Kant: la Dialettica Trascendentale
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- čas přidán 19. 06. 2024
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Esploriamo l'ultima parte della Critica della Ragion Pura di Immanuel Kant, parlando della Dialettica Trascendentale e della metafisica.
Sommario dei contenuti:
00:00 Intro
00:40 Il tema della Dialettica Trascendentale
03:23 Una spiegazione globale
06:57 Le tre idee fondamentali
10:00 Il paralogismo della Psicologia razionale
15:52 Non si può conoscere il mondo
17:48 Le antinomie della cosmologia razionale
22:53 La prova ontologica e i suoi difetti
31:41 La prova cosmologica e i suoi difetti
38:03 La prova fisico-teologica e i suoi difetti
41:55 Una posizione agnostica?
43:34 Conclusione
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bello studiare il giorno prima dell'interrogazione del 9 giugno
Grazie professore, mi è stata veramente utile la lezione e lei è molto chiaro nello spiegare argomenti così complessi.
Ottima spiegazione chiara e organizzata. Bravo prof
Grazie professore, estremamente chiaro ed esaustivo
Sto ascoltando con molto interesse le sue lezioni. Ho cominciato con Schopenhauer, però mi sono resa conto che dovevo fare un passo indietro, e ascoltare/studiare Kant. Grazie davvero di queste lezioni chiare e precise, che mi sono da stimolo per andare avanti e approfondire. Le chiedo di consigliarmi un buon manuale di filosofia per poter approfondire qualche concetto (ma non so se si può, se ci sono regole che lo impediscono. Grazie
Fortissimo Ermanno.Sei un portento ✌
Ottima lezione
grazie prof!
grazie professore
Buonasera prof, trovo molto utili le sue lezioni e la ringrazio molto per la sua professionalità e disponibilità nello spiegare. Tuttavia non sono sicura di qualcosa, nella prova ontologica di Aristotele l'uomo è contingente, non necessario, giusto??
il libro che cade alla fine, che non sia un disaccordo "dall'alto" sulla fallacia della prova ontologica? eheheheeh
(grazie professore, splendida spiegazione come sempre)
Ma la fenomenologia ci dirà che la forza di gravità,attrito,e .. Siamo punto e capo?
Salve prof. Lei nel minuto 13:04 dice che l'Io penso sia un noumeno, tuttavia durante l'interrogazione oggi il mio docente mi ha detto che mi sbagliavo e che non è né un fenomeno né un noumeno, ma solamente una funzione universale dell'intelletto. Siccome vorrei capire bene, lei cosa dice a riguardo?
è corretto dire che è una funzione universale dell'intelletto; tuttavia, si può comunque dire che sia noumenico, in quanto manca dell'ottimale definizione da parte dell'individuo
Ringraziandola per i contenuti. La musica si sottofondo è latina! 😅
Boh. Questo professore è incredibile
Non per essere pignolo Prof. ma è solo per capire se ho compreso. Quando dite:"le asserzioni a cui ci porta l'intelletto..." (7.00) sta per le asserzioni della ragione o sbaglio? L'intelletto non è facoltà della analitica piuttosto che della dialettica trascendentale?
vero: "a cui ci porta la ragione".
@@scrip79 grazie Prof. del chiarimento! 😊
Caro prof, mi scusi se torno a disturbarla, ma ormai è lei la mia guida filosofica. Le scrivo perché ho semplicemente bisogno di una conferma: in definitiva, la metafisica NON è possibile come scienza poiché, come dice Kant stesso, "I pensieri senza contenuto sono vuoti", cioè, le categorie possono essere applicate solo e soltanto al molteplice sensibile; un uso meta-empirico è illegittimo. Giusto prof? O ci sono ragioni più profonde? Il libro che utilizziamo non dà una risposta ultimativa, pertanto, mettendo insieme le cose, ho tentato di giungere ad una conclusione da solo (il che non mi dà grande fiducia)
Sì, è corretto. La metafisica (almeno nella sua concezione tradizionale) non può essere una scienza. La si può eventualmente rifondare, ma cambiandone il senso, trasformandola cioè secondo Kant in una scienza dei principi fondamentali della conoscenza. Ma sarebbe comunque un'altra cosa.
2021.01.08 V
Caro professore, non le pare che l'esempio dei "cento talleri", in fondo, non regga?
Cento talleri reali hanno un valore d'uso che cento talleri immaginari non hanno. Non sono pertanto tra loro equiparabili.
Ma, se ho capito bene, Kant ritiene che l'esistenza non sia un predicato dell'oggetto e che pertanto non possa essere impiegato sul piano puramente logico È un dato dell'esperienza, ricavabile da intuizioni empiriche del soggetto conoscente.
Esatto; non riguarda l'uso che se ne fa. Kant critica la prova di Anselmo perché dà per scontato che l'esistenza sia una qualità, una perfezione; Kant, al contrario, ritiene che una cosa ideale possa essere anche più perfetta di una cosa reale e concreta, ma non per questo debba esistere. L'aveva in parte già detto Gaunilone: io posso immaginare un'isola perfetta, ma non per questo essa deve necessariamente esistere (proprio perché l'esistenza non è una qualità o una perfezione).
Io posso anche avere in testa un idea di tolleranza invecchiati