come mai la democrazia consociativa in italia porta a governi così brevi e instabili, mentre in altri paesi dove le coalizioni sono la norma (come in Svizzera o Germania) non è così?
Prendendo in rifermento Italia e Germania, la differenza è principalmente di cultura e prassi politica. L’Italia ha un sistema partitico più frammentato di quello tedesco, che limita questa condizione con una soglia di sbarramento più alta. Ma al di là di questo, le coalizioni di Governo in Germania inglobano 2-3 partiti (in Italia è storico nella Prima Repubblica il Pentapartito, mentre nella Seconda Repubblica le coalizioni risultano ancora più ampie di 5 partiti, vedi lo stesso governo Draghi). Sotto un altro livello di analisi, invece, i governi in Germania possono richiedere più tempo per la loro formazione, ma vige la rigida prassi di stipulare un contratto di governo tra i partiti che formeranno la maggioranza, i cui partiti contraenti si impegnano ad osservare. Proprio in virtù di ciò, i partiti tedeschi sviluppano una certa “lealtà” nei confronti della coalizione e degli impegni presi, senza le ripetute minacce di abbandonare la maggioranza come siamo invece abituati a vedere in Italia.
perché l'Italia è un paese il cui governo è a cosiddetta bassa razionalizzazione, ossia in cui il potere del governo poggia direttamente su di una base parlamentare che deve essere una maggioranza. Dunque, quando un partito esce dalla maggioranza o vota negativamente ad una questione di fiducia si apre una crisi fi governo. In paesi come la Germania ci sono procedure più lunghe ed elaborate, specie per la scelta del cancelliere
Ho cercato di fare il possibile considerando il poco tempo a disposizione e soprattutto non è stato video facile da realizzare graficamente, a differenza dei video di storia dove ci sono immagini. Diciamo che ero un po’ a corto di idee 😅
Siccome il pdr nomina il pdc, se i risultati delle elezioni corrisponderanno ai dati forniti oggi dai sondaggi, Mattarella non deve necessariamente fare la Meloni pdc, giusto? Cioè in base a cosa si sceglie?
In linea di massima, il candidato più indicato è il leader del partito (o della coalizione) più votato, in quanto questo ha maggiore possibilità di ottenere la fiducia in Parlamento. Il problema è che in Italia, essendoci un sistema di partiti altamente frammentato, questa condizione non è così scontata, nel senso che spesso il partito (o coalizione), pur essendo il più votato, non ha i numeri necessari per ottenere la fiducia in Parlamento. E allora serve una figura, che può essere anche un personaggio esterno ai partiti, che metta d’accordo più partiti a coalizzarsi e formare una maggioranza. Questo può significare anche mettere insieme partiti di destra e sinistra (vedi governo Draghi), se questi sono disposti. Ovviamente questo problema non si pone se la vittoria della coalizione è schiacciante, tanto da avere i numeri in Parlamento per conseguire una maggioranza, che comporta, di conseguenza, un ristretto margine di discrezionalità del Capo dello Stato.
Il video di cui avevamo bisogno… spiegato benissimo! Grandissimo questo canale
Grazie
Ottimo video, preciso e caricato nel momento giusto!
Spiegazione molto chiara, grazie
❤
Sei la luce che combatte l’ignoranza in Italia.
come mai la democrazia consociativa in italia porta a governi così brevi e instabili, mentre in altri paesi dove le coalizioni sono la norma (come in Svizzera o Germania) non è così?
Prendendo in rifermento Italia e Germania, la differenza è principalmente di cultura e prassi politica. L’Italia ha un sistema partitico più frammentato di quello tedesco, che limita questa condizione con una soglia di sbarramento più alta. Ma al di là di questo, le coalizioni di Governo in Germania inglobano 2-3 partiti (in Italia è storico nella Prima Repubblica il Pentapartito, mentre nella Seconda Repubblica le coalizioni risultano ancora più ampie di 5 partiti, vedi lo stesso governo Draghi). Sotto un altro livello di analisi, invece, i governi in Germania possono richiedere più tempo per la loro formazione, ma vige la rigida prassi di stipulare un contratto di governo tra i partiti che formeranno la maggioranza, i cui partiti contraenti si impegnano ad osservare. Proprio in virtù di ciò, i partiti tedeschi sviluppano una certa “lealtà” nei confronti della coalizione e degli impegni presi, senza le ripetute minacce di abbandonare la maggioranza come siamo invece abituati a vedere in Italia.
perché l'Italia è un paese il cui governo è a cosiddetta bassa razionalizzazione, ossia in cui il potere del governo poggia direttamente su di una base parlamentare che deve essere una maggioranza. Dunque, quando un partito esce dalla maggioranza o vota negativamente ad una questione di fiducia si apre una crisi fi governo. In paesi come la Germania ci sono procedure più lunghe ed elaborate, specie per la scelta del cancelliere
Però secondo me l’animazione distrae un po’ troppo.
Ho cercato di fare il possibile considerando il poco tempo a disposizione e soprattutto non è stato video facile da realizzare graficamente, a differenza dei video di storia dove ci sono immagini. Diciamo che ero un po’ a corto di idee 😅
Perché avete smesso di fare video?
Non abbiamo smesso, ci siamo presi una piccola pausa ma a breve ci saranno nuovi video!
@@SPIStoriaPoliticaInformazione quando im video della terza repubblica ?
Siccome il pdr nomina il pdc, se i risultati delle elezioni corrisponderanno ai dati forniti oggi dai sondaggi, Mattarella non deve necessariamente fare la Meloni pdc, giusto? Cioè in base a cosa si sceglie?
In linea di massima, il candidato più indicato è il leader del partito (o della coalizione) più votato, in quanto questo ha maggiore possibilità di ottenere la fiducia in Parlamento. Il problema è che in Italia, essendoci un sistema di partiti altamente frammentato, questa condizione non è così scontata, nel senso che spesso il partito (o coalizione), pur essendo il più votato, non ha i numeri necessari per ottenere la fiducia in Parlamento. E allora serve una figura, che può essere anche un personaggio esterno ai partiti, che metta d’accordo più partiti a coalizzarsi e formare una maggioranza. Questo può significare anche mettere insieme partiti di destra e sinistra (vedi governo Draghi), se questi sono disposti.
Ovviamente questo problema non si pone se la vittoria della coalizione è schiacciante, tanto da avere i numeri in Parlamento per conseguire una maggioranza, che comporta, di conseguenza, un ristretto margine di discrezionalità del Capo dello Stato.