*connivenza 9:14 I video citati durante l'episodio sono questi: Haiti: czcams.com/video/GfcPixiGiQU/video.html Greenwashing: czcams.com/video/LKs2BR_Jrsc/video.html
Argomento molto importante, del quale non si parla abbastanza e sul quale c'è scarsa consapevolezza, sto guardando con molto interesse. Trovo il video molto ben realizzato ed efficace, complimenti.
18:07 il segnale non è centrato e a 18:15 è un miliardo percento? XD (Apprezzo tantissimo il vostro lavoro comunque, però si, volevo far notare queste cosucce)
@@scassoniostrarompi1691 ho notato ma non volevo sembrare troppo cattivo nel farlo notare, seguo questo canale da qualche annetto ormai e lo adoro anche se non commento
Comunque ragazzi, Non conta come lo si dice, ma quel che si dice. Non importa se si usa un linguaggio elegante o semplice, ma se si dice qualcosa di vero o di falso, di giusto o di sbagliato, di utile o di inutile.
Io faccio il falegname … a parte la barzelletta FSC.. tu non hai idea di quante volte mi sono state richieste essenze assurde per realizzare lavori in casa … e quanto la gente si indispettiva quando gli rispondevo picche e gli spiegavo che quel tipo di legname arrivava solo e unicamente da foreste primarie e che quindi era una pessima idea.. 🤦♂️🤦♂️
Hai capito tutto.. genio… io magari provo a darti delle alternative più sostenibili, ma se non ti sta bene e vuoi riempirti casa di bellissime essenze provenienti da foresta primaria sei liberissimo di prendere i tuoi soldi e portarli altrove..
In casa mia, per quel poco che sono riuscito a fare, molti mobili sono in abete e rovere. Alcuni con provenienza certa, eran dei tronchi, altri... meno. Ho anche riciclato molto, quando possibile, ma fare pezzi grossi da pezzi piccoli non è facile.
Il sovra sfruttamento delle foreste, sopratutto quelle tropicali è un serio problema, per una miriade di aspetti. Altresì non va demonizzato l'uso del legname, sia nei mobili ma sopratutto nelle costruzioni. Di fatto quando si costruisce ad esempio una casa in legno (lamellare o anche Xlam) si stoccano grandi quantità di CO2 (lo stesso vale per gli isolanti in fibre naturali come fibre di legno o di canapa) se l'abbattimento di alberi mirato viene seguito da un rimboschimento la pratica non solo è sostenibile ma auspicabile, in canto un albero giovane incamera CO2 efficiente ed in grandi quantità a differenza di un albero ormai maturo.
@@GeatanoLeone non necessariamente vanno ripiantati, normalmente (ma dipende dalle specie) si lasciano un certo numero di alberi genitori adulti che producano seme, e anche il certo numero di alberi giovani che non riuscivano a crescere visto che vi erano quelli grandi a togliere luce e nutrimento. Però non tagliare a spiano è più costoso e difficile a livello tecnico. Comunque ogni regione geografica è ogni specie di pianta ha procedure diverse. Ad esempio quando si tagliano alberi di faggio si procede come ho detto sopra, ma non gli abeti no.
@@nenno1396 il metodo di costruzione americano non ballon frame non è propio l’esempio di virtuoso che farei. Altri sistemi a telaio o xlam sono molto più validi. In ogni caso un edificio può essere una banana di CO2 notevole.
Per fortuna ho 76 anni e tra non molto toglierò il disturbo. Mi dispiace per coloro che dovranno affrontare tempi molto difficili, sia persone, che animali.
Con tutto il rispetto, credo che noi Millennials - io sono poco sopra i 30 - siamo comunque la seconda o la terza generazione che ha vissuto meglio nella storia, ma che si percepiscono come "ah in che epoca di merda viviamo e blablabla" piangendosi addosso, per causa della Sua generazione. Ovviamente in senso culturale, non in senso di persone specifiche. Mi spiego peggio (cit.): fino alla generazione dei miei nonni, e chiunque prima, non c'è dubbio alcuno che le condizioni di vita fossero catastroficamente peggiori e più difficili, e non capiamo i privilegi che abbiamo oggi perché non abbiamo mai sperimentato i rischi di malattie terribili, zero igiene, rischio altissimo di morte da giovanissimi, zero accesso a diverse fonti di informazione, libertà di muoversi ecc. La guerra non era solo in pixel sui media, tv o social che siano, era reale e in casa, costantemente, come una compagna. Il fatto che andiamo incontro alla crisi climatica e che tutto quelle che siamo capaci di fare è piangerci addosso, è ridicolo e grottesco, perché non abbiamo idea degli infinitamente peggior problemi preesistenti. E non la abbiamo perché per fortuna la generazione dei nostri genitori ha sostanzialmente avuto tutti i benefici, dovuti ai progressi tecnologici sopra descritti, ma non ha mai avuto il senso di smarrimento ideologico, per cause totalmente eccezionali e contingenti, che però nella cultura comune sembrano assolutamente assodate, la crescita economica e del benessere vertiginosa durante tutta la vita, l'aumento di privilegi ecc. Consiglio un formidabile passaggio di Barbero in proposito. Noi Millennials invece ci piangiamo addosso dando retta alla narrativa "eh ma tanto ormai ""le cose"" vanno sempre peggio" narrativa che esiste da che esiste il pensiero umano, ingigantita dal momento storico in cui ci troviamo. Siccome sono decenni stagnanti, pensiamo che andrà avanti così in eterno, il che se ci pensiamo razionalmente è totalmente insensato. Disciuliamoci e diamoci una svegliata, e risolviamolo sto problema del riscaldamento globale e delle instabilità politiche, invece di star lì a fare la gara a chi è più pessimista perché sembra così tanto figo farlo ad oggi - scusate la franchezza, voleva essere una sterzata dal decadentismo di pensiero in cui stiamo scadendo in questi tempi recenti, non un insulto o simili
@@valeriocalemma3383 È vero che c'è sempre stato un approccio catastrofista nelle varie epoche vissute dall'umanità. Sono nato due anni dopo la fine della seconda guerra mondiale e da bambino giocavo con i residuati bellici. Ho vissuto una esplosione tecnologica che, probabilmente, non aveva mai avuto eguali. Da bambino, in casa, non avevamo nemmeno la radio, il telefono era una rarità, c'era un'auto ogni 10 italiani e in casa ci si riscaldava con la stufa a legna, che era solo in cucina. Oggi i tempi sono tanto diversi, la qualità di vita è enormemente migliorata. Purtroppo ciò non è esente da problemi, si dovranno, pertanto, adottare tutte le possibili strategie per limitare il più possibile questi problemi. Historia docet, a tempi felici sono sempre seguiti tempi difficili. Io ho vissuto tempi che uscivano dal difficile per entrare in tempi migliori. Auguro a voi giovani di non dover vivere tempi difficili. I tempi delle vacche grasse, solitamente, durano molto meno di quelli delle vacche magre.
Per casa mia, 2 anni fa, ho recuperato mobili e assi da vari mercatini per arredare casa. Ho speso poco, non ho contribuito al disboscamento e ho un arredamento che non sembra uscito dritto dritto da Ikea. Ci sono davvero molti mobili che vale la pena recuperare e sistemare con un minimo lavoro di restauro. :)
Penso anch'io che il riciclo sia la migliore soluzione. L'80% dei mobili, in casa mia, sono centenari (vecchi, non antichi). Penso di appartenere alla terza generazione che li utilizza e spero che dopo di me ne verranno altre.
Tutto il legname in casa mia, (porte,finestre ,sedie,e qualche mobile) è stato recuperato e restaurato da me. Sono povero, non potevo permettermi infissi e mobili nuovi! Comunque la deforestazione e la conseguente distruzione degli habitat, è quanto di più mi rattrista e mi fa' incazzare! A voglia di negazionismo sul riscaldamento globale, ma venitemi a dire che la distruzione della biodiversità non esiste! Fanculo!
@@fabiocominotti2521 purtroppo è un discorso che si puo fare solo sui mobili in massello che hanno un costo di 10 volte superiore ai mobili Ikea. Va anche detto che la sempre maggior mobilità delle persone (difficilmente si vive nelle case dei nonni o degli antenati per generazioni) implica un rinnovo più veloce del mobili sopratutto a fronte di case più piccole.
Bel video. Ci tengo a precisare un paio di definizioni per tutti. Per deforestazione si intende un cambio di uso del suolo, cioè ad esempio quando rimuovo una foresta per lasciar spazio ad agricoltura, allevamento e/o piantagioni arboree. Quando vediamo un taglio di un bosco ceduo (che viene tagliato ogni tot anni), non stiamo osservando deforestazione, ma solo utilizzazione. Tutto questo per dire che parte del legno illegale si trova in circuiti diversi da quelli legati alla deforestazione e che quindi i numeri potrebbero in parte essere "sottostime".
ma i boschi cedui non dovrebbero essere soggetti a limitazioni di taglio visto che sono stati piantati apposta per essere tagliati, credo che qui si parli di foreste non coltivate soggette a taglio regolamentato e limitato
Ottimo servizio. Però non si possono mettere sullo stesso piano le costruzioni, i mobili, gli yacht di lusso e gli strumenti musicali: l'impatto ambientale è molto diverso. Quanto alle popolazioni dei luoghi di "disboscamento", devono pur vivere, coltivare ecc. In fondo siamo noi c.d. occidentali che dopo avere sfruttato per secoli il legname di tutto il mondo ci preoccupiamo, direi senza il minimo pudore e senso di colpa, di continuare a farlo dandoci un certo tono con leggi che sappiamo benissimo non essere rispettate e qualora lo fossero, il prezzo di certi legnami esploderebbe: ma quelli che è peggio moltissime perso resterebbero senza fonti di reddito, soprattutto nei paesi dove il legname viene "abusivamente" tagliato. Ho sintetizzato: è un discorso lunghissimo. 👍👍👏👏 Un aneddoto. Il legno per gli archetti degli strumenti ad arco, il Pernabuco, è ormai una vera rarità: fu ampiamente utilizzato come colorante. Quello per archetti, quando lo tagli, non deve avere pori. E deve essere invecchiato per molto tempo. Anche i costruttori di archetti sono in via di estinzione. Da un po' di tempo si costruiscono di "carbonio". L'uomo è soltanto una....vil razza dannata.
ma... in realtà le piante immagazzinano carbonio principalmente nelle prime fasi di crescita, l'assorbimento di carbonio di alberi già "adulti" è meno favorevole. E "stoccare" il carbonio in forma di legno (nelle costruzioni e nella falegnameria) sembrerebbe una maniera abbastanza interessante per sottrarlo al ciclo della co2. Secondo questa logica potrebbe avere senso tagliare alberi grossi per produrre legname da costruzione e riforestare subito con nuovi alberi. Aumentare la presenza del legno nell'edilizia civile potrebbe aiutare anche a ridurre l'impiego di cemento (altra fonte rilevante di co2). Questo ovviamente con nulla togliere al fatto che (come riportato nel video) disboscare in maniera criminale e non pianificata sia una porcata intollerabile.
In parte hai ragione ma devi considerare che gli alberi di grandi dimensioni, a causa della loro età, presantano spesso dei difetti nel legno che ne impediscono l'uso nell' edilizia. Inoltre dimentichiamo il valore ecologico che alberi ''vecchi'' hanno in un bosco. Ridurre la biomassa legnosa come fonte di energia è sicuramente è il target che dovremmo avere.
@@robertonero7569 guarda, oggi come oggi le piante grosse e piene di difetti sono le più ricercate in falegnameria (ma come giustamente sottolinei non in edilizia) soprattutto quella di lusso. Intanto non sono io ad avere il potere di decidere come e cosa fare, ma anche seguendo la strada che ho suggerito è ovvio che un forte controllo da parte dei governi sia necessario. Perché non mi puoi fare fuori un parco di secuoie secolari, solo perché sono piante adulte. E le aziende hanno già dimostrare di non essere meritevoli di fiducia. Anche procendendo per questa via sarebbe necessario delieare zone di raccolta e non, che estiguere specie è un attimo. Per entrare più nel dettaglio: quando si va a deforestare una zona si potrebbero ogni kmq un tot di piante, in maniera da non ridurre eccessivamente la copertura del terreno e non favorire fenomeni di desertificazione. Come anche lasciare una certa quantità di legname su terreno per non mettere eccessivamente sotto stress i vari demolitori. Questo per dire che secondo me un sia necessario un approccio molto calcolato, per avere successo e portare a casa la pelle come specie. Qui comuque si parla di livelli di coscienza collettiva da regime comunista, quindi non si farà mai neanche lontanamente abbastanza.
@@G12Sish purtoppo la coscienza collettiva di cui parla va in contrasto col sistema economico capitalista in cui viviamo dove le aziende opereranno sempre strategie che garantiscono maggiori profitti. La costruzione di una coscienza inoltre passa necessariamente per la conoscenza. In questo si sente la mancanza delle istituzioni che addirittura classificano le foreste come fonte di energia rinnovabile aumentando usi del legno poco nobili. Da dottore forestale credo che per portare la pelle a casa come specie il discorso deve riguardare principalmente l'uso che se ne fa del legno. Una foresta destinata a biomassa ha uno stock nullo in quanto a fine turno tutto verrà combusto e reimmesso in atmosfera annullando i benefici, seppur minimi, che può avere sul bilancio mondiale della co2. In Italia già si opera come tu suggerisci; quando si taglia un bosco non si possono tagliare tutti gli alberi ma c'è un minimo di piante a ettaro che per legge sei costretto a lasciare in piedi (questo si scontra con l'etica delle aziende).
Devi considerare anche, se non ricordo male fermami se sbaglio, che alberi più grandi con chiome ovviamente più grandi hanno un tasso di assorbimento di m3 di Co2 maggiore rispetto ad alberi giovani.
Il bambù nella maggior parte dei casi non è adatto a sostituire quei tipi di legno, durata decisamente inferiore, meno resistenza all'acqua e applicazioni dove sono richieste specifiche particolari, in altri casi invece potrebbe andare benissimo (per ironia la stessa ikea vende tantissimi oggetti fatti in bambù).
Queste sono pessime notizie,noi aziende boschive nel nostro piccolo continueremo a creare rimboschimenti,ma non so se il nostro lavoro riuscirà a reggere il passo di queste scellerate deforestazioni.
Si continua a rompere le palle con auto elettriche ecc... ecc... Ma se dall'altra parte si rade tutto al suolo, tutte queste eco-fesserie non servono a nulla.
Faccio 2 appunti 1) Non occorre andare in Africa, Sud America o Sud Est Asiatico. Basta guardarci attorno anche qua in Italia dove le campagne son state deforestate in maniera incontrollata (poi lamentiamoci dell'afa estiva). E qui non ci sono aziende o multinazionali... sono i singoli individui che sulle loro proprietà hanno deciso di abbattere alberi per avere legna da ardere o aumentare la produttività nei campi 2) Video di Nova Lectio belli... hanno un solo difetto... l'unica soluzione per i problemi esposti nei video è... di eliminare l'80% della popolazione mondiale
Da molto tempo si parla dell'aumento delle temperature e dell'aumento della Co2 e per contrastare questi fenomeni si parla di auto elettriche,di immagazzinare anidride carbonica in giacimenti esauriti e altre giuste ma complicate soluzioni e tante volte mi sono domandato se non sarebbe molto più semplice e forse anche efficace iniziare una seria e massiccia attività di rimboschimento.
Beh la temperatura crescerebbe comunque. Che la cosa sia ciclica è assodato, il nostro problema è la qualità dell'aria e l' inquinamento di acque terreni ecc. Di certo non fermi i cicli climatici.. non ad oggi forse fra qualche secolo avremmo le conoscenze necessarie ma non ne sono troppo convinto. Luk93
Sono d'accordo,infatti non dico che piantare alberi sia la soluzione definitiva per risolvere il problema dei cambiamenti climatici,noto però che è senz'altro quella di cui si parla meno.
@@simonevernia3815 perchè la meno efficace, cioè.. toglie co2 nell'immediato ma è semplciemente stoccata lì, all'abbattimento, una buoan aprte viene di nuovo rilasciata, solo le foreste giovani hanno un impatto significativo, se non ricordo amle quelle mature hanno un saldo neutro tra decomposizione (che rilascia co2) e crescita. Luk93 p.s. quello del piantare alberi può servire nelle zone in via di desertificazione per creare micriclimi più favorevoli, o piantare dove si taglia per non cambiarlo...
La domanda sorge spontanea… Come consumatore a cosa bisognerebbe stare attento, visto che dietro qualunque materiale si nasconde un giro d’affari illecito e magari non tracciabile?
In Italia, invece, la superficie boschiva è aumentata del 30-40% dagli anni 50, se non sbaglio. Qui sulle Dolomiti è un po' un problema, perché le superfici prative intorno ai paesi sono state "mangiate" dal bosco. In Trentino Alto Adige questo è curato come un tempo (anche se sono capaci di tagliare una fascia intera in una notte per fare una pista di sci 😂). In Veneto e Friuli, invece, i boschi non sono più curati e sono intricati e spesso vittime del bostrico.
Sono contenta di aver tenuto mobili vecchi, che son diventati antichi, visto hanno più di 100 anni, forse poco funzionali ma solidi e sostenibili! Io li amo ❤
Vi do un consiglio: scaricate ecosia come motore di ricerca. Usa i ricavi delle vostre ricerche per ripiantare alberi, in media ogni trenta-quaranta ricerche se ne pianta uno.
Quel legno é usato soprattutto nei Yacht e Crociere quasi mai in cose per comuni mortali.... O cmq mobili di lusso dove un comó costa anche 100000 euro
Ero un falegname ma poi mi sono disintossicato. Confermo che non è un bell'ambiente nemmeno quando il legno è stato "ripulito". Peggio che commerciare in cavalli da corsa.
C'è da dire che nei mobili IKEA di legno ce n'è ben poco, la maggior parte è cartone pressato e non è una battuta 😂 Ciò non rende la cosa meno grave, ma associare legno e Ikea, dato quello che ho trovato tagliando (per necessità) i loro mobili ammetto che mi ha fatto un po' ridere
Confermo, in più se ti scivola un'anta in fase di montaggio impattando sullo spigolo si comprime invece di scheggiarsi come farebbe un pezzo di legno. Bravi e geniali per aver ideato questo sistema a nido d'ape in cartone pressato e colle ma la qualità è davvero peggiorata tantissimo. Però mi sembra di aver arredato la camera con delle belle scatole invece che dei mobili.
Questo non è un documentario è...un'indagine da procura della Repubblica dovrebbero essere aperti fascicoli a carico di ignoti x quanto riguarda l introduzione tek x l Italia ...bravi
scusate se faccio una domanda così stupida, ma non è anche negli interessi dei disboscatori ripiantare nuovi alberi per poi spazzolarli negli anni a venire?
Però io mi chiedo due cose: tolta la parte di foresta che finisce trasformata in allevamento, città ecc. 1) quella che diventa coltivazioni di olio di palma/soia/altro certamente elimina la biodiversità (malissimo), ma sono comunque piante che consumano CO2 e producono ossigeno, quindi per ciò che concerne l'"ossigenazione" dell'aria l'ago della bilancia non dovrebbe rimanere grossomodo invariato? 2) Se il terreno in cui il legname viene tagliato per commercio (legale o meno) dopo il lavoro viene lasciato semplicemente in pace, le piante non tendono a ricrescere da sole (chiaramente al netto di eventuale inquinamento ecc)?
Solo dopo che l’ultimo albero sarà abbattuto, solo dopo che l’ultimo lago sarà inquinato, solo dopo che l’ultimo pesce sarà pescato, voi vi accorgerete che il denaro non può essere mangiato. (Toro Seduto, capo della tribù dei Sioux) Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi. (Proverbio dei Sioux)
Concordo pienamente! Siamo alla Frutta! E considera che di mio sono una positiva, ottimista....ma qua ..la realta' non puoi far finta di non vederla!! Che tristezza.
Pensate che all'Unione Europea interessi veramente? Fanno mettere fiori agli agricoltori invece che coltivare il terreno, costa meno il cibo dall'estero
Il problema dell'abbattimento delle foreste primarie appartiene più al sud america, africa e sud est asiatico. In europa c'è per lo più l'abbattimento della ricrescita forestale. La zona di confine fra romania e ucraina è indipendentemente dal prodotto una zona di magheggi e affari puliti e non. Se dio vuole pure la russia ha smesso di tagliare le sue foreste vergini anche se il dubbio rimane sempre. Poi bisogna chiarire una cosa, il truciolo dei pannelli non sono tavole prismate tritate per l'occasione, ma sono il trito delle sega o della pialla, facendo sostanzialmente un' operazione di recupero di un sottoprodotto che altrimenti non sapremmo che farcene. Piccola curiosità, in italia, dato che abbiamo una filiera del legno ridicola, le nostre foreste crescono da diversi anni.
Mi chiedo come si possa stilare una classifica di attività più redditizie di mercati illegali. Come si quantifica ad esempio il traffico di armi? Se non esistono dati ufficiali NON è possibile una classificazione. Quindi queste sono semplicemente stime.
Bravo ! Bel video ! Questo è il problema, insieme al gatto di contrastare la mala vota organizzata che sembra di fatto un male esteso on tutto il mondo. Bravo ! Farlo capire è un primo passo.
Dato che avete un ottica e uno studio superiore di noi comuni mortali potreste fare un video su cosa si potrebbe investire o partecipare per rendere il mondo un posto migliore! Con la vostra visibilità potreste fare venire una bella idea a qualcuno che né ha la possibilità! Grazie per il vostro lavoro!🤘
Io non ho parole....dovunque si guardi...ambiente,.politica, economia, sanita, liberta', lavoro.....e' un decadimento totale!😔......impossible risalire la cresta per il genere umano! Povere future prossime generazioni.
Ti seguo da tempo ma solo ora mi sono reso conto di non essere iscritto (e l'ho fatto subito). I contenuti che proponi sono di altissima qualità, complimenti.
Ma cosa stai dicendo!?! La causa principale dell'effetto serra e del cambiamento climatico è il motore a scoppio!! Dobbiamo tutti passare all'elettrico solo così possiamo scongiurare le!! Ovviamente sono ironico
La cosa assurda è che le dolomiti trentine e venete sono strapiene ancora di legname inutilizzato dopo la tempesta Vaja, e che sta lentamente e inesorabilmente marcendo...
Una domanda, senza alcun intento polemico ma genuina curiosità. La CO2 assorbita dai vegetali diventa materia organica (nel caso degli alberi, legno per l'appunto), quando questi muore che fine fa il carbonio? Una minima parte, in condizioni eccezionali diventa carbon fossile, una quota parte humus, ma qual è la percentuale che ritorna in atmosfera? Grazie a chiunque sappia rispondere.
Dipende come, dove muore, che specie di albero è e in che tipo di foreste e clima si trova. Es. Decomposizione in foresta temperata gran parte viene liberata in atmosfera, ma una piccola parte di carbonio assorbita nel sottosuolo come hai menzionato. In Amazzonia clima caldo e umido accelera la decomposizione della materia organica. I microrganismi decompositori sono più attivi in queste condizioni, quindi la materia organica viene rapidamente degradata e il carbonio rilasciato nell'atmosfera (il contrario avviene nelle foreste boreali). Se bruciato la CO2 viene liberata immediatamente.. di contro, le paludi sono eccezionali per il loro alto potenziale di sequestro di carbonio a causa delle condizioni anaerobiche che rallentano la decomposizione, però producono metano. In un articolo ricordo si parlava del sequestro del carbonio nelle foreste americane menzionando un 10%, può darti un'idea generale
my father, a former wood craftsman, closed his shop years ago, working in an ethical and responsible way. At home I have furniture made by him that is still perfect and with wood of legal origin. If planted conscientiously, trees are a source of income like other resources, just use your heart and brain by planning rotation cycles. (and don't be greedy) Conversely, well-known companies in my area boast of importing rare woods and thanks to "friendships" in different sectors they can do what they want. Here these "people" should close up shop.
Ma tutto il legno utilizzato per gli imballaggi, pallet, stecche, zeppe e imballi vari? Tutti i pallet che arrivano dalla cina? Sarà si legno di bassa qualità ma la quantità consumata dalle industrie, grande distribuzione e logistiche varie? Per non parlare del pellet... diffilmente che quello sia tutto lengo rimboscato o totalmente sotto controllo.
I legni più costosi sono anche eucalipto e noce di gran moda nei mobili. Teak ed ebano ormai sono anno che non so usano quasi più nei mobili. Sicuramente teak per outdoor ancora si
oltre e non solo sotto quello con il termine FSC, c'è anche il mercato della cellulosa per carta. mi viene spesso in mente la puntata dei simpsons ambientata nel futuro, con un ologramma di un albero con la targhetta sottostante "dedicato alla memoria".
Dipende anche ogni quanto tempo cambi i mobili! Io ho una scarpiera ikea da 10 anni e sicuramente non cambio scarpiera ogni volta che cambia il vento... Tutto dipende da quanto tempo si cerca di far durare le cose. E' chiaro che un giorno dovessi cambiare il mobile della cucina o delle camere, non comprerei mai mobili da ikea o da mondoconvenienza, ma cercherei di comprare mobili di qualità che mi durino negli anni per evitare che armadi o cucina si debbano cambiare già dopo 5 anni!!
io faccio il tappezziere e quindi ordino i fusti dei miei divani, letti e poltrone da un falegname che me li produce utilizzando il multistrato (un tipo di pannello di legno) che proviene dalla Brasile su tutti i fogli c'è il marchio FSC (che come ho scoperto grazie a voi e una bufala colossale) purtroppo non posso come non può essere sicuro il falegname che il legno sia tutto legale. un grazie ed un saluto a tutti voi da parte mia e della mia compagna.
Per me potete domrire tranquilli, son tutti legnami che è praticamente impossibile (o quasi) che qualcuno abbia in casa a meno che aveva una famiglia ricca .
❤ grazie per ogni tuo singolo video Simo il tuo lavoro ci rende le giornate migliori. Ps da parte di un rumeno niente male la pronuncia Suceava 😂 per metà del video pensavo eh ma queste cose capitano da anni anche da noi..e poi all improvviso mi sento nominare Vlad 😂❤
Le foreste, anche quella del brasile, se non toccate e dopo che hanno raggiunto la loro dimensione massima, producono un netto zero di ossigeno in quanto gli alberi che muoiono e si decompongono rilasciano tutta l'anidride carbonica assorbita nella loro vita. Un albero cattura carbonio solo nella sua fase di crescita, se viene tagliato e lascia spazio ad un nuovo albero per crescere è positivo per l'assorbimento di ulteriore CO2
Uno dei tuoi migliori video di chiarezza Simone sul tema scottante degli alberi così vitali e il cambiamento climatico. Purtroppo se esiste Treedom oppure ZeroC02 è perchè la stragrande maggioranza di persone sottovalutano gli alberi che siano infiniti senza capire quanto tempo e cura ci vorranno per ricreare biodiversità di alberi e foreste decennali che l'uomo deturpa troppo velocemente in maniera egoistica ed irresponsabile scaricando colpe. La voglia di creare cambiamenti positivi può avvenire solo all'interno e alla collaborazioni di tutti noi. Bellezza delle piante e foreste- i soli esseri viventi in qu3sto universo che non producono inquinamento di rumore, illuminazione o rifiuti.🧡🌺🏞
che poi le regolamentazioni sono già di per sé un compromesso per noi e il mercato ma già dannoso per la natura, e immagino che il quantitativo possibile di taglio sia già il più abbondante possibile.
Una questione ben nota anche agli artigiani italiani dei mobili, quella delle certificazioni FSC! Posso chiedere un video sulla diffusione (o futura diffusione) dell'idrogeno, sbandierato come vettore energetico super futuristico nell'ambito dei trasporti e non solo? L'impressione è che si stiano spendendo miliardi, per un sistema con un rendimento assai basso e non totalmente "green". Grazie 😃
*connivenza 9:14
I video citati durante l'episodio sono questi:
Haiti: czcams.com/video/GfcPixiGiQU/video.html
Greenwashing: czcams.com/video/LKs2BR_Jrsc/video.html
Argomento molto importante, del quale non si parla abbastanza e sul quale c'è scarsa consapevolezza, sto guardando con molto interesse.
Trovo il video molto ben realizzato ed efficace, complimenti.
18:07 il segnale non è centrato e a 18:15 è un miliardo percento? XD
(Apprezzo tantissimo il vostro lavoro comunque, però si, volevo far notare queste cosucce)
@@jotunn8075 Grazie, non li avevo notati. Continuando a fare i pignoli, ci sarebbe anche il "diboscati" senza "s" a 19:22 (anche nei sottotitoli).
@@scassoniostrarompi1691 ho notato ma non volevo sembrare troppo cattivo nel farlo notare, seguo questo canale da qualche annetto ormai e lo adoro anche se non commento
Comunque ragazzi, Non conta come lo si dice, ma quel che si dice. Non importa se si usa un linguaggio elegante o semplice, ma se si dice qualcosa di vero o di falso, di giusto o di sbagliato, di utile o di inutile.
Mi riempi il cuore di gioia quando droppi un video e mi sto sedendo a tavola da solo! ❤🎉
+1 🎉
Idem🥰🥰
Poi mentre guardi il video ti sale lentamente la depressione per il mondo dove viviamo 😂
Idem
Se sono a tavola mi passa l appetito...la deforestazione mi spaventa
Io faccio il falegname … a parte la barzelletta FSC.. tu non hai idea di quante volte mi sono state richieste essenze assurde per realizzare lavori in casa … e quanto la gente si indispettiva quando gli rispondevo picche e gli spiegavo che quel tipo di legname arrivava solo e unicamente da foreste primarie e che quindi era una pessima idea.. 🤦♂️🤦♂️
sei un grande.
interessante, con i miei soldi vuoi fare quello che vuoi tu...
Hai capito tutto.. genio… io magari provo a darti delle alternative più sostenibili, ma se non ti sta bene e vuoi riempirti casa di bellissime essenze provenienti da foresta primaria sei liberissimo di prendere i tuoi soldi e portarli altrove..
In casa mia, per quel poco che sono riuscito a fare, molti mobili sono in abete e rovere. Alcuni con provenienza certa, eran dei tronchi, altri... meno. Ho anche riciclato molto, quando possibile, ma fare pezzi grossi da pezzi piccoli non è facile.
@@maurobettinelli8710sarò anche ironico, ma estremizzando al massimo il tuo commento arriviamo a "the hostel"
Quando ho saputo il nome scientifico del tek, è diventato il mio albero preferito: Tectona grandis
🤣
Il sovra sfruttamento delle foreste, sopratutto quelle tropicali è un serio problema, per una miriade di aspetti. Altresì non va demonizzato l'uso del legname, sia nei mobili ma sopratutto nelle costruzioni. Di fatto quando si costruisce ad esempio una casa in legno (lamellare o anche Xlam) si stoccano grandi quantità di CO2 (lo stesso vale per gli isolanti in fibre naturali come fibre di legno o di canapa) se l'abbattimento di alberi mirato viene seguito da un rimboschimento la pratica non solo è sostenibile ma auspicabile, in canto un albero giovane incamera CO2 efficiente ed in grandi quantità a differenza di un albero ormai maturo.
Mi chiedo quanto costi ripiantare un albero. Se fosse abbastanza semplice, cosa costerebbe prendere una squadra e ripiantarli?
@@GeatanoLeone non necessariamente vanno ripiantati, normalmente (ma dipende dalle specie) si lasciano un certo numero di alberi genitori adulti che producano seme, e anche il certo numero di alberi giovani che non riuscivano a crescere visto che vi erano quelli grandi a togliere luce e nutrimento.
Però non tagliare a spiano è più costoso e difficile a livello tecnico.
Comunque ogni regione geografica è ogni specie di pianta ha procedure diverse.
Ad esempio quando si tagliano alberi di faggio si procede come ho detto sopra, ma non gli abeti no.
Perché porre sempre l'accento su questa CO2 e sulla sua riduzione?? La CO2 è il cibo delle piante e le fa crescere di più e più velocemente! Studiate!
In America la maggior parte delle case sono in legno
@@nenno1396 il metodo di costruzione americano non ballon frame non è propio l’esempio di virtuoso che farei. Altri sistemi a telaio o xlam sono molto più validi.
In ogni caso un edificio può essere una banana di CO2 notevole.
Per fortuna ho 76 anni e tra non molto toglierò il disturbo. Mi dispiace per coloro che dovranno affrontare tempi molto difficili, sia persone, che animali.
sinceramente mi dispiace di più per gli animali.
@@danilogallino6192 Sinceramente anche a me.
purtroppo pagano caro, senza averne colpa, il nostro " non ce ne frega un c@zzo di niente e di nessuno "@@Saetta47
Con tutto il rispetto, credo che noi Millennials - io sono poco sopra i 30 - siamo comunque la seconda o la terza generazione che ha vissuto meglio nella storia, ma che si percepiscono come "ah in che epoca di merda viviamo e blablabla" piangendosi addosso, per causa della Sua generazione. Ovviamente in senso culturale, non in senso di persone specifiche. Mi spiego peggio (cit.): fino alla generazione dei miei nonni, e chiunque prima, non c'è dubbio alcuno che le condizioni di vita fossero catastroficamente peggiori e più difficili, e non capiamo i privilegi che abbiamo oggi perché non abbiamo mai sperimentato i rischi di malattie terribili, zero igiene, rischio altissimo di morte da giovanissimi, zero accesso a diverse fonti di informazione, libertà di muoversi ecc. La guerra non era solo in pixel sui media, tv o social che siano, era reale e in casa, costantemente, come una compagna. Il fatto che andiamo incontro alla crisi climatica e che tutto quelle che siamo capaci di fare è piangerci addosso, è ridicolo e grottesco, perché non abbiamo idea degli infinitamente peggior problemi preesistenti. E non la abbiamo perché per fortuna la generazione dei nostri genitori ha sostanzialmente avuto tutti i benefici, dovuti ai progressi tecnologici sopra descritti, ma non ha mai avuto il senso di smarrimento ideologico, per cause totalmente eccezionali e contingenti, che però nella cultura comune sembrano assolutamente assodate, la crescita economica e del benessere vertiginosa durante tutta la vita, l'aumento di privilegi ecc. Consiglio un formidabile passaggio di Barbero in proposito. Noi Millennials invece ci piangiamo addosso dando retta alla narrativa "eh ma tanto ormai ""le cose"" vanno sempre peggio" narrativa che esiste da che esiste il pensiero umano, ingigantita dal momento storico in cui ci troviamo. Siccome sono decenni stagnanti, pensiamo che andrà avanti così in eterno, il che se ci pensiamo razionalmente è totalmente insensato. Disciuliamoci e diamoci una svegliata, e risolviamolo sto problema del riscaldamento globale e delle instabilità politiche, invece di star lì a fare la gara a chi è più pessimista perché sembra così tanto figo farlo ad oggi - scusate la franchezza, voleva essere una sterzata dal decadentismo di pensiero in cui stiamo scadendo in questi tempi recenti, non un insulto o simili
@@valeriocalemma3383 È vero che c'è sempre stato un approccio catastrofista nelle varie epoche vissute dall'umanità. Sono nato due anni dopo la fine della seconda guerra mondiale e da bambino giocavo con i residuati bellici.
Ho vissuto una esplosione tecnologica che, probabilmente, non aveva mai avuto eguali. Da bambino, in casa, non avevamo nemmeno la radio, il telefono era una rarità, c'era un'auto ogni 10 italiani e in casa ci si riscaldava con la stufa a legna, che era solo in cucina.
Oggi i tempi sono tanto diversi, la qualità di vita è enormemente migliorata. Purtroppo ciò non è esente da problemi, si dovranno, pertanto, adottare tutte le possibili strategie per limitare il più possibile questi problemi.
Historia docet, a tempi felici sono sempre seguiti tempi difficili. Io ho vissuto tempi che uscivano dal difficile per entrare in tempi migliori. Auguro a voi giovani di non dover vivere tempi difficili. I tempi delle vacche grasse, solitamente, durano molto meno di quelli delle vacche magre.
Per casa mia, 2 anni fa, ho recuperato mobili e assi da vari mercatini per arredare casa. Ho speso poco, non ho contribuito al disboscamento e ho un arredamento che non sembra uscito dritto dritto da Ikea. Ci sono davvero molti mobili che vale la pena recuperare e sistemare con un minimo lavoro di restauro. :)
Bravo!
Io faccio lo stesso. Ho sistemato 8 seggiole che un vicino voleva buttare. Sono bellissime e costo ZERO. 👍👍👋👋
Penso anch'io che il riciclo sia la migliore soluzione. L'80% dei mobili, in casa mia, sono centenari (vecchi, non antichi). Penso di appartenere alla terza generazione che li utilizza e spero che dopo di me ne verranno altre.
Tutto il legname in casa mia, (porte,finestre ,sedie,e qualche mobile) è stato recuperato e restaurato da me. Sono povero, non potevo permettermi infissi e mobili nuovi! Comunque la deforestazione e la conseguente distruzione degli habitat, è quanto di più mi rattrista e mi fa' incazzare! A voglia di negazionismo sul riscaldamento globale, ma venitemi a dire che la distruzione della biodiversità non esiste! Fanculo!
@@fabiocominotti2521 purtroppo è un discorso che si puo fare solo sui mobili in massello che hanno un costo di 10 volte superiore ai mobili Ikea.
Va anche detto che la sempre maggior mobilità delle persone (difficilmente si vive nelle case dei nonni o degli antenati per generazioni) implica un rinnovo più veloce del mobili sopratutto a fronte di case più piccole.
Finalmente un video su come fare soldi!
Bel video. Ci tengo a precisare un paio di definizioni per tutti.
Per deforestazione si intende un cambio di uso del suolo, cioè ad esempio quando rimuovo una foresta per lasciar spazio ad agricoltura, allevamento e/o piantagioni arboree. Quando vediamo un taglio di un bosco ceduo (che viene tagliato ogni tot anni), non stiamo osservando deforestazione, ma solo utilizzazione.
Tutto questo per dire che parte del legno illegale si trova in circuiti diversi da quelli legati alla deforestazione e che quindi i numeri potrebbero in parte essere "sottostime".
ma i boschi cedui non dovrebbero essere soggetti a limitazioni di taglio visto che sono stati piantati apposta per essere tagliati, credo che qui si parli di foreste non coltivate soggette a taglio regolamentato e limitato
Ottimo servizio.
Però non si possono mettere sullo stesso piano le costruzioni, i mobili, gli yacht di lusso e gli strumenti musicali: l'impatto ambientale è molto diverso.
Quanto alle popolazioni dei luoghi di "disboscamento", devono pur vivere, coltivare ecc.
In fondo siamo noi c.d. occidentali che dopo avere sfruttato per secoli il legname di tutto il mondo ci preoccupiamo, direi senza il minimo pudore e senso di colpa, di continuare a farlo dandoci un certo tono con leggi che sappiamo benissimo non essere rispettate e qualora lo fossero, il prezzo di certi legnami esploderebbe: ma quelli che è peggio moltissime perso resterebbero senza fonti di reddito, soprattutto nei paesi dove il legname viene "abusivamente" tagliato. Ho sintetizzato: è un discorso lunghissimo.
👍👍👏👏
Un aneddoto.
Il legno per gli archetti degli strumenti ad arco, il Pernabuco, è ormai una vera rarità: fu ampiamente utilizzato come colorante.
Quello per archetti, quando lo tagli, non deve avere pori. E deve essere invecchiato per molto tempo. Anche i costruttori di archetti sono in via di estinzione. Da un po' di tempo si costruiscono di "carbonio".
L'uomo è soltanto una....vil razza dannata.
questo è il miglior canale che abbia mai conosciuto, non smettete di fare video, continuate cosi siete dei grandi con le palle ottagonali.
In romania c’è questo problema
Il canale più canale di tutti i canali.
Minkia che canale❤
incanala sempre verso nuove lezioni o nova lectio..fa te..
ma... in realtà le piante immagazzinano carbonio principalmente nelle prime fasi di crescita, l'assorbimento di carbonio di alberi già "adulti" è meno favorevole.
E "stoccare" il carbonio in forma di legno (nelle costruzioni e nella falegnameria) sembrerebbe una maniera abbastanza interessante per sottrarlo al ciclo della co2.
Secondo questa logica potrebbe avere senso tagliare alberi grossi per produrre legname da costruzione e riforestare subito con nuovi alberi.
Aumentare la presenza del legno nell'edilizia civile potrebbe aiutare anche a ridurre l'impiego di cemento (altra fonte rilevante di co2).
Questo ovviamente con nulla togliere al fatto che (come riportato nel video) disboscare in maniera criminale e non pianificata sia una porcata intollerabile.
In parte hai ragione ma devi considerare che gli alberi di grandi dimensioni, a causa della loro età, presantano spesso dei difetti nel legno che ne impediscono l'uso nell' edilizia. Inoltre dimentichiamo il valore ecologico che alberi ''vecchi'' hanno in un bosco. Ridurre la biomassa legnosa come fonte di energia è sicuramente è il target che dovremmo avere.
@@robertonero7569 guarda, oggi come oggi le piante grosse e piene di difetti sono le più ricercate in falegnameria (ma come giustamente sottolinei non in edilizia) soprattutto quella di lusso.
Intanto non sono io ad avere il potere di decidere come e cosa fare, ma anche seguendo la strada che ho suggerito è ovvio che un forte controllo da parte dei governi sia necessario.
Perché non mi puoi fare fuori un parco di secuoie secolari, solo perché sono piante adulte.
E le aziende hanno già dimostrare di non essere meritevoli di fiducia.
Anche procendendo per questa via sarebbe necessario delieare zone di raccolta e non, che estiguere specie è un attimo.
Per entrare più nel dettaglio: quando si va a deforestare una zona si potrebbero ogni kmq un tot di piante, in maniera da non ridurre eccessivamente la copertura del terreno e non favorire fenomeni di desertificazione.
Come anche lasciare una certa quantità di legname su terreno per non mettere eccessivamente sotto stress i vari demolitori.
Questo per dire che secondo me un sia necessario un approccio molto calcolato, per avere successo e portare a casa la pelle come specie.
Qui comuque si parla di livelli di coscienza collettiva da regime comunista, quindi non si farà mai neanche lontanamente abbastanza.
@@G12Sish purtoppo la coscienza collettiva di cui parla va in contrasto col sistema economico capitalista in cui viviamo dove le aziende opereranno sempre strategie che garantiscono maggiori profitti. La costruzione di una coscienza inoltre passa necessariamente per la conoscenza. In questo si sente la mancanza delle istituzioni che addirittura classificano le foreste come fonte di energia rinnovabile aumentando usi del legno poco nobili.
Da dottore forestale credo che per portare la pelle a casa come specie il discorso deve riguardare principalmente l'uso che se ne fa del legno. Una foresta destinata a biomassa ha uno stock nullo in quanto a fine turno tutto verrà combusto e reimmesso in atmosfera annullando i benefici, seppur minimi, che può avere sul bilancio mondiale della co2.
In Italia già si opera come tu suggerisci; quando si taglia un bosco non si possono tagliare tutti gli alberi ma c'è un minimo di piante a ettaro che per legge sei costretto a lasciare in piedi (questo si scontra con l'etica delle aziende).
Devi considerare anche, se non ricordo male fermami se sbaglio, che alberi più grandi con chiome ovviamente più grandi hanno un tasso di assorbimento di m3 di Co2 maggiore rispetto ad alberi giovani.
Fai e fate uno splendido lavoro; grazie.
una risposta potremmo trovarla nella storia dell'isola di Pasqua (Rapa Nui) 😊
Bisognerebbe sostituire il legno di alberi con quello di bambù che cresce velocemente e non ha lo stesso impatto ambientale.
Il bambù nella maggior parte dei casi non è adatto a sostituire quei tipi di legno, durata decisamente inferiore, meno resistenza all'acqua e applicazioni dove sono richieste specifiche particolari, in altri casi invece potrebbe andare benissimo (per ironia la stessa ikea vende tantissimi oggetti fatti in bambù).
@@marcograsso1386 ed è pure invasivo e non controllabile (la fioritura avviene ogni morte di papa).
C'è una azienda austriaca che ormai da più di 10 anni che tagli illegalmente a romania..
Per questo l'Austria non vuole la romania in Unione Europea
Ciao. Magari per fare pellet di "qualità da conifere"... Ciao
Queste sono pessime notizie,noi aziende boschive nel nostro piccolo continueremo a creare rimboschimenti,ma non so se il nostro lavoro riuscirà a reggere il passo di queste scellerate deforestazioni.
Si continua a rompere le palle con auto elettriche ecc... ecc...
Ma se dall'altra parte si rade tutto al suolo, tutte queste eco-fesserie non servono a nulla.
le eco-fesserie non servono in nessun caso, se non a far sentire migliori degli altri le meduse che ci credono
Faccio 2 appunti
1) Non occorre andare in Africa, Sud America o Sud Est Asiatico. Basta guardarci attorno anche qua in Italia dove le campagne son state deforestate in maniera incontrollata (poi lamentiamoci dell'afa estiva). E qui non ci sono aziende o multinazionali... sono i singoli individui che sulle loro proprietà hanno deciso di abbattere alberi per avere legna da ardere o aumentare la produttività nei campi
2) Video di Nova Lectio belli... hanno un solo difetto... l'unica soluzione per i problemi esposti nei video è... di eliminare l'80% della popolazione mondiale
Da molto tempo si parla dell'aumento delle temperature e dell'aumento della Co2 e per contrastare questi fenomeni si parla di auto elettriche,di immagazzinare anidride carbonica in giacimenti esauriti e altre giuste ma complicate soluzioni e tante volte mi sono domandato se non sarebbe molto più semplice e forse anche efficace iniziare una seria e massiccia attività di rimboschimento.
si arriverà al limite tra una trentina di anni e ci sarà un nuovo business in tal senso
Beh la temperatura crescerebbe comunque.
Che la cosa sia ciclica è assodato, il nostro problema è la qualità dell'aria e l' inquinamento di acque terreni ecc.
Di certo non fermi i cicli climatici.. non ad oggi forse fra qualche secolo avremmo le conoscenze necessarie ma non ne sono troppo convinto.
Luk93
Sono d'accordo,infatti non dico che piantare alberi sia la soluzione definitiva per risolvere il problema dei cambiamenti climatici,noto però che è senz'altro quella di cui si parla meno.
@@simonevernia3815 perchè la meno efficace, cioè.. toglie co2 nell'immediato ma è semplciemente stoccata lì, all'abbattimento, una buoan aprte viene di nuovo rilasciata, solo le foreste giovani hanno un impatto significativo, se non ricordo amle quelle mature hanno un saldo neutro tra decomposizione (che rilascia co2) e crescita.
Luk93
p.s. quello del piantare alberi può servire nelle zone in via di desertificazione per creare micriclimi più favorevoli, o piantare dove si taglia per non cambiarlo...
Adoro le trattazioni chiare precise ed esposte magnificamente che riguardano la sostenibilità ambientale, quella vera
Nova Lectio il miglior canale di divulgazione su You Tube a mani basse, date un programma Sky a quest'uomo
La domanda sorge spontanea… Come consumatore a cosa bisognerebbe stare attento, visto che dietro qualunque materiale si nasconde un giro d’affari illecito e magari non tracciabile?
Scegliere marchi più affidabili e "consumare" solo quando è necessario 😌
In nome del profitto rischiamo di autodistruggerci 😌
In Italia, invece, la superficie boschiva è aumentata del 30-40% dagli anni 50, se non sbaglio. Qui sulle Dolomiti è un po' un problema, perché le superfici prative intorno ai paesi sono state "mangiate" dal bosco. In Trentino Alto Adige questo è curato come un tempo (anche se sono capaci di tagliare una fascia intera in una notte per fare una pista di sci 😂). In Veneto e Friuli, invece, i boschi non sono più curati e sono intricati e spesso vittime del bostrico.
il problema del riscaldamento globale non ha importanza,la deforestazione invece lo e tremendamente
Sono contenta di aver tenuto mobili vecchi, che son diventati antichi, visto hanno più di 100 anni, forse poco funzionali ma solidi e sostenibili! Io li amo ❤
Sicuramente non sono fatti di multistrato o di sdrucciolato 😂.
Hai tesori in casa.
Io ho una cassapanca di oltre 200 anni
Il mercato della droga invece sostiene la foresta😂
Grazie.
Vi do un consiglio: scaricate ecosia come motore di ricerca. Usa i ricavi delle vostre ricerche per ripiantare alberi, in media ogni trenta-quaranta ricerche se ne pianta uno.
Bel video, grazie. Secondo me manca in tutti i video cosa può fare il piccolo consumatore. Come: cosa osservare, o evitare nell'acquisto. Grazie.
Quel legno é usato soprattutto nei Yacht e Crociere quasi mai in cose per comuni mortali.... O cmq mobili di lusso dove un comó costa anche 100000 euro
Simo', apprezzo moltissimo il vostro lavoro, ma porcatroika ogni volta finisco i video tra angoscia, bestemmie e maledizioni verso il mondo intero
è la chiave emotiva per cui funzionano questi video.
ma stai scherzando? mi hai svoltato la giornata dopo questo incredibile contenuto multimediale
Ormai i soldi veri si fanno solo con questi metodi, purtroppo.
Ero un falegname ma poi mi sono disintossicato. Confermo che non è un bell'ambiente nemmeno quando il legno è stato "ripulito". Peggio che commerciare in cavalli da corsa.
C'è da dire che nei mobili IKEA di legno ce n'è ben poco, la maggior parte è cartone pressato e non è una battuta 😂 Ciò non rende la cosa meno grave, ma associare legno e Ikea, dato quello che ho trovato tagliando (per necessità) i loro mobili ammetto che mi ha fatto un po' ridere
Confermo, in più se ti scivola un'anta in fase di montaggio impattando sullo spigolo si comprime invece di scheggiarsi come farebbe un pezzo di legno. Bravi e geniali per aver ideato questo sistema a nido d'ape in cartone pressato e colle ma la qualità è davvero peggiorata tantissimo. Però mi sembra di aver arredato la camera con delle belle scatole invece che dei mobili.
😂😂😂 sono stato su quel ponte ferroviario in Myanmar 10 anni fa,un paese bellissimo con persone gentili e ospitali.Una pena quello che sta succedendo 😢
Questo non è un documentario è...un'indagine da procura della Repubblica dovrebbero essere aperti fascicoli a carico di ignoti x quanto riguarda l introduzione tek x l Italia ...bravi
scusate se faccio una domanda così stupida, ma non è anche negli interessi dei disboscatori ripiantare nuovi alberi per poi spazzolarli negli anni a venire?
Tutto puo essere in questo mondo cattivo!
Ora che un albero cresce, il disbocatore è già in pensione o morto.
@@iuter87 e pure non hai torto
Che ansia... Anche un po' di nausea. Vorrei rimanere nella mia beata ignoranza, ma mi solleciti il pensiero critico😢devo andare dallo psicologo😅
Però io mi chiedo due cose: tolta la parte di foresta che finisce trasformata in allevamento, città ecc. 1) quella che diventa coltivazioni di olio di palma/soia/altro certamente elimina la biodiversità (malissimo), ma sono comunque piante che consumano CO2 e producono ossigeno, quindi per ciò che concerne l'"ossigenazione" dell'aria l'ago della bilancia non dovrebbe rimanere grossomodo invariato? 2) Se il terreno in cui il legname viene tagliato per commercio (legale o meno) dopo il lavoro viene lasciato semplicemente in pace, le piante non tendono a ricrescere da sole (chiaramente al netto di eventuale inquinamento ecc)?
proprio due mesi fa abbiamo comprato un tavolo da pranzo e un letto interamente in teak, adesso li guarderò con occhi doversi😅
Non preoccuparti, sicuramente sono falsi, detto da un falegname.
Solo dopo che l’ultimo albero sarà abbattuto, solo dopo che l’ultimo lago sarà inquinato, solo dopo che l’ultimo pesce sarà pescato, voi vi accorgerete che il denaro non può essere mangiato. (Toro Seduto, capo della tribù dei Sioux)
Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi. (Proverbio dei Sioux)
Bellissimo questo detto! E' proprio vero! 😢
@@vincyva7825 E’ come se, tra guerre e distruzione di fauna e flora, stessimo schiacciando l’acceleratore verso l’auto distruzione. E’ triste
Concordo pienamente! Siamo alla Frutta! E considera che di mio sono una positiva, ottimista....ma qua ..la realta' non puoi far finta di non vederla!! Che tristezza.
Mi chiedo se le ecomafie siano al terzo posto.
Si potrebbe fare una classifica (;
Pensate che all'Unione Europea interessi veramente? Fanno mettere fiori agli agricoltori invece che coltivare il terreno, costa meno il cibo dall'estero
Costa meno e viene da zone deforestate. Peggio di così non si poteva fare!
Il problema dell'abbattimento delle foreste primarie appartiene più al sud america, africa e sud est asiatico. In europa c'è per lo più l'abbattimento della ricrescita forestale. La zona di confine fra romania e ucraina è indipendentemente dal prodotto una zona di magheggi e affari puliti e non. Se dio vuole pure la russia ha smesso di tagliare le sue foreste vergini anche se il dubbio rimane sempre.
Poi bisogna chiarire una cosa, il truciolo dei pannelli non sono tavole prismate tritate per l'occasione, ma sono il trito delle sega o della pialla, facendo sostanzialmente un' operazione di recupero di un sottoprodotto che altrimenti non sapremmo che farcene.
Piccola curiosità, in italia, dato che abbiamo una filiera del legno ridicola, le nostre foreste crescono da diversi anni.
Mi chiedo come si possa stilare una classifica di attività più redditizie di mercati illegali. Come si quantifica ad esempio il traffico di armi? Se non esistono dati ufficiali NON è possibile una classificazione. Quindi queste sono semplicemente stime.
vorrei vedere quanti stanno guardando questo video mangiando pane e nutella
Minchia io
Siamo morti 😢, e la politica fa sempre la sua parte, cioè nulla
Argomento MAI toccato e di conseguenza MAI Ben Valutate, tenendo conto che la maggior parte non ne sa NULLA!!!
BEL SERVIZIO.
Bravo ! Bel video ! Questo è il problema, insieme al gatto di contrastare la mala vota organizzata che sembra di fatto un male esteso on tutto il mondo. Bravo ! Farlo capire è un primo passo.
ma perche non rendere illegale la vendita e il possesso di certi legni pregiati come si è fatto con l'avorio?
Dato che avete un ottica e uno studio superiore di noi comuni mortali potreste fare un video su cosa si potrebbe investire o partecipare per rendere il mondo un posto migliore! Con la vostra visibilità potreste fare venire una bella idea a qualcuno che né ha la possibilità! Grazie per il vostro lavoro!🤘
Secondo me la deforestazione non è un problema purché per ogni albero tagliato sene pianti almeno un altro
ma sai quanto ci mette un albero a crescere!? O pensi siano pomodori!?
Si ma gli alberi crescendo rimuovono molta co2
Per alcune delle essenze di cui si parla che sono prelevate in foresta pluviale/primaria questo discorso purtroppo non vale 😭
Non lo sapevo ma allora come si fa a far coincidere la nostra crescita con l' ambiente?
Il problema è che se ne tagliano di più di quelli che crescono...e quelli centenari e secolari assorbono piu co2 rispetto a quelli più giovani
Io non ho parole....dovunque si guardi...ambiente,.politica, economia, sanita, liberta', lavoro.....e' un decadimento totale!😔......impossible risalire la cresta per il genere umano! Povere future prossime generazioni.
Ti seguo da tempo ma solo ora mi sono reso conto di non essere iscritto (e l'ho fatto subito). I contenuti che proponi sono di altissima qualità, complimenti.
E il legno per l'edilizia??? Sospetto sia la porzione maggiore di consumo.
ogni giorno piu di prima amo nova lectio e odio il capitalismo
Ma cosa stai dicendo!?! La causa principale dell'effetto serra e del cambiamento climatico è il motore a scoppio!! Dobbiamo tutti passare all'elettrico solo così possiamo scongiurare le!! Ovviamente sono ironico
La mia cucina e fatta di legno di ciliegio e credo sia locale la cosa anche perche me la fatta il falegname non ikea
Fottutamente geniale e triste allo stesso tempo
Sto raccogliendo legname, devo costruire una casa, prima del tramonto. Non voglio che mi prendano!
Cop26:"entro il 2030 dobbiamo fermare la deforestazione"
Industria:" diamoci una mossa dobbiamo tagliare tutto entro il 2030"
La cosa assurda è che le dolomiti trentine e venete sono strapiene ancora di legname inutilizzato dopo la tempesta Vaja, e che sta lentamente e inesorabilmente marcendo...
con gli anni diventerà petrolio
Per fortuna compro i mobili nelle catene discount e sono fatti di carta igienica
Oh cavolo anche quella deriva dagli alberi
Una domanda, senza alcun intento polemico ma genuina curiosità.
La CO2 assorbita dai vegetali diventa materia organica (nel caso degli alberi, legno per l'appunto), quando questi muore che fine fa il carbonio?
Una minima parte, in condizioni eccezionali diventa carbon fossile, una quota parte humus, ma qual è la percentuale che ritorna in atmosfera?
Grazie a chiunque sappia rispondere.
Ciao , la tua è bella domanda .
Per quanto ne so
ti rispondo così ...
Circa un ToT ...più o meno..
Stima Verificata !
😅😅😎🤟
😎🤟
Dipende come, dove muore, che specie di albero è e in che tipo di foreste e clima si trova.
Es. Decomposizione in foresta temperata gran parte viene liberata in atmosfera, ma una piccola parte di carbonio assorbita nel sottosuolo come hai menzionato. In Amazzonia clima caldo e umido accelera la decomposizione della materia organica. I microrganismi decompositori sono più attivi in queste condizioni, quindi la materia organica viene rapidamente degradata e il carbonio rilasciato nell'atmosfera (il contrario avviene nelle foreste boreali). Se bruciato la CO2 viene liberata immediatamente.. di contro, le paludi sono eccezionali per il loro alto potenziale di sequestro di carbonio a causa delle condizioni anaerobiche che rallentano la decomposizione, però producono metano.
In un articolo ricordo si parlava del sequestro del carbonio nelle foreste americane menzionando un 10%, può darti un'idea generale
@@jijji85 immaginavo qualcosa del genere, grazie mille per la risposta più che esaustiva
my father, a former wood craftsman, closed his shop years ago, working in an ethical and responsible way.
At home I have furniture made by him that is still perfect and with wood of legal origin.
If planted conscientiously, trees are a source of income like other resources, just use your heart and brain by planning rotation cycles. (and don't be greedy)
Conversely, well-known companies in my area boast of importing rare woods and thanks to "friendships" in different sectors they can do what they want.
Here these "people" should close up shop.
Wow centrata in pieno una delle mie preoccupazioni più grandi per i decenni futuri , la principale preoccupazione riguarda l'acqua potabile
E pensare che vengono buttati via mobili antichi perché non di moda per quelli ikea come siamo ridotti
Bel video grazie!! La blockchain potrebbe risolvere la gran parte di questi problemi se si volesse... Vedremo in futuro!!
Iniziare a sequestrare gli ultimi yacht che hanno il teak in coperta. È facile individuarli.
gravissimo, e anche in Italia hanno appena tolto la necessità di autorizzazioni per tagliare legna praticamente ovunque
Andrebbe davvero applicato il programma di Cetto Laqualunque
Un forestale per ogni albero
Ma tutto il legno utilizzato per gli imballaggi, pallet, stecche, zeppe e imballi vari? Tutti i pallet che arrivano dalla cina? Sarà si legno di bassa qualità ma la quantità consumata dalle industrie, grande distribuzione e logistiche varie? Per non parlare del pellet... diffilmente che quello sia tutto lengo rimboscato o totalmente sotto controllo.
I legni più costosi sono anche eucalipto e noce di gran moda nei mobili.
Teak ed ebano ormai sono anno che non so usano quasi più nei mobili. Sicuramente teak per outdoor ancora si
l'eucalipto non credo sia un legno costoso.
@@danilogallino6192 vai a fare un preventivo di una cucina o armadio in eucalipto e uno in rovere poi mi dici
Il pellet?
oltre e non solo sotto quello con il termine FSC, c'è anche il mercato della cellulosa per carta.
mi viene spesso in mente la puntata dei simpsons ambientata nel futuro, con un ologramma di un albero con la targhetta sottostante "dedicato alla memoria".
bello fare dei regolamenti....e poi ...non rispettarli !! video interessante.
Il teak su molte barche viene oggi sostituito dal sughero, molto apprezzato e molto più sostenibile.
Potresti fare un video sulla droga Africana Kush (di Sierra Leone)? Sarebbe molto interessante
Dipende anche ogni quanto tempo cambi i mobili! Io ho una scarpiera ikea da 10 anni e sicuramente non cambio scarpiera ogni volta che cambia il vento... Tutto dipende da quanto tempo si cerca di far durare le cose. E' chiaro che un giorno dovessi cambiare il mobile della cucina o delle camere, non comprerei mai mobili da ikea o da mondoconvenienza, ma cercherei di comprare mobili di qualità che mi durino negli anni per evitare che armadi o cucina si debbano cambiare già dopo 5 anni!!
Ma cosa faranno i ricchi quando il nostro bellissimo pianeta sara' distrutto?😢
Bhooo! Siamo proprio tutti nei guai! Ricchi e poveri😢
Sempre peggio , ci manca solo che ci facciano mangiare gli insetti😅
Dovresti lavorare in Rai. Sei un professionista di altissimo livello.
Simo secondo te in quale anno pregheremo per aria pulita?
Complimenti. Grazie per svegliare le coscenze di tutti noi.
0:30 96%? Io sento parlare spesso anche di Siberia...
In particolare, il legno di faggio utilizzato in italia per costruire le palificate, da dove arriva ?
Siamo anche qui di fronte ad uno scempio ?
io faccio il tappezziere e quindi ordino i fusti dei miei divani, letti e poltrone da un falegname che me li produce utilizzando il multistrato (un tipo di pannello di legno) che proviene dalla Brasile su tutti i fogli c'è il marchio FSC (che come ho scoperto grazie a voi e una bufala colossale) purtroppo non posso come non può essere sicuro il falegname che il legno sia tutto legale.
un grazie ed un saluto a tutti voi da parte mia e della mia compagna.
Per me potete domrire tranquilli, son tutti legnami che è praticamente impossibile (o quasi) che qualcuno abbia in casa a meno che aveva una famiglia ricca .
❤ grazie per ogni tuo singolo video Simo il tuo lavoro ci rende le giornate migliori.
Ps da parte di un rumeno niente male la pronuncia Suceava 😂 per metà del video pensavo eh ma queste cose capitano da anni anche da noi..e poi all improvviso mi sento nominare Vlad 😂❤
È pazzesco. Bisogna fare qualcosa.
Gli strumenti in legno stanno arrivando a prezzi incredibili! Si arriva a riciclare le statue in ebano di trent'anni fa per fare un clarino.
Le foreste, anche quella del brasile, se non toccate e dopo che hanno raggiunto la loro dimensione massima, producono un netto zero di ossigeno in quanto gli alberi che muoiono e si decompongono rilasciano tutta l'anidride carbonica assorbita nella loro vita. Un albero cattura carbonio solo nella sua fase di crescita, se viene tagliato e lascia spazio ad un nuovo albero per crescere è positivo per l'assorbimento di ulteriore CO2
un bel video sul myanmar in stile video sulla rhodesia?
Uno dei tuoi migliori video di chiarezza Simone sul tema scottante degli alberi così vitali e il cambiamento climatico. Purtroppo se esiste Treedom oppure ZeroC02 è perchè la stragrande maggioranza di persone sottovalutano gli alberi che siano infiniti senza capire quanto tempo e cura ci vorranno per ricreare biodiversità di alberi e foreste decennali che l'uomo deturpa troppo velocemente in maniera egoistica ed irresponsabile scaricando colpe. La voglia di creare cambiamenti positivi può avvenire solo all'interno e alla collaborazioni di tutti noi. Bellezza delle piante e foreste- i soli esseri viventi in qu3sto universo che non producono inquinamento di rumore, illuminazione o rifiuti.🧡🌺🏞
che poi le regolamentazioni sono già di per sé un compromesso per noi e il mercato ma già dannoso per la natura, e immagino che il quantitativo possibile di taglio sia già il più abbondante possibile.
Una questione ben nota anche agli artigiani italiani dei mobili, quella delle certificazioni FSC!
Posso chiedere un video sulla diffusione (o futura diffusione) dell'idrogeno, sbandierato come vettore energetico super futuristico nell'ambito dei trasporti e non solo?
L'impressione è che si stiano spendendo miliardi, per un sistema con un rendimento assai basso e non totalmente "green".
Grazie 😃
Ne ha fatto già uno in passato, sei sette mesi fa mi pare