Grazie ai suoi video sto finalmente riuscendo a capire la fenomenologia dell'essere di Hegel! In assoluto i più chiari che sia riuscita a trovare, grazie mille!
davvero bravo, ho provato a guardare mille siti e video ma sei stato l'unico che è riuscito a dire in modo chiaro e sintetico tutto quello che c'è sul mio libro.
uno che mi sa dire come avviene il passaggio da coscienza a autocoscienza, non mi è chiaro come il fenomeno si risolva nella coscienza stessa (può essere ricollegato all'intevento della coscienza nella percezione?)
Il processo del passaggio da coscienza ad autocoscienza è descritto sinteticamente qui: czcams.com/video/APYGgU_1JNI/video.html Secondo Hegel accade più o meno questo: finché la coscienza ha a che fare solo con oggetti non diviene consapevole di sé. Al massimo percepisce l'oggetto, lo desidera e si identifica, potremmo dire, con esso. Ad un certo punto, però, due autocoscienze desiderano il medesimo oggetto e quindi entrano in lotta l'una contro l'altra per il suo possesso. Solo qui, cioè nel confronto con un'altra coscienza, cioè nel rapporto con un altro soggetto e non con un semplice oggetto, può nascere, secondo Hegel, l'autocoscienza.
In linea generale con "coscienza" Hegel intende, riprendendo il significato di questo concetto emerso in età moderna da Cartesio in poi, il processo attraverso il quale un soggetto si rivolge ad un oggetto. Potremmo tradurlo, se può essere più chiaro, con "mente consapevole di qualcosa". Quando guardiamo il sole, ascoltiamo un suono, immaginiamo o pensiamo qualcosa, siamo coscienza. Nella "Fenomenologia dello Spirito" il passaggio successivo a quello della coscienza è l'autocoscienza, che rappresenta il momento in cui il soggetto (o la mente) diviene consapevole di sé. Se la coscienza è come una freccia che punta verso un oggetto, l'autocoscienza assomiglia ad una freccia circolare, che punta verso se stessa. Il concetto di "Spirito" ha invece solitamente in Hegel un significato differente, in parte simile a ciò che intendiamo quando parliamo, ad esempio, dello "spirito di un popolo". Rappresenta il momento in cui, attraverso la storia della civiltà, la razionalità della realtà (o, usando un termine hegeliano, l'Idea) diviene consapevole di sé. Quando parliamo di coscienza facciamo dunque riferimento ad un individuo. Mentre il concetto di Spirito è, potremmo dire, corale o collettivo. Come afferma Hegel, indica un "Noi" e non più un "Io".
Grazie ai suoi video sto finalmente riuscendo a capire la fenomenologia dell'essere di Hegel! In assoluto i più chiari che sia riuscita a trovare, grazie mille!
Grazie a te per il commento :-)
davvero bravo, ho provato a guardare mille siti e video ma sei stato l'unico che è riuscito a dire in modo chiaro e sintetico tutto quello che c'è sul mio libro.
Grazie Giorgia. Che libro utilizzi?
Grazie❤️
Complimenti. I tuoi allievi sono molto fortunati.
Grazie a te. :-)
uno che mi sa dire come avviene il passaggio da coscienza a autocoscienza, non mi è chiaro come il fenomeno si risolva nella coscienza stessa (può essere ricollegato all'intevento della coscienza nella percezione?)
Il processo del passaggio da coscienza ad autocoscienza è descritto sinteticamente qui: czcams.com/video/APYGgU_1JNI/video.html
Secondo Hegel accade più o meno questo: finché la coscienza ha a che fare solo con oggetti non diviene consapevole di sé. Al massimo percepisce l'oggetto, lo desidera e si identifica, potremmo dire, con esso. Ad un certo punto, però, due autocoscienze desiderano il medesimo oggetto e quindi entrano in lotta l'una contro l'altra per il suo possesso. Solo qui, cioè nel confronto con un'altra coscienza, cioè nel rapporto con un altro soggetto e non con un semplice oggetto, può nascere, secondo Hegel, l'autocoscienza.
ho un dubbio...in Hegel spirito e coscienza sono la stessa cosa? O sono cose diverse?
In linea generale con "coscienza" Hegel intende, riprendendo il significato di questo concetto emerso in età moderna da Cartesio in poi, il processo attraverso il quale un soggetto si rivolge ad un oggetto. Potremmo tradurlo, se può essere più chiaro, con "mente consapevole di qualcosa". Quando guardiamo il sole, ascoltiamo un suono, immaginiamo o pensiamo qualcosa, siamo coscienza. Nella "Fenomenologia dello Spirito" il passaggio successivo a quello della coscienza è l'autocoscienza, che rappresenta il momento in cui il soggetto (o la mente) diviene consapevole di sé. Se la coscienza è come una freccia che punta verso un oggetto, l'autocoscienza assomiglia ad una freccia circolare, che punta verso se stessa.
Il concetto di "Spirito" ha invece solitamente in Hegel un significato differente, in parte simile a ciò che intendiamo quando parliamo, ad esempio, dello "spirito di un popolo". Rappresenta il momento in cui, attraverso la storia della civiltà, la razionalità della realtà (o, usando un termine hegeliano, l'Idea) diviene consapevole di sé.
Quando parliamo di coscienza facciamo dunque riferimento ad un individuo. Mentre il concetto di Spirito è, potremmo dire, corale o collettivo. Come afferma Hegel, indica un "Noi" e non più un "Io".