DONNE: meno pagate degli uomini? Gender pay gap

Sdílet
Vložit
  • čas přidán 12. 09. 2024
  • Per la #festadelladonna parliamo di un tema molto controverso: il #genderwagegap . Esiste una #disuguaglianza economica tra donne e uomini? C'è chi afferma che non esiste il gender wage gap, ad esempio ‪@dudubbi‬. ma cosa dice l'economia?
    VUOI SUPPORTARE IL CANALE? Ecco cosa puoi fare:
    - Non vuoi darmi un soldo ma l'idea neanche ti dispiace? Acquista quello che vuoi da questo link: amzn.to/2CPo3uU mi fregherò una piccola percentuale da Amazon.
    - Regalami un libro, verrà usato per la produzione dei miei prossimi contenuti video. La lista è qui: amzn.eu/hm4yp0q
    - Puoi donare in superchat durante le première dei video o durante le live
    I video prodotti sono a scopo divulgativo, alcuni argomenti potrebbero essere semplificati o banalizzati per andare incontro ad un pubblico a digiuno di economia.
    Per eventuali approfondimenti, domande, opinioni e chiarimenti non esitate ad usare la sezione commenti!
    ••• BIBLIOGRAFIA DEL VIDEO •••
    - La maggior parte della ricerca l'ho presa qui: amzn.to/39ugnxk
    - Il report del World Economic Forum: www3.weforum.or...
    - Il Gender pay gap dell' OCSE: data.oecd.org/...
    -Il Gender pay gap dell' ILO: www.ilo.org/gl...
    - Il video di Cerbero Podcast: • Video
    - Jordan Peterson: • Jordan Peterson debate...
    - Christina Sommers: • There Is No Gender Wag...
    - Amazon discrimina le donne? www.theguardia...
    ■■■ I MIEI TOP 3 LIBRI SULL'ECONOMIA ■■■
    - tutta la storia dell'economia e dei suoi protagonisti in un libro facile e appassionante: amzn.to/2K0d87f
    - per sfatare miti e credenze sul mondo finanziario basta un libro: amzn.to/2qNW9x3
    - per i più valorosi un libro più complesso ma allo stesso tempo completo per conoscere le basi dell'economia: amzn.to/2tkq5i2
    ••• CONTATTI •••
    -Instagram: / giorgio.demarco
    -Twitter: / up_economy
    -Facebook: / whats.up.eco. .
    -Email: giorgio.demarco94@gmail.com
    ••• BASI MUSICALI •••
    Le basi sono originali e sono state prodotte in collaborazione con il canale. Se vuoi contribuire anche tu alle sonorità del canale con la tua musica contattami via email!
    Playlist: / giorgio-de-mar. .

Komentáře • 602

  • @mirkozanini5898
    @mirkozanini5898 Před 4 lety +136

    Lo dico? Tocca a me questa responsabilità? Eh va beh :
    SEI UFFICIALMENTE INVITATO AL CERBERO PODCAST

    • @cosimoleone9110
      @cosimoleone9110 Před 4 lety +2

      La live con boldrin ha la precedenza.

    • @cosimoleone9110
      @cosimoleone9110 Před 4 lety +1

      Anche se ora che ci penso, la live al cerbero podcast sarebbe più divertente, con boldrin diventerebbe troppo seria.

    • @mirkozanini5898
      @mirkozanini5898 Před 4 lety +3

      @@cosimoleone9110 sinceramente faccio fatica a inquadrare Boldrin in una live del Cerbero, non mi sembrano molto compatibili. Poi mai dire mai, io sarei curioso di vederla

    • @cosimoleone9110
      @cosimoleone9110 Před 4 lety +6

      @@mirkozanini5898 comunque io volevo una live tra boldrin e giorgio, non tra boldrin e cerbero podcast.

    • @gobbibomb
      @gobbibomb Před 4 lety

      E tu chi sei?

  • @samsqu4red
    @samsqu4red Před 4 lety +41

    "Non fermatevi alla prima statistica".. esattamente quello in cui credo, ed è esattamente il motivo per cui andrò ad elencare alcuni punti che influenzano il gender pay gap che non sono stati approfonditi.
    Punto 1: esistono delle differenze di qualche genere tra uomo e donna? Se appuriamo che non esistono neanche in percentuali minime allora si, togliendo solo la discriminazione culturale dall'equazione, la distribuzione di mano d'opera nel mondo lavorativo si appiattirebbe azzerando il divario.
    Se invece esistessero queste differenze, diciamo anche minime, comportamentali, di scelte lavorative, interpersonali etc volendo o non volendo si manifesterebbero.
    Punto 2:
    Le differenze comportamentali di genere in psicologia sono ormai materiale non più dibattuto da decenni, da praticamente nessuno, e degli studi condotti sui paesi scandinavi, dove la cultura e le legislazioni sono quanto di più paritario mai concepite in qualunque società mai esistita, hanno portato le donne a scegliere comunque carriere lavorative differenti rispetto alla controparte maschile.
    Punto 3
    Sempre in psicologia, gli uomini sono piu aggressivi delle donne, il che li porta anche a negoziare più ferocemente per ottenere quello che vogliono, ma li porta anche a rappresentare la maggioranza dei letti occupati nelle prigioni.
    Punto 4:
    Gli uomini, sempre se appuriamo che hanno differenze di base, sono più interessati alle "cose", mentre le donne più per le persone, e purtroppo anche questo porta ad una disparità in quanto i lavori che si vanno a creare hanno scalabilità diverse.
    Punto 5
    Gli uomini piu facilmente sacrificano parte della propria vita per il lavoro, si spostano di più, lavorano piu facilmente 60/70 ore per raggiungere il proprio obbiettivo a discapito del resto, e non per forza risulta una cosa positiva ma tantè, è un'altro dato.
    Non ho elencato tutti i fattori che entrano in gioco perchè la situazione è molto complessa. La discriminazione esiste, anche se più che discriminazione si potrebbe parlare di pregiudizio, ma è solo uno dei molteplici punti di un'equazione assai complessa.
    Dire però che la discriminazione è l'unico motivo per cui esiste il gender gap è totalmente errato, e non fà bene a nessuna delle parti coinvolte!
    Fonti: il tizio del video a 7:30 a cui dai del paraculo, senza poi argomentare minimamente il perchè le sue affermazioni sostenute da dati siano errate.

    • @cricri4561
      @cricri4561 Před 10 měsíci

      Perfettamente d'accordo, compresa la cosa del paraculo

    • @annieleonhart
      @annieleonhart Před 8 měsíci

      In realtà ha argomentato subito dopo, ma vabbè, avrai visto il video

    • @andrea7935
      @andrea7935 Před měsícem

      Sanno solo parlare di discriminazione, quanto gli fai notare che parte può dipendere da scelte individuali in cui il genere ha un innegabile genere, dicono che non sono più scelte individuali, ma culturalmente orientate se non imposte: quindi donne pronte ad andare in fonderia? a fare magare anche 10 ore di straordinari a settimana? a stare tantissimo fuori di casa?

  • @breakingitaly
    @breakingitaly Před 4 lety +231

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +12

      What's up Economy prossimo ospite del podcast

    • @maxxam4665
      @maxxam4665 Před 4 lety +6

      Ed è subito ship

    • @francescolombardi5539
      @francescolombardi5539 Před 4 lety +4

      ospite al cerbero?

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +1

      @Sterling Archer il gender pay gap non c'entra nulla con gli stipendi a parità di ruoli, riguarda le differenze di remunerazione tra uomini e donne a livello assoluto.

  • @cosicarde
    @cosicarde Před 4 lety +22

    9:19 Il manager lo può fare sia uomo che donna ugualmente perché richiede istruzione la quale è messa a disposizione di donne e uomini in maniera equa. Non è tenuto di conto in questo video che gli uomini fanno la maggior parte di lavori pericolosi, e che SOPRATUTTO uomini e donne non sono uguali. Ipotesi: hai una azienda edile, chi assumeresti per lavorare sotto il sole per 8 ore al giorno? Inoltre se due persone fanno un bambino la donna rimarrà per un periodo non produttiva. Il gender pay gap viene fatto passare da molti come: stesso lavoro--> diverso reddito. In realtà sono scelte personali e degli imprenditori che assumono secondo le loro necessità. Comunque il dato sul salario non ha senso visto che prende in considerazione eventuali investimenti in borsa ecc.. Il reddito di donna/uomo su uno stesso lavoro è il dato cruciale.

  • @maxxam4665
    @maxxam4665 Před 4 lety +79

    Sono sempre felice quando trovo gente che parla di ciò che ha studiato e non di ciò che ha sentito dire.

  • @ArcYas
    @ArcYas Před 4 lety +109

    Ogni volta che sento parlare di wage gap si citano ingegneri, manager, legislatori, mega direttori galattici, mai il tizio che mette giù l'asfalto d'estate. Soprattutto nei lavori "poco qualificati" è ovvio che non ci sarà una parità di genere ed è ovvio che l'uomo guadagni mediamente di più, perché a fare il muratore si guadagna di più rispetto a pulire le scale.

    • @andreavindrola7581
      @andreavindrola7581 Před 4 lety +17

      Sono d'accordo. E nessuna legge impedisce alle donne di fare il muratore....

    • @JessicaPerra
      @JessicaPerra Před 4 lety +6

      @@andreavindrola7581 credimi che ben pochi a partire dalle proprie considerazioni sessiste sarebbero disposti a dare lavoro ad una donna muratrice, a parità di prezzo e bravura sceglieresti di metteresti alla prova ed assumestu l'uomo perché "più forte" ecc questo è gender gap

    • @madameannalisa6386
      @madameannalisa6386 Před 4 lety +15

      @@andreavindrola7581 io faccio la manutentrice in zona mia le fabbriche hanno principalmente spogliatoi maschili e quindi quelle fabbriche non mi assumeranno mai... ed ovviamente è un cane che si morde la coda perché se lo sai che hai meno possibilità di lavoro lo prendi meno in considerazione come indirizzo professionale.

    • @maratrotta7643
      @maratrotta7643 Před 4 lety +10

      Si parla sempre di lavori mentali in cui le evidente differenze fisiche che esistono tra uomini e donne passano in secondo piano. In genere un uomo è più forte di una donna, quindi per lavori che richiedono una certa forza (come quello del muratore) è ovvio che vengano preferiti degli uomini. Al tempo stesso, quando si parla di gender wage gap non vengono nominate le colf, un lavoro poco qualificato che però vede tra le sue fila quasi esclusivamente donne, donne che non hanno nessuna qualità fisica che le renda migliori degli uomini per questo tipo di occupazione.

    • @cherubino95
      @cherubino95 Před 4 lety

      @@madameannalisa6386 basta spogliarsi negli spoiatoi maschili. Non è un problema delle aziende se le donne sono più pudiche.

  • @marioturiddu2628
    @marioturiddu2628 Před 4 lety +15

    Vorrei fare una domanda. Mi sembra che le opinioni della campana opposta (Jordan Peterson e Summers) dicano che le donne IN MEDIA preferiscono una vita meno accentrata verso la produttività e più verso passioni personali (il fatto che la produttività quando si fanno questi discorsi sia presa come unica variabile che pesa sul successo nella vita a me fa abbastanza schifo, ancora di più che si sottointende che se ti decichi alla famiglia in qualche modo vuol dire che sei incapace di essere produttivo). Tu affermi che sono paraculate, e porti come prova il fatto che se queste faccende sono divise in maniera equa le donne sono produttive come gli uomini. Ma loro non hanno mai detto che le donne non hanno la capacità di essere produttive come gli uomini, dicono che SCELGONO di non esserlo per concentrarsi su cose che danno loro più felicitià. Come ovvia conseguenza di ciò ricevono un salario minore per via della loro scelte, è un grave errore fare la falsa equivalenza che un salario minore corrisponda a una peggiore vita però. Non te la prendere ma lo vedo come un ragionamento molto da economista :). Con questo voglio precisare: penso che il pay gap esista e NON SOLO per ragioni di libera scelta, ma non mi sei affatto piaciuto quando hai affermato che queste ragioni non esistano proprio. Peterson in particolare ha fatto un claim non netto nella clip che hai mostrato al contrario della Summers, e dire che lui si sbaglia è una affermazione molto pesante che tu non hai assolutamente dimostrato. Comunque mi congratulo per il video, è ovvio che abbia i miei dubbi ma hai citato molte fonti interessanti e hai argomentato molto bene. Continua così che sei un grande canale!

    • @marioturiddu2628
      @marioturiddu2628 Před 4 lety

      @Sterling Archer Siam d'accordo su Peterson e chiunque lo bolla a troll dell'alt-right è palese non lo abbia mai ascoltato per davvero in vita sua. Mi ha deluso che anche questo video lo liquidi in 3 secondi netti alla stessa maniera. però dai rifare la scuola da capo mi sembra esagerato, non essere d'accordo con Peterson è legittimo e non mi sembra di vedere l'attivismo fuori di testa che dici te per adesso.

  • @ugogaddoA
    @ugogaddoA Před 4 lety +23

    Premetto sono un liberale.
    In merito alle differenze di reddito con parità di salario, le donne guadagnano di meno, perché partecipano meno ad attività finanziere ed imprenditoriali.
    Con parità di salario esiste una differenza tra generi, ovvero gli uomini in media (paesi OCSE) guadagnano più delle donne, tuttavia questo non dimostra una discriminazione di genere, poiché la statistica non tiene conto delle occupazioni, delle posizioni lavorative assunte, e dalla produttività.
    Ergo la differenza salariale dipende unicamente da libere scelte individuali di carriera lavorativa diverse tra uomini e donne.
    Qui si mette in luce anche anche la contraddizione logica del gender pay gap relazionata al mercato privato. Difatti se la discriminazione salariale esistesse, perché le aziende non assumono solo donne per risparmiare aumentando così il loro profitto? Se questo avvenisse le aziende per battere la concorrenza abbasserebbero la percentuale del gender pay gap, con il risultato di azzerarlo.
    Tuttavia siamo sicuri che questo dimostri la falsità del gender pay gap?
    questa tesi sarebbe corretta se la scelta della donna fosse effettivamente libera, difatti è il fattore culturale del patriarcato che preclude alle donne posti di lavoro con un alto salario, influenzando e pregiudicando la loro scelta.
    In onta a ciò, lasciando perdere se questa tesi sia giusta oppure no, non sarebbe comunque colpa del libero mercato, ma della cultura, che è un suo limite a priori. In chiave kantiana, non è colpa dell’uomo se questi non è capace di raggiungere la conoscenza della verità in sé, del noumeno, ma delle forme gnoseologiche a priori della propria coscienza.

    • @zupurfeg89
      @zupurfeg89 Před 4 lety +6

      @Sterling Archer Hai ragione sul patriarcato - non è un meccanismo che opprime appositamente le donne - opprime proprio tutti essendo il retaggio di tradizioni e schemi sviluppati in vari momenti storici ben diversi dal presente e di cui non ci siamo ancora liberati. Sulle differenze psicologiche - ad esempio come capita col paradosso dei paesi nordici - una delle ipotesi è che dipende ad esempio dallo stato di welfare che spinge le donne a fare quelle scelte, mentre altri paesi baltici con modelli di minor welfare o l'islanda hanno percentuali ben diverse di donne manager. il fatto che un paese spinga verso parità di genere non vuol dire ci riesca

    • @davidezanellato2294
      @davidezanellato2294 Před rokem

      Non ho altro da aggiungere

  • @LoscoX
    @LoscoX Před 4 lety +69

    Nice video. Purtroppo però, continuo a vedere troppe poche ragazze al corso di informatica in uni, tanto che per incentivare la formazione femminile nel settore da questo anno hanno dovuto dare delle borse di studio extra accessibili solo a chi appartiene al genere femminile.
    Ciò, mi continua a creare perplessità, sul fattore della formazione e della produttività, perché nei settori in cui ci è una maggiore possibilità di avere uno stipendio alto, come appunto l'informatica, è raro vedere una femmina anche solo volerci provare ad ampliare le proprie conoscenze (anche se poi, quelle presenti, sono mediamente più brave di noi maschi).
    Altra cosa che mi crea perplessità, è il vedere molte ragazze, voler abusare consciamente o inconsciamente del sistema culturale patriarchico, non volendo o pensando veramente di creare una propria indipendenza produttiva, andando a migliorare la propria produttività, perchè si accorgono che possono accontentarsi di vivere già abbastanza bene dipendendo da qualcun'altro.

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +44

      Davvero esistono borse di studio riversate alle donne? Sta cosa è incredibilmente sessista, anche solo pensare che sia utile è davvero un gran fallimento per la nostra società.

    • @liutprandoberzolli4771
      @liutprandoberzolli4771 Před 4 lety +8

      @L Nasmil secondo me il problema maggiore é che le donne non sono un gruppo omogeneo e metre alcune sono pronte a giocarsela alla pari nel mercato del lavoro altre trovano piú conveniente accontentarsi

    • @ipermaga4618
      @ipermaga4618 Před 4 lety +1

      assolutamente d'accordo

    • @Maho351
      @Maho351 Před 4 lety +2

      Mi interessano queste borse di studio mi puoi dire qualcosa di più? O magari incollare qualche link?

    • @eacosnypher9648
      @eacosnypher9648 Před 4 lety +10

      Le donne per scelta loro, per i loro propri interessi di solito non scelgono ingegneria informatica, ne meccanica. Vanno più sul gestionale e l'economia, nessuno punta loro una pistola obbligandole a fare ciò. Adesso il governo le vuole obbligare a studiare cose che di solito non farebbero perché regalano loro borse di studio. Non mi sembra per niente giusto.

  • @mariorossi7149
    @mariorossi7149 Před 4 lety +62

    Video interessante ma secondo me hai trascurato alcuni aspetti importanti, come la differenza di diritti tra lavoratori e lavoratrici, tanto per fare un esempio finché gli uomini continueranno ad avere solamente nove miseri giorni di congedo genitoriale è ovvio che i datori di lavoro preferiscano assumere uomini.

    • @silviatramontin9423
      @silviatramontin9423 Před 4 lety +2

      Guarda che la maternità la paga l'INPS per 2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto.

    • @silviatramontin9423
      @silviatramontin9423 Před 4 lety +2

      Certo. Esistono le sostituzioni di maternità. Ci sono aziende che chiedono alle donne in età fertile se vorranno figli, e altre che assumono comunque. Quindi cosa facciamo? Se tu hai un'azienda e decidi di assumere solo uomini buon per te. Ma non diciamo che la maternità è un problema, ma una scusa.

    • @mariorossi7149
      @mariorossi7149 Před 4 lety +11

      @@silviatramontin9423 Quello che farei io è dare agli uomini gli stessi congedi parentali che hanno le donne (cosa che esiste già in altri paesi), così oltre agli altri benefici si eliminerebbe la causa principale del gender pay gap. Non capisco perché continuino a fare distinzioni tra madre e padre, mi sembra assurdo.

    • @silviatramontin9423
      @silviatramontin9423 Před 4 lety

      @@mariorossi7149 certo, avere lo stesso diritto sarebbe una grande conquista!

    • @freedomordeath89
      @freedomordeath89 Před 4 lety +7

      @@silviatramontin9423 Silvia, tu sei la tipica italiota che non capisce un cazzo di come funziona un'azienda. Fammi indovinare, sei una statale? lavori alle poste? timbri il cartellino con un'ora di ritardo e vai via 2 ore prima, tanto non fai niente comunque anche se sei alla scrivania?
      Ecco, noi nel privato LAVORIAMO per le 8 ore che passiamo in ufficio. Quindi se manco io, l'azienda deve trovare DI CORSA una persona per sostituirmi. E no, i disagi, le perdite, la necessità di aggiornare e fare training per il sostituto/a e TROVARLO non viene pareggiata dal fatto che l'INPS paghi lo stipendio a me che sono in maternità.
      E sai com'è ...le aziende private hanno budget limitati e devono GUADAGNARE per andare avanti. Non è come l'Alitalia che anche se fa 2 miliardi di debito, tanto poi lo Stato ci mette la pezza.
      La maternità è una SPESA enorme per un'azienda.
      Dato che la fai così semplice, perchè non apri TU UNA TUA AZIENDA e assumi SOLO DONNE tra i 20 e i 35 anni.
      Vediamo cosa farai quando dopo 1 anno il 50% del personale ti finisce in maternità.
      Voglio proprio vedere cosa faresti tu, ipocrita, sempre a fare i moralismi e a chiedere agli ALTRI di fare sacrifici. Tipico degli italioti.

  • @cristianturbian2513
    @cristianturbian2513 Před 4 lety +28

    Perdonami, il video è perfetto ma quello che descrivi è più un "Gender Occupation Gap" piuttosto che "Gender Pay Gap". Nessuno nega ci sia un enorme gap tra l'occupazione maschile e femminile, sia come tipologia d'impiego che come percentuale, né nessuno nega che tale gap possa derivare da discriminazioni sessiste e/o culturali che devono essere corrette.
    Ma, per l'appunto, il gap è sull'occupazione e non sulla retribuzione a parità di mansione (che è invece quello che va a sbandierare il 90% di chiunque parli dell'argomento).
    Ergo, il problema sta che nel fatto che ci sia solo una panettiera donna su 5 panettieri uomini ma non è vero che una panettiera ed un panettiere vengano pagati diversamente per fare lo stesso pane

    • @amuielabianchi4381
      @amuielabianchi4381 Před 3 lety

      bravo

    • @andrea7935
      @andrea7935 Před měsícem

      Infatti, è questo il vero e il grosso del problema: poche donne, sopratutto in Italia, lavorano perlomeno in lavori regolari. Una maggiore partecipazione femminile porterebbe a un miglioramento economico per tutti

  • @brrprosavida
    @brrprosavida Před 4 lety +7

    Non inserire jordan peterson nei tuoi video se non hai ascoltato le sue spiegazioni, la tua é una paraculata nel mettere spezzoni che ti interessano per il tuo argomento, considerando i fattori temperamentali e o strettamente biologici e quelli culturali legati alla biologia che nomina jordan peterson

  • @newtype4698
    @newtype4698 Před 4 lety +37

    TOP economista mistificatore amico di giopizzi #FRETUTUBBI

  • @antoniodeidda9619
    @antoniodeidda9619 Před 4 lety +6

    Studi studi studi e ancora studi per cercare di negare l'ovvio, siamo diversi e lo saremo sempre. Non è un caso se dalla più sperduta isola del pacifico alla russia molte delle divisioni dei ruoli coincidano

  • @biagiobrattoli791
    @biagiobrattoli791 Před 4 lety +28

    Bel video, concordo a pieno. Però manca qualcosa: il fattore biologico che penalizza le donne. Esempio personale, io e la mia finanziata abbiamo un curriculum identico. Ricevuta un offerta per trasferirci in america, con un salario da capogiro, io avrei accettato senza pensarci due volte, lei pensava di rifiutare perché vorremmo creare una famiglia e questo significa che lei sarebbe fuori dal mondo lavorativo per qualche mese quindi necessita di una posizione molto stabile per avere un posto sicuro quando ricomincia a lavorare e non rimanere indietro nella carriera. In Germania, questo è protetto dalla legge ma l'america, da buoni capitalisti, se ne fregano altamente. Quindi, nel discorso del video questo discorso è ignorato, ma secondo me è cruciale nella produttività e paygap. Che ne pensi? Hai pubblicazioni a riguardo?

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +3

      In Germania non sei protetto, perdi comunque tempo lavorativo e potenziale esperienza, quindi rimani indietro a livello di carriera. Inoltre molte tutele da parte dello stato possono accentuare il problema perché disincentivano le assunzioni.

    • @biagiobrattoli791
      @biagiobrattoli791 Před 4 lety

      @@federicobidone7789 hai ragione anche tu, bisogna considerare che regole più stringenti per proteggere la carriera delle donne disingentiva l'assunzione. È un equilibrio difficile e la cosa peggiore che si può fare è ignoriere il problema totalmente, come in tanti fanno purtroppo. Credo che il video punti abbastanza a questo.

    • @danielaarienti9511
      @danielaarienti9511 Před 4 lety +9

      Per me questo è anche uno dei tanti motivi per cui nei paesi più sviluppati, dove quindi le donne sentono di poter aspirare agli stessi traguardi degli uomini, la natalità è più bassa. Il ragionamento, che ho fatto anche io, è: ok, voglio investire nella mia carriera? Perfetto, ma so già che alla maternità non ci devo neanche pensare, altrimenti sono fuori dai giochi. Figlio = autogol. Purtroppo...

    • @Pisellini
      @Pisellini Před 4 lety +4

      @@danielaarienti9511 è così...e non ci possiamo far niente. Oggi ci sono baby sitter,donne delle pulizie e altri lavori che permettono alle donne di stare meno a casa ad occuparsi dei figli e fare carriera. Ma comunque quando fai un figli inevitabilmente la tua carriera si interrompe,anche per l uomo ma molto meno.

    • @Maho351
      @Maho351 Před 4 lety +6

      @@danielaarienti9511 @Clash with wellbaby In realtà questo è vero fino ad un certo punto. I paesi che hanno il tasso di natalità più alto sono stranamente o quelli più poveri dove il tasso di istruzione generale è basso e così la qualità della vita; oppure al contrario quelli più ricchi dove le donne hanno un alto tasso di istruzione e lo stato tutela al meglio la loro carriera. Invece tutti i paesi che stanno nel mezzo, relativamente benestanti ma con poche tutele verso le categorie più in difficoltà sono quelli con meno nascite (per le meccaniche che avete spiegato). Il problema da noi è che sembra i figli debbano essere cresciuti solo dalle donne. Il tasso di natalità aumenterà solo quando si darà anche agli uomini la possibilità di essere padri (a cominciare dal congedo di paternità) che è di fatto la più grande tutela per la vita lavorativa di una donna

  • @mariorossi7149
    @mariorossi7149 Před 4 lety +43

    La frase di Jordan Peterson è stata decontestualizzata, lui non ha mai detto che non esistano pregiudizi di genere, ha detto che il gender pay gap è causato anche da alcuni fattori psicologici, ha anche dato alle donne dei consigli su come fare per evitare di essere penalizzate da questi fattori

    • @lightercollector9666
      @lightercollector9666 Před 2 lety

      trovo che Jordan Peterson sia davvero un grande e apprezzo molto ciò che dice. Riesce a mettere davvero alla luce la complessità del problema

    • @giulianorivieri2806
      @giulianorivieri2806 Před rokem +2

      Ma dai...questo video che stiamo commentando è un capolavoro di bias, di cherry picking, di frasi estrapolate fuori contesto e interpretate pro domo sua dall'autore del video. Di che stiamo a parlare?

  • @antonovbane
    @antonovbane Před 4 lety +28

    Per sfatare il mito del gender pay gap basta ricordarsi che in un libero mercato se le donne costassero meno euro/ora rispetto agli uomini a pari produttività, le aziende farebbero a gara per prendere quante più donne possibili.
    Nessuno mette blocchi all'accesso a determinate facoltà universitarie alle donne, ed è ottuso considerare le donne prive di libero arbitrio nella scelta universitaria.
    La realtà è che le donne in media Scelgono di frequentare facoltà poco richieste sul mercato e rare scelgono facoltà competitive quali informatica o ingegneria.
    È del tutto ingenuo credere che chi propone le varie formule lo faccia senza nessun suo preconcetto ideologico, come PragerU ha dei preconcetti ideologici, pure chi ha tirato fuori queste formule di gap li ha ma del senso opposto.
    Partono da un idea del tipo "le donne hanno meno degli uomini a pari produttività" e in base a quell'idea raccolgono dati e costruiscono formule, possono farlo sia consapevolmente, che inconsapevolmente.
    Lo stesso per te (o me) parti dall'idea e dai più rilevanza a certe informazioni e meno ad altre, le informazioni sono come stelle nel cielo, e noi siamo quelli che scelgono quali osservare e come collegarle per tessere disegni già presenti nella nostra testa.
    Ovviamente vale in questo argomento ma non in altri, qui c'è del dibattito e si tratta di un qualcosa più interpretativo che scientifico, o per diventare tale ne deve passare di acqua sotto i ponti (dato che questo dibattito si è aperto di recente e non è un qualcosa di super studiato da anni come ad esempio "meglio comunismo o capitalismo?")

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +1

      Parti dai presupposti sbagliati, sia sul funzionamento del mercato che sul significato di gender pay gap, che non è la differenza di salario a parità di produttività, ma è la differenza di reddito medio annuale.

    • @antonovbane
      @antonovbane Před 4 lety +15

      @@federicobidone7789 E aver differenti redditi annuali se una lavora part time in un lavoro a bassa richiesta e specializzazione e uno lavora full time in un lavoro richiesto, secondo te è un problema?
      Poi mettiamo le carte in tavola: voi che dite che c'è questo pay gap (che lo vediate in differenza di reddito o salariale) vol dire che per voi la situazione attuale non va bene, dunque andrebbe cambiata, ma è qui che vi voglio.
      Come volete cambiare le cose? Aumentiamo le quote rosa? Regolamentiamo ancor di più il mercato del lavoro? È qui il vero fulcro totalmente tralasciato nel video e nelle conversazioni dei progressisti, perché come per altre questioni si va a puntare il dito contro un (ipotetico) problema ma senza dar soluzioni.
      Io penso che qualunque soluzione si voglia dare a questa presunta ingiustizia, si tradurrebbe in vera inequità come le quote rosa o sussidi vari che oltre che peggiorare la società, peggiorerebbero l'economia delle nazioni (un azienda costretta ad assumere donne al posto di uomini anche se meno competenti a parità di numeri di dipendenti calerà di efficienza).
      Io trovo la situazione attuale molto più equa (leviamo le quote rosa sarebbe anche meglio va) e penso che si vedano problemi li dove non ce ne sono.

    • @Pisellini
      @Pisellini Před 4 lety

      Vero anche questo

    • @Pisellini
      @Pisellini Před 4 lety +8

      @@antonovbane le quote rosa sono il cancro dell economia e della società. Se le donne per loro NATURA,scelgono lavori umanistici rispetto agli uomini che scelgono in maggioranza lavori in ambito di ingenieria e informatica,che sono più pagati,cosa dovremmo fare? Dovremmo cambiare far diventare le donne tutti uomini?

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +2

      ​@@antonovbane Il tuo commento è un po' benaltrista, comunque no infatti il dibattito sul gender pay gap non è su quello, ma è sui motivi per cui le donne tendono a fare certi tipi di lavori e gli uomini altri. è una libera scelta o è frutto di discriminazione?
      Se hai un tesi in merito, porta dei dati ed argomentala, sta di fatto che il gender pay gap esista ed è fattuale.

  • @eliatassoni5624
    @eliatassoni5624 Před 4 lety +11

    Per l'ultima parte in cui dici che il basso divario salariale dell'Italia registrato dall'OCSE è dovuto alla scarsa partecipazione delle donne al lavoro non ti seguo benissimo siccome i dati ci dicono che l'occupazione femminile è in netto aumento da decenni senza che parallelamente si registrasse un incremento del divario retributivo. Nell'ambito dell'istruzione si verificano invece dinamiche che sfavoriscono enormemente i maschi, primo fra tutti l'abbandono scolastico.
    Buon video ma si potevano considerare meglio certe questioni.

    • @giuliopantelliano313
      @giuliopantelliano313 Před 4 lety +1

      Riguardo allo studio del World Economic Forum è lungo, ma lo leggerò per bene quanto prima. Unica domanda che mi sorge subito: vi era la possibilità anche di esprimere una disparità salariale inversa e questa disparità è stata sommata algebricamente in modo tale da "annullare" quella standard? Vi era un gruppo di sottoposti al sondaggio 50% maschile e 50% femminile?
      Perchè, in caso contrario, lo studio avrebbe degli errori statistici così gravi da essere completamente infondato.

      Ma anche se trovare questi due dati è lunghissimo (ho già provato con la funzione di ricerca), ho dei seri dubbi, già da come (non so il nome) descrive lo studio (sondaggio con 7 che equivale alla completa parità, senza indici di discriminazione inversa), che tale studio si possa considerare "scientifico".

  • @geraltdirivia8278
    @geraltdirivia8278 Před 4 lety +6

    Hai nascosto la tua opinione personale fingendo di parlare oggettivamente. Esprimi la tua opinione chiaramente fin dall'inizio del video la prossima volta, così non perdo tempo.

  • @Pisellini
    @Pisellini Před 4 lety +10

    Non hai parlato del perchè le donne in generale scelgano lavori "umanistici" come insegnate,infermiera ecc...
    Non ne hai parlato nonostante sia presente nel video che citi,perchè? Forse perchè smentirebbe per la maggior parte la tua tesi?
    Le donne scelgono in maggioranza lavori umanistici,meno pagati. Mentre gli uomini lavori tecnici come ingnieria,informatica...,lavori pagati di più rispetto a quelli scelti dalle donne.
    Quindi già in partenza le donne di loro volontà creano questo divario di salario.

    • @rhaenyraetargaryen
      @rhaenyraetargaryen Před 4 lety +3

      "di loro volontà"? ma non vi rendete conto che sono pregiudizi e abitudini che vanno avanti da secoli? secondo voi una donna /sceglie/ di fare un lavoro per cui è pagata meno (cioè per voi siamo tutte sceme)? o magari lo fa perché da piccola le viene messa in mano una bambola e si sente dire che da grande può fare solo la mamma e in questo modo viene condizionato il suo futuro? svegliatevi, almeno l'8 marzo!

    • @Pisellini
      @Pisellini Před 4 lety +4

      @@rhaenyraetargaryen secondo questo tuo ragionamento allora perchè ci sono delle donne ingegnere? Perchè ci sono donne che fanno informatica? Sono state educate diversamente oppure non sono delle anticonformiste? Dai basta con ste cagate.
      La storia delle bambole e del colore rosa imposte dalla società maschilista e bla bla bla è roba vecchia e stupida.

    • @rhaenyraetargaryen
      @rhaenyraetargaryen Před 4 lety +1

      @@Pisellini ci sono perché fortunatamente il mondo sta cambiando. ci sono sempre più modelli femminili a cui ispirarsi, e sempre più donne scelgono carriere di vario tipo.
      non comprendere questo è non comprendere la storia, la società, la cultura: fino a 150 anni fa, alle donne non era nemmeno permesso iscriversi all'università, o era loro concesso iscriversi solo a facoltà meno prestigiose, di studio umanistico. per questo e altri motivi culturali è nata la separazione di genere in ambito scolastico e universitario. se non ci credi puoi andare a rileggere un libro di storia. la faccenda del colore rosa e delle bambole è comunque valida, anche se per te è solo un "bla bla bla".
      buona giornata internazionale della donna. mi auguro la passiate a educarvi.

    • @Pisellini
      @Pisellini Před 4 lety +5

      @@rhaenyraetargaryen quindi lavori come medico,infermiera,pediatra,insegnante li ritieni lavoro meno prestigiosi? 😂😂😂 Senza questi lavori non andrebbe avanti l umanità. A quanto pare la tua logica è molto sensata.
      La storia mi sa che te la devi ripassare tu. Le donne ricche hanno sempre potuto studiare. Le università non c entrano niente.
      Vai in qualsiasi scuola superiore del mondo e vedrai che le femmine che fanno informatica e grafica sono pochissime.
      Tutto il mondo è contro le donne vero?
      Rispondi facendo notare che oggi è l 8 marzo,che non si sapeva

    • @rhaenyraetargaryen
      @rhaenyraetargaryen Před 4 lety +2

      ​@@Pisellini ma che cafone. fate veramente voglia di non rispondere più. eppure continuo nella speranza che passi qualche informazione.
      non ho detto che /io/ le reputo più prestigiose, bel modo di girare la frittata. ho parlato di discipline che all'epoca erano considerate storicamente a culturalmente più prestigiose (es. medicina, giurisprudenza) perché d'élite. e per questo motivo, quando le università sono state aperte alle donne, sono rimaste comunque loro precluse, almeno inizialmente. questo ha aiutato l'emergere di un pregiudizio - poi diventato un'abitudine culturale - per cui le donne vanno per lo più a studiare materie teoriche, "di studio" (es storia, lettere). per fortuna, come ho scritto sopra, questo sta cambiando.
      le donne ricche hanno sempre potuto studiare? non proprio. alle donne, anche quelle ricche, non si dava la stessa educazione dei maschi. anche questa è storia che non conosci. male.
      è vero che nel 900 nel mondo occidentale le donne più ricche avevano più opportunità e potevano andare all'università, ma la ricchezza non è tutto. ci sono state donne benestanti che non hanno potuto comunque studiare quello che volevano perché la famiglia non l'ha permesso loro, o perché letteralmente alcune facoltà erano loro precluse. come facevano a scegliere una determinata disciplina, se non potevano iscrivercisi?
      oggi nel mondo occidentale le donne possono iscriversi a qualunque facoltà. e meno male. ma ci sono ancora molti pregiudizi, abitudini culturali, etc. che non permette a tutte di scegliere una disciplina piuttosto che un'altra. e poi ricordiamoci che non esiste solo l'Europa: nel mondo ci sono milioni di donne che non possono nemmeno andare alle elementari, figuriamoci all'università! il discorso è lunghissimo e non ci può stare in un solo post.
      rinnovo l'augurio che vogliate andare a leggere qualcosa e a educarvi sull'argomento. che sia l'8 marzo o il resto dell'anno, se non vorrai istruirti sulla storia e sulla discriminazione femminile rimarrai ignorante. spero che col tempo cambierai idea.

  • @SiPoz
    @SiPoz Před 4 lety +4

    Manca però una buona spiegazione del paradosso nordico, forse è scomoda ma andrebbe affrontata. Ad ogni modo l'errore di fondo sta nel credere che, a parità di condizioni, uomini e donne si distribuiscano equamente all'interno dei vari settori lavorativi. Questo è ampiamente smentito a meno che non si lavori "drogando" Il mercato (quote rosa). Qui allora sorge il dilemma: quote rosa per CDA ma niente quote rosa per i carpentieri dove il 99% degli occupati sono uomini... si cerca la parità o il privilegio?

    • @gliinvidiosidirannoaftereffect
      @gliinvidiosidirannoaftereffect Před 4 lety

      Solitamente alla tua ultima domanda non tarda ad arrivare la risposta che in realtà i lavori manuali "bassi" esistono anche per le donne (colf, badanti...) ma che, per il glass-ceiling, le posizioni dirigenziali sono occupate sempre da uomini. A questo punto però a me viene da chiedere se le donne che dicono di voler arrivare ai piani alti siano realmente intenzionate a farlo. Con le quote rosa si rischia di assegnare un lavoro ad una persona che quel lavoro neanche lo vuole fare.

    • @SiPoz
      @SiPoz Před 4 lety

      @@gliinvidiosidirannoaftereffect per arrivare a certi livelli, oltre alle competenze, devi sacrificare famiglia, amici, vita privata e tempo. Io di uomini disposti a farlo ne ho conosciuti, di donne no. Ad ogni modo ripeto il problema per me è il voler drogare il mercato cercando di imporre alle donne cosa studiare per redistribuirle alla pari sul mercato del lavoro. Questo non ha senso.

    • @amuielabianchi4381
      @amuielabianchi4381 Před 3 lety

      paradosso norvegese... czcams.com/video/_KBUXs9EaIo/video.html&ab_channel=doppistandard

    • @SiPoz
      @SiPoz Před 3 lety

      @@amuielabianchi4381 sì la risposta a questo manca del tutto

    • @WhatsupEconomy
      @WhatsupEconomy  Před 3 lety

      Perché è una cazzata

  • @AlessioC97x
    @AlessioC97x Před 4 lety +11

    Ma questo video è folle, si arriva a conclusioni estreme praticamente dal nulla.
    La discriminazione esiste quando una persona (appartenente ad una certa categoria) viene preclusa dal fare qualcosa o a parità di condizioni viene trattata peggio.
    Queste due condizioni non esistono, ogni donna è libera di fare il percorso di studi che vuole, quindi indirizzarsi verso il tipo di lavoro che vuole, e viene pagata allo stesso modo di un uomo a parità di lavoro e di ore lavorative. Punto.
    Che vuoi forzare tutte le donne a diventare manager o ingegneri informatici solo per un tuo capriccio?
    Mia madre non ha mai lavorato in vita sua, ha scelto di sua iniziativa, pur avendo la possibilità di studiare e di farsi una carriera, di essere casalinga, occuparsi della casa e di me (figlio, quando era bambino ovviamente), proprio perché per carattere non è il tipo che vuole avere pressioni di tipo lavorativo, sta bene così, è sempre stata bene così ed è stata una sua scelta, e finiamola anche di dire che essere casalinga è umiliante, penso sia una delle attività più importanti in assoluto perché la mamma che educa e cresce il figlio è una delle attività più delicate, intime e importanti che esistano al mondo.
    Allo stesso modo, ci sono delle ragazze che conosco che hanno deciso essere casalinghe ma fare anche lavori part time per guadagnare qualcosina in più, conosco ragazze estetiste part time, ballerine, massaggiatrici, truccatrici, stylist, e sono diventate tali per passione personale e scelta intima.
    Infine ci sono donne che conosco, che sempre per scelta personale, hanno deciso di dedicarsi al 100% alla carriera e fare soldi, conosco moltissime donne avvocati che sono sfondate di soldi, dottoresse, infermiere e farmaciste, e hanno fatto sempre loro stesse questa scelta, sacrificando la vita di famiglia ma in nome nel loro desiderio di fare carriera.
    La nostra vita di studio e professionale deve dipendere da noi, ed è una cosa sacrosanta che come oggi ci sia accesso per tutti a tutti i tipi di università e ognuno possa fare il lavoro che vuole studiando e specializzandosi in ciò che vuole. Per me il discorso finisce qui, poi se vuoi costringere le donne a fare i lavori che piacciono a te, beh accomodati, vai da un’estetista e delle che il lavoro che fa è sbagliato e deve subito mettersi a studiare economia e marketing per fare la manager, oppure vai a dire a mia madre che ha sbagliato a vivere da casalinga e che doveva farsi una carriera.
    Detto questo, ti spiego anche perché esistono queste differenze di scelte:
    1) L’uomo da sempre ha la responsabilità economica (che bada bene, non è una bella cosa, è una responsabilità ed un dovere) quindi noi uomini siamo costantemente sotto la pressione sociale di avere abbastanza soldi per poter far vivere una famiglia e per poter essere visti come persone e non come pezzenti. Queste pressioni sociali si traducono in un maggior impegno nel cercare i lavori che fanno guadagnare di più, anziché i lavori che ci piacciono.
    Io ad esempio, studio musica e vorrei essere semplicemente musicista/autore, ma sono COSTRETTO dalla società a fare altro perché la mia passione non mi assicurerebbe abbastanza entrate e quindi deve necessariamente puntare a lavori più retribuiti. La donna invece ha più libertà di scelta, può scegliere di essere solo casalinga, può scegliere di essere casalinga e fare in più qualche lavoro part time, o può scegliere di dedicarsi completamente alla carriera, tutte e tre le opzioni sono socialmente accettate, quindi ci sono meno pressioni sociali. Se alle donne non piace fare informatica, beh non piace, è la loro libertà, se no vai in piazza e mettiti a convincere le ragazze che devono assolutamente fare informatica, vediamo che ti rispondono.
    2) C’è una componente biologica/psicologica che lega molto la donna alla prole, per motivi evoluzionistici che non ti sto a spiegare, quindi c’è una tendenza in più da parte della donna a volersi prendere cura dei figli, e di conseguenza inconsciamente viene recepita negativamente la possibilità di dedicarsi solo alla carriera e quindi trascurare i figli o lasciarli a marcire in dei cazzo di asili nido mentre i genitori lavorano tutto il giorno.
    Questi per me sono i due motivi per cui la donna, liberamente, sceglie di fare lavori mediamente meno retribuiti, e finché viene fatto nella consapevolezza e decisione personale, nella possibilità di poter scegliere qualsiasi strada, è una cosa fottutamente sacrosanta.
    Poi ripeto, se ci tieni così tanto al fatto che le donne facciano i lavori che dici tu, puoi sempre costringerle.

    • @pizzapanini3262
      @pizzapanini3262 Před 4 lety

      Penso che il discorso sia che delle donne che vogliono dedicarsi al 100% al lavoro hanno meno possibilità perché i datori di lavoro per i lavori maggiormente pagati preferisco assumere uomini. Il problema non è quando la donna non vuole lavorare, ma c'è quando vuole lavorare, fare un sacco di soldi ecc ma non può solo perché è donna (o magari può, ma deve spaccarsi il culo il doppio)

    • @AlessioC97x
      @AlessioC97x Před 4 lety +4

      pizzapanini
      Ma queste sono speculazioni, io conosco un sacco di ragazze che hanno studiato e si sono fatte una carriera, e ora guadagnano un botto, cioè ma in che mondo vivete?
      La cosa poteva essere vera se, nel caso, ci fossero un sacco di ragazze laureate in una certa disciplina e poi queste ragazze non riuscissero a lavorare perché scartate a prescindere in quanto ragazze, ma questo non è vero.
      Tra tutte le ragazze che conosco, nessuna ha mai detto di voler fare il manager, l’ingegnere informativo o boh, l’elettricista/idraulico.
      Sono lavori che alle ragazze non piacciono, sono orientate verso altre tipologie di lavoro che gradiscono di più, la mia amica ha scelto di fare fisioterapia, altre mie amiche infermieristica, un’altra stylist, altre due mie amiche giurisprudenza, e altre persone che conosco già lavorano tranquillamente in questo campo.
      Così come altre ragazze scelgono di dedicarsi alla famiglia e fare solo lavoretti part time.
      Ragà ma veramente fate? Volete mettere in discussione pure le scelte di vita personali delle persone a causa di una vostra ideologia?
      Lo Stato e l’etica deve garantire PARI OPPORTUNITÀ a tutti, poi ognuno sceglie le opportunità che sente, ognuno fa la sua strada, ed è giusto così.
      Anzi ti dirò di più, se proprio devo trovare una discriminazione, la trovo verso i giovani (maschi e femmine che siano).
      Mi è capitato un sacco di volte, a parità di lavoro e di condizioni, e addirittura con un titolo di studi superiore da parte mia, di guadagnare di meno rispetto ad un’altra persona più anziana perché “vabbè sei giovane, piano piano, questi già ti bastano”, ma che ragionamenti sono?
      Sta cosa mi ha sempre dato fastidio, ma questa retorica che i giovani devono guadagnare di meno l’ho sempre percepita, e mi ha sempre urtato.

    • @rhaenyraetargaryen
      @rhaenyraetargaryen Před 4 lety +1

      nessuna donna sceglie "liberamente" di fare un lavoro meno retribuito, ma in che mondo vivete?

    • @AlessioC97x
      @AlessioC97x Před 4 lety +4

      enrica
      Si, praticamente tutte quelle che scelgono facoltà umanistiche, quindi la maggior parte.
      Ed è loro diritto scegliere ciò che gli piace, perché nella vita non conta solo quanto è alto uno stipendio.

    • @TheSghetty
      @TheSghetty Před 4 lety +2

      Sì, ma non ho capito: per te queste due ragioni sono un problema o vanno bene così? Perché da come ne parli sembra la seconda, e cioè che sei sostanzialmente d'accordo su una società basata sui ruoli di genere: gli uomini lavorano, le donne crescono i figli. Se così fosse, allora non sono assolutamente d'accordo con te: io penso che una società basata sui ruoli di genere sia fortemente limitante, perché sono convinta che l'incontro tra persone diverse sia tra i modi migliori e più facili per generare scambio di idee, che è quello che porta avanti la nostra società. Più contributi diversi apporti a qualcosa, e più di solito questo qualcosa migliora - che sia ricerca scientifica, problema di business o una discussione su qualunque argomento. Una società basata sui ruoli di genere apporta meno contributi diversi, sia nella crescita dei figli (perché manca l'uomo) sia nel mondo del lavoro (perché manca la donna). Tu dici giustamente che per la donna nella nostra società lavorare è considerato qualcosa di accessorio, mentre per l'uomo è un dovere; ed è proprio questo il segnale che viviamo ancora in una società che ha le sue radici nei ruoli di genere. Ma perché dovrebbe essere così? Se sei d'accordo con me che la diversità di solito è migliore, per quale motivo dovrebbe aver senso restringere culturalmente delle mansioni?
      Il motivo per cui mi sembra che tu sostenga che i ruoli di genere non siano così male è perché subito al secondo punto salti fuori con una giustificazione genetica per ragioni evoluzionistiche "che non ti sto a spiegare" (fammi indovinare: perché se ti metti a spiegarle ti rendi conto che la situazione è molto più complessa di come l'hai descritta? O perché ti rendi conto di non avere le competenze per farlo, visto che, per tua stessa dichiarazione, studi musica?). Ebbene, sai cosa? Non le ho nemmeno io le competenze per stare a discutere su questa cosa, ma so che l'umanità ha anche questa straordinaria caratteristica, senza la quale la storia, la psicologia e la sociologia non esisterebbero neanche: il suo comportamento non è interamente determinato dalla genetica, ma dipende in gran parte dalla cultura. Quindi, potrebbe essere pure vero che esiste una tendenza genetica per cui gli uomini sarebbero meno legati alla prole delle donne; ma anche se ci fosse, potresti comunque renderla poco rilevante con la cultura, insegnando a tutti, uomini e donne, che devono occuparsi dei figli; che devono occuparsi della casa; e che in generale devono lavorare entrambi, ognuno secondo le loro inclinazioni. Se poi tra le "inclinazioni" c'è il fare la casalinga o il casalingo, ben venga; ma che sia un'inclinazione per davvero, e non qualcosa che in parte è inclinazione e in parte è il frutto di un processo culturale, tanto che a un certo punto non riesci neanche più a separare le due cose.
      La domanda è: vuoi farlo o no? Vuoi continuare a portare avanti i ruoli di genere o vuoi una società più diversificata in cui tutti a priori fanno tutto? Perché è questa la domanda, alla fine.

  • @ChilapaOfTheAmazons
    @ChilapaOfTheAmazons Před 4 lety +3

    Lo studio che menzioni sulle audizioni delle donne non è stato fatto con il doppio blind, quindi i risultati non ci dicono niente.

  • @biapac7849
    @biapac7849 Před 3 lety +2

    Sono capitato sul tuo video giusto per caso. Ti informo che dici stupidate. La statistica che spiega il divario salariale è multi-fattoriale. Per avere un'idea degli errori (abbastanza enormi) che hai fatto nel video, ti potresti leggere il libro di Warren Farrell (Why men earn more). Poi giusto una questione di logica: hai mai visto, al giorno d'oggi, in Italia, una donna a cui VIENE IMPOSTO di occuparsi dei figli? Anche se la risposta fosse si, chiediti se questa donna rappresenta veramente la media italiana (cioè se la maggior parte delle donne è OBBLIGATA da non so chi a occuparsi delle faccende domestiche). Quando (spero) arrivi alla conclusione che questo non è il caso, mi aspetto che dedurrai che l'alternativa è che abbiano scelto di fare quello che fanno. Se poi ti opponi sempre all'idea, nonostante i dati sul divario salariale, dicendo che è a causa degli stereotipi e blabla... ti informo che il divario occupazionale tra uomini e donne nei paesi più egualitari è più elevato. Ciò significa che laddove un numero più elevato di stereotipi di genere è stato eliminato, le scelte maschili e femminili si polarizzano ancora di più. Da cui, la correlazione negativa fra eguaglianza di genere e presenza femminile negli STEM o fra eguaglianza di genere e tratti psicologici (i cosiddetti BIG 5). Voila quindi come il tuo fattore culturale "patriarcale" appare in realtà essere più un aiuto per quelli come te che vedono nella partecipazione 50%/50% in qualsiasi campo della società come la società ideale. Quindi, morale della favola: non fermarti alle prime statistiche.

  • @JohnGalt986
    @JohnGalt986 Před 4 lety +5

    Peccato avere incluso Jordan Peterson tra le paraculate visto che il suo messaggio e' molto piu' completo di un paraculo qualunque. L'effetto culturale sicuramente ha un suo peso, quindi mi auguro che donne riescano a far crescere oggi i loro figli in maniera differente dalle loro stesse madri. ( e' stato detto che le donne vanno in pensione prima ma vivono mediamente di piu' degli uomini? )

  • @umberto159
    @umberto159 Před 4 lety +10

    Tutubbi è stato annichilito

  • @doctorvella2157
    @doctorvella2157 Před 4 lety +29

    Il problema è che spesso si riporta il gender pay gap come differenza di salario a parità di tipo di lavoro, ore lavorate e curriculum, cosa falsa e che porta a male interpretare quale sia la strada da intraprendere per la soluzione del problema (alla fine si richiedono solo nuove leggi, come se così si risolvesse qualcosa). Inoltre nel video sembri scartare a priori la possibilità delle donne di scegliere. Questo sicuramente ha senso per quanto riguarda il parto, che le fa partire svantaggiate al momento dell'assunzione in quanto i datori di lavoro tendono a prendere in considerazione un eventuale periodo di maternità (introdurre un equivalente periodo di paternità potrebbe riequilibrare gli incentivi). Tuttavia per quanto riguarda gli studi non possiamo scartare il tema della scelta così rapidamente, infatti le donne risultano essere meno interessate degli uomini nelle materie STEM. Dire che ciò è dovuto alla discriminazione non ha senso, in quanto implicherebbe assumere che un numero significativo di famiglie imponga alle donne di non studiare quelle materie, cosa a dir poco ridicola. XD

    • @nickn2794
      @nickn2794 Před 4 lety +11

      Eppure da donna ti dico che ha ragione. "Ma l'ingegneria è da maschi, non ti piacerebbe di più fare l'infermiera?". Davvero credi che non viviamo in una cultura in cui si sentono continuamente parole del genere? Mi sa proprio che sei un uomo se non hai mai sentito di cose del genere. E poi le donne quando hanno figli lasciano il lavoro per badare a loro perché sono quelle che guadagnano meno e pensano che devono occuparsene perché è quello che è richiesto alla donna dalla società, specie in Italia. È quello che ha fatto mia madre. Non è una nostra scelta, ma quello che ci viene inculcato da bambine. Siamo portate a fare "scelte" che crediamo siano nostre ma ci sono inculcate dalla società. Mi pare che tu sia un uomo, quindi per favore, siccome non hai l'esperienza di vita di una donna, parla con più donne, perché è chiaro che non hai la minima idea di che cosa tu stia parlando.

    • @doctorvella2157
      @doctorvella2157 Před 4 lety +11

      @@nickn2794 Ripropongo alcuni dei concetti giacché non ti sono stati abbastanza chiari.
      Le donne si ritrovano in posizioni lavorative meno remunerate per due motivi:
      1) sono svantaggiate a causa dei figli, e ciò si può provare a risolverlo con misure simili a quelle indicate nel commento precedente
      2) scelgono percorsi di formazione poco richiesti dal mercato.
      Per quanto riguarda il punto 2, ritenere che una porzione statisticamente significativa delle donne rinunci a studiare materie STEM perché durante qualche chiacchierata qualcuno dica che sono "materie per maschi" è ridicolo.
      Tutte le donne con cui ho parlato hanno scelto autonomamente il proprio corso di studi e io per primo spingo chiunque conosca ad orientarsi verso quel tipo di curriculum.
      Per terminare, il fatto che il coniuge con stipendio inferiore, in caso di necessità, lasci il lavoro è ovvio in quanto la famiglia non si potrebbe permettere il contrario.

    • @nickn2794
      @nickn2794 Před 4 lety +8

      @@doctorvella2157 tu parli di libera scelta delle donne e io ti sto dicendo che per la maggioranza delle donne in realtà non lo è perché sono cose che in gran parte ci sono state inculcate e di cui solo alcune donne acquistano consapevolezza. Mi sembra di parlare a un muro. Se pensi che sia ridicolo e che non accada, vivi su un altro pianeta, oppure appunto come uomo non capisci perché non hai avuto queste esperienze di vita.

    • @doctorvella2157
      @doctorvella2157 Před 4 lety +11

      @@nickn2794 Non so se ti sei accorta che non hai dimostrato in alcun modo che le donne siano costrette o indotte a non studiare materie STEM, lo stai solo asserendo. Se mi porti qualche ragionamento o qualche dato potrei cambiare idea, ma finora mi hai solo detto che dovrei chiedere a delle donne, peccato che tutte le donne che conosco (escludendo le generazioni passate per le quali sono d'accordo con te) hanno scelto loro autonomamente cosa studiare

    • @PeppermintBissextile
      @PeppermintBissextile Před 4 lety +12

      @@doctorvella2157 Molto semplicemente, fin da quando nasciamo (maschi e femmine) siamo esposti a influenze sociali di genere. Ignorare che esistano stereotipi legati al sesso che ci condizionano sin da bambini è peccare di ingenuità o, peggio, scegliere di indossare un paraocchi.

  • @samuelelamperti9232
    @samuelelamperti9232 Před 4 lety +4

    L'esempio con lo spaccio non è molto sensato , semplicemente perché se tu fai un contratto ad una persona devi passare attraverso dei controlli da parte degli organi predisposti , con lo spaccio non devi passare da alcun controllo!

    • @donrhonvii5139
      @donrhonvii5139 Před 2 lety

      Se questi controlli fossero sempre perfetti, il fenomeno dell'evasione fiscale è una favoletta che ci raccontano per essere cittadini più civili?

  • @johnfrog4342
    @johnfrog4342 Před rokem +3

    beh ma se devo pagare di più per consacrare un uomo, il gpg è contrario in quel caso...
    cmq dici che il metodo di oaxaca misura la discriminazione, non sembra tanto vero. qui ti spiega come funziona:
    czcams.com/video/u7Q5nX0bNj4/video.html

  • @MikiMaki76
    @MikiMaki76 Před 4 lety +3

    quindi pensare che femmine e maschi sono biologicamente diversi è discriminazione, giusto? stabiliamo per legge che le donne devono avere un cromosoma Y o i maschi due X, no? come mai nei paesi scandinavi, dove l'uguaglianza di genere è imposta sino dalle scuole elementari, le differenze di scelta si inaspriscono? le femmine, sono BIOLOGICAMENTE diverse dai maschi, non è un dettaglio! questo non può che riperquotersi sulla societò e sulle scelte di vita. le femmine sono meno motivate a scegliere lavori impegnativi e a dare la precedenza alla carriera, e sono meno aggressive e attive dei maschi. chiaro è un discorso in media, ma le differenze ci sono, e non solo in ambito lavorativo. bella paraculata di 8 marzo

  • @leonardogianolla9232
    @leonardogianolla9232 Před rokem +3

    Per spiegare parte del gender gap basta confrontare una facoltà di ingegneria con una di lettere. E penso che, almeno per quanto riguarda l'università, la scelta degli studenti rimanga libera

  • @jackkupfer4449
    @jackkupfer4449 Před 4 lety +5

    Mio dio, questo video mi ha ricordato la scena in Django quando Calvin J Candie spiega "scientificamente" la fossetta della sottomissione nel cranio di Old Ben.
    Le statistiche non dicono tutto, richiedono interpretazione, e le interpretazioni a volte neanche bastano quando vengono inquinate da bias di conferma. Bias di conferma non necessariamente personali, ma persino appartenenti a gruppi molto più ampi di persone accomunate da una ideologia di finto progressismo. Finto perché incoerente, incoerente perché schiavo dei ruoli di genere, schiavo perché guarda solo ad una faccia della medaglia, solo una faccia perché si parla solo di quella femminile. La dinamiche della inalienabile complementarietà di genere impedisce però questo. Quindi non vale nemmeno la scusa del "eh ma si parla di loro perché sono loro ad essere discriminate".
    Ma facciamo ordine.
    Siamo in un contesto democratico e con leggi che garantiscono pari diritti (come ha specificato tutubbi), se ne deduce che anche quando non è una libera scelta, È una libera scelta. Pensare il contrario, anche solo sfiorarne l'idea o addirittura giustificarla (come in questo video) significa aprire le magiche porte eugenetiche dell'ingegneria sociale.
    Perché? Perché nel momento in cui si strumentalizza la presenza di una influenza culturale come scusa per bypassare le decisioni altrui si ha la dittatura ideologica.
    Un esempio banale di scelta personale su base culturale: il make up.
    Le donne nascono in una cultura che le spinge ad essere belle. La spinta è tale che è difficile vedere questa scelta come personale, specie all'interno di una analisi macrosociale. Eppure la schiera di donne che ADORANO il make up rasenta numericamente la follia. Basta vedere quanto vengono seguite le pagine o i canali che trattano questo tema.
    Sono state forse indottrinate? Può essere, ma non sta a nessuno metter bocca sulle loro scelte, che siano in linea con l'influenza che le ha plasmate oppure no. Amano il make up, non puoi farci niente. Non si può disinnamorarle col grimaldello, o impedir loro di applicare la propria passione, solo per far quadrare i conti statistici e quindi soddisfare la propria fame di simmetricità nazista di genere. Magari siamo fatti per essere perfettamente simmetrici in tutti gli aspetti della società, ma magari no. Non lo sappiamo. L'importante è non scavalcare la propria umanità, a maggior ragione se solo per soddisfare una ideologia, e non scavalcarla significa rispettare le scelte altrui che, influenze culturali o meno, sono genuine e tali devono restare. La genuinità dell'amore che abbiamo per le cose è ciò che ci rende splendidamente umani.
    Se dobbiamo perdere tutto questo per vedere un numero statistico moralmente giusto, allora non voglio più vivere in questo mondo.

  • @MsScemochilegge
    @MsScemochilegge Před 4 lety +2

    Non voglio fare benaltrismo però questo mi risulta un problema molto piccolo rispetto a molti altri e molto più difficile da risolvere, ora vi spiego. Parliamo dell' Italia, c'è meno del 6% ed è un dato da prendere con un po' di incertezza visto che non è perfetto, diciamo che il pay gap è fra 4% e 7%. A parer mio è un valore che fra qualche anno oscillerà dal 3 al 5,5 massimo(visto che molti residui del patriarcato verranno meno) .Questo dato è un problema grave? Si se per uno stesso lavoro si pagano uomini e donne in maniera differente ma non è questo il caso. È un problema se un imprenditore sceglie solo degli uomini a lavoro? Questo è opinabile, per me no visto che l' importante è raggiungere il risultato e per farlo avere persone competenti(se a parità di qualifiche tra persone dello stesso sesso io scegliessi magari più d'una volta un uomo per simpatia o per un altro motivo qualsiasi, è questo un problema o una mia libera decisione? Qualcuno mi deve obbligare a scegliere una donna? O mi deve incentivare a prendere una donna solo perché donna?). Mettiamo che comunque sia un problema effettivo ed importante, ci sta che persone la pensino in maniera diversa, ma come si può risolvere? Ci sono vari modi che si possono attuare ma bisognerebbe cambiare la popolazione a livello culturale. Poi ci sono migliaia di misure che si potrebbero attuare ma non voglio proprio prendere in considerazione misure discriminatorie nei confronti degli uomini. Solo perché non hai il cazzo dovresti avere più privilegi e più istruzione di una persona che lo ha? Se ci sono così poche ragazze nelle " materie del futuro" non è un problema: lo sarebbe se la scelta di frequentare queste facoltà fosse loro preclusa ma ancora una volta non è questo il caso. Si potrebbe pensare a misure che rendano uguali le condizioni di lavoro di entrambi: ad esempio la maternità anche per gli uomini(così l'imprenditore non può pensare:" meglio un uomo perché almeno non rischio che vada in maternità", ragionamento che almeno in Italia c'è). Alla fine a parte qualche piccola miglioria, la cosa migliore da fare sarebbe investire nell' istruzione senza distinzione di sesso, cultura o religione.

  • @supafeu
    @supafeu Před rokem +2

    Minuto 8:20 secondi hai commesso una serie di errori concettuali. Tanto minore è il grado di istruzione tanto peggiore è il lavoro che si può trovare, arrivando ad impieghi come pulizie di cisterne chimiche, manutenzione fognaria, movimentazione manuale dei carichi ecc tutte cose logoranti e lavori molto rischiosi che per ovvi motivi o vengono preclusi alle donne o non vengono scelti dalle donne o portano a paghe commisurate al effettivo lavoro svolto. Quindi essendoci profili lavorativi differenti per genere l’uguaglianza teorica è impossibile, il fatto stesso di cercarla è sbagliato

  • @vincenzo8330
    @vincenzo8330 Před 3 lety +3

    All'interno della mia agenzia avevamo bisogno di una figura da inserire nel reparto vendite. Su 323 richieste totali, abbiamo fatto un confronto delle richieste con il mio socio tra uomini e donne, e abbiamo notato l'87% delle donne non sono state in grado nemmeno di comprendere due righe di un testo di un annuncio lavorativo (e un buona parte è gente laureata), nella loro candidatura c'era scritto di tutto tranne che quello che gli era stato cercato. È grave ragazzi. Altro che teorie!!!

    • @cricri4561
      @cricri4561 Před 10 měsíci

      Vabbè siete stati sfortunati, io a lavorare con le donne mi sono quasi sempre trovato benissimo

  • @Simone-fe3de
    @Simone-fe3de Před 3 lety +3

    Tra i lavori prettamente maschili hai dimenticato il muratore, il contadino, e quello che sta negli altiforni. Comunque hai confermato che le donne prendono meno perché lavorano meno o fanno lavori che pagano meno. Bravo.

  • @sommojames
    @sommojames Před rokem +2

    "le donne sono istruite quanto gli uomini" ok, ma istruite in cosa? Con una laurea triennale in informatica presa male trovi lavoro a tempo zero ed hai discrete possibilità di carriera. Con un 110 e lode in letteratura fai molta più fatica...
    Questo per citare due corsi di laurea a netta prevalenza maschile e femminile rispettivamente

  • @unnomeacaso7005
    @unnomeacaso7005 Před 4 lety +8

    Semplicemente: in molti posti per le donne, madri di famiglia e non, il lavoro è ancora considerato UN OPTIONAL, mentre per l'uomo, di famiglia e non, UN DOVERE. Quando alle donne verrà insegnato a non cercare il buon partito per farsi campare e entrambi potranno sentirsi liberi di lavorare o stare a casa coi figli senza che questo abbia spiacevoli conseguenze (soprattutto di stigma sociale) sull'uno o l'altro aspetto, penso che i divari si attenueranno significativamente. Ma bisognerà lavorare sulla cultura.
    A tal proposito, riguardo il paradosso norvegese, spesso citato: alle donne sono date legalmente garanzie qualunque sia il tipo di lavoro che scelgono (cosa questa che dimostra quanto da quelle parti siano avanti), ma CULTURALMENTE persistono modelli patriarcali stereotipizzanti il virile e il femmineo (eradicarli dopo secoli è tutt'altro che facile), per cui le donne scelgono lavori stereotipati NON per biologia ma per CULTURA, proprio per via di questi stereotipi radicati interiormente. L'altro paradosso di quelle terre, il NORDICO, quello per cui nei paesi del Nord Europa si ha un picco di violenza sulle donne nonostante lì le donne abbiano chance praticamente pari a quelle degli uomini, è una chiara conferma di questo discorso.

    • @luigibonini
      @luigibonini Před 4 lety +3

      Le donne scelgono lavori stereotipati per colpa della cultura?? Ma dove sta scritto?? Quindi per lo stesso ragionamento le bambine scelgono di giocare con le bambole e i bambini con la palla per il malvagio sistema patriarcale imposto dai maschi oppressori per mantenere il potere? Guardate che la teoria gender, ultima trovata del femminismo, è già stata ampiamente debunkerata: www.sabinopaciolla.com/dummitt-studi-di-genere-mi-spiace-mi-sono-inventato-tutto-e-vi-spiego-perche/

    • @unnomeacaso7005
      @unnomeacaso7005 Před 4 lety +1

      @@luigibonini A tutti noi da piccoli inconsciamente vengono inculcate cose sessiste, da donne verso uomini, da uomini verso donne, da uomini verso uomini e da donne verso donne.

    • @luigibonini
      @luigibonini Před 4 lety +1

      @@unnomeacaso7005 questo può essere vero soprattutto in certi contesti culturali di palese oppressione femminile, quali le società musulmane. Ma voler ricondurre le differenti scelte lavorative di uomini e donne alla cultura patriarcale è frutto di ideologia, non di scienza.

    • @unnomeacaso7005
      @unnomeacaso7005 Před 4 lety +1

      @@luigibonini dappertutto sono diffusi i preconcetti sessisti, dove in maniera più palese e opprimente e dove in modo più sottile e trasfigurato

    • @rhythmicmusicswap4173
      @rhythmicmusicswap4173 Před 4 lety +3

      Finché i datori di lavoro chiederanno costantemente alel donne durante i colloqui se hanno intenzione di creare famiglia, finché essere incinte spesso significa rischiare di perdere il lavoro, finché tra lavoro e famiglia spesso non è l'uomo, ma la donna he so trova a dover scegliere sia per motivi culturali, sia perché il congedo familiare non è equo è difficile riuscire a raggiungere una parità.

  • @occhidimatto
    @occhidimatto Před rokem +1

    Due domande:
    1 se un'azienda può veramente risparmiare sulle risorse umane a parità di risultato, non assumerebbe prevalentemente donne? Eppure un risparmio del genere per certe aziende potrebbe fare la differenza tra il fallimento e la sopravvivenza.
    2 perché quando si parla di lavori quasi esclusivamente maschili non vengono mai citati gli spazzini, i lavoratori dell'edilizia e in generale tutti i lavori più rischiosi? Il 90% delle morti sul lavoro è uomo, non è giusto retribuire di più il rischio?
    Sui lavori domestici ci sarebbe altro da dire. Se mediamente si pensa a lavare e stirare si fa una riduzione della questione. Anche lí quando si tratta di fare un qualcosa di più pesante o rischioso la maggior parte dei casi la fa l'uomo. Controllare i tetti, potare alberi, spostare mobili etc.. Col risultato che anche lì chi muore di più è lui...
    Cito un episodio: tempo fa mi trovavo in un ufficio nel quale eravamo pochissimi uomini. Un giorno si rese necessario spostare armadi, tavoli etc... Ovviamente solo uomini hanno collaborato alla parte più faticosa, e uno di questi aveva anche problemi già di suo.
    Sulle pensioni poi si glissa sempre sun aspetto non indifferente: gli uomini lavorano più tempo ma muoiono mediamente 5 anni prima. Con un risultato medio di 6 anni di pensione goduta in meno. Non mi sembra poco. Unito alla differenza di età tra i partner nella coppia fa sì che in pratica quasi la totalità delle pensioni di reversibilità ha beneficiarie appunto le donne.
    Infine, proprio per non fermarsi alla prima statistica, ho curiosato nel sito INPS sulle malattie. Ho trovato che per ogni giorno di malattia indennizzata agli uomini sono 4 per le donne. Vero che manca il dato di quanti siano gli uomini e quante le donne in valore assoluto ma mi sembra già un inizio di indicazione.

    • @iuter87
      @iuter87 Před rokem

      6+5 perchè le donne vanno in pensione a 62 anni e gli uomini a 67 anni.

  • @Echteseele
    @Echteseele Před rokem +1

    si ma la scelta del lavoro che si vuole fare mi sembra molto libera (tra quelle che sono state citate nel video come professioni maschili o professioni femminili), se una persona ha altre priorità nella vita anziché il lavoro ci sta
    se una donna è penalizzata sul lavoro perché, dovendo fare i lavori in casa, non si può dedicare al lavoro al 100% più che altro le direi di scegliere meglio il compagno con cui andare a convivere
    ma di certo non è colpa del datore di lavoro
    nota: sono un uomo single che lavora a tempo pieno (in passato facendo molti straordinari), in casa faccio tutto tra lavare, stirare, cucinare e fare la spesa. Nonostante questo "impegno" fuori dal lavoro anni fa mi fu proposta una promozione a cui ho rifiutato perché non volevo ritrovarmi tutti i giorni ancora in ufficio alle 7 di sera.
    In che modo una donna sarebbe penalizzata rispetto a me?
    Se si vuole aggiungere la questione dei figli direi che scegliere di fare figli al giorno d'oggi è una scelta, ovviamente comporta un enorme impegno, ma è una scelta. Da un anno a questa parte ho smesso di fare straordinari e alle 17:30 smetto di lavorare perché voglio andare in palestra e la sera studio, se per questo motivo non sarò promosso sul lavoro... pace. Sono consapevole del fatto che ho fatto una scelta e non posso avere tutto ma non ne faccio una colpa alla società...

  • @adramelch82
    @adramelch82 Před 4 lety +4

    Il vero problema in Italia è che ci sono tantissime microaziende, le quali, prima di assumere una donna, ci pensano non una ma dieci volte. Perché chiaramente, in caso di maternità, l'azienda rischia di trovarsi in una situazione difficile. Questo è un problema di difficile risoluzione, anche perché, pur equiparando il congedo parentale maschile a quello femminile, le donne con un certificato medico potrebbero ottenere, mesi prima del parto, la possibilità di starsene a casa. Del resto, per alcune donne, tornare al lavoro qualche mese dopo aver partorito è un sacrificio troppo grande, quindi è possibile che preferiscano rimanere a casa per un periodo più lungo (se possono permetterselo, tipo se lavorano nel pubblico). Tutto questo, con aziende mediamente più grandi, non succederebbe.

  • @SEVENSENT
    @SEVENSENT Před 4 lety +3

    Argomenti presenti nei video da cui hai tratto le clip, e che non hai menzionato:
    Esistono studi in merito alla psicologia della personalità che motivano i diversi interessi occupazionali di uomini e donne, nei paesi scandinavi (ritenuti particolarmente egualitari) questo divario aumenta, non diminuisce. I medesimi studi spiegano come alcuni tratti della personalità mediamente più presenti negli uomini tendano a produrre lavoratori più competitivi, più inclini a chiedere aumenti ed a specializzarsi (maggiori risorse, maggiore status, maggiori possibilità sul mercato sessuale - per un uomo). Dimostrare quanto ambo gli esempi siano il prodotto di influenze culturali che impongono "ruoli di genere" è un azzardo, il che dovrebbe dissuadere dal formare un discorso che porti questo argomento come punto cardine.

  • @alexdragomirescu5084
    @alexdragomirescu5084 Před 4 lety

    Il gender gap:
    czcams.com/video/-unMZ-WlhV4/video.html
    czcams.com/video/hsIpQ7YguGE/video.html

  • @meMetallo
    @meMetallo Před 4 lety +1

    Mi chiedo quanto nell'analisi di queste statistiche si tiene conto del fatto che molte delle posizioni più alte sono occupate da persone di età avanzata che riflettono degli scenari culturali di accesso al lavoro che non valgono per una persona giovane. Dico castronerie?

  • @giuliopantelliano313
    @giuliopantelliano313 Před 4 lety +1

    Riguardo allo studio del World Economic Forum è lungo, ma lo leggerò quanto prima. Unica domanda che mi sorge subito: vi era la possibilità anche di esprimere una disparità salariale inversa e questa disparità è stata sommata algebricamente in modo tale da "annullare" quella standard? Vi era un gruppo di sottoposti al sondaggio 50% maschile e 50% femminile?
    Perchè, in caso contrario, lo studio avrebbe degli errori statistici così gravi da essere completamente infondato.

  • @TheSghetty
    @TheSghetty Před 4 lety +1

    Grazie per questo video, molto ben fatto! In generale le statistiche di questa come di altre disparità in cui si vanno solo a vedere le quantità (ci sono X donne di qua e Y uomini di là) hanno il problema di essere estremamente grezze, e succede che chi le fa di solito lo sa, ma chi le legge le prende come spunto per dire "vistoooo?!", senza andare a fondo, senza essere scettici, da una parte e dall'altra. Già per capire se sta accadendo un fenomeno culturale complesso come una disparità tra uomini e donne a livello di salario, è necessario tirare in ballo un sacco di altri fattori; figurarsi andare a capire perché, dove bisogna concentrare i propri sforzi, o altro. I fenomeni socio-culturali come questi sono complessissimi, e studiarli in un ambiente controllato da una parte è ciò che sappiamo funzionare per la fisica, ma dall'altra è un problema, perché è proprio la complessità a generarli.
    Grazie per aver fatto un po' di chiarezza e per aver fornito fonti da leggere!

  • @alessandrascibona4873

    ciao potresti dirmi dove hai preso la formula di oaxaca?la fonte? grazie

  • @sergejcancelo
    @sergejcancelo Před 3 lety +1

    Certo, peccato che dimentichi che ci sono un sacco di maschi i quali lavorano in nero e senza dignità.
    Dimentichi che le quote rosa nei lavori manuali non esistono.

  • @ReiP95
    @ReiP95 Před 3 lety +1

    Pari opportunità non significa pari risultati.
    La dottrina attuale è cercare di pareggiare i risultati garantendo alle donne maggiori opportunità quali: quote rosa, doppi standard nei concorsi pubblico ecc.
    Questo era il fatto, ora segue la mia personale opinione.
    È un atteggiamento poco responsabile che per poter "sventolare" buone statistiche sulla supposta parità di genere, svilisce le donne ecrea una situazione in cui diventa più utile lamentarsi e richiedere più diritti a ogni difficolta piuttosto che darsi da fare e lavorare su se stessi. Contribuendo a creare un circolo vizioso che non fa altro che peggiorare il divario.

  • @0xc0ffee_
    @0xc0ffee_ Před 2 lety +1

    Amazon ha fatto un test con i blind CVs, dove il nome e il genere della persona erano eliminati.
    Hanno notato un calo delle assunzioni delle donne di diversi punti.

  • @fabiominelli9933
    @fabiominelli9933 Před 3 lety

    Innanzitutto, complimenti per il video! Sono contento che ci siano persone che cercano di guardare prima a dati concreti e poi parlare di fatti, non di circostanze.
    Voglio cercare di dare uno spunto di riflessione, soprattutto riguardo al video che hai inserito di Jordan Peterson : lui non dice che il fenomeno della diversità salariale non esiste, ma dice che non è SOLO dovuto al sesso. Inoltre, quando hai parlato del fatto che se prendessimo un soggetto, uomo o donna che fosse, e lo inserissimo in un contesto lavorativo "tipicamente" maschile o femminile, questo guadagnerebbe il 14% in meno facendo quello femminile,cosa che non è dovuta al sesso, ma al tipo di occupazione, perchè se, come giustamente puntualizzavi, i lavori tipicamente maschili sono, per esempio, legislatore, manager, etc., è normale che in quel caso si abbia una differenza di guadagno, perchè è proprio il tipo di lavoro che cambia, non il sesso del lavoratore.
    Detto ciò, spero di poter instaurare un dialogo, perchè affrontare argomenti del genere è essenziale per la nostra progressione sia in campo sociale che economico

  • @davidemagni6654
    @davidemagni6654 Před 4 lety +2

    Nella mia esperienza personale, molte donne che ho incontrato hanno deciso loro di limitarsi o di triplicare gli sforzi sia per lavorare a tempo pieno che per seguire la casa, ciò mi dice che in alcuni casi sono loro a desiderarlo.

    • @madameannalisa6386
      @madameannalisa6386 Před 4 lety +1

      ... Credo che sia molto più legato alla visione nostrana della gestione della casa di quello che puoi pensare perché è semplicemente così... io stessa sono stata pressata per essere più signorina quindi non credo che tutte quelle che hanno seguito quelle pressioni lo abbiano fatto sempre e solo per desiderio personale.

    • @davidemagni6654
      @davidemagni6654 Před 4 lety

      @@madameannalisa6386 infatti non voglio affermare che ciò che la mia esperienza mi ha fatto intendere sia preminente, solo che forse esistono più cause che si legano tra loro.
      Con ciò io non so quanto la biologia possa contare

    • @davidemagni6654
      @davidemagni6654 Před 4 lety

      @@madameannalisa6386 Voglio chiedere: è palese questa fortissima manipolazione sin da bambine? Durante la crescita della: bambina, ragazza, donna i sogni i desideri e atteggiamenti sono legati in maniera preponderante al loro background culturale? Alcune donne possono trovarsi a loro agio in questa cultura?

    • @vaasmontenegro9671
      @vaasmontenegro9671 Před 7 měsíci

      Colpa del patriarcatoh1!11!1!!11!1😂😂😂

  • @soysquid4312
    @soysquid4312 Před 4 lety +6

    TuTubo andrebbe bene a fare un video per PragerUniversity. La cultura è quella.

    • @soysquid4312
      @soysquid4312 Před 4 lety +2

      @Sterling Archer Meglio di Louder with Crowder? Sì. Migliore di un programma/canale serio? No.

    • @soysquid4312
      @soysquid4312 Před 4 lety +3

      @Sterling Archer esatto! Proprio come nel video di "the suicide of europe" dove annunciavano che la popolazione medio orientale avesse preso controllo dell'intera europa, tirando fuori come """prova""" che il nome più usato per i neonati nel UK fosse Mohamed (che in realtà era DECIMO) oppure che in un solo anno il numero di immigrati era aumentato del 2% (la percentuale vera era poco meno della metà).
      "eh però questo è solo un video"
      Parliamo allora del video sull'impero inglese, dove affermavano che la democrazia moderna è nata grazie all'impero britannico perchè avevano sconfitto i nazisti, di conseguenza i loro abusi sulle colonie erano giuste (molti indiani e irlandesi si incazzarono abbastanza, e ci credo)
      Oppure nel video dove affermavano che auto più grosse= più sicure (dormivano durante le lezioni di scuola guida)
      Se vuoi un conservatore decente guarda Peterson, perchè con PragerU caschi male.

    • @soysquid4312
      @soysquid4312 Před 4 lety

      @Sterling Archer oh oppure quando hanno detto che l'Europa ha messo le basi delle loro democrazie (che sono tutte diverse fra di loro) sul cristianesimo.

    • @nienteniente4168
      @nienteniente4168 Před 3 lety

      Segui il Gravel Institute?

  • @user-st4ly4eo1s
    @user-st4ly4eo1s Před 26 dny

    Esistono tantissime donne dirigenti in Enti pubblici che guadagnano ottime cifre, alla pari di dirigenti uomini, e ovviamente di più rispetto a semplici impiegati.
    Stesso discorso per tantissime donne nella magistratura.
    Stesso discorso per le tantissime professoresse universitarie e scolastiche.
    Stesso discorso per donne che svolgono la professione di notaio, ecc....
    Poi se proprio vogliamo andare nel lavoro per aziende private, posso dire che nell'azienda dove lavoro la direttrice è donna, l'amministratrice pure e anche diverse referenti di zona, poi ci siamo noi operai, e ovviamente molte sono anche donne.
    Onestamente non capisco che lavoro facciano esattamente coloro che affermano che "le donne guadagnano di meno solo perchè sono donne....".
    A parte che gli stipendi degli Enti pubblici sono noti a tutti, quindi non credo che ogni Statuto di ciascun Ente pubblico preveda stipendi più bassi per le donne in quanto tali....
    Idem nel privato, mi sembra che comunque esistano contratti collettivi nazionali di categoria dei quali i sindacati e gli Ispettorati del lavoro sono perfettamente a conoscenza.
    Poi è ovvio che se per "le donne vengono pagate di meno" si intendono lavori in nero (ristoranti, domestiche e badanti in case private, all'oscuro e in contanti), beh esistono anche tantissimi uomini che lavorano in nero e che spesso non vengono proprio neanche pagati e devono ingoiare il rospo e passare al prossimo cliente nella speranza che quest'altro paghi.....

  • @lorenzopassioni6899
    @lorenzopassioni6899 Před 4 lety +2

    Donne e uomini sono uguali? Siamo diversi, ma non vuol dire che uno sia meglio dell'altro.

  • @philippusparacelsus4136
    @philippusparacelsus4136 Před 4 lety +4

    Mi sembra che chiunque discuta l'argomento con serietà non cada né nella trappola di dire "è tutto scelte personali" né in quella di dire "è tutto discriminazione". Condivido la maggior parte delle cose dette nel video. Tuttavia, ci cadi anche tu nella trappola quando dici, per esempio, che "pensare che sia normale avere lavori prettamente maschili o femminili è discriminazione". I minatori e i carpentieri sono di solito uomini per un motivo fisico piuttosto ovvio, ed è assolutamente normale. E cadi nella trappola anche quando dici che il differenziale dovuto alla discriminazione "spiega la maggior parte del pay gap", contrariamente a chi dice che è una questione di libera scelta: la realtà è che NON LO SAPPIAMO.
    Esempio: chiunque conosca i dati psicologici sull'argomento sa che di solito le differenze medie tra uomo e donna sono minime ma aumentano agli estremi, il che è rilevante in questioni di occupazione; sa anche che il tratto più distintivo è differenza di interessi, in particolare interessi per persone vs interessi per cose (un ingegnere è moolto interessato alle cose, uno psicologo mooolto alle persone.. ricorda qualcosa?). Altre differenze come inclinazione al rischio e aggressività sono anche rilevanti in termini occupazionali (vedi: managers).
    Dire che tali differenze sono spiegate "in maggior parte" dalla cultura e dalla discriminazione è sbagliato tanto quanto dire: "è tutto natura". Entrambe NON sono supportate da dati scientifici. Queste differenze sono costanti attraverso nazioni, età, livello di educazione, data dell'esperimento (Feingold 1994). Rimangono costanti pure nelle comunità che tentano di equalizzare radicalmente uomo e donna, come le comunità utopiche americane o i kibbutz (Rhoades 2005). Sembra che addirittura AUMENTINO FORTEMENTE nei paesi che riteniamo avere meno discriminazione (paesi scandinavi, per esempio) e sono più ricchi (Falk Hermle 2018).
    Con tutta onestà, dire che per la maggiore non è una questione di scelta è una "paraculata" tanto quanto dire che è tutta una questione di scelta: è probabilmente tutti e due, e NON SAPPIAMO in che dosi.
    Feingold 1994: cin.ufpe.br/~ssj/Gender%20differences%20in%20Personality%20A%20Meta-.pdf
    Rhoades 2005: Taking sex differences seriously.
    Falk Hermle 2018: science.sciencemag.org/content/362/6412/eaas9899

    • @WhatsupEconomy
      @WhatsupEconomy  Před 4 lety +1

      In realtà non è così. Consiglio la lettura del paper "Race and gender in the labor market" dove utilizzano la scomposizione di Oaxaca e calcolano il differenziale della discriminazione e della produttività. I dato fanno propendere maggiormente per il primo fattore. Saluti

    • @philippusparacelsus4136
      @philippusparacelsus4136 Před 4 lety +1

      @@WhatsupEconomy Mi piace come la metti: "Il dato fa propendere maggiormente per il primo fattore". Potrei dire che sono d'accordo, almeno guardando alla letteratura che conosco, quindi siamo a posto. Detto questo: preferisco astenermi comunque, come ho detto nel commento, perché trovo troppo poco affidabili i risultati di questi modelli in casi come questi.
      Saluti e buon lavoro!

  • @alessioc7365
    @alessioc7365 Před 4 lety +15

    Sul canale "istituto liberale" c'è un video che spiegherebbe come il gender pay gap non può esistere perchè andrebbe contro la logica del profitto delle aziende, cosa ne pensi? :)
    czcams.com/video/6iW0hSsOFTw/video.html

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +13

      È una cazzata perché parte da presupposti sbagliati, il gender pay gap significa che le done in media guadagnano meno degli uomini, non che per lo stesso lavoro le donne sono pagate meno (che è illegale). Il che significa che le donne fanno lavori meno retribuiti, questo è ovvio e non è opinabile, ci sono i dati. Il dibattito è sul perché fanno quei lavori, è una loro scelta o è frutto di discriminazione?

    • @Lucian86
      @Lucian86 Před 4 lety +8

      @@federicobidone7789 Leggiti il paradosso scandinavo per trarre qualche conclusione in merito.

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +3

      @@Lucian86 Il paradosso nordico, suggerisce semplicemente che non c'è correlazione tra uguaglianza sociale e violenza, non vedo cosa c'entri il discorso.Che idea stai suggerendo che dovrei farmi?

    • @antoniorossi490
      @antoniorossi490 Před 4 lety +7

      @@federicobidone7789 Forse si riferiva al paradosso Norvegese, si fa facilmente confusione tra questi paradossi provenienti tutti da quella parte del mondo, questo paradosso mette in evidenze di come in Norvegia, una delle nazioni più paritarie e meno sessiste al mondo, le persone tendano a svolgere, più che altrove, lavori tipicamente stereotipati per il propio genere, ad esempio gli ingegneri sono quasi tutti uomini, anche più che in Italia, il personale infermieristico è quasi tutto femminile, inoltre queste scelte di vita si stanno rinforzando rispetto alle generazioni appena passate, inoltre a livello mondiale i paesi scandinavi hanno la più bassa percentuale di iscritti donne a studi universitari di tipo STEM mentre le percentuali più alte di donne tra gli iscritti a tali facoltà si registra nei paesi mussumani. Adesso ti cerco un paio di articoli da linkarti.

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +1

      @@antoniorossi490 Può essere, ma non vedo cosa c'entri anche questo. In che modo il fatto le persone facciano lavori stereotipati dovrebbe darmi un idea sul gender pay gap.
      A prescindere da questo, non vedo perché fare un lavoro stereotipato dovrebbe costituire un problema sociale.

  • @pa9321
    @pa9321 Před rokem +2

    Lo so che non ha rilevanza con lo stipendio, perché è una "libera scelta" (anche se di fatto non lo è), ma sarebbe curioso vedere, nell'arco di una vita, quanto un uomo spende per una donna (cene, mutui, alimenti, regali...), e quanto una donna spende per un uomo. Magari pure diviso per spese dirette (tipo una cena) e indirette (tipo una macchina costosa per fare colpo, lui, un nuovo paio di scarpe per fare colpo, lei). Esiste una statistica del genere?

    • @mr.wooper6605
      @mr.wooper6605 Před rokem +2

      Credo proprio di no.
      Però, per esempio, pensiamo a un matrimonio (con figli). Chi ci perde in caso di divorzio è al 99% delle volte l'uomo.

    • @cricri4561
      @cricri4561 Před 10 měsíci

      Le statistiche vengono fatte solo per dimostrare le discriminazioni nei confronti delle donne, figurati se qualcuno si prende la briga di fare una statistica da cui si evinca il contrario

  • @teseonicassio2901
    @teseonicassio2901 Před 4 lety +1

    Grazie per il video, sono molto confuso su questo argomento e tendo a dare ragione un po’ a entrambi i lati del dibattito: continuo a pensare che i fattori biologici abbiano un effetto sulle decisioni lavorative, ma ammetto che ci sono anche delle situazioni culturali ad influire.
    Sia chiaro, quello che hai detto tu ha evidenziato che il problema non è legale, ma sociologico e culturale, inoltre risolvere questa situazione è nell’interesse di tutti, uomini e donne. Per cui semplicemente chiedo alle donne di non sfruttare questo ennesimo video per dipingere gli uomini come mostri approfittatori e fare le vittimiste. Se dobbiamo risolvere questo problema lo faremo come abbiamo sempre fatto: metodo scientifico e sangue freddo, senza perdere tempo in recriminazioni.

    • @amuielabianchi4381
      @amuielabianchi4381 Před 3 lety

      non c'è alcun proglema da risolvere. czcams.com/video/_KBUXs9EaIo/video.html&ab_channel=doppistandard

  • @fabioc.3859
    @fabioc.3859 Před 4 lety +1

    Suggerirei un uso piu' accorto delle fonti accademiche, possibilmente specificando meglio il contesto della ricerca e l'anno di publicazione. Alcune delle fonti citate nel video sono a mio parere un po' troppo datate. Inoltre eviterei frasi del tipo "la ricerca scentifica ci dice...". Altrimenti si rischia una generalizzazione che scade nella superficialita'.

  • @lorenzocasesa1328
    @lorenzocasesa1328 Před 3 lety +1

    Il Pay Gap non esiste. È impossibile per legge dare stipendi diversi a parità di ruolo, mansionè e ore retribuite!!!
    Invece il Tax Gap esiste, tutto a favore delle Donne di 3 punti percentuali. Chi ce lo restituisce a noi Uomini?
    Inoltre le Donne non fanno i lavori più rischiosi, quelli dove si muore e per questo maggiormente retribuiti:
    Militari in missioni varie
    Pompieri
    Muratori
    Minatori
    Acciaierie
    Fonderie
    Lavorazioni meccaniche
    Ingegneria
    Cantieri navali
    Sommergibilisti
    Marina militare
    E molto altro, incluso che le Donne preferiscono il part time.
    Quindi finitela con questa cazzata del Pay Gap. Anzi parliamo del Tax gap.

  • @sommojames
    @sommojames Před rokem +1

    La ripartizione dei compiti domestici è una conseguenza della carriera della donna e dell'uomo, non la causa

  • @andrea7935
    @andrea7935 Před 4 měsíci

    Manager, policiti e dirigenti peccato che siano categoria statisticamente poco significative. Se ci limitiamo al lavoro impiegatizio ed operaio vediamo che semplicemente le donne guadagno meno perché a sono più impegnate in lavori non full-time e 2 sono impiegate in settori meno redditizi, ma anche in lavori meno pericolosi o che richiedono meno forza fisica: e permetti che un lavoro più rischioso o più faticoso sia più pagato che lavorare nella maglieria, anche se ogni lavoro in certe condizioni è comunque stressante?

  • @sonandrea6519
    @sonandrea6519 Před 4 lety +15

    ma se le donne sono produttive uguale e costano di meno per un'azienda, perché le aziende non assumono solo donne?
    (è una domanda provocatoria)

    • @user-vj4wn9dm9b
      @user-vj4wn9dm9b Před 4 lety +1

      Lol. Forse non hai capito bene cos'è una statistica. Non è la singola donna a guadagnare/costare meno per la stessa posizione lavorativa (cosa vietata per legge), ma è in media che alle donne vengone preclusi lavori pagati maggiormente, creando quindi una differenza tra le statistiche "media degli uomini" vs "media delle donne"

    • @user-vj4wn9dm9b
      @user-vj4wn9dm9b Před 4 lety +2

      Quindi le posizioni che controargomentano queste statistiche sono "magari è una loro scelta", "magari sono meno istruite", "magari sono effettivamente meno produttive" e altre. Si va quindi a fare una analisi studiando "sono realmente meno istruite/produttive", "Se fosse una scelta non dovrebbero esserci differenza tra la percentuale di assunzioni tra uomini e donne, se a uno stesso lavoro si va a creare lo stesso curriculum" ecc. Sono cose difficili da studiare, per una serie di ragioni. Ma un po' alla volta ci si avvicina sempre di più a confermare la tesi del pay gap, non per preconcetto ma per risultato empirico

    • @ugogaddoA
      @ugogaddoA Před 4 lety +3

      mjiC j ma il gender pay gap, concerne proprio le differenze di salario nella stessa occupazione e posizione lavorativa, lo afferma anche il video

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety

      @@ugogaddoA il gender pay gap concerne la differenza di salario medio tra uomini e donne.

    • @ugogaddoA
      @ugogaddoA Před 4 lety +1

      Federico Bidone ma qui si cade in fallaci logiche, contraddittorie per la stessa logica di mercato

  • @vincenzocinella5661
    @vincenzocinella5661 Před 3 lety

    Raga, se la società diventa più egalitaria, come è che le donne preferiscono fari più lavori part time e lavorare in ambiti umanistici meno pagati in finlandia e in Svezia? Come è che ci sono più donne laureate in lauree STEM e in ingegneria femmine in Tunisia e Algeria rispetto che in Italia e in nord europa. Se fosse una questione di discriminazione, come mai più rendi libera la scelta per le persone e più le differenze tra uomo e donna aumentano? Pare sia il caso anche con i test della personalità tipo i big five

  • @Sezz91AeonGamer
    @Sezz91AeonGamer Před 4 lety +1

    Boh, non mi hai ancora convinto! Nessuna delle statistiche da te riportate non mi sembra quella adatta, troppe variabili che la appesantiscono e la fanno discostare! La statistica più adatta secondo me è la più semplice cioè il rapporto tra il salario guadagnato in base al tempo di lavoro (perche i movimenti femministi si battono per la discrepanza di salario e non di reddito)! es. quanto guadagna questa persona in un ora.. se guadagna più un uomo rispetto ad una donna allora il gender pay gap esiste, se sono abbastanza simili non esiste la discriminazione, la differenza la fanno altri fattori: straordinari, impegno, maternità, malattia ecc.

  • @dariodipersia
    @dariodipersia Před 4 lety +1

    Lavoro bellissimo. Complimenti. Hai dato idea di quanto sia complesso e concreto la discriminazione di genere.

  • @bluetuono3798
    @bluetuono3798 Před 3 lety

    Io sono d'accordo con molte cose che hai detto nel video ma non penso che sia corretto considerare gender pay gap anche la minor partecipazione al lavoro delle donne o a lavori meno redditizzi/ part-time. Penso che il pay gap sia solo il minor reddito di una donna a parità di lavoro, carica, ore di lavoro ecc. E capisco che sia difficile metterle tutte dentro un'unica statistica ma non penso che per questo si possa prendere una statistica grezza e dire che il pay gap esiste. Secondo me hai divagato molto dal tema del video(hai detto cose vere con cui concordo al 100% ma non c'entravano molto con il gender pay gap).

  • @davidescristofaros2241
    @davidescristofaros2241 Před 4 lety +1

    Hai accomunato la clip di Jordan Peterson a quella della tipa come se i due stessero esprimendo la stessa opinione, ed è sbagliato. Mentre la tipa ha affermato in modo convinto che il Pay gap non abbia nulla a che fare col sesso, Peterson ha detto che "is NOT ONLY due to sex", quindi lui non ignora che parte del Pay gap sia dovuto per una discriminazione di genere.

  • @giorgiopilastro445
    @giorgiopilastro445 Před 3 lety

    Alcuni concetti non stanno in piedi. Se mi dici che ci sono lavori '' maschili'' e' 'femminili' '. Allora perché una donna al posto di fare un lavoro dove prende meno non va a fare il muratore, l' elettricista...? Forse si dovrebbe tener conto anche della occupazione che svolgono maschi e femmine all'interno nel mondo del lavoro. Perché da come parli sembra che tutti i lavori debbano essere retribuiti allo stesso modo, ma di certo non può essere così, facciamo finta che una insegnante prende 1400 euro al mese. Allora un elettricista, un pizzaiolo un camionista... Dovrebbero prendere tutti 1400?

  • @giandomenicociccone1190

    Ma potevi usare il termine patriarcato a inizio video? Così lo cestinavo subito a inizio video?

  • @otman354
    @otman354 Před 4 lety +2

    Non so se ti ricordi di me ma mi avevi promesso che avresti fatto un video sulla Moneta

  • @francescobondini3051
    @francescobondini3051 Před 4 lety +1

    Video molto interessante, sono d'accordissimo. Ma vorrei esprimere due punti che non condivido totalmente.
    1) secondo me non ha senso fare una statistica mondiale, perché ci sono troppi fattori. Faccio un esempio: io adesso sto vivendo in Russia da quasi un anno, ed è evidente che la discriminazione fra uomo e donna esista in particolare da parte di persone sopra i 30 anni, e questa discriminazione è molto più che in Italia. Quindi mi sembra evidente che paesi come la Russia abbiano un gender pay gap maggiore dell'Italia. Quindi considerare il mondo intero in una statistica non permette di vedere la vera identità del probelma in quanto può variare enormemente da paese a paese.
    2) certo, non è l'unico aspetto che entra in gioco, ma sono sicuro che la pura e semplice scelta professionale personale influisca sul gender pay gap. Perché è inutile dire "eh ma esiste il gender pay gap soprattutto nelle professioni del futuro" se è evidente che la maggior parte delle donne non è interessata a tali professioni. Mi spiego meglio, anche solamente alle superiori è evidente che le classi di scienze applicate e sopratutto tecnico indirizzo informatico le donne sono in estrema minoranza rispetto al agli uomini. E nonostante delle volte intervenga la famiglia nella scelta del percorso di studi superiore nella maggior parte dei casi è una scelta individuale. Quindi se ci sono pochissime donne che svolgono professioni più "tech" non è tanto per motivi discriminatori ma più che altro per scelta personale.
    Io non sono un esperto, questa è una mia opinione basata sulla mia esperienza in Russia (per quanto riguarda il primo punto) e a scuola (per quanto riguarda il secondo). Se ho detto qualcosa di errato per piacere mi farebbe piacere saperlo

  • @0xc0ffee_
    @0xc0ffee_ Před 2 lety

    Penso che tu faccia un errore di logica nel tuo ragionamento.
    Se ho capito bene dici "siccome le donne passano più tempo ai fornelli allora hanno meno tempo per sviluppare le proprie skill lavorative e quindi sono pagate meno" - e di conseguenza dici che il wage gap esiste.
    Ma in realtà no.
    Stai solo confermando che la paga è solamente dovuta alla skill guadagnata dalla persona negli anni... e che il problema non sta a livello retributivo ma a livello culturale - ma questo non dovrebbe essere chiamato wage gap ma "cultural gap", se vogliamo.

  • @samuelefranceschini341

    non ho capito quale percentuale ha stimato il World Economic Forum

  • @AmbroLore91
    @AmbroLore91 Před 4 lety +1

    Ho capito in pieno il tuo punto di vista. Ma non sono convinto che tu abbia ragione. Penso che la differenza di genere ci sia ma penso che non sia solo causato da un banale pregiudizio. Io ho lavorato in diverse aziende e ho avuto donne sia come capi che come colleghe e mi sono trovato sia bene che male, ma con un tasso pari a quello degli uomini. (la stupidità non ha genere). Penso che la differenza di genere in alcuni lavori sia dovuto principalmente a scelte personali più che fisiche o del datore di lavoro. Certo, in alcuni ambiti c'è sessismo ma penso anche che nelle maggior parte dei lavori questo non ci sia. Sopratutto per lavori che richiedono un certo titolo d'istruzione o d'esperienza. Non troverai mai un'imprenditore di un certo livello che rinuncia a un candidato migliore solo perché è donna.
    Insomma penso che il sessismo nel mondo del lavoro dovuto al pregiudizio ci sia ma abbia un peso più basso rispetto alle scelte che ognuno di noi compie.
    Note:
    Volevo aggiungere che noi ci siamo focalizzati, giustamente, solo sulla busta paga. Ma la qualità della vita non si misura solo coi soldi. Ho diverse amiche che hanno preferito un posto di lavoro meno retribuito ma che gli permetteva di avere orari più regolari (no turni), più vicino a casa e con un'ambinete lavorativo meno stressante.
    Altra cosa che non ho apprezato sono le possibili soluzioni. O meglio, non apprezzo per niente le quote rosa. È una soluzione grossolana, poco lungimirante che ha il solo scopo di "aggiustare" i numeri forzando le cose. Il problema, però, è sociale e non algebrico e quando hai che fare con il genere umano raramente 2+2 fa 4

  • @battistavennera1081
    @battistavennera1081 Před 4 lety +2

    Il video cade nell'inversione delle cause con le conseguenze. Innanzitutto non c'è chiarezza sul gender pay gap, perché non si capisce se è a parità di mansione e grado, o se è solo una media grossolana di salario pro capite. Il video dice che nei lavori tradizionalmente femminili, anche un uomo che fa quel lavoro guadagnerebbe meno degli altri uomini; quindi secondo lui i potenti, vedendo che quel lavoro è fatto soprattutto da donne, punisce tutti coloro che ci lavorano per pura misoginia. Invece secondo me sono gli uomini che, una volta fatto un confronto tra i diversi impieghi, scelgono uno di quelli che lo rende visibile e apprezzabile dalla popolazione femminile. Warren Farrell lo spiega benissimo: www.veja.it/2012/06/23/il-mito-del-potere-maschile-tesi-politicamente-scorrette/

  • @GIANLUCAGAMBULA666
    @GIANLUCAGAMBULA666 Před 4 lety

    Le chiedo scusa se scrivo di questo argomento su un video che non c'entra nulla su quello che starò x dire. Mi aspettavo una presa di posizione (quantomeno economica) riguardo le ultime faccende successe nel nostro paese. Ho interesse di sapere cosa ne pensa lei, la proiezione economica che ne conseguira (ovviamente a breve termine... Sennò le chiedo i prossimi numeri del superenalotto)... Sono curioso di sentire la sua

  • @Cris-ho1ky
    @Cris-ho1ky Před 3 měsíci

    Non c’è nessun gender Pay gap, chi produce di più guadagna di più, uomo o donna che sia. Se le donne venissero pagate di meno i datori di lavoro assumerebbero solo donne per risparmiare. Vuoi sapere chi è più discriminato sul lavoro? Gli uomini vivono mediamente 5-10 anni di meno e vanno in pensione due anni dopo. I morti per incidenti/infortuni sul lavoro sono per il 93% uomini poi ci sono gli infortuni permanenti, malattie professionali e infortuni comuni che colpiscono di più e più pesantemente gli uomini. Inoltre GLI UOMINI PAGANO IL 70% DELLE TASSE E RICEVONO IL 30% DELLE PRESTAZIONI MEDICO-ASSISTENZIALI.

  • @Cris-ho1ky
    @Cris-ho1ky Před 2 měsíci

    Alcuni consigli del World Economic Forum:
    1)adottare politiche attive per incrementare l’occupazione delle donne > ci sono già, si chiamano quote rosa, anche se le quote azzurre non esistono
    2)aumentare l’educazione finanziaria delle donne > invece degli uomini no? Ma che vi hanno fatto gli uomini? Perché li discriminate?
    3)aumentare la posizione delle donne nei ruoli di leadership > perché non si può fare lo stesso nei confronti dei neri? O degli stranieri? O dei disabili? Dei giovani? Degli uomini manco a parlarne vero? Gli uomini devono sempre essere ostacolati in tutto vero? Ok

  • @thegreatestguitaristonmars3608

    Si ma tutta questa analisi ma poi secondo me ti sei perso nelle questioni importanti e semplici. Se c'è un pay gap é per motivi validi, se un datore di lavoro assume un uomo invece di una donna ci sono dei motivi validi, per ragioni di competenze, disponibilità lavorativa. Chiamarla discriminazione non é proprio corretto e un analisi di questo tipo rimane un analisi semplicistica alla fine.

  • @cricri4561
    @cricri4561 Před 10 měsíci

    Quando penso a "lavori prettamente maschili" più che legislatore o manager penso a lavori di fatica: è normale che siano pagati più di una baby sitter. Oltretutto citi ricerche americane, ma lì il mondo del lavoro è diverso dal nostro (per esempio a quello che so non esistono i minimi tabellari dei contratti collettivi nazionali), cioè quello che dici è vero ma mi pare che in più di una occasione invece di partire dai dati e trarre le conclusioni parti dalle tesi che vuoi dimostrare e utilizzi dati che le suffraghino, in questo modo convinci solo chi già la pensa come te

  • @deTassu
    @deTassu Před 4 lety +1

    Un altro gran bel video, complimenti

  • @progfrog5504
    @progfrog5504 Před rokem

    Mi pare di capire che il gap vero e proprio stia nelle percentuali di assunzioni e non nel contratto, tuttavia attorno al minuto 4 si parla di statistica pay gap a parità di contratto di lavoro full time, 13.2 in area euro e 5 in Italia. Come tale gap sia attuato dai datori di lavoro non mi è chiaro; al di là di seconde attività o fonti di reddito che ovviamente non sarebbero da prendere in considerazione. Qualche minuto più avanti il video mi fa pensare più che altro a figure professionali con contratti elevati dove spesso vi è una certa mobilità verso il migliore offerente e contrattazione salariale, quindi non di inquadramenti da contratti nazionali o su fasce di reddito simili. Se così fosse centrerebbero molto le capacità individuali del lavoratore di estrapolare contratti migliori. Andrebbe poi considerato che certi lavori hanno un gap dovuto alla natura del lavoro stesso come certi inquadramenti nella ristorazione, ma a questo punto è la clientela ad essere sessista? Se si parla poi del privato (lo desumo anche se non viene mai specificato) credo che questo gap è dovuto al titolare che si assume il rischio di impresa, se basa le proprie assunzioni su basi effimere tanto peggio per la compagnia in questione che ne pagherà, casomai, il prezzo; non vedo come si possa fare i conti in tasca ad una persona su come sceglie di gestire la propria attività... al di là di un ingerenza statale che sarebbe da repubblica sovietica se non una spirale verso ulteriori distorsioni. Ad ogni modo cercare di regolamentare qualunque mercato su indicazioni puramente morali è spesso un azione puramente impulsiva ed è spesso pure sciocco perchè porta son se grossi problemi al sistema stesso al di là di ciò che è giusto o sbagliato. E' il prezzo da pagare per vivere in un sistema iper-finanziarizzato. Mi si scusi tutto il pippone ma ho poche capacità riassuntive, in ultimo sconsiglierei di corroborare le analisi con con quelle del WEF, hanno spesso statistiche spesso stiracchiate e un' agenda che mina l'imparzialità.

  • @ValentinoMariotto
    @ValentinoMariotto Před 4 lety

    mi permetto di darti un consiglio: il nome del canale va benissimo, ma secondo me dovresti dare più risalto al nome TUO! Sei bravissimo, competente, piacevole.. e c'è bisogno di gente come te nei media. Puoi crescere un bel po'. Però se devo raccomandare il tuo video a qualcuno, sarò scemo e smemorato io, ma non mi ricordo neanche come ti chiami - "Un tizio bravo su youtube". Dammi una mano, invece di scrivere il tuo nome in piccolo solo nel profilo instagram, ricordamelo a ogni inizio di video. Inventati una frase di benvenuto di rito da ripetere sempre. Forse potresti azzardare anche una breve sigla. Buon lavoro! :)

  • @BioTheHuman
    @BioTheHuman Před 2 lety

    Non capisco veramente come si possa dire con tanta leggerezza che la discriminazione di genere nel lavoro non esiste (come stanno facendo la maggioranza dei commentatori).
    Veramente pensiamo che il sessismo sia finito e che tutti siamo "uguali"?
    Non lo so, sono l'unico ad essere cresciuto in una società occidentale ed aver vissuto tutti i vari pattern tradizionalisti e sessisti ?(che ovviamente danneggiano entrambi i sessi).
    Poi, chiaro che bisogna fare le cose più scientificamente possibile, trovare dati e numeri, ma ignorare a prescindere la discriminazione a lavoro è semplicemente ridicolo.
    Anche perché, per tutti i maschi, siete mai riusciti ad ottenere un lavoro come segretari o avete visto segretari maschi? Eppure la legge non dice che ambo sessi hanno pari opportunità?
    Anche questo è tutto scelte personale e predisposizione biologica?
    E proprio a questo riguardo, io stesso penso che non possiamo ignorarlo, che è evidente una chiara predisposizione esista, ma ciò dovrebbe andare ad oscurare tutti le reali influenze che maschi e femmine subiscono da bambini?
    E qui non si parla solo di genitori e parenti che dicono la loro sulle scelte da prendere.
    Quando voi avete preso una scelta, non lo avete fatto perché siete stati ispirati da qualcosa, da qualcuno? Ecco, secondo voi, le ragazzine da chi si sentono ispirate se tutte le donne di successo che vedono sono attrici, make up artist e via su questa riga?
    Aspetto con ansia l'argomentazione "Beh non ci sono donne "di successo" in ambiti STEM o "maschili" perché non sono capaci" 🤦

  • @vts1133
    @vts1133 Před 2 lety

    Mi sembra che la mia modesta domanda sia stata censurata senza motivo. Chiedevo in tutta onestà perché nella definizione del gender gap index del we forum, tale indice è troncato a 1 in tutti i casi in cui la donna risulta favorita, come ad esempio salute, aspettativa di vita ed educazione in Italia.

  • @francescomirandola7324
    @francescomirandola7324 Před 4 lety +2

    Secondo me non hai letto bene i dati. Se davvero le donne si assestano per un anno, mentre gli uomini per un mese, non è per il semplice fatto che le donne biologicamente possono rimanere incinta? Cercare di annullare il gender pay gap è inutile, perché la bilancia non sarà mai perfettamente al 50% e si avranno sempre settori con maggioranza maschile o femminile. L'unica cosa che si può fare è quella di dare a tutti le stesse opportunità, e penso che non si possa fare di più di quel che si è fatto. Insomma, tutti possono studiare ingegneria, psicologia o storia, nessuno dà nessuna pressione. È anche per questo che gli uomini guadagnano di più, basta vedere le percentuali di maschi in informatica o ingegneria, o le percentuali di donne in psicologia. Non è un fattore culturale, facciamo tutti la stessa scuola, abbiamo le stesse famiglie e alla partenza siamo tutti uguali. Per di più, nel pubblico, le donne sono più presenti rispetto agli uomini, almeno in Italia, soprattutto con le nuove assunzioni. E quindi è comprensibile che nel privato sia il contrario. Non possiamo costringere gli imprenditori che sono già martoriati dalle tasse a assumere qualcuno solo perché si chiama "Francesca". L'impresa è sua, il rischio è suo, può assumere chi cazzo gli pare e piace se crede che sia un valore aggiunto per la sua azienda.

    • @obiwantrallala961
      @obiwantrallala961 Před 4 lety

      Non si vuole annullarlo del tutto. Proprio come dici tu, la donna può rimanere incinta e le ultime settimane di gravidanza e le prime dalla nascita non si possono scambiare col marito.
      Però se si dividesse in maniera più equa i giorni di maternità e paternità non sarebbe meglio? Se entrambi i genitori avessero diritto a tot giorni da dividersi ci sarebbe già meno "discriminazione" verso la donna, perché il datore di lavoro che assumerà saprà che uomo o donna che sia se questo avrà un bambino avrà diritto a delle ferie.
      Infatti ci sono aziende che preferiscono l'uomo a livelli alti per questa ragione, senza considerare però che esistono donne che non vogliono figli, che non possono averli o che hanno il compagno che può stare a casa per loro.
      Io onestamente, che sto studiando economia, una piccola preoccupazione la ho.
      Se dovessi fare dei colloqui o volessi farmi promuovere per dirigente/capo/menager e venissi scartata per un uomo, perché chi al potere dà per scontato che rimarrò più a casa di lui sarebbe giusto? E non è così improbabile come cosa

  • @saltovitale81
    @saltovitale81 Před 4 lety +3

    scusa ma non mi pare che questo video sia buono come gli altri. Certamente non è un caso che esca il giorno otto marzo. Forse ti sei sentito obbligato a parlare di qualcosa di "femminista", scivolando pericolosamente nella tentazione di aderire alla tesi per cui "il gender pay gap c'è solo e soltanto a causa del patriarcato, ossia c'è perché gli uomini sono stronzi". Ma le statistiche ci dicono sulle motivazioni fino a un certo punto. In particolare c'è un fattore che tu affronti poco, e che a mio avviso è una questione molto importante: quella della famiglia. Nella mia esperienza, di mie amiche e coetanee, molte scelgono lavori che danno una certa elasticità di orari per poter stare coi figli piccoli. Manco a dirlo, sono professioni pagate infinitamente meno e in cui la possibilità di fare carriera è praticamente zero. Il fattore famiglia limita le donne in un sacco di cose. Basti pensare alla carriera accademica, che non può essere "rinviata" e deve svilupparsi proprio in quegli anni in cui una donna è fertile. Riuscirci spesso comporta rinunciare ad avere figli.
    Insomma un video partito per smentire il video del collega, dati alla mano, si è spinto fino a dire che sì, le donne sono discriminate perché gli uomini sono stronzi... o quantomeno è quanto lasci intendere. Ma forse sono io che ho frainteso: nel qual caso, ti chiedo scusa.
    Non dico che non ci sia stronzaggine negli uomini, non dico che non ci siano datori di lavoro che apertamente trattano le donne in modo vergognoso (scene indecenti che ho visto io stesso). Dico però che bisogna rimettere tutti i fattori al loro posto se vogliamo veramente circoscrivere il problema. Sulla questione famiglia, ad esempio, si può fare poco.

    • @massimoambrosi305
      @massimoambrosi305 Před 3 lety

      Saltovitale Se per questo, Ho visto datori di lavoro donne che si comportavano in maniera ignobile.

  • @antonella6317
    @antonella6317 Před 4 lety +1

    GRAZIE.

  • @federicozunino1320
    @federicozunino1320 Před 4 lety +4

    Ottimo video, dati solidi, ma da non-economista, sono sorpreso e un po' confuso che non sia stato toccato un elemento fondamentale: la maternità.
    Anche considerando i sacrosanti e (spesso insufficienti, a livello mondiale o di primo mondo) incentivi e coperture per la maternità, per come é organizzato ora il mondo del lavoro, al nostro caro imprenditore-aguzzino conviene ancora - e non di poco - assumere un uomo rispetto ad una donna che, come suo diritto, voglia mettere su famiglia - e questo, soprattutto in ambito sanitario con i rischi biologici/infettivi e tutto il resto, puó voler dire "perdere" quel dipendente anche per oltre un anno.
    É discriminazione? Boia che sì. Le norme sono inadeguate? Secondo me, senza dubbio. Come risolvere? Di nuovo, da non economista, le soluzioni possibili sono solo due:
    - O, come menzionato alla fine del video, aumentare gli incentivi e le tutele per le lavoratrici femmine;
    - Oppure equiparare il "congedo per paternità" per gli uomini a quello per le donne.
    (Cue in: Urla di Nazifemministe).
    Scherzi a parte, non sarebbe una panacea manco da lontano, ma un rimedio del genere andrebbe, col tempo, ad attaccare anche quella discriminazione culturale di cui tanto si parla nel video. Le ultime statistiche che ho visto qualche anno fa parlavano di un'importante % di donne che, una volta "messa su famiglia", decidevano/avevano serie difficoltà a reintegrarsi nel mondo del lavoro anche per anni, se non per sempre. Equiparando il congedo di paternità a quello di maternità - e no, senza nulla levare al congedo di maternità, "basta" alzare quello maschile - al malvagio imprenditore-aguzzino-maschilista verrebbe rimosso un forte elemento di favoritismo, si andrebbe ad erodere - sia in ambito familiare che in quello sociale - la dicotomia "madre-caretaker, padre-breadwinner", e overall si farebbe un bel passo in avanti, seppur lento, verso l'egualità di cui tanti si riempiono la bocca nascondendo la mazza dietro la schiena.

    • @WebHackmd
      @WebHackmd Před 4 lety +3

      non è discriminazione, si sceglie il lavoratore più produttivo, punto, sai quanti altri fattori discriminanti indici di improduttività esistono? Non c'entra nulla il sesso, si parla di discriminazione sessuale solo perché questo fattore colpisce le donne, ma esso esiste solo in quanto è determinato da una scelta libera della donna, la quale d'altronde potrebbe, in base alle scelte fatte, eliminare questo discriminatorio. Esistono discriminatori equivalenti alla "maternità" il lavoratore è spesso coinvolto a fare scelte che diminuiscono o accrescono i sbocchi lavorativi, il bello di ciò è in base alle scelte libere ed individuale che la propria carriera si dispiega. Nel momento in cui si volesse eliminare le conseguenze delle proprie libere scelte, si introdurrebbe la necessità di operare una redistribuzione del reddito dal quelli che fanno buone scelte -in termini di carriera- verso coloro che fanno cattive scelte(esempio fare 3 figli consecutivi o non spostarsi verso regioni più promettenti o altre centinaia di scelte), e nessuno, in un sistema libero di auto-determinazione individuale, sarebbe disposto a pagare per le scelte altrui, ognuno è responsabile della propria vita, è anzi oppressiva l'esistenza di un sistema che, in base a determinate logiche morali e valoriali, pretenda di operare una redistribuzione per creare un risultato finale di apparente eguaglianza forzata di risultato, le condizioni sono uguali per tutti, sono le scelte libere a determinare il risultato, ma delle conseguenza delle tue scelte occupatene tu, non richiedere agli altri aiuti, incentivi o favoritismi, chiaro? Ma capisco che il senso comune per chi individua il male nel capitalismo non possa funzionare.

    • @federicozunino1320
      @federicozunino1320 Před 4 lety

      @@WebHackmd Mate, in linea di massima sono d'accordo con te - la responsabilità delle tue scelte é la tua, e l'avere reti di sicurezza statali spesso é una spada di Damocle - motivo per cui la politica dei sussidi, in generale, la vedo come una con degli enormi diminishing returns. Non condivido la parte delle "condizioni sono uguali per tutti" ma piú nel senso che, per essere le condizioni uguali per tutti, dovremmo nascere tutti in condizioni equivalenti se non identiche, ed avere le stesse opportunità crescendo. E questo non é. Allo stesso tempo, viviamo nella società in cui, piú che in qualunque altro momento della storia, é possibile avanzare e prosperare, checché ne dica un certo tipo di propaganda politico-sociale (I miei commenti sull'imprenditore-aguzzino erano ironici).

    • @federicozunino1320
      @federicozunino1320 Před 4 lety +1

      Per chiarire una cosa, quando dico che é "discriminazione", mi riferisco a quando la sola possibilità di poter fare la scelta di avere figli ( il "potenziale di scelta") va a precludere o limitate l'accesso al posto di lavoro. Quindi non una scelta compiuta, per cui uno ha appunto la responsabilità, ma il solo potenziale - che non dipende dal singolo - di poter fare quella scelta.
      Estendendo ed equiparando il congedo di paternità a quello di maternità, si andrebbe a rimuovere questa variabile, permettendo maggiormante invece, come dici tu, che siano fattori come le scelte fatte e la produttività effettiva / competenze ad indirizzare le scelte del titolare.

    • @titob5395
      @titob5395 Před 4 lety +1

      topos parli come se il fare una scelta implichi automaticamente anche la sua realizzazione, la nostra vita non dipende solo dalle nostre scelte ma anche dalle persone che si hanno intorno.
      Un datore di lavoro che guarda solo alla produttività sarà più propenso ad escludere una donna, perché potenzialmente, nel lungo termine, non sarà produttiva come un uomo (a causa di un’eventuale maternità). Quindi una donna, anche se sceglie la carriera, parte già qualche gradino sotto a un uomo per accedere a determinate posizioni

    • @WebHackmd
      @WebHackmd Před 4 lety

      @@federicozunino1320 E' chiaro che non mi si può costringere a partecipare alla maternità o paternità altrui? Non me ne frega niente, posso vivere solo per me stesso senza partecipare a narrative collettive di senso? Sto collettivismo vi fa scricchiolare il cervello. Se volete sostenere qualunque cosa vogliate, fatelo, liberissimi, ma non chiedete agli altri di parteciparvi coercitivamente.

  • @pandino_aggressivo
    @pandino_aggressivo Před 4 lety +1

    Molto bello il video, però non ho capito bene se si vuole attribuire una minore occupazione femminile agli uomini o al sistema patriarcale che porta avanti questa società. È bello vedere parlare di numeri, ma non ho trovato il video abbastanza esaustivo per spiegare il fenomeno e temo che il messaggio del video possa essere distorto (basta vedere il mio dubbio iniziale). Sarebbe bello se ampliassi il discorso con un altro youtuber che parla anche di psicologia. Ad esempio non solo i maschi portano avanti questo tipo "bias di genere". Per non parlare del forte disequilibrio tra maternità e paternità, se un uomo vuole aiutare la sua compagna puerpera deve per forza consumare permessi/ferie visto che si hanno pochissimi giorni di paternità.
    P.S. scusate per il commento lungo :)

    • @federicobidone7789
      @federicobidone7789 Před 4 lety +2

      Statisticamente non ha senso attribuire una colpa agli uomini, sono una minoranza, se non ci fosse discriminazione delle danne da parte delle donne il sistema non sarebbe possibile, ammesso che di discriminazione si tratti.

    • @vaasmontenegro9671
      @vaasmontenegro9671 Před 3 měsíci

      Badriargadoh 😂😂😂😂

  • @suntydelpomo
    @suntydelpomo Před 4 lety

    Gran bel video,grazie. Ti ringrazio soprattutto per aver parlato di istruzione . In fin dei conti, alla base di qualsiasi forma di discriminazione c'è sempre una scarsa istruzione e poca conoscenza.

    • @cricri4561
      @cricri4561 Před 10 měsíci

      In Italia l'abbandono scolastico maschile è più alto di quello femminile. Certo se si paragona la Svezia con il Pakistan grazie al cavolo

  • @matteovanina6693
    @matteovanina6693 Před 4 lety +3

    Secondo te rendere il salario delle donne al pari di quello di un uomo per legge è giusto? Vidi un intervista a Friedman e aveva interessanti argomentazioni.

  • @massimoambrosi305
    @massimoambrosi305 Před 3 lety +1

    Se devo calcolare la quantità di pere che ho dentro un cesto il modo utilizzato in statistica è giusto. Se invece devo calcolare se esiste una differenza salariale tra uomo e donna è sbagliato. Peccato, che le statistiche prendono la media degli stipendi del uomo e la media degli stipendi delle donne senza tener conto di quali lavori , quali mansioni all’interno del reparto, quante ore, quanti straordinari si è disposti a fare, quanti trasferimenti all’estero si è disposti a fare, quanti rischi si è disposti a sostenere. Possono esserci datori di lavoro che hanno delle preferenze? Magari preferendo un uomo ma anche magari preferendo in altri tipi di lavoro una donna ? Sicuramente non ne da escluderlo. Il fatto sta che il gender pay gap è una fake news dato che esistono i contratti nazionali del lavoro per eguagliare la paga minima ad ogni lavoratore. Perché se ne parla allora? Perché fare le vittime porta ad ottenere dei vantaggi, delle esenzioni e dei privilegi. www.linterferenza.info/radio/gender-pay-gap-stanno-realmente-le-cose/

  • @nibiru3675
    @nibiru3675 Před 4 lety +1

    a proposito di discriminazioni parliamo di quelle positive come quella che si introduce nel mondo del lavoro attraverso le quote rosa volute per legge

  • @blueshamza
    @blueshamza Před 4 lety +2

    Ma nei paesi scandinavi, dove da anni che cercano di ridurre il GAP tra Uomini e Donne come è la situazione? sono finiti ad avere il Gender-equality paradox dove le donne preferiscono avere bambini, fare lavori non STEM o starne a casa. La donna ha diritto di essere felice facendo quello che vuole, non ha senso spingerla a studiare materie STEM, occupare posizioni C-level, guadagnare di più lavorando 16-20 ore al giorno in ufficio...Invece, dobbiamo (sopratutto in Italia) cercare di salvaguardare il suo diritto di essere mamma, lavorare, divertirsi ed avere tempo per se stessa e per i suoi bambini (se volesse averne).

    • @DarkVitto97
      @DarkVitto97 Před 4 lety +1

      E se si cercasse di fare entrambe le cose? Dici bene, "la donna ha diritto di essere felice facendo quello che vuole", che questo significhi prendersi cura dei figli e della casa o essere manager di una grande azienda. E aggiungerei, non solo le donne. Perché un uomo non dovrebbe poter coltivare il desiderio di fare il papà a tempo pieno? Il punto è di dare a tutti le stesse possibilità, indipendentemente dal sesso.

    • @blueshamza
      @blueshamza Před 4 lety +2

      @@DarkVitto97 Guardi che questo discorso del GAP tra uomini e donne viene sollevato solo per le posizioni prestigiose e di certo potere: politica, management... dove spesso viene sacrificata la vita personale per essere competitivi, anche il top management nei paesi nordici lavora 60-80 ore alla settimana, donne e uomini che sia, Nessuno parla del diritto di una donna di essere mamma, di avere un part-time, di avere posto all’asilo più vicino al suo lavoro, forzare le aziende ad avere nido integrato, aiutare madre single…. Niente, parliamo di soldi e potere, per fortuna non è l’ambizione di tutti, e la prova sono i paesi nordici, alle fine la gente vuole avere una vita semplice e felice.

  • @Pisellini
    @Pisellini Před 4 lety +3

    Tutto questo è bello e vero. Ma non hai preso in considerazione che le donne partoriscono,almeno per adesso lo fanno ancora. Quindi è inevitabile che si debbano fermare e quindi non possano lavorare. Devono poi allattare il bambino ecc...
    Le donne fanno cose che gli uomini non possono sostituire,quindi ci sarà sempre un divario tra uomo e donna per questioni naturali e fisiologiche.
    Il gap si è assottigliato anche grazie alle donne che fanno meno figli,li fanno più tardi,esistono le baby sitter,le donne delle pulizie ecc ecc ecc.....
    Con il progresso della società aumentano le comodità,la società diventa sempre più "pigra" a causa della quantità e qualità di servizi che possono utilizzare per far meno fatica.
    Dal mio punto di vista il gap sparirà quando le donne non faranno più figli,e ci stiamo arrivando.
    Pensiamo all utero in affitto,o alla fecondazione in vitro.
    Vogliamo veramente una società dove le donne non facciano più figli,li fanno fare ad altri o in laboratorio,scegliendo addirittura se voglio un maschio,una femmina,alto,basso,biondo o senza problemi fisici? Dei robot.

  • @0xc0ffee_
    @0xc0ffee_ Před 2 lety

    Altro errore che fai nel ragionamento è che sì, è normale avere donne che sono solo il 20% della parte dirigente in senso lavorativo ma questo non perché ora ci sia discriminazione tra uomo e donna, ma perché ci è stata in passato.
    Le persone dirigenti non hanno 20 anni, ne hanno almeno 40/45, è ingiusto attribuire questo divario statistico allo stato e situazione attuale

  • @ggaf7151
    @ggaf7151 Před 4 lety +1

    Grazie, solo questo