Fleming & Hvorostovsky - La Traviata duet 1/2

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  • čas přidán 9. 09. 2024
  • A concert of Renée Fleming and Dmitri Hvorostovsky, Moscow, 2006 (part 1 of 2)
    GERMONT
    Madamigella Vale'ry?

    VIOLETTA
    Son io.

    GERMONT
    D'Alfredo il padre in me vedete!

    VIOLETTA
    (Sorpresa, gli accenna di sedere.)
    Voi!

    GERMONT
    (sedendo)
    Si', dell'incauto, che a ruina corre,
    Ammaliato da voi.

    VIOLETTA
    (alzandosi risentita)
    Donna son io, signore, ed in mia casa;
    Ch'io vi lasci assentite,
    Piu' per voi che per me.
    (per uscire)

    GERMONT
    (Quai modi!) Pure

    VIOLETTA
    Tratto in error voi foste.
    (Torna a sedere.)

    GERMONT
    De' suoi beni
    Dono vuol farvi

    VIOLETTA
    Non l'oso' finora
    Rifiuterei.

    GERMONT
    (guardandosi intorno)
    Pur tanto lusso

    VIOLETTA
    A tutti
    E' mistero quest'atto
    A voi nol sia.
    (Gli da' le carte.)

    GERMONT
    (dopo averle scorse coll'occhio)
    Ciel! che discopro!
    D'ogni vostro avere
    Or volete spogliarvi?
    Ah, il passato perche', perche' v'accusa?

    VIOLETTA
    (con entusiasmo)
    Piu' non esiste or amo Alfredo, e Dio
    Lo cancello' col pentimento mio.

    GERMONT
    Nobili sensi invero!

    VIOLETTA
    Oh, come dolce
    Mi suona il vostro accento!

    GERMONT
    (alzandosi)
    Ed a tai sensi
    Un sacrificio chieggo

    VIOLETTA
    (alzandosi)
    Ah no, tacete
    Terribil cosa chiedereste certo
    Il previdi v'attesi era felice
    Troppo

    GERMONT
    D'Alfredo il padre
    La sorte, l'avvenir domanda or qui
    De' suoi due figli.

    VIOLETTA
    Di due figli!

    GERMONT
    Si'.
    Pura siccome un angelo
    Iddio mi die' una figlia;
    Se Alfredo nega riedere
    In seno alla famiglia,
    L'amato e amante giovane,
    Cui sposa andar dovea,
    Or si ricusa al vincolo
    Che lieti ne rendea
    Deh, non mutate in triboli
    Le rose dell'amor.
    Ai preghi miei resistere
    Non voglia il vostro cor.

    VIOLETTA
    Ah, comprendo dovro' per alcun tempo
    Da Alfredo allontanarmi doloroso
    Fora per me pur

    GERMONT
    Non e' cio' che chiedo.

    VIOLETTA
    Cielo, che piu' cercate? offersi assai!

    GERMONT
    Pur non basta

    VIOLETTA
    Volete che per sempre a lui rinunzi?

    GERMONT
    E' d'uopo!

    VIOLETTA
    Ah, no giammai!
    Non sapete quale affetto
    Vivo, immenso m'arda in petto?
    Che ne' amici, ne' parenti
    Io non conto tra i viventi?
    E che Alfredo m'ha giurato
    Che in lui tutto io trovero'?
    Non sapete che colpita
    D'altro morbo e' la mia vita?
    Che gia' presso il fin ne vedo?
    Ch'io mi separi da Alfredo?
    Ah, il supplizio e' si spietato,
    Che morir preferiro'.

    GERMONT
    E' grave il sacrifizio,
    Ma pur tranquilla udite
    Bella voi siete e giovane Col tempo

    VIOLETTA
    Ah, piu' non dite
    V'intendo m'e' impossibile
    Lui solo amar vogl'io.

    GERMONT
    Sia pure ma volubile
    Sovente e' l'uom

    VIOLETTA
    (colpita)
    Gran Dio!

    GERMONT
    Un di', quando le veneri
    Il tempo avra' fugate,
    Fia presto il tedio a sorgere
    Che sara' allor? pensate
    Per voi non avran balsamo
    I piu' soavi affetti|
    Poiche' dal ciel non furono
    Tai nodi benedetti.

    VIOLETTA
    E' vero!

    GERMONT
    Ah, dunque sperdasi
    Tal sogno seduttore
    Siate di mia famiglia
    L'angiol consolatore
    Violetta, deh, pensateci,
    Ne siete in tempo ancor.
    E' Dio che ispira, o giovine
    Tai detti a un genitor.

    VIOLETTA
    (con estremo dolore)
    (Cosi' alla misera - ch'e' un di' caduta,
    Di piu' risorgere - speranza e' muta!
    Se pur beneficio - le indulga Iddio,
    L'uomo implacabile - per lei sara'.)

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