Lesione legamento crociato anteriore del ginocchio: le nuove tecniche chirurgiche

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  • čas přidán 16. 07. 2016
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    Una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio, tipica degli sportivi ma non solo, può avvenire anche in modo minimamente traumatico, magari per una torsione o una cambio di direzione, o in ricaduta da un salto, e va trattata in modo estremamente personalizzato a seconda dell'età in cui ci si provoca la lesione e del tipo di attività fisica o lavorativa si deve riprendere. E per conoscere il percorso migliore di trattamento della rottura del crociato abbiamo incontrato il Prof. Giuliano Giorgio Cerulli, Direttore della Clinica Ortopedica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, che ha operato nella sua lunga carriera più di 11.000 lesioni del crociato facendo tornare all'attività professionistica campioni come Burdisso, Trezeguet e tanti altri e che ci ha spiegato come sia molto importante, quando si fa sport, prevedere una preparazione che vada a fare prevenzione delle lesioni legamentose grazie ad esercizi di propriocezione con la tavoletta. In caso di rottura poi è molto importante, soprattutto nei soggetti giovani, intervenire chirurgicamente perchè un legamento rotto e non operato, porta ad un invecchiamento precoce del ginocchio con conseguente artrosi precoce. La diagnosi è inizialmente clinica, ma può essere accompagnata da una serie di esami morfologici come la RX e la risonanza magnetica ed una innovativa valutazione biomeccanica con test non invasivi che valutano il corpo umano mentre è in movimento(quindi come si cammina dal momento che la rottura del crociato altera il passo, la corsa e la capacità di cambiare direzione). Le tecniche chirurgiche negli anni si sono fatte più sofisticate e proprio il Professor Cerulli ha messo a punti due approcci innovative: la prima è riservata solitamente agli over 50 e viene chianata IAB (Intra Articulare Brace) e prevede la sostituzione del legamento non con altri tendini come avviene di solito ma con un materiale di sintesi che ha la funzione di una ginocchiera interna che protegge il ginocchio e che viene fissata con delle viti all'osso del femore e della tibia, consentendo un recupero molto rapido e definitivo con ripresa del cammino nel giro di 8/10 giorni e della corsa dopo 40 giorni. La seconda tecnica, ALL INSIDE, viene effettuata mediante uno strumento che, mediante una fresatura manuale di precisione, crea un foro su femore e tibia facilitando così il sanguinamento dei tunnel, stimolando l'attività degli osteoblasti (le cellule ossee) e riducendo di conseguenza uk tempo di ligamentizzazione. Il futuro poi riserverà dei tessuti di sintesi biomimetici e biodegradabili che nascono come tessuti sintetici ma si trasformano col tempo in tessuto umano. In conclusione con il professore parliamo anche del ruolo della riabilitazione, fondamentale per poter riprendere una piena attività nei tempi e nei modi giusti.
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