L'inaspettato femminismo del manga di Georgie, un romanzo rosa anni '80 in fumetto

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  • čas přidán 11. 09. 2024

Komentáře • 18

  • @monicadreossi954
    @monicadreossi954 Před 3 lety +4

    Ciao Elle, bell'analisi! Insieme a Sailor Moon e Marmalade Boy, Georgie è tra i miei shojo preferiti di sempre. Anch'io ho il manga nell'edizione anni 90, ma l'ho acquistato in fumetteria quando ero ormai ventenne, moltissimi anni dopo aver visto l'anime. In merito a quest'ultimo, da ragazzina, quindi anche quando non conoscevo ancora la trama del manga, ricordo di non aver mai gradito il finale 'diplomatico' in cui tornavano tutti e 3 felici da bravi fratelli in Australia, senza una scelta precisa di Georgie tra Abel e Arthur 😅 mi pareva davvero insipido e frustrante che tutto si sgonfiasse così, dopo che i sentimenti forti di ciascuno di loro avevano praticamente mosso l'intera vicenda. Inoltre, il personaggio di Lowell già allora mi era parso insopportabile, un damerino egoista, lagnoso e immaturo. Sempre stata pro Abel 😁 però la sua fine tragica nel manga l'ho altrettanto mal digerita 🙄 benissimo far passare che non sia giusto costringere le persone al proprio volere o visione della vita, ma proprio per l'evoluzione positiva del suo personaggio, trovo che avrebbe avuto senso una conclusione diversa, che per una volta sarebbe coincisa anche con la felicità di molti fan 😌 comunque le tavole le trovo bellissime e andrò a vedere certamente questa nuova edizione 😊

  • @Iltempodeicartoni
    @Iltempodeicartoni Před 3 lety +2

    Per me anche Lowell è vittima di ingenuità visto che anche lui è molto giovane. Lui pensava sinceramente di potersi sposare con Georgie, in fondo non era nobile di nascita, ma solo nipote del governatore ed era Elise la nobile che lo voleva a tutti i costi. Lowell ha cercato fino alla fine di fare le cose "per bene" con Georgie provando a ufficializzare il fidanzamento in maniera lecita, ma nemmeno lui poteva immaginare che Dangering sarebbe arrivato a scomodare perfino la regina. Ecco, io in Lowell vedo comunque una grande ingenuità, ma quando si rende conto che nulla può contro Dangering è lui che decide di scappare con Georgie verso un futuro ignoto. Lowell è un personaggio che ho rivalutato dopo diverse letture e per me, decisamente, va salvato... certo, Lowell è stato odioso nel periodo della convivenza ma era molto malato. E, anzi, lui avrebbe preferito morire accanto a Georgie, per questo non voleva che lei uscisse fuori a lavorare...

  • @vivianadepoli4177
    @vivianadepoli4177 Před 3 lety +3

    Grazie per questa analisi così dettagliata e grazie per averla portata a confronto con il periodo odierno, sia per le tematiche femministe che per altri prodotti che citi come _50 sfumature_ e _after_ .
    Vorrei commentare questo video con un mio personalissimo punto di vista, ma so che non è in linea con il pensiero attuale femminista.
    Quindi vorrei premettere che non c'è malizia o cattiveria, forse pregiudizio, forse ignoranza da parte mia su alcune sfaccettature troppo profonde e riconosco che potrei avere la presunzione di parlarne sintetizzando, con un semplice commento, senza darne giustizia con un approfondimento adeguato. Però il tutto è in buona fede, diciamo in cerca di un confronto civile.
    Sicché potrei sbagliarmi nel dire che quello che ho notato è che ci sono due "fazioni": le donne autonome e le donne bisognose di attenzioni (banalmente vanitose) e/o di essere accettate (insicure, in cerca di supporto).
    Fra quelle autonome ci sono quelle che amano sé stesse, e perciò le considero *forti* senza dover dimostrare nulla, al contrario della sottocategoria, ovvero le altre donne autonome che si mostrano "forti" perché alla ricerca di riscattarsi.
    Giorgie secondo me era *forte* perché amava sé stessa, magari a volte confusa ma, grazie alle esperienze che ha fatto, ha avuto modo di crescere e di capire meglio sé stessa così da scegliere in autonomia la strada da percorrere in base alla meta che si era predisposta.
    Ecco... La sottocategoria di donne "forti" e la seconda categoria di donne (quelle "elemosintanti"/"dipendenti") sono il target per libri come _50 sfumature_ e _after_ .
    A mio parere le donne che hanno questa spinta di riscattarsi in primis stanno affrontando una guerra interiore con loro stesse, sono loro stesse che si devono dare valore, ma non riconoscendolo sono frustrate. Perciò io le vedo come le femministe di adesso: ossessionate, che scagliano il loro odio affrontando tematiche, problematiche reali (purtroppo) ma con questo atteggiamento poco costruttivo - a mio parere - ottengono il risultato opposto. Lottare l'odio con odio, pensare di eliminare il problema eliminando chi lo esercita (il maschio bianco etero), non fa altro che portarle a comportarsi come chi pensano sia il loro oppressore.
    E quindi le vedi che vomitano discorsi contro questi romanzi, a favore però della loro stessa pubblicizzazione.
    Mentre le donne "specchio" che vivono riflettendo la forza fisica, l'arroganza e la tracotanza dei loro compagni, hanno bisogno di questi romanzi, per non sentirsi sole, per consolarsi che allora è normale così che è giusto che si sacrifichino (per quelle che si accorgono che è una relazione malata).
    Per quelle che invece nemmeno si pongono il problema, l'amore è una dipendenza e per questo non riescono a star sole, per questo per loro amore e sofferenza vanno a braccetto, piuttosto con un uomo che non le rispetta (in senso lato, non se ne accorgono, sicché sia approfittando della loro dedizione, che maltrattandole fisicamente e/o psicologicamente) che sole.
    Non riescono a star sole con sé stesse perché è troppo difficile confrontarsi con il vuoto che hanno dentro e non si rendono conto che sono in realtà delle persone ricche e meritevoli di amore se solo si amassero in primis.
    Fra quelle che non se ne rendono conto, ci sono anche quelle che _amano l'idea di amare_ , quindi non è detto che la loro sia sofferenza, semplicemente c'è un parassita (non necessariamente un uomo, un compagno, ma anche delle amicizie, perché loro vedono così tutte le relazioni con le persone che le circondano) che trova già tutto pronto, la classica relazione dove dare e avere sono in disequilibrio. Ma per loro va bene così, e per me queste sono l'apoteosi delle crocirossine, perché vivono per gli altri e non per sé stesse.
    Chiedo scusa per queste mie riflessioni, spero vengano viste per quello che sono, ovvero un punto di vista in fase di ricerca e per questo ingenuo e senza cattiveria.
    Spero che le mie parole non abbiano offeso nessuno.
    Né la "vittima", né il "carnefice", perché son del parere che nessun carnefice (a meno che sia pazzo) sia veramente mosso da odio e cattiveria, semplicemente è il suo modo di sopravvivere che ha adottato fin da piccolo. Un modo magari primitivo che non ha elaborato durante la sua crescita. Un modo che la crocerossina "consapevole" vuole curare, finendo spesso per cadere in un vortice che affossa anche lei. Mentre quella "inconsapevole" ne diventa dipendente perché vede nella sua arroganza una sicurezza che lei non ha e che pensa di non aver mai.
    Tutt'altro invece è l'amore di Arthur, l'amore che non chiede che non ha richieste, non rivendica diritti ed è sinonimo di libertà. Questo è l'amore che io stessa spero di dare e che ricerco non solo in una relazione amorosa, ma anche di amicizia e in famiglia.
    So che mi sto mostrando presuntuosa. Mi scuso, non è questo lo scopo e ammetto di pubblicare questo commento con timore!
    Siate clementi 😅

  • @laviniaparisi9154
    @laviniaparisi9154 Před rokem +1

    Bel video. Anch' io ho sempre visto in questo anime/manga, malgrado qualche esagerazione tipica delle storie di finzione, un manifesto del femminimismo, della libertà di una donna di vivere la sua vita fregandosene dei pregiudizi. Alla fine Georgie starà con tutti e tre i suoi spasimanti, ma per scelta e non per caso. Ho anch' io sempre criticato l' evidente omofobia, che " giustifico" solo per l' ambientazione vittoriana. Per il resto... sono innamorata da sempre di Arthur. So che le abeliane sono di numero maggiore, ma io ho sempre considerato il fratello minore il vero amore della vita di Georgie. Altro che debole! La proteggeva, l' adorava, l' amava incondizionatamente, senza chiedere nulla in cambio. Il finale manga l'ho trovato giusto, per quanto dolorisa possa essere stata la morte di Abel. E non mi venite a dire che resteranno insieme come fratello e sorella...Nell' ultima tavola si guardano in una maniera che non ammette interpretazioni...

  • @roliascreekmoon9977
    @roliascreekmoon9977 Před 3 lety +2

    Quando ero piccolo adoravo giorgie proprio per il suo essere una soap opera anime... il mio preferito era Abel... però col tempo ho rivalutato Artur. Poi adoravo anche disegni dell'anime.

  • @dariomilia4370
    @dariomilia4370 Před 3 lety +2

    Adoro Georgie e Adoro la tua analisi. Io sono #teamabel da sempre e per sempre!
    Farai anche Candy??
    Ps: ti seguo da qualche settimana. Spero di beccare la live sugli act di SM!!

    • @ellephedre
      @ellephedre  Před 3 lety +1

      Ciao! Ho riletto Candy qualche tempo fa e ho fatto un piccolo video in cui dico la mia proprio sul manga. E' nella lista :)

  • @ladyaileenLibrieAudiolibri

    Sinceramente la storia di Georgie non mi ha mai affascinato. Ho visto qualche puntata dell'anime ma niente di più. Però è stato molto piacevole ascoltare le tue considerazioni al riguardo. :)

    • @ellephedre
      @ellephedre  Před 3 lety +1

      Io sull'anime non posso dire niente. Cioè, posso dire che lo detestavo e che leggendo le recensioni su Amazon altre amanti del cartone hanno detto di aver avuto una sensazione diversa leggendo il manga

  • @mariopellegrino7196
    @mariopellegrino7196 Před 3 lety

    Non mi ha mai affascinato...io personalmente suggerirei l'assai travagliato Glassa no Kamen, qui in Italia noto coni Il grande sogno di Maya..

    • @ellephedre
      @ellephedre  Před 3 lety

      Sono due prodotti completamente diversi però. Come consigliare Captain Tsubasa a chi ama i Cavalieri dello Zodiaco, siamo lì come diversità 😁

    • @mariopellegrino7196
      @mariopellegrino7196 Před 3 lety

      Ah, ok...hai ragione...peraltro da ciò che ho intuito, non ami tanto i drammoni. Captain Tsubasa, che ricordi! Da piccolo mi piaceva moltissimo. Adesso, oddio...non tanto...

  • @federicosasora3614
    @federicosasora3614 Před 3 lety +1

    Bella recensione
    A me piece artu

  • @emanuelapoziello9864
    @emanuelapoziello9864 Před 2 lety

    Io il finale di Georgie lo interpreto che lei amerà sempre Abel e con Arthur riallaccia il rapporto fraterno 😀

    • @ellephedre
      @ellephedre  Před 2 lety

      Certo, si può interpretare anche così

    • @emanuelapoziello9864
      @emanuelapoziello9864 Před 2 lety

      Io penso quello che ho detto perché Georgie ad Arthur non lo vede diverso da prima. Poi la lettera che scrive Arthur lui scrive "vostro fratello Arthur" quindi Arthur dopo la morte della della madre Arthur torna a vedere Georgie come una sorella. La stessa impressione me la data a anche l'anime 😀