grazie, ottimo video di sostanza come sempre! Sono d'accordo con gli punti finali, per la prossima vita mi segno di investire senza problemi tutto anche sui massimi :-) ma per questa continua a valutare in base al momento. Secondo me c'è anche da considerare il rendimento dei bond, qualche anno fà erano a zero o negativi, oggi qualcosa rendono, quindi sempre in base alle necessità personali si dovrebbe pesare quanto serve rischiare per guadagnare qualcosa di cui poi forse non abbiamo pienamente bisogno. Po si può essere bravi quanto si vuole a programmarsi, ma la vita cambia anche da un giorno all'altro... Lavoro, figli, nipoti, amanti, salute, imprevisti, tutte cose che anche la miglior programmazione non può tenere sotto controllo al 100% secondo me, poi gli avvenimenti esterni guerre, crisi, eventi naturali ecc... L'importante credo sia non andare mai troppo veloci e mai troppo lenti... Sono anch'io uno di quelli che a volte vende troppo presto, ma sono anche quello che non si fà problemi a incrementare quando si scende. Mi sono fissato un range azionario da tenere in base ai PE tra un minimo del 30% e un massimo del 70% generalmente, sotto al 30% non sono mai andato, qualche volta sopra al 70% si. Ora sto sul 40% e mi sento tranquillo, spero sempre in una discesa per incrementare, ma allo stesso tempo non mi dispiace vedere che il patrimonio sale comunque. Ci siamo abituati troppo bene in questi ultimi anni secondo me...
Ciao Ivan! Grazie per gli spunti. Vero quanto dici dei bond, le allocazioni dei portafogli, soprattutto i più conservativi, cambiano tanto a seconda di quello che è il contesto monetario macroeconomico. I rendimenti visti sono difficilmente ripetibili, a meno di grandi exploit in termini di crescita degli utili. I multipli hanno già avuto espansioni importanti, per cui siamo sicuramente a maggior rischio contrazione.
Ritengo che la domanda da porsi sia "Riesco a tollerare e mantenere una perdita su carta di oltre il 50% per un periodo di anche ed oltre 10 anni sulla parte azionaria del mio portfolio?" È raro ma può accadere e mentalmente può essere una sfida non da poco
Vero! C’è anche da dire che il rischio principale in quei casi è comportamentale, ossia impazzire e vendere tutto incassando la perdita. I tempi di recupero e il drawdown si riducono se uno riesce a continuare sistematicamente a comprare anche durante cali di quella magnitudine.
Per chi ha scelto di fare un PAC sul mercato azionario potrebbe essere più semplice gestire la situazione, variando le quote di entrata nel mercato a seconda dei bottom o dei lower. Però penso che in un ottica di lungo periodo (10 anni o più) abbia poco senso concentrarsi sul momento esatto in cui entrare nel mercato, i rendimenti di lungo termine si ottengono comunque scegliendo una giusta strategia e ribilanciando il ptf
Ciao Davide, complimenti per l'ottimo video. Mia madre ha 67 anni e potrebbe ritirare il fondo pensione (ARCA). Ho notato che a meno che non campi almeno fino a 90, in nessun caso riceverà per intero il capitale investito. Potresti fare un video in cui parli di cosa fare del proprio fondo pensione una volta che si arriva all'età pensionabile? Perchè a me a questo punto sembra più sensato ritirare il 100% del capitale ed eventualmente investirlo in un'obbligazione che dia cedole... Grazie!
Non è che confondi il montante con quanto investito? Mi pare improbabile che tra tasse non versate, eventuale contributo aziendale, rendimento del fondo e riscatto del 50% immediato, non arrivi a coprire il solo versato nel giro di poco tempo 🤔
Da un punto di vista economico spesso il ritiro del capitale è più conveniente. Dipende dalle situazioni, la rendita copre comunque da rischi come il rischio longevità. Se uno campa fino a 100 / 110 anni ha meno probabilità di sostenere una buona rendita su un portafoglio finanziario, quindi può decidere di coprirsi in parte con la rendita del fondo pensione.
Caspita Davide, era da tanto che non passavo da tuo canale, forse anni. Hai fatto un salto di qualità pazzesco, contenuti davvero professionali, argomenti sostentuti da basi solide di studio e fonti accreditate, davvero spettacolari. Ora però dobbiamo far crescere la community. Do il mi piccolo contributo: .appena (re) iscritto. Meritatissimo.
Con i tassi attualmente superiori all'inflazione potrebbe aver senso parcheggiare la liquidità in obbligazioni short term e aspettare il corllo dell'azionario (che arriverà).
Per alcuni investitori si, può aver senso in una parte del portafoglio. L’arrivo del crollo del mercato invece non è prevedibile, nel senso che prima o poi arriverà, si ma nel frattempo potresti aver perso più rendimenti rispetto al calo che ci sarà un domani su un ipotetico crollo 🙂
Ottimo video come sempre! Aggiungo che secondo me consigliare di fare un PAC anche a chi ha un capitale da investire perché oggi il mercato è sui massimi non ha senso. L'unico vantaggio è spostare volatilità verso la fine dell'accumulo. Mi viene da pensare che sia un comportamento che porti vantaggio quasi esclusivamente al consulente che lo propone.
Diciamo che il PAC è utile anche per testarsi se non si ha avuto esperienze pregresse sui mercati. Oltre a quello riduce almeno inizialmente quelli che possono essere i risultati estremi del portafoglio. Ovvio è che sulla carta meglio investire tutto subito, ma un PAC riduce la variabilità del risultato in situazioni estreme (es. normalmente risparmio 1000 euro al mese, me ne arrivano di botto 100.000, posso investirli tutti subito accettandone la variabilità, spalmarli per un certo periodo riducendo il rischio di risultati estremi, o un ibrido). Ovvio che tutte le forme di tutela possono avere un costo, dipende sempre un po' dalla persona che investe a mio parere.
Mi ero fatto la stessa domanda un mese e mezzo e 2% fa (nonostante 4 settimane di correzione subito dopo l'entrata). Ad aspettare il cigno nero rischi di morire di vecchiaia con la liquidità ancora in mano prima di vederlo. Se ci sono obiettivi di lungo termine e lo strumento adatto è l' azionario c'è poco da arrovellarsi, magari evitare di sovraesporsi
Rimanere fuori significa fare market timing e nessuno può sapere cosa accadrà nel futuro. È chiaro che ci sono momenti in cui può sembrare più rischioso entrare nei mercati ma io sono per il detto: quel'è il miglior momento per investire? Il momento migliore era ieri, il secondo momento migliore è ora...😂😂 ovviamente mio pensiero. Chiaro poi che la parte emotiva sia fondamentale
Il punto di partenza é sempre quello della paura di perdere. Quindi oltre ai massimi/minimi ed ai PE degli indici bisognerebbe considerare il proprio PMC. È tutto relativo... Estremizzando, con una sorta di strategia di "raddoppio sul rosso e nero della roulette" 😂 sarebbe meglio investire su un bell'indice quando si é in perdita... In quel caso la statistica é dalla parte dell'investitore. Chiaro... C'é da individuare bene l'indice e c'é da definire l'algoritmo... A presto!
Ciao Diego! Vero, il problema è che un investitore che investe da tanti anni molto difficilmente andrà mai in perdita su un indice. Se uno ha già tassi di rendimento oltre il +60 / +80% deve aspettare perdite del 30/40% dai massimi, che possono si arrivare, ma magari arrivano dopo una serie di anni in cui l’indice ha incrementato ulteriormente il suo valore e che quindi comunque non portano il profitto a un punto negativo.
Si può anche vendere put otm, sia sugli indici che sulle singole azioni, con strike al 10% sotto il prezzo di mercato: così si aggiunge al rendimento finale il premio delle opzioni.
Complimenti per il video. Sarebbe interessante sapere le statistiche condizionate alle valutazioni (ovvero differenziando tra massimi con PE o CAPE sotto o sopra la media storica)
Bell'idea si potrebbe fare un video! Tendenzialmente il P/E non è una variabile significativa per prevedere i rendimenti, ma lo diventa nei casi più estremi. Sarebbe bello approfondirlo in un video quando riuscirò a portarlo 🙂
Bel video. Complimenti e grazie per il contenuto. Mi sembra di capire che questi dati siano riferiti al mercato azionario. Si trovano info riguardo a investire sui massimi per portafogli non totalmente azionari?
Ciao! Grazie mille per il commento, ottimo spunto, ho tardato a risponderti perché ero curioso di buttar giù due numeri, non ho trovato ricerche già fatte sull'argomento. Ho preso i dati annuali sui rendimenti di S&P 500, T-Bond e T-Bills e sorprendentemente i numeri sono abbastanza diversi. Se presi ad esempio con un rapporto 60-20-20, abbiamo un rendimento medio nell'anno successivo del 7.09% se comprato alla fine di un anno non all time high, e del 2.9% se comprato alla fine di un anno all time high.
Con i tassi attuali sulle obbligazioni a breve, il premio per il rischio sull'azionario si riduce. Potrebbe aver senso parcheggiarci la liquidità in attesa del crollo che prima o poi arriverà
Sono d'accordo sulla prima parte, meno sulla parte relativa al crollo che può anche arrivare dopo una salita importante del mercato e l'attesa non paga in quel caso. Però in linea generale gli interessi reali positivi di oggi sono un plus per i profili moderati
Ciao Giuseppe. Puoi prenotarti qui: www.davideravera.it/consulenza-finanziaria-personalizzata/ e cliccare su "prima call gratuita". Alternativamente mi puoi scrivere direttamente su whatsapp e darmi alcune disponibilità e ci penso io a fissare la chiamata: wa.me/393780813235
Allora se fosse cosi perchè i massimi investitori ( come Warren Buffett e tanti altri ) in questo momento non sono investiti, lasciando miliardi di euro ( fermi per modo di dire)
Insomma Berkshire ha $ 35B + 153B di cash on hand e Treasury bills contro $ 1080 B di total assets, praticamente poco più del 15% degli asset è cash. A livello percentuale non sono poi così tanti. Un conto poi è un’istituzione e un altro un investitore privato.
Ciao, video molto interessante, secondo te può avere senso pensare anche a quanto rendono le alternative a basso rischio tipo le obbligazioni o i conti deposito oppure, considerando che i loro tassi sono connessi all'inflazione, è in fin dei conti indifferente?
Non sono Nostradamus neanche loro... Burry, conosciuto per aver previsto la crisi del 2008 con anni di anticipo, a inizio 2023 scriveva "Shell"... Si è perso un 25% dell' s&p 500. Rimanete investiti e con una parte di liquidità. Se crolla? Si incrementa a sconto, fine.
grazie, ottimo video di sostanza come sempre!
Sono d'accordo con gli punti finali, per la prossima vita mi segno di investire senza problemi tutto anche sui massimi :-) ma per questa continua a valutare in base al momento.
Secondo me c'è anche da considerare il rendimento dei bond, qualche anno fà erano a zero o negativi, oggi qualcosa rendono, quindi sempre in base alle necessità personali si dovrebbe pesare quanto serve rischiare per guadagnare qualcosa di cui poi forse non abbiamo pienamente bisogno.
Po si può essere bravi quanto si vuole a programmarsi, ma la vita cambia anche da un giorno all'altro... Lavoro, figli, nipoti, amanti, salute, imprevisti, tutte cose che anche la miglior programmazione non può tenere sotto controllo al 100% secondo me, poi gli avvenimenti esterni guerre, crisi, eventi naturali ecc...
L'importante credo sia non andare mai troppo veloci e mai troppo lenti...
Sono anch'io uno di quelli che a volte vende troppo presto, ma sono anche quello che non si fà problemi a incrementare quando si scende. Mi sono fissato un range azionario da tenere in base ai PE tra un minimo del 30% e un massimo del 70% generalmente, sotto al 30% non sono mai andato, qualche volta sopra al 70% si.
Ora sto sul 40% e mi sento tranquillo, spero sempre in una discesa per incrementare, ma allo stesso tempo non mi dispiace vedere che il patrimonio sale comunque.
Ci siamo abituati troppo bene in questi ultimi anni secondo me...
Ciao Ivan! Grazie per gli spunti. Vero quanto dici dei bond, le allocazioni dei portafogli, soprattutto i più conservativi, cambiano tanto a seconda di quello che è il contesto monetario macroeconomico.
I rendimenti visti sono difficilmente ripetibili, a meno di grandi exploit in termini di crescita degli utili. I multipli hanno già avuto espansioni importanti, per cui siamo sicuramente a maggior rischio contrazione.
Ritengo che la domanda da porsi sia "Riesco a tollerare e mantenere una perdita su carta di oltre il 50% per un periodo di anche ed oltre 10 anni sulla parte azionaria del mio portfolio?" È raro ma può accadere e mentalmente può essere una sfida non da poco
Ottima domanda.
Vero! C’è anche da dire che il rischio principale in quei casi è comportamentale, ossia impazzire e vendere tutto incassando la perdita. I tempi di recupero e il drawdown si riducono se uno riesce a continuare sistematicamente a comprare anche durante cali di quella magnitudine.
Per chi ha scelto di fare un PAC sul mercato azionario potrebbe essere più semplice gestire la situazione, variando le quote di entrata nel mercato a seconda dei bottom o dei lower. Però penso che in un ottica di lungo periodo (10 anni o più) abbia poco senso concentrarsi sul momento esatto in cui entrare nel mercato, i rendimenti di lungo termine si ottengono comunque scegliendo una giusta strategia e ribilanciando il ptf
Ciao Riccardo, grazie per il contributo, sottoscrivo quanto dici.
video eccelso e la parte finale, è sicuramente quella più importante a mio parere, da tenere in considerazione
Grazie Pasquale 🙏🙂
Ciao Davide, complimenti per l'ottimo video. Mia madre ha 67 anni e potrebbe ritirare il fondo pensione (ARCA). Ho notato che a meno che non campi almeno fino a 90, in nessun caso riceverà per intero il capitale investito. Potresti fare un video in cui parli di cosa fare del proprio fondo pensione una volta che si arriva all'età pensionabile? Perchè a me a questo punto sembra più sensato ritirare il 100% del capitale ed eventualmente investirlo in un'obbligazione che dia cedole... Grazie!
Non è che confondi il montante con quanto investito?
Mi pare improbabile che tra tasse non versate, eventuale contributo aziendale, rendimento del fondo e riscatto del 50% immediato, non arrivi a coprire il solo versato nel giro di poco tempo 🤔
Da un punto di vista economico spesso il ritiro del capitale è più conveniente. Dipende dalle situazioni, la rendita copre comunque da rischi come il rischio longevità. Se uno campa fino a 100 / 110 anni ha meno probabilità di sostenere una buona rendita su un portafoglio finanziario, quindi può decidere di coprirsi in parte con la rendita del fondo pensione.
Caspita Davide, era da tanto che non passavo da tuo canale, forse anni. Hai fatto un salto di qualità pazzesco, contenuti davvero professionali, argomenti sostentuti da basi solide di studio e fonti accreditate, davvero spettacolari. Ora però dobbiamo far crescere la community. Do il mi piccolo contributo: .appena (re) iscritto. Meritatissimo.
Che piacere, ti ringrazio! Ben ritornato allora 🤗
@@DavideRavera Grazie a te 😉
Con i tassi attualmente superiori all'inflazione potrebbe aver senso parcheggiare la liquidità in obbligazioni short term e aspettare il corllo dell'azionario (che arriverà).
Per alcuni investitori si, può aver senso in una parte del portafoglio. L’arrivo del crollo del mercato invece non è prevedibile, nel senso che prima o poi arriverà, si ma nel frattempo potresti aver perso più rendimenti rispetto al calo che ci sarà un domani su un ipotetico crollo 🙂
Un video che avevo richiesto sui commenti a video precedenti!
TOP!
Grazie per l’ottima idea 💡 sempre ben accetti spunti 💪🏻
Ottimo video come sempre! Aggiungo che secondo me consigliare di fare un PAC anche a chi ha un capitale da investire perché oggi il mercato è sui massimi non ha senso. L'unico vantaggio è spostare volatilità verso la fine dell'accumulo. Mi viene da pensare che sia un comportamento che porti vantaggio quasi esclusivamente al consulente che lo propone.
Diciamo che il PAC è utile anche per testarsi se non si ha avuto esperienze pregresse sui mercati. Oltre a quello riduce almeno inizialmente quelli che possono essere i risultati estremi del portafoglio. Ovvio è che sulla carta meglio investire tutto subito, ma un PAC riduce la variabilità del risultato in situazioni estreme (es. normalmente risparmio 1000 euro al mese, me ne arrivano di botto 100.000, posso investirli tutti subito accettandone la variabilità, spalmarli per un certo periodo riducendo il rischio di risultati estremi, o un ibrido). Ovvio che tutte le forme di tutela possono avere un costo, dipende sempre un po' dalla persona che investe a mio parere.
Mi ero fatto la stessa domanda un mese e mezzo e 2% fa (nonostante 4 settimane di correzione subito dopo l'entrata).
Ad aspettare il cigno nero rischi di morire di vecchiaia con la liquidità ancora in mano prima di vederlo. Se ci sono obiettivi di lungo termine e lo strumento adatto è l' azionario c'è poco da arrovellarsi, magari evitare di sovraesporsi
Sottoscrivo 🍻
Rimanere fuori significa fare market timing e nessuno può sapere cosa accadrà nel futuro. È chiaro che ci sono momenti in cui può sembrare più rischioso entrare nei mercati ma io sono per il detto: quel'è il miglior momento per investire? Il momento migliore era ieri, il secondo momento migliore è ora...😂😂 ovviamente mio pensiero. Chiaro poi che la parte emotiva sia fondamentale
Il punto di partenza é sempre quello della paura di perdere. Quindi oltre ai massimi/minimi ed ai PE degli indici bisognerebbe considerare il proprio PMC. È tutto relativo... Estremizzando, con una sorta di strategia di "raddoppio sul rosso e nero della roulette" 😂 sarebbe meglio investire su un bell'indice quando si é in perdita... In quel caso la statistica é dalla parte dell'investitore. Chiaro... C'é da individuare bene l'indice e c'é da definire l'algoritmo... A presto!
Ciao Diego! Vero, il problema è che un investitore che investe da tanti anni molto difficilmente andrà mai in perdita su un indice. Se uno ha già tassi di rendimento oltre il +60 / +80% deve aspettare perdite del 30/40% dai massimi, che possono si arrivare, ma magari arrivano dopo una serie di anni in cui l’indice ha incrementato ulteriormente il suo valore e che quindi comunque non portano il profitto a un punto negativo.
Si può anche vendere put otm, sia sugli indici che sulle singole azioni, con strike al 10% sotto il prezzo di mercato: così si aggiunge al rendimento finale il premio delle opzioni.
Complimenti per i dati oggettivi
Grazie Gianpaolo 💪🏻
Complimenti per il video. Sarebbe interessante sapere le statistiche condizionate alle valutazioni (ovvero differenziando tra massimi con PE o CAPE sotto o sopra la media storica)
Bell'idea si potrebbe fare un video! Tendenzialmente il P/E non è una variabile significativa per prevedere i rendimenti, ma lo diventa nei casi più estremi. Sarebbe bello approfondirlo in un video quando riuscirò a portarlo 🙂
Bel video. Complimenti e grazie per il contenuto. Mi sembra di capire che questi dati siano riferiti al mercato azionario. Si trovano info riguardo a investire sui massimi per portafogli non totalmente azionari?
Ciao! Grazie mille per il commento, ottimo spunto, ho tardato a risponderti perché ero curioso di buttar giù due numeri, non ho trovato ricerche già fatte sull'argomento.
Ho preso i dati annuali sui rendimenti di S&P 500, T-Bond e T-Bills e sorprendentemente i numeri sono abbastanza diversi. Se presi ad esempio con un rapporto 60-20-20, abbiamo un rendimento medio nell'anno successivo del 7.09% se comprato alla fine di un anno non all time high, e del 2.9% se comprato alla fine di un anno all time high.
@@DavideRavera wow! grazie per il reply: non mi aspettavo tutto questo dettaglio.
Con i tassi attuali sulle obbligazioni a breve, il premio per il rischio sull'azionario si riduce. Potrebbe aver senso parcheggiarci la liquidità in attesa del crollo che prima o poi arriverà
Sono d'accordo sulla prima parte, meno sulla parte relativa al crollo che può anche arrivare dopo una salita importante del mercato e l'attesa non paga in quel caso. Però in linea generale gli interessi reali positivi di oggi sono un plus per i profili moderati
buongiorno come è possibile avere una prima consulenza gratuita?
Ciao Giuseppe. Puoi prenotarti qui: www.davideravera.it/consulenza-finanziaria-personalizzata/ e cliccare su "prima call gratuita".
Alternativamente mi puoi scrivere direttamente su whatsapp e darmi alcune disponibilità e ci penso io a fissare la chiamata: wa.me/393780813235
Insomma, tutto e il contrario di tutto
Ottimo video Davide !
Grazie mille Fabry 🙏🏻
Allora se fosse cosi perchè i massimi investitori ( come Warren Buffett e tanti altri ) in questo momento non sono investiti, lasciando miliardi di euro ( fermi per modo di dire)
Insomma Berkshire ha $ 35B + 153B di cash on hand e Treasury bills contro $ 1080 B di total assets, praticamente poco più del 15% degli asset è cash. A livello percentuale non sono poi così tanti. Un conto poi è un’istituzione e un altro un investitore privato.
Ciao, video molto interessante, secondo te può avere senso pensare anche a quanto rendono le alternative a basso rischio tipo le obbligazioni o i conti deposito oppure, considerando che i loro tassi sono connessi all'inflazione, è in fin dei conti indifferente?
Non sono Nostradamus neanche loro... Burry, conosciuto per aver previsto la crisi del 2008 con anni di anticipo, a inizio 2023 scriveva "Shell"... Si è perso un 25% dell' s&p 500. Rimanete investiti e con una parte di liquidità. Se crolla? Si incrementa a sconto, fine.
Per non parlare che rimane comunque investito nelle stock, se riteneva che era grave la cosa avrebbe venduto tutto penso 😅@@DavideRavera