TEORIA DELLA TRADUZIONE PT I : JEREMY MUNDAY, HOLMES MAP, VAN DOORSLAER MAP, TRANSLATION STUDIES
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- čas přidán 6. 06. 2024
- Questo breve video è dedicato alla teoria della traduzione, partendo dal rinomato manuale di Jeremy Munday, "Introducing Translation Studies".
In venti minuti, esploreremo alcuni dei concetti fondamentali della teoria della traduzione, partendo dalla definizione del termine “traduzione” e dei tre tipi di traduzione (Jakobsón), toccando i modelli di mappa di Holmes e Van Doorslaer, e concludendo con la distinzione tra “strategia” e “procedura”. Se sei un appassionato di lingue o uno studente di traduzione, questo video è perfetto per te. Buona visione!
Bravissima, Babby! ❤️❤️ Che argomento affascinante!
Grazie Babbi!❤️ come sei dolcino!
Bravissima ❤
Grazie 🥰
Che voce che viso che scienza che stile e che scoperta❤ continua così..ora mi iscrivo
Quanti bei complimenti! Grazie mille!!!☺️
Ciao Irene, piacere per guardare il suo video. Molto interessante. È la prima volta che ho visto la dialettica delle traduzioni. Ci vediamo!
Grazie mille per essere passato per di qui, Carlos!! ✨
Ottimo! Non solo un tema interessante, ma una opportunità di ascoltare l'italiano passivamente. 😉
Grazie mille caro! 🙏🏻😊
Interessante!
🥰🥰
Chiarissima, dolcissima e....bellissima!
Grazie! 🙏🥰
Ammetto che, il sommo scrittore F. M. Dostoyevskiy aveva 110% ragione quando scrisse, "La beltà salverà il mondo".
Insomma, brava! Un tema interessantissimo.
Grazie mille! 🥰
Non è corretto l'esmpio della pena, noi umani, non sperimintiamo il mondo atraverso il linguagio, ma i sentiti, vista, tatto etc... se avviamo un giaponese un australiano e uno d'argelia, e vedono una persona scrivendo su una tastiera di un ordenatore... il linguagio, chiascuno respettivamente, servira per auitare a descrivire il succeso... è il sentito della vista che aiutara nella percepzione dello obbietto d'observazione... è un mito e uno grande che due persone con due matre lingua diferente, percipiscono il mondo diferente...
Ciao! L’esempio della penna sta a significare che non c’è nessuna connessione fra la parola “penna” e l’oggetto. Nient’altro! E questo è ovvio, perché la parola “penna” non è nient’altro che una parola, creata artificialmente per descrivere uno strumento (a sua volta, “artificiale”).
Un altro esempio è il formaggio. In inglese si usa l’espressione “mozzarella cheese”: la mozzarella è un tipo di “formaggio”. Per noi italiani la mozzarella non è un formaggio. Quindi usare la parola “formaggio” quando si parla di mozzarella, per noi, è strano, perché attribuiamo la parola “formaggio” a un altro tipo di esperienza. Spero di essere stata chiara! 😊
Ps. Questa è solo una “teoria” (di Jakobson), non una verità assoluta, quindi ci sta che tu abbia un’opinione differente! 😊
Can you speak latin?
Just a little bit 🤏🏻
che bella ragazza con la voce calmante
Grazie mille! 🥰