Carmelo Bene durante la trasmissione Settimo Giorno del 1975 dedicata a Gassman PUNTATA INTEGRALE
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- čas přidán 6. 05. 2022
- Rarissima e preziosa puntata integrale della trasmissione «Settimo Giorno», andata in onda nel 1975 e curata dallo scrittore Enzo Siciliano. Ospite in studio, Vittorio Gassman; interventi di Ruggero Jacobbi, Italo Moscati e Carmelo Bene.
Grazie infinite per questa meraviglia! Ridateci questa televisione!!
È un balsamo per le orecchie sentir parlare con questa proprietà di linguaggio.
Savio sminuisce Bene definendolo "sempre divertente" , Gassman lo corregge riconoscendo a Bene la giusta dimensione.
Mi viene da piangere a vedere questa TV e confrontarla con il pattume di oggi
Gassmann e Bene, due persone straordinarie. Ma dove sono oggi questi talenti? Certo non in TV o al Cinema. Nei teatri nascosti, piccoli, di avanguardia, semi vuoti o vuoti troviamo ancora dei grandi attori. Eretici soli, soli come monaci
Non ci sono uno come Carmelo non sappiamo quando lo rivedremo forse un secolo o di più
Un eloquio ed una dizione del genere sono rimaste ahimè nel secolo 900
Grazie😊🤗
Finalmente integrale! Grazie di cuore.
Verissimo…in quella ‘ritagliata’ sembrava che il sorriso di Gassman fosse ironico quasi sbeffeggiante nei confronti di C.B mentre poi ne fa un elogio alla sua acutezza
@@alegiud3125 Nah, si vedeva che era contento come una pasqua per le parole di CB.
Grazie mille
Ottima l'intuizione dell'attore come factotum o meglio come totum teatrale e dunque senza l'assillo interpretativo Dote comunque ascrivibile solo a pochissimi. ..Bighin Giulio
Gassman è un Io io io...
Bene non usa mai l'io...
"ed io non voglio più essere io"
gassmann somiglia un po a de sica !
Mhe
La grandezza teatrale di Bene il suo propellente è il tentativo enorme e( per fortuna ) non riuscito ,in quanto impossibile, di uscire fuori da sé stesso dalla condanna dell' emisfero sinistro del linguaggio e della razionalita'...in Carmelo Bene molto e drammaticamente sviluppato. Deve essere stata dura per lui convivere con questa consapevolezza del problema .
La prima parte sembra una critica velata a C. B. Cioè contro una visione troppo razionale, direi intellettualistica del teatro.