La bomba Kazakistan: i conflitti interni e la contesa tra Russia, Cina, Usa e Turchia - Mappa Mundi
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- čas přidán 17. 01. 2022
- Le proteste in Kazakistan, perché il gigante asiatico è così importante e conteso da Russia, Cina, Stati Uniti e Turchia. In collegamento Orietta Moscatelli (Askanews/Limes) e Filippo Costa Buranelli (University of St.Andrews). In studio Alfonso Desiderio. Puntata registrata il 17/01/2021
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#MappaMundi #geopolitica #kazakistan
Un bravo al prof. Buranelli per la chiarezza e la competenza sull'argomento. Molto interessante la sua analisi.
Dario Fabbri, sicuramente ha apportato un contributo di altissimo livello culturale e di analisi geopolitica importante, gli auguro la migliore carriera .
La rivista Limes, insieme al suo direttore, è fonte di risveglio nazionale e il loro contributo va oltre alla mera divulgazione , lavorano sulla coscienza e sul senso di appartenenza di un popolo.
Come ha sempre detto Fabbri , i leader non esistono, esistono solo persone che sanno comprendere , prima di altri , il momento storico e cavalcarne le opportunità e Fabbri non è un leader, il vero leader è tutta la moltitudine di persone che permette ogni mese di fare uscire nelle librerie ed edicole una rivista come Limes.
Caracciolo …avanti come sempre hai fatto e grazie ancora.
Bravissimo il prof. Buranelli, spero di rivederlo più spesso qui da voi!
Sempre ottimi. Andate avanti.
Bello speciale, complimenti! Un semplice ragionamento sull'area provando ad unire i puntini: risorse nucleari in Kazakistan; nucleare energia chiave per il futuro del pianeta; le risorse e mezzi militari americani in Afghanistan che si spostano assieme a tutto l'alto comando filoamericano afghano in Uzbekistan, le vie della seta che dovrebbero passare tra Kazakistan e Uzbekistan e in ultimo l'analista americano che al festival di Limes prevede un gran futuro per l'Uzbekistan. Il disegno che compare è sicuramente un dopo Putin burrascoso con la Russia completamente accerchiata. Speriamo che non degeneri troppo la situazione....
verra' solo bruciato il mondo
200 miliardi di megatoni in bombe atomiche
@@cook686 confidiamo tutti in Ken Shiro per il futuro dell'umanità
EGR CRI CRE le faccio presente che la FED. RUSSA è già accerchiata oggi!! Cosa succederà? La cosa più probabile è che anche la Russia Piazzi missili vicino agli Usa. Se va avanti così il botto si avvicina ( purtroppo)
@@cricrem ma anche chen scoppia nel cartone
@@gianfrancogilardi3921 Il problema, secondo me, è il dopo Putin più che gli USA, il rischio più grosso della Russia mi pare quello interno, più che esterno. Gli oligarchi si spartiranno a suon di congiure il potere, ci sarà, secondo me, almeno un decennio di instabilità e il caos in una superpotenza nucleare non è positivo per il pianeta intero.
Rivoglio Dario!
Mi piace questo nuovo corso plurale e privo di sfere de cristallo!
Grazie
Grazie 🙂
Buonasera a Tutti!Grazie per le analisi però ormai di gossip geopolitico so tutto quindi passiamo alle cose serie.sono uscito pazzo per la Moscatelli!Orietta sei bellissima!
Ho l'impressione, naturalmente non fondata su fatti giacché non sappiamo nulla, che la responsabilità della separazione con Fabbri debba attribuirsi innanzitutto a quest'ultimo. Leggo ipotesi ridicole, ad esempio che Fabbri sarebbe stato cacciato per il suo disallineamento al gruppo editoriale, o forzato ad andarsene per la prospettiva troppo atlantista di Limes (quando poi era Fabbri ad essere il più american friendly! Ipotesi paradossale). Che Limes abbia cacciato Fabbri è pressoché impossibile visto che era proprio lui il fulcro e quasi l'anchorman di rivista e (soprattutto) canale. Quando dico che la responsabilità è sua, mi riferisco al suo evidente narcisismo, a una compiaciuta aria di superiorità, certamente fondata su capacità e conoscenze fuori dall'ordinario. Ma questo narcisismo è quello che lo porta a pubblicare un libro per divulgare il suo metodo (quasi una dottrica essoterica, laddove quella insegnata alla Scuola di geopolitica sarebbe esoterica), che lo porta ad essere continuamente presente in tv e dispensare saggezza. Anche i suoi tweet parlano, negli ultimi giorni, di progetti e grandi iniziative. Ho l'impressione che Limes gli andasse un po' stretto, e trovo che sia un errore. Ma i fan di Fabbri (tra i quali, in una certa misura, rientro anch'io) dovrebbero evitare di dare la responsabilità a Caracciolo a prescindere da queste considerazioni. Ovviamente, comunque, spero anche io in due parole di chiarimento qui sul canale.
sai cos'è avvenuto molto banalmente? Uno gli ha offerto di diventare direttamente capo di qualcos'altro, gli ha offerto più soldi, lui ha accettato, CARACCIOLO se l'è presa e si è rifiutato di dargli spazio nella rivista. Punto. Molto banale.
@@Fedee98 Può essere. Ma questa informazione da dove viene?
@@unclescrooge7969 ragionamenti miei. Fabbri non dice il motivo perché non è bello, Limes nemmeno per non fargli pubblicità, punto , basta
Minuto di silenzio per l'abbandono di Dario Fabbri
La diseguaglianza tra zone rurali e grandi città mi sembra un problema che affligge diversi Paesi dell'asia centrale (penso anche alla Cina interna). Sarebbe interessante approfondire questo aspetto che si presenta in modo analogo in Stati diversi.
Se si pensa che la Provincia di Bolzano sia ad anni alterni la regione più ricca d'Europa mentre la Calabria è quella più povera, immaginiamoci quante differenze possano esserci in questi paesi, decine di volte più grandi, con situazioni climatiche incerte, "giovani" nella loro storia e con istituzioni non perfettamente sedimentate
@@TheSojoboUchiwa Beh da noi la questione è un po' diversa oltre al fatto che i picchi di sottosviluppo non sono minimamente al livello di alcune zone asiatiche sia per estensione che per mancanza di infrastrutture... Potenzialmente il sud Italia potrebbe essere il motore del Paese data la sua proiezione in mezzo al medioceano con tutto quello che ne consegue, ma c'è il macigno della questione meridionale che nessuno ha la volontà politica di affrontare.
@@HumanisticValley esatto,un po' diverso. Bolzano, Alto Adige, Trentino con la sua splendida Cortina per i poveri e tutta la bella compagnia ha il più alto percentuale di suicidi, addirittura più degli svizzeri,i kazachi hanno tanta di quella voglia da vivere.
Salvo eccezioni genero ed nipote di Elbasi,pieni di schei ma suicidati (?)
A mio parere questa puntata di Mappa Mundi ha mancato il bersaglio. Gli interlocutori ci hanno informato molto sulle dinamiche contingenti, accenni sulle élites e sul controllo dei centri del potere, elementi che sono certamente utili per comprendere almeno in parte il quadro della situazione. La grande assente in tutto il discorso è stata l'analisi strutturale del contesto che invece, nonostante gli sforzi di Alfredo nel volerla introdurre, non è stata praticamente affrontata. Gli interlocutori ci hanno solo girato intorno senza mai arrivare al punto. Si è parlato di gruppi di interesse che hanno delle proprie "agencies" e che fanno riferimento a questo o quel politico, ma che interessi portino avanti non ci è dato saperlo. I politici sono coloro su cui convergono dei consensi per convogliare delle istanze, ma queste istanze (etniche? ideologiche?) non sono state affrontate. È stato solo sfiorato per un attimo il contrasto tra abitanti dei centri urbani e quelli delle zone rurali, ma senza andare più a fondo. A mio modesto avviso si poteva fare di meglio.
Ho anch'io le medesime perplessità, ma ho paura che anche gli stessi apparati Kazaki non abbiano ben capito cosa stia accadendo. Lo testimonia il percorso più che ondivago con cui stanno affrontando questa crisi. Pertanto, posso comprendere il non volersi lanciare in analisi affascinanti che rischiano di essere smentite dai fatti a distanza di pochi giorni. Concordo che si poteva delineare meglio l'immagine antropologica del cittadino kazako medio.
Concordo che l'aspetto dei rapporti tra dinamiche interne e esterne meriti un approfondimento. Vorrei però spezzare una lancia a favore degli analisti che hanno evidenziato la complessità della situazione e ammesso di non avere elementi per definirla più precisamente. La stessa impressione che ho io, che vivendo da oltre 15 anni ad Almaty seguo da vicino le vicende.
L'analisi è ineccepibile.
Mi domando se un modo per cercare di leggere nella sfera di cristallo non sia iniziare a considerare quali attori sono interessati all'instabilità della regione e quali no.
Sicuramente Cina e Russia, per ragioni differenti, temono l'instabilità, ragion per cui i loro rivali, Stati Uniti in primis potrebbero avere interesse nel vedere il Kazakistan in caoslandia.
E qui la sfera di cristallo diviene ancora più nebulosa. Gli scenari possono essere molteplici.
Seppur con peso minore, suggerirei di considerare anche il ruolo dell'Iran che con il Kazakistan ha un contenzioso sui confini marittimi nel Caspio, e pertanto sui pozzi petroliferi.
@@antoniomarini8288 ha ragione, forse sono stato troppo tranchant nell'esprimere la mia opinione. Del Kazakistan conosco davvero poco ed e' per questo che speravo di poter cogliere qualche cosa in piu'. L''unica mia obiezione sta nel fatto che si sarebbe potuta impostare un'analisi un po' meno contingente e che desse uno sguardo piu' ampio sul paese e sulle sue possibili fratture interne e sulle dinamiche che muovono la societa' e le sue traiettorie. Questi sono elementi che, secondo me, aldila' di quanto accaduto, possono quanto meno dare un quadro piu' completo, in uno scenario che da quanto ho capito presenta diverse incognite.
@@eyeseastward capire cosa è successo qui è abbastanza complicato. L'oligarchia non è un monolite e il vuoto di potere che si è verificato è un movimento di faglie che potrebbe generare altri terremoti.
Dietro alla facciata del potere politico ci sono poteri economici che giocano la loro partita.
La mia impressione è che Nazarbayev sentendosi insicuro, appoggi condizionatamente Tokayev nella misura in cui questi riesca a erodere il potere a quell'oligarchia che l'Elbasy teme ancor più della democrazia. In altre parole, è disposto a cedere potere a patto che ne cedano di più i suoi avversari. Se l'ormai ottuagenario ex presidente è stato rimosso, Massimov è stato arrestato con l'accusa di alto tradimento.
La traduzione politica è uno sconto tra le spinte per un accenno di "socialdemocrazia" e un nocciolo duro di oligarchia conservatrice che vede la strana alleanza Tokayev Nazarbayev come una minaccia alla propria influenza sul sistema politico economico del Paese.
Come acutamente evidenziato dal Professore, lo scontro tra fazioni è multipolare e sfaccettato. In questo contesto, anche alle stesse eminenze grigie straniere è difficile tratteggiare con precisione delle strategie.
@@eyeseastward non ci resta che attendere il prossimo numero di Limes, dedicato al Kazakistan.
Ottimo..come passatempo
Limes non ti lasceremo mai.
Una volta si che l'avremmo detto
Bel video
Non è una contesa , ma ben si un semplicissimo accordo di " parti" . Buona serata e buon lavoro
Dopo lunga riflessione, penso che sia stato Dario Fabbri ad andarsene (probabilmente per un raptus di egocentrismo) altrimenti non si spiega il silenzio della rivista che deve anche pensare a tutelare gli aspetti economici legati alle vendite. Questa cosa mi duole molto perché trovavo la coppia Caracciolo Fabbri eccezionale. Peraltro non mi è mai sembrato di cogliere che ci fossero particolari diversità di vedute tra Fabbri e gli altri analisti. Secondo me ne escono perdenti sia la rivista che Fabbri. Mi dispiace molto.
sai cos'è avvenuto molto banalmente? Uno gli ha offerto di diventare direttamente capo di qualcos'altro, gli ha offerto più soldi, lui ha accettato, CARACCIOLO se l'è presa e si è rifiutato di dargli spazio nella rivista. Punto. Molto banale.
@@Fedee98 bhe potresti avere ragione, in questo caso basterà attendere un pò e vedere chi saranno i nuovi sponsor di Fabbri nella sua nuova iniziativa.
@@RikiRikkardo6783 Fabbri non dice il motivo perché non è bello, Limes nemmeno per non fargli pubblicità, punto , basta
morto un papa se ne fa un altro
Propenderei per l'egocentrismo di Fabbri. Che sicuramente non gradisce essere "Fabbri di Limes". Penso che aspiri a diventare un prof. Barbero numero 2. Un marchio a se stante.
Comunque la forza di Limes sta nella rivista scritta. E in quella sede la capacità di approfondimento, analisi e attualizzazione rimane intatta anche senza Fabbri. Il quale brilla più che nello scrivere nell'esposizione orale. Speriamo che la dipartita non abbia conseguenze per la tenuta della rivista.
anche perché scriveva 1 articolo su 30. Comunque non ho capito bene, ma credo possano pubblicare articoli di Fabbri, come pubblicano articoli di altri esterni
11:40 incredibile, un'osservazione corretta e puntuale sull'imperialismo americano...su Limes! Sono sotto shock
Orietta oltre che brava è anche bellissima.
Esatto, è presto per dire chi siano i giocatori in campo, potrebbero anche esserci interessi occidentali, diciamolo pure apertamente
In Kazakistan la solita rivoluzione colorata è già finita.
Una puntata sul Liechtenstein quando la facciamo ?
Una anche sui diritti dei netturbini dell'uganda orientale
Come hanno già scritto anche altri utenti questa non è Geopolitica, bensì cronaca politica (con molto gossip di corte che lascia il tempo che trova).
Non una parola sull'evento più importante della storia recente Kazaka e forse l'unico elemento di spessore Geopolitico: il fatto che il Kazakistan stia cambiando il suo alfabeto dal Cirillico al Latino.
Un'ultima nota: la capitale del Kazakistan non si trova nella parte meridionale ma in quella centro-settentrionale dal 1997, rinominata con il nome del dittatore locale nel 2019.
Comunque non per niente, ma ne hanno già parlato la settimana scorsa
@@Fedee98 Hanno trattato il cambio dell'alfabeto?
@@ilFrancottisei favorevole alla brexit?
Limes ❤❤👌✌✌
Abbraccio dal Brasile
Ecco sì invece gli americani quando entrano in un paese danno un breve saluto e se ne vanno 🤣🤣🤣
26 minuti e non ho sentito 'praticamente' parlare di NATO e appena menzionare gli USA. Ma ritenete di essere credibili?
Tra l'altro a Genova, ben prima degli ultimi fatti, il collega statunitense di Fabbri sottolineava proprio l'Uzbekistan, vicino del Kazakistan, quale o come potenza chiave strategica emergente. Ma va? Qui invece Alfonso dice del Kazakistan, che "in realtà sappiamo ben poco di quel Paese". Saluti 'arancioni', eh.
Ci sono altri video a riguardo, guardati quelli.
Mi permetto di giudicare la sua critica come "paranoica". Non hanno parlato di influenze Cia perché, oggi, non ci sono prove. Neanche Putin del resto ha fatto accuse esplicite
in 26 minuti di video che ti aspettavi? cmq, passami qualche link a qualche tua conferenza o a qualche tua pubblicazione, così vediamo se ti meriti il pulpito che ti sei auto-assegnato.
Chi controlla il kazakistan può ricattere l'europa, che è in realtà il tesoro a cui tutti mirano
Ma non c'è stata nessuna interferenza del potente Uzbekistan, superpotenza del 2051?
Tanto varrebbe allora chiedersi cosa ci sta combinando Erdogan....
😂 d'altronde non poteva essere che un americano a sparare questa affermazione
@@mir5117 quando dici "americano" chi intendi? Quelli che alla sera guardano Hannity e Fox & Friend oppure chi ?
Al festival di limes uno degli ospiti in collegamento ha fatto una lista delle future potenze mondiali tra cui il potente Uzbekistan
ma Dario Fabbri?!?!?
Fabbri viaggiava sistematicamente da 50 000 a 80 000 visualizzazioni. Caracciolo stagna sui 15 000 - 20 000. Fabbri se ne va. E’ chiaro che ci sono di mezzo questioni retributive e di potere. Ovvero legittime aspirazioni di riconoscimento e crescita professionale da un lato e italioti arroccamenti su posizioni in essere. Una battaglia geopolitica, insomma.
Penso che dentro Limes tutti hanno qualcosa da dire/scrivere. Sono convinto che Fabbri fosse un personaggio troppo ingombrante per quella redazione, e in qualche modo un eccezione se si considera il basso profilo della rivista, e la tendenza consolidata delle riviste di geopolitica e relazioni internazionali di tutto il mondo, a sussurrare i concetti piuttosto che raccontarli in modo dirompente
@@HMJM9 Concordo appieno.
questo automatismo di alcuni commenti sempliciotti secondò cui l'abbandono di fabbri sarebbe colpa di Limes, boh. Cioè, neanche fabbri ha dato spiegazioni eh, io sarei cauto. E con questo chissanefrega, vivo bene lo stesso. (Parentesi, la presenza di una fanbase così estrema di Fabbri mi porta a chiedere se giudicano con cognizione di causa ciò che l'analista diceva. Se tolto Fabbri non riescono a vivere siamo a livelli veramente bassi)
Ovvio che tu viva bene lo stesso, i veri appassionati di questa rivista e della geopolitica in generale sanno che quando investi in un progetto lo fai per un motivo e Limes era famosa per la trasparenza sia in questioni più grandi di noi che in questioni più semplici ma rilevanti, ecco cosa significa che nessuno ha di loro ha ancora parlato dell'abbandono di Dario Fabbri, un cambio di programma inaspettato
Fanbase estrema... chiedere chiarezza è diventata una cosa così estrema???
Ciao. Non mi strappo i capelli per Fabbri. Più che altro sarebbe interessante sapere perché ha lasciato la rivista. Dal modo in cui la situazione sta venendo gestita sembra che si siano lasciati male.
@@lucaraimondi3267 infatti il commento non è rivolto a te
@@Boney1992 dagli ultimi tweet di Fabbri si capisce che sta cominciando un nuovo progetto che dovrebbe comprendere anche un corso di geopolitica, ben venga la concorrenza.
Dario Fabbri dov'è finito?
Sembra abbia lasciato Limes. C'è un suo messaggio su Twitter a riguardo :(
sai cos'è avvenuto molto banalmente? Uno gli ha offerto di diventare direttamente capo di qualcos'altro, gli ha offerto più soldi, lui ha accettato, CARACCIOLO se l'è presa e si è rifiutato di dargli spazio nella rivista. Punto. Molto banale.
i kazaki sono inkazaki
Senza Dario Fabbri avete perso il numero 1
morto un papa se ne fa un altro
Quanto pagate youtube perché apra in automatico da un altro sito il vostro? Per avere visualizzazioni e sembrare importanti. Che pena.
Money talk, money walk direbbero gli americani, in altre parole e' una questione di soldi. Il Kazakistan potenziamente e' un paese ricco, sfruttato sia dalla Russia sia dalla Cina e i risultati per la popolazione sono deludenti, mentre l'economia russa arranca quella cinese sta entrando in una spirale verso il basso
Qui c'e' lo zampino USA che hanno promesso sviluppo e benessere e allo stesso hanno influenza in paese strategico tra Russia e Cina. Se gli USA entrano nel Kazkistan questo sarebbe una grossa difficolta' per la Cina a costruire la via della seta. In sostanza di un paese instabile tra Russia e Cina a beneficiarne sono gli USA. Non va dimenticato che anche la religione gioca un ruolo importante in questo contesto.
La minoranza russa sono i discendenti di deportati da Stalin, tra cui una minoranza di origine tedesca. E' importante il ruolo che questa minoranza ha all'interno del paese.
T_T Dario Fabbri se ne è andato e non torna più
CI HO VISSUTO 10 ANNI,TANTO E CAMBIATO, CAPITALE ZONE DI INFLUENZA, NON CREDO SIA SOLO FRUTTO DEL GPL Actau era una città segreta dell URSS,VERSO IL TURKMENISTAN,
In che senso città segreta dell'URSS?
Un uguale tentativo di colpo
Di sovvertimento colorato lo
Ha subito la Turchia di Erdogan
Alcuni anni fa non riuscito.
Perché non sempre le ciambelle
Riescono col buco.
In Kazakistan sono presenti tutti
Gli attori possibili ci sono anche
I primi attori che agiscono da
Londra - Parigi - Washington che
Sì materializeranno in seguito.
E ci sono i registi e il produttore
Che è il finanziatore.
Le dinamiche in evoluzione sono
Simili alla 1 guerra mondiale basta
Poco.
Con la prima si distrussero impero
Germanico e impero Ottomano con
Con immensa catastrofi e sangue
Ma non per tutti i trattati di pace po
Rtarono enormi benefici ai finanzieri
Delle grandi potenze e alle loro Lobbys non solo con i danni di guerra ma principalmente per l'eliminazione dei concorrenti dal
Mercato mondiale.
Tutto quello che avviene intorno a noi ci deve essere propinato con
Maestria affinché vengano nascosti
Le realtà.
A mio modesto parere Russia e Cina
Devono essere Con ogni palese
O occulta strategia distrutte non
C'è spazio per la coesistenza pacifica di Kennedyana memoria.
"Riflettiamo sulla sua fine." Le
Teorie dei newcoon sono simmetriche con la speranza che
Non facendo uso del nucleare si
Possano fare implodere o Esplodere
Russia e Cina
Sono ritenuti dalla propaganda
Occidentale e dai media bene
Orchestrati e oleati portatori di
Tutte le negatività.
Dove porterà tutto questo senza
Degli Stati non allineata dal momento che anche O.N.U e
Stato esautorato. ???
Sarebbe stato meglio fare un video sull'abbandono di Dario Fabbri. Diciamoci la verità i 105 mila iscritti sono merito suo, per non parlare poi del metodo di analisi geopolitica che ora Limes ha grazie a lui. E quando se ne va voi non dite neanche una parola a riguardo, non date neanche una spiegazione ragionevole? Questo non è il modo di trattare una community oramai legattissima alle sue analisi e alla sua figura
Cosa credono che siamo così stupidi da non capire che è stato cacciato...
Esatto vogliamo almeno una spiegazione a riguardo
Limes esiste dal 1993.
Fabbri è arrivato nel 2012.
Siamo tutti dispiaciuti, ma dire che gli iscritti sono merito di una sola persona è offensivo per tutti i collaboratori di Limes, per il direttore e per tutti i lettori.
Limes è un unicum in Italia, e continuerà ad esserlo.
Fabbri è bravissimo, non c'è dubbio.
Ma Limes ha molte altre risorse: basta leggerlo per capire.
Dario ci mancherà in questa Community, ma, per favore, non diciamo assurdità.
@@filippomagni3812 Hai sicuramente ragione, ma capisco che qualcuno possa sentirsi in qualche modo preso in giro da quella che probabilmente si percepisce come una sorta di damnatio memoriae, sancita dal riferimento all'"approfondimento del venerdì di Lucio Caracciolo" come se fosse un appuntamento abituale.
@@filippomagni3812 hai ragione ma dato che, di solito, gli unicum in italia rimangono nascosti, cosa che Limes non è più da qualche anno a questa parte proprio grazie a Dario Fabbri, io credo che almeno qualche parola a riguardo sia d'obbligo
Qui in Italia, tutto normale vero? In piena democrazia!
Devo dire anche che il signor Blinken segret. Stato Usa è veramente simpatico!! Ha appena terminato una guerra di 20 anni in Afghanistan, e già tuona per la presenza della piccola Nato dei 6 Paesi ex Unione Sovietica e questo mentre la Nato Americana ha circondato la Fed. Russa.
Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri, Fabbri.
Quante vedove nei commenti!
ahwhwhahah
Il culto della personalità è una malattia per la quale non c'è vaccino che aggredisce solo e soltanto chi una personalità non la ha.
La Russia ( cioè Mosca) manda le truppe in Kazakistan OVVIAMENTE. Perché OVVIAMENTE?
Perchè più del 40% degli abitanti è russo(o di origine ucraina)compresi tecnici,ingegneri ecc.OVVIAMENTE! Poi,essendo un paese confinante in via di forte sviluppo economico non hanno interesse a vederlo destabilizzare...
@@lorenzotoselli1857 quindi ,togliendo la popolazione di origine Ucraina (i veri Rus) il ,diciamo 20% sono moscoviti e devono comandare su tutto il popolo Kazako?
@@giuseppespadaspada512 l'importanza della minoranza russa in Kazakistan non è da sottovalutare.
@@marcorossi2854 Soprattutto l'immane lunghezza dei confini posti tra Kazahstan e Russia mi pare non sia asolutamente da sottovalutare;in tutti modi la situazione generata dall'ingerenza Putiniana non mi ha garbato per nulla,esattamente come al commentatore sopra!
Se vuoi fare l'esperto di geopolitica non puoi fare una domanda così infantile. russia e kaza quasi 7mila kilometri di confine in comune. ultimo ma non ultimo, se tu confini con la russia, e non ti chiami China, sappi che in un modo o nell'altro te li ritrovi in casa.
Dov'é Dario Fabbri? Tolto subito il subscribe.
ha lasciato Limes e ora sta creando un nuovo progetto
Limes c'è dal 1993. Del tuo ansubscraib se ne farranno una ragione...
@@ilmelangolo sai cos'è avvenuto molto banalmente? Uno gli ha offerto di diventare direttamente capo di qualcos'altro, gli ha offerto più soldi, lui ha accettato, CARACCIOLO se l'è presa e si è rifiutato di dargli spazio nella rivista. Punto. Molto banale.
@@Fedee98 ti sei dimenticato di dire che sono FANTASIE tue...
@@ilmelangolo in realtà fino a un certo punto, la prova è che dovrà per forza fare la nuova scuola entro la fine delle iscrizioni di Limes, sennò perde clienti. In così poco tempo ovviamente non si muove da solo, ma ha le spalle ben coperte. Chiamami artista se vuoi, ma la trovo una ipotesi concreta
Hjkl
Senza DF siete come i Bulls senza MJ.
Analisi debole ed inconcludente. Noia mortale !
du cugghiuna
possiamo vedere la tua analisi ?
Con tutti i problemi che abbiamo in Italia,vi accanite a parlare dei prob lemi degli altri?Ma la gente come fa a sentirvi!
Sai com'è parlano di geopolitica non di politica interna italiana.
Priima gli tagliani!
CERTO CHE NON SI RIESCE MICA A CAPIRE, quanto siete anche voi megafono della propaganda YANKEE !!! Sarebbe interessante sapere chi vi finanzia. Me lo dite, per favore???
@@emilbertbc1 pensa un po',se n'è andato il più filo yankee di tutti
Li finanzia chi compra i prodotti, no? la domanda " chi ti paga" nasconde IMMENSA ingenuità.