Talenti e profitto: la parabola più capitalista del Vangelo

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  • čas přidán 22. 08. 2024

Komentáře • 76

  • @maurobuttolo1880
    @maurobuttolo1880 Před 6 lety +10

    Buon giorno. A posteriori a noi viene presentato un padrone che pesa l'uomo sulla base del fatto che questi abbia o meno avuto il coraggio di "spendersi", cioè investire il talento ricevuto; ma un vero padrone, ricco perchè ha saputo investire bene il proprio denaro, avrebbe accettato veramente la perdita del capitale a causa di un investimento sbagliato? Il fare, lo spendersi, non è sufficiente agli occhi del padrone, è il fare meditato, scelto per un fine che merita il premio, anche se il capitale viene perduto. Sicuramente, però, il "Chi non fa non falla" è il peggiore dei mali della nostra società ed una perdita di talenti letale.

    • @nadiasartori9766
      @nadiasartori9766 Před 2 lety

      D'accordo

    • @nadiasartori9766
      @nadiasartori9766 Před 2 lety

      Il "fare",cioè l'agire.Gesu' vuole la mia azione , la mia responsabilità e consapevolezza di ciò che m'ha dato.Potrei tenere tutto per me , ma in questo modo vado in un'altra direzione ,diversa e contraria a quella del vangelo ,indicata da Gesù e cioè della coscienza morale di me stessa ,in risposta alla domanda "Chi sono io"?

  • @lucianogerivulpinazi266
    @lucianogerivulpinazi266 Před rokem +1

    Se qui valgono parabole come questa, io scappo e me ne vado su un altro pianeta: anche da solo.

  • @fontanaargentata
    @fontanaargentata Před 5 lety +1

    La risposta é Abramo, gli fu accreditato il peccato per la fede, nonostante non avesse presentato le opere.
    Vuol dire che se il terzo schiavo avesse investito, provato a compiere opere, e queste per motivi vari indipendenti da lui ,fossero state infruttuose ( es. Non aver convertito nessuno o riavvicinato alla fede) allora il Signore lo avrebbe comunque accolto con benevolenza. Abramo credette nelle promesse di Dio pur essendo anziano lui e il seno di Sara, ma di lui non ci sono opere solo esempi di grande obbedienza.

  • @marasalva9306
    @marasalva9306 Před 6 lety +4

    l'avrebbe lodato per il coraggio .

  • @garydicorzo3625
    @garydicorzo3625 Před 6 lety +3

    Wow, tough question. I would think that if the last slave took a risk and lost it all and I would assume that he did it all for Christ, then he would be rewarded for his efforts. I think...

  • @orlandoaulicino7917
    @orlandoaulicino7917 Před 4 lety +2

    Buongiorno, Prof. Nella parabola dei talenti possiamo dire che il padrone è Dio e i talenti sono le capacità che Dio dona ad ognuno di noi. Nella nostra società si fa, a mio avviso, molta confusione tra capacità e merito (meritocrazia). Le capacità sono, appunto, un dono gratuito, non meritato. Il merito, invece, è legato al modo in cui utilizziamo queste capacità secondo le aspettative del padrone, nella parabola, di Dio nel significato della parabola. La parabola ci dice che il servo che ha avuto cinque talenti, e ne frutta altri cinque, ha lo stesso merito del servo che ha avuto due talenti e ne frutta altri due. Infatti entrambi hanno lo stesso premio finale che è quello di partecipare alla mensa del padrone. Questo somiglia un po' alla frase "ognuno deve dare secondo le proprie capacità e avere secondo i propri bisogni". Non mi sembra molto capitalistica, non le pare?
    Circa la domanda che lei fa alla fine, direi che, se il servo ha investito le proprie capacità nella giusta direzione e non hanno fruttato, non per colpa sua, avrà la giustificazione del padrone. Se invece non hanno fruttato per mancanza o cattiva volontà del servo, avrà lo stesso castigo del servo che ha ricevuto un solo talento. Il merito è, appunto, il modo in cui facciamo fruttare le nostre capacità secondo il piano che il Signore ha su ognuno di noi. Il premio finale sarà uguale per tutti.

  • @user-hx1bs8kb2p
    @user-hx1bs8kb2p Před 5 lety +1

    È vero. La paura paralizza quello che ha un solo talento.

  • @mike89iniziald
    @mike89iniziald Před 5 lety +1

    Anche se l'ultimo schiavo avesse investito e perso tutto, il padrone giusto lo avrebbe comunque trattato alla pari degli altri, basti vedere la parabola in cui vengono assunte persone a diversi orari del giorno e a fine giornata, nonostante certe fossero li dalla mattina e certe solo a metà pomeriggio, tutte senza distinzioni vengono pagate uguali.
    Parabole che puntano sul potenziale della persona e quindi la premiano, nonostante fallisca.
    Proverbio cinese analogo a quello dei proverbi sull'uomo giusto:
    Cadi 7 volte, alzati 8 volte

  • @antonvill5857
    @antonvill5857 Před 4 lety +2

    Io mi chiedo piuttosto:
    Se tutto la questione si riduce nell'avere agito o meno (nel dare da mangiare o no all'affamato, come nell'esempio) che senso ha parlare di talenti?
    In questo modo sembra che si riduca tutto a una mera questione di volontà, piuttosto che di talento sprecato.
    O la sola volontà è già un talento?
    Ho capito male, forse?

    • @mariacristinanunziati4293
      @mariacristinanunziati4293 Před 3 lety +1

      Donare la vita è investire il talento secondo me. Il talento è la vita. Se la perdi è x scelta...

    • @mariacristinanunziati4293
      @mariacristinanunziati4293 Před 3 lety

      Dipende dalla volontà di chi perde il talento-vita perché Dio rispetta la nostra volontà

  • @maddalenamarzulli9109
    @maddalenamarzulli9109 Před 6 lety +6

    Beh l’esempio lampante di chi rischia tutto con l’incognita di guadagnare ci è fornita proprio da Gesù. Egli ci invita ad investire la ns vita per il bene del prossimo e il guadagno per il padrone (in questo caso Dio) è rappresentato appunto dal guadagnare anime che in caso contrario andrebbero perdute per sempre! Direi che si innescherebbe un guadagno a ciclo continuo, grazie al ns esempio altre anime avrebbero la spinta a seguire il ns investimento in modo tale
    Che diventi per il padrone un raccogliere frutti continui.

  • @LibriRiccardino
    @LibriRiccardino Před 2 lety

    Buongiorno prof, l
    Innanzitutto grazie di cuore per tutti questi video.
    Le rispondo tirando in ballo anche Dante. In un video in cui veniva spiegato l'Inferno dantesco chi commentava ha affermato che il peccato più imperdonabile è lo spreco dei doni di Dio (dei talenti, appunto). Perciò il terzo dei servi non investendo il proprio talento ha sprecato quello che il padrone gli aveva affidato. Ha avuto, secondo lui, paura di perderci nell'investimento del proprio unico talento ma per quel tipo di paura ha compiuto l'unica azione che l'ha portato a perderci: ha sotterrato il proprio talento, ha avuto paura di metterlo in gioco. Secondo me, opinione personale e quanto mai opinabile, se ci mettiamo in gioco, se investiamo i nostri talenti, in qualunque modo decidiamo di farlo non ci perdiamo mai e questo perché Dio ce li ha dati e ce li ha dati perché noi li usiamo e li usiamo largamente (per quanto ci è possibile)

  • @librolettura1221
    @librolettura1221 Před 6 lety +1

    Salve prof! Vorrei porle alcune domande. Ciascuno di noi è chiamato ad operare secondo le proprie capacità, ma come possiamo capire quale sia realmente il nostro compito quando nonostante tutto cerchiamo di assecondare i nostri progetti. E' possibile che la Sua Volontà si adatti, per farle un esempio, al nostro percorso di studio? In secondo luogo vorrei chiederle come fronteggiare alcuni momenti nei quali, specialmente noi giovani, perdiamo la voglia di pregare. La ringrazio

  • @ben-fatto
    @ben-fatto Před 7 měsíci

    Quesito interessante. Un quarto con mezzo talento che diciamo lo dimezza, mi fa pensare non al Talento perso, bensì condiviso. La Distribuzione dei Talenti è cosa molto difficile a livello percettivo. Si perde un po' del se, per contribuire al talento altrui. Ricorda le storie dei guaritori di paese, talentuosi ma incapaci o comunque impossibilitati nel passare i doni "forse non loro" alle generazioni future.

  • @LibriRiccardino
    @LibriRiccardino Před 2 lety

    A mio avviso non avrebbe reagito male perché, come ha detto lei, avrebbe comunque "apprezzato il tentativo" l'essersi messo in gioco del terzo servo. Sì, magari non sarebbe stato contentissimo "Ma bravo ti ho dato un talento e lo hai investito o gestito male" però avrebbe comunque apprezzato che il terzo servo aveva comunque "fatto qualcosa", ci aveva provato, aveva fatto "quello che aveva potuto con ciò che gli era stato dato" per poco che fosse, poco rispetto agli altri due ben inteso. Grazie ancora di tutto cuore e arrivederci! :)

  • @marie-arnaudgualandi7174

    Buongiorno Prof. Possible farle una domanda? P. Arnaud, op.

  • @giusitrevisani
    @giusitrevisani Před 3 lety

    Le
    distinzioni sociali sono un aspetto della vita quotidiana,
    un marchio che ci si porta dietro nel corso dell’intera
    esistenza pregiudicando in molti casi, l’opinione altrui,
    il classico pregiudizio. Tali differenziazioni, al termine
    della vita, scompaiono con essa. I titoli non hanno più alcuna validità, sono “buffonate” appartenenti al
    mondo dei vivi. Mentre le anime sono diverse, rese
    serie dalla morte che ha eliminato le gerarchie sociali,
    le differenze illusorie..... buona rinascita per chi comprende questo TALENTO.

  • @dinogualtieri3944
    @dinogualtieri3944 Před 6 lety +2

    Prof se avesse rischiato tutto è perso tutto il padrone gli avrebbe dato cmq molto di più in quanto avrebbe rischiato x lui mentre invece la paura lo ha paralizzato! Che ne pensa? Grande Prof!!!

    • @nonnoto4569
      @nonnoto4569 Před 4 lety

      No, lo avrebbe venduto come schiavo.

  • @chiaramanzotti9116
    @chiaramanzotti9116 Před 6 lety

    1) Secondo se se lo schiavo avesse rischiato tutto e perso tutto il padrone non sarebbe stato così duro, perché il punto chiave era PROVARE A FARE QUALCOSA, e nella vita è PROVARE A FARE QUALCOSA DI NOI STESSI E DELLE NOSTRE POSSIBILITÀ, a volte anche al costo di perdere tutto. Nessuno potrà mai dirci che non avevamo provato :)
    2) Perchè nessuno dei 3 ne investe solo una parte? Sarebbe la scelta più logica (considerando a questo punto l’enormità della cifra) tenersene metà e investirne l’altra. In caso di perdita avremmo così a disposizione altro capitale.

  • @antimopirozzi1314
    @antimopirozzi1314 Před 4 lety +1

    Il maggior campo di investimento è l'Amore, e la più grande risorsa con il massimo margine di rischio è la propria vita. Ora, se la persona in questione avesse investito se stesso ricavando alla fine la "morte in Croce" (il più grande fallimento-in apparenza-che si potesse mai conseguire) allora sarebbe stato ricolmato di ogni ricchezza possibile. Avrebbe guadagnato la Vita. Ecco Gesù, che investe se stesso per la ricchezza in abbondanza di tutti. Bella a tutti😉💝

  • @vincenzomartiradonna8289
    @vincenzomartiradonna8289 Před 5 lety +2

    Non bisogna oziare, la vita che Gesu' ci invita a vivere deve essere spesa bene, il tempo passa in fretta e non può piu' essere recuperato. Operiamo mentre la luce e' con noi.

  • @stefanosanto1627
    @stefanosanto1627 Před 2 lety

    … se lo schiavo avesse perso tutto il capitale probabilmente il giudizio sarebbe sul tipo di investimento effettuato. Mi spiego : A priori valutazione oggettiva sulla bontà e fattibilità del progetto in cui uno investe . Poi se uno valuta una serie di parametri e lo stesso gli va male , quantomeno ha usato il buonsenso nell’impegno profuso.
    Certo se sei un gambler e ti va male ,si esce dai parametri di cui sopra.

  • @Luca_Rassia
    @Luca_Rassia Před rokem

    Il talento della parabola ė quello della carità , il servo malvagio é colui che non crede nel ritorno del Signore .... ma lei ha travisato il significato .
    Shalom pace

    • @Bellaprof
      @Bellaprof  Před rokem

      Perché, secondo lei ne esiste solo uno?

  • @giovannivivalda6970
    @giovannivivalda6970 Před 3 lety

    Infatti, contrariamente alla chiesa Romana cattolica, la Parola dichiara: fai a gli altri ciò che vuoi sia fatto a te: perchè bisogna muoversi, non lasciando tutto il lavoro nelle mani di DIO e sedersi sulla riva del fiume ad aspettare...

  • @TheGaetanomariadigio
    @TheGaetanomariadigio Před 2 lety

    La spiegazione del cambio valute ha qualche lacuna, trovo.

  • @roberto.bolognese58bologne62

    Fare la volontà di Dio è rischiare,mettersi in gioco anche perdersi e perdere per un fine che diventa opzione morale fondamentale ,ecco quindi che non è il risultato o la performance che conta,ma la mentalità di crescere,quindi partecipare alla creazione.

  • @carlobenussi5186
    @carlobenussi5186 Před 3 lety +1

    Lo avrebbe perdonato come il figliuol prodigo. Il terzo servo non ha vissuto un’attiva attesa, non si è reso operoso come sottolinea la preghiera dei fedeli. Non per nulla l’accidia è un peccato capitale. Grazie per l’esegesi

  • @sergiosebastiani6045
    @sergiosebastiani6045 Před 3 lety

    Secondo me l'ipotesi del terzo schiavo che rischia e perde tutto é impossibile perché in contraddizione con "Chiedi e ti sarà dato". Il fatto grave nel comportamento del terzo schiavo è che egli non ha voluto agire secondo la volontà di Dio. Il terzo schiavo non solo non ha fatto la volontà di Dio secondo le sue capacità (capacità che Dio già conosceva e che non sono queste qui in discussione ) ma quando dice "Ho avuto paura" sta mentendo e non c'è niente di più grave che mentire a Dio. Per questo verrà gettato nelle tenebre. Quando il fine ultimo delle tue azioni è in linea con l'esempio di Gesù non può succedere che perdi tutto.

  • @francescocellamare3892

    "Signore so che sei uomo duro che raccogli dove non hai seminato e mieti dove non hai sparso" è da malvagi ammettere una cosa simile in presenza del padrone e non voler essere all'altezza del talento ricevuto mascherandosi dietro la paura

  • @massimoravecca2923
    @massimoravecca2923 Před 4 lety +1

    Le parabole hanno spesso un contenuto iperbolico. Il servo che non ha portato profitto è l'unico che ha lavorato, ha seppellito il talento sotto terra , l'ha sorvegliato. Sembrerebbe come in altre parti del Vangelo che lavorare, a meno che non sia per il regno, porti male.

  • @lucianaleporoni4206
    @lucianaleporoni4206 Před 3 lety +2

    Il terzo servo è un ignavo, anche se aveva l'opportunità di agire!

  • @arthurmcdowell4117
    @arthurmcdowell4117 Před 4 lety

    Se avesse perduto, ho paura che si arrabbiato lo stesso, perché gli avrebbe fatto notare che poteva metterli in banca :-) invece di rischiare di perderli o poteva chiedere consiglio agli schiavi che stavano avendo successo nell'investimento.
    Insomma con il "Padrone" a volte non si sa mai qual'è il modo giusto di comportarsi.
    Prof mi può aiutare a capire e a dare una risposta a questa mia perplessità?

  • @vitodistefanoagrotecnico3160

    Bella prof

  • @lucykid1658
    @lucykid1658 Před 4 lety

    stupenda spiegazione ma ho una domanda:
    questa parabola c' entra qualcosa con la geolocalizzazione?
    Grazie

    • @Bellaprof
      @Bellaprof  Před 4 lety

      Buongiorno Alessandro, non vedo come...

  • @Rocksound80
    @Rocksound80 Před 5 lety

    Se lo schiavo avesse rischiato tutto e avesse perduto tutto avrebbe accumulato il suo tesoro nei cieli, Grazie prof. mi permetto di farle leggere questa meditazione di S.Barsanufio:
    Se esiste la possibilità di una buona azione, ma un pensiero opposto le resiste, questo dimostra che l'azione è veramente buona.
    Applicati alla preghiera e veglia; se durante la preghiera il tuo cuore è saldo nel bene e il bene aumenta invece di diminuire, allora, sia che l'opposto pensiero che ti travaglia, rimanga, oppure no, sappi che tale azione è buona.
    Poichè tutto il bene, necessariamente patisce una penosa opposizione causata dall'invidia del diavolo, il bene la supera mediante la preghiera.
    Se un bene apparente è suggerito dal diavolo, e pure l'opposizione deriva da lui, allora nella preghiera il bene apparente declina, insieme con l'apparente opposizione.
    In questo caso è evidente che il nemico oppone un pensiero che egli stesso ha insinuato col solo proposito di farci erroneamente prendere per il bene ciò che è male.

  • @michelelaprovitera4503

    Penso che il senso della parabola sia quello di fare il bene e la giustizia nella vita. Abbiamo ricevuto il bene e dobbiamo diffonderlo, moltiplicarlo, dobbiamo essere moltiplicatori di bene e giustizia. Su questo saremo giudicati.
    Se il senso fosse quello di "riuscire" di :arrivare", di guadagnare nella vita, nel senso terreno del termine, mi farebbe paura e non mi troverebbe d'accordo. Non sono d'accordo su un sistema in cui se uno non riesce a entrare nel circolo monetario è fuori, in grande difficoltà, ghettizzato. Ma Gesù si riferiva alla prima ipotesi.

  • @bruceisjack551
    @bruceisjack551 Před 6 lety

    Ciao una curiosita': hai fatto le elementari alla D M Rua? Col maestro Ruggiero?

  • @cesarenobile1995
    @cesarenobile1995 Před 4 lety

    A me pare una parabola contro l'accidia, quindi è comprensibile un giudizio critico nei confronti di chi non riconosce il proprio talento e non lo sfrutta impegnandosi nella vita. Sul fatto che esso poi sia sempre sufficiente per realizzare pienamente se stessi anche quando a tanto impegno si riceve poco, ho qualche dubbio.

  • @angelamiccoli9796
    @angelamiccoli9796 Před 5 lety +1

    Io penso che il padrone abbia agito per fiducia e non per avidità o avarizia. Se il terzo schiavo per paura non ha investito o peggio ancora avrebbe perso il denaro sarebbe stato graziato perché il tema della parabola è la fiducia.

    • @bettythea2997
      @bettythea2997 Před 4 lety +1

      Giusto, perché poi le dice" se non l'hai fatto fruttare me lo dicevi che lo davo in mano ai banchieri.

  • @dinogualtieri3944
    @dinogualtieri3944 Před 6 lety

    Non aveva necessaria fiducia ma si fa cogliere dalla paura che lo paralizza!

  • @lucianaleporoni4206
    @lucianaleporoni4206 Před 3 lety

    Se il servo avesse perduto tutto il capitale, ( il rischio comunque c'era) il padrone avrebbe incassato il colpo, visto che lui stesso aveva dato carta bianca al servo!!!

  • @antonioursini7703
    @antonioursini7703 Před 6 lety

    Lo avrebbe ringraziato, si spera.

  • @margaritapreci4051
    @margaritapreci4051 Před 5 lety

    Bello
    Lultima domanda
    Almeno avrebe fato cualcoza
    E il padrone vede che a fato tuto il posibile.
    Scuzatemi per L' Italiano

  • @rosalbacascone2048
    @rosalbacascone2048 Před 4 lety

    Dipende da cosa ha tentato, se è andato a giocare al casinò pensando di guadagnare facilmente o ha guadagnato sfruttando gli altri, le sue azioni, pur portando profitto, non sono d'aiuto nè a se, né agli altri. Anche quest'atteggiamento sarebbe condannato da Gesù.
    Se invece le sue azioni gli consentono di sviluppare le sue qualità e di tirare fuori il meglio di se, questo sarebbe di per sé un profitto, poiché restituirebbe a Dio, con gli intetessi, ciò che gli è stato donato.

  • @bettythea2997
    @bettythea2997 Před 4 lety +1

    Certo fare la volontà di Dio significa portare frutto...ma anche poco, ma proprio niente e orribile...qualsiasi padrone ama il suo operaio una persona che le fa frutto...

  • @luciaserritella7576
    @luciaserritella7576 Před 3 lety

    Il denaro restituito senza maggiorazione è sempre perdita

  • @leonardodm5529
    @leonardodm5529 Před 5 lety +3

    Il senso di quella parabola non è capitalistico

    • @angelasperanza220
      @angelasperanza220 Před 4 lety

      Anche secondo me il senso di questa parabola non è finanziario : è una parabola infatti! Mi pare anzi ovvio che rappresenti attraverso i talenti i doni che ci sono elargiti con la nostra stessa vita, non a caso si dice che ciascuno di noi ha i suoi talenti.
      Non far fruttare le grazie che abbiamo ricevuto ci pone nella stessa condizione dell'albero di fico che non aveva nessun frutto quando Gesù si fermò per raccoglierne ..... E non fece una bella fine.
      Anche in quel caso la Sua reazione, la Sua risposta pare dura, ma il senso da cogliere è proprio lo stesso. Ci è offerta una occasione con il dono della vita e delle nostre capacità, di cui tutti possono fare qualcosa e soprattutto hanno la responsabilità di fare qualcosa: la parabola dei talenti lo esprime molto chiaramente ed evidenzia il peso della nostra responsabilità decisionale in virtù del libero arbitrio che a noi è dato.
      Purtroppo la pigrizia avvinghia ed erode le volontà più deboli e confuse, cui difetta la fede, ma anche la speranza e la carità.

    • @angelocomelli3109
      @angelocomelli3109 Před 4 lety +1

      @@angelasperanza220 lucida visione... sono totalmente d'accordo

    • @angelasperanza220
      @angelasperanza220 Před 4 lety

      @@angelocomelli3109 mi fa molto piacere, grazie.

    • @angelocomelli3109
      @angelocomelli3109 Před 4 lety +1

      @@angelasperanza220 non c'è di che... fra l'altro aggiungerei che il distacco radicale fra Gesù il denaro (inteso come capitale, che si trasforma ma "mezzo" a "scopo") è ben marcato e visibile in molti punti del Vangelo... il perseguimento del profitto come elemento di successo (che fa scivolare nell'idolatria) è invece presente nelle predicazioni protestanti, soprattutto calviniste.

    • @angelasperanza220
      @angelasperanza220 Před 4 lety

      @@angelocomelli3109 proprio così, infatti questa deviata e deviante modalità di lettura attiva immediatamente un forte campanello d'allarme, perlomeno dovrebbe essere così...

  • @nicolasapone
    @nicolasapone Před 5 lety

    Lo avrebbe accolto a braccia aperte....

  • @Gigio49
    @Gigio49 Před 11 měsíci

    Forde ulitmo che ha restituito ul suo capitale non avuto io coraggio di metterei in gioco nella vita fare qualcosa di buono .

  • @sergiocoppeta
    @sergiocoppeta Před 4 lety

    la tiepidezza è inaccettabile dal Signore. Il tiepido non ha zelo per il Signore. Il suo cuore non brucia d’amore per Lui. Quello che lui vede è completamente diverso dalla quella che vede il Signore. Infatti, mentre il Signore lo vede “disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo”, lui si vede invece ricco e non ha bisogno di nulla. Il suo interesse principale non è per il Signore e per la Sua opinione, è solo per se stesso. “Io sono ricco, [io] mi sono arricchito”, dice. Per il tiepido, probabilmente in passato Gesù Cristo era il suo Signore ed è stato professato come tale. Ma non è il suo Signore, il suo capo, OGGI. Oggi Il suo capo è se stesso. Inoltre, come dice Matteo 16:24-25:
    Matteo 16:24-25
    “Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà.”
    Se il terzo avrebbe osato e perso il signore lo avrebbe perdonato

  • @terezinapulaj468
    @terezinapulaj468 Před 4 lety

    Per dare cuesto motivo E Dia perce a fermato il mano por sa perce Anci c'è sono nato e deven viver ance se cualcuno nashen no ben formato deve a mantenere fa un numer

  • @robertot917
    @robertot917 Před 3 lety

    il padrone consegna i beni senza dare indicazioni
    e li dà secondo le capacità
    Il servo malvagio e pigro giudica il padrone
    “uomo duro" e sfruttatore "mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso"
    è un sindacalista e sembra non voler lavorare a vantaggio di chi sfrutta.
    Inoltre teme di non essere capace (allora è proprio un sindacalista anche se consapevole 🤣). Perciò fa meno del minimo, per restituire almeno quanto ricevuto (per lui restituire meno di quanto ricevuto significava confermare la sua inadeguatezza). Pertanto, con una furbata spera di ricevere un plauso (ma allora è proprio il fondatore dei sindacati 😂)
    SECONDA DOMANDA:
    impossibile perdere tutto perchè il padrone è il capo di Confindustria milanese (ghe pensi mì 😆): miete dove non ha seminato e raccoglie dove non ha sparso.
    Pertanto il frutto da mietere/raccogliere sarebbe stato una conseguenza necessaria (lavoro, guadagno, pago pretendo 😃).

  • @agostinobarabino2423
    @agostinobarabino2423 Před 3 lety

    è proprio -a mio avviso- qs cartina di tornasole a rivelare che la terza possibilità in Dio nn esiste: hai fatto le cose in retta et aggiornata coscienza vai sereno "A Maronna t'accumpagna" ciè sei nella VdDio frago

  • @valeriozecchinelli2555

    ma cosa sarebbe successo se il servo che aveva ricevuto un solo talento tornava dal maestro e gli diceva "maestro mi dispiace ho investito un solo talento e l'ho perduto"? Il maestro gli avrebbe risposto "servo vile e impostore che tu sia privato di tutto e lasciato solo nelle tenebre,e li sarà pianto e stridore di denti"

  • @giovannienuccianapolitano3981

    Rispondo alla tua ultima domanda: Nella vita cristiana è meglio sbagliare piuttosto che sbadigliare.

  • @ariannalucas4772
    @ariannalucas4772 Před 4 lety

    Decidendo di non agire e quindi investire (anche rischiando) si è comportato da ignavo. Non ha fiducia in se stesso, infatti la paura di poter fallire e quindi di essere punito è più forte. Non vuole prendersi le responsabilità delle proprie azioni...grande fardello dell'uomo!

    • @ariannalucas4772
      @ariannalucas4772 Před 4 lety

      Avrebbe avuto misericordia di lui... Quando il padrone dà il capitale ad ogni schiavo è cosciente della possibilità di perdita dello stesso. Quello che a lui interessa è l'atteggiamento dei suoi schiavi con il denaro dato.

  • @luciaserritella7576
    @luciaserritella7576 Před 3 lety

    Peccato: versaglio mancato

  • @TheGaetanomariadigio
    @TheGaetanomariadigio Před 2 lety

    Semplice
    Un egoista avrebbe impiegato in modo pessimo i suoi talenti.
    Comunque perde tutto.

  • @mike89iniziald
    @mike89iniziald Před 5 lety

    Anche se l'ultimo schiavo avesse investito e perso tutto, il padrone giusto lo avrebbe comunque trattato alla pari degli altri, basti vedere la parabola in cui vengono assunte persone a diversi orari del giorno e a fine giornata, nonostante certe fossero li dalla mattina e certe solo a metà pomeriggio, tutte senza distinzioni vengono pagate uguali.
    Parabole che puntano sul potenziale della persona e quindi la premiano, nonostante fallisca.
    Proverbio cinese analogo a quello dei proverbi sull'uomo giusto:
    Cadi 7 volte, alzati 8 volte