Nunzia sei internazionalmente conosciuta per aver dimostrato al mondo intero come si fa questo tipo di pasta. A parte le domande così banali dell'intervistatore è bene, ad onor del vero, che si riprenda a parlare un dialetto verace e chiamare le cose della nostra identità con il loro vero conio storico non inquinato da assurde cognizioni del mondo di oggi, ragione per cui riprendete a chiamare la pasta da voi fatta con il nome di "strascinati " dal dialetto barese "le strascenàte" e non orecchiette "l'orecchiètte", inoltre lo strumento per fare la pasta fresca è chiamato " la sfèrre" e non "la sfère" che sarebbe la lancetta dell'orologio, essa era una lama sostituita oggi dal coltello fatta produrre dal fabbro di conoscenza, il suo nome è di origine napoletana "sferra" che significava spada e quindi per estensione divenuto coltello in dialetto barese. Per quanto riguarda le dimensioni degli strascinati faccio presente che per le donne baresi è sempre stato un punto di orgoglio farle piccole alle quali le famiglie baresi erano e sono abituate mangiandole con il ragù e che farle grosse era indice di incapacità e venivano chiamate in modo ironico e sarcastico "paciàcche", per cui quelle grosse non sono riscontrabili nella tradizione barese ma solo un aspetto commerciale le ha portate in auge, tanto che le chiamano con una malattia delle orecchie: orecchioni credendo di fare un accrescitivo della parola orecchio che in italiano come in dialetto barese si fa con grande, grosso, da somaro per cui abbandonate ogni forma personale come orecchioni o cappelli di prete, perchè le barìse addavère ça nge avònne lassate u munne lore se stònne a reveldà ìind'a le tavute sotta tèrre pe chėdde ça seccède mò. A proposito e mi fermo quì, in dialetto barese la parola orecchio si traduce rècchie e piccolo orecchio recchietèdde e non "orecchiètte". Comunque resti con la mamma, che conosco per essermi anch'io fermato al vostro "settàne" incuriosito, di grande simpatia e la nostra porta bandiera della capacità femminile della quale sono fiero come barese. Ad maiora.
Parole sante!!! Grande signora Franca!! :)
ma quanto siete tt brave ❤❤❤
Te iubesk multo fracska Niko armasaro
Am glad she's featured too.
Cara nunzia sei una macchinetta bravaaaaa
Hai ragione prima si andava a imparare il mestiere e aiutavamo i nostri , genitori , oggigiorno e tutto il contrario hai ragione
Bellissima💞💞
Fantastica la signora........
L❤
Nunzia sei internazionalmente conosciuta per aver dimostrato al mondo intero come si fa questo tipo di pasta. A parte le domande così banali dell'intervistatore è bene, ad onor del vero, che si riprenda a parlare un dialetto verace e chiamare le cose della nostra identità con il loro vero conio storico non inquinato da assurde cognizioni del mondo di oggi, ragione per cui riprendete a chiamare la pasta da voi fatta con il nome di "strascinati " dal dialetto barese "le strascenàte" e non orecchiette "l'orecchiètte", inoltre lo strumento per fare la pasta fresca è chiamato " la sfèrre" e non "la sfère" che sarebbe la lancetta dell'orologio, essa era una lama sostituita oggi dal coltello fatta produrre dal fabbro di conoscenza, il suo nome è di origine napoletana "sferra" che significava spada e quindi per estensione divenuto coltello in dialetto barese. Per quanto riguarda le dimensioni degli strascinati faccio presente che per le donne baresi è sempre stato un punto di orgoglio farle piccole alle quali le famiglie baresi erano e sono abituate mangiandole con il ragù e che farle grosse era indice di incapacità e venivano chiamate in modo ironico e sarcastico "paciàcche", per cui quelle grosse non sono riscontrabili nella tradizione barese ma solo un aspetto commerciale le ha portate in auge, tanto che le chiamano con una malattia delle orecchie: orecchioni credendo di fare un accrescitivo della parola orecchio che in italiano come in dialetto barese si fa con grande, grosso, da somaro per cui abbandonate ogni forma personale come orecchioni o cappelli di prete, perchè le barìse addavère ça nge avònne lassate u munne lore se stònne a reveldà ìind'a le tavute sotta tèrre pe chėdde ça seccède mò. A proposito e mi fermo quì, in dialetto barese la parola orecchio si traduce rècchie e piccolo orecchio recchietèdde e non "orecchiètte". Comunque resti con la mamma, che conosco per essermi anch'io fermato al vostro "settàne" incuriosito, di grande simpatia e la nostra porta bandiera della capacità femminile della quale sono fiero come barese. Ad maiora.
Leuovesbattuteh 💕🙏❤️🎄😁
Bel video, sono rimasto solo un po deluso perchè non hai intervistato Rosa Lenuccia Vittoria e Benedetta come hai insinuato nel video
Ciao sono Lucia volevo sapere se ci dailaricettadelleorecchiette
LE UOVE FBATTUFE!
Mo
estrazione del lotto
cronaca
Peccato l'audio disturbato 😢