggi ho imparato qualcosa di nuovo. Grazie! Una domanda: non vedo nella Sua lista il Reale-Antiseri, che io sto leggendo e trovo molto valido (ma ho scarsa conoscenza del resto). Qual'e' il Suo parere su "Giovanni Reale, Dario Antiseri - Storia Della Filosofia"? La ringrazio ancora.
Sono contento se le indicazioni possono tornare utili.
La versione estesa, quella in più volumi, è indubbiamente molto buona. Probabilmente è il manuale più chiaro e dettagliato per uno studio approfondito, di livello universitario.
La versione "minor", creata qualche anno fa per i Licei, non ha avuto invece molta fortuna.
Grazie a lei.
@@Filosofacile Capisco. Infatti, quella estesa e' un altro livello. La ringrazio!
Complimenti, come mai non c'è sincronia tra voce e video?
Ora controllo. Ogni tanto l'editor di CZcams, con cui avevo tagliato la fine e l'inizio del video fa le bizze. Riproviamo ;-)