"Killers of the Flower Moon" e il cinema di Martin Scorsese

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  • čas přidán 9. 09. 2024
  • Il nuovo capolavoro di Martin Scorsese è al tempo stesso un affresco, una denuncia politica, una riflessione sull'origine dell'America. Con importanti indicazioni sullo stato attuale del cinema del Maestro.

Komentáře • 18

  • @cesarealbasi7676
    @cesarealbasi7676 Před 8 měsíci +3

    (complimenti ...non conoscevo il canale, pur avendo letto alcuni suoi volumi)
    grazie mille molto interessante. complimenti per la profondità dell'analisi.
    A proposito della distinzione interessante tra senso di colpa e Colpa al fondamento dell’identità americana. Se si colloca il film nello sviluppo del cinema di Scorsese dopo il radicale Irishman, si può ipotizzare questa riflessione: un suo tema centrale è la ricerca dell'identità attraverso l'appartenenza a "qualcosa" e credendo in "qualcosa"; per Scorsese è il problema dell'America e degli americani, oltre che dell'uomo; America che nasce da un crogiolo d'identità e dalla cancellazione di culture. Irishman porta alle estreme conseguenze questo destino fallimentare di chi crede di risolvere il proprio problema d'identità aderendo a un sistema retto su potere-denaro (il capitalismo). I personaggi di Killers sono quello che resta. Hollow men, spettri, morti viventi; quello che resta dopo le inquadrature finale di Irishman. A proposito del concetto di coscienza che il film abbraccia: non c’è assunzione di responsabilità, né senso di colpa, per quanto non entra nel campo di coscienza Non si può dire che il personaggio di DiCaprio sia "consapevole" quando parla a Molly, perchè ha una coscienza frammentata, così come tutti i personaggi; molly inclusa, che rimane totalmente speculare a DiCaprio da questo punto di vista, fino a quando si alza e se ne va, lasciandolo lì, proprio in quanto lei ha potuto riacquisire la sua coscienza. Fino a quel momento, tutto e tutti si muovono sotto l'egida del denaro-potere, dio della religione capitalistica che sostituisce la religione abbandonata nelle prime sequenze del film in favore del petrolio/denaro/capitalismo. Dal punto di vista della coscienza persa dai personaggi (appunto il seguito di Irishman) tutti si muovono in una sorta di stato ipnotico (espresso bene per esempio dall'espressività degli occhi e nei dialoghi con cui De Niro manipola le coscienze con tecniche e modalità diverse; il personaggio di De Niro è lo squalo campione dell'assenza di coscienza (morale), ma il primato della messa in scena di questo aspetto di assenza di coscienza morale si raggiunge nel processo all'assassino della sorella di molly. L'assenza di valori alternativi a denaro/ricchezza, la perdita di ogni coscienza, sembra un tema centrale. Questa critica alla società americana (in realtà a tutto il mondo occidentale) sembra presente anche in altri aspetti del film. Una critica più generale alla società contemporanea, non una critica ai personaggi storici dei fatti raccontati. Il film mi pare totalmente riuscito sul piano delle scelte narrative e stilistiche.
    E interessantissimo il discorso sul diverso modo di fare “ripartenze” (narrative, di ritmo, ecc.) di questo cinema di Scorsese: quando vedemmo The Wolf of Wall Street per la prima volta rimanemmo quindi tutti un po’ disturbati da quello che sembrava un doppio o tripplo finale. Ma ora si capisce meglio tutto. In ogni caso, a me pare che dopo Irishman è un nuovo Scorsese

  • @Walter_Bianco
    @Walter_Bianco Před 10 měsíci +6

    Grande film. Io ho apprezzato particolarmente, tra le tantissime cose, il ribaltamento del genere western.

  • @damianodebiasi5894
    @damianodebiasi5894 Před 10 měsíci +6

    Un altro filmone di Scorsese. Quelli che l'hanno criticato l'hanno visto in maniera superficiale

    • @Arnarost
      @Arnarost Před 10 měsíci +1

      O magari non lo hanno visto in maniera superficiale e ci hanno visto dei problemi.

    • @damianodebiasi5894
      @damianodebiasi5894 Před 8 měsíci

      l'ho rivisto, mi sembra anche "Il Padrino" di Scorsese

  • @Arnarost
    @Arnarost Před 10 měsíci +4

    Da un lato ho apprezzato la grandiosità classica di un film che rimesta nelle storiche contraddizioni americane, andando a quelle "roots" del successo e dell'individualismo statunitense che qui prende in considerazione anche le vittime spesso dimenticate di quell'ascesa (i nativi). Dall'altro non ho apprezzato un andamento narrativo per me evidentemente ingolfato nella prima parte, con dinamiche sempre identiche a se stesse e tutte piattamente "mostrative" nel dare tutto allo spettatore mentre i personaggi si muovono quasi imbelli. Io sono un cinefilo, quindi non ho nessuna capacità analitico-critica di un film, tanto più così semplice ma apparentemente complesso come questo di Scorsese: eppure ho avuto la persistente percezione del fatto che la sceneggiatura potesse essere asciugata con una resa decisamente maggiore, anche perché il film finisce per diventare una sorta di documentario-fiume di campi e controcampi dove si fa fatica a trovare il pathos e i "momenti" del cinema scorsesiano più epico.

  • @lumilecineanalista
    @lumilecineanalista Před 10 měsíci +1

    Anche io ho avuto pensieri simili alla fine della visione: la coglionaggine dell’homo americanus non gli impedisce affatto di sopraffare le altre popolazioni, su questo il film è davvero inquietante ed è il vero cuore della riflessione di Scorsese... È sempre un piacere ascoltare i Suoi video e i Suoi podcast ma questa è forse una delle analisi più ricche del canale e sul film, davvero complimenti!

  • @Dokmovies
    @Dokmovies Před 10 měsíci +1

    Visto sabato, e dopo svariate riflessioni ero giunto proprio a quello che dici tu, filo per segno, analisi perfetta del film a mio avviso

  • @cinemaintorno
    @cinemaintorno Před 10 měsíci +2

    Di certo pellicola da recuperare

  • @andreabrambati4285
    @andreabrambati4285 Před 10 měsíci

    Vorrei un controcampo a "the critic" di Tarantino girato da Scorsese: un biopic sul signor Menarini con John Turturro protagonista

  • @orpheociccone808
    @orpheociccone808 Před 10 měsíci

    Non ho visto il Film, e credo di non volerlo vedere perché é una commedia Hollivudiana.
    Perché Martin Scorsese non mette in evidenza la vera storia cui i conquistatori europei hanno sterminato la cultura indiana?
    L' occidente é quel continente cui ha commesso le piú credeli acrocitá nei confronti dell'Africa e il continente degli Indiani.
    Putin, ha rigione quando punta il dito verso l'arroganza occidentale!
    Questa volta giro le spalle a questa commedia Hollivudiana anche perché viene nascosta tanta veritá!
    Boicotto volentieri questa volta Martin Scorsese e i suoi burattini che da tempo hanno stancato con le loro scenate prive di senso!
    Prima o poi, tutti gli imperi sono destinati a cadere, anche quello nord americano di cui fortemente detesto.

  • @lorylory73
    @lorylory73 Před 10 měsíci

    guarda quando hai detto che questo film somiglia al Petroliere ho fermato il tuo video...hai detto tutto....ti dico la mia l'ultimo bel film di scorsese è casinò...inseriamoci pure the wolf dove si è staccato dai soliti temi di mafiosi italoamericani con de niro che fa le mossette atteggiandosi....irish man l'apoteosi film inutile stereotipi italoamericani de niro pesci pure al pacino evvai con la picciotteria ma smettiamola!!! che tra l'altro ci sputtanano all'estero,,,si è reso conto scorsese che non poteva continuare così a fare film fotocopia e che ti fa? ti imita il Petroliere...troppo tardi!!!!...non te la puoi giocare più con un de niro che fa le mossette da italoamericano ormai la caricatura di se stesso un di caprio eterno ragazzino contro un attore con i contromaroni ovvero Daniel Day Lewis...