10 Libri che tutti AMANO e io ODIO (o quasi)
Vložit
- čas přidán 9. 09. 2024
- Oggi vi racconto 10 libri che tutti amano e che io invece no.
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La mia esperienza con Maestro e Margherita è forse un po' diversa perché sono russa e ho sempre percepito quel libro come una fotografia del Stalinismo, non solo nella parte riguardante la censura, ma nei piccoli assurdi dettagli, dettagli che sopravvivono nella Russia odierna e per questo rendono il libro particolarmente interessante. Sono troppo poco qualificata per rendere onore a questo libro, io ci ho visto un racconto di una società assurda, traumatizza, immorale, ipocrita che si scontra con il diavolo che pur essendo una figura mitologica è molto più reale, più razionale e più giusto di quella malata dimensione parallela della dittatura. Forse avere dei nonni cresciuti nel Stalinismo aiuta ad apprezzare l'opera, ci sono un sacco di rimandi culturali molto specifici di quel epoca, non so se sarei riuscita ad apprezzare il libro senza conoscere il contesto.
Credo diventi odiato in quanto sopravalutato. Un po’ come altri libri che vanno di moda. È un bel libro, geniale in alcune parti e divertente. Ma anche io quando lo sento paragonare a altri capolavori russi rimango WTF
hai ragione, io lo adoro.
Ciao! Il Maestro e Margherita è stato il primo libro russo che ho letto ( ho origine ucraine).
Devo dire che è stato un enorme sforzo finirlo. Per quanto riguarda la storia in sè, credo che abbia un significato e messaggio "segreto/occulto" che in pochi riescono a capire dati i vari riferimenti all'esoterismo, alla storia, alla simbologia ( e che nemmeno io sono riuscita a comprendere)...
Infatti hai ragione tu. Bisogna conoscere il contesto politico/storico e possibilmente anche la vita di Bulgakov per poter apprezzare l'opera, perché oltre a essere un capolavoro di satira politica è anche molto autobiografico. Purtroppo la maggior parte dei pochi italiani che lo leggono pensano sia un romanzo fantasy al limite del nonsense, e questo lo rende di difficile lettura.
Questo libro è un viaggio stupendo, si sente il vento sopra la propria pelle mentre Margherita vola sulla scopa🎉 Sympaty for Devil Rolling Stones❤😅
L'idea del Signore delle Mosche NON e` che l'umano sia di base malvagio, ma che sia di base amorale e prono agli istinti, come tutti gli animali. E che la societa` (e le cure parentali, l'istruzione da parte di altri membri piu` anziani) sia necessaria per imparare a convivere nel modo piu` efficiente. Quei bambini non sono malvagi. Sono soli.
Non ho capito per quale motivo il discorso di Tyrion a Jon in A Game of Thrones sarebbe irrealistico: tra i protagonisti della storia Tyrion è probabilmente il più colto e il più spigliato, ama fare discorsi brillanti e spesso si mette nei guai per questo. È vero, però, che George R. R. Martin, da ex autore televisivo, ha uno stile di scrittura molto "audiovisivo". Il primo libro della saga fantasy è comunque quello più acerbo, lo stile è migliorato con gli anni.
Ho visto tutto il video,e devo dire che è estremamente interessante sentire un parere diverso su delle opere che ho amato, seppur non condividendo la tua opinione su di esse riesco a comprendere e la tua visione,vorrei ringraziarti per aver portato un contenuto di questo genere che personalmente adoro.
La cosa su cui mi trovo più d'accordo è Baricco: ai tempi post liceo era il mio autore preferito ( e ho letto tutti i suoi libri ) ...rileggendolo molto anni dopo ho capito quanto fossero delle meravigliose scatole vuote
@@hits_different Ricordo quando lessi del pittore che dipingeva quadri bianchi con l'acqua di mare: ebbi la sensazione di vedere materializzarsi Baricco che mi prendeva per il c.
Dopo aver letto un altro paio di suoi libri la sensazione si tramutò in certezza.
Ci tengo a dire tutti volumi prestati.
non potevi descrivere meglio, definizione perfetta
c’è un piccolo libricino di baricco, tre volte all’alba, resta tra i miei libri preferiti. non capisco perché quasi tutti detestino la sua scrittura. voglio dire, addirittura vedere vuoto mi sembra esagerato.
Quando lessi per la prima volta Fight Club, ho pensato la tua stressa cosa. Credo sia la prima volta che mi sia capitato di dire che il film è di gran lunga migliore del libro. Atmosfera, personaggi, sceneggiatura ecc.
P.S: "Soffocare" di Palahniuk è fenomenale 😁
Un caro saluto.
Alfonso
Bel video complimenti, sono tra l altro d'accordo su tutto. Tranne su il Maestro e Margherita per me davvero geniale. La parte su Baricco perfetta e necessaria.
Il trono di spade è stata la saga letteraria che mi ha riacceso la passione per la lettura e credo che la spiegazione sia proprio nel motivo per cui tu lo odi e cioè la scrittura. Mi è sembrata molto evocativa nelle immagini, cioè s
I creava in testa già la scena di un film più che un viaggio immaginario come con Tolkien. Ho però molto amato l'idea di vivere la storia sempre in prima persona, era più intimo confronto alle grandi epopee.
Esatto. Io ricordo ancora il modo in cui ho immaginato ogni capitolo a distanza di più di 10 anni dalla loro lettura. E questo perché era scritto in un modo tale che sembrava che la storia la stessi vivendo tu. A me leggere non piace molto, ma sta saga l'ho divorata
Sentirti dire che odi il trono di spade (il libro) mi ha spezzato il cuore 😢
Non lo so Rick, io lessi l'Ulisse di Joyce lo scorso anno per un esame universitario e l'ho a dir poco adorato, certo in questo ha concorso grandemente che la lettura è stata accompagnata dalle lezioni del professore (che forse conoscerai, Gabriele Frasca, uno dei più importanti studiosi di Joyce, Dick e Beckett in Italia). Francamente ti consiglio ti riprenderlo in mano, non è assolutamente una lettura rilassante e confortante, tutt'altro, ma se si riesce ad entrare in quel contesto da soddisfazioni enormi. Poi ovviamente concordo con te sulla questione degli emuli.
Concordo su Baricco..lessi "Novecento" , "Oceano mare" , "seta"... Mi è parso subito un mero esercizio di estetica letteraria.
No il trono di spade scritto male mi sembra un po troppo, poi i dialoghi secondo me sono stati i punti forti cioe non li ho mai trovati irreali
Riascolta la parte iniziale del libro
Anche io ho sempre apprezzato i dialoghi nelle cronache del ghiaccio e del fuoxo
Buon pomeriggio Riccardo; quanto a "Il Maestro e Margherita" posso dirti questo: un professore universitario mi disse che per capire bene gli orrori del capitalismo bisognerebbe leggere "Cent'anni di solitudine" e per capire bene gli orrori del comunismo bisognerebbe leggere "Il Maestro e Margherita". Pur essendo entrambi libri che mi sono piaciuti (anche parecchio e per vari motivi), questo punto di vista mi ha dato una nuova chiave di lettura per entrambi. Non so se può esserti utile. Complimenti per tutti i bei video che ci regali!
Io ho letto e adorato entrambi i libri (ovviamente, altrimenti non ne parlerei), ma mentre per il Maestro e Margherita la critica al comunismo e allo stalinismo è evidente (d’altra parte era lo scopo di Bulgakov scrivere un libro satirico contro il potere sovietico) non ho trovato nessun tipo di critica al capitalismo in Cent’anni di solitudine. Marquez ha una prosa difficile da accettare all’inizio, poi dipende da cosa sei abituato a leggere, ma ha la rara capacità di raccontare in 350 pagine e praticamente senza l’ausilio di dialoghi temi e idee molto complessi ed interessanti: la condizione di solitudine in cui si trovano i personaggi, la difficoltà di scernere realtà e finzione, i richiami biblici (la distruzione di macondo e il “diluvio” tanto per citarne un paio), le malattie - soprattutto mentali - che affliggono la famiglia Buendia sono raccontate a mio avviso con un’intelligenza e una sensibilità incredibile, i richiami all’esoterismo e all’alchimia (in quello che viene chiamato il realismo magico), la concezione circolare del tempo e infine i richiami ad autori e filosofi del passato (Freud e Sofocle per raccontare la tendenza all’incesto per esempio). Io in Cent’anni di solitudine ho trovato tutto questo e, come dicevo, l’ho adorato. Non capisco come questo libro potrebbe essere una critica al capitalismo però. Se potessi spiegarlo, anche solo brevemente, te ne sarei grato, avrei modo di rileggerlo da un’altra angolazione.
Su l'Ulisse di Joyce, prova ad ascoltare le interviste di Carmelo Bene, lui ne parla come se fosse l'opera letteraria più importante della storia e spiega anche il perché. Poi magari ci puoi fare un video su cosa pensi del duo Bene-Joyce
L'ulisse di Joyce l'ho letto con la guida all'Ulisse di Joyce sotto. Mi è piaciuto.
@@RePapero1 ecco bravo, infatti con l'aiuto della guida si capisce molto di più. 👍
@@davideramunno2395 non sarei riuscito senza.
Grande Rick, su alcuni sono d'accordo ma non su Shining che ho preferito al film! Un abbraccio e buone feste❤
Ho amato questo video e nel guardarlo mi è venuta in mente una cosa (non chiedermi perchè). Spesso parli del valore dei videogiochi come "nuovo media", e chiaramente i libri sono tuoi amici come dici ad inizio video. In diversi video del passato ti sei riferito a giochi "importanti" come Zelda, Death Stranding, i souls, allora mi chiedevo... perchè non proporre dei parallelismi e suggerire dei libri a persone che giungono a te dall'esterno del mondo letterario? Ad esempio "se ti sono piaciuti i valori espressi in Zelda, devi assolutamente leggere X", stessa cosa per altri giochi che ritieni meritevoli di considerazione. Che ne pensi?
Penso che mi pare un buon suggerimento. Ci penso! Grazie
Rick prodotto qualche tempo fa un video con un concept similare, in cui parla dei canti del caos e di death stranding, paragonandoli in un discorso sul fatto che un'opera per essere un capolavoro non deve essere perfetta (e molto altri argomenti in realtà). Te lo consiglio perché è veramente un bel contenuto!
Ciò che ha d'incredibile è che TUTTI i 10 libri da te "analizzati" risultano essere libri che amo. O che comunque ho apprezato.
Infatti il tizio i libri li usa per arredare il salotto dei suoi pregiudizi. Non prenderai mica sul serio i luoghi comuni che sforna? Dai, è uno che vuole tirare su due lire e basta
@@LeBeauNoiseurminchia che pesantezza, non ha pregiudizi e non usa luoghi comuni, ma tipo zero, ha detto a inizio video che si tratta di suoi gusti soggettivi e ha invogliato tutti a leggerli in ogni caso. Non penso lo faccia per i soldi dato che non ha un canale basato sui libri ed era troppo facile e divertente triggerare gente tipo te. Poi boh sticazzi prendersela così a male per dei libri.
@@ego4370 Apparentemente è ancora più facile "triggerare" la claque.
Non mi aspettavo di trovare Misery in questo elenco, ma comprendo la tua opinione.
Un libro che io ho odiato..? Forse suonerò banale, ma il Ritratto di Dorian Gray per me è da spararsi in testa, la storia in sè è incredibilmente affascinante, ma è il modo in cui Wilde la racconta che mi ha sfinito. Fondamentalmente è un elenco forsennato di aforismi, neanche fosse un dizionario.
Ma Misery non l'ho messo in elenco, l'ho citato come ulteriore esempio. Lo preferisco sicuramente a Shining
Su Dorian Gray concordo, era uno dei papabili
@@rickdufer Sisi ho sbagliato a dire elenco, intendevo appunto "citazione"
Bisognerebbe anche avvertire sul frontespizio di evitare la vicinanza con oggetti contundenti durante la lettura del capitolo 11
@@rickduferA me Misery piace moltissimo. Gusti personali.
starei ore ad ascoltarti a parlare di libri, prossima puntata, i libri piu incompresi
il signore delle mosche è de facto una rielaborazione di "due anni in vacanza" di verne (amicizia, cooperazione, avventura, etc) . io lo ho sempre visto (il libro di golding) più come una sorta di monito (la civiltà dell'uomo va coltivata o si perde). ma è vero che letto da adolescenti ci si esalta troppo per i motivi più sbagliati
Ma Il maestro e Margherita non c'entra nulla con Dostoevskji e acquista tutto il suo senso se sai che vita ha avuto Bulgakov e in che mondo è vissuto. Senza avere ben chiaro questo non può essere capito.
È il libro preferito di Alessandro Barbero, per chi volesse c'è un video in cui spiega tutta la storia dell'autore. In alcuni punti ha le lacrime agli occhi.
Ho amato più i personaggi de il Maestro e Margherita che la storia. È interessante per il lato fantastico e dei personaggi fuori da questo mondo, un gatto che prende il tram, Azazello un piccolo demonio con la pistola, la strega che partecipa al ballo organizzato da Satana. 😂
Sarebbe stato più scenografico se avesse buttato i libri "odiati",dietro le spalle😅
Grazie Rick! Grandissima presentazione!
Il libro che più ho odiato in assoluto è "Pasto Nudo" di William Burroughs. Non capisco come abbia potuto avere successo un'accozzaglia di parole senza alcun senso...
Che bello scoprire che Rick pensa esattamente le identiche cose che ho sempre pensato di Baricco. Nella mia profonda ignoranza, nelle mie poche letture, nel mio essere così "poco còlto", ho sempre pensato di essere io a non capire il senso di riempire tutte quelle pagine con delle "forme vuote" (autocitazione). Grazie Rick! 😊
Se hai abbastanza sapone puoi far saltare in aria il mondo intero... nel Significante, piuttosto che nel Significato, è praticamente identica ad un passaggio del film "V per Vendetta", che apprezzo molto (come anche entrambe le opere di Fight Club, sia il romanzo che il film di Fincher, per motivi diversi ovviamente) " Vuoi far saltare in aria un palazzo? - Il palazzo è un simbolo, come lo è anche l' atto di diatruggerlo. Sono le persone a dare importanza ad un simbolo. Da solo, un simbolo non è nulla... ma con abbastanza persone dietro, far saltare in aria un palazzo può cambiare il mondo
Ho messo like non appena ho sentito quello che pensi del manifesto del partito comunista, hai espresso perfettamente quello che penso
p.s.: l'Ulisse di Joyce l'ho indovinato senza averlo mai letto, troppo strano!
Ma quindi fai questi video così la gente si incazza e poi deve usare Serenis?😂😂
Grazie.
Ho letto il Maestro e Margherita più o meno nello stesso periodo in cui ho letto Dostoevskij, al liceo. La prima opera di Bulgakov che ho letto però è Cuore di Cane. Io adoro il Maestro e M. più che altro perché lo vedo un po’ gotico (versione fiaba russa) politico (la controparte di Orwell) e comico (le vicende al circolo degli intellettuali ‘del partito ’ a seguito delle malefatte di Satana & co. sono esilaranti). La relazione tra il Maestro e Margherita è molto poetica e di tipo fantastico/irreale/struggente. Io ho visto una versione russa cinematografica (anni 80/90) di questo libro e mi è piaciuta, comunque spero che si faccia un altro film e che lo diriga David Lynch 😂 Sono sicura che ti piacerebbe!!!😂😂
A me è piaciuto molto 'Il Maestro e Margherita' probabilmente perché sono comunista e antistalinista. L'ho trovato strabiliante, se si pensa quanto Bulgakov abbia patito per la censura sovietica e sia riuscito a riderne. Anche Cuore di cane è molto bello.
Ma il dufer e boldrin dov’è finito?
ho il presentimento che possa c'entrare la questione israelo-palestinese...
@@giovannisilvestri55 boldrin basato
"Il Maestro e Margherita" è in assoluto uno dei libri che ho amato di più. I capitoli dedicati a Ponzio Pilato, in particolare, sono straordinari; ma tutto il romanzo lo è. Mi è quasi impossibile concepire come si possa dare forma organica a una fantasia così sfrenata.
Ad essere onesto, non ho mai pensato a questo romanzo come ad uno scimmiottamento di Dostoevkij, benché nel mio periodo russo (che non è ancora terminato) abbia altrettanto amato sia "L'idiota" che "I demoni".
Bulgàkov, mi raccomando! 😉
Hai raggiunto l'apice quando hai parlato di Baricco (che io non ho mai letto, per una ragione molto banale...ne ho sentito parlare in modo così banale, che davvero me lo hanno allontanato - banale anche io probabilmente vittima di questo meccanismo...d'altronde fino ad ora ha funzionato abbastanza bene come bussola). Ho fatto molta fatica a pensare a libri che ho odiato, però il primo autore a cui ho pensato è stato proprio Martin, per le stesse ragioni dette da te; e poi mi è venuto in mente Paulo Coelho che con L'Alchimista occupa il posto più basso per me...perché quando l'ho letto mi ha dato l'impressione di voler regalare conoscenza spiccia a brani di facile lettura...più per scopi commerciali che letterari.
Stephen King è stato un autore che ho adorato da ragazzo (libri preferiti: It e L'Ombra dello Scorpione, Stagioni Diverse) ma poi che poi ho smesso di leggere perché mi dava l'impressione che non si evolvesse e che seguisse sempre una certa formula (dovrei leggere il ciclo della Torre Nera che mi sembra diverso dagli altri, ma poi ho sempre paura di trovarmi di fronte a versioni risciacquate di Randall Flag e altri personaggi tipici).
Su Joyce ti capisco, forse è più stile che contenuto, però secondo me c'è modo e modo di perseguire uno stile, e in lui io percepisco un puro spirito di sperimentazione tutt'altro che banale. A me è piaciuto molto, e forse un giorno troverò il coraggio di leggere anche il Finnegan's Wake.
Dale Carnagie....hah...mi hai fatto ricordare che esiste un libro del genere e mi hai fatto molto male 😂.
Magari un giorno sarebbe bello anche parlare dei libri che più ci sono piaciuti e ci hanno influenzato ( e fatto crescere).
Scusa completo il mio post, perché davvero ho amato tanto L'Ulisse di Joyce...e ti interessa c'é un bellissimo podcast di Frank Delaney (Frank Delaney's Re: Joyce) che lo commenta passo per passo ed è davvero ricchissimo...purtroppo non è completo perché a un certo punto Delaney è morto, però ci sono in tutto 402 puntate...tantissimo materiale. E se vuoi, anche Eco ne ha scritto più volte.
Sinceramente ho preferito questa classifica dove parli di libri che non ti sono piaciuti rispetto a quella dove parli dei tuoi preferiti, perché mi porta una maggiore voglia di leggere determinati libri che hai criticato per farmi un opinione a riguardo ma anche per quanto riguarda i libri che ho già letto, il video mi ha stimolato un atteggiamento critico rispetto ad alcune di quelle letture. Io personalmente ho profondamente odiato la coscienza di Zeno per lo stile che non sopporto visceralmente e per il protagonista che è un iperbole dell’inetto e mi innervosisce ad ogni azione o speculazione che compie.
Oooooh finalmente qualcuno ha capito che i libri di Baricco sono buoni per i tavoli che ballano
qualcuno? è il pensiero dominante in realtà, per sfortuna direi. a me baricco piace molto, fossero anche semplici esercizi di stile, trovare piccole gemme come i suoi libri è difficile
Stavolta hai fatto sul serio: Marx, Bulgakov, Joyce, Golding, Musil. Persino Baricco e Palahniuk possono essere considerati veri autori.
Sul cinema, invece, questo gioco non l'hai preso sul serio. Hai tirato fuori titoli come gli ultimi capitoli di Star Wars o il Batman di Schumaker, che equivarrebbe, nel campo dei libri, mettere nell'elenco dei libri odiati un libro di Moccia o di Sveva Casati Modigliani.
Questa decina serve davvero a conoscerti. Quella dei film mostrava solo il tuo lato nerd.
Sono d'accordo su Baricco e Martin, ma più su Baricco.
Bel video.
Con “L’uomo senza qualità” di Musil ho avuto il tuo stesso approccio. Ho tentato di leggerlo almeno due volte senza successo. Alcune tematiche, come quella dell’imputabilità di Moosbrugger, potevano pure essere interessanti, ma il testo è ridondande in modo ossessivo e mi ha fatto odiare anche spunti che avrei potuto apprezzare
Letto. È il dibro più difficile, per me.peggio dell ulisse di Joyce. Purtroppo è una serie di storie incompiute. Non l ho amato,non lo consiglio, ma sono contento d averlo Letto
Io sinceramente lo ho assoluto amato, è l'opera che secondo me riesce a portare a un apice la letteratura europea difficilmente raggiungibile. Il linguaggio dell'anima, il senso della possibilità, l'ironia di Ulrich, Clarisse e Walter, l'amore dei gemelli...secondo me nulla arriva a questo libro
@@Davide-yh8qx questo è il bello della letteratura, come della musica. Chi ti può dire di no. Per me,ad esempio, la montagna incantata è tra i libri più belli,alla mia amica,non è piaciuto
Se hai dei problemi con la visione pessimistica della natura umana che c'è ne 'Il signore delle mosche', allora hai dimenticato il più pessimista di tutti... William Shakespeare e tutta la sua produzione: Macbeth, Giulio Cesare, Amleto, Riccardo III and so on...
Non penso che i drammi e le tragedie di Shakespeare siano incentrate sulla cattiveria umana, mi sembra che la cattiveria in questo caso venga sfruttata per raccontare altro. In Macbeth per esempio c'è la fame di potere che porta alla tragedia e poi? Il senso di colpa, la pazzia, il rapporto col sacro ecc... In Amleto stessa cosa. Mi sembra molto sminuente e irrispettoso portare le tragedie di Shakespeare al semplice "l'uomo è di natura cattivo", è una puttanata immane secondo me. L'uomo di natura è, ci sono caratteri più malvagi e caratteri più buoni, è soprattutto una questione individuale. Oltretutto pure se fosse, pur pensando a Shakespeare come a uno che vede la natura dell'uomo come malvagia non significa che questa sia la verità sull'uomo
Ovviamente lo stesso vale per il mito del buon selvaggio
sono proprio in disaccordo con il parallelismo. La tragedia Shakespeariana è per l'appunto una TRAGEDIA, un genere ben definito il cui pessimismo nulla ha a che vedere con la natura dell'uomo, quanto piuttosto con l'ineluttabilità di un destino. Golding, al contrario, porta una visione antropologica ben precisa. In Shakespeare, non importa che tu sia buono o cattivo, santo o malvagio, il destino ti travolgerà. In Golding la componente morale è invece dominante.
@@ego4370Per me Shakespeare è immenso quindi respingo al mittente l'accusa sminuente. Tradimenti, complotti, giochi di potere, vendetta, omicidio sono temi centrali delle tragedie shakesperiane, e non è assolutamente un disvalore, anzi... Che poi Shakespeare avesse o meno questa idea negativa dell'umanità, o che intendesse dipingerla per come è veramente, è del tutto irrilevante...
@@SempayPal ma se ti risultasse irrilevante come potresti imputargli un idea del genere? (Sono realmente interessato, non è una domanda retorica)
Ti ammiro in qualita' di divulgatore, da lettore vorace ti invidio:nella tua Vita stai abbinando alla quantita' soprattutto qualita', e questo e' e sara' sempre a mio parere motivo di vanto e soddisfazione.
Condivido appieno la tua perplessita' sull' Ulisse di Joyce.
sebbene abbia tentato piu' volte di leggerlo, nonostante l' approccio proattivo iniziale che sempre mi spinge, mi sono arreso. Proprio non riesco ad entrare in sintonia con gli intenti dell' Autore.
Alla fine ho regalato il libro (acquistato con relativo commentario) alla mia Biblioteca civica comunale, con l'auspicio sia finito in mano a lettori piu' consapevoli di me.😅
L'unico libro che ho odiato è il mio.
L'ho scritto in un momento buio della mia vita, in cui era più uno sfogarsi contro cattivi pensieri.
Poi, raccogliendo quelle memorie ho realizzato un metodo in cui racconto come superare le difficoltà secondo un sistema di step.
Il paradosso è che ho iniziato a soffrirne quando le persone attorno a me mi chiedevano "copie in regalo", mi davano pareri semza aver mai letto un libro e così via...
Spero non mi giudichiate negativamente, ma spesso (a volte ancora oggi) vorrei bruciare la copia che ho tenuto per me - la prima stampata - che è a pochi metri da me in questo momento.
Vorrei distruggerla, quasi immaginando di riprenderne il controllo e sottrarlo alla memoria di chi l'ha gia letto.
Sembra una smania simile a quella di Dorian Gray per quel maledetto dipinto... eppure ci sto male...
Non so Rick, anche tu scrivi e hai pubblicato. Hai mai provato quella sensazione di non aver mai voluto scrivere? (forse è causa delle aspettative che mi ero posto in un momento diverso...)
Ho sempre scritto pensieri e mai libri, non so se riuscirei...
Penso che, se lo si vuol fare bene, è imprescindibile esporre umilmente, in pubblico, la propria nudità. Tuttavia, nello stesso tempo, schizofrenicamente, è necessario infarcire le pagine della propria superbia con la convinzione che altri possano giovare di tale lettura.
Posso facilmente immaginare la vergogna di vedere un proprio libro su una libreria...
Per questo mi piacerebbe leggere il tuo...
Mah, scrivere sfoghi personali non è scrivere narrativa. Io ho scritto entrambe le cose, le prime le tengo per me, le seconde le ho pubblicate.
Hai mai letto La Casa di Foglie di Mark Z. Danielewski? Se sì, ne parlerai? Se non lo hai mai letto ti consiglio la versione cartacea
- il sosia di dostoevskij. Alla 200esima volta che ho letto "le cose stanno cosi e cosi" volevo interrompere la lettura.
- Romanzi di d'annunzio. Ammaliato dalla biografia, ogni romanzo è un mattone
- Murakami. Io ho un problema con lui. Amo come scrive, ma odio le sue seghe mentali e i (non) finali
- i canti di Maldoror. Attirato dall'idea, ma ne sono uscito nauseato da tutto il caos e delirio che rappresenta ogni singola pagina (ma ammetto che nonostante il costante disorientamento, mi ha lasciato un bel ricordo, ma durante la lettura avevo il mal d'auto😅)
- Controcorrente di Huysmans. Piu che odiarlo, mi ricordo che una volta finito non mi aveva lasciato niente, se non l'immagine della tartaruga, per il resto era come se avessi letto un volantino
Leggendo i commenti mi sono ricordato anche de "il piccolo principe"
Il sosia è uno dei primi romanzi, ha delle imperfezioni, ma la rielaborazione dell'Anfitrione è comunque un aspetto interessante, che sposta dalla commedia alla tragedia il tema della vicenda.
“L’uomo senza qualità” dovrebbe essere previsto come alternativa a una pena detentiva.
Incredibile ma vero: ho letto il libro che odi di più! Mi fu consigliato quasi 20 anni fa da un'insegnante di un corso che ho sostenuto per un lavoro, dovendo avere a che fare con il pubblico secondo lei il libro ci avrebbe dato consigli utili. Ricordo ancora qualcosa di quel libro, mi è rimasto impresso il prendere come esempio il cane per conquistare gli altri (sorridere, scodinzolare, mostrarsi felici) o il chiamare sempre per nome le persone che salutiamo, credo siano cose utili solo in alcuni contesti ben specifici ma non nella vita di tutti i giorni.
E poi ci sono io che sono mezzo matto e mi leggo "La casa delle foglie" in lingua originale.
Vi invito a leggerlo, è leggerissimo e per nulla impegnativo...
Ti è piaciuto però?
Ma come è possibile che più mi trovo in disaccordo con te e più mi piacciono i tuoi video?!😅
Da notare il libro di Lovecraft in bella vista
Ho letto il libro di Carnegie e inizialmente l'avevo trovato interessante. Poi, quando l'ho finito, mi sono sentito qualcosa dentro che mi ha fatto male. Rimorso, credo. Perché era come se avessi avallato qualcosa di profondamente sbagliato.
Magari l'autore era pure in buona fede eh, però non riuscivo a smettere di pensare: "ma davvero?"
In tutto questo, per contrasto, mentre qui ti ho sentito parlare di questo libro, mi hai fatto venire in mente una frase che è stata detta in "È Stata La Mano Di Dio" da Antonio Capuano (siccome non me la ricordo a memoria, l'ho cercata su Wikipedia): "A me gli ammiratori me stanno 'ncopp' 'o cazz. A me piace il conflitto, hai capito guaglio' ? Senza conflitto non si progredisce"
A me é piaciuto, ti indica diversi consigli per avere più successo ed a essere più gentili con gli altri e non ad approfittarne, poi la cosa sugli animali non lo sapevo
Ma non avete trovato snervante il modo in cui è scritto? Una serie di esempi uno concatenato all'altro per pagine e pagine. Non sono riuscito a finirlo
A me non é risultato tale, ma piuttosto utile@@valeriomazzeo7025
@@valeriomazzeo7025a me non piace perché come ogni libro del genere 1) porta esempi dove ti senti preso in giro del tipo "Bob era un barbone, dopo ha iniziato a sorridere alle persone quando le saluta ed ora è proprietario di una banca" 2) È un bonton delle interazioni che ti ingabbia. Se per ogni interazione devo seguire tutte queste regole preferisco non interagire
@valeriomazzeo7025 guarda, una cosa che non mi è dispiaciuta è il modo in cui riepiloga le informazioni dei capitoli precedenti. Per il resto, ha un po' il problema di certi libri di non-fiction americani, che ti riempiono i capitoli di esempi sempre molto specifici dell'"americanità". Dopo un po', è come mangiare tre chili di focaccia all'olio, che all'inizio è semplice ma buona, ma poi ti sturba.
Sul contenuto mi sono già espresso.
Hai mai letto i romanzi di Alan Moore oltre ai fumetti? "Voce del fuoco" e "Jerusalem" meritano di essere letti, per quanto non posso garantire che piacciano a molti.
Pienamente d'accordo su Baricco: forma senza sostanza!
D'accordo anche sull'"Uomo senza qualità" di Musil. Anch'io ho cominciato a leggerlo mille volte senza farcela a continuare... Un mattone impossibile!
Altrettanto d'accordo con la"Ulysse" di James Joyce... noioso da morire e senza stoffa.
Non conosco che pochi autori americani....che, per lo più, non mi piacciono, compreso Dale Carnegie.
Una nota a proposito di Adorno, che trovo interessante... e che va letto come filosofo e sociologo della sua epoca.
Grazie per queste simpatiche "condivisioni".
Mi capita anche di AMARE/"ODIARE" nel contempo uno stesso autore.
Faccio due esempi.
GIUSEPPE BERTO:
Amore: "Anonimo veneziano";
Odio: "Il male oscuro", con 3 pagine intere senza un punto (premio Campiello).
PHILIP ROTH:
Amore: "Nemesi";
Odio:"Pastorale americana"(premio Pulitzer).
I due libri qui citati che amo, li trovo magnifici in quanto a semplicità, sintesi, chiarezza, fluidità, immediatezza.
I due libri che odio sono (per me) l' ANTITESI perfetta dei due libri che amo, tanto da apparire impossibile che siano potuti sgorgare dalle stesse "penne".
Prolissi, contorti, come un'automobilista compulsivo alle prese con il navigatore satellitare impazzito.
Quasi una scimmiottatura malriuscita (o forse riuscita fin troppo bene) del mio
odiatissimo Ulisse di James Joyce.
Un solo titolo sopra a tutti: il piccolo principe
Mucchio d'ossa, scena del bagno nel lago con sassate: terrorizzante. E' uscito 24 anni fa, spero di non aver spoilerato troppo.
Mamma mia. L'ho letto non più di 4 anni fa eppure avevo rimosso completamente quella parte, probabilmente è stato un piccolo trauma.
Se ti interessa sono presenti un paio di "scene" da apnea ed angoscia di lettura anche in Cujo, sempre di King.
Domanda: pensi che le traduzioni abbiano a che vedere con i sentimenti che provi per questi libri? Sopratutto per Joyce o Musil che penso abbiano avuto più edizioni quindi credo più traduzioni. Comunque bel video che almeno non incensa i libri che piacciono a tutti- ogni tanto è quasi piacevole sentire qualche critica costruttiva e qualche punto di vista diverso.
di Ulisse di Joyce ora trovi tante traduzioni
Joyce non ha scritto solo l'Ulisse e il Finnegans Wake. L'Ulisse è illeggibile perché non me può fregà de meno di quello che dice, Il Finnegan's perché devi essere di madre lingua inglese, tuttavia ha cambiato la storia della letteratura assieme a Proust e a Italo Svevo (tutti scritti negli anni '20 del Novecento). Ma ha anche scritto libri molto belli, come Gente di Dublino e Ritratto di un artista da giovane. E' comunque stato un maestro, almeno per me, per quanto riguarda la scrittura. Io sono una traduttrice. Invece ti raccomando di leggere L'uomo senza qualità. Io l'ho letto tre volte, non solo perché mi è piaciuto come è scritto (l'ho letto in italiano) ma anche perché dice delle cose che fanno riflettere, e molto, ma poi non sai come riassumere. A me è piaciuto come La Montagna incantata, che ho riletto tre volte, sempre per lo stesso motivo: Io ho letto tutto di Thomas Mann, con grandissimo piacere, ma ho riletto solo La Montagna incantata. Io leggo sempre fino alla fine, perché quando do un giudizio voglio poterlo sostenere, ho 80 anni e ho cominciato a 4, perché mia nonna, che era maestra, vedova e con tre figli da mantenere, faceva ripetizioni ogni giorno dalle 2 alle 6, ad allievi dalla prima elementare alla terza media. Quello che si dice 'un culone'.
Video che mi ha coinvolto e fatto sorridere per le coincidenze tra il tuo pensiero e il mio. Mi trovi d'accordo su Baricco, del quale penso anch'io abbia una buona penna "senza inchiostro"; d'accordo anche su King e sui primi tre. Diciamo che crescendo ho sofferto sempre più i libri incapaci di fornire senso alle cose del mondo o di guardare l'uomo in maniera non ideologica, riducendolo a essere dalle reazioni meccaniche. Ho sviluppato una serie di allergie letterarie che, lontano dal bloccare il sentimento che nutro per i libri, mi aiuta a cercare meglio nel mare - davvero troppo esteso - dell'editoria.
A me vengono in mente due autori su tutti: Italo Calvino e Luigi Pirandello. Tutti li adorano, io li ho sempre odiati. Stephen King personalmente non mi trasmette nulla
43:19 Fu uno dei primi libri che lessi, a metà libro mi son detto: ma non era meglio chiamarlo “L’arte di leccare il culo?”
Su alcuni punti concordo (Fight club easily il peggior libro di Chuck e King ha tantissimi libri illegibili e non ha mai azzeccato un finale), ma trovo meno ragionevole la critica a libri molto validi che parlano di tesi su cui non sei d'accordo. Non sono assolutamente un fan dell'ipotesi che l'uomo sia naturalmente malvagio, ma il Signor delle Mosche è un gran libro, scritto benissimo. Non è assolutamente un libro che ho odiato, anche se non mi ha convinto - non posso odiare un libro ben scritto, anche se dice cose su cui non concordo. Una buona scrittura di teorie lontane da me è sempre da apprezzare, anche se non mi convince.
Non avrei aggiunto il Manifesto: onestamente è difficile definirlo "libro", sono una cinquantina di pagine politiche che non hanno niente di "libro". Più in generale è difficile mischiare fiction e saggistica e manifesti politici.
Libro più odiato in assoluto: Cuore di De Amicis. Perché? Mi chiamo Marco (Dagli Appennini alle Ande), sono nato a Milano (La piccola vedetta lombarda) ed avevo i nonni di Ferrara (Sangue romagnolo), serve altro? Scherzi a parte mi costrinsero a leggerlo alle elementari e fu repulsione a prima vista.
Al secondo posto metterei Il piccolo principe (stucchevole), al terzo qualsiasi cosa fantasy (ho cominciato Il Signore degli Anelli almeno tre volte, mai riuscito ad andare oltre pagina 10).
Menzione d'onore per La ricerca del tempo perduto di Proust: bello, bellissimo, sublime, divino, ma alla cinquantesima volta che sono dovuto tornare indietro anche di una pagina per capire il senso di una frase mi sono stancato e l'ho mollato lì. E non sono nemmeno arrivato alla fine del primo libro!
Condivido l'insucceso per L'uomo senza qualità e Il maestro e Margherita che non sono riuscito a finire; non ho invece mai letto né Il signore delle mosche né Baricco, perché ho sempre avuto una inspiegabile, irrazione diffidenza nei loro confronti.
Il signore degli anelli l’ho letto tutto. E ancora non capisco il mio masochismo.
È lo scribe di Amazon, il lettore intendo? Lo consiglierebbe?grazie
Già completata la rilettura de "La Torre Nera"?
Appena ho sentito due righe di " fight club" mi è salita la scimmia. Che diludi, Rick!😂
Sull'Ulisse sono totalmente d'accordo, è stato la lettura più faticosa che abbia mai affrontato
Voglio portare un punto di vista giovanile, Un libro che ho apprezzato poco è il giovane Holden, ma forse più che dire che non l’ho apprezzato dovrei dire che mi ha lasciato poco, lo trovo un libro che per la maggior parte del tempo non sembra sapere dove andare a parare e che sul finale non si risolve, anche perché non c’è molto da risolvere
Sono una persona di bassissima cultura (pragmatico al 100% per indole e formazione, prima ragioniere indirizzo programmatore, poi laureato in ingegneria informatica con un percorso senza infamia e senza lode ed infine programmatore e consulente informatico nella vita) ed essendone conscio, evito spesso di cadere nei tranelli dialettici di chi, a differenza mia, ha una formazione umanistica. Fortunatamente mi sono accidentalmente imbattuto in questo video e, proprio grazie a te, ho trovato due libri da leggere per affilare un po' le mie armi di discussione da poter usare in qualche battaglia ideologica. Mi riferisco a "il signore delle mosche" in quanto la mia visione è diametralmente opposta alla tua e "come trattare gli altri e farseli amici" dove la nostra opinione coincide totalmente (anzi, se proprio devo essere sincero, la tua visione rappresenta meglio la mia della mia stessa... 😅). Un doveroso grazie per queste perle.
Tanti spunti interessanti ed utili che però mi spingono anche a chiedermi una cosa: quando usi la parola antropologico, uno o più antropologi sarebbero d'accordo?
Ma l'uomo e' un mostro la storia lo insegna !! " When the Chips Are Down, These Civilized People Will Eat Each other"
Io ho letto Dostoevkyj alle medie e poi subito dopo Maestro e Margherita. A me è parso andar bene così, perchè forse al contrario non l'avrei capito... Su Baricco l'idea che mi sono fatta è che nella vita abbia letto troppi libri e, quando sei un accanito lettore, è facile scrivere bene ma è difficile diventare un bravo scrittore.
Il signore delle mosche è l'unico libro che mi abbia fatto piangere a singhiozzi, fa davvero male.
Io purtroppo non sono mai riuscita a finire Don Chisciotte, non so perchè...
Dostoevskij.. alle medie.. Ma che è? Una nuova forma di abuso sui minori?
Ho Letto i Libri di Giorgio Faletti, Edward Follet, il Misterioso Caso di Harry Quebert, I Custodi della Biblioteca, il Codice da Vinci, Inferno, Angeli e Demoni di Dan Brawn, Non ho apprezzato qualche Libro di Nicholas Sparks, Buona Parte di di questi Libri che hai mostrato non li Conoscevo
Concordo su tutti e anche su Baricco. L'unico libro suo che adoro è proprio Ottocento però, anche se secondo me è più una piece teatrale che un romanzo, per me va letto a voce alta per apprezzarlo.
perché questo rapporto con Stephen King? cosa non ti è piaciuto del miglio verde?
Dale Carnegie veramente diseducativo, non a caso il "padre" dei vari motivatori americani
Non sono d'accordo, a giudicare le riflessioni fatte, Rick secondo me non lo ha inteso bene...
@@federicoferraro8090 Perché, tu come lo interpreti?
Ma poi i vari capitoli non aggiungono un granché allo stesso schemino riassuntivo che ci trovi dentro, è più che altro aneddotica
Come libro rivolto al mondo del lavoro ha anche un suo senso ma in realtà si rivolge alle relazioni interpersonali in generale
Ragazzi è un libro di 100 anni fa scritto da un venditore che faceva conferenze. Quando lo ha scritto non c era un intera industria su carisma, seduzione, self help ecc e ha detto cose che per uno che non sa comunicare ed è alle prime armi van bene. Non va preso come la Bibbia.
Non ho 48 minuti da dedicare a questo pur interessantissimo argomento. Mi limito a segnalare il testo che mi è rimasto sul gozzo più di ogni altro: "Và dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro. Il più insopportabile cumulo di luoghi comuni e di moralismo da bancarella che abbia mai visto.
Pienamente d'accordo, non ho neanche capito come sia stato possibile tradurlo in 50 lingue o giù di lì. Invece pochi giorni fa ho letto il suo pensiero sull'apertura delle Olimpiadi 2024 a Parigi con la Cena. In questo caso, per la prima volta, ho condiviso tutto. Ho letto i suoi libri perché è di famiglia triestina e parente di Italo Svevo.
Ma il discorso di tiryon non ricorda un po’ il monologo di Riccardo III, l’inverno del nostro scontento etc? Omaggio, ispirazione?
Apprezzo! L'aver citato "in positivo" il mio amatissimo Mishima è per me un grande piacere. Leggo anche Bradbury, Asimov ed altri autori di fantascienza, l'amore di gioventù dopo i "classici del classico". Non ho ancora avuto l'opportunità di gustare il suo intervento sui dieci film peggiori e spero che in essi non rientrino Kitano o Kurosawa.
Amo la cultura giapponese, se n'era accorto? 😅
Queste classifiche dei "top/flop qualcosa" mi fregano sempre. Non posso farci niente, mi piacciono. Bella lista. Tra l'altro avendone letto 7 su 10 è piacevole sentirne parlare e valutare come qualcun altro li ha recepiti. Come è andata: sono completamente d'accordo con te su Il signore delle mosche e Joyce. Infatti stanno nella mia personalissima flop five dei libri che proprio non ho gradito. Gli altri invece io li ho apprezzati molto.
Gran bel video! D'accordissimo su Ulisse, il maestro e margherita e shining. Aggiungerei per quanto mi riguarda 1) il piccolo principe di saint exupery 2) il profeta di Gibran. In entrambi trovo solo della retorica insopportabile.
Mia cugina mi regalò una copia de il piccolo principe parlandomente benissimo, ma mentre lo leggevo pensavo "questo è il guerriero della luce, ma per bambini". Volevo comprare il profeta perché ne ho sentito parlare bene, anche se a pelle non mi ha mai attirato
@@mynameisfrancesco9923il profeta secondo me è un opera eccezionale ma non fatico a credere possa essere estremamente divisiva ,considerata la sua brevità va letta assolutamente
@@mynameisfrancesco9923infatti Il piccolo principe è per tutti coloro che si ricordano di essere stati bambini. Comunque, per comprendere Antoine de Saint-Exupery bisogna leggere Pilota di guerra, Volo di notte e Cittadella. Quest'ultimo un bel mattoncino filosofico, ma grandioso (a mio gusto) in diverse sue parti
Abbastanza d'accordo su tutti tranne che su "il maestro e Margherita" che mi è piaciuto moltissimo, seppur non lo reputi un capolavoro assoluto. Avevo già letto "i fratelli Karamazov" e devo dire che mi sembrano abbastanza doversi sia come forma che come contenuto.
Ho avuto la stessa impressione su Fight club, lo sto leggendo ma la scrittura come tu dicevi tu pare scarna anche se contenutisticamente ha da dare ❤ad ogni modo il tuo punto di vista ricalca molto il mio e molti autori che a me non piacciono per un motivo di natura scrittorea o logica l’ho ritrovata nei tuoi ragionamenti e questo ha avvalorato le mie convinzioni ed il fatto che mi piaccia ascoltarti❤❤❤
A me Shining è piaciuto moltissimo e mi ha coinvolto (anche se ero piccolino), mentre il film di Kubrick, che ho visto dopo, l’ho trovato un po’ banale e semplificatorio nei confronti dell’analisi psicologica di Jack, che al contrario rappresenta uno dei focus principali del libro. Due opere completamente diverse per quanto mi riguarda, motivo per cui capisco le critiche di King al film
100 anni di solitudine. Dopo 5 pagine c'erano già 250 nomi di Buendia, ho chiuso il libro
Bel video! Finalmente qualcuno che la pensa come me su Franzen! Qualcuno mi dica che ha odiato come me Freedom
Io i libri che ho detestato li ho rimossi perciò non li ricordo invece ho un problema con Celine, non riesco proprio ad affrontarlo perciò non so se lo odio (ovviamente detesto le sue idee politiche ma questo non conta ai fini del valore letterario) dopo quattro pagine lo mollo, qualche parere in merito?
Sbagli a non leggere Céline, è bellissimo e non riesco a capire perché quest'uomo sia stato un ammiratore dei nazisti e un antisemita. Gli intellettuali suoi connazionali lo considerano uno dei maggiori scrittori francesi (anche io), mentre lo stato non ha voluto dedicargli neanche una strada. Era un medico e di famiglia nobile, sebbene decaduta. Per tutta la vita ha curato solo i poveri. Ti consiglio di leggere 'Il viaggio al termine della notte', sono sicura che ti piacerà.
@@user-om8nb4wi4d Non ho alcun problema a leggere autori di tendenze politiche anche molto distanti dalle mie, è lo stile che mi stanca subito, troppo discorsivo, troppo pieno di sottintesi e di puntini di sospensione, in pratica faccio molta fatica a comprenderlo. Da quel poco che ho letto mi pare che traspaia un nichilismo feroce perciò non mi sorprende, troppo, la sua simpatia per i nazisti, trovo meno comprensibile il filonazismo di Ezra Pound
@@SandroDelDucaYjak Dopo la tua risposta mi verrebbe voglia di rileggerlo per capire i tuoi commenti. Io vorrei rileggere tutto quel che mi è piaciuto (e anche quel che mi è spiaciuto, ma non me la sento) per verificare se dopo tanti anni di vita la penso alla stessa maniera. Ma su Céline io ti raccomanderei di fare uno sforzo perché se i suoi colleghi connazionali ne hanno un tal rispetto, qualcosa vorrà pur dire. Quanti anni hai? Io a 18 anni leggevo Dos Passos, Caldwell, ecc. e mi è rimasto un tal disgusto per la letteratura americana che mi sono occorsi anni per superare il disgusto: ero troppo giovane. Invece La Ricerca l'ho letta all'età giusta, anzi, il primo libro 'Un amore di Swann' (O dalla parte di Swann) l'ho letto a 22 anni e mi sono detta: ben scritto ma non mi dice niente e l'ho messo da parte. Ho ricominciato a 40 e mi è molto piaciuto.
@@SandroDelDucaYjak Sto rileggendo "Viaggio al termine della notte" e mi piace ancora più di prima, perché adesso lo leggo con spirito investigativo. Apprezzo di più lo stile e la sua grandezza di scrittore. E anche il suo senso di humour. La prima volta ero troppo presa dalla curiosità di leggere questo autore che non ha neanche una via intestata a lui in Francia. Anche Charles Bukowski aveva grande ammirazione per la prosa letteraria di Céline, tanto da definirlo "il più grande scrittore degli ultimi duemila anni". Mi sono presa la briga di compulsare la rete su Céline e ho trovato moltissima roba, che trentanni fa non c'era (1992 e il libro costava 32mila lire) . E ho visto che i delitti di quest'uomo erano tanti ma non peccava mai di piccineria, meschinità, gretto egoismo. Ha uno stile inimitabile e la mia edizione è stata tradotta da Ernesto Ferrero, uno studioso di linguistica che ha pubblicato "I gerghi della mala dal '400 a oggi", e così ho avuto la fortuna di leggere l'argot di Céline in maniera per me molto comprensibile, fortuna che non ho avuto con Gadda, che ho abbandonato per la difficoltà di capirlo: un mio parere? Gadda va ascoltato letto da un attore. Per tornare a Céline, devi immaginarti che chi si racconta in prima persona è un piccolo uomo, andato volontario nella prima guerra mondiale (come appunto fece Céline) che si esprime rozzamente, vive una vita sofferta e crudele ma ha una sensibilità, oserei dire di grana fine. Niente grandeur francese.Ti riporto un brano: ... Evidentemente Alcide faceva evoluzioni nel sublime come se fosse casa sua, per così dire con familiarità, dava del tu agli angeli, 'sto ragazzo, e aveva l'aria di niente. Aveva offerto, quasi senza un dubbio a una ragazzina vagamente apparentata anni di tortura, l'annichilimento della sua povera vita in quella torrida monotonia (in una colonia francese in Africa), senza condizioni, senza mercanteggiare, senz'altro interesse che quello del suo buon cuore. Offriva a quella ragazzina lontana tanta tenerezza da rifare il mondo intero e questo non si vedeva.
"Si addormentò di colpo, alla luce della candela. Finì che mi alzai per guardare bene i suoi tratti alla luce. Dormiva come tutti. Aveva l'aria proprio normale. Però non sarebbe poi tanto male se ci fosse qualcosa per distinguere i buoni dai cattivi". Que te parece? Alcide per far soldi e far studiare 'sta ragazzina che viveva in Francia aveva firmato per farsi sei anni di fila invece dei tre in quella torrida monotonia. E adesso ti riporto un altro branetto muy divertido (e mai incontrato prima): Il metodo, i dettagli di una rapida fortuna vi danno sempre un'impressione di magia. Dopo l'ascesa di Musyne e di Madame Herote, sapevo che il culo è la piccola miniera d'oro del povero." Se dopo questo non hai voglia di leggere Céline...
Qualcuno potrebbe consigliarmi dei libri o delle ricerche in contrasto con le ideologie trattate nel Signore delle mosche.
Seppur non ho amato il libro, per altri motivi a quelli citati nel video, sono dell'idea che il genere umano corrisponda, nella maggioranza, all'immagine descritta nel libro.
D'altra parte però sono curioso anche di conoscere l'altra faccia della medaglia che cita Rickdufer
Il maestro e Margherita mi ha divertito soprattutto per la descrizione della società russa, per il resto non è quel capolavoro che altri mi avevano magnificato. Baricco? Ho recitato in una versione di Novecento in una compagnia amatoriale, e alcuni passaggi di quel libro mi piacciono molto. Odiato? Va dove ti porta il cuore, incensato senza motivo, pieno di luoghi comuni, prevedibile ad ogni pagina. Libri adorati? Quasi tutta la produzione di Bradbury. Letti Fahrenheit 451 e Cronache Marziane a13 anni, ne ho avuto l'imprinting sul mio modo di scrivere. Amato molto anche lo stile di Mino Milani.
Io non reggo proprio victor hugo e le sue interminabili descrizioni...
Sono incredibilmente d'accordo con (quasi) tutti i tuoi giudizi e con le relative motivazioni - Fight club, Bulgakov, Shining, Baricco, Musil, Minima Moralia, Ulysses (non tutto però) ... - ma non sul tuo fastidio per l'antropologia negativa di Golding - al fondo del quale c'è il grande Hobbes... Nel mio Pantheon: Dante, Dosto, Proust, Conrad, Gadda, Bellow, Roth...
Mi vorrei soffermare sul libro di Carnegie in particolare: secondo me è un libro anche abbastanza interessante, ti suggerisce alcuni spunti che potrebbero essere utili sia nella vendita, come hai detto tu nel video, sia nella vita reale, al contrario di alcuni che sono molto difficili da mettere in pratica sia per quanto riguarda le persone che ti circondano sia per altri contesti . Per quanto riguarda gli esempi è verissimo è abbastanza pregno e molte delle volte estenuante leggerli. Mi è sembrato il classico libro Americano come per citarne uno padre ricco padre povero
Non mi aspettavo "il Maestro e Margherita"
Quando hai letto la citazione del "Manifesto" sono scoppiato a ridere. Era l'unico libro di cui ero certo ahahahahahah. Eh si sono un diciottenne illuso marxista
Caro Rick, come hai potuto metterci Marx! A quell'epoca nelle miniere lavoravano i bambini per 12 ore al giorno!!! Mentre Marx avrebbe potuto vivere ricco felice e indifferente con la sua Jenni
il mondo si sarebbe risparmiato 100 milioni di morti per una filosofia fallace
Direi che Rick infierisce inutilmente su un libro : adesso ci troviamo in un altra epoca e contesto .
Riguardo a Golding, riconosco che la sua visione sia troppo negativa e semplicistica (la trovo simile alla visione di un adolescente che ha appena realizzato che non tutti gli uomini sono sempre buoni e ne vede solo il male).
Ma se uno vede questa tendenza a cadere nella barbarie sadica come rischio potenziale e non come certezza il romanzo diventa molto più godibile. Vorrei far notare inoltre che ci sono personaggi, come Piggy, Ralph e Simon, che nel libro mantengono comunque dei principi etici e comportamenti prosociali durante l'opera, anzi Ralph matura rispetto all'inizio del romanzo: mi pare che neanche l'autore abbia seguito fino in fondo il suo pensiero.
Non so Rick se leggi anche fumetti o quanto meno abbastanza da poterne fare una classifica di questo tipo, sarebbe interessante.
D'accordissimo su Baricco, sull'Ulysses e tutto il connesso "letame letterario", su Lord of the Flies, sul Maestro e Margherita, su Fight Club. Non d'accordo su Marx ed Engels, anche se il loro Manifesto è un'ipersemplificazione in cui il dogmatismo engelsiano prevale sul pensiero critico marxiano. Stephen King lo conosco poco, ho letto solo Carrie. Minima Moralia stavo anch'io per buttarlo dalla finestra, ma mi sono trattenuto. Il mio rapporto con "La montagna incantata" è sostanzialmente lo stesso che qui si descrive a proposito di "L'uomo senza qualità".
Il primo libro di martin è molto acerbo, e i protagonisti ( per lo più ragazzini) non aiutano molto, rendendolo a volte banale. Ma già dal secondo si vede come si sia evoluto, Madonna schifosa
Finale di commento inaspettato.
Mi permetto una piccola, ma significativa, obiezione. Il libro ed il film di Shining parlano di due cose diverse. Il film si vuole raccontarti l'ossessivoconvulsità, la dissociazione, la paranoia etc. mentre il libro in realtà parla si di questi elementi, ma volendoli raccontare nella fattispecie dell'alcolismo e soprattutto dell'alcolismo vissuto da King stesso ed in quest'ottica a mio giudizio certe tue critiche si possono ridimensionare
Ci sta, è sicuramente una puntualizzazione da tenere presente, e infatti sembra scritto da un ubriaco.
SCHERZO, GIURO, SCHERZO.
anche io non sono riuscito a farmi piacere il maestro e margherita per quanto riguarda il signore delle mosche non mi trovo d'accordo nel libro golding lascia spazio anche ad una visione piu positvia della natura umana in personaggi come ralph e piggy o simone
Io ho provato a leggere “On the road” di Kerouac un sacco di volte ma non sono andato più in là della 50esima pagina. Troppo confuso, troppo incasinato, scritto sotto l’influsso di un trip d’acido.
“Tyler scalza il coperchio” sgamato al volo 😂