Produzione e lavoro in Marx

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  • čas přidán 24. 01. 2024
  • L'ANIMALE POLITICO oggi
    Ciclo di incontri
    a cura di
    Filippo Moretti e Ludovica Filieri
    Ludovica Filieri e Filippo Moretti, a partire da gennaio 2024, promuovono presso la Casa della Cultura di Milano (Via Borgogna 3) una serie di incontri a tema "L'animale politico oggi".
    L'interesse sorto nel gruppo di giovani ricercatori, provenienti da molteplici università italiane, di pensare ed organizzare questa iniziativa nasce dall'esigenza di comprendere alcuni fenomeni storici della nostra attualità, a partire da strumenti filosofici. Il confronto e il dialogo con il pensiero di grandi autori della tradizione filosofica occidentale sarà la costante del ciclo di incontri che qui si propone; la loro critica il punto di partenza dei nostri dibattiti per (ri)leggere il presente e le sue contraddizioni.
    In che modo il problema dell'alienazione denunciato da Marx ritorna nella dimensione della produzione, del lavoro e dello sfruttamento di capitale umano rispetto alle nuove generazioni di lavoratori? E la critica novecentesca di Walter Benjamin, negativa e destituente, alle forme di potere capitalistico e alle sue dinamiche, è la stessa che spetta all'economia e al Politico contemporanei? A fronte di due guerre in meno di due anni, quella Russo-Ucraina e quella Israelo-Palestinese, Machiavelli e Schmitt, due fra i più grandi teorici della sovranità e dei suoi conflitti, quali modalità, strategie e consapevolezze ci indicano per pensare la guerra e le forme di terrorismo del nostro tempo? E quali prospettive possibili concrete per la democrazia degli Stati-nazione a fronte delle sue crisi politiche (e popolari), come si chiedevano Jurgen Habermas e John Rawls? Infine, l'uomo contemporaneo è ancora quell'animale politico di cui parlavano Spinoza e Hannah Arendt?
    Questi sono solo alcuni dei quesiti su cui dibatteranno i docenti universitari invitati con i giovani ricercatori che li affiancheranno in ogni incontro.
    primo incontro
    Massimo Cacciari
    "Produzione e lavoro in Marx"
    Intervengono:
    Antonio Magariello e Filippo Moretti
    Programma
    Giovedì 25 gennaio 2024 ore 18.00
    Massimo Cacciari
    "Produzione e lavoro in Marx"
    Intervengono:
    Antonio Magariello e Filippo Moretti
    Venerdì 23 febbraio 2024 ore 18.00
    Michele Ciliberto
    "La guerra in Machiavelli"
    Intervengono:
    Ludovica Filieri e Emanuele Agazzani
    Giovedì 21 marzo 2024 ore 18.00
    Stefano Petrucciani
    "La crisi delle democrazie liberali. I cosmopolitismi di Habermas e Rawls"
    Intervengono:
    Fulvia Giachetti e Ludovica Filieri
    Venerdì 19 aprile 2024 ore 18.00
    Damiano Palano
    "Ripensare il Politico a partire da Carl Schmitt"
    Intervengono:
    Luca Siniscalco e Antonio Magariello
    Venerdì 10 maggio 2024 ore 18.00
    Giuseppe D'Anna
    "Etica o politica? La teologia politica di Spinoza nel '900"
    Intervengono:
    Benedetta Catoni e Ludovica Filieri
    Venerdì 24 maggio 2024 ore 18.00
    Elettra Stimilli
    "Per una critica del capitalismo. Attualità di Walter Benjamin"
    Intervengono:
    Matilde Sergio e Nicola Dimitri
    Venerdì 14 giugno 2024 ore 18.00
    Olivia Guaraldo
    "L'animale politico non esiste. Riflessioni arendtiane"
    Intervengono:
    Ludovica Filieri e Filippo Moretti

Komentáře • 10

  • @giuliocaprini-be2pj
    @giuliocaprini-be2pj Před 3 měsíci +2

    E supportare in modo programmatico sempre di più la Scuola e la ricerca scientifica pubblica? Mettere in Costituzione un articolo che chiarisce l'importanza strategica di un programma pubblico di ricerca scientifica? Che fissi al 5% del PIL gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo scientifici?

  • @fabiorocchi9052
    @fabiorocchi9052 Před 3 měsíci +2

    Io la vedo così : il lavoro non ha nessun fondamento se non quello politico. La conoscenza non è la fonte della valorizzazione, ciò che definisce il valore economico è sempre un rapporto di potere, le lotte di classe,.. Sono queste, che determinano il valore il lavoro il salario etc.. Nel capitalismo contemporaneo la legge dello sfruttamento deve essere riconsiderata.

  • @titogiliberto995
    @titogiliberto995 Před 3 měsíci +2

    La teoria del valore-lavoro è stata confutata, al punto che Sraffa ne avrebbe elaborato una versione rinnovata per salvare l'intera impostazione marxiana, se non ricordo male. Questo presunto "punto debole" nella teoria marxiana merita approfondimento.

    • @metastasio246
      @metastasio246 Před 3 měsíci

      Non è stata confutata, se non a partire da alcune interpretazioni riduttive. Consiglio di leggere "Le avventure delle socializzazione" di Riccardo Bellofiore e soprattutto "Che cos'è il plusvalore?" di Christian Marazzi per avere un primo quadro del dibattito attuale e della sua valenza euristica e politica.

    • @titogiliberto995
      @titogiliberto995 Před 3 měsíci +1

      @@metastasio246 grazie per le indicazioni. Da profano, tuttavia, mi par di ricordare che la teoria del plus valore sia stata proprio confutata. Da scuole economiche non marxiste, ovviamente. Ma proprio da queste confutazioni bisognerebbe ripartire. Senza minimizzarle, cioè senza definirle "alcune interpretazioni riduttive".
      Mettere Marx al riparo dalle critiche, non lo rafforza. Al contrario, lo chiude in una "comfort zone" di volta in volta consolatoria, assertiva o nostalgica.
      Questa interessante conferenza avrà di certo ulteriori approfondimenti.

    • @metastasio246
      @metastasio246 Před 3 měsíci

      @@titogiliberto995 Ripeto, non è stata confutata. Il discorso sarebbe complicato da svolgere qui. Si tratta di interpretazioni riduttive da Bohm Bawerk in poi perché riducono la teoria di Marx a quella di Ricardo. E' appena stato pubblicato un libro di Michael Heinrich, economista e matematico tedesco, "La scienza del valore" che ricostruisce il dibattito e mostra la validità della teoria marxiana del valore, oltre che le ragioni storiche delle interpretazioni riduttive che ne sono state fatte.
      Se proprio volessimo andare al succo potremmo dire che Marx sosteneva che la specificità del capitalismo consiste nel riprodurre sistematicamente rapporti di dipendenza materiale tra capitale e lavoro. La maggioranza produce più di quanto consuma, e una minoranza si appropria di più di quanto produce. Questa disparità di distribuzione non è solo disuguaglianza economica, ma la condizione attraverso cui si genera dipendenza materiale; cioè la condizione che rende possibile l'obbedienza di una maggioranza povera, o potenzialmente povera, nei confronti di una minoranza.
      La teoria del plusvalore di Marx sostiene questo elemento "politico" atto a spiegare come mai tra soggetti formalmente "liberi" ed "eguali" ci siano e si riproducano rapporti di comando. Quindi quali sono le condizioni per superare questo rapporto.
      Le famose "confutazioni" non colgono questo aspetto perchè considerano la sua teoria come una teoria puramente economica (come quella di un Ricardo, appunto), quindi pensano di confutarla perchè i conti tra valori e prezzi non tornano, oppure rivendicando l'utilità come criterio di misura per i consumatori. In entrambi i casi si tratta di riduzioni, perché non colgono la dimensione politica dell'operazione di Marx. Il quale scrisse la "critica dell'economia politica" proprio per mostrare che le categorie economiche si presentano come questioni "tecniche" ma in realtà istituzionalizzano politicamente rapporti di produzione storici.

  • @andreacantagallo5107
    @andreacantagallo5107 Před 3 měsíci

    ..anch'io non mi sento tanto bene.

  • @albertolanzetta473
    @albertolanzetta473 Před 3 měsíci

    Guardi... le propongo un 18 o forse è meglio se ci vediamo al prossimo appello.

    • @hand1r907
      @hand1r907 Před 2 měsíci

      Quando leggo certi commenti mi vengono sempre in mente le legioni di cui parlava Umberto Eco