Le campane del Santuario di Saronno (VA) - Concerto (1)

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  • čas přidán 7. 09. 2024
  • Saronno (VA), Santuario della Beata Vergine dei Miracoli
    Concerto di 3 campane in Mib3 crescente (1585; Mib3 Lorenzo e Pietro Paolo Mirri 1640)
    Concerto solenne a 3 campane per la S. Messa durante un pellegrinaggio
    La storia del santuario ebbe inizio intorno al 1460, quando un giovane infermo di nome Pedretto venne miracolosamente guarito dalla Madonnina posta sulla strada Varesina, la quale lo invitò a costruire una chiesa in suo onore. Dopo la costruzione di una chiesuola che per ben tre volte rovinò al suolo, i saronnesi decisero di formare un comitato per erigere un tempio che fosse degno della richiesta della Madonna. L’8 maggio 1498, in occasione della festività di san Vittore, venne posta la prima pietra che diede il via alla costruzione del nuovo santuario. Non si conosce il nome dell'architetto che concepì il progetto iniziale, la cui planimetria e i rapporti proporzionali sono stati realizzati con espliciti riferimenti alla sezione aurea. L’ipotesi più accreditata attribuisce la paternità del progetto a Giovanni Antonio Amadeo, impegnato in quel periodo nel cantiere della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Il meraviglioso complesso venne edificato in tre tempi diversi, partendo con dall’abside rinascimentale, per poi passare al presbiterio, alla cupola e al campanile. È certo che Amadeo fu il progettista almeno dell’eccezionale tiburio, terminato nel 1508. La meravigliosa torre campanaria progettata dall'architetto Paolo della Porta raggiunse nel 1516 l’altezza di quarantasette metri e su di essa vennero montate due campane, la maggiore delle quali si ruppe nel 1555 e fu rifusa in loco. Il santuario iniziò a essere da subito un meraviglioso scrigno d’arte, radunando al suo interno i migliori artisti attivi a quel tempo nel ducato di Milano. Nella prima parte del Cinquecento si alternarono e collaborarono alla realizzazione di affreschi e sculture Bernardino Luini, Cesare Magni, Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino, Andrea da Milano e Giulio Oggioni per citarne alcuni. Il crescente afflusso di fedeli portò i deputati del santuario a intraprendere un progetto di ampliamento, edificando un’aula a tre navate che si sviluppano su cinque campate. I nuovi lavori iniziarono nel 1556 e proseguirono con molta lentezza, fino all’intervento dell’arcivescovo Carlo Borromeo, che dispose la demolizione della cappelletta sulla Varesina e presiedette la solenne traslazione della statua trecentesca della Madonna dei Miracoli all'interno del santuario il 19 settembre 1581. Nel 1567 sulla torre risultano esserci ben tre campane, la mezzana delle quali si ruppe alla fine dello stesso anno e venne rifusa il 28 febbraio 1568. Le tre campane vennero calate dalla torre per essere rifuse in due più grosse il 13 gennaio 1585. Al termine dei lavori di ampliamento il santuario venne dotato di una piccola torretta per ospitare l'orologio, con annessa una piccola campana per le ore fusa nel 1594. Terminato il campaniletto fu chiamato l’architetto Pellegrino Tibaldi a progettare la facciata, iniziata nel 1596 e terminata nel 1613 seguendo uno stile tardo rinascimentale volto a sottolineare la maestosità dell'edificio sacro. Per dare maggior decoro al santuario nel 1617 venne fusa la nuova campana maggiore da affiancare alle due esistenti; la fusione avvenne in loco per mano di Nicola Bonavilla, che regalò alla chiesa anche una piccola campanella da usare come richiamo. Le nuove campane vennero posizionate nella lanterna, una sopra l'altra. La campana maggiore si crepò già nel 1619 e venne rifusa sempre dal Bonavilla, questa volta a Milano. Nel 1639, dopo la formazione di una nuova crepa, vennero scelti Lorenzo e Pietro Paolo Mirri per la rifusione del nuovo campanone, datato 1640. Durante questi anni venne in parte rifatto il portico per ragioni di estetica, compresa la torretta dell’orologio e la campana stessa. Nel 1757 si decise di costruire un nuovo orologio, da posizionare sul campanile principale per via delle riparazioni frequenti e troppo costose. La torre dell'orologio venne abbattuta e la campana venduta, finché allo scadere del contratto di manutenzione del nuovo orologio, si decise per la ricostruzione di una nuova torre esattamente dove prima vi era la precedente. Completata la torre, nell'agosto 1769 venne comprata una campana, consegnata ai fratelli Francesco e Innocenzo Bonavilla per essere rifusa, con l'aggiunta di altro bronzo, al fine di ottenerne due nuove per le ore. Nel 1903 vennero sostituiti gli originali ceppi in legno, mentre nel 1922 il campanone venne ricollocato nella cella inferiore con le altre due. Il santuario fu elevato alla dignità di basilica romana da papa Pio XI il 2 gennaio 1923. La campana usata come richiamo rimase nella lanterna fino all'ottobre 2010, quando fu calata dal campanile e montata all’interno del chiostro.
    Un ringraziamento a don Emilio e al sacrestano Duilio.

Komentáře • 8

  • @paesidivaltellina
    @paesidivaltellina Před rokem

    Ecco un altro monumento sonoro del passato, ottimamente riprese!

    • @c-historia
      @c-historia  Před rokem

      ti ringrazio molto! questo santuario merita ben più di una visita... capolavoro

  • @NilaKituBACH1646
    @NilaKituBACH1646 Před 7 lety +2

    Il concerto può essere il più stonato ma per me sono bellissime!

    • @c-historia
      @c-historia  Před 7 lety +4

      sono pienamente d'accordo, al tempo non esisteva da queste parti la concezione delle campane in scala per come la conosciamo noi

  • @emanuelecorbelli4669
    @emanuelecorbelli4669 Před 7 lety

    le ho sentite svariate volte, sono bellissime

    • @c-historia
      @c-historia  Před 7 lety +2

      concordo, sperando di suonarle a mano al più presto

  • @simonen4949
    @simonen4949 Před 7 lety +1

    antichissime!! :DD

    • @c-historia
      @c-historia  Před 7 lety +1

      tra le più antiche a sistema ambrosiano, e annoverate tra le più antiche montate su un concerto "in scala"