Le campane di Magenta (MI) - Registrazione audio del concerto

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  • čas přidán 3. 03. 2014
  • Magenta (MI), Basilica di San Martino vescovo
    Concerto di 8 campane in La2 (Paolo Capanni 1964)
    Registrazione audio del concerto solenne per la S. Messa nella festa patronale di san Martino
    La presenza della chiesa di San Martino è attestata già a partire dal XIII secolo, quando venne citata in un documento datato 1276 e in seguito elencata nel celebre Liber notitiae sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. Dopo alcuni secoli di quiete, la prima notizia di rilievo ci arriva dal 1858, anno in cui il campanile fu dotato di un bellissimo concerto di sei campane Bizzozero, gemelle di quelle che si trovano attualmente a Galbiate. Il nuovo concerto di campane fu interamente donato dall'arciduca Massimiliano d’Austria, al quale venne dedicata la campana maggiore di 2420 kg. La prepositurale, più volte rimaneggiata e ampliata nei secoli, divenne ben presto insufficiente a contenere il crescente numero di fedeli. L'idea di costruire un nuovo tempio per Magenta fu avanzata dal prevosto, giunto in città nel 1885, che fece demolire rapidamente l’antica San Martino per far spazio alla nuova chiesa, sorta quale monumento in onore dei caduti durante la battaglia di Magenta, episodio celebre della seconda guerra d'indipendenza italiana. Il progetto della chiesa venne affidato all'architetto Alfonso Parrocchetti, che impostò la nuova struttura in stile neorinascimentale a tre navate, delle quali quella centrale raggiunte la lunghezza di 87 metri. Il cantiere prese il via nel 1893 con la posa della prima pietra e proseguì nonostante alcune difficoltà tecniche ed economiche, risolte grazie alla manodopera gratuita prestata da un gran numero di parrocchiani. Il monumentale cantiere si concluse nel 1901 con la Messa di ringraziamento su un altare provvisorio, ufficiosa inaugurazione di quella che è la chiesa più ampia della diocesi dopo il Duomo di Milano. Il complesso architettonico fu dotato di una enorme torre campanaria di 72 metri, realizzata in puro stile neorinascimentale italiano che ben si armonizza con la chiesa. L’opera sorse in zona absidale sotto la direzione dell'ingegner Monti, coadiuvato da Benedetti per la parte artistica. La torre campanaria avrebbe dovuto raggiungere gli 80 metri d’altezza, in modo da non risultare sproporzionata rispetto alla cupola di 57, ma questo non fu possibile poiché le autorità competenti temevano qualche intralcio per il volo radente dei primi aerei, i quali decollavano e atterravano sulla pista di Lonate Pozzolo. Il campanile fu dotato di otto campane, sei delle quali provenienti dall’antica torre e due nuove aggiunte per l’occasione, e inaugurato il 15 novembre 1913 dal cardinale arcivescovo Ferrari, che aveva già consacrato l’altare maggiore. Sul lato orientale del campanile venne posta una lapide in ricordo dei Fornaroli, grandi benefattori della città con la fondazione del primo oratorio maschile e la donazione di un gran numero di terreni, allo scopo di edificare la nuova chiesa, le case per i sacerdoti e il campanile. A uno dei benefattori, Giuseppe Fornaroli, furono intitolati anche l’asilo e l’ospedale di Magenta. La bellissima facciata fu realizzata a cavallo tra 1932 e 1959, periodo durante il quale l'architetto Mariani dovette superare le non poche difficoltà economiche dovute al conflitto bellico. Le due campane maggiori e la minore furono requisite il 20 maggio 1943 per scopi bellici, rendendo mutilo il concerto; in occasione dell’attribuzione del titolo di città a Magenta il 12 ottobre 1947, la parrocchia fece fondere a Carlo Ottolina un nuovo concerto, parzialmente pagato dallo stato come danno di guerra. Il 3 marzo 1948 la prepositurale fu elevata alla dignità di basilica romana, per volere di papa Pio XII. Le campane del dopoguerra, realizzate con materiale di recupero, vennero calate dalla torre e rifuse nel 1964 in un nuovo concerto, realizzato in tonalità più grave rispetto a quello della vicina parrocchia di Pontevecchio. L'interno della basilica è molto solenne e ospita un gran numero di opere d’arte, certamente ben rappresentate dalla maestosità dell’altare maggiore progettato dal Parrocchetti, realizzato in preziosi marmi policromi. La basilica è stata finemente affrescata all’inizio del Novecento dalla sapiente mano di Valtorta, coadiuvato da alcuni discepoli. Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo maggiore, costruito nel 1860 dai famigerati Prestinari, la cui sede si trovava accanto alla basilica. L’organo della vecchia chiesa fu traslato nel 1904 insieme alla monumentale cassa all’interno del nuovo tempio, già provvisto di uno strumento a trasmissione meccanica costruito nel 1903 da Giovanni Bressani, oggi in coro.
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Komentáře • 10

  • @paesidivaltellina
    @paesidivaltellina Před rokem

    Ottima inquadratura del paese della celebre battaglia

  • @Arenzano_campane
    @Arenzano_campane Před 8 měsíci

    Bel video come al solito! Le campanensono abbastanza belle tranne la grossa che secondo me cala un po'. Ottimo concerto😊

    • @c-historia
      @c-historia  Před 8 měsíci

      grazie come sempre! sono un po' pentolose, ma pazienza ahahah

  • @reporterpercaso
    @reporterpercaso Před 10 lety

    molto bella questa melodia complimenti

    • @c-historia
      @c-historia  Před 10 lety

      già, poi sulla centralina in questione è difficile ;-)

  • @barigozzi2677
    @barigozzi2677 Před 10 lety

    Beh, le campane sono quello che sono, però il solenne è ben eseguito!

    • @c-historia
      @c-historia  Před 10 lety +1

      chissà le vecchie bizzozero...

    • @barigozzi2677
      @barigozzi2677 Před 10 lety

      bele92 E' vero. Ma si sa in che tonalità erano? La stessa di queste? Grazie!

    • @c-historia
      @c-historia  Před 10 lety

      Campane Ambrosiane le campane erano in sib2