Un fiume di fango in mare vacanze rovinate a Valledoria

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  • čas přidán 6. 09. 2024
  • “C’è un’aria così rilassante tra queste dune maestose che circondando le foci del Coghinas, ricoperte di vegetazione quanto basta e che si stendono verso la costa dominata in lontananza dalla rocca dei Doria. È un sistema perfetto, non a caso sito di interesse comunitario, con ampi spazi che coniugano tutela ambientale e turismo. O forse era, dato che ora è immerso in una marea di fango senza precedenti.
    A Valledoria il fatto del giorno, ormai da qualche settimana, è questo: un blob marrone che dalla diga di Casteldoria scende lento e inesorabile verso il mare, rigonfia la laguna, arriva in foce e ammorba il mare. Non c’è un modo diverso dal vedere coi propri occhi per rendere l’imponenza dello sversamento che da qualche settimana si staglia sull’orizzonte della spiaggia di San Pietro, dove il fiume sputa fuori una sorta di melma shakerata che sta rovinando le vacanze di turisti e paesani. E, soprattutto, sta minacciando l’economia dell’intero territorio.
    Il motivo della colata di fango è un po’ come la storia cinematografica del battito d’ali di una farfalla in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. E così succede che dei lavori programmati dall’Anas sul ponte Diana, che a cascata richiedono un abbassamento del livello di acqua nell’invaso di Muzzone, a Oschiri, abbiano generato i rilasci della diga di Casteldoria e la conseguente marea alle foci del Coghinas, a Valledoria....”
    Nel reel le parole di imprenditori e turisti in rivolta
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