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Adelphi Edizioni
Italy
Registrace 31. 01. 2011
Canale della casa editrice Adelphi
Emmanuel Carrère presenta "V13"
Emmanuel Carrère presenta "V13"
Con Daria Bignardi
Traduzione di Sonia Folin
(video dell'incontro del 27 marzo 2023 al Piccolo Teatro Strehler)
Scandito in tre parti - «Le vittime», «Gli imputati», «La corte» -, V13 raccoglie, rielaborati e accresciuti, gli articoli (apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei) in cui Emmanuel Carrère ha riferito le udienze del processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 - attentati che, tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira, hanno causato centotrenta morti e oltre trecentocinquanta feriti. Ogni mattina, per quasi dieci mesi, Carrère si è seduto nell’enorme «scatola di legno bianco» fatta costruire appositamente e ha ascoltato il resoconto di quelle «esperienze estreme di morte e di vita» - le testimonianze atroci di chi ha perduto una persona cara o è scampato alla carneficina strisciando in mezzo ai cadaveri, i silenzi e i balbettii degli imputati, le parole dei magistrati e degli avvocati -, e lo ha raccontato, come solo lui sa fare, senza mai scivolare nell’enfasi o nel patetismo, e riuscendo a cogliere non solo l’umanità degli uni e degli altri (sconvolgente, ammirevole o abietta che fosse), ma anche, talvolta, la quasi insostenibile ironia dei discorsi e delle situazioni. Da questo viaggio al termine dell’orrore e della pietà, da questo groviglio di ferocia, di fanatismo, di follia e di sofferenza, Carrère sa, fin dal primo giorno, che uscirà cambiato - così come uscirà cambiato, dalla lettura del suo libro, ciascuno di noi.
www.adelphi.it/libro/9788845937576
Con Daria Bignardi
Traduzione di Sonia Folin
(video dell'incontro del 27 marzo 2023 al Piccolo Teatro Strehler)
Scandito in tre parti - «Le vittime», «Gli imputati», «La corte» -, V13 raccoglie, rielaborati e accresciuti, gli articoli (apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei) in cui Emmanuel Carrère ha riferito le udienze del processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 - attentati che, tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira, hanno causato centotrenta morti e oltre trecentocinquanta feriti. Ogni mattina, per quasi dieci mesi, Carrère si è seduto nell’enorme «scatola di legno bianco» fatta costruire appositamente e ha ascoltato il resoconto di quelle «esperienze estreme di morte e di vita» - le testimonianze atroci di chi ha perduto una persona cara o è scampato alla carneficina strisciando in mezzo ai cadaveri, i silenzi e i balbettii degli imputati, le parole dei magistrati e degli avvocati -, e lo ha raccontato, come solo lui sa fare, senza mai scivolare nell’enfasi o nel patetismo, e riuscendo a cogliere non solo l’umanità degli uni e degli altri (sconvolgente, ammirevole o abietta che fosse), ma anche, talvolta, la quasi insostenibile ironia dei discorsi e delle situazioni. Da questo viaggio al termine dell’orrore e della pietà, da questo groviglio di ferocia, di fanatismo, di follia e di sofferenza, Carrère sa, fin dal primo giorno, che uscirà cambiato - così come uscirà cambiato, dalla lettura del suo libro, ciascuno di noi.
www.adelphi.it/libro/9788845937576
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Video
Carlo Rovelli: «Imparare a disimparare»
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«Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un boll...
Il viaggio di Dante e Rovelli
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«Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un boll...
Carlo Rovelli presenta "Buchi bianchi"
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Con Adrian Fartade e Alessandro Giuli Su gentile concessione di MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo «Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della dif...
Carlo Rovelli: «Ecco cosa sono i buchi bianchi»
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«Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un boll...
Benjamín Labatut presenta "Quando abbiamo smesso di capire il mondo"
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Benjamín Labatut presenta il suo romanzo "Quando abbiamo smesso di capire il mondo". RISVOLTO C’è chi si indispettisce, come l’alchimista che all’inizio del Settecento, infierendo sulle sue cavie, crea per caso il primo colore sintetico, lo chiama «blu di Prussia» e si lascia subito alle spalle quell’incidente di percorso, rimettendosi alla ricerca dell’elisir. C’è chi si esalta, come un brilla...
Fabio Bacà presenta "Nova"
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Fabio Bacà presenta "Nova", il suo secondo romanzo, nella dozzina del Premio Strega 2022 «Del cervello umano, Davide sa quanto ha imparato all’università, e usa nel suo mestiere di neurochirurgo. Finora gli è bastato a neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo e le modeste minacce della vita non elettrizzante che conduce nella Lucca suburbana: l’estremismo vegano di sua moglie, ad esempio, o l...
Benjamín Labatut e Claudia Durastanti presentano "Quando abbiamo smesso di capire il mondo"
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Benjamín Labatut e Claudia Durastanti presentano "Quando abbiamo smesso di capire il mondo" (Adelphi Edizioni) Introduzione di Paolo Soraci Evento in collaborazione con PDE Distribuzione www.adelphi.it/libro/9788845935183
David Quammen presenta "L'albero intricato"
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A guidare la mano di Darwin mentre nel 1837 tracciava in un taccuino il primo schizzo del suo «albero della vita» c’era l’idea della discendenza delle specie da un antenato comune. Idea audace, che andava contro il dogma creazionista e stabiliva una continuità tra gli esseri umani e creature ben più primitive nella scala della natura. Da allora l’albero filogenetico, nelle sue molteplici incarn...
Luciano Mecacci, "Besprizornye"
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Tra gli orrori di cui la storia del Novecento è stata prodiga, pochi sono paragonabili alla condizione dei besprizornye, come venivano chiamati nella Russia postrivoluzionaria gli innumerevoli bambini e ragazzini rimasti orfani in seguito alla guerra, alla guerra civile o alla carestia. Stimati tra i sei e i sette milioni nel 1922, sporchi, vestiti di stracci, vagavano da soli o in gruppi per l...
Edgardo Franzosini presenta Arthur Cravan
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Edgardo Franzosini, curatore di "Grande trampoliere smarrito", racconta la vita, gli amori e i combattimenti del pugile-poeta di Arthur Cravan
Carlo Rovelli e Antonio Damasio: "L'ordine del tempo e lo strano ordine delle cose"
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Carlo Rovelli e Antonio Damasio ospiti della "Milanesiana" L'incontro al Piccolo Teatro Grassi del 24 giugno 2018 Si ringraziano Elisabetta Sgarbi e La Milanesiana per la gentile concessione del video
Serena Vitale presenta "La mite" di Fëdor Dostoevskij
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«Immaginate un uomo la cui moglie, suicidatasi alcune ore prima gettandosi dalla finestra, sia stesa davanti a lui su un tavolo» scrive Dostoevskij nel presentare ai lettori questo racconto perfetto, che di quell'uomo restituisce, con stenografica precisione, il soliloquio delirante e sconnesso, tutto esitazioni, ripetizioni, contraddizioni, pause, balbettii, ripensamenti. Di lui sentiamo i gem...
David Szalay presenta "Tutto quello che è un uomo" con Paolo Giordano
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David Szalay presenta "Tutto quello che è un uomo" con Paolo Giordano
Roberto Calasso presenta "L’ardore" a "Libri come"
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Roberto Calasso presenta "L’ardore" a "Libri come"
"Una lettura per gli anni '80: Robert Musil" ("Questo e altro" - RSI; novembre 1979)
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"Una lettura per gli anni '80: Robert Musil" ("Questo e altro" - RSI; novembre 1979)
"A cento anni dalla nascita di Robert Walser" ("Questo e altro" - RSI; marzo 1978)
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"A cento anni dalla nascita di Robert Walser" ("Questo e altro" - RSI; marzo 1978)
Andrej Longo legge alcuni brani tratti dalla sua ultima opera "Lu campo di girasoli"
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Andrej Longo legge alcuni brani tratti dalla sua ultima opera "Lu campo di girasoli"
Ma vai a fare una passeggiata....
Io avrei chiesto al professore come domanda questo: Lo trascorrere del tempo è differente da uno stato all'altro dipende molto dalla massa e va bene, mentre l'entropia ne da la misura ok, ma come chiameremmo un viaggio galattico trascinato da una corrente attratto da un grande attrattore verso il super cluster di Shapley un viaggio temporale? Voglio dire ci sono intere galassie e buchi neri compresi che viaggiano verso un determinato punto nell'universo. Il tempo non è solo decadimento strutturale altrimenti ci perdiamo tutta l'avventura il tempo è anche un viaggio.😋
Spazio tempo raccontato da James Alma nel suo libro Tree End in vendita su Amazon. Una storia che parla della sua vita e di varchi spazio tempo …czcams.com/video/CUn9c5w2db8/video.html
Ma come si fa a capirlo se non parla in italiano?
No si po parlare di une persona con ce no conosher se una dona va con piacere no po scusare per incastrare perce la dona vera e conoshe se cosa e vera violenza e vera amore ijo ovisuto e i conosco bene o sepre andato il copedeza a giudicare il verità a prendere al indagato indagare dove?????? Sa dare esistenza prima a trovare animo si tele done e dei Omni
Noi e come noi formino a tagliare e cola dele figure e montare come voi
Mamma mia che totale assenza di eloquenza…sicuramente i suoi libri saranno meravigliosi ma come speaker è terrificante.
???
Ma se il tempo non esiste... perché le mele cadono?...non era perché lo spaziotempo si curva?...quindi si curva solo lo spazio?... esiste un flusso nella quarta dimensione o no?... esiste o non esiste la quarta dimensione?
Non possono essere stati sulla luna e aver superato le stringhe o fasce ði vanallen
Grande prof. Carlo Rovelli
Ascoltarla mi commuove tanto quanto la lettura di Dostoevsky.Grazie
É un nostro orgoglio le sue origini Venete
Grazie Rovelli dal Brasile,grazie🇮🇹🍀💐
Esplode un buco nero ogni volta che il prof “schiocca” la lingua
La guerra finì nel 45 , 79 anni fa non 60 meno i sei anni fa sono 73 .
Ottimo si
Sublime davvero😊
Un gigante😊
Grazie
penso meno de makkarella
non ha senso parlare di un big bang perché tutto è un continuum dove non c'è inizio ne fine
il tempo è coscienza, memoria dei passaggi di stato. Chiamiamo tempo il passaggio da uno stato x ad uno y perché il cervello conserva la memoria di tale passaggio ma in realtà in natura la variabile memoria non esiste
il tempo è la conseguenza della massa condensata come la gravità e la Coscienza è il parametro della foemula E=mc2 e C è la coscienza inerziale
Un po' come una ricostruzione diversa e creativa dopo un caos distruttivo inevitabile
Ho capito cos'è il tempo dopo che ne ho perso a vedere questo video. Bei giri di parole ma alla fine non rimane niente. Lo spettatore va via senza aver acquisito nulla di convincente.
Inguardabile 😩C’è un intervistatore che intervista se stesso per un’ora. Rovelli può solo ascoltare uno sproloquio!
Pensandola, a riposo, un buco nero di certa massa ha un disco di accrescimento, un orizzonte degli eventi e un'ergosfera che sprofonda fino alla singolarità. Se il buco non ruota l'orizzonte è unico, altrimenti ce ne sono due, uno esterno e uno interno. Oltre la singolarità potrebbe esserci una sorta di controparte del buco nero con la stessa struttura, uno o due orizzonti, un'ergosfera di colore complementare e un mo' di disco di "addecrescenza". Se un buco nero può essere visto come un fiamma che scalda l'ambiente circostante, un buco bianco potrebbe essere, al contrario, qualcosa, che viola il limite inferiore dei -273.15 gradi centigradi e "raffredda" o "negativamente scalda" oltre a espellere dal nulla materia
E ti pareva se non ficcavano anche in questo film qualche frocio o lesbica e un po'di sana propaganda su cambiamenti climatici e pandemenze. Queste censure che obbligano i produttori a inserire contenuti sono una vergogna dei nostri tempi. Chissà se mai finiranno, dopo Biancaneve trans e Spiderman nero, c é da aspettarsi di tutto.
Scrittura estremamente controllata, emozioni estremamente controllate, ordinata come dice Magris. Da un punto di vista freudiano è la lingua del superego, il continuo chiacchiericcio rassicurante del superego. Ma sotto, come dice Canetti, come dice Calasso, si sente il baratro dell'inconscio
Una domanda sorge spontanea.... se il buco nero costringe la materia in una singolarità degenerandola in neutroni prima e in "boh! chi lo sà" dopo che tipo di materia restituisce il buco bianco? Nutoni? singli protoni e neutroni?
Che bello!
Io credo che i buchi bianchi "sparano la materia/energia" in uno spazio tempo diverso, una nuova dimensione. Non sembra logico pensare che tutto il nostro universo si sia originato da un buco bianco? Credo che il big bang sia in realtà un buco bianco
queste riflessioni , questa divulgazione quasi gratuita , dovrebbe finire come minimo nella televisione perchè purtroppo ancora oggi la televisione è la realtà . grazie per cercare di divulgare quello che tutti noi riguarda.
Prof. Rovelli ottimo, come sempre. Comunque tendiamo a sottovalutare la portata rivoluzionaria delle affermazioni di Albert Einstein: solo cent’anni fa Einstein sostenne che il tempo in sè non esiste come dimensione che scorre in modo uniforme, ovunque. Invece per millenni (ed anche oggi) la stragrande maggioranza degli esseri umani è stata ed è convinta esattamente del contrario.
Teoria delle stringhe, e quantum gravity loop, venti anni e tanti soldi persi per delle teorie indimostrabili che sanno più di metafisica e fantascienza che di scienza e adesso i buchi bianchi, un altro fallimento annunciato. Questa è la fisica del click, dell'apparire e della propaganda legata ad un delirio occidentale che ha intrappolato anche un settore nobile come quello scientifico. Uno spreco! Questo è il mio pensiero.
Vuol dire che visto che abito al 6 piano invecchio prima?😬😱
DOMANDA MIA,...E CIOE'...AMMETTIAMO X ASSURDO CHE L'INTERA VITA UMANA SCOMPARE DALLA TERRA E CHE TUTTI GLI ESSERE VIVENTI SPARISCANO DALLA TERRA.....ESISTEREBBE ANCORA IL TEMPO ???...E CHI LO CONTROLLA ???
il ghiaccio fonde o si scioglie?
E se lo SPAZIO esprimesse la VITA nel senso di una SPINTA (ENERGIA) a rendere SIMMETRICO quanto è ASIMMETRICO a partire dagli ORGANISMI VIVENTI UNICELLULARI non ritroviamo forse sempre la SIMMETRIA?
Mi sembra che uno scienziato di oggi fa un benemerito grande BAGNO di UMILTÀ, quando esprime il parere che le spiegazioni SCIENTIFICHE che furono considerate VERE e immodificabili dall’UOMO in quanto dedotte dalle PERCEZIONI provate vivendo in qualsiasi territorio a MISURA D’UOMO e in QUALSIASI EPOCA del passato furono RISPOSTE VALIDE alle SITUAZIONI di NECESSITÀ dell’UOMO di ALLORA. Ragionando come pensa Rovelli mi sembra di poter dire che in ogni SPECIE di ORGANISMI VIVENTI esistano alcuni INDIVIDUI adatti a fare esperimenti per attrezzare la propria COMUNITÀ a VIVERE in SOCIETÀ. Gli stessi s’industriano a utilizzare quanto riescono a PERCEPIRE mediante i propri STRUMENTI, e perciò VIVONO cercando di migliorare proprio gli STRUMENTI per ottenere MAGGIORE PERCEZIONE e CONOSCENZA. Raggiunto l’OBIETTIVO prefissosi, i nuovi STRUMENTI sono resi DISPONIBILI agli altri individui della SPECIE che potranno imparare ad usarli; succede che, alle volte la FANTASIA LOGICA spinga qualcuno a supporre l’esistenza di quanto non ha mai PERCEPITO. Forse la VITA evolve proprio in conseguenza della PRESENZA nelle SPECIE VIVENTI di questa ASPIRAZIONE a CONOSCERE quanto non ancora PERCEPISCONO. Ma possiamo dire che questa ASPIRAZIONE a CONOSCERE abbia superato il gradino dell’IPOTESI LOGICA divenendo VERITÀ ACQUISITA? Forse sì, se è VERO che il fenomeno della VITA sulla TERRA lascia TRACCIA per noi, di tutto ciò che è avvenuto e avviene. Così, esaminando la TRACCIA, riconosciamo l’esistenza graduale, dal passato remoto fino ad oggi, di SPECIE ORGANIZZATE costituite dai loro propri INDIVIDUI, ORGANISMI tutti consapevoli di partecipare al proprio breve viaggio sulla grande nave del TEMPO perché ne hanno ESPERIENZA DIRETTA VIVENDO il proprio periodo di VITA. L’ESISTENZA di ogni ESSERE VIVENTE è in realtà pienamente determinata dal DIVENIRE della DIMENSIONE SPAZIALE. Cioè dal TRAGITTO di trasformazione inteso come percorso che ha inizio dalla posizione individuata dall’INSIEME dei PUNTI dello SPAZIO in cui si MANIFESTA l’ESISTENZA dell’ORGANISMO VIVENTE in relazione reciproca con gli altri PUNTI dell’AMBIENTE. L’ORGANISMO VIVENTE esiste VIVENDO insieme a tutto l’AMBIENTE che lo circonda fino al raggiungimento della propria SITUAZIONE FINALE in cui la TRASFORMAZIONE SPAZIALE complessiva gli ha fatto perdere qualsiasi propria CAPACITÀ di scegliere la propria TRASFORMAZIONE nello SPAZIO. Noi UOMINI abbiamo inventato gli OROLOGI strumenti per misurare il TEMPO ma in realtà non facciamo altro che mettere a confronto i TRAGITTI del divenire dei punti investiti dai fenomeni che avvengono nello SPAZIO. Abbiamo l’ESPERIENZA della VITA sulla TERRA che ci MOSTRA come la STESSA sia un FENOMENO che appartiene al DIVENIRE dell’UNIVERSO. Penso si possa dire che, mentre il TEMPO SCORRE una qualsiasi SPECIE VIVENTE dispone della POSSIBILITÀ di scegliere le proprie ATTIVITÀ operando nei limiti del grado di libertà permesso dalla CONSAPEVOLEZZA di esistere nell’AMBIENTE che PERCEPISCE; però, quando trasgredisse con il suo agire alle logiche del DIVENIRE è destinata a smettere la propria ESISTENZA. Se vogliamo far continuare a ESISTERE sulla TERRA la SPECIE UMANA sembra essere un comandamento ineludibile, studiare, per quanto siamo capaci, l’EVOLUZIONE NATURALE della VITA sulla TERRA. Per farlo abbiamo a disposizione tutti gli STRUMENTI di PERCEZIONE che siamo stati capaci di procurarci. Mi sembra ci debba interessare moltissimo il tragitto percorso dalla VITA sulla TERRA, perché è su questa che si compie la NOSTRA VITA. l primi ORGANISMI VIVENTI sono UNICELLULARI; la loro SPECIE ha percorso il tragitto che a noi appare lunghissimo dall’inizio della VITA fino a raggiungere il punto di incontro con noi. Siamo ora nella SITUAZIONE che, evolvendo, abbiamo saputo munirci di strumenti che ci permettono guardare DOCUMENTARI più o meno VERITIERI del DIVENIRE EVOLUTIVO. A quali domande dobbiamo cercare di dare risposte? Io vorrei sapere la differenza che esiste fra quella che chiamiamo materia inerte, soggetta a trasformazioni conseguenti dalle leggi fisiche che riteniamo completamente prestabilite e la materia vivente che sembra in qualche modo riuscire a influire su quanto imporrebbero le leggi fisiche? Questo mi sembra significhi: Dove crediamo di andare? È più importante studiare l’universo o la TERRA e il suo FENOMENO della VITA?
A la fine non se capisce che vogliano, se un gioco de parlare bello e non se arriva a niente..
Narrativa scientifica pura, la teoria è un'altra cosa. E' la scienza del click, per quanto mi riguarda sono deluso.
Rovelli ... come di fatto la fisica "sbaglia" è sempre nell'utilizzo del Linguaggio approssimativo .. non pensato Tu utilizzi parole inadeguate quindi chiami "intuizione" ciò che è Percezione e viceversa creando cortocircuito "significante" che NON chiarisce ma Complica l'assimilazione dei Contenuti che vorresti comunicare e di fatto COMPLICHI
Mi incanta ascoltare questo grande fisico italiano, mi riempie il tempo, valorizza il mio tempo! Provo a sollevare una domanda: il tempo è una nostra convenzione in quanto ne abbiamo necessità per armonizzare il nostro vivere! Nell’universo la gravità scandisce la direzione veloce-lento-veloce rispetto a…altro perché il tempo in un buco nero scorre normale ma rispetto alla terra scorre lento, ma la gravità scandisce il divenire unidirezionale degli eventi fisici come il calore ma, soprattutto, ne condiziona il divenire come fa la temperatura? Steven scopri la presenza di calore all’orizzonte dei buchi neri, ciò significa la distruzione della materia, quindi la trasformazione in energia, come si allinea alla liberazione di materia nei buchi Bianchi? Come la formula di Plank stabilisce lo spazio minimo assoluto, potrebbe esistere una formula che stabilisce un’energia minima in perenne attività ? 🙏 bellissimo intervento ! Grazie 🤩
La professionalità di un giornalista, per me, sta anche nell'essere capaci di fare delle domande brevi, precise, e far parlare l'intervistato e dare un maggiore risalto a quello che lui ha da dire
Un ringraziamento a Carlo Rovelli per quello che ci ha detto. E l'augurio di scrivere un secondo libro sul tempo, che potrebbe essere intitolato "il tempo siamo noi"
Il saggio indica la luna, lo stolto vede l'alluce...😂
Grazie caro professor Rovelli, in un passaggio sul fare scienza mi ha ricordato la fenomenologia di Husserl, questa capacità di tenere gli occhi aperti, gli occhi della mente, insieme a quella epoche che permette l'umiltà della ricerca e la sua grande apertura a questa immensa Sinngebubg che è il dato della realtà che intesse la coscienza
Gardate l'universo, è un buco bianco. É ovvio. Ciao Lorenzo
È vero il big bang è stato un buco bianco
Scusate non posso vedere il video , sto studiando i buchi gialli!