La nuova traduzione de "Il Signore degli Anelli - prima parte": cosa è andato storto?
Vložit
- čas přidán 6. 11. 2019
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Bompiani ha pubblicato la nuova traduzione de "La compagnia dell'Anello" e c'è molto di sbagliato. Parliamone!
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Gandalf a Frodo: Io non posso fare altro che cadere dal burrone con la demoniaca creatura ,pero quanto a te , in quanto a quello che non puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci"
L'ho pensato immediatamente anch'io.
Matteo Martello oddio stavo X soffocare dal ridere appena ti ho letto
Nessuna recalcitranza!
Il 2019 riassunto in una frase
Avrei detto più "Quanto al tempo, quanto a quel che non puoi fare che non con esso, per te qualcosa da poter fare il tempo che è rimasto potrebbe esserci"
A questo punto visto che ci sono i forestali i nazgul sono a tutti gli effetti dei cacciatori di frodo
🤣🤣🤣
Genio!!
HA
Punibili con una inondazione, se trovati a cacciare Frodo.
Oddio morta! 😂 geniale..battuta 🔝 del 2019!!
Mio Zio lavora alla guardia forestale devo chiedergli se conosce Aragorn a questo punto
Questa é bellissima
Che poi la forestale è stata accorpata con i carabinieri, quindi Aragorn è un carabiniere
Lo punto é Aragon é un ranger nella versione originale
@@carlocumino824 Che non è un forestale però, nell'accezione del termine inglese usata da Tolkien, ma al massimo un guardiaboschi della tradizione medievale.
la forestale non esiste più, è stata accorpata con i carabinieri
"Brandaino! Brandaino! Giochiamo a nascondaino?"
"dai, no!"
Esattamente quello che ho pensato io quando ho letto questo obbrobrio. Credevo fosse una trollata......
wow! quella renna parla !
😂 mi fai venire in mente quella gnocca della Hunziker 😂
Ma solo un hobbit molto ardito avrebbe osato chiamare il signore della Terra di Buck Braldagamba (cit.).
"avanti Charizard usa montagna fiammea"
Charizard tentenna
Charizard è confuso. È così confuso da colpirsi da solo!
Il gatto ha percepito l'entità del casino compiuto.
Samplicio è qualcosa di meraviglioso.
Penso che chiunque, letto quel nome, si sia inalberato non poco. Ma oltre che inalberarci poco noi possiamo fare, ma quanto a te, quanto a quello che non puoi fare che tu (ed i tuoi colleghi sul tubo), qualcosa da poter fare ci potrebbe essere, come per esempio un video a riguardo
“Appendice F”: il nome hobbit originario di Sam, Banazîr, significa “half-wise, simple”, reso da Tolkien con Samwise rifacendosi all’Anglosassone samwís che ha un significato molto simile.
Boscuro = Bosco Atro -___-
Ma allora perché non passiamo da Saruman a Sarouomo oppure l'Oscuro Sire Sauron diventa Messere Ombroso Lucertolonio?
Lucertolonio va bene per il Fantabosco però 🤣
@@ubiquit4s Samplicio va bene lo stesso per il Fantabosco xD
@@ilpersonalpirla1469 si, m lo intuisci. fra atro e tetro ci sono solo gusti. fra atro e scuro hai cambiamento del significato.
@Emanuele676 che l'attuale traduttore ha distrutto in modo incontrovertibile.
Emanuele676 va però detto che l’originale “Mirkwood” usa una variante arcaica, “mirk”, di fatto è la vecchia versione di “murk”, pertanto lo stesso Tolkien scelse una variante desueta. Renderlo più chiaro in traduzione toglie il senso di “antico” che il nome rendeva
"Forestali" al posto di "Raminghi"?
Allora i Nazgul (che non fanno più parte del mondo sensibile, appartengono al regno delle ombre, sospesi tra questo mondo e l'aldilà) verranno tradotti con "Senatori a Vita"?
Boscuro sembra uscito dalla Melevisione...
Ci ho pensato anch'io 😂
Lupo Lucio dev'essere un servo di Sauron
È tra picco malvento e città laggiù
Bosculo
Saruman a Ottavio :"il tuo amore per la fica,ti ha rallentato il cervello..."
😂😂😂
F(at)ica
Monte Fato - Lotr
Montagna Fiammea - Geronimo Stilton...
È tristissima sta cosa :(
Pokémon
Poveretti i lettori di lingua inglese, che non hanno la possibilità di accedere ad una traduzione più in linea con i tempi !
Per "in linea con i tempi" credo si intenda in ambito di adattamento il quale, un po' come la lingua italiana, è in costante mutamento.
L'esempio dell'ombra dei corvi, che accompagna la Compagnia, è un ottimo esempio in tal senso.
La locanda del "Cavallino Inalberato"!?
E io che nella mia campagna di D&D pensavo di essermi superato con "il Folpo Spolpo" e "il Pollo incompreso"
"Il pollo incompreso" è bellissimo
Il famoso cavallino inalberato della Ferrari
🔝
inalberato ?
@Fire Brand
Noooo! Ma è meraviglioso!!! Posso fregartela?
"valfossa, la natura di prima mano"
No, in realtà la traduzione è ancora meglio di Valfossa, qui il nostro ospite si è sbagliato. La nuova traduzione è Valforra. Molto azzeccata secondo me.
Anche ne Lo Hobbit, che ha un'altra traduttrice ancora, non è Gran Burrone, eppure nessuno ha mai gridato allo scandalo...
Elrond Gian Maria, Via Boscuro 19, comune di Valfossa, provincia di Venezia
Adesso è tutto chiaro! In realtà Faramir e il resto dei raminghi dell'Ithilien, pardon, i "forestali" dell'Ithilien hanno catturato Gollum allo stagno proibito perché pescava senza il permesso di pesca di Gondor... non ho parole...
@@fabioartoscassone9305 ahah vero! Però definendoli "forestali" fa più ridere che altro! Non si può prendere seriamente...
Pescava di Frodo 😂
Ma Faramir non è un ramingo ahahahahahahahah
La cosa peggiore è sicuramente l'aver cambiato i nomi "per essere più fedeli all'autore". Ma questa gente si rende conto che cos'è un nome? Ma vi immaginate se per "amore di fedeltà" oggi qualcuno decidesse che da ora in poi Topolino va chiamato Topo Michele?
Ehy Non parlare male di Topo Michele
Pensa se per eccesso di zelo traducessero il primo nome di topolino, Mortimer Mouse
E vogliamo parlare di Donaldo Anatra?
È molto diversa la cosa, topo Michele non vuol dire un cazzo, Mickey mouse poteva chiamarsi Tony mouse o Johnny mouse e sarebbe stata la stessa cosa. Per esempio il cognome Baggins è stato lasciato Baggins, erroneamente secondo me: se i Baggins si chiamano Baggins c'è un motivo, e che tu lo capisca o meno devi rispettare quello che l'autore, che non è un coglione qualsiasi, voleva dire chiamandoli Baggins. Per esempio questo è stato fatto, o almeno si è provato a fare, nella traduzione di Harry Potter. Proprio perché i nomi sono importanti andrebbero tradotti e si dovrebbe provare a renderli in italiano. Non serve a niente leggere il signore degli anelli in italiano se non posso cogliere nessuna sottigliezza, nessuna sfumatura o anche l'essenza dell'originale, tanto varrebbe leggermi il riassunto della trama su Wikipedia, se devo rinunciare a questo solo per avere dei personaggi chiamati con un nome anziché un altro.
@@agffga8757 nel 2020 la maggior parte degli italiani dovrebbe essere in grado di intuire il senso di una o due parole in inglese. Gli altri possono anche leggere la storia senza necessariamente dover cogliere ogni sfumatura. Il che è comunque impossibile, ma la storia funziona lo stesso.
Beh, da oggi per fare il fine dirò "suvvia non andarmi in uggia" invece di "nun me rompe li cojoni".
Gran bel video! ♥️
Una nota velocissima:
Montagna Fiammea (che non mi piace) non traduce Mount Doom, traduce Fire-mountain e fiery mountain nel secondo capitolo. Mount Doom è rimasto Monte Fato (sì, ho la versione tradotta di Fatica e me lo sono andato a cercare per controllare XD).
" Forestali"
Ipazia: fugge.
Adesso non mi toglierò mai più dalla testa Re Elrond che dice grazie Rick.
Da maturanda del classico capisco perfettamente il tuo ragionamento: tradurre vuol dire creare un ponte tra due lingue, allacciando compromessi. Per dire un solo esempio sufficientemente semplice. Noi non distinguiamo, senza aggettivi, l'amore in tutte le sue sfaccettature, tranne per le parole "passione" e "amicizia". In greco invece esistono parole atte ad ogni suo significato: eros (la passione, erotica appunto, tra due amanti), agape (un amore platonico, assoluto, quasi divino), filia (l'amore tipico degli amici, ma anche il legame affettivo verso dei temi come " filosofia") e via dicendo. Ancora più chiaro è "studium" in latino: il nostro studio in latino vuol dire "passione, impegno". Lo stesso vale con il termine "princeps": prima di Augusto vuol dire "comandante" e SOLO dopo "principe, imperatore". Tradurmi un Cesare che scrive: "Il principe schierò l'esercito" non è sbagliato, ma il contesto non è adeguato alla traduzione. Repubblica in greco vuol dire genericamente "stato": Platone scrive " Riguardo allo Stato" e non "Riguardo alla Repubblica", sia di conferma il fatto che nell'opera parla dei vari tipi di governo in generale. Una maga usa i farmakos, che non sono farmaci, medicine (non in questo contesto per lo meno) ma "pozioni, unguenti".
Inalberato, mi affido alla Treccani, viene usato nella nostra lingua comune come "sdegnarsi, adirarsi, offendersi". È vero che rispetto al cavallo vuol dire "impennarsi", ma un lettore medio che ne sa? Al massimo, a livello di suono può pensare ad "impuntarsi", come fa l'asino quando non vuole continuare a camminare. È un'immagine totalmente opposta alla forza e alla libertà che ispira il cavallino rampante della Ferrari, per esempio.
Io sono felice di aver comprato l'ultima copia della vecchia traduzione nella mia libreria di fiducia, così da poter avere tutta la trilogia per come la conosco. Fatica non ha fatto un lavoro sbagliato, di fatto la traduzione è per lo più corretta, ma non ha saputo tener conto del contesto, della lingua d'arrivo, non così tanto almeno da poter evitare certe uscite dal tono involutamente ironico e parodistico.
“Forestale” secondo me allude al tedesco “Waldgänger”, il fuorilegge della tradizione medievale germanica che “passa alla foresta”. Detto questo è una scelta disastrosa in italiano, per ovvi motivi.
Ma è sbagliato in ogni caso, perché in italiano abbiamo il termine "forestiero" che deriva appunto da "colui che viene dalle foreste"...
sto pensando ad una cosa azzardata... in altri libri (e ci metto "in primis" le due trilogie "Cronache di Thomas Covenant l’Incredulo", scritto da Stephen R. Donaldson,) i "Forestali" sono creature magiche o sottoposte a incantesimo, che hanno il compito di proteggere le foreste dalla distruzione degli "umani", dei Custodi dell'integrità della Foresta Senziente. la Foresta di Fangorn ha indubbiamente un "Forestale", ma tali figure in Tolkien sono evidentemente gli "Ent", i "Raminghi" sono uomini differenti, e il solo Grampasso/Aragorn ha secondo me sviluppato una vera conoscenza delle foreste di Arda, tanto da trovare la foglia di Re e giustamente applicarla, più per la sua amicizia con gli Elfi che per altro. Sì, insomma... Forestale è sbagliato anche per me. Raminghi o Forestieri è più corretto.
Non conosco il tedesco, ma "Waldgänger" nel "Trattato del ribelle" di Junger è stato tradotto come "Ribelle", ed è il termine che più si avvicina al significato originario, "forestale" non si avvicinerebbe per niente, cioè sono proprio significati diversi
@@jacopof1045 "Ribelle" come Robin Hood, "che si da alla macchia", "che passa alla foresta" (ecco il collegamento di concoronco) ... è indubbio che per il potere costituito è un malfattore, fuori dalla società , e come i briganti, di dubbia moralità. Eppure Robin Hood era il buono della storia. In un mondo ove il villaggio è "la cellula vitale della società", la foresta attorno al villaggio è rifugio per tutti coloro che non sono bene accolti da essa.
@@sceptwo ma che c'entra...
Ma invece di "viene in uggia" non era meglio "svanga i marroni"?
Prima ancora di Gandalf che usa "uggia" ci sono gli hobbit alla locanda che usano il termine "genia". Si perde completamente il diverso stile utilizzato nell'originale, perché Tolkien, per chissà quale strana ragione, aveva la peculiare idea che gli hobbit contadini alla locanda parlassero in maniera diversa dagli elfi millenari o dagli stregoni esistenti dall'alba dei tempi.
Segue poi aver cambiato Samvise in Samplicio ma lasciato Meriadoc. Secondo quanto scritto da Tolkien, lui avrebbe usato "Merry" e "Meriadoc" perché l'originale nome Hobbit, quando abbreviato diventava Kali, che appunto vorrebbe dire "Felice", "allegro". Per gli stessi motivi, Meriadoc dove diventare tipo "Felicedoc". Almeno coerente.
Sembra una di quelle traduzioni uscite nel ventennio...
Felice Felicetti, il mezzuomo
Petizione per fare interpretare Samplicio a Danny DeVito in un'eventuale reboot cinematografico della saga
Perché questo commento è quaggiù?
Tolkien era un linguista se incontra il traduttore lo malmena , e poi i termini potrebbero essere adatti se avesse pubblicato il libro nel 1400
Io sono dell’idea che quando ci si approccia a qualcosa così radicato nell’immaginario comune, con una storia simile alle spalle, che già porta trasposizioni cinematografiche di grande importanza che difficilmente saranno riproposte, bisogna andarci molto molto cauti. Secondo la mia opinione è giustissimo cercare di dare una traduzione nuova, magari più precisa e fedele all’opera originaria, di descrizioni e dialoghi, ma non dei nomi. I nomi sono impressi indelebilmente nella memoria collettiva e cambiarli secondo me genera solo fastidio e confusione. Per fare un esempio, sempre riferito all’Italia perché non so le traduzioni del resto d’Europa, cambiare Brandibuck con Brandaino diventa una forzatura sgradevole.
È lo stesso errore che hanno fatto con le nuove traduzioni di Harry Potter.
Quando fu annunciata una nuova traduzione, al netto delle motivazioni legali, io non ne capivo il motivo.
La traduzione della Alliata è frutto di un confronto (tramite l'editore, come lei ha raccontato in diverse interviste negli anni, facilmente trovabili con una ricerca online sia negli archivi di quotidiani, quali La Repubblica, sia di siti di appassionati) diretto con l'autore, anche oltre le "semplici" direttive che Tolkien mandò a tutti coloro che dovevano tradurne l'opera.
Oggi una cosa del genere è ovviamente impossibile.
Volendo notare che una nuova traduzione di per sé non è un male e che effettivamente la ridondante aggettivazione sia una delle critiche più classiche cui si potrebbe porre rimedio, non riesco a capire come una traduzione come questa raccontata abbia visto la stampa.
In merito alla "necessità di aggiornare" una traduzione, poi, vorrei notare che non è una vera necessità: abbiamo classici ancora pubblicati con traduzioni di età almeno paritaria al Signore degli Anelli, cui magari si affiancano, ma non sostituiscono, traduzioni più recenti.
Nel mondo anglofono ho poi recentemente notato come Le Mille e Una Notte siano ancora pubblicate, praticamente sempre nelle edizioni di pregio almeno, con la traduzione ottocentesca di Arabian Nights di Sir Richard F. Burton, per voler fare un esempio. Se una traduzione è buona, soprattutto per un'opera di un certo peso, potrebbe aver più senso un commentario che una nuova traduzione.
Eh appunto, la traduzione della Alliata non è buona.
@@robymes2 ma alla fine risulta migliore di quella di Fatica.
@@manweoettam su questo dissento
@@robymes2 Quella di Fatica non è una buona traduzione, sembra proprio che lo scopo sia non far più leggere il Signore degli Anelli alle nuove generazioni, in modo da combattere i valori che trasmette. Meglio un'esagerata aggettivazione che uno stravolgimento del testo dell'autore...
@@letermopili come? Guardi che la traduzione di Fatica è priorio quella che avvicina al reale messaggio dell'autore. Cosa che invece non faceva la precedente. SDG è tutto fuorché un romanzo cavalleresco, cosa che appunto emerge con la traduzione della Alliata, SDG è soprattutto un romanzo filologico, dove le lingue e i registri letterari variano appositamente secondo la volontà dell'autore. Non ha senso stravolgere un romanzo per renderlo più accessibile "alle nuove generazioni", è già stato un grosso problema che la vecchia traduzione abbia fuoriviato almeno 3 generazioni diverse. Hanno aspettato persino troppo a farne una nuova.
lo svarione è la migliore versione de il signore degli anelli
change my mind
come trovarsi in disaccordo?
Quella è un opeda d'arte
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
Infatti quando ha iniziato a parlare di Galadriel é subito balzata alla mente "la grande baldracca dai mille nomi del piacere" 😂
@@fuxart1224 "vi succhio anche l'anima....."
La Val di Fosse! Ci sono stata! E' un'amena località nel Meranese. Fanno dell'ottimo formaggio e c'è un sentiero per famiglie percorribile anche con passeggini e carrozzine per disabili.
Sto ascoltando il video senza guardarlo, ma ogni tanto torno indietro per vedere che facce fa Rick mentre legge le traduzioni scandalose 😂
Ah, il famosissimo cavallino inalberato della Ferrari: ecco da dove deriva quel simbolo.
Perfino Ipazia se n'è andata xD bellissimo
Giustamente, direi.
studio scienze forestali e io non mi sento un vagabondo
Come no? Sei un vero lavoratore solo se hai la partita iva, non lo sapevi?
Montagna agire senza nessuna recalcitranza
Un commento doveroso per un'imprecisione a me stesso insopportabile: il termine "Raminghi" o "Forestali" si riferisce OVVIAMENTE al termine "Rangers" e non a "Wandering Folks" - prova questa che sei ore sul testo non bastano per essere del tutto precisi - o forse del fatto che nella mia mente "forestali" è molto più simile a "vagabondi" che non a "raminghi", ma è solo una scusa per ovviare all'evidente sindrome di Alzheimer cavalcante. Errore dovuto a un po' di fretta e distrazione, chiedo scusa per il fraintendimento.
Aggiungo che la nuova traduzione non è stata supportata, come detto nel video, dalla STI (Società Tolkeniana Italiana), ma dall'AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani)
Ci manca solo il Fronte Popolare per la Liberazione della Giudea
Vabbè se accettiamo Samplicio e Marry Brandaino perchè Legolas non lo chiamiamo Erminio Ottone?
Così poi li mandiamo tutti alla ricerca del forestale perduto
@Emanuele676 stai travisando le note del traduttore. c'è la nota del traduttore che spiega come mai marry non è stato trasformato in felice, perchè è un diminutivo di meriadoc. se si fosse chiamato all'anagrafe hobbit come marry sarebbe stato trasformato in Felice Brandibuc.
Enrico D'Urso verissimo leggo il LOTR quasi una volta all’anno e nelle note viene proprio data questa spiegazione
@Emanuele676 occhiescudo è palesemente un errore. oakenshield è palesemente scudodiquercia. avrà letto male. dopotutto scudodiquercia compare al massimo un paio di volte, e non so se le appendici siano presenti nell'edizione originale italiana (non quella bompiani).
non ti arrampicare su palesi refusi per difendere l'indifendibile, suvvia! mount doom nell'edizione inglese si traduce con monte fato, monte destino, non monte fiamma. se difendi monte fiamma come traduzione di mount doom devi difendere allo stesso modo occhiescudo come traduzione di oakenshield.
@Emanuele676 e non hai ancora detto nulla su come abbia stravolto la poesia dell'anello, avendo il nuovo traduttore rimosso le ripetizioni e cambiato termini chiave con altri che sono tutt'altro che evocativi. corretti.....ma corretti per google translate, non per un traduttore.
e non pensare che non critichi anche altri traduttori! cosa gli è passato per la testa a quel tizio di cambiare il cervo che uccide il metalupo in un unicorno che uccide un metalupo non so. o anche mettere pronomi in parti del testo di martin che non esistono, così da cambiare RADICALMENTE molte frasi chiave o profezie.
@Emanuele676 i correttori di bozze servono appunto a questo, correggere i refusi. tu non hai mai scritto una cosa per un'altra in un tuo scritto? sei fortunello......
se io ripeto per TRE volte un termine nella poesia originale in TRE punti differenti, e tu lo lasci UNA sola volta togliendo gli altri due, è un errore grave?
esce la nuova edizione di LOTR, "happy cannarsi noises"
Ricordo inoltre che la traduzioni della Principessa Alliata è stata l'unica al mondo approvata dall'autore, ed essendo Tolkien uno dei più importanti linguisti del ventesimo secolo, vi assicuro non è poco
Non esiste documentazione di nessun tipo, solo le parole della Alliata. Ci andrei con le pinze a prenderle per oro colato su un fatto del genere, soprattutto visto come ha reagito alla nuova pubblicazione e certe sue sparate deliranti
la prova dell’approvazione da parte di Tolkien del lavoro di Alliata-Principe finora è la parola dei traduttori stessi, dato che la corrispondenza intercorsa tra loro e Tolkien non è stata conservata o non è stata ancora resa pubblica, e dunque non è dato conoscerne i dettagli. Ad ogni modo è assai improbabile che tale approvazione nascesse da una valutazione diretta di Tolkien, il quale quando poteva diceva la sua (lo fece ad esempio con i traduttori in lingue germaniche: tedesco, olandese e svedese), ma per la traduzione italiana si affidò a un conoscente italofono. Wayne Hammond e Christina Scull, i massimi studiosi della vita di Tolkien, riportano che il 19 febbraio 1968, Tolkien scrisse alla responsabile dei diritti esteri del suo editore dicendo di essere confortato da una lettera ricevuta da un conoscente, di cui stimava l’opinione, il quale lodava la traduzione italiana (Tolkien Companion & Guide, Vol. 1: Chronology, p. 718). Secondo la ricostruzione è assai probabile che la persona in questione fosse un collega di Tolkien a Oxford, il professore italiano Camillo Talbot D’Alessandro, al quale in seguito Tolkien regalò una copia autografa dell’edizione Libro. Del resto, è lo stesso Tolkien, in una lettera in cui ricorda la frequentazione della Dante Society di Oxford, ad ammettere che la sua conoscenza dell’italiano era ampiamente sopravvalutata dall’amico e collega C.S. Lewis (Lettere, n. 294).
È facile ipotizzare che un filologo che conosceva il latino, apprezzava l’italiano (ma gli preferiva lo spagnolo) e lo parlava anche un po’, potesse valutare la traduzione delle singole parole e dei nomi, ma da lì a stimare la resa del proprio stile letterario in italiano moderno ce ne passa, e questo lo spinse a delegare il parere a una persona di fiducia.
In definitiva, con buona pace degli amanti traditi, l’argomento del principio d’autorità non sta in piedi né dal punto di vista logico né da quello storico. È a tutti gli effetti un non argomento.
del suo editore dicendo di essere confortato da una lettera ricevuta da un conoscente, di cui stimava l’opinione, il quale lodava la traduzione italiana (Tolkien Companion & Guide, Vol. 1: Chronology, p. 718). Secondo la ricostruzione è assai probabile che la persona in questione fosse un collega di Tolkien a Oxford, il professore italiano Camillo Talbot D’Alessandro, al quale in seguito Tolkien regalò una copia autografa dell’edizione Libro: copertina Lettere 1914-1973italiana. Del resto, è lo stesso Tolkien, in una lettera in cui ricorda la frequentazione della Dante Society di Oxford, ad ammettere che la sua conoscenza dell’italiano era ampiamente sopravvalutata dall’amico e collega C.S. Lewis (Lettere, n. 294).
È facile ipotizzare che un filologo che conosceva il latino, apprezzava l’italiano (ma gli preferiva lo spagnolo) e lo parlava anche un po’, potesse valutare la traduzione delle singole parole e dei nomi, ma da lì a stimare la resa del proprio stile letterario in italiano moderno ce ne passa, e questo lo spinse a delegare il parere a una persona di fiducia.
In definitiva, con buona pace degli amanti traditi, l’argomento del principio d’autorità non sta in piedi né dal punto di vista logico né da quello storico. È a tutti gli effetti un non argomento.
Questa versione verrà presto dimenticata e rimarrà la precedente traduzione
Se dovessi sintetizzarla in due parole direi che è una traduzione disastrosa fatta da uno che voleva "fare lo splendido".
"Andare in uggia", oltre ad essere un inutile arcaismo, non risulta neppure fedele al significato originale ("until at last every minute is a weariness").
@@Thersicore76 "Alliata ha livellato la prosa alta dell'autore facendo diventare il Signore degli Anelli un libro per bambini."
Ma quando mai. Non mi risulta che nei libri per bambini vi siano descrizioni così poetiche o si utilizzino "lungi", "ivi", "meriggio" e simili.
Nella traduzione di Fatica si passa da Gandalf che si "sciroppa" le lamentele di Gollum neanche fosse un adolescente su Whatsapp a passi pieni di (inutili) toscanismi e arcaismi.
"Weariness" denota sfinimento fisico e interiore e nella versione dell'Alliata viene tradotta con l'endìadi "stanchezza ed esaurimento". Non è un termine arcaico e non significa "noia, tedio, sensazione di fastidio e di irrequietezza" quindi fare lo splendido con "uggia" è assolutamente inutile.
Ho visto i primi 50 secondi e già il mio pensiero va a “però quanto a te quanto a quel che non puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci”
La locanda di lungacque è rimasta "il drago verde" o si è optato per "la lucertolina verdina"?
Draganello verdognolo
vorresti dire ACQUARIVA?
Creiamo un crowdfunding per far tradurre a Rick il signore degli anelli?
Al massimo gli facciamo fare la revisione
Assolutamente :D
Quando leggi che Theoden va a Valfano e ti rendi conto che Sinuosalice è diventato Circonvolvolo, ti scappa un cannarsiano "Oh Dio Béstia......"
Circonvolvolo???? Ma che è uno scioglilingua?
"Oh Dio Bestia... ti restituiamo la testa!!" bellissomo, l'ho rivisto poche sere fa...
Come direbbe a questo punto il Bonzo Ginzo: "Ohilà! M'arrendo, m'arrendo!!" *mano dietro la nuca e sorriso teso*
Ma 'sta cosa di italianizzare i nomi non ce la toglieremo mai?
Ritorniamo ai vari Federico Nietzsche e Ludovico Beethoven da libro di testo del 1928?
Ludovico Van
Italianizzare il nome è importante se il nome ha un significato, che magari ti aiuta ad identificare un personaggio o un gruppo di personaggi. Se uno si chiama Mat hairdryer ed ha la testa a forma di asciugacapelli gradirei venisse tradotto come Matteo asciugacapelli. Se si chiama James Smith non serve a niente italiazzarlo. L'esempio del phon è un esempio estremo, ma molti nomi nel signore degli anelli hanno dei significati e sono dei giochi di parole, quindi provare a renderli in italiano è il modo migliore di tradurre. Per esempio il cognome Baggins, che in Inglese suona molto simile BEGgins. Tra l'altro questo cognome non è stato italianizzato, per la vostra felicità.
"Montagna Fiammea". Non serve altro! :(
Edit: con "i Forestali" ho smarrito le gonadi e non le trovo più.
Ho ascoltato con piacere questo video e sono in parte d'accordo, anche se ci sono parecchi aspetti della nuova traduzione che hanno senso da un punto di vista traduttologico e andrebbero analizzati da quel punto di vista. Però mi sento di correggerti queste due cose: Montagna Fiammea è il traducente di Fire-mountain, non di Mount Doom (che è rimasto Monte Fato), e Forestali è il traducente di Rangers, non di wandering folk. Quindi sì, anche il termine originale ha le stesse connotazioni dello sfortunato termine scelto da Fatica.
Una ragazzina di dicasette anni nel lontano 2017 apri un edizione della compagnia del anello
SE NE INNAMORO ALLA PRIMA RIGA DELLA POESIA
Ero io
Una me del 2019 a leggere la nuova edizione avrebbe detto ma che è sta roba?
Nessun gatto può sopportare "forestali"
Uno dei migliori video che hai fatto! Ho riso moltissimo! XD
Premetto che non ho mai visto un tuo video e non conoscevo l'argomento. Ho letto e amato alcuni libri di Tolkien in passato, e ovviamente mi sono rimasti più impressi di altri quelli su cui sono stati fatti i film (anche se il mio preferito è Lo Hobbit e lo lessi prima dell'uscita di quei film che cercavano di tirare fuori ore e ore di filler da 300 pagine di libro) e devo ammettere che sono molto stupito da questo nuovo adattamento, che sembra una poesia ancora più articolata della traduzione precedente. E che soprattutto cambia alcuni nomi di luoghi e personaggi, che anche se (ce ne sarà qualcuno) più fedeli all'opera originale della vecchia traduzione, si tratta comunque di qualcosa che rimpiazza quello che mi ha accompagnato durante l'infanzia, e qui mi faccio fregare dall'emotività. Sono d'accordo con te quando dici che è meglio Forra Spaccata di Granburrone...
I danni che si creano quando ci si vuole sforzare ad essere originali.
Solo per il fatto che i raminghi (nome non solo appropriato, ma molto evocativo) diventi "forestali" è un abominio. Basta questo motivo per non comprare la nuova traduzione
il commento crossover: Sauron, il Dio Belva.
il commento pecoreccio: Sam Wise >> Sam Plicio >> Sam Culamo (cfr. Prophilax + Clerks II)
Intanto rick se leggerai ti volevo dire che ti ho scoperto tramite boldrin ( e shy- Alessandro Masala) e sebbene condivida sempre solo parzialmente le tue opinioni mi permetti di fermarmi a ragionare su temi a volte distanti dalla mia comfort zone e per questo sono felice di averti scoperto.
Tornando al tema del video sono convinto che un linguista come Tolkien abbia giustapposto ogni singola parola senza lasciare nulla al caso e purtroppo un lavoro così certosino funziona solo nella lingua dell'autore, perché purtroppo non c'è mai una perfetta corrispondenza tra un termine e la sua traduzione in un'altra lingua.
Per rafforzare questa tesi citerei l'esempio delle svariate parole tedesche che non hanno un corrispettivo in altre lingue, o ancora la differenza che ad intercorre tra le radici delle parole happines e felicità, per cui questi due termini che sono considerati l'uno la possibile traduzione dell'altro. in realtà sono profondamente differenti per via della diversa visione del concetto di felicità tra i diversi popoli.
Riguardo alla politicizzazione di tolkien, beh, in Italia va fatto con tutti sennò non siamo contenti; ma poi se i fascismi hanno influenzato l'autore ovviamente io penso che vengano rappresentati dall'esercito di Sauron, e non certo dalle DIVERSE RAZZE dei nani, elfi e uomini che si alleano per fronteggiare il male che viene da Est ( oh ma guarda la germania è a Est rispetto all'uk).
Sono in disaccordo invece con chi non trova chiari riferimenti religiosi in tutta la sua opera, ma non mi dilungo.
Cercavo proprio un video del genere, che parlasse in modo competente e obbiettivo (senza però disconoscere la componente emotiva) di questo problema. Grazie mille ^^.
Posso chiederti un cosa
Rick DuFer, se mi risponderai.
Come avesti tradotto tu: Rangers of the North e Rangers of Ithilien ovvero nella vecchia traduzione Raminghi del nord,Raminghi dell'Ithilien e la poesia dell'anello.
Per curiosità mia.
Io nel leggere le pagine in realtà ho percepito un certo malcelato rancore nei confronti della versione precedente.
Una ricerca così pedissequa della sostituzione di ogni anche vago riferimento.
Certe scelte poi non le ho comprese proprio, “forestali” una di queste, è da quando ho letto la versione originale che penso avrebbero potuto essere resi come errabondi se proprio non piaceva il termine (bellissimo) raminghi.
Non sono molto d’accordo con te su certe cose nella tua arringa. Il fatto che un termine sia desueto non lo taccia per necessità come inappropriato, lo stesso termine “ramingo” all’uscita della precedente edizione doveva suonare piuttosto marcato, ma ha un fascino talmente tanto potente che a oggi chiunque senta questa parola rimanda col pensiero ai raminghi del Nord.
Qui sembra che si sia voluto marcare molto di più il tono della narrazione e ancora più grave è il fatto che si sia del tutto persa la musicalità del libro. Io non so come abbiano potuto fare uscire una cosa del genere.
Rick DuFer, è la prima volta che ti ascolto ed è stato anche per puro caso, ma non posso fare a meno di farti i complimenti per la chiarezza, la professionalità e la capacità dimostrata nel tuo video. Davvero, complimenti. Fenomenale. Vorrei solo aggiungere, per spezzare una lancia a favore di coloro che hanno criticato la SCELTA di fare una nuova traduzione, non la traduzione in sé prima ancora di leggerla: avrei impedito volentieri questa nuova traduzione solo perché mi aspettavo questo risultato. E perché mi aspettavo questo risultato? Perché, tu lo saprai meglio di me, oggi in Italia si sta speculando vergognosamente sulle traduzioni e lo si sta facendo non utilizzando persone capaci, ma ignoranti del calibro (per parlare di traduzioni, anche se in un campo totalmente differente) di Cannarsi (un plauso alla citazione di Matteo Martello). Rick, sei un grande.
non sarà questo il giorno!!! in cui comprerò questa edizione
Ahahah! Ottima citazione! :)
La sindrome di Cannarsi: ISDA edition.
Ciao, innanzitutto grazie per il video. Ho finito da poco di leggere la traduzione di Fatica e mi ritrovo in molte cose che hai detto. Tutto sommato, la sensazione che rimane alla fine è che si tratti di una sorta di prima stesura. Credo che le intenzioni fossero buone (tra l'altro condivido appieno l'idea dell'opportunità costituita dalla nuova traduzione), e per molti versi personalmente sono stato contento di rileggere il testo in una forma nuova. Però la cosa che dici alla fine, la discontinuità che c'è nel testo, la avverto anch'io. E' possibile che ci sia un difetto di elaborazione del testo ("teoria" della prima stesura)? Forse una spiegazione del genere è tra quelle che tu consideri non ipotizzabili... comunque per quanto riguarda i "forestali", temo che sia la traduzione (ahimè) di "rangers" dell'originale...
Ciao a tutti. Saro' costruttivamente un po' polemico, almeno nelle intenzioni.
Premetto che non ho letto la nuova traduzione e che quella precedente l'ho letta solo una volta. Con grandissimo interesse, ma solo una volta. Per quanto riguarda l'originale l'ho solo ascoltato. Non sono quindi un grande esperto del Signore Degli Anelli, anche se ne adoro l'universo. La mia polemica ha poco a che fare con la traduzione in se, che puo' piacere o meno (e credo che in questo caso sia per lo piu' "o meno"). In poche parole mi chiedo: quanto, un'opera tradotta deve distaccarsi dall'originale? Quanto ha senso modernizzare un'opera nella sua traduzione (non "rivisitazione")? Fra mille anni, se si procede sulla strada della modernizzazione del linguaggio, come sara' tradotta? Si trattera' ancora di una semplice traduzione? Ad esempio le romanzizzazioni (d'oh!) di Manfredi dell'Odissea non sono forse l'esagerazione di una traduzione nel linguaggio moderno? Se non sbaglio, Rick, avevi fatto un video anche su questo aspetto delle traduzioni... O sbaglio? Comunque, deve un'opera staccarsi dall'oroginale per inseguire i tempi? Forse si, dopotutto si tratta di "aggiungere letteratura alla letteratura", non di cambiarla. Ma ad un certo punto non sara' piu' una traduzione. O si? E che ne dici dei poveri anglofoni? Sarebbe giusto, a questo punto, riscrivere "The lord of the Rings" con un linguaggio moderno? Perche' no se, dopotutto, questo aggiunge qualcosa? L'aggiungere qualcosa, d'altra parte sminuisce un po' quello che c'era prima... Diciamo che si fa una media. Non so... sono perplesso.
PS: Scusater le "a'", "u'", "e'"... Ho una tastiera yankee.
Sono completamente d'accordo con te.
Come ho detto in un altro commento: noi italiani dovremmo "tradurre" La Divina Commedia in un Italiano più moderno?
Il "Vuolsi così colà ove si puote ciò che si vuole, e più non dimandar" dovrebbe diventare "Perché sì, e non rompermi più i coglioni!"? E perché? Per andare incontro ad "I GIOFFFFAAANIIII"? Ma per favore...
Ciao, volevo chiederti una cosa visto che vedo sei abbastanza esperto. Ieri ho comprato l’edizione illustrata da Alan Lee che è una 2ª edizione 2018 di Giunti (Bompiani). Noto però che esteticamente il libro (quello a volume unico a tessuto nero con sovracoperta liscia a margini dorati) è identico alle prime edizioni Bompiani. Sai dirmi se ci sono differenze nella traduzione rispetto a quello del 2003-2004 ? La mia traduzione è di Vicky Alliata (riveduta e aggiornata in collaborazione con la Società Tolkieniana italiana. Magari potresti fare un video dove ci spieghi tutte le edizioni del signore degli anelli e le differenze che ci sono. Grazie in anticipo.
Per curiosità: con che criterio hai scelto i brani da analizzare? Ovviamente il brano di Galadriel perché è uno dei più complessi di tutto il romanzo; e gli altri?
Ciao Rick, una domanda che mi è sorta ascoltando il podcast, dove in (mi par di capire) sostieni che nuove traduzioni siano utili per rendere l'opera più fruibile per il pubblico contemporaneo. Credo di capire il tuo discorso, ma così col tempo non finisce per venirsi a tracciare un solco sempre più ampio tra testo in lingua originale e opera tradotta? Ciò porterebbe a una crescente (e secondo me non auspicabile) divergenza tra l'esperienza di lettura dei madrelingua e di chi invece si approccia all'opera tradotta.
Vado a memoria quindi forse qualche parola è differente; Frodo; - Che creatura abominevole quel gollum, vorrei ucciderlo con le mie stesse mani! - Gandalf: - Quante persone hai visto morire senza meritarlo affatto? Sei tu capace di ridare loro la vita? Giacchè non puoi dispensare vita a chi se lo merita non essere così ansioso di dispensare morte a destra e a manca... - E poi prosegue delineando gollum come vittima anch'egli e connotandolo come utile in un disegno più ampio e imperscrutabile da chi vede le cose da troppo prossimo. Quel dialogo a mio parere denota un educazione umanista di Tolkien e diventa un manifesto contro i sostenitori della pena di morte. Certo, nasce e cresce in Sudafrica da colone "Studierà ad Oxford" ma da qui ad essere il Nazionalista dipinto da molti ce ne passa.
Ho letto la prima volta LOTR nella traduzione di Alliata/Principe nel 1971. L'ho poi riletto molte altre volte, credo più delle 9 volte di RickDuFer, sia in originale che in traduzione.
E' giusta l'intuizione che questa nuova traduzione (che non esito a definire obbrobriosa) sia un'operazione volutamente di rottura con la traduzione precedente. Ma il punto non è la contrapposizione tra destra e sinistra; JRRT era un uomo e un autore profondamente cattolico e aveva una visione spiritualistica dell'uomo e del mondo, nonché un senso del mito e del fiabesco come fuga dal materialismo contemporaneo (si veda il saggio 'On fairy stories', apparso in italiano in 'Albero e foglia'). Tutta questa impronta fondamentale è scomparsa in questa nuova traduzione, che attraverso l'uso di un linguaggio volutamente 'contemporaneo' e terra terra rilegge l'opera in senso materialistico. Così tradendo lo spirito di Tolkien.
E' un po' come far tradurre la Bibbia a un ateo: ne esce magari un lavoro stilisticamente pregevole, ma vuoto e in fondo senza senso.
Non si può definire contemporanea o "terra terra" una traduzione che scade, ad esempio, nei vetusti "uggia" o "(mago di) vaglia" (sarebbe Radagast) o nell'infantile Boscuro.
@@Paladine777 Assolutamente d'accordo su questo. Non c'è coerenza nello stile del traduttore.
Scusami la curiosità: vuoi dire che la descrizione del crocevia (quella che per me ha definitivamente segnato il mio disinamoramento verso l'opera) non è opera di Tolkien ma della traduttrice?
23:10 secondo me giocava al GiRSA ed aveva accostato Aragorn alla classe dei Ranger (pag.44 del GiRSA, nel box "esempio"). Da qui è partito il ricordo del Ranger Smith del parco di Yellowstone, il quale era in pratica una guardia forestale. Mi pare chiaro, no?
Ciao sai quando esce la seconda traduzione del signore degli anelli di Ottavio fatica? Te lo chiedo perché l' ho acquistato
Non so se qualcuno lo ha già scritto, ma il motivo per la traduzione di "forestali" è perché i raminghi sono i "rangers". Anche alla luce di questo non è che faccia impazzire.
É per questo che mi ritengo fortunato a sapere l'inglese e a leggerlo in lingua originale
Era Valforra no valfossa, preferisco gran burrone 🤣
Solo un paio di osservazioni: quella che chiami "iperaggettivazione", riferita alla traduzione di Alliata, si chiama "endiadi" o "dittologia"; quella che chiami "una filastrocca di 1500 pagine" riferita allo stile di Tolkien, si chiama "prosa ritmica" - una cosa di cui Alliata aveva tenuto conto mentre traduceva, ma che Fatica ha dimostrato di non sapere neanche cosa sia. Detto ciò, sono d'accordo con quasi tutto quello che hai detto nel video. Salvo il fatto che la traduzione di Alliata fosse da rifare. Semmai, sarebbe stato meglio farla rifare a lei.
"ha dimostrato di non sapere neanche cosa sia". Non so, l'ha dimostrato?
Mi sembra così accusatorio. Si tratta pur sempre di Fatica.
E non per fare facile ironia, ma da "Calassiana" mi sembra strano non dare il beneficio del dubbio a Fatica.
Detto ciò comprendo l'attrito nella prima lettura dato dai nuovi termini e nomi.
Ciao scusa gli 8 mesi di scarto, mi chiedevo (visto che sembri saperne) se sapevi consigliarmi un libro che approfondisse proprio queste questioni qui, quindi cos'è una figura retorica, quali sono, come individuarle, cos'è una prosa ritmica, come va strutturata ecc.
Sarei molto interessato
Sono perfettamente d'accordo con te.
Anche io aspettavo da tempo uno svecchiamento del linguaggio e, quindi, ho inizialmente accolto con soddisfazione la notizia di una nuova traduzione, ma quello che emerge subito, leggendo "La Compagnia dell'Anello", è che lo svecchiamento non c'è stato e che, soprattutto, si tratta di una traduzione estremamente incoerente che in certi momenti pecca di un'eccessiva (quasi puntigliosa) fedeltà all'originale, e in altri se ne discosta in modo incomprensibile e immotivato, basti pensare alla "Spada che ha subìto il danno" .
Aggiungo, come ultima riflessione, che il buon Fatica sembra avere degli enormi problemi con la metrica.
Peccato davvero.
Luca Carraturo perché svecchiare? Non dovremmo solo correggere gli errori della prima traduzione, cercando solamente di riprodurre lo stile di Tolkien e il suo livello di arcaismo, senza idee strane di svecchiare o di aggiornare. Dovremmo cercare di stabilire nel lettore italiano la stessa distanza che un lettore madrelingua prova nel confronto con il testo originale.
Già rabbrividisco al pensiero di come avrà tradotto la poesia di Bilbo su Aragorn e la sua lama Anduril.
L'ho già scritto sotto al Daily cogito relativo: perché non prendi semplicemente in considerazione la questione dei diritti d'autore sulla traduzione?
Cito:
"Nel linguaggio giuridico del diritto di autore, si intende con opera dell’ingegno il frutto di una creazione intellettuale. La traduzione, pur essendo un’elaborazione, costituisce a sua volta un’opera dell’ingegno, di contenuto creativo, esattamente come l'opera originaria da cui è derivata. In quanto tale essa ricade nell’ambito di applicazione della LDA.
La tutela assicurata dal diritto d'autore copre però solo le traduzioni contraddistinte da creatività."
L'ho pensato immediatamente pure io, hanno fatto una nuova traduzione perché sono scaduti i diritti di quella precedente. O non era loro... è sempre questione di soldi purtroppo. Poveri artisti...
@@niccolofarina3773 credo di si. O comunque, per evitare eventuali cause, si tengono larghi ed esagerano
@@niccolofarina3773 sono d'accordo, ma questo ci porterebbe a parlare di liberismo e quello è un altro video ;)
@@niccolofarina3773 no, non siamo scemi: i "proprietari" di un'opera semplicemente cedono i diritti per fare traduzioni o altro (merchandising, serie tv, film...) a qualcuno per un determinato periodo di tempo.
Allo stesso modo un traduttore cede il permesso (diritto) di stampare la sua traduzione per un periodo di tempo che può essere slegato da quello dell'opera.
E' molto complessa la questione (sto lavorando con editori per impostare il sistema di gestione e controllo dei diritti)
@@niccolofarina3773 Tolkien ha scritto Bosco Atro o Monte Fato? O quelli sono opera del traduttore?
Posso concordare sul nome del personaggio che se è quello dell'opera originale, non ci scappi (perché non lo stai traducendo), ma altre scelte, ti assicuro, possono (sottolineo POSSONO, non che è la regola) essere suscettibili di copyright e diritti diversi.
Ho fatto un discorso generico dato da quello che sto vedendo in questi mesi: nessuno di noi ha sotto mano i vecchi e i nuovi contratti di traduzione per poter sapere cosa ci sia dietro.
Questo, di nuovo, è un discorso generico che nulla ha a che fare con certe porcate fatte in questa traduzione :)
Ora aspettiamo con ansia il ri-doppiaggio dei film a cura di Cannarsi
Aiuto...
Come hai detto, la traduzione non è mai una necessità, semmai è un'opportunità. Un'opportunità mancata. Che peccato.
Segnalo un altro problema di traduzione.
Il titolo del capitolo terzo in originale e nella traduzione di Alliata (rivista da Principe) è rispettivamente "Three is company" e "In tre si è in compagnia". Quindi in entrambi i casi si sottolinea l'importanza del numero 3 e della compagnia. I membri della Fellowship saranno 9, multiplo di 3. Quindi al terzo (ancora: 3) capitolo si ha un'anticipazione di quella che sarà la Compagnia dell'Anello, quella con la C maiuscola, la Fellowship. Che, toh, è pure il titolo del primo libro.
Ottavio Fatica omette "compagnia" traducendo "Tre è il numero giusto". Ora, che Compagnia anticipa in questo modo?!
Lezione di traduzione letteraria applicata, molto utile per chiunque voglia dedicarsi a una traduzione. Grazie Rick DuFer. (p.s. sarei curioso di leggere una sua traduzione di un opera di tolkien, anche solo un piccolo brano)
Per diminish era interessante da considerare anche “affievolirsi”!
Brava!
@@ironinthesoul9680 Perché no?
Premessa, parlo in riferimento alla traduzione di vicky alliata. La sua traduzione mi piacque molto, forse proprio per il suo essere altisonante trovai che rendeva molto bene certe situazioni. Non vidi, quando la lessi, particolari problemi di iper aggettivazione. Tuttavia era necessaria una nuova traduzione per via di un problema molto serio, ovvero i nomi. ( un esempio per tutti : Bosco Cet, al posto di Foresta di CetWood). Ma se prima non c'erano particolari problemi e la traduzione non era proprio immediatamente necessaria, adesso abbiamo bisogno di una traduzione per poter leggere normalmente il libri
perfettamente d'accordo... io continuo a sostenere, da quando ho visto questa traduzione, che la cosa migliore sarebbe stato trovare una via di mezzo tra la vecchia traduzione e questa nuova... mantenendo le frasi e i nomi celebri ed "iconici" e svecchiando alcune espressioni fin troppo elaborate... e poi cercare di mantenere la musicalità delle frasi originali avrebbe sicuramente aiutato ma invece ci sono state fin troppe scelte discutibili... l'intento di distaccarsi nettamente dalla vecchia edizione è palese ma i motivi di ciò sono ignoti e cercare di trovarli, alla luce del risultato, fà solo venire in mente pensieri maligni.
Se un traduttore non cede al compronesso per mantenere la musicalità di un pezzo è un cretino che non sa fare il suo lavoro.
Io son sempre per lasciare i nomi propri in lingua originale nelle traduzioni. Al massimo puoi mettere tra parentesi o in nota il significato. :)
artelquessir concordo ... ma se decidi ci cambiarli e poi ci si fanno pure de film sopra sarebbe il caso di lasciare tutto com’è .... io mi son trovato male pure con Harry Potter di cui i primi tre li ho letti su dei libri prestati da mia cugina , mi sono comprato gli ultimi 2 o 3 ora nn ricordo poi qualche anno fa volendo tutta la serie e avendo pure voglia di rileggermeli li trovai in un supermercato, me li comprai senza nemmeno sapere che avevano fatto una nuova traduzione 🙄😱 mi son sentito perso con tutti quei nomi cambiati 🙄
Emanuele676 parli del figlio?
@Emanuele676 Beh diciamo che dipende se pone questo vincolo a livello contrattuale o è una sua preferenza...Tolkien figlio ha una carattere abbastanza particolare. E ad ogni modo se la traduzione uccide il significato, allora forse rientrebbe nel caso "non possibile". La stessa traduzione Monte Fato, per quanto abbia il suo fascino, è già abbastanza lontana all'originale per farmi propendere per lasciare com'è, perchè per renderla decentemente sarebbe necessaria una perifrasi.
@@artelquessir @Emanuele676 Tolkien, come si può leggere nella nota iniziale alla traduzione di Quirino Principe, era per la traduzione dei nomi, dove però non avrebbe generato cacofonie o nomi improbabili o troppo strani. Un caso celebre: Tolkien avrebbe accettato un "Sacconi" come traduzione di "Baggins", ma Principe si rifiutò proprio perchè gli sembrava davvero troppo buffo
Sono fortemente delusa, da Tolkieniana sfegatata e membro della Società Tolkieniana per anni, rimango davvero basita e, ripeto, delusa.
Occhio che la nuova traduzione non c'entra niente con la Società Tolkieniana Italiana, ma con l'Associazione Italiana studi Tolkieniani (AIST), che è una emanazione del collettivo Wu Ming...
@@d1234as Collettivo Wu Ming? E di cosa si tratta? Sono curioso...
È un collettivo di "autori" di sinistra, legati in qualche modo anche alla sinistra extraparlamentare e al mondo dei centri sociali e degli squatter, che si firmano con il termine Wu Ming seguito da un numero da 1 a 5 per indicare singolarmente ognuno di essi. L'AIST, a differenza della STI, è una emanazione del collettivo Wu Ming (e nello specifico mi pare che se ne occupi Wu Ming 4) ed è fortissimamente orientata a sinistra. La traduzione di Fatica è stata promossa e seguita dall'AIST, mentre è stata criticata e rigettata dalla STI...
@@d1234as Capisco... grazie della spiegazione.
sentendo queste assurde modifiche mi viene da pensare solo che, per poter rimarcare il fatto che la traduzione è nuova, si siano imposti di cambiare ogni singola parola del testo... Insomma, mi da l'impressione che se avessero trovato nel testo "they were looking the sea" e la vecchia traduzione avesse detto "stavano guardando il mare" in questa nuova avrebbero scritto "stavano rimirando un grande lago salato" (cit. Sabaku)... Insomma, un'idea beota!
EDIT: sono arrivato al punto del video in cui esprimi il tuo pensiero... Insomma, la pensiamo allo stesso modo!
Anche il gatto era sconvolto
Sottoscrivo in buona parte la tua analisi. Anche in merito alle motivazioni che probabilmente hanno portato a così tante scelte infelici. Mi sembra però di capire che tu non legga Tolkien e la sua opera come influenzate anche dalla cultura cattolica (magari mi sbaglio). In tal caso sarei interessato a sapere come interpreti la lettera Milton Waldman (n.121 delle lettere) in particolare per quanto riguarda il simbolismo della caduta. Come pure la lettera al figlio Michael del 1 novembre 1963 (n. 250) dove parla al figlio, che vive un momento di disillusione, del rapporto con la tradizione.
Concordo sul fatto che il criterio principale con qui è stata fatta questa traduzione è stato "facciamo qualcosa di diverso dalla traduzione classica", l'ho pensato appena mi sono imbattuto in tutti i vari esempi. A tratti sembra proprio "facciamo il contrario", visto che sembra che là dove i nomi sono stati lasciati come nell'originale quella nuova li traduce, dove erano tradotti vengono lasciati come nell'originale... Almeno da quel poco che ho visto. Comunque, un problema sta nel fatto che, se è vero che la Bompiani metterà al macero tutte le copie con la traduzione Alliata/Principe, nei prossimi anni rimarremo soltanto con questo scempio
Interessante il video,gli esempi,le argomentazioni.
E qui parte il like automatico... Nonchè la condivisione, anche Ipazia non può sopportare oltre! Sarà vetusta la precedente versione ma ormai impressa a fuoco nella mente di tutti i fan (still meno problematica di quest'ultima) 😓
Io sono perplesso sull'opportunità di aggiornare il linguaggio di Tolkien in termini più moderni: è davvero un traduttore silenzioso colui che sceglie un linguaggio moderno per tradurre un'opera che, per il semplice fatto di essere stata scritta ormai parecchio tempo fa, difficilmente potrà presentare un inglese attuale? Io purtroppo non conosco l'inglese abbastanza per leggere Tolkien in lingua originale, per cui non so quanto possa essere aggiornato il suo linguaggio, ma come lettore italiano preferirei una traduzione che cerca di rendermi uno stile vicino il più possibile a quello dell'opera originale rispetto ad una forzata modernizzazione.
"Montagna fiammea" è da solo un buon motivo per prendere l'intera tiratura e mandarla al macero. E' sbagliato il significato, è brutto il suono, è desueto il termine e si perde il ritmo. Ma se "Boscuro" è "Mirkwood" non mi sembra una scelta sbagliata, in entrambi i casi è una parola composta e il significato rimane, e anche il ritmo è migliore rispetto allo iato di "Bosco Atro"
enrico della casa Montagna Fiammea non mi piace per niente, ma comunque va a tradurre Fire Mountain o Fiery Mountain, quando viene chiamato Mount Doom resta Monte Fato anche nella nuova traduzione :)
Sono una traduttrice, ho ascoltato anche il tuo podcast in proposito e mi trovo completamente d'accordo con te.
Non sono d’accordo solo su una cosa.. non bisogna in nessun modo rivalutare stilisticamente un’opera per adattarla agli anni a venire. Non ce ne sarebbe alcun bisogno ed hanno sbagliato anche solo a pensare di poter o dover riscrivere un testo sacro come questo. Hanno toppato in pieno. Comunque tu sei come sempre un oratore che appassiona gli ascoltatori complimenti !! 😊
volevo prendere questa nuova traduzione pensando che avrei trovato più "semplice" leggere questo romanzo... dopo aver ascoltato tutto il video ho cambiato idea😂😂
Scusa, eh, ma se vuoi leggere qualcosa di semplice ti leggi il libro di Benji e Fede, non "Il Signore degli Anelli"... che discorsi sono?
Se a te non piace leggere, non ti interessa arricchire il tuo vocabolario, non vuoi "fare fatica" leggendo... ti guardi i film, che comunque sono molto buoni, anche se non perfettamente fedeli al romanzo di Tolkien, e basta. Non ti leggi il libro "semplificato", che senso avrebbe?
Potresti mettere il link del Daily cogito della poesia dell'anello?
Ok, l'ho trovato in descrizione ;)
Domanda: se io dovessi scrivere oggi la poesia “mia mamma mi ha mandato a comprare i pomodori” perché nel 2050 dovrebbe essere aggiornata secondo i canoni del tempo diventando “mia 👩🏼 mi ha mandato a comprare i 🍅 “ ?
Perché il modo di adattare si è evoluto e perché rinnovando l'adattamento, questo era il pensiero comune, avremmo avuto più fedeltà al materiale originale.
(Vedi l'esempio dell'ombra che i corvi proiettano sulla compagnia)
Tutto questo in teoria, ovviamente, visto il mezzo scempio della nuova versione.