IL SIGNOR BRUSCHINO 2020 ✩ ROSSINI ✩ Produzione AMAREMANTOVA

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  • čas přidán 1. 02. 2022
  • Dopo il sold-out delle ultime opere organizzate presso il teatro Bibiena di Mantova ed in particolare dopo lo tsunami coronavirus, AMAREMANTOVA si è concentrata per questo 2020 su un unico evento proponendo la rappresentazione di un’opera rossiniana divertente: La farsa giocosa in un atto IL SIGNOR BRUSCHINO, ossia il figlio per azzardo, su musica di Gioachino ROSSINI e libretto di Giuseppe Maria Fossa che andrà in scena sul palco dell’ ARENA BIKE-IN nella splendida cornice di campo canoa venerdì 28 agosto 2020 alle ore 21.15 (in caso di forte maltempo l’evento sarà recuperato martedì 8 settembre senza necessità di riprenotare).
    AMAREMANTOVA riparte quindi in grande stile con gli spettacoli dal vivo - dopo le innumerevoli idee on-line sviluppate durante la pandemia, vedi allegato - presentando una divertente farsa rossiniana. Avvalendosi della direzione artistica di Angelo Goffredi, del regista Lorenzo Giossi e dello scenotecnico mantovano Gianluca Spaggiari, sul palco dell’Arena Bike-In il buon umore prenderà vita attraverso un’opera comica in un atto del grande compositore Gioacchino Rossini adatta ad un pubblico sia di neofiti che di appassioni come da mission di AMAREMANTOVA. Cosa può succedere se un padre si ritrova un figlio diverso da quello che si ricorda? Scambi di persona, capitomboli, matrimoni da combinare ed equivoci sono gli ingredienti di una comicità senza tempo supportata da una musica energica e brillante che sarà rappresentata dall’ Orchestra Classica Italiana guidata dal direttore d’orchestra M° Fabrizio da Ros. Il Signor Bruschino di Gioacchino Rossini prenderà vita grazie alle splendide voci - nonché artisti per la maggior parte under 35 e già affermati - del soprano Cecilia Rizzetto nei panni di Sofia, e del tenore Angelo Goffredi (Presidente dell’Associazione AMAREMANTOVA e tenore in carriera) in quelli di Florville. Cecilia Bernini sarà Marianna e Carlo Morini il Signor Bruschino padre. Completeranno il cast Andrea Zaupa (Gaudenzio), Gabriele Lombardi (Filiberto) e Alessandro Vannucci (Bruschino figlio e commissario).
    Da ultimo si sottolinea che l’evento ha il supporto del Comune di Mantova, Tea Spa ed in particolare sarà volto alla sensibilizzazione verso il Progetto “#UnAngeloPerlaRicerca”, cortometraggio nato dall’idea del tenore Angelo Goffredi per far musica in tempo di pandemia con il contributo del Comune di Sabbioneta e l’obiettivo di supportare il Centro di Ricerca e la Banca del Plasma dell’ospedale Carlo Poma di Mantova. Nella serata verrà infatti lanciato il progetto di AMAREMANTOVA che si pregia del patrocinio dell’Associazione Nazionale Italiana Cantanti.
    NOTE DI REGIA del giovane, ma già affermato regista, Lorenzo Giossi:
    In merito a “Il Signor Bruschino”, Lorenzo Giossi, evidenzia, nelle sue note di regia, una tematica che attraversa la maggiorparte delle trame del repertorio rossiniano, ossia la ricerca della “propria fortuna”. Anche qui, come in altre opere quali Il Barbiere di Siviglia o Cenerentola, il protagonista non fa altro che cercare il proprio tornaconto ed è disposto a tutto pur di ottenerlo. La legge è sempre la stessa: dietro al faceto si nasconde una morale più o meno interessata. Sentimenti come l’egoismo, l’accettazione di una vita banale senza ambizioni, il conflitto fra padre e figlio, vengono riletti in chiave brillante facendo sorridere lo spettatore che alla fine si ritrova specchiato nelle proprie debolezze e nei propri difetti. Proprio qui sta la grandezza di Rossini. In questa farsa ritroviamo il cinismo di un innamorato che non esita a spacciarsi per figlio di un altro pur di ottenere la donna desiderata, anche di fronte all’inconsapevole e “illegittimo” padre che diventa così la vittima designata. Scambi di persona, innamorati che si rincorrono, cameriere impiccione, equivoci, un tutore bonario e rassegnato che galleggia nello stagno dell’esistenza, e infine un padre cocciuto, il tutto in un caleidoscopio di comicità che culmina nel teatro dell’assurdo. I personaggi sono chiari e teatralmente “esasperati” nella loro caratterizzazione. Il tutto è scandito da esclamazioni ricorrenti “ad effetto”, come il “Uff! Che caldo!” ogniqualvolta Bruschino padre è imbarazzato. Una scrittura teatrale che ricorda, seppur cento anni prima, le prime comiche del cinema muto del secolo scorso con i suoi cartelli essenziali e il ritmo frenetico dell’azione. Da qui l’idea del regista di materializzare sulla scena una strana cucina anni ‘20 dove il buon Gaudenzio sfoga la sua passione per la “nouvelle cousine” sfornando rocambolesche torte di nozze per la figliastra che ha deciso di maritare, simbolo di quell’agognata fortuna che lui stesso dirà di aver cercato inutilmente. Una cucina che diventerà il palcoscenico di una grande comica musicale con l’immancabile lieto fine.
  • Zábava

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