Neuroplasticità: come l'esperienza può cambiare il nostro cervello - Intervista a Nicoletta Berardi
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- čas přidán 23. 07. 2024
- Come l'esperienza può cambiare il nostro cervello è il tema ampiamente trattato da Nicoletta Berardi in questa preziosa intervista.
La neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di modificare la propria struttura può essere potenziata dai primi anni di vita proponendo ai più piccoli un'ampia batteria di attività.
L'esperienza umana, traducendosi in cambiamenti di attività elettrica nei circuiti nervosi, permette così al nostro cervello di modificarsi.
Su come potenziare la neuroplasticità emergono diversi spunti, tra cui:
- l'importanza dell'attività sportiva intesa come esplorazione cognitiva
- il contatto fisico per potenziare la neuroplasticità fin dai primi anni di vita
Nicoletta Berardi è professoressa ordinaria di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica dell'Università di Firenze.
Ecco il minutaggio dell'intervista con i principali argomenti trattati:
0:08 chi è Nicoletta Berardi e di cosa si occupa
0:31 in che modo le esperienze modificano il cervello
3:06 l’importanza dei meccanismi epigenetici
4:35 cos’è la neuroplasticità
5:26 potenziare la neuroplasticità
8:48 attività specifiche per potenziare la plasticità cerebrale nei bambini
10:48 come il contatto fisico può favorire lo sviluppo cerebrale
13:22 è giusto riempire l’agenda dei nostri bambini di attività?
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#neuroplasticità #sviluppo #cervello
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LM: "Nicoletta, in che modo le nostre esperienze modificano il cervello?”
NB: “il nostro cervello è costruito per essere modificabile. I nostri circuiti nervosi sono fatti per essere modificati dall'esperienza, la quale si traduce, nei circuiti nervosi, innanzitutto in cambiamenti nell'attività elettrica. E questi cambiamenti nell'attività elettrica a loro volta si traducono in fattori molecolari che promuovono cambiamenti nell'efficacia delle comunicazioni fra cellule nervose e possono potenziarli o possono ridurli. In questo modo cambia la struttura e la funzione di un circuito; e cambia anche in maniera molto duratura.
Perché ci sono dei meccanismi di consolidamento e mantenimento di questo cambiamento. Tra questi ultimi scoperti, ci sono i meccanismi epigenetici che, cambiando la trascrivibilità di specifici geni, mantengono nel tempo i cambiamenti che l'attività elettrica ha indotto e che giustificano anche effetti molto duraturi di esperienze che possono essere positive o negative, ovviamente, ma che si ripercuotono magari per anni.
Non è memoria. Anzi, non è solo memoria.
Un esempio molto chiaro sono gli effetti dei livelli di cure materne in modelli animali: se i piccoli ricevono elevati livelli di cure materne, allora queste modifiche epigenetiche rendono più trascrivibile il gene che codifica per una proteina, che sono i recettori dei glucocorticoidi nell'ippocampo, che regola l'asse
ipotalamo-ipofisi. Da adulti, quindi sono passati mesi che nell'uomo sarebbero anni, questi animali mostrano più propensione al gioco, sono meno ansiosi, e se sono femmine mettono in atto alti livelli di cure materne.”
LM: “tu ti occupi molto di neuroplasticità. Come possiamo potenziarla nel nostro cervello?”
NB: “allora, la neuroplasticità è proprio la plasticità dei circuiti nervosi. Cioè la capacità dei circuiti nervosi di modificarsi in risposta all'esperienza. Un ambiente ricco di stimoli, cioè che stimola l'esplorazione, l'interazione, la memoria, ma anche l'attività fisica e le interazioni sociali possono contribuire a potenziare la neuroplasticità.
Di questi aspetti, quello che all'inizio ha suscitato forse più curiosità e anche incredulità, è l'esercizio fisico. Che l'esercizio fisico potenzi la plasticità neurale al punto da favorire i fenomeni di apprendimento e memoria sembra buffo. Però non è buffo perché l'esercizio fisico, nella nostra storia diciamo, per i nostri progenitori, non era correre in palestra, ma consisteva nel camminare, esplorare e cercare. Quindi, per esempio, c'era bisogno di formare una mappa cognitiva; e quindi, che l'esercizio fisico benefici l'ippocampo, da questo punto di vista, non stupisce.
Ma camminando e esplorando per formare la mappa cognitiva, i sistemi sensoriali devono essere allertati; e quindi non stupisce nemmeno che l'esercizio fisico potenzi proprio l'attività dei neuroni sensoriali visivi. Quindi, per esempio, nell'anziano che è tendente ad avere una plasticità più bassa legata all'invecchiamento, interventi basati sui giochi cognitivi e sull'esercizio fisico migliorano lo stato cognitivo.
Quindi si può pensare di potenziare la neuroplasticità: giocare a scopa, giocare a scacchi, leggere, fare giochi che stimolano e richiedono l'attività cognitiva, magari combinati insieme all'esercizio fisico perché si potenziano reciprocamente, questo sembra avere effetti generalizzati anche alla vita quotidiana."
È stata una mia professoressa, la ricordo sempre con affetto. Come si vede nell'intervista, una persona molto preparata e capace di spiegare tutto in modo chiaro e conciso. Grazie per questa intervista Luca!
Concordo! Grazie a te :-)
E' stata anche una mia professoressa e conservo ancora gli appunti del suo corso. Mi aveva illuminato allora ed è stato piacevole riascoltarla qua. ♥
Molto competente sicuramente ma non concordo sulla chiarezza
Talmente bello e interessante da desiderare di ascoltare altri argomenti sempre però esposti dalla dottoressa. La sua capacità di spiegare in maniera semplice e calma è meravigliosa. Grazie mille.
assolutamente d'accordo :-)
Ma quant’è bella la voce della proff.essa? Starei ore ad ascoltarla!!!
Gran bella intervista!
eh si! ;-)
Concordo! Contenuto interessante ma anche bella forma!
Che piacere ascoltare la prof Berardi, chiarezza e scienza a profusione!
Molto buono! Ottimo! Grazie
15:01
La domanda di Luca credo sorga dalle parole di Galimberti ("la noia è importante per i bambini, non riempiteli di giocattoli"); è fantastico veder coincidere la visione psicoanalitica e quella delle neuroscienze! Davvero un bellissimo momento. Grazie alla Prof. Berardi, ed ovviamente a Luca.
🙏🙏🙏
La mia relatrice di tesi di laurea. Una prof davvero competente, che ricordo con affetto e stima. Grazie prof!
concordo ;-)
Felice e orgoglioso di aver sostenuto un esame con la Professoressa. Una persona molto preparata e abile nello spiegare agli studenti le varie nozioni che, a volte, possono sembrare difficili.
Bellissima intervista!
concordo, grazie mille Iacopo :-)
Ogni tuo video non è mai tempo perso
anzi...
Grazie come sempre Luca 🙏🏾
grazie mille! :-)
@@psicologomilano Grazie a te.
Bellissima intervista e sublime la professoressa. Ho trovato il suo modo di rispondere estremamente esaustivo, argomentato e reso così semplice da far pensare che ognuno di noi conoscesse già quelle risposte ma che, semplicemente, le avesse dimenticate (da una cit. di Alexander Pope). Credo che potrei rimanere ore ad ascoltarla.
Mi sembra assomigli molto al tuo stile, Luca! Complimenti anche per le riprese e le inquadrature, molto delicate, in linea con l’esposizione della professoressa. Aspettiamo la prossima! Grazie.
confermo :-)
Affascinante intervista, molto piacevole ed istruttiva. Grazie!
;-) ottimo, grazie a te per il feedback
Grazie mille per la splendida intervista Luca, è stato trattato un tema assai complesso in modo semplice ma mai banale e con tanta sensibilità!
grazie a te Teodoro, d'accordissimo :-)
Dire che è eccezionale è dire poco!... Per me è stato davvero illuminante!.. Grazie grazie e ancora grazie per farci condividere queste importantissime informazioni!
Grazie mille a te cara ;-)
adorooooo
Grazie per questa intervista
grazie a te per averla seguita🥰
Grazie Veramente Interessante
Grazie a te del feedback ;-)
Complimenti a entrambi da adesso inizio a seguirvi👍🏻 Sentire e sapere che il cervello è in grado di cambiare in base a ciò che facciamo e come ci comportiamo mi fa stare meglio avendo avuto genitori che hanno sofferto di depressione e qualche disagio anche io... Grazie
grande Alessandro! :-)
Un gran piacere riascoltarla ❤️
una grande professionista :-)
Interessantissimo, grazie!!
contento che ti sia piaciuto ;-)
Grazie Luca, veramente interessante!
Grazie mille Valentina :-)
Roberto Ruga lei è veramente speciale
Riesce a cogliere e comunicare con molta attenzione e semplicità
la ringrazio molto, ma mi chiamo Luca Mazzucchelli
A seguire ho ascoltato anche lo speech di Daniela Mapelli e mi pare proprio che tutto torni.
Grazie Luca.
a te :-)
Ottimo Grazie Stefano
;-)
Ho dato like perché questa persona infonde buone sensazioni, già dall'aspetto.
una grande professionista ;-)
Video veramente interessante 🙏🙏🙏, ascolterei x ore😊
;-);-)
CONSIGLI IMPORTANTI ,COI GIOCHI CHE CI COINVOLGONO TUTTI I NOSTRI SENSI COGNITTIVE E FANNO UN EFFETTO POSITIVO NELLE INTERAZIONI INTERPERSONALE ED ESPLORARE NUOVE EMOZIONI ED ESPERIENZE PERSONALI. GRAZIE .😇😇🤗🤑🤗🤑
;-);-)
Bellissima intervista!!
grazie :-)
Che bello ascoltare questa studiosa!
verissimo!
Molto interessante.
;-)
Professoressa, grazie. L'ho ascoltata con interesse e piacere. Mi piacerebbe essere piū informata sulla disprassia nei bambini .
grazie per l'interessa Anna :-)
se una persona cattiva agisce con l'intento di ferire ci riuscirà ancora prima di tentare perché l'intenzione di farti del male sarà già una pugnalata, bisogna assolutamente lavorare su questo in modo da dare importanza alle persone giuste...... questa è la condanna di chi non ha mai visto riconosciuti e considerati i propri bisogni , una persona che non ha mai imparato a mettersi al primo posto perché di base è stata sottratta anche la capacità di percepire la propria identità .......
Ciao Luca, bell'intervista. Ti volevo fare una domanda, da persona interessata all'argomento ma senza preparazione accademica. Pensi sia possibile, stimolando i neuroni specchio tramite la neuromodulazione utilizzata dalla Professoressa Tecchio, insegnare l'empatia ad una persona autistica?
Esaustiva, chiara, completa nelle sue necessarie sintesi. Una sua frase, un concetto comportamentale trattato mi ha stimolato una mia già nota conoscenza personale che ben conosco in me ma che superò solo con abbastanza difficoltà. Grazie di avermi ricordato una mia carenza niente male.(.c'è un errore temporale... Volevo scrivere supero... Trovo scritto superò)
grazie Luisa :-)
arrivare a sabotare l'opportunità di fare esperienze correttive proiettando sempre lo stesso copione di antisocialità contro ogni nuova persona incontrata, scappare da ogni relazione sociale proprio dopo l'inizio di un attaccamento a causa della sensazione di sentirsi soffocare..... soprattutto consentire l'ingresso nella nostra vita solo a persone che ci vogliono male perché accettiamo l'amore che crediamo di meritare..... Lasciare a queste persone il diritto di controllare la nostra salute mentale.....vivere in balia delle emozioni negative provocate dalle persone sbagliate che abbiamo intorno.....
Neuroplasticità e autismo. Hai memoria di studi già fatti o conosci esperti da intervistare?
PS molto interessante, super brava
Quanto vorrei che ci fossero evidenze ... uno spiraglio di luce ...
Quanto dice la professoressa equivale al tipo di approccio che adopero con i bambini disabili e non, in quanto neuropsimotricista.
grazie per il feedback Liliana :-)
Il sovraffollamento dovuto all'eccesso di informazioni provenienti dal digitale, specialmente nei bambini e nei ragazzi può interferire con quella fase di rielaborazione e consolidamento necessaria all'apprendimento. Credo che se ne parli troppo poco!!!
sono d'accordo ;-)
Cara dottoressa, l'avrei seguita volentieri, se Lei avesse avuto la sensibilità nel suo lavoro, di non vedere alla sperimentazione sugli animali. Mi spiace ma non mi troverà tra le sue ammiratrici e sostenitrici.
Quindi alcuni umani non sono vertebrati superiori.😂 riferimenti a omofobi, maschilisti, razzisti, ecc è puramente casuale.
L’argomento interessante, peccato il linguaggio troppo ‘elitario’ e poco comprensibile per la massa..