RMU - Roy Menarini Universe
RMU - Roy Menarini Universe
  • 45
  • 83 368
"Beetlejuice Beetlejuice" e il cinema di Tim Burton
Il secondo "Beetlejuice" ci restituisce un Burton in gran forma e un cineasta consapevole del tempo che passa. Un bellissimo film comico e nostalgico.
zhlédnutí: 375

Video

"Furiosa" e la saga di Mad Max
zhlédnutí 1,5KPřed 3 měsíci
Analisi del nuovo prequel di George Miller e commento sull'intera saga di Mad Max
"Challengers" e il cinema secondo Guadagnino
zhlédnutí 2,6KPřed 4 měsíci
"Challengers" non è solo un film riuscito perché divertente, elettrico, ironico, erotico, ma anche perché indica la precisa vocazione del regista per un cinema contemporaneo imprevedibile e personale.
Rivedere i capolavori: "Quarto potere" di Orson Welles
zhlédnutí 1,4KPřed 5 měsíci
Rivedere oggi "Quarto potere" (distribuito di I Wonder) permette di riassumere i punti essenziali, narrativi e formali, del grande capolavoro di Orson Welles.
Il commentissimo agli Oscar 2024
zhlédnutí 1,9KPřed 5 měsíci
Il commentissimo agli Oscar 2024
"La zona d'interesse" e il cinema della Shoah
zhlédnutí 8KPřed 6 měsíci
"La zona d'interesse" e il cinema della Shoah
"Povere creature!" tra letteratura, cinema e genere
zhlédnutí 4,1KPřed 7 měsíci
"Povere creature"!" analizzato a partire dal romanzo di partenza, e a seguire riflettendo sulla figura femminile, sul cinema di Lanthimos, sul ruolo di Emma Stone e su tanti altri elementi del film.
Il cine-discorso di fine anno 2023
zhlédnutí 1,8KPřed 8 měsíci
Come ogni anno, un bilancio industriale, culturale e critico dell'anno cinematografico appena concluso
"Killers of the Flower Moon" e il cinema di Martin Scorsese
zhlédnutí 3,4KPřed 10 měsíci
Il nuovo capolavoro di Martin Scorsese è al tempo stesso un affresco, una denuncia politica, una riflessione sull'origine dell'America. Con importanti indicazioni sullo stato attuale del cinema del Maestro.
"Asteroid City" e il meraviglioso mondo di Wes Anderson
zhlédnutí 2,1KPřed 11 měsíci
Ben quattro nuove opere di Wes Anderson arrivano in Italia in questi giorni: "Asteroid City" in sala e i corti Netflix tratti da Roald Dahl. Cerchiamo di spiegare perché Wes Anderson è uno degli autori più importanti del contemporaneo.
"Oppenheimer" e la sfida di Nolan al biopic
zhlédnutí 3,3KPřed rokem
Nolan lascia fantascienza e noir per lavorare sulla Storia. Riesce a portare la sua forza innovativa nel cosiddetto "film da Oscar" o viene trattenuto dal contesto?
Come interpretare "Barbie?
zhlédnutí 3KPřed rokem
Successo globale formidabile, "Barbie" merita un'analisi approfondita: riflessioni su gender, sessualità, citazioni, brand, moda, pop, recitazione dentro il film targato Warner/Mattel
Lubitsch, Mamoulian, Chaplin e altri maestri del Cinema Ritrovato
zhlédnutí 623Před rokem
La storia del cinema è un tesoro sempre più ricco, come dimostrato da festival quali il Cinema Ritrovato e dal ritorno di tanti capolavori in prima visione
Spider-Man Across the Spiderverse oltre i confini dell'animazione
zhlédnutí 951Před rokem
Lo straordinario risultato del secondo capitolo dedicato a Miles Morales spinge il cinema dei supereroi e di animazione verso mondi inesplorati
Elogio di "Succession"
zhlédnutí 820Před rokem
La conclusione di "Succession" ci permette di fare il bilancio dell'intera serie e proporre un'analisi dei suoi punti di forza
Nanni Moretti e "Il sol dell'avvenire"
zhlédnutí 7KPřed rokem
Nanni Moretti e "Il sol dell'avvenire"
Il commentissimo agli Oscar 2023
zhlédnutí 1,7KPřed rokem
Il commentissimo agli Oscar 2023
"Creed III" tra cinema e boxe
zhlédnutí 250Před rokem
"Creed III" tra cinema e boxe
Il ritorno di "Titanic" e il cinema di James Cameron
zhlédnutí 731Před rokem
Il ritorno di "Titanic" e il cinema di James Cameron
"Babylon" e il cinema secondo Damien Chazelle
zhlédnutí 2,2KPřed rokem
"Babylon" e il cinema secondo Damien Chazelle
"Avatar - La via dell'acqua" e il cinema di James Cameron
zhlédnutí 1,3KPřed rokem
"Avatar - La via dell'acqua" e il cinema di James Cameron
"Bones and All" e il cinema di Luca Guadagnino
zhlédnutí 1,3KPřed rokem
"Bones and All" e il cinema di Luca Guadagnino
Anelli, draghi e potere. Il fantasy blockbuster e le sue serie.
zhlédnutí 408Před rokem
Anelli, draghi e potere. Il fantasy blockbuster e le sue serie.
Better Call Saul! Il bilancio finale
zhlédnutí 733Před rokem
Better Call Saul! Il bilancio finale
"Crimes of the Future" e il cinema di David Cronenberg
zhlédnutí 1,6KPřed 2 lety
"Crimes of the Future" e il cinema di David Cronenberg
Lezioni di Pixar. Analisi di "Lightyear"
zhlédnutí 392Před 2 lety
Lezioni di Pixar. Analisi di "Lightyear"
"Top Gun - Maverick" e il ritorno dell'eroe
zhlédnutí 1KPřed 2 lety
"Top Gun - Maverick" e il ritorno dell'eroe
La grande illusione. Lo spettatore tra passato e futuro
zhlédnutí 1,3KPřed 2 lety
La grande illusione. Lo spettatore tra passato e futuro
Oscar 2022. Il super-commento finale
zhlédnutí 942Před 2 lety
Oscar 2022. Il super-commento finale
"Licorice Pizza" e il cinema di Paul Thomas Anderson
zhlédnutí 2KPřed 2 lety
"Licorice Pizza" e il cinema di Paul Thomas Anderson

Komentáře

  • @fabriziofinetti9364
    @fabriziofinetti9364 Před 20 dny

    BELLISSIMO FILM !!!!!!

  • @mirmidone111
    @mirmidone111 Před 2 měsíci

    Io invece penso che non sia difficile capire perchè non sia andato nessuno a vedere questa roba. Due ore e mezzo di nulla e già visto a parte 10 minuti a stare larghi. In questa inutilità c'è pure la storia d'amore più insulsa immaginabile. E al netto delle opinioni personali, oggettivamente nel 2024 notare nelle inquadrature il green screen e vedere effetti speciali così terrificanti come ad esempio le fiamme sulle persone è inaccettabile. Ed è inaccettabile oggettivamente vedere in vicende di 15 anni precedenti a quelle di Fury Road tanti protagonisti letteralmente uguali nella fisionomia, con invece Furiosa che assume addirittura 3 visi diversi. Una catastrofe.

  • @carlosimone2181
    @carlosimone2181 Před 2 měsíci

    Per capire bene la saga bisogna giocare anche ak videogioco, infatti l'ordine perfetto è Furiosa, Mad Max videogioco, Fury Road

  • @foxettooriginal1906
    @foxettooriginal1906 Před 2 měsíci

    Aspetto kinds of kindness

  • @mirkobulfoni4297
    @mirkobulfoni4297 Před 3 měsíci

    Concordo anche con le virgole, mi permetto solo di aggiungere che il dialogo della saga con il fumetto è bidirezionale, nello specifico senza i primi due capitoli non sarebbe mai esistito il manga e poi l'anime di Ken il guerriero. È evidente infatti come il character design del personaggio è un calco del giovane Mad *Gibson* Max, per non parlare delle ambientazioni.

  • @fabulousale
    @fabulousale Před 3 měsíci

    sempre interessantissimo! grazie mille

  • @Elfo_Scuro
    @Elfo_Scuro Před 3 měsíci

    Bellissime le citazioni a Leone e Kurosawa in Furiosa! Davvero apprezzato.

  • @andreabrambati4285
    @andreabrambati4285 Před 3 měsíci

    Ottima analisi (soprattutto nella suo olismo diacronico, come sempre!). Tornerà a San Nicolò?

  • @lusqua72
    @lusqua72 Před 4 měsíci

    Ottima analisi con cui concordo appieno. Inoltre credo che con la scelta di far scoprire che chi gioca con la barbie stereotipo è una madre e non una figlia, la Mattel abbia sottolineato il fatto che un buon terzo dei suoi clienti sono adulti. Barbie sceglie in ultima analisi la morte, la finitezza, la vecchiaia, il rischio, il cambiamento. Ammira la donna anziana quando ne vede una perché non l'ha mai vista (tocco antiageism).

  • @nanabelu
    @nanabelu Před 4 měsíci

    Grazie per la bella analisi. È la prima recensione che sento che mette al centro l'ironia, il divertimento e la leggerezza come punti principali del film. Perché io l'ho trovato a tratti esilarante (nel sincronismo dei due coprotagonisti maschili, nella colonna sonora a palla durante i dialoghi/scontri più diretti ecc.) e non capivo perché tutti ne sottolineassero maggiormente altri aspetti per me assolutamente secondari. Per quanto mi riguarda Guadagnino è riuscito nel miracolo di trasformare una sceneggiatura come tante in una narrazione sorprendente e vivissima! Ho ritrovato poi la solita tenerezza un po' paterna che il regista sembra sempre avere nei confronti dei suoi personaggi, specialmente nelle fasi della loro giovinezza. Grazie per questo spazio, sinceri saluti.

  • @damianodebiasi5894
    @damianodebiasi5894 Před 4 měsíci

    Credo che il punto di partenza, più che la sceneggiatura, sia un collegamento, e una dilatazione-decostruzione, di"The Dreamers" di Bertolucci. (Mi ricordo quando Guadagnino venne a presentare "The Protagonist" in via Mascarella)

  • @fabiogiulianostella4937
    @fabiogiulianostella4937 Před 4 měsíci

    Bella, ma senz'anima.Dopo aver visto il film sono rimasto molto perplesso. Proprio non sono riuscito ad empatizzare con questa "povera creatura ". Eroina di liberta ed emancipazione ? Dubito, ma in tutte le sue esperienze, affrontate con il delirio di onnipotenza che tutto vuole e anche subito, ( "se non lo fai le mie viscere marciranno d'odio.." ) non c'è alcun,dubbio, incertezza, umanità. Travolta da un istintualità compulsiva, anche il sesso diventa performance, superficie, dove non c'è incontro, confronto, ma prestazione. Quando bacia dice all'unico uomo che la rispetta..." un po meno lingua, per il resto..piacevole ". Prescrittiva e fredda. Semmai il sesso per Bella è un gioco, ma un gioco senza il mistero,gli imbarazzi. Anzi. Le regole sono chiare e a quelle, Bella si attiene. Il sesso arrivera a dire Bella " è il mio mezzo di produzione ". Alla faccia dell'emancipazione. Mi sembra adattarsi benissimo alla logica di sfruttamento contro la quale, superficialmente, pare combattere. E cosi anche la prostituzione, come altri temi socialmente rilevanti, viene scavallata con leggerezza...sorvolando su quello che comporta per chi la vive. Vabbe ..è una favola....del doman non v'è certezza...tutto scivola con leggerezza molto cool, in assenza di un vissuto . Impermeabile ai sentimenti. Una persona forte? Forse decisa, risoluta, ma non ha la forza di esporre la proprie ferite e debolezze che delle relazioni,sono la porta di accesso.Quella porta sembra non aprirsi mai.E' chiusa a chiave.Non prova dolore,non ha dubbi,non ha una vera compromissione emotiva con altri, e nemmeno con se stessa. E questo è grave. Piu che una Barbie mi sembra un John Wayne, volitivo ed imperioso. Una caricatura. Senza sfumature e umanità. Senza affettività. Sembra dire in tutto il suo percorso, "non ho bisogno di niente e nessuno "!! Non provo ne dolore ne rimorso, e se questo serve, questo faccio. Tutti contro tutti. Mediazione?Confronto?..Assenti. Forse molto esplicativo dei tempi che stiamo vivendo. Un tempo dove i rapporti paiono essere solo di forza, e svanisce, di fronte al singolare volere egoriferito, ogni spazio di mediazione con l'altro. Sarebbe questa la liberta a cui aspira...? Cosa voleva dirci realmente Lanthimos non ne ho idea.E ognuno la interpretera a modo suo.Come tutte le storie. Ma se ha fatto presa su molti, qualcosa vorra' dire,di questi tempi che stiamo vivendo. E questo mi ha colpito, piu che il film stesso. Un film Che di pregi ne ha , estetici, tecnici...ma sinceramente la storia mi ha lasciato proprio basito.

  • @mirkobulfoni4297
    @mirkobulfoni4297 Před 5 měsíci

    È impressionante quanto dopo la visione di pochi giorni fa al cinema sia cosi lampante l' autorevolezza, la potenza e l'arte con cui questo film ad oggi distrugge tutto il cinema successivo. Il cinema poteva finire dopo Quarto potere? Probabilmente si.

    • @giuseppebargagnati2482
      @giuseppebargagnati2482 Před 5 měsíci

      Che peccato però sarebbe stato perdersi La morte corre sul fiume e Lawrence d'Arabia

    • @arthurcamberor7644
      @arthurcamberor7644 Před 5 měsíci

      Dire che un film possa annullare tutto ciò che viene dopo e lo renda superfluo è una cosa di un’ignoranza e una bassezza sconfinate, se questo è il rispetto per l’arte e ciò che suscita questo film spero che verrá dimenticato dalle generazioni future

    • @MarcoNassisi
      @MarcoNassisi Před 5 měsíci

      Che ragionamento sbagliato... Un film lo giudichiamo un capolavoro anche in virtù del cinema che viene dopo. Senza tutto il cinema successivo non avremmo gli strumenti necessari per comprendere la grandezza di Quarto Potere e non ci renderemmo conto della sua influenza.

  • @andreabrambati4285
    @andreabrambati4285 Před 5 měsíci

    Questo video-discorso è un gioiello. La capacità che il Signor Menarini ha di condurre un ragionamento sintetico e compatto, ma al comtempo olistico, è amirevole. Grazie.

  • @Seba_03
    @Seba_03 Před 5 měsíci

    Ottima analisi, complimenti!

  • @Zn-nk1my
    @Zn-nk1my Před 5 měsíci

    Che fosse scritto da un uomo, si capiva sin dai primi fotogrammi Mi fa orrore… Povera Mary Shelley

  • @davidecarlodambrosio6950
    @davidecarlodambrosio6950 Před 6 měsíci

    Analisi profonda, acuta e condivisibile in tutto 😊

  • @laurasassatelli8059
    @laurasassatelli8059 Před 6 měsíci

    Grazie, molto interessante. Ma Kaurismaki non era in concorso? Ho adorato Il suo film… Anatomia di una caduta non è stato presentato perché Justine Triet ha fatto un commento pubblico antimacron

  • @mina_ophelia5067
    @mina_ophelia5067 Před 6 měsíci

    Bravissimo come sempre, adoro ascoltarti. Hai pienamente ragione su Oppenheimer , Nolan, bravo ma non il migliore a mio gusto ovviamente, ma molto "americano" e il merito che invece andava molto più probabilmente alla Zona d'Interesse di Glazer o povere creature di Lanthimos. Penso che la stone se lo sia meritato alla grande. Mi è spiaciuto un pò per Scorsese, ma si sapeva. Io avrei dato un oscar a Al Pacino, così, perchè lo merita praticamente sempre 🤣,mi ha un pò indorato la pillola sul miglior film, che io continuo a reputare La Zona d'Interesse o Povere Creature. Oppenheimer è un buon film, ma non c'è paragone nell'originalità e trasposizione degli altri due, ma ...non sono americani. Grazie ancora è sempre un piacere sentire parlare di cinema qualcuno che davvero lo conosce bene a fondo in ogni sfumatura anche monetaria e politica.

  • @stefaniafalvo1365
    @stefaniafalvo1365 Před 6 měsíci

    Mi hai incantata, usi molte premesse, subordinate etc ma se uno si concentra guadagna una quantità di informazioni preziose. La fisicità del personaggio e la glacialità delle scene sono descritte a meraviglia. Ho visto il film , l'unico effetto è il "PERTURBANTE" , solo un un'altra occasione ho avuto questa sensazione .... SALÒ , LE 120 GIORNATE DI SODOMA, estetica diversa ma stessa banalità del male. Sempre devastanti.

  • @alicemagari
    @alicemagari Před 6 měsíci

    Brutta recensione e contraddittoria, parla di mascolinità ma allo stesso tempo afferma che i maschi sono ridicoli e non credibili, rimarca in continuazione che è tutto infantile, barbie è inguardabile e povere creature é trattato in modo intelligente, poi si butta nel mansplaining come se per parlare di emancipazione femminile bisogna essere donne e viceversa, la censura all'ennesima potenza

    • @rmu-roymenariniuniverse490
      @rmu-roymenariniuniverse490 Před 6 měsíci

      sinceramente non ho capito molto di questo riassunto capzioso delle mie posizioni, comunque va bene così, buona giornata.

    • @alicemagari
      @alicemagari Před 6 měsíci

      @@rmu-roymenariniuniverse490 é la reductio ad pseudofeminismo anche quando il film è ovviamente una parabola alla crescita e indipendenza non solo dai canoni maschili... Ma perché guardarla come una volontà di potenza quando possiamo buttare tutto nel calderone delle questioni di genere. Bah contento voi contenti tutti a battere chiodo

    • @rmu-roymenariniuniverse490
      @rmu-roymenariniuniverse490 Před 6 měsíci

      @@alicemagari il film è stato attaccato - e non poco - da ampi settori della critica femminista, transfemminista e psicanalitica, è un testo dove il dibattito di genere è chiarissimamente impostato da Lanthimos e Stone in quel modo, sfuggirgli significa misinterpretare il film. E il confronto con Barbie è narrativo e performativo (che cosa c'entra il valore del film??).

    • @alicemagari
      @alicemagari Před 6 měsíci

      @@rmu-roymenariniuniverse490 le femministe dell'ultima ora se così vogliamo chiamarle e quelle transatlantiche sarebbero ad un certo punto da ignorare almeno quando si ha la coscienza di aver guardato un film che scavalca (all'opposto di barbie) questo standards, ma fate come volete, continuate a rimbalzare la palla avanti e indietro rovinando tutto

  • @alicemagari
    @alicemagari Před 6 měsíci

    A me pare una liberazione Nietzschiana e poco femminista, infondo abbiamo un ventaglio di figure maschili che non sono per forza nel canone patriarcale, a parte l'avvocato che quasi si atteggia da liberale e il marito iniziale di Bella

  • @bartvanzetti
    @bartvanzetti Před 6 měsíci

    grazie caro Roy ottima analisi come sempre

  • @sylviatestoni
    @sylviatestoni Před 6 měsíci

    Veramente bella e centratissima questa recensione. Ho appena visto il film e mi ha lasciato un'angoscia molto profonda. Lo trovo davvero un capolavoro sia per il linguaggio che per la profondità delle tematiche (aldilà dell'orrore della Shoà) Sarebbe proprio da mostrare a tanti.

  • @inquadroinquadri
    @inquadroinquadri Před 6 měsíci

    Sempre prezioso Prof, a questo giro ero arrivato senza il suo contributo, più o meno, su tutto. Purtroppo però, e credo di essere l'unico al mondo, non mi è piaciuto quasi per nulla. Ho cercato di darmi una spiegazione e probabilmente il fatto che sia profondamente anticinematografico mi ha destabilizzato al punto di sentirmi costantemente spinto fuori dalla "pellicola", sempre più ad ogni minuto che passava. Mi dispiace perché sento di essere dalla parte sbagliata ma se durante la visione ho percepito tutto finto, costruito, artefatto (come oggettivamente sono i film, ma ad esempio non è normale che io avverta il suono come un loop, o la regia come se fosse il grande fratello...non so se mi spiego) posso fare poco o nulla se non riguardarlo alla prima occasione disponibile sperando di poter cambiare idea.

  • @mina_ophelia5067
    @mina_ophelia5067 Před 6 měsíci

    Grazie mille, meravigliosa recensione e grazie per aver parlato di Amis che è un autore che io amo molto. Film indimenticabile, straziante, con questo silenzio che urla tutto il dolore che nasconde dietro i muri e la bellezza dei fiori in giardino. Mi ha lasciato un peso addosso terrificante, ma credo fosse proprio l'intento del regista. La normalità della loro vita quando a fianco si consuma la tragedia, il disinteresse totale o quantomeno il far finta che non ci sia nulla di atroce dietro quei muri è soffocante. Le torri di controllo che svettano dietro di loro e vengono riprese all'interno del salotto, quasi come un monito per ricordare dove sono. Gli sbuffi dei treni che arrivano , si notano a malapena, ma ci sono. Grandioso. Diverso sì dal romanzo, che è altrettanto meravigliosamente tremendo, questo film è un capolavoro, sopratutto nel sonoro. Questo silenzio rumoroso e pieno di terrore è agghiacciante. Non so se lo riguarderò perchè io con i film sull'olocausto, escluso "I Bastardi" ma perchè da grande soddisfazione, fatico a guardarli più volte, sto male per giorni e con questo film sono ancora sconvolta, ma ne consiglio vivamente la visione, perchè sopratutto al giorno d'oggi è importante ricordare e non dimenticare. Grazie ancora per la meravigliosa e perfetta recensione.

  • @MarcoNassisi
    @MarcoNassisi Před 6 měsíci

    Un film semplicemente sorprendente, spiazzante nel suo non mostrare nulla (il che è stata una scelta azzeccatissiva, vista la vasta gamma di opere concernenti l'Olocausto che purtroppo ci hanno abituato a certe immagini), spaventando ugualmente per la cruda messa in scena dell'indifferenza umana a due passi dall'Orrore. Un film come questo, dove a giocare un ruolo fondamentale è il suono, che ci dona una nuova prospettiva sugli avvenimenti, ti lascia un qualcosa che difficilmente ti abbandonerà. Per me uno dei migliori film sull'Olocausto. La scelta di Glazer di trasformare tutto in una specie di macabro reality, ha elevato la performance di ogni attore. Insomma, un film che non scorderò tanto facilmente. Sono abbastanza sicuro che vincerà l'Oscar come miglior film internazionale.

  • @Frate03
    @Frate03 Před 7 měsíci

    Io ho visto (e poi letto) Vizio di Forma nello stesso anno in cui lessi per la prima volta il Pasticciaccio di Gadda. Ammetto che ero alla ricerca di parallelismi e che potrei averne forzati, ma a me ha parlato forte il processo che narrativo e conoscitivo che sorregge entrambe le opere: dipanare testardamente il garbuglio che c’è dietro le cose (che poi alla fine non è nulla di nuovo per il genere noir). In Gadda i fili intrecciati sono le causali di un omicidio e, parallelamente, le traiettorie di una società che si inceppa in un totalitarismo. In Pynchon/Anderson, un caso di scomparsa, per risolvere il quale l’investigatore deve districare sia lo gnommero sociale di una ideologia hippie-comunista che è stata rimpastata da forze oscure (vedi: capitalismo) in una babilonia di culti e sette e gruppi politici tutti in mutua lotta e collusione, sia quello psicologico di una relazione che non si riesce a lasciare alle spalle. In entrambi i casi, il pasticcio è su tutti i livelli possibili: narrativo, stilistico, psicologico, gnoseologico. L’ambizione a rappresentare la complessità che governa certi fenomeni (complessità nella definizione più scientifica del termine: non-linearità, imprevedibilità, effetti farfalla, etc.) non solo mi lascia ammirato ed estasiato, ma credo che sia la maniera giusta di pensare alle cose, visto anche il problema principe del tempo che stiamo vivendo. Ovviamente, l’autore, giocando un po’ troppo con essa, rischia di trovarsi ad affrontare una cosa più grande di sé, ed è così che Gadda non porta a termine il romanzo e che Anderson lascia un buco di trama tra 2º e 3º atto grande come una nave (una goletta, per la precisione…). Insomma, se non si è capito, per me Vizio di Forma è ad oggi il film più impirtante nella filmografia di Anderson, che pare che adesso ci riproverà con un altro titolo Pynchiano (Vineland). Io non vedo l’ora

  • @alessiaa.m.47
    @alessiaa.m.47 Před 7 měsíci

    Ho trovato per caso questo canale perché cercavo qualche recensione di Povere creature!, avendolo visto ieri al cinema ed essendo uscita dalla sala un po' confusa su quanto avevo visto. Sicuramente seguirò altre sue recensioni in futuro (e ne recupererò qualcuna), questa l'ho trovata molto interessante. Quando ho concluso la visione del film, non mi era ben chiaro se mi fosse piaciuto o no. Non ero neanche sicura di aver ben compreso cosa volesse comunicare il regista con le sue scelte all'interno della pellicola. Il messaggio è chiaro, quasi didascalico, ma non ho capito il perché trasporlo in questa maniera. Probabilmente dovrei leggermi il libro, per riuscire a dare ulteriore contesto e farmi un'idea più chiara delle possibili scelte che sono state fatte. Non credo di aver apprezzato questa polarizzazione estrema tra il mondo maschile e femminile, in cui i personaggi maschili sono molto caricaturali, stereotipati, ridicoli e viscidi. Probabilmente è stata una scelta oculata da parte del regista, che forse non comprendo appieno, il problema magari sono io che non riesco ad apprezzare la narrativa così polarizzata, dove per fare risaltare un'opinione, un'idea o un personaggio, sembra che sia necessario far passare per estremamente grotteschi e privi di spessore tutti gli altri. Forse non ho apprezzato fino in fondo neanche Bella, che mi sembra solo sfiorare la punta dell'iceberg di certi temi, enfatizzando moltissimo la sfera sessuale, ma - secondo me - ben poco di tanti altri aspetti che potevano essere approfonditi meglio. Mi sembra che nel film si sfiorino tanti argomenti, ma a ben vedere rimanga solo uno sfiorarli appena per instillare domande e suscitare un disagio nello spettatore. Diciamo che non sono riuscita proprio ad apprezzare il modo in cui è stato narrato, tralasciando il comparto tecnico sicuramente degno di nota e anche le performance attoriali, ma a livello di contenuti non mi ha impressionata. Non perché non ne abbia compreso il senso, ma semplicemente perché non sono riuscita a trovarla una pellicola profonda nel suo analizzare le tematiche trattate. Forse non aveva la pretesa di esserlo per come la intendo io, forse è solo a me che è sfuggito qualcosa visto che viene molto elogiato, però mi resta una sensazione di amaro in bocca. Non mi dilungo ulteriormente nel commentare vari passaggi del film che mi hanno convinta poco, ho provato semplicemente a riassunere un po' le sensazioni che mi ha lasciato.

  •  Před 7 měsíci

    Domanda maliziosa: come valuta, in un'opera così programmaticamente femminista, il ricorso insistito a citazioni di un regista in odore di misoginia come Kubrick?

  • @mirkobulfoni4297
    @mirkobulfoni4297 Před 7 měsíci

    Premesso che sono sempre molto attese queste sue centellinate recensioni che definirei splendide disamine, dico la mia. Ho visto il film proprio ieri e al netto dell'estetica e delle meravigliose interpretazioni atoriali ho percepito una tesi molto semplicistica. L'uomo entra in crisi quando non può dominare la donna, quando non è lui che ne dirige le scoperte sociali, sessuali e finanche economiche perchè la donna non può appartenere all'uomo. Duncan sembra quasi regredire allo stato infantile in maniera inversamente proporzionale a quanto Bella assume la piena coscenza di se e devo dire che da li ad un gesto violento di Duncan nei confronti di Bella il passo è breve ma Lanthimos converte un possibile maltrattamento fisico nella denuncia che Duncan opera verso il precedente marito perchè vuole che bella soffra. Per altro l'unico gesto violento è di Bella, lo schiaffo a Duncan che sembra il gesto di una mamma nei confronti di un bambino capriccioso. Bella invece decide di stare con Max, da semrpre in realtà ,ma perchè? Perchè lui non vuole possederla fisicamente, lui è geloso solo del tempo che gli altri uomoni possono trascorrere con lei. Conta il tempo intellettuale.Il piacere fisico è solo la trasposizione adulta di un gioco infantile per ottenere felicità di un momento, contestualizzata anche dalla parentesi della prostituzione. Ma siamo certi che sia sano il rapporto che vivranno Max e Bella?

  • @Aight7
    @Aight7 Před 7 měsíci

    Perché recensioni di questo genere non hanno tante views? Giusto peso delle parole e delle tematiche trattate, dialettica, cultura, passione, intelligenza... Ho sentito gridare a "capolavoro" fin troppe volte, senza mai spiegare nel profondo il todo di tutta la pellicola. La verità sta sempre nel mezzo e l'ho percepità qui, in questo video. Secondo me è sempre meglio partire dalla risorsa primaria, dai libri, e dopo i film perché, spesso, le licenze "autoriali" cinematografiche possono far perdere il vero significato dell'opera originale che, invece, offre (quasi) sempre molti più spunti di riflessioni non smussati dal minutaggio, dalle agende del momento o dal paese che offre lo spunto di creazione. A buon intenditore, poche parole. Sicuramente un film da guardare ma mai dimenticandosi della risorsa primaria. Poi magari mi sbaglio. Sono tanto incuriosità quanto intimorita. Partirò dal libro, come già espresso.

  • @fabioberr_
    @fabioberr_ Před 7 měsíci

    Intanto complimenti per l'analisi. E poi avendo letto il libro è stato un piacere ascoltare questo tuo punto di vista. Vorrei porre una riflessione/domanda sul finale, quindi SPOILER . . . . C'è poco da fare, ci affezioniamo a Bella, le vogliamo bene, tifiamo per lei e odiamo chi le ha fatto del male, quindi a fine film godiamo nel vedere Blessington ridotto a capra. Poi, a mente fredda, ho ripensato alla scena in cui Astley sulla nave le fa scoprire la povertà e le spiega come tutti gli uomini all'interno della società diventino crudeli. Bella è sconvolta perchè è ancora una "bambina", ma sul finale (anche dopo il suo viaggio di scoperta) è ormai inserita nel contesto sociale. Quindi...è un finale dolce/amaro?

    • @Zn-nk1my
      @Zn-nk1my Před 5 měsíci

      Detto da un uomo… come donna è appassionata di Mary Shelley, bella mi fa orrore! La sessualità femminile non è così, anche se vi piacerebbe

  • @claudiadangiolella924
    @claudiadangiolella924 Před 7 měsíci

    Ottima recensione, la migliore su questo film ♥️

  • @fraspecial
    @fraspecial Před 7 měsíci

    Buongiorno, La seguo sempre con tanto interesse e mi congratulo anche questa volta per la coerenza e la competenza presenti nella sua riflessione. Tuttavia, in questo caso ritengo che interpretare il film in chiave innanzitutto femminista sia riduttivo, almeno rispetto a come è arrivato a me. La tematica femminista è presente, ma mi sembra più la naturale conseguenza dell'avere una protagonista femminile in una storia che vuole innanzitutto raccontare temi universali come la presa di coscienza di sé e della realtà circostante e la conquista della libertà e dell'autonomia in un mondo strutturato secondo regole molto lontane da quelle del nostro istinto. Un mondo che sì, è stato pensato dai maschi, ma un mondo nel quale il disagio che prova Bella mi sembra andare oltre la sua condizione di donna. Condivido totalmente l'osservazione riguardante la polarizzazione nelle dinamiche maschile-femminile, ma differentemente da Barbie, dove secondo me il rapporto col maschile è il mezzo e il fine ultimo del racconto, qui questo mi è parso sicuramente un tema importante, anche il più importante perlomeno in apparenza, ma non la ragion d'essere della pellicola. Quello che emerge di Bella in ogni scena è il contrasto stridente tra la sua straordinaria spontaneità, resa con un linguaggio emotivo che secondo me non è neanche granché infantile - Bella non piange, non urla, non cerca neanche particolarmente l'affetto di chi ha attorno, è sempre iper-razionale e ha comportamenti che sono parzialmente riconducibili allo spettro autistico - e una realtà ostile alla sua purezza e spaventata da essa (la purezza di una creatura "mostruosa", tra l'altro). Il film secondo me parla innanzitutto di questo, del farsi strada della protagonista in questo mondo, del conoscerlo e del resistere alle sue storture senza lasciarsi corrompere (fatto non banale considerando che è inesperta e quindi facilmente plagiabile), mantenendo la voglia di migliorarlo (desiderio ribadito più volte nel corso del film). In un discorso così forte non può non finirci dentro anche il femminismo e il sesso non può che essere uno degli strumenti di conoscenza principali, ma credo che non sia quello il punto fondamentale del discorso di Lanthimos e che gli elementi per questo tipo di interpretazione, più approfondita, ci siano forniti e non siano forzati. Infine, ho notato solo io l'impressionante somiglianza fisica tra il personaggio di Ruffalo e il protagonista di El di Bunuel? A giudicare dal ruolo dei due personaggi mi è sembrata una chicca per cinefili, così come la fine che fa il personaggio di Alfie, l'ex marito di Bella a cui viene trapiantato il cervello di una capra, una autocitazione di Dogtooth, dove il padre soggioga le figlie facendole camminare a 4 zampe e abbaiare come cani.

    • @rmu-roymenariniuniverse490
      @rmu-roymenariniuniverse490 Před 7 měsíci

      sì Bunuel è stato citato in alcune interviste da Lanthimos (in generale, non El) così come anche secondo me c'è autocitazione ma faccio fatica a credere che il centro del tutto non siano la condizione femminile e la libertà sessuale di Bella (caso mai sarebbe interessante capire perché non si approfondisca molto la parte più scioccante, ovvero il cervello di un feto dentro la testa di una donna adulta, un vero aspetto horror concettuale che si perde un po' se non dando per scontato che sia il motivo della ricerca del piacere infantile, cui accennavo nel video). Grazie.

  • @mina_ophelia5067
    @mina_ophelia5067 Před 7 měsíci

    Bravissimo come sempre!! Uno dei pochi che fa analisi obiettive e di una professionalità e precisione eccellenti. Io ho amato molto questo film personalmente Visto ieri di pomeriggio, sola, e l'ho gustato dall'inizio alla fine in tutta la sua folle eccentricità e profondità se si riesce a comprenderne il fine ultimo. Non ho ancora letto il libro, ma è in arrivo , perchè sono curiosa di vedere similitudini e differenze. Grazie ancora per il suo lavoro.

  • @demoisellful
    @demoisellful Před 7 měsíci

    Sì effettivamente il presupposto logico dell'infantilità non è sottolineato a sufficienza, ma mi sembra un punto a favore del film perché rimane in sottofondo ma è la parte cruciale, anche nelle vesti di contraltare alla razionalità mutilata del suo padre/creatore.

  • @HairBilly
    @HairBilly Před 7 měsíci

    33:20 C'è qualche regista "visionario" non pop, ma di qualità, che mi consiglieresti degli ultimi 10 anni circa?

    • @rmu-roymenariniuniverse490
      @rmu-roymenariniuniverse490 Před 7 měsíci

      Aster, Cronenberg (lo cito perché è tornato al cinema), Eggers, Carax, Safdie, Ducornau,, Garland per citarne alcuni (ovvero registi che magari flirtano con la grande produzione ma rimangono "indigesti")

  • @Bobonzolo
    @Bobonzolo Před 7 měsíci

    Ciao Roy:)

  • @cesarealbasi7676
    @cesarealbasi7676 Před 8 měsíci

    (complimenti ...non conoscevo il canale, pur avendo letto alcuni suoi volumi) grazie mille molto interessante. complimenti per la profondità dell'analisi. A proposito della distinzione interessante tra senso di colpa e Colpa al fondamento dell’identità americana. Se si colloca il film nello sviluppo del cinema di Scorsese dopo il radicale Irishman, si può ipotizzare questa riflessione: un suo tema centrale è la ricerca dell'identità attraverso l'appartenenza a "qualcosa" e credendo in "qualcosa"; per Scorsese è il problema dell'America e degli americani, oltre che dell'uomo; America che nasce da un crogiolo d'identità e dalla cancellazione di culture. Irishman porta alle estreme conseguenze questo destino fallimentare di chi crede di risolvere il proprio problema d'identità aderendo a un sistema retto su potere-denaro (il capitalismo). I personaggi di Killers sono quello che resta. Hollow men, spettri, morti viventi; quello che resta dopo le inquadrature finale di Irishman. A proposito del concetto di coscienza che il film abbraccia: non c’è assunzione di responsabilità, né senso di colpa, per quanto non entra nel campo di coscienza Non si può dire che il personaggio di DiCaprio sia "consapevole" quando parla a Molly, perchè ha una coscienza frammentata, così come tutti i personaggi; molly inclusa, che rimane totalmente speculare a DiCaprio da questo punto di vista, fino a quando si alza e se ne va, lasciandolo lì, proprio in quanto lei ha potuto riacquisire la sua coscienza. Fino a quel momento, tutto e tutti si muovono sotto l'egida del denaro-potere, dio della religione capitalistica che sostituisce la religione abbandonata nelle prime sequenze del film in favore del petrolio/denaro/capitalismo. Dal punto di vista della coscienza persa dai personaggi (appunto il seguito di Irishman) tutti si muovono in una sorta di stato ipnotico (espresso bene per esempio dall'espressività degli occhi e nei dialoghi con cui De Niro manipola le coscienze con tecniche e modalità diverse; il personaggio di De Niro è lo squalo campione dell'assenza di coscienza (morale), ma il primato della messa in scena di questo aspetto di assenza di coscienza morale si raggiunge nel processo all'assassino della sorella di molly. L'assenza di valori alternativi a denaro/ricchezza, la perdita di ogni coscienza, sembra un tema centrale. Questa critica alla società americana (in realtà a tutto il mondo occidentale) sembra presente anche in altri aspetti del film. Una critica più generale alla società contemporanea, non una critica ai personaggi storici dei fatti raccontati. Il film mi pare totalmente riuscito sul piano delle scelte narrative e stilistiche. E interessantissimo il discorso sul diverso modo di fare “ripartenze” (narrative, di ritmo, ecc.) di questo cinema di Scorsese: quando vedemmo The Wolf of Wall Street per la prima volta rimanemmo quindi tutti un po’ disturbati da quello che sembrava un doppio o tripplo finale. Ma ora si capisce meglio tutto. In ogni caso, a me pare che dopo Irishman è un nuovo Scorsese

  • @bartvanzetti
    @bartvanzetti Před 8 měsíci

    buon anno e buon cinema RM

  • @Silentvalerio
    @Silentvalerio Před 8 měsíci

    Tanti Auguri di Buon Anno Roy! ❤😊🥳

  • @mirmidone111
    @mirmidone111 Před 9 měsíci

    Chi dice che Nolan è il Kubrick dei nostri tempi in questa torrida estate è uscito nelle ore più calde per più giorni eh! Basta vedere su questi temi la distanza abissale tra questa sbrodolata utile al più per accreditarsi agli Oscar con l'ironia sferzante del Dottor Stranamore.

  • @orpheociccone808
    @orpheociccone808 Před 10 měsíci

    Non ho visto il Film, e credo di non volerlo vedere perché é una commedia Hollivudiana. Perché Martin Scorsese non mette in evidenza la vera storia cui i conquistatori europei hanno sterminato la cultura indiana? L' occidente é quel continente cui ha commesso le piú credeli acrocitá nei confronti dell'Africa e il continente degli Indiani. Putin, ha rigione quando punta il dito verso l'arroganza occidentale! Questa volta giro le spalle a questa commedia Hollivudiana anche perché viene nascosta tanta veritá! Boicotto volentieri questa volta Martin Scorsese e i suoi burattini che da tempo hanno stancato con le loro scenate prive di senso! Prima o poi, tutti gli imperi sono destinati a cadere, anche quello nord americano di cui fortemente detesto.

  • @lumilecineanalista
    @lumilecineanalista Před 10 měsíci

    Anche io ho avuto pensieri simili alla fine della visione: la coglionaggine dell’homo americanus non gli impedisce affatto di sopraffare le altre popolazioni, su questo il film è davvero inquietante ed è il vero cuore della riflessione di Scorsese... È sempre un piacere ascoltare i Suoi video e i Suoi podcast ma questa è forse una delle analisi più ricche del canale e sul film, davvero complimenti!

  • @lorylory73
    @lorylory73 Před 10 měsíci

    guarda quando hai detto che questo film somiglia al Petroliere ho fermato il tuo video...hai detto tutto....ti dico la mia l'ultimo bel film di scorsese è casinò...inseriamoci pure the wolf dove si è staccato dai soliti temi di mafiosi italoamericani con de niro che fa le mossette atteggiandosi....irish man l'apoteosi film inutile stereotipi italoamericani de niro pesci pure al pacino evvai con la picciotteria ma smettiamola!!! che tra l'altro ci sputtanano all'estero,,,si è reso conto scorsese che non poteva continuare così a fare film fotocopia e che ti fa? ti imita il Petroliere...troppo tardi!!!!...non te la puoi giocare più con un de niro che fa le mossette da italoamericano ormai la caricatura di se stesso un di caprio eterno ragazzino contro un attore con i contromaroni ovvero Daniel Day Lewis...

  • @andreabrambati4285
    @andreabrambati4285 Před 10 měsíci

    Vorrei un controcampo a "the critic" di Tarantino girato da Scorsese: un biopic sul signor Menarini con John Turturro protagonista

  • @Dokmovies
    @Dokmovies Před 10 měsíci

    Visto sabato, e dopo svariate riflessioni ero giunto proprio a quello che dici tu, filo per segno, analisi perfetta del film a mio avviso

  • @cinemaintorno
    @cinemaintorno Před 10 měsíci

    Di certo pellicola da recuperare

  • @Antonio_Rossy
    @Antonio_Rossy Před 10 měsíci

    Scorsese ci chiede di guardare il suo film, non solo di vederlo. "Killers of the Flower Moon" è un western, un noir, un dramma totalmente destrutturato, de-eroicizzato e de-epicizzato. Una narrazione originale e incredibile: nessun sussulto, nessun guizzo... solo una gravosa e micidiale danza della morte di una società e una nazione (quella americana: bianca, colonialista, razzista e sterminatrice)