Carenza di vitamina D negli anziani: un problema diffuso con gravi conseguenze

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  • čas přidán 4. 07. 2024
  • Nella popolazione anziana italiana è piuttosto diffusa la carenza di vitamina D. Quali sono le conseguenze e che cosa fare? Lo abbiamo chiesto al professor Mauro Zamboni, Professore Ordinario di Geriatria Università degli Studi di Verona durante l'incontro "Vitamina D: l'ormone del Terzo Millennio", organizzato a Venezia.
    Il professor Mauro Zamboni spiega che la carenza di vitamina D è diffusa tra gli anziani, con circa il 50% con livelli bassi e il 25-30% con livelli molto bassi. Questo è dovuto alla ridotta sintesi cutanea e alla limitata esposizione solare, specie in soggetti fragili o istituzionalizzati. Le comorbidità rendono gli anziani particolarmente vulnerabili, limitando l'esposizione al sole, fonte primaria di vitamina D. Le loro condizioni di salute cronica, spesso associate a ridotta mobilità e fragilità, limitano la possibilità di esposizione al sole, la fonte principale di questa vitamina essenziale.
    Le linee guida SIOMMMS consigliano la supplementazione di vitamina D per tutti gli anziani, variando la dose in base al fenotipo individuale e fattori di rischio come l'obesità, considerando le condizioni di salute specifiche e lo stile di vita. La carenza aumenta il rischio di fratture ossee e impatta su salute cardiovascolare e cognitiva, anche se gli effetti extrascheletrici sono ancora oggetto di studi contrastanti.
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