PS. Io lavoro alla scuola dell'infanzia e ancora le mie colleghe fanno seguire rigorosamente questi criteri E NON PERMETTONO DI GIRARE IL FIGLIO mentre i bambini colorano. Per me impensabile visto che disegno discretamente. Io invece suggerisco che una cosa è la scrittura (che se metti il foglio storto ti fai sviluppare tutti i difetti alla schiena) e una cosa è il disegno. E poi queste colleghe fanno leggere libri d'infanzia moderni che sono, giustamente, liberi da questi schemi molto spesso e vedi sti poveri bambini stessi che sbarellano per l'incoerenza.
"girare il figlio"? vorrai dire "riprendere il figlio". le maestre non hanno nessuna formazione specifica per quanto riguarda l'arte, e quando insegnano fanno solo danni
Alle elementari ci fecero fare un compito a casa in cui dovevamo disegnare un fumetto (credo a tema egizi, io ad ogni modo lo feci a tema egizi). In casa mia però non ho mai avuto le matite colorate perché quando andavo da mia mamma per chiederle di comprarmi i "pastelli" (che era come le chiamavano a scuola dove andavo io, non so se le matite colorate si chiamino pastelli ovunque onestamente...) lei mi comprava i pastelli a cera. Sta di fatto che in quinta elementare feci questo fumetto, a tema egizi con Nefertiti anubi tutto il resto, ero orgogliosa di come era venuto e di come lo avevo colorato con i miei pastelli a cera. La maestra mi diede un insufficienza ed una nota con su scritto "compito non svolto" solo perché secondo lei avrei dovuto colorare con le matite perché i pastelli erano solo per i bambini della scuola materna...
Ma vaffa alla maestra, tralasciando che far cominciare i bambini a disegnare con i pastelli tondi è da tonti la presa è più difficile, ok il pastello a cera è morbido...ma è frustrante usare i cerini.
Mi ricordo all'asilo la maestra che mi diceva "Non mettere il foglio sottosopra quando disegni, tienilo sempre dritto". Per capirci: se dovevo disegnare un albero, dovevo tenere le radici vicino a me e allungare la mano per raggiungere la cima del foglio per far la chioma, non potevo girarlo di 180°. Mio padre è un pittore, il suo studio era la mia sala dei giochi, sono cresciuto vedendolo dipingere e vedevo quelle tele messe sottosopra, di lato, a rovescio per poter raggiungere comodamente ogni lato. Raccontai questa cosa a mio padre e andò a parlare con la maestra e lui porto come esempio proprio i suoi quadri, da allora posso disegnare un albero tenendo la chioma nella parte bassa del foglio per poter stare più comodo. Tanto alla fine verrà appeso dritto.
infatti è una cazzata alla'asilo m i dicevano la stessa cosa all'artistico povevo girarlo alla fine devi prendere le giuste proporzioni poi se ti viene meglio puoi girare il foglio o la tela o il foglio digitale se ti viene meglio
Io da mancina a 5 anni sono stata costretta a colorare dentro i bordi con la mano destra, amavo disegnare e piangevo perché mi dicevano che non ero capace. Ero frustrata da morire finché mia madre non si oppose alla maestra. Alle elementari feci un disegno che portò la mia maestra a chiamare i miei. Preoccupata, mostrò un disegno di un grattacielo un po' storto e un uomo elegante con una scia rosso sangue che partiva dal suo collo che si buttava a testa in giù. Convinti che avessi disegnato una scena di un truce omicidio mi interpellarono allarmati chiedendomi cosa mi fosse saltato in testa. A quel punto esclamai: "Ma è superman!" tutti caddero dal pero e la maestra mi disse che il mantello di superman doveva essere un trapezio (omettendo che in quel modo non lo avrebbe frainteso e pensato a un suicida sgozzato), io candidamente risposi: "Si maestra ma è dritto quando sta in piedi, se si lancia dal grattacielo il mantello si muove tutto" alla fine mi diedero ragione. Non capivo perché ridevano dato che mi sentivo incompresa. 🤣 Fortunatamente il prof di arte delle medie era uno come te, ci fece lo stesso identico discorso nelle prime lezioni e iniziai ad abbandonare le regole imposte per dare sfogo alla parte più creativa e sono finita anche io all'artistico.
Ho fatto la scuola di comics, ma questo video mi sta letteralmente facendo terapia mentale. Per quanto ci è stato detto che l unica cosa che conta è la reference, non i preconcetti del colore, sentire ogni tanto dire "puoi fare un sole blu" è di una liberazione che non ha pari. Grazie mille per questo video Enrico!
Ti capisco così tanto! Anche io ho fatto la comics ed erano così fissati con certe cose che non ci facevano mai sperimentate con tecniche particolari che in un fumetto o qualsiasi altro disegno sarebbero state un po fuori dagli schemi ma anche interessanti... Ho realizzato che nonostante gente insegnasse non ne era poi così capace alla fine😅
Ma in realtà ti basta leggere alcuni fumetti per capire che in realtà una volta che molli le cose scolastiche puoi fare il caxxo che ti pare, prendi the pale horse è tutto disegnato come se fosse un quadro ad acquerello...
Questo intero video mi scalda il cuore, io ho passato l'intero asilo a sentirmi dire che ero un incapace perché non coloravo nei bordi e lasciavo spazi bianchi... E tu dirai, questo te lo dicevano i maestri, giusto? No AH AH AH I BAMBINI... TRAVIATI DA STA COSA LMAO ci ho sofferto, ma almeno ora sono artista e ora faccio quel cavolo che mi pare :')
Vorrei dire qualcosa... 1 dopo anni ho deciso a 26 anni di cominciare studi artistici nonostante disegnare mi piaccia ma riconosco di non esserci super portato... 2 ogni volta che finisco un argomento teorico trovo poi una tua live che mi spiega molto meglio tutto quello che ho appena studiato non solo facendomi capire ma dandomi anche speranza .. Veramente grazie
Mi hai ricordato quando alle elementari chiesero a noi ragazzi di inventare una storia collettiva. Ognuno di noi diceva qualcosa affinché avesse una certa coerenza con quello detto dai bambini prima... e niente, nessuno ci disse che avremmo fatto la recita di fine anno proprio su quella storia! Abbiamo colorato anche i vari sfondi delle rappresentazioni, creato gli oggetti di scena con carta pesta e/o gomma piuma ( oltre ai vestiti.. o meglio.. noi spillavamo qua e là qualche decorazione) ma nessuno mai ci disse cose come " il grigio si fa così " o "stai nei bordi" perché... perché sì! Era tutto nato dall idea dei bambini e così sarebbe dovuto essere... E grazie per avermi sboccato questo ricordo!
Ho un ricordo in particolare della mia maestra dell'asilo che mi diceva di colorare bene: avevo disegnato una farfalla, e come l'avevo colorata non andava bene perché non avevo riempito gli spazi bianchi. La maestra era vicino a me a dirmi cosa fare e come sistemarlo o anche che colori usare
La cosa di "Colorare dentro i contorni" e "non lasciare spazi bianchi" io l'ho sempre vista vome un modo per insegnare ad essere precisi e migliorare la manualità e la concentrazione durante un lavoro
Infatti "colorare dentro i contorni" cercando di essere precisi è un esercizio molto utile per la manualità. Il problema è che poi questo esercizio diventa l'unico modo in cui ti permettono di colorare, anche quando la manualità l'hai ampiamente sviluppata.
Hai perfettamente ragione! Mi ricordo che da piccola se volevo imparare a disegnare qualcosa, ti mostravano disegni stilizzati... Per esempio: io bimba voglio disegnare un cavallo? Mi fanno vedere in disegno di un cavallo... Non una foto di un cavallo. Quando sono andata alle superiori (indirizzo grafico) mi hanno insegnato che prima bisogna imparare a osservare una figura reale, per poi stilizzarla in maniera creativa.
Io ho frequentato un liceo artistico in cui l'insegnante di disegno dal vivo, a mano libera, mi ha più volte detto che facevo schifo (e non mi ha mai dato nessuna informazione su nessuna tecnica) e che il mio tratto era sporco, brutto ...ecc. Un'altra insegnante che avrebbe dovuto insegnarci a creare qualcosa di "nostro" era contenta solo quando e SE riuscivamo a copiare perfettamente un'immagine... Una volta diede come compito quello di disegnare "qualcosa" 🤨e già qui ... Ma un mio compagno disegnò un drago a tre teste bellissimo, con dei dettagli spaventosamente minuziosi e lei gli ha dato un brutto voto perché: "I draghi non hanno 3 teste!" ...🤦🏻♀️ Da aggiungere che mia madre mi ha detto e ripetuto le regole in quel foglietto da quando ho preso la prima matita in mano. Adesso capisco perché solo adesso che sono nei miei quaranta, e ho fatto tanto tanto lavoro su di me, sono riuscita a sbloccare la mia creatività, di poco, per ora, ma dddddio che fatica! 🙄
Io sono sempre stata abutuata alle maestre che mi dicevano robe del genere. Ad esempio una volta all'asilo stavo disegnando un arcobaleno con i pennarelli neri (scegliendo apposta scaricati e funzionanti per fare qualcosa come una differenza di tonalità) e mi ricordo che quando la maestra l'ha visto si è messa a urlare che dovevo rifarlo. E non era nemmeno un compito lol lo stavo facendo a casissimo. Vabbe comunque io nella mia testa ho sempre diviso i colori che ne formavano uno. Per esempio provavo a unire i vari colori dei pennarelli per vedere cosa avrebbero formato Ora sono all'artistico e i prof mi dicono che sono la più brava del mio anno :P Da piccola facevo quello che mi dicevano di fare ma non capivo il senso, quindi appena potevo mi mettevo a fare come mi andava. Non me ne ero mai resa conto...
ai tempi delle medie avevo una prof, simpaticissima tra laltro, che per insegnarmi ad usare bene i colori ci faceva usare solo i primari (+bianco e nero). Ad oggi le devo dire davvero grazie
Aneddoto che non smetterò mai di raccontare: All’asilo io ero considerata brava a disegnare ma non brava a colorare perché appunto lasciavo sempre gli spazi bianchi, ma questo non mi ha mai pesato. Un giorno stavo colorando il classico immaginario, la trinità infantile: casa, albero e fiori. Ero entusiasta all’idea di includere la mia più recente scoperta nel disegno: il cielo non era una riga ma era un effetto ottico prodotto dall’aria tutto intorno. Allora inizio a colorare con l’azzurro tutta la superficie bianca del foglio fino al prato. Una compagna mi dice “ma cosa fai, che brutto, guarda che il cielo non si fa così”. Io ancora più euforica le spiego la scoperta concludendo con “quindi il cielo arriva fino alla terra”. Lei smette di colorare per un secondo. Silenzio nefasto. Poi scoppia a piangere e urlare “MA ALLORA CI SCHIACCIAAAAA!” La maestra arriva a prendersi cura di lei e MI METTE IN CASTIGO per aver detto ad Elisa che l’aria ci circondava. Mi ricordo chiaramente che l’unico pensiero su cui ho riflettuto nell’angolo quel giorno era un grande senso di ingiustizia.
Mio fratello artista. Io assolutamente incapace. Ma lui da anni insiste che é solo pratica e tecniche. E devo dire che applicando qualche cosa ora qualche cosina molto piccola la faccio.
Questo perchè i colori si comportano diversamente rispetto alla luce: i colori della luce bianca, se sommati restituiscono il bianco, mentre i colori (o meglio, pigmenti) sono sostanze più complesse e se miscelati restituiscono un colore addirittura diverso dal nero o dal grigio. Lo ha spiegato benissimo Fraffrog!
Non ho fatto l'artistico ma amo disegnare, l'ho fatto anche per i miei figli e per i miei allievi ( per lo più personaggi dei fumetti, Pokemon o facciate di castelli o chiese) La cosa che fa impazzire i bambini ai quali spesso i miei disegni sono dedicati, è che non "chiudo le linee". Poi ho scoperto che anche alcuni pittori giapponesi facevano così. Era un modo per dare anche allo sguardo dello spettatore la possibilità di "completare l'opera"
Ciao Enrico! Ti faccio innanzitutto i complimenti per il video, stupendo e super interessante come al solito, e poi ci tenevo a ringraziarti per aver parlato dell'afantasia; vedere il mio content creator preferito portare attenzione su questa condizione, anche se solo per poco, mi ha scaldato il cuore dato che mi riguarda in primis e pochissime persone ne sono a conoscenza, specialmente in Italia… quindi grazie davvero 🥺💖💖 sarebbe veramente fantastico se dedicassi un video a questo argomento, per me lo tratteresti veramente bene e credo che sarebbe molto utile per tante persone avere qualche informazione in più a riguardo🤍
Gioia mia, considera che alle elementari pretendono che noi maestre diventiamo delle tuttologhe. Capisci bene che se nella nostra formazione non abbiamo un bagaglio artistico personale e all’università queste cose non ce le insegnano, non ci passa neanche per la testa che quello non sia il modo giusto di colorare e ne esista uno diverso😅
Tutti hanno motivi per ciò che fanno. Va rispettato. D'altro canto va anche riconosciuto quando una vera e propria informazione falsa viene perpetuata in un sistema per anni
Questo video mi ha aperto la mente. Non disegno davvero con interesse da quando avevo 10 anni (ora ne ho 24), ma credo che dopo questo video riprenderò un po' a farlo, con piú libertà. Non sono mai stato bravo e non lo sarò - ovvio - ma sento una spinta rinnovata verso l'osservazione delle cose che ho intorno e su come rappresentarle: mi hai rinfrescato un interesse antico creandone anche uno nuovo, solo infrangendo delle barriere e dando un assaggio delle possibilità.
Vedendo questo video mi veniva da piangere Hai risposto a tutte quelle domande che mi ponevo e che continuavo a pormi (se gli artisti disegnassero i contorni o semplicemente la teoria dei colori). Mi sentivo scemo a non riuscire a raffigurare quello che immaginavo perfettamente su carta a differenza di molti. Certo per riuscire a fare questo dovrei studiare a scuola d'arte ma questo video per me è già qualcosa, grazie
I maestri/e , Docenti , dall'Asilo , Liceo Artistico e Istituti D'Arte devono sempre sapersi relazionare con gli Alunni/e e con i Bambini in maniera propositiva e rispettosa. Altrimenti cambino lavoro . Semplice!
Enrico le tue live sono preziosissime. Trovo che fai luce ogni volta su qualcosa di nuovo per me e quindi ne traggo insegnamenti di vita e spunti di riflessione. Grazie per illuminarci con il tuo sapere e per condividere i tuoi pensieri ✨
Bhe, sai, purtroppo chi dovrebbe insegnarci a vivere non sempre fa un ottimo lavoro. Enrico passa dei messaggi utilissimi, riuscendo a fare un semplice ripasso per chi già sa le cose (quindi coloro per cui sono cose "scontate") e allo stesso tempo a insegnare "qualcosa di nuovo" a chi non sapeva una determinata cosa. Ad esempio, in questo video ha spiegato che i bambini sono influenzati nel disegnare. Se non lo fossero, sarebbero liberi di disegnare la realtà come la vedono e sviluppare meglio una loro vena artistica senza influenze esterne. Oppure tutte le live sul cinema, sulla Disney, DreamWorks, sull'arte, sui temi LGBT... In tutte le live, personalmente, a me insegna cose nuove e mi delucida concetti che già sapevo ma vagamente e lo ringrazio per questo :) come Enrico disse in delle sue storie qualche settimana fa: non siamo tutti uguali e pensare che lo siamo é scorretto (se le hai viste, sono quelle stories dove aveva posto diverse domande tipo "tutti devono bere acqua" e la risposta non era tutti, ma era dipende, per fare capire che non siamo tutti uguali). Quindi benvenga chi come lui insegna cose che dovrebbero essere scontate! 🙏
@@stefyp Questo lo so bene e lo capisco, ma certe volte si comporta come se solo lui ne sapesse qualcosa, quando ci sono migliaia di altri che potrebbero spiegare le stesse cose. Sul disegno dipende, io da piccola disegnavo liberamente, ecco perché per me non dovrebbero esistere video dove ti spiegano una cosa così naturale, anche se puo' esserci qualcuno che ci ha creduto inversamente in toto; mentre sul discorso dei suoi video, guarda che anche io lo seguivo, alcuni video passati mi piacevano anche tanto, è solo negli ultimi anni che mi sta piacendo sempre meno, e non per i temi che hai citato ma ad esempio sul lavoro e sullo sviluppo adolescenziale, o quando usa titoli molto arroganti su cosa trova lui, come lavoro d'animazione, indecente. Enrico non è il dio di ogni cosa, può capitare che dica anche strafalcioni o inesattezze, come anche in questione video, o non capire il perché di cosa non considera "giusto". Ps: non tutti i bambini, questa è generalizzazione, io da piccola ero liberissima di disegnare cosa volevo nel tempo libero e nessuno mi hai mai costretto a seguire determinate regole nei miei migliaia di taccuini personali. Ben venga anche lui okay, ma non esiste solo Enrico per questo argomento, su CZcams.
Questa live è stata utilissima, soprattutto ho capito che non c'era nulla che non andasse bene in me! Tutte quelle ore passate come un mentecatto a colorare col pennarello Giotto, o peggio riempire le forme con il punteruolo all'asilo.
1:22:18 QUESTA FRASE. Questa frase mi ha colpito in pieno. Alle elementari io volevo disegnare durante la ricreazione. Odiavo e odio ancora correre e giocare a calcio, praticamente le uniche attività che erano disponibili nel cortile scolastico. Quando c‘era un‘amichetta che doveva stare in classe perché malata io approfittavo della scusa di farle compagnia e stavo con lei per disegnare (sempre che non fossi io stessa la malata). Quando mi beccavano a disegnare in cortile le maestre insistevano che dovessi andare a giocare, anche se non mi piacevano i giochi degli altri o semplicemente i compagni mi stavano antipatici. La mia soluzione è stata quella di nascondere fogli A4 piegati, una matita e una gomma sotto i miei vestiti quando era ora di uscire in cortile e di nascondermi in un angolo fuori dai “radar“ delle maestre, potendo così sfogarmi come cazzo mi pareva😊 Ora disegno a livello abbastanza amatoriale, ma la mia tecnica è decisamente migliorata negli anni
Questa live è stata interessantissima Non so come fai ma mi fai appassionare a temi che non avrei mai pensato mi avrebbero interessato Scrivo ora il commento perche sì, ci ho messo 3 giorni a recuperarla tutta, ma ne è valsa la pena
Io mi ricordo che alle elementari avevo un maestro che ce l'aveva con me perché disegnavo sempre persone nei disegni di paesaggi, e mi ci inventavo storie dietro e una volta mi sgridò dicendomi "non andrai da nessuna parte se continui a disegnare solo personaggi!" 8 anni dopo, alle superiori sono uno dei più bravi della mia classe a disegnare tanto che i prof mi mandano a una gara e vinco al terzo posto DISEGNANDO UNA RAGAZZA CON UN PAESAGGIO IN UN MANIFESTO. Quanto glielo vorrei ribattere in faccia, capisco che era per imparare la prospettiva ma allo stesso tempo ho imparato per quello che volevo disegnare io: personaggi. Anche lui mi riprendeva per gli spazi bianchi, ma me ne sono sempre fregato, tanto ora ne faccio pochi e nulli usando i pennarelli/acquarelli/media digitali. Alle medie la situazione è migliorata, il prof mi adorava e usava i miei disegni come esempi ogni tanto. Ho sviluppato il mio stile ribellandomi a quel maestro delle elementari ahahaha
scusami enrico ma trovo una falla nelle tue argomentazioni. è giusto che tu dica di fregartene delle regole e di adattare il tutto alla tua capacità di osservazione/visione/il come lo vuoi rappresentare ( difatti molti illustratori fanno disegni anatomicamente, prospetticamente e anche in termini di colore"scorretti" ma che sono stupendi comunque ).Ma prima di poter fare questa scelte ( che sono comunque consapevoli) bisogna prima di tutto studiare le "regole" base. Solo dopo averle apprese puoi romperle e distorcerle come preferisci in maniera consapevole e pensata. Comunque chi sa disegnare bene lo si capisce già da bambino perchè è in grado di osservare la realtà rappresentandola a suo modo in maniera comunicativamente efficace e comprensibile anche da occhi esterni. faccio un esempio . Da piccola pure io disegnavo le casette quadrate classiche ecc, ma aggiungevo tutto ciò che riuscivo a intuire ci fosse anche se non ero ancora in grado di comprendere il perchè ci fosse. Qualche anno fa mia madre mi raccontò che ai tempi dell'asilo si era preoccupata per dei miei disegni poichè ad un certo punto avevo iniziato a mettere i lampadari accesi all'interno delle finestre delle casette e non ne capiva il motivo. Chiese alla suora/maestra cosa significasse e le rispose che evidentemente avevo un buon rapporto con il concetto di casa e che mi faceva sentire al sicuro. niente di più sbagliato. Perchè io mi ricordo ancora il giorno in cui iniziai a mettere i lampadari ed era perchè da casa mia ( terzo piano) riuscivo a vedere i lampadari delle case di fronte a me e poco altro e le case illuminate giallastre. Non sapevo che era dovuto a un gioco prospettico. Quindi tutto questo era dovuto alla mia capacità di osservazione. Ora di solito i bambini fanno quelli che le maestre definiscono " errori" per lo più per motivi emotivi o di visione della realtà poichè i bambini non disegnano pensando di rappresentare la realtà ma rappresentano la loro emotività in quella data occasione. solo dopo i 7 anni iniziano a distaccarsi di più dall'emotività mettendo la razionalità. e questo processo va benissimo nel momento in cui lo fai come gioco. Ma se al bambino bisogna insegnare a disegnare bisogna aiutarlo a imparare a osservare e a rappresentare le cose a suo modo usando le regole base per aiutarsi. se vai a vedere dei libri per imparare a disegnare anche per i bambini insegnano appunto le regole per disegnare un personaggio. poi solo dopo averle imparate bene puoi scomporlo e rifarlo a tuo modo. Quindi in sostanza bisognerebbe prima imparare le regole e poi "dimenticarsele". e sulla questione del foglio girato, lo si può fare nel momento in cui riesci comunque a non andare storto perchè rischi di perdere la visione di insieme, ovvio che puoi farlo se ti senti più comodo ma spesso poi fanno le linee stortissime. Sta tutto quindi nella tua capacità di visione e osservazione.
Io ho avuto molti problemi simili perché sin da piccolo sapevo di essere bravo a disegnare, perché.sono sempre stato bravo a mettermi un disegno di qualsiasi tipo affianco e copiarlo facendolo abbastanza simile. Quindi prendevo un immagine di Paperino vedevo che lo facevo uguale e giustamente dicevo "wow allora so disegnare" però appena mi mettevano a fare disegni per disegno artistico/tecnico io mi sentivo un idiota perché non riuscivo a farlo, non mi entravano nella testa quelle regole. Crescendo sempre più gente diceva "eh ma non è così che si disegna, bisogna dividere il foglio in settori, fare gli schemi, partire da una forma, partire con la matita" e chi l'usava mai la matita, io disegnavo con i pennarelli direttamente non c'era l'opzione di cancellare e rifare. Quindi mi sono accorto che il mio cervello funziona per associazione ed imitazione non solo nel disegno, allora che ho fatto, ho iniziato a copiare vari stili artistici, dal fumetto al comics, al realismo, all'astrattismo, copiavo e vedevo quale era lo stile che più mi tornava facile e spontaneo fare e alla fine ho capito che è lo stile vettoriale/tribale che si per se richiede tanta tecnica pregressa e precisione ma io non seguo nessuna di queste regole vedevo un Leone stile tribale e lo facevo uguale, poi col tempo son passato da imitare e basta al modificare secondo il mio stile e sono arrivato ad oggi che mi basta pensare a un oggetto o animale etc per rouscire a immaginarmi una sua versione tribale e farla senza neanche riferimenti. Ma mi fossi fermato a quello che dicevano gli insegnanti io mi sarei arreso dopo poco, di contro se mi avessero incoraggiato magari avrei avuto anche un futuro nell'arte invece di farne un hobby e regalare i disegni. Tra l'altro tutti gli artisti che conosco così hanno fatto sono tutti partiti da autodidatta e solo dopo magari hanno fatto una scuola di fumetto o arte. Senza contare che quando son cresciuto io disegnare non era considerata una professione e fare l'artistico voleva.dire voler essere un drogato che non vuole fare nulla nella vita, l'unica arte accettabile erano i ritratti.
Ho fatto anche io la stessa cosa, eccetto che nel mio caso ho anche guardato persone che disegnavano e ho provato vari schemi e tecniche che vedevo usare (pure dal vivo) fino a crearne uno mio con proporzioni che mi soddisfacevano. Uso ancora tanti riferimenti, però sono migliorata molto così. Di arte avevo 6 alle medie e elementari, poi trasformato a fatica in un 8 😂 il punto è che comunque io dovevo sperimentare, soprattutto con i colori, e non riuscivo ad attenermi a quello che volevano i prof quindi per anni non ho più colorato e basta
@@marinagatto6619 io non riesco a seguire gli schemi se mi metti una matita in mano mi dà sui nervi hahaha. Poi immagino dipenda dallo stile se devi fare tipo manga allora si per forza, devi seguire le linee le proporzioni l'anatomia etc etc io che faccio tatoo/tribale-vettoriale prendo il pennarello nero e vado. Coi colori prima lo detestavo esisteva solo bianco e nero, negli ultimi due anni invece sto sperimentando e sta uscendo fuori roba anche molto carina.
Quando andavo in prima elementare la maestra chiamò mia madre dicendo che avevo fatto uno scarabocchio senza senso. In realtà era una ragnatela con un ragno dentro, e non era nemmeno fatta male. La maestra si era sbagliata. Dato che in quel periodo si sospettava che fossi nello spettro autistico i miei genitori mi avevano portata dal medico di mio padre per avere un "parere" iniziale, anche se lui non era specializzato in queste cose, gli avevo fatto un disegno. Il medico disse che io probabilmente ero nello spettro (poi si scoprì che aveva ragione) e che per quanto riguardava il disegno, lui disse che avevo fatto un bel disegno e che la maestra era davvero di scarse vedute perché secondo lui ero portata nel disegno. Negli anni poi ho continuato a disegnare, ho fatto l'artistico e ora faccio l'accademia, ed effettivamente il dottore aveva azzeccato in pieno.
Bisognerebbe stare più attenti a chi insegna negli asili, ancora di più rispetto alle medie o al liceo. Io mi ricordo benissimo che la mia maestra dell'asilo mi aveva sgridato per dieci minuti urlando perché avevo colorato un disegno uscendo dai bordi e senza riempire gli spazi bianchi. Diceva che il disegno era un lavoro con i piedi. Ora, quale mostro fa una cosa del genere a un bambino di 4/5 anni? Non lo so, ma se dopo vent'anni me lo ricordo ancora come se fossi ieri forse vuol dire che questo trauma un minimo di influenza sulla mia insicurezza attuale potrebbe averla avuta..
Nel disegno le figure geometriche sono la base, ma non figure piatte ma in 3D. È importante per "costruire" qualcosa sul foglio. Per questione di colore vero, perché bisogna capire come funziona la luce, non fare riferimenti su schemi che abbiamo in testa come appunto il sole giallo
Riguardo l'acqua, in passato lessi di studi che dimostrano che l'acqua è in effetti leggermente blu e non completamente incolore. Però è una tinta veramente leggera che difficilmente si vede, e solo se in grandi quantità e che in effetti se è invece in piccole quantità è impossibile notare questa leggerissima tinta blu, che comunque anche in grandi quantità è molto difficile da vedere. Quindi comunque diciamo che generalmente appare incolore anche se tecnicamente non lo è. E comunque ovviamente, essendo appunto l'acqua una cosa che ha enorme difficoltà nell'assorbire e riflettere in piccole quantità i raggi luminosi tanto da farla apparire blu, ciò appunto porta anche al fatto che ovviamente di fatto una qualsiasi ombra o altro tipo di fonte luminosa la faccia apparire di un altro colore, quindi sì, bisogna sapere, nel caso di un disegno naturalistico, che non si usa semplicemente il blu per rappresentarlo.
Mi sono divertita tantissimo al liceo (artistico), ho conosciuto le amiche di una vita, sono stati anni meravigliosi... Eppure. Eppure. Ho avuto professori e professoresse di materie artistiche terribili. Da quello che veniva una volta si e 10 no e passava il tempo ignorandoci e disegnando le sue donnine nude per i fatti suoi a quello che ci lasciava allo sbando e ogni tanto ci raccoglieva attorno a se sentendosi un gran maestro, iniziando a straparlare di nulla, per non parlare del misogino che faceva fare tutto ai (pochi) ragazzi della classe perché noi potevamo apprendere guardandoli (cito!), poverina, l'unica professoressa che un po' ci ha provato ad insegnarci qualcosa partiva dal presupposto che noi avessimo basi di anatomia che NESSUNO ci ha mai dato. Mai. Nemmeno per mezza lezione. Sarà che era un progetto sperimentale per cui facevamo più ore di matematica e fisica che di discipline artistiche in generale... Sto imparando più da questi video che dalla scuola che avrebbe dovuto formarmi ._.
Altra cattiveria della scuola dell'anno scorso da parte delle mie colleghe, cosî ossessionate dal fare colorare sempre e tutto, che il bianco formulato da assenza di colore, non lo accettavano e facevano colorare di GRIGIO!
da persona che sa queste cose e non sa disegnare lo stesso sono felice di far parte dello 0,000001% o quel che è più che altro non ho mai fatto pratica, al liceo ho studiato storia dell'arte ma l'unico disegno che ci hanno mai fatto fare è quello tecnico (in cui non sono malaccio) a volte mi viene di disegnare qualcosa, inizio a fare uno sketch e poi mi rendo conto che per quanto io possa sapere cosa voglio fare in testa non riesco a metterle su carta; non conosco i metodi precisi, non conosco l'anatomia, non conosco i movimenti che la mia mano deve fare ma so che esistono e mi porta a sentire che sbaglio, che il mio metodo è inadatto, che ho bisogno di studiare più teoria e fare più pratica però a pensare che per dare sfogo a un piccolo desiderio artistico del momento mi tocca fare anni di pratica mi passa la voglia
1:59:40 a noi alle medie la professoressa d'arte ce l'ha fatta dipingere per poi brutalmente far roteare il foglio velocemente (ho questo ricordo del lancio del foglio F4 rigido 😂) e nulla è stata una situazione del tipo "SON SPARITI I COLORI"
Alle elementari andavo male a disegno perché sbagliavo secondo le mie maestre a disegnare . Anni dopo iniziai a disegnare per i fatti miei , con i miei errori , con la mia creatività e senza “ regole” in testa . Oggi posso dire di essere una brava a disegnare e dipingere tutto questo perché ho seguito un percorso da autodidatta
Alle elementari gli altri bambini mi prendevano in giro perché coloravo il cielo di rosa, viola e arancione; quando gli spiegavo che era il tramonto non capivano perché non avevo fatto il mare con il sole all'orizzonte. Per loro non aveva senso perché gli avevano insegnato così. A me poi piaceva mischiare i materiali con tutto quello che avevo: pastelli a cera, matite, pennarelli, acquarelli, ecc. Per fortuna ho avuto delle maestre che non mi hanno mai limitato... a differenza dei professori al liceo artistico. Bella fregatura.
Riguardo al discorso sulle possibilità di rappresentazione svincolate dai canoni prospettici consiglio la lettura de “La prospettiva rovesciata” di Florenskij. Non so se Enrico cita il saggio alla fine del video, ad ogni modo io l’ho scritto.
Ammiro le tue spiegazioni e mi fai ogni volta amare l'arte e tutto ciò di cui parli, però l'immagine in questo caso potrebbe essere adatta se il contesto e lo scopo usato sono altri, mi spiego. Quest' immagine usata per i bambini, suppongo in elementare/asilo, potrebbe essere utile a livello di "colori giusti" a capire se il bambino sa associare il nome al colore e soprattutto riesce a vedere quella determinata sfumatura di colore, per segnalare eventuali problemi nella percezione degli stessi. Il colorare nelle linee magari per allenare la coordinazione occhio mano. Sembrano delle "catene" atte però ad allenare e tenere d'occhio il bimbo, immagino.
Da piccola avevo delle matite colorate talmente brutte che quando ho avuto i miei primi Giotto mi sembravano una roba stratosferica 😂 Hai presente quei colori che graffiano il foglio, ci sono grumi di pigmento tipo farina di polenta, poi arriva quella parte dove il pigmento praticamente scompare e devi consumare quel bianco-trasparente-giallognolo prima di poter tornare a colorare? Non ricordo che accidenti di marca fosse, ma con il senno di poi erano deprimenti. Per me andavano comunque da dio, perché io disegnavo 10 ore al giorno e avrei disegnato pure con l'erba sui sassi. Ok, onestamente facevo anche quello 😁 (Da più grande ho fatto l'errore di credere a chi mi diceva che l'arte è una perdita di tempo e me ne pento tantissimo).
non voglio fare la sapientina ma l'acqua è blue, ma in un bicchiere è troppo poca per notarlo. Hanno osservato che l'acqua pura è leggermente blue, poco poco.
Forse è un po' fuori contesto con la live, ma mi è venuto in mente che una volta alle elementari, in prima, ci avevano dato un foglio con stampate delle figure e c'era scritto di colorare solo delle date figure, ora non ricordo precisamente, io colorai quelle figure e ci misi pochi minuti a svolgere la consegna, però poi mi stavo annoiando a stare lì senza fare niente così cominciai a colorare con i colori che preferivo le altre figure, quelle che non erano da colorare, appena iniziai a colorare le altre figure la maestra mi fermò
Fa ridere che la scritta Good Coloring ha un baloon attorno a forma di nuvoletta, ed ha degli effetti verso i bordi con dei colori blu e rosa a semicerchio, son tutti distanti dal contorno, hanno una forma differente dal contorno, e la Nuvola non è stata riempita di colore, quindi esattamente sopra ci sta un esempio che dimostra che tutto quello che sta sotto son regole infrangibii..., son pure rosa su una nuvola... Cioè...
Scrivo qui perché mi sembra il posto più adatto. Sono terribilmente curioso di sapere la tua opinione da diplomato di liceo artistico sulla carriera artistica di Hitler. Che ne diresti di dare una chance a una live del genere? Sarebbe difficile tenere fuori la sua vita politica? Ho provato a chiedere opinioni ad alcune mie amiche con il tuo stesso diploma, ma cambiavano a seconda che dicessi loro il nome dell'artista o no, quindi non so bene come farmi un'idea. Leggo che anche i critici d'arte sono un po' divisi al riguardo, tra chi dice che non sa fare ritratti, ma sia bravo con l'architettura e chi dice che non sia bravo nemmeno in quello. Poi con il discorso che hai fatto in questo video, vorrei capire quanto del rifiuto dell'accademia sia riguardo alla sua competenza pratica nel disegno e quanto sia sulla sua malinterpretazione del concetto di arte.
Io da piccola non disegnavo mai porte e finestre alle casa, la mastra (che non era nemmeno della mia classe!) ha parlato con mia mamma dicendole che se nel prossimo disegno non le avessi messe mi avrebbe bocciata. Io semplicemente immaginavo che la porta fosse di lato, e visto che non sapevo come farla non la facevo xD
Alle medie con un professore ho disegnato un vaso con dei fiori,stavamo facendo il puntinismo e l' ho colorato così,ci ho messo 3 lezioni per finirlo, l' ho incorniciato ed è a casa dei miei genitori assieme ad altri miei disegni fatti con diversi stili con quel professore...mi piaceva lui ci ha fatto fare diverse cose anche con la china.
scusa la domanda, ma ciò che si fa all'artistico in prima superiore è molto fondamentale? o durante l'estate è possibile recuperare e arrivare al livello di quelli che hanno fatto il primo anno?
Ho finito i 5 anni di artistico l'anno scorso, e ti posso dire che sinceramente si, il primo anno serve abbastanza. Voglio dire, se sai già disegnare a livelli buoni per studio personale è una cosa, e lì per sapere che livelli devi raggiungere dovresti confrontarti con quelli della scuola a cui vuoi iscriverti, possibilmente con anche il parere del prof. Altrimenti fatti il primo anno, non vergognarti, se passassi direttamente al secondo anno senza le competenze apprese nel primo rischieresti solo di non riuscire a stare al passo con gli altri.
Ho potuto recuperare la live solo oggi e mi ha fatto ricordare di un episodio di quando ero piccola. Avevo sugli 8 anni e dovevo fare un vaccino, per distrarre i bambini che avevano paura degli aghi avevano dipinto una fattoria al tramonto su una parete e il cielo dunque era sui toni del rosso. L'infermiera mi chiede di che colore era il cielo e io ho risposto che era rosso e l'infermiera si è stupita perchè mi ha detto che la maggior parte dei bambini diceva che il cielo era azzurro, anche se gli veniva chiesto di dire il colore di quello sulla parete. Ora che ho riflettuto su quanto detto nella live mi è ovvio che i bambini dicevano che il cielo era azzurro perché forzati a disegnarlo così.
Devo mettere in pausa il video perché devo andare a prendere la prole… ma lo giro alla mia grande perché vuole fare la fumettista 😁 (è in quinta elementare 😂)
Secondo me non è concettualmente sbagliato insegnare una teoria del colore "sbagliata" (per poi correggerla col crescere della capacità di comprensione) è un po' lo stesso concetto per cui non si parte insegnando Einstein ma si procede attraverso Galileo e Newton.
È complesso da spiegare, i percorsi a pezzi li fai nelle scuole come l'artistico, ma se ad un bambino limiti ogni espressività, soprattutto in campo artistico dando regole come quelle dei colori o del colorare nei bordi il bambino propenderà crescendo a perdere di fantasia e creatività, e diventando più rigido, va bene quando le basi vengono date quando si è già ragazzi più maturi ed in grando di comprendere. Frequento l'accademia di belle arti e ti assicuro la prima cosa che dicono e dimenticarsi ogni regola o preconcetto precedentemente imparato, è limitante a livello artistico. disegnare/ dipingere è un qualcosa che va oltre alle regole, è un gioco.
Ma poi vogliamo mettere in dubbio il senso di espressività che dà fare qualsiasi cosa del colore che vuoi e che percepisci, o che vuoi far percepire? L'arte è libertà anche per questo
Mio disegno da bambina: una grossa macchia nera che ho indicato come "chiesa" 😂 quando sono diventata figurativa ho iniziato a disegnare fumetti in cui antopomorfizzavo i miei gatti (avevo 5/6 anni) ma non coloravo perché mi avevano convinto di non saperlo fare bene, allora non lo facevo. Ho ricominciato a colorare per conto mio a 13/14 anni, migliorando a 16. A scuola avevo 6 di arte e immagine, fuori mi hanno sempre detto tutti che disegno bene, anche perché passavo davvero TANTO tempo a disegnare.
1:41:04 la mia vita da concept artist, a casa ho colori Maimeri, promarker winsor, pastelli caran d'acheed, album da disegno costosi, diversi poi della Fabriano, ma roba che può costare anche 30 euro a foglio... poi con 12,5 euro prendo 80 fogli a4, 12 pennarelli colorati e 4 pennarelli neri da Tiger ed uso principalmente quelli XD.
Io mi sempre sentita diversa quando disegnavo. A me piace disegnare se non ce nessuno che lo deve valutare, visto che o uno stile astratto. Quando devo colorere nei bordi o robe cosi lo iniziò ad odiare, non lo sopporto. Alle medie sono stata obbligata a fare disegni realistici e colorare nei bordi una cosa che o odiato
Ma se ( ovviamente concordi ) potresti fare una spiegazione della teoria del colore? ( So che è un bordello infatti per quanto mi riguarda mi puoi pure dire "NO" )
Asilo: ho colorato una montagna di blu, perché in lontananza le montagne che vediamo le vediamo tendenti al blu/azzurro per via dell’atmosfera, ciò per cui m Leonardo Da Vinci viene ricordato, la resa dell’atmosfera, io invece mi so presa il cazziatone ☠️☠️☠️ perché in realtà avrei dovuto farle marroni/verdi
2:58 io sono un artista dsa ho sempre disegnato, ma nessuno dei miei disegni scolastici rispetta sto grafico e andavo a scuola nel 2000. Poi a me piaceva disegnare solo cibo 😅 Ricordo ancora alle medie che durante un compito per disegnare palazzi in prospettiva con gli alberi (doppia fuga) ho disegnato in cielo degli ufo 😂 18:33 l'acqua è la cosa più difficile da disegnare...
Ricordo che odiavo il momento del disegno, perché non ero brava, avevo anche una pessima grafia (e poi le maestre in quarta elementare si sono rese conto che non mi avevano mai insegnato a tenere correttamente la penna/matita) comunque tuttora non ho idea di come disegnare qualcosa e se ci provo mi snervo da morire
In realtà il blu e il rosso son veramente colori contrari ma è spiegato malissimo da chi vuol parlare senza sapere e quell'argomento riguarda le frequenze dei fotoni, in base alla temperatura, nel senso che a basse temperature il colore tende al rosso, da circa i -173c° Salendo verso i 9727c° si inizia a vedere il Blu, perché richiede frequenze davvero elevate, e infantti si tende sempre per questo a dire che il colore più debole è il blu, motivo per cui il Mare nei fondali tende sul Blu, mentre il Rosso è il colore più acceso e forte, insomma, son discorsi complessi, ma i colori vanno valutati in base a 3 fattori Fattore Luce (In base alla temperatura hai un colore) Riflesso (Se il colore prima viene filtrato e poi raggiunge il tuo occhio tutto si inverte e i colori più forti tendono a fuggire mentre quelli più flebili vengono assorbiti o almeno tendono a sparire insieme alle loro troppo elevate frequenze..., dipende poi di cosa si parla) Filtrati ( Se devono attraversare un materiale e raggiungere l'osservatore oltre il materiale, spesso proprio per la potenza del colore o la debolezza... abbia un vantaggio o svantaggio nel filtraggio di tale colore)
Io disegnavo scarabocchi ed ero felice perché odiavo disegnare e soprattutto colorare era noiosissimo, non mene importavano le punizioni e pensavo che era inutile perché non mi aiutava ad ricordare ma solo ad odiare i compiti, che per ogni cosa chiedevano un disegno. scienza disegnare un albero lo iper esemplificativo e ogni volta mi dicevano di rifare il disegno e ripetendo lo stesso errore fino a sfinirli, ma chi me lo fa fare e più veloce lo facevo e meno mi annoiavo zero fantasia solo perdita di tempo. Quanto mi piaceva odiarli era la mia arte😂
Però avrei solo una piccola obbiezione, non erano proprio in grado di disegnare realisticamente e tridimensionalmente, oggi copiando una foto con anni di esercizio riusciamo a comprendere la tridimensionalità , ai tempi non esistevano tecniche e magari i modelli "persone importanti" non posavano tutti i giorni lasciando gli artisti andare anche a mente , le tecniche sono evolute nei secoli poi chiaramente l'ostentazione della bellezza magari castrava ancora di piú il realismo facendo correggere i difetti a mente , per non parlare degli strumenti utilizzati, l'obbiettivo era il realismo
spetta, stai mescolando un po' di cose 😅 gli impressionisti favevano le ombre blu perchè per la prima volta si rendono conto che le ombre fuori sono blu. questo perchè abbiamo un atmosfera, e le ombre (le parti che non vengono illuminate dal sole /luce diretta) vengono illuminate dalla luce indiretta della volta celeste che contenendo ossigeno appare blu e di quel colore illumina le ombre. sulla luna dove non c'è atmosfera le ombre son nere, cosi come grossomodo in casa con luce artificiale. ergo i bambini disegnano le ombre nere perchè è banalmente il modo piu banale di osservare questa cosa nella vita reale 😜 su tante cose hai ragione, ma altre son piu complesse di come le spieghi 😅
@@fawnflying4215 certo, si fa notare proprio perchè lui stesso in questo momento si è assunto l'onere di spiegare. peraltro neanche io l'avevo capito ai tempi, ma per capire l'impressionismo serve conoscere la nascita dei pennelli industriali e dei tubetti di colore, che permettono ai pittori di uscire dagli atelier e appunto, di scoprire che le ombre fuori sono blu... è stata un esplosione di modernitá e di scoperte 😁
Enrico: la mina HB fa schifo, è la peggiore per disegnare Il mio professore alla comi, scuola internazionale professionale di arti visive e fumetto che ci fa usare proprio la HB per disegnare durante tutto il primo anno e io che ancora adesso uso una HB per disegnare a matita nel tempo libero perché mi ci trovo bene: 🙄😳😲
Io che all'asilo facevo gli omini con una riga orizzontale sopra la testa e la maestra: "Che bravo gli hai fatto anche il cappello" "No quelli sono i capelli" "Ma no è un cappello" 🙄
29:37 Ricordo quella cosa del colore e... Mi sono sempre trovato in una assurdità: io il vestito lo vedevo di un marrone/arancionato e celeste sbiadito. Cioè non bianco e oro né nero e blu. E campionando l'immagine veniva fuori che io vedevo i colori esatti dell'immagine. Ma la vera assurdità è che ogni volta che ne parlavo con qualcuno questi mi rispondeva "Eh allora tu lo vedi bianco e oro come me!" No! Io lo vedo celestino e arancione!
Queste cose le dovrebbero dire tutti, non sarebbe dovuto esser fatto un video sull'argomento, mia opinione. Io ho sempre disegnato come volevo, mi spiace per chi è stato abituato diversamente. Questo è anche il mio campo(passione) ma purtroppo come vedo pure nei commenti che lo confermano(anche se solo ora, io lo avevo notato da molto tempo prima) hai questa tendenza a mostrarti un po' saccente/arrogante. Buono se alzi l'autostima di alcuni, ma in realtà qualunque disegnatore potrebbe dire cose simili sulla libertario creativa.
PS. Io lavoro alla scuola dell'infanzia e ancora le mie colleghe fanno seguire rigorosamente questi criteri E NON PERMETTONO DI GIRARE IL FIGLIO mentre i bambini colorano. Per me impensabile visto che disegno discretamente. Io invece suggerisco che una cosa è la scrittura (che se metti il foglio storto ti fai sviluppare tutti i difetti alla schiena) e una cosa è il disegno. E poi queste colleghe fanno leggere libri d'infanzia moderni che sono, giustamente, liberi da questi schemi molto spesso e vedi sti poveri bambini stessi che sbarellano per l'incoerenza.
"girare il figlio"? vorrai dire "riprendere il figlio".
le maestre non hanno nessuna formazione specifica per quanto riguarda l'arte, e quando insegnano fanno solo danni
Alle elementari ci fecero fare un compito a casa in cui dovevamo disegnare un fumetto (credo a tema egizi, io ad ogni modo lo feci a tema egizi). In casa mia però non ho mai avuto le matite colorate perché quando andavo da mia mamma per chiederle di comprarmi i "pastelli" (che era come le chiamavano a scuola dove andavo io, non so se le matite colorate si chiamino pastelli ovunque onestamente...) lei mi comprava i pastelli a cera. Sta di fatto che in quinta elementare feci questo fumetto, a tema egizi con Nefertiti anubi tutto il resto, ero orgogliosa di come era venuto e di come lo avevo colorato con i miei pastelli a cera. La maestra mi diede un insufficienza ed una nota con su scritto "compito non svolto" solo perché secondo lei avrei dovuto colorare con le matite perché i pastelli erano solo per i bambini della scuola materna...
Ma vaffa alla maestra, tralasciando che far cominciare i bambini a disegnare con i pastelli tondi è da tonti la presa è più difficile, ok il pastello a cera è morbido...ma è frustrante usare i cerini.
Mi ricordo all'asilo la maestra che mi diceva "Non mettere il foglio sottosopra quando disegni, tienilo sempre dritto".
Per capirci: se dovevo disegnare un albero, dovevo tenere le radici vicino a me e allungare la mano per raggiungere la cima del foglio per far la chioma, non potevo girarlo di 180°.
Mio padre è un pittore, il suo studio era la mia sala dei giochi, sono cresciuto vedendolo dipingere e vedevo quelle tele messe sottosopra, di lato, a rovescio per poter raggiungere comodamente ogni lato. Raccontai questa cosa a mio padre e andò a parlare con la maestra e lui porto come esempio proprio i suoi quadri, da allora posso disegnare un albero tenendo la chioma nella parte bassa del foglio per poter stare più comodo. Tanto alla fine verrà appeso dritto.
infatti è una cazzata alla'asilo m i dicevano la stessa cosa all'artistico povevo girarlo
alla fine devi prendere le giuste proporzioni poi se ti viene meglio puoi girare il foglio o la tela o il foglio digitale se ti viene meglio
Che bell'aneddoto!
Io da mancina a 5 anni sono stata costretta a colorare dentro i bordi con la mano destra, amavo disegnare e piangevo perché mi dicevano che non ero capace. Ero frustrata da morire finché mia madre non si oppose alla maestra. Alle elementari feci un disegno che portò la mia maestra a chiamare i miei. Preoccupata, mostrò un disegno di un grattacielo un po' storto e un uomo elegante con una scia rosso sangue che partiva dal suo collo che si buttava a testa in giù. Convinti che avessi disegnato una scena di un truce omicidio mi interpellarono allarmati chiedendomi cosa mi fosse saltato in testa. A quel punto esclamai: "Ma è superman!" tutti caddero dal pero e la maestra mi disse che il mantello di superman doveva essere un trapezio (omettendo che in quel modo non lo avrebbe frainteso e pensato a un suicida sgozzato), io candidamente risposi: "Si maestra ma è dritto quando sta in piedi, se si lancia dal grattacielo il mantello si muove tutto" alla fine mi diedero ragione. Non capivo perché ridevano dato che mi sentivo incompresa. 🤣 Fortunatamente il prof di arte delle medie era uno come te, ci fece lo stesso identico discorso nelle prime lezioni e iniziai ad abbandonare le regole imposte per dare sfogo alla parte più creativa e sono finita anche io all'artistico.
e poi ci sono io, geometra, ove il mio lavoro sta nel fare disegni con bordi definiti e chiari
Ho fatto la scuola di comics, ma questo video mi sta letteralmente facendo terapia mentale. Per quanto ci è stato detto che l unica cosa che conta è la reference, non i preconcetti del colore, sentire ogni tanto dire "puoi fare un sole blu" è di una liberazione che non ha pari. Grazie mille per questo video Enrico!
Ti capisco così tanto! Anche io ho fatto la comics ed erano così fissati con certe cose che non ci facevano mai sperimentate con tecniche particolari che in un fumetto o qualsiasi altro disegno sarebbero state un po fuori dagli schemi ma anche interessanti... Ho realizzato che nonostante gente insegnasse non ne era poi così capace alla fine😅
Ma in realtà ti basta leggere alcuni fumetti per capire che in realtà una volta che molli le cose scolastiche puoi fare il caxxo che ti pare, prendi the pale horse è tutto disegnato come se fosse un quadro ad acquerello...
@@yukilaserpe7700infatti.
Questo intero video mi scalda il cuore, io ho passato l'intero asilo a sentirmi dire che ero un incapace perché non coloravo nei bordi e lasciavo spazi bianchi...
E tu dirai, questo te lo dicevano i maestri, giusto?
No AH AH AH
I BAMBINI...
TRAVIATI DA STA COSA LMAO
ci ho sofferto, ma almeno ora sono artista e ora faccio quel cavolo che mi pare :')
Vorrei dire qualcosa...
1 dopo anni ho deciso a 26 anni di cominciare studi artistici nonostante disegnare mi piaccia ma riconosco di non esserci super portato...
2 ogni volta che finisco un argomento teorico trovo poi una tua live che mi spiega molto meglio tutto quello che ho appena studiato non solo facendomi capire ma dandomi anche speranza ..
Veramente grazie
Mi hai ricordato quando alle elementari chiesero a noi ragazzi di inventare una storia collettiva. Ognuno di noi diceva qualcosa affinché avesse una certa coerenza con quello detto dai bambini prima... e niente, nessuno ci disse che avremmo fatto la recita di fine anno proprio su quella storia!
Abbiamo colorato anche i vari sfondi delle rappresentazioni, creato gli oggetti di scena con carta pesta e/o gomma piuma ( oltre ai vestiti.. o meglio.. noi spillavamo qua e là qualche decorazione) ma nessuno mai ci disse cose come " il grigio si fa così " o "stai nei bordi" perché... perché sì! Era tutto nato dall idea dei bambini e così sarebbe dovuto essere...
E grazie per avermi sboccato questo ricordo!
Ho un ricordo in particolare della mia maestra dell'asilo che mi diceva di colorare bene: avevo disegnato una farfalla, e come l'avevo colorata non andava bene perché non avevo riempito gli spazi bianchi.
La maestra era vicino a me a dirmi cosa fare e come sistemarlo o anche che colori usare
Felicissimo di aver recuperato questa live.
Mi è imploso il cervello...
La cosa di "Colorare dentro i contorni" e "non lasciare spazi bianchi" io l'ho sempre vista vome un modo per insegnare ad essere precisi e migliorare la manualità e la concentrazione durante un lavoro
Infatti "colorare dentro i contorni" cercando di essere precisi è un esercizio molto utile per la manualità. Il problema è che poi questo esercizio diventa l'unico modo in cui ti permettono di colorare, anche quando la manualità l'hai ampiamente sviluppata.
Io con l'ADHD che ho smesso direttamente di colorare:
A parte quello, io l'ho sempre visto come horror vacui😂😂😂
Hai perfettamente ragione! Mi ricordo che da piccola se volevo imparare a disegnare qualcosa, ti mostravano disegni stilizzati... Per esempio: io bimba voglio disegnare un cavallo? Mi fanno vedere in disegno di un cavallo... Non una foto di un cavallo. Quando sono andata alle superiori (indirizzo grafico) mi hanno insegnato che prima bisogna imparare a osservare una figura reale, per poi stilizzarla in maniera creativa.
Io ho frequentato un liceo artistico in cui l'insegnante di disegno dal vivo, a mano libera, mi ha più volte detto che facevo schifo (e non mi ha mai dato nessuna informazione su nessuna tecnica) e che il mio tratto era sporco, brutto ...ecc.
Un'altra insegnante che avrebbe dovuto insegnarci a creare qualcosa di "nostro" era contenta solo quando e SE riuscivamo a copiare perfettamente un'immagine...
Una volta diede come compito quello di disegnare "qualcosa" 🤨e già qui ... Ma un mio compagno disegnò un drago a tre teste bellissimo, con dei dettagli spaventosamente minuziosi e lei gli ha dato un brutto voto perché: "I draghi non hanno 3 teste!" ...🤦🏻♀️
Da aggiungere che mia madre mi ha detto e ripetuto le regole in quel foglietto da quando ho preso la prima matita in mano. Adesso capisco perché solo adesso che sono nei miei quaranta, e ho fatto tanto tanto lavoro su di me, sono riuscita a sbloccare la mia creatività, di poco, per ora, ma dddddio che fatica! 🙄
Chiunque dica che i draghi non possano avere tre teste meritano di essere polverizzati dal Drago occhi blu finale di Seto Kaiba
@@Felix-ic1fcpensavo proprio di scrivere " eh certo vallo a dire a Seto Kaiba che non posso non avere 3 teste" ahha
Io sono sempre stata abutuata alle maestre che mi dicevano robe del genere.
Ad esempio una volta all'asilo stavo disegnando un arcobaleno con i pennarelli neri (scegliendo apposta scaricati e funzionanti per fare qualcosa come una differenza di tonalità) e mi ricordo che quando la maestra l'ha visto si è messa a urlare che dovevo rifarlo.
E non era nemmeno un compito lol lo stavo facendo a casissimo.
Vabbe comunque io nella mia testa ho sempre diviso i colori che ne formavano uno. Per esempio provavo a unire i vari colori dei pennarelli per vedere cosa avrebbero formato
Ora sono all'artistico e i prof mi dicono che sono la più brava del mio anno :P
Da piccola facevo quello che mi dicevano di fare ma non capivo il senso, quindi appena potevo mi mettevo a fare come mi andava. Non me ne ero mai resa conto...
ai tempi delle medie avevo una prof, simpaticissima tra laltro, che per insegnarmi ad usare bene i colori ci faceva usare solo i primari (+bianco e nero). Ad oggi le devo dire davvero grazie
Aneddoto che non smetterò mai di raccontare:
All’asilo io ero considerata brava a disegnare ma non brava a colorare perché appunto lasciavo sempre gli spazi bianchi, ma questo non mi ha mai pesato.
Un giorno stavo colorando il classico immaginario, la trinità infantile: casa, albero e fiori.
Ero entusiasta all’idea di includere la mia più recente scoperta nel disegno: il cielo non era una riga ma era un effetto ottico prodotto dall’aria tutto intorno. Allora inizio a colorare con l’azzurro tutta la superficie bianca del foglio fino al prato. Una compagna mi dice “ma cosa fai, che brutto, guarda che il cielo non si fa così”.
Io ancora più euforica le spiego la scoperta concludendo con “quindi il cielo arriva fino alla terra”. Lei smette di colorare per un secondo.
Silenzio nefasto.
Poi scoppia a piangere e urlare “MA ALLORA CI SCHIACCIAAAAA!”
La maestra arriva a prendersi cura di lei e MI METTE IN CASTIGO per aver detto ad Elisa che l’aria ci circondava.
Mi ricordo chiaramente che l’unico pensiero su cui ho riflettuto nell’angolo quel giorno era un grande senso di ingiustizia.
Mio fratello artista. Io assolutamente incapace. Ma lui da anni insiste che é solo pratica e tecniche. E devo dire che applicando qualche cosa ora qualche cosina molto piccola la faccio.
Questo perchè i colori si comportano diversamente rispetto alla luce: i colori della luce bianca, se sommati restituiscono il bianco, mentre i colori (o meglio, pigmenti) sono sostanze più complesse e se miscelati restituiscono un colore addirittura diverso dal nero o dal grigio. Lo ha spiegato benissimo Fraffrog!
Non ho fatto l'artistico ma amo disegnare, l'ho fatto anche per i miei figli e per i miei allievi ( per lo più personaggi dei fumetti, Pokemon o facciate di castelli o chiese) La cosa che fa impazzire i bambini ai quali spesso i miei disegni sono dedicati, è che non "chiudo le linee". Poi ho scoperto che anche alcuni pittori giapponesi facevano così. Era un modo per dare anche allo sguardo dello spettatore la possibilità di "completare l'opera"
Ciao Enrico! Ti faccio innanzitutto i complimenti per il video, stupendo e super interessante come al solito, e poi ci tenevo a ringraziarti per aver parlato dell'afantasia; vedere il mio content creator preferito portare attenzione su questa condizione, anche se solo per poco, mi ha scaldato il cuore dato che mi riguarda in primis e pochissime persone ne sono a conoscenza, specialmente in Italia… quindi grazie davvero 🥺💖💖 sarebbe veramente fantastico se dedicassi un video a questo argomento, per me lo tratteresti veramente bene e credo che sarebbe molto utile per tante persone avere qualche informazione in più a riguardo🤍
Gioia mia, considera che alle elementari pretendono che noi maestre diventiamo delle tuttologhe. Capisci bene che se nella nostra formazione non abbiamo un bagaglio artistico personale e all’università queste cose non ce le insegnano, non ci passa neanche per la testa che quello non sia il modo giusto di colorare e ne esista uno diverso😅
Tutti hanno motivi per ciò che fanno. Va rispettato. D'altro canto va anche riconosciuto quando una vera e propria informazione falsa viene perpetuata in un sistema per anni
Questo video mi ha aperto la mente. Non disegno davvero con interesse da quando avevo 10 anni (ora ne ho 24), ma credo che dopo questo video riprenderò un po' a farlo, con piú libertà. Non sono mai stato bravo e non lo sarò - ovvio - ma sento una spinta rinnovata verso l'osservazione delle cose che ho intorno e su come rappresentarle: mi hai rinfrescato un interesse antico creandone anche uno nuovo, solo infrangendo delle barriere e dando un assaggio delle possibilità.
Vedendo questo video mi veniva da piangere
Hai risposto a tutte quelle domande che mi ponevo e che continuavo a pormi (se gli artisti disegnassero i contorni o semplicemente la teoria dei colori).
Mi sentivo scemo a non riuscire a raffigurare quello che immaginavo perfettamente su carta a differenza di molti.
Certo per riuscire a fare questo dovrei studiare a scuola d'arte ma questo video per me è già qualcosa, grazie
Ma basterebbe disegnare come si vuole.
I maestri/e , Docenti , dall'Asilo , Liceo Artistico e Istituti D'Arte devono sempre sapersi relazionare con gli Alunni/e e con i Bambini in maniera propositiva e rispettosa. Altrimenti cambino lavoro . Semplice!
Come sempre hai portato argomentazioni illuminanti. Ti ringrazio davvero per ispirarmi sempre con queste live appassionate a tema arte e non solo!
di tutte queste due ore di live la cosa che mi è rimasta più impressa è "malcom è la mia sitcom preferita dopo community"
quanta verità
Sempre uscita dai contorni e tutt’oggi disegnare è il mio hobby preferito 💖 quaderni pieni di queste schede da colorare
Enrico le tue live sono preziosissime. Trovo che fai luce ogni volta su qualcosa di nuovo per me e quindi ne traggo insegnamenti di vita e spunti di riflessione. Grazie per illuminarci con il tuo sapere e per condividere i tuoi pensieri ✨
Non dovrebbe essere "qualcosa di nuovo" ma scontato, ahimè.
Bhe, sai, purtroppo chi dovrebbe insegnarci a vivere non sempre fa un ottimo lavoro. Enrico passa dei messaggi utilissimi, riuscendo a fare un semplice ripasso per chi già sa le cose (quindi coloro per cui sono cose "scontate") e allo stesso tempo a insegnare "qualcosa di nuovo" a chi non sapeva una determinata cosa. Ad esempio, in questo video ha spiegato che i bambini sono influenzati nel disegnare. Se non lo fossero, sarebbero liberi di disegnare la realtà come la vedono e sviluppare meglio una loro vena artistica senza influenze esterne. Oppure tutte le live sul cinema, sulla Disney, DreamWorks, sull'arte, sui temi LGBT... In tutte le live, personalmente, a me insegna cose nuove e mi delucida concetti che già sapevo ma vagamente e lo ringrazio per questo :) come Enrico disse in delle sue storie qualche settimana fa: non siamo tutti uguali e pensare che lo siamo é scorretto (se le hai viste, sono quelle stories dove aveva posto diverse domande tipo "tutti devono bere acqua" e la risposta non era tutti, ma era dipende, per fare capire che non siamo tutti uguali). Quindi benvenga chi come lui insegna cose che dovrebbero essere scontate! 🙏
@@stefyp Questo lo so bene e lo capisco, ma certe volte si comporta come se solo lui ne sapesse qualcosa, quando ci sono migliaia di altri che potrebbero spiegare le stesse cose. Sul disegno dipende, io da piccola disegnavo liberamente, ecco perché per me non dovrebbero esistere video dove ti spiegano una cosa così naturale, anche se puo' esserci qualcuno che ci ha creduto inversamente in toto; mentre sul discorso dei suoi video, guarda che anche io lo seguivo, alcuni video passati mi piacevano anche tanto, è solo negli ultimi anni che mi sta piacendo sempre meno, e non per i temi che hai citato ma ad esempio sul lavoro e sullo sviluppo adolescenziale, o quando usa titoli molto arroganti su cosa trova lui, come lavoro d'animazione, indecente.
Enrico non è il dio di ogni cosa, può capitare che dica anche strafalcioni o inesattezze, come anche in questione video, o non capire il perché di cosa non considera "giusto".
Ps: non tutti i bambini, questa è generalizzazione, io da piccola ero liberissima di disegnare cosa volevo nel tempo libero e nessuno mi hai mai costretto a seguire determinate regole nei miei migliaia di taccuini personali.
Ben venga anche lui okay, ma non esiste solo Enrico per questo argomento, su CZcams.
Questa live è stata utilissima, soprattutto ho capito che non c'era nulla che non andasse bene in me! Tutte quelle ore passate come un mentecatto a colorare col pennarello Giotto, o peggio riempire le forme con il punteruolo all'asilo.
Enrico che parla per due ore di arte è la mia nuova cosa preferita
1:22:18 QUESTA FRASE. Questa frase mi ha colpito in pieno.
Alle elementari io volevo disegnare durante la ricreazione. Odiavo e odio ancora correre e giocare a calcio, praticamente le uniche attività che erano disponibili nel cortile scolastico. Quando c‘era un‘amichetta che doveva stare in classe perché malata io approfittavo della scusa di farle compagnia e stavo con lei per disegnare (sempre che non fossi io stessa la malata). Quando mi beccavano a disegnare in cortile le maestre insistevano che dovessi andare a giocare, anche se non mi piacevano i giochi degli altri o semplicemente i compagni mi stavano antipatici. La mia soluzione è stata quella di nascondere fogli A4 piegati, una matita e una gomma sotto i miei vestiti quando era ora di uscire in cortile e di nascondermi in un angolo fuori dai “radar“ delle maestre, potendo così sfogarmi come cazzo mi pareva😊
Ora disegno a livello abbastanza amatoriale, ma la mia tecnica è decisamente migliorata negli anni
Ed io che pensavo fosse viola, Gesù intendo😂!! Fantastico!! Adoooro come spieghi le cose, sei Fortissimo e ti Stimo Sempre di più TVB❤
Ti prego fai altre live di questo tipo! Sono stra interessanti
Questa live è stata interessantissima
Non so come fai ma mi fai appassionare a temi che non avrei mai pensato mi avrebbero interessato
Scrivo ora il commento perche sì, ci ho messo 3 giorni a recuperarla tutta, ma ne è valsa la pena
Mi hai fatto ricordare un saggio di un mio professore che ha fatto uno studio antropologico del disegno dei bambini dell'asilo ^^
Io mi ricordo che alle elementari avevo un maestro che ce l'aveva con me perché disegnavo sempre persone nei disegni di paesaggi, e mi ci inventavo storie dietro e una volta mi sgridò dicendomi "non andrai da nessuna parte se continui a disegnare solo personaggi!"
8 anni dopo, alle superiori sono uno dei più bravi della mia classe a disegnare tanto che i prof mi mandano a una gara e vinco al terzo posto DISEGNANDO UNA RAGAZZA CON UN PAESAGGIO IN UN MANIFESTO.
Quanto glielo vorrei ribattere in faccia, capisco che era per imparare la prospettiva ma allo stesso tempo ho imparato per quello che volevo disegnare io: personaggi.
Anche lui mi riprendeva per gli spazi bianchi, ma me ne sono sempre fregato, tanto ora ne faccio pochi e nulli usando i pennarelli/acquarelli/media digitali. Alle medie la situazione è migliorata, il prof mi adorava e usava i miei disegni come esempi ogni tanto.
Ho sviluppato il mio stile ribellandomi a quel maestro delle elementari ahahaha
Io dico che il mio stile di disegno non è realistico ma fumettistico/stilizzato
Per favore trovalo e insultalo mentre lo registri
Prof: Non andrai da nessuna parte se continui a disegnare solo personaggi!
Character aniamators alla Disney: Are we a joke to you?
Vorrei aver avuto un insegnante come te durante il mio periodo scolastico
scusami enrico ma trovo una falla nelle tue argomentazioni. è giusto che tu dica di fregartene delle regole e di adattare il tutto alla tua capacità di osservazione/visione/il come lo vuoi rappresentare ( difatti molti illustratori fanno disegni anatomicamente, prospetticamente e anche in termini di colore"scorretti" ma che sono stupendi comunque ).Ma prima di poter fare questa scelte ( che sono comunque consapevoli) bisogna prima di tutto studiare le "regole" base. Solo dopo averle apprese puoi romperle e distorcerle come preferisci in maniera consapevole e pensata. Comunque chi sa disegnare bene lo si capisce già da bambino perchè è in grado di osservare la realtà rappresentandola a suo modo in maniera comunicativamente efficace e comprensibile anche da occhi esterni. faccio un esempio . Da piccola pure io disegnavo le casette quadrate classiche ecc, ma aggiungevo tutto ciò che riuscivo a intuire ci fosse anche se non ero ancora in grado di comprendere il perchè ci fosse. Qualche anno fa mia madre mi raccontò che ai tempi dell'asilo si era preoccupata per dei miei disegni poichè ad un certo punto avevo iniziato a mettere i lampadari accesi all'interno delle finestre delle casette e non ne capiva il motivo. Chiese alla suora/maestra cosa significasse e le rispose che evidentemente avevo un buon rapporto con il concetto di casa e che mi faceva sentire al sicuro. niente di più sbagliato. Perchè io mi ricordo ancora il giorno in cui iniziai a mettere i lampadari ed era perchè da casa mia ( terzo piano) riuscivo a vedere i lampadari delle case di fronte a me e poco altro e le case illuminate giallastre. Non sapevo che era dovuto a un gioco prospettico. Quindi tutto questo era dovuto alla mia capacità di osservazione. Ora di solito i bambini fanno quelli che le maestre definiscono " errori" per lo più per motivi emotivi o di visione della realtà poichè i bambini non disegnano pensando di rappresentare la realtà ma rappresentano la loro emotività in quella data occasione. solo dopo i 7 anni iniziano a distaccarsi di più dall'emotività mettendo la razionalità. e questo processo va benissimo nel momento in cui lo fai come gioco. Ma se al bambino bisogna insegnare a disegnare bisogna aiutarlo a imparare a osservare e a rappresentare le cose a suo modo usando le regole base per aiutarsi. se vai a vedere dei libri per imparare a disegnare anche per i bambini insegnano appunto le regole per disegnare un personaggio. poi solo dopo averle imparate bene puoi scomporlo e rifarlo a tuo modo. Quindi in sostanza bisognerebbe prima imparare le regole e poi "dimenticarsele". e sulla questione del foglio girato, lo si può fare nel momento in cui riesci comunque a non andare storto perchè rischi di perdere la visione di insieme, ovvio che puoi farlo se ti senti più comodo ma spesso poi fanno le linee stortissime. Sta tutto quindi nella tua capacità di visione e osservazione.
Infatti non credo sia così informato, anche se sembra aiutare altri ad essere più sicuri di sé nel disegno.
Io ho avuto molti problemi simili perché sin da piccolo sapevo di essere bravo a disegnare, perché.sono sempre stato bravo a mettermi un disegno di qualsiasi tipo affianco e copiarlo facendolo abbastanza simile.
Quindi prendevo un immagine di Paperino vedevo che lo facevo uguale e giustamente dicevo "wow allora so disegnare" però appena mi mettevano a fare disegni per disegno artistico/tecnico io mi sentivo un idiota perché non riuscivo a farlo, non mi entravano nella testa quelle regole.
Crescendo sempre più gente diceva "eh ma non è così che si disegna, bisogna dividere il foglio in settori, fare gli schemi, partire da una forma, partire con la matita" e chi l'usava mai la matita, io disegnavo con i pennarelli direttamente non c'era l'opzione di cancellare e rifare.
Quindi mi sono accorto che il mio cervello funziona per associazione ed imitazione non solo nel disegno, allora che ho fatto, ho iniziato a copiare vari stili artistici, dal fumetto al comics, al realismo, all'astrattismo, copiavo e vedevo quale era lo stile che più mi tornava facile e spontaneo fare e alla fine ho capito che è lo stile vettoriale/tribale che si per se richiede tanta tecnica pregressa e precisione ma io non seguo nessuna di queste regole vedevo un Leone stile tribale e lo facevo uguale, poi col tempo son passato da imitare e basta al modificare secondo il mio stile e sono arrivato ad oggi che mi basta pensare a un oggetto o animale etc per rouscire a immaginarmi una sua versione tribale e farla senza neanche riferimenti.
Ma mi fossi fermato a quello che dicevano gli insegnanti io mi sarei arreso dopo poco, di contro se mi avessero incoraggiato magari avrei avuto anche un futuro nell'arte invece di farne un hobby e regalare i disegni.
Tra l'altro tutti gli artisti che conosco così hanno fatto sono tutti partiti da autodidatta e solo dopo magari hanno fatto una scuola di fumetto o arte.
Senza contare che quando son cresciuto io disegnare non era considerata una professione e fare l'artistico voleva.dire voler essere un drogato che non vuole fare nulla nella vita, l'unica arte accettabile erano i ritratti.
Ho fatto anche io la stessa cosa, eccetto che nel mio caso ho anche guardato persone che disegnavano e ho provato vari schemi e tecniche che vedevo usare (pure dal vivo) fino a crearne uno mio con proporzioni che mi soddisfacevano. Uso ancora tanti riferimenti, però sono migliorata molto così. Di arte avevo 6 alle medie e elementari, poi trasformato a fatica in un 8 😂 il punto è che comunque io dovevo sperimentare, soprattutto con i colori, e non riuscivo ad attenermi a quello che volevano i prof quindi per anni non ho più colorato e basta
@@marinagatto6619 io non riesco a seguire gli schemi se mi metti una matita in mano mi dà sui nervi hahaha.
Poi immagino dipenda dallo stile se devi fare tipo manga allora si per forza, devi seguire le linee le proporzioni l'anatomia etc etc io che faccio tatoo/tribale-vettoriale prendo il pennarello nero e vado.
Coi colori prima lo detestavo esisteva solo bianco e nero, negli ultimi due anni invece sto sperimentando e sta uscendo fuori roba anche molto carina.
Quando andavo in prima elementare la maestra chiamò mia madre dicendo che avevo fatto uno scarabocchio senza senso. In realtà era una ragnatela con un ragno dentro, e non era nemmeno fatta male. La maestra si era sbagliata. Dato che in quel periodo si sospettava che fossi nello spettro autistico i miei genitori mi avevano portata dal medico di mio padre per avere un "parere" iniziale, anche se lui non era specializzato in queste cose, gli avevo fatto un disegno. Il medico disse che io probabilmente ero nello spettro (poi si scoprì che aveva ragione) e che per quanto riguardava il disegno, lui disse che avevo fatto un bel disegno e che la maestra era davvero di scarse vedute perché secondo lui ero portata nel disegno. Negli anni poi ho continuato a disegnare, ho fatto l'artistico e ora faccio l'accademia, ed effettivamente il dottore aveva azzeccato in pieno.
il mio problema è che faccio l’artistico e non riesco a disegnare 😀
Bisognerebbe stare più attenti a chi insegna negli asili, ancora di più rispetto alle medie o al liceo.
Io mi ricordo benissimo che la mia maestra dell'asilo mi aveva sgridato per dieci minuti urlando perché avevo colorato un disegno uscendo dai bordi e senza riempire gli spazi bianchi. Diceva che il disegno era un lavoro con i piedi. Ora, quale mostro fa una cosa del genere a un bambino di 4/5 anni? Non lo so, ma se dopo vent'anni me lo ricordo ancora come se fossi ieri forse vuol dire che questo trauma un minimo di influenza sulla mia insicurezza attuale potrebbe averla avuta..
Capisco molto bene. A me avevano dato dell'idiota perché ho lasciato degli spazietti bianchi sul disegno.
Nel disegno le figure geometriche sono la base, ma non figure piatte ma in 3D. È importante per "costruire" qualcosa sul foglio. Per questione di colore vero, perché bisogna capire come funziona la luce, non fare riferimenti su schemi che abbiamo in testa come appunto il sole giallo
Riguardo l'acqua, in passato lessi di studi che dimostrano che l'acqua è in effetti leggermente blu e non completamente incolore. Però è una tinta veramente leggera che difficilmente si vede, e solo se in grandi quantità e che in effetti se è invece in piccole quantità è impossibile notare questa leggerissima tinta blu, che comunque anche in grandi quantità è molto difficile da vedere. Quindi comunque diciamo che generalmente appare incolore anche se tecnicamente non lo è. E comunque ovviamente, essendo appunto l'acqua una cosa che ha enorme difficoltà nell'assorbire e riflettere in piccole quantità i raggi luminosi tanto da farla apparire blu, ciò appunto porta anche al fatto che ovviamente di fatto una qualsiasi ombra o altro tipo di fonte luminosa la faccia apparire di un altro colore, quindi sì, bisogna sapere, nel caso di un disegno naturalistico, che non si usa semplicemente il blu per rappresentarlo.
Mi sono divertita tantissimo al liceo (artistico), ho conosciuto le amiche di una vita, sono stati anni meravigliosi...
Eppure. Eppure.
Ho avuto professori e professoresse di materie artistiche terribili. Da quello che veniva una volta si e 10 no e passava il tempo ignorandoci e disegnando le sue donnine nude per i fatti suoi a quello che ci lasciava allo sbando e ogni tanto ci raccoglieva attorno a se sentendosi un gran maestro, iniziando a straparlare di nulla, per non parlare del misogino che faceva fare tutto ai (pochi) ragazzi della classe perché noi potevamo apprendere guardandoli (cito!), poverina, l'unica professoressa che un po' ci ha provato ad insegnarci qualcosa partiva dal presupposto che noi avessimo basi di anatomia che NESSUNO ci ha mai dato. Mai. Nemmeno per mezza lezione.
Sarà che era un progetto sperimentale per cui facevamo più ore di matematica e fisica che di discipline artistiche in generale...
Sto imparando più da questi video che dalla scuola che avrebbe dovuto formarmi ._.
Altra cattiveria della scuola dell'anno scorso da parte delle mie colleghe, cosî ossessionate dal fare colorare sempre e tutto, che il bianco formulato da assenza di colore, non lo accettavano e facevano colorare di GRIGIO!
da persona che sa queste cose e non sa disegnare lo stesso sono felice di far parte dello 0,000001% o quel che è
più che altro non ho mai fatto pratica, al liceo ho studiato storia dell'arte ma l'unico disegno che ci hanno mai fatto fare è quello tecnico (in cui non sono malaccio)
a volte mi viene di disegnare qualcosa, inizio a fare uno sketch e poi mi rendo conto che per quanto io possa sapere cosa voglio fare in testa non riesco a metterle su carta; non conosco i metodi precisi, non conosco l'anatomia, non conosco i movimenti che la mia mano deve fare ma so che esistono e mi porta a sentire che sbaglio, che il mio metodo è inadatto, che ho bisogno di studiare più teoria e fare più pratica
però a pensare che per dare sfogo a un piccolo desiderio artistico del momento mi tocca fare anni di pratica mi passa la voglia
spero che un giorno mi si possa spiegare tutto questo in termini di serie di fourier
1:59:40 a noi alle medie la professoressa d'arte ce l'ha fatta dipingere per poi brutalmente far roteare il foglio velocemente (ho questo ricordo del lancio del foglio F4 rigido 😂) e nulla è stata una situazione del tipo "SON SPARITI I COLORI"
Alle elementari andavo male a disegno perché sbagliavo secondo le mie maestre a disegnare . Anni dopo iniziai a disegnare per i fatti miei , con i miei errori , con la mia creatività e senza “ regole” in testa . Oggi posso dire di essere una brava a disegnare e dipingere tutto questo perché ho seguito un percorso da autodidatta
miglior video di sempre
Alle elementari gli altri bambini mi prendevano in giro perché coloravo il cielo di rosa, viola e arancione; quando gli spiegavo che era il tramonto non capivano perché non avevo fatto il mare con il sole all'orizzonte. Per loro non aveva senso perché gli avevano insegnato così. A me poi piaceva mischiare i materiali con tutto quello che avevo: pastelli a cera, matite, pennarelli, acquarelli, ecc.
Per fortuna ho avuto delle maestre che non mi hanno mai limitato... a differenza dei professori al liceo artistico. Bella fregatura.
Come fa ad essere ROSSOOOOOOOOOO. Ok ho ripreso. Daje. Grazie per tutto il video, davvero. Ma sappi che ora non ho più certezze.
TI AMO!
Riguardo al discorso sulle possibilità di rappresentazione svincolate dai canoni prospettici consiglio la lettura de “La prospettiva rovesciata” di Florenskij.
Non so se Enrico cita il saggio alla fine del video, ad ogni modo io l’ho scritto.
Come grafico mi sono evoluto superando i contorni, come la carica
Ammiro le tue spiegazioni e mi fai ogni volta amare l'arte e tutto ciò di cui parli, però l'immagine in questo caso potrebbe essere adatta se il contesto e lo scopo usato sono altri, mi spiego. Quest' immagine usata per i bambini, suppongo in elementare/asilo, potrebbe essere utile a livello di "colori giusti" a capire se il bambino sa associare il nome al colore e soprattutto riesce a vedere quella determinata sfumatura di colore, per segnalare eventuali problemi nella percezione degli stessi. Il colorare nelle linee magari per allenare la coordinazione occhio mano. Sembrano delle "catene" atte però ad allenare e tenere d'occhio il bimbo, immagino.
Diciamo che se è un compito dato va benissimo, ma queste indicazioni spesso vanno date nel disegno libero e quello è il problema.
Esistono dei consigli per imparare a disegnare per gente traviata?
Ragazzi io disegno bene ora perché mi lasciavano fare le galline verdi e le mucche viola,inseguite sempre i vostri sogni hahaha
"Andiamo a prendere i fondali di steven universe"
*sbatte la mano sul tavolo* SONO QUI PER QUESTO
Da piccola avevo delle matite colorate talmente brutte che quando ho avuto i miei primi Giotto mi sembravano una roba stratosferica 😂 Hai presente quei colori che graffiano il foglio, ci sono grumi di pigmento tipo farina di polenta, poi arriva quella parte dove il pigmento praticamente scompare e devi consumare quel bianco-trasparente-giallognolo prima di poter tornare a colorare? Non ricordo che accidenti di marca fosse, ma con il senno di poi erano deprimenti. Per me andavano comunque da dio, perché io disegnavo 10 ore al giorno e avrei disegnato pure con l'erba sui sassi. Ok, onestamente facevo anche quello 😁 (Da più grande ho fatto l'errore di credere a chi mi diceva che l'arte è una perdita di tempo e me ne pento tantissimo).
non voglio fare la sapientina ma l'acqua è blue, ma in un bicchiere è troppo poca per notarlo. Hanno osservato che l'acqua pura è leggermente blue, poco poco.
Forse è un po' fuori contesto con la live, ma mi è venuto in mente che una volta alle elementari, in prima, ci avevano dato un foglio con stampate delle figure e c'era scritto di colorare solo delle date figure, ora non ricordo precisamente, io colorai quelle figure e ci misi pochi minuti a svolgere la consegna, però poi mi stavo annoiando a stare lì senza fare niente così cominciai a colorare con i colori che preferivo le altre figure, quelle che non erano da colorare, appena iniziai a colorare le altre figure la maestra mi fermò
Fa ridere che la scritta Good Coloring ha un baloon attorno a forma di nuvoletta, ed ha degli effetti verso i bordi con dei colori blu e rosa a semicerchio, son tutti distanti dal contorno, hanno una forma differente dal contorno, e la Nuvola non è stata riempita di colore, quindi esattamente sopra ci sta un esempio che dimostra che tutto quello che sta sotto son regole infrangibii..., son pure rosa su una nuvola...
Cioè...
Scrivo qui perché mi sembra il posto più adatto.
Sono terribilmente curioso di sapere la tua opinione da diplomato di liceo artistico sulla carriera artistica di Hitler.
Che ne diresti di dare una chance a una live del genere? Sarebbe difficile tenere fuori la sua vita politica?
Ho provato a chiedere opinioni ad alcune mie amiche con il tuo stesso diploma, ma cambiavano a seconda che dicessi loro il nome dell'artista o no, quindi non so bene come farmi un'idea.
Leggo che anche i critici d'arte sono un po' divisi al riguardo, tra chi dice che non sa fare ritratti, ma sia bravo con l'architettura e chi dice che non sia bravo nemmeno in quello.
Poi con il discorso che hai fatto in questo video, vorrei capire quanto del rifiuto dell'accademia sia riguardo alla sua competenza pratica nel disegno e quanto sia sulla sua malinterpretazione del concetto di arte.
Io da piccola non disegnavo mai porte e finestre alle casa, la mastra (che non era nemmeno della mia classe!) ha parlato con mia mamma dicendole che se nel prossimo disegno non le avessi messe mi avrebbe bocciata.
Io semplicemente immaginavo che la porta fosse di lato, e visto che non sapevo come farla non la facevo xD
Ti consiglio cartoni morti terrapiattisti... La parte del disegno del bambino è favoloso😂😂😂
Alle medie con un professore ho disegnato un vaso con dei fiori,stavamo facendo il puntinismo e l' ho colorato così,ci ho messo 3 lezioni per finirlo, l' ho incorniciato ed è a casa dei miei genitori assieme ad altri miei disegni fatti con diversi stili con quel professore...mi piaceva lui ci ha fatto fare diverse cose anche con la china.
scusa la domanda, ma ciò che si fa all'artistico in prima superiore è molto fondamentale? o durante l'estate è possibile recuperare e arrivare al livello di quelli che hanno fatto il primo anno?
Ho finito i 5 anni di artistico l'anno scorso, e ti posso dire che sinceramente si, il primo anno serve abbastanza. Voglio dire, se sai già disegnare a livelli buoni per studio personale è una cosa, e lì per sapere che livelli devi raggiungere dovresti confrontarti con quelli della scuola a cui vuoi iscriverti, possibilmente con anche il parere del prof. Altrimenti fatti il primo anno, non vergognarti, se passassi direttamente al secondo anno senza le competenze apprese nel primo rischieresti solo di non riuscire a stare al passo con gli altri.
@@stefano2122 è possibile recuperare d'estate col giusto impegno?
@@gerryscotti6724io anche faccio l’artistico.Se ti impegni molto c’è la fai.
Però imparare con insegnanti è meglio
Live stupenda
Parlerai anche dello schema dei colori complementari ?
Per colorare in digitale non si usano più i riempimenti... Si fanno "pennellate semitrasparenti con la penna grafica su più livelli
Ti adoro
Ho potuto recuperare la live solo oggi e mi ha fatto ricordare di un episodio di quando ero piccola. Avevo sugli 8 anni e dovevo fare un vaccino, per distrarre i bambini che avevano paura degli aghi avevano dipinto una fattoria al tramonto su una parete e il cielo dunque era sui toni del rosso. L'infermiera mi chiede di che colore era il cielo e io ho risposto che era rosso e l'infermiera si è stupita perchè mi ha detto che la maggior parte dei bambini diceva che il cielo era azzurro, anche se gli veniva chiesto di dire il colore di quello sulla parete.
Ora che ho riflettuto su quanto detto nella live mi è ovvio che i bambini dicevano che il cielo era azzurro perché forzati a disegnarlo così.
Devo mettere in pausa il video perché devo andare a prendere la prole… ma lo giro alla mia grande perché vuole fare la fumettista 😁 (è in quinta elementare 😂)
Secondo me non è concettualmente sbagliato insegnare una teoria del colore "sbagliata" (per poi correggerla col crescere della capacità di comprensione)
è un po' lo stesso concetto per cui non si parte insegnando Einstein ma si procede attraverso Galileo e Newton.
È complesso da spiegare, i percorsi a pezzi li fai nelle scuole come l'artistico, ma se ad un bambino limiti ogni espressività, soprattutto in campo artistico dando regole come quelle dei colori o del colorare nei bordi il bambino propenderà crescendo a perdere di fantasia e creatività, e diventando più rigido, va bene quando le basi vengono date quando si è già ragazzi più maturi ed in grando di comprendere.
Frequento l'accademia di belle arti e ti assicuro la prima cosa che dicono e dimenticarsi ogni regola o preconcetto precedentemente imparato, è limitante a livello artistico. disegnare/ dipingere è un qualcosa che va oltre alle regole, è un gioco.
Io sto facendo le medie e la mia prof d'arte ci tartassa con il fatto che dobbiamo imparare a disegnare in modo non stereotipato
Ma poi vogliamo mettere in dubbio il senso di espressività che dà fare qualsiasi cosa del colore che vuoi e che percepisci, o che vuoi far percepire? L'arte è libertà anche per questo
Mio disegno da bambina: una grossa macchia nera che ho indicato come "chiesa" 😂 quando sono diventata figurativa ho iniziato a disegnare fumetti in cui antopomorfizzavo i miei gatti (avevo 5/6 anni) ma non coloravo perché mi avevano convinto di non saperlo fare bene, allora non lo facevo. Ho ricominciato a colorare per conto mio a 13/14 anni, migliorando a 16. A scuola avevo 6 di arte e immagine, fuori mi hanno sempre detto tutti che disegno bene, anche perché passavo davvero TANTO tempo a disegnare.
Enrico consiglieresti un buon libro per la toria del colore per piacere?? Sono un aspirante artista mi sarebbe utike
Inizia con quella di Goethe
1:41:04 la mia vita da concept artist, a casa ho colori Maimeri, promarker winsor, pastelli caran d'acheed, album da disegno costosi, diversi poi della Fabriano, ma roba che può costare anche 30 euro a foglio... poi con 12,5 euro prendo 80 fogli a4, 12 pennarelli colorati e 4 pennarelli neri da Tiger ed uso principalmente quelli XD.
2:44 io non l'ho mai usato e a dire la verità non sono mai andato all'asilo
Io mi sempre sentita diversa quando disegnavo. A me piace disegnare se non ce nessuno che lo deve valutare, visto che o uno stile astratto. Quando devo colorere nei bordi o robe cosi lo iniziò ad odiare, non lo sopporto. Alle medie sono stata obbligata a fare disegni realistici e colorare nei bordi una cosa che o odiato
Ma se ( ovviamente concordi ) potresti fare una spiegazione della teoria del colore? ( So che è un bordello infatti per quanto mi riguarda mi puoi pure dire "NO" )
disgrafia non centra con disegnare male :) io so disgrafica ed è da tutta la vita che disegno, è proprio il mio campo
Idem, non ha molta attinenza
Asilo: ho colorato una montagna di blu, perché in lontananza le montagne che vediamo le vediamo tendenti al blu/azzurro per via dell’atmosfera, ciò per cui m Leonardo Da Vinci viene ricordato, la resa dell’atmosfera, io invece mi so presa il cazziatone ☠️☠️☠️ perché in realtà avrei dovuto farle marroni/verdi
2:58 io sono un artista dsa ho sempre disegnato, ma nessuno dei miei disegni scolastici rispetta sto grafico e andavo a scuola nel 2000.
Poi a me piaceva disegnare solo cibo 😅
Ricordo ancora alle medie che durante un compito per disegnare palazzi in prospettiva con gli alberi (doppia fuga) ho disegnato in cielo degli ufo 😂
18:33 l'acqua è la cosa più difficile da disegnare...
Ricordo che odiavo il momento del disegno, perché non ero brava, avevo anche una pessima grafia (e poi le maestre in quarta elementare si sono rese conto che non mi avevano mai insegnato a tenere correttamente la penna/matita) comunque tuttora non ho idea di come disegnare qualcosa e se ci provo mi snervo da morire
In realtà il blu e il rosso son veramente colori contrari ma è spiegato malissimo da chi vuol parlare senza sapere e quell'argomento riguarda le frequenze dei fotoni, in base alla temperatura, nel senso che a basse temperature il colore tende al rosso, da circa i -173c° Salendo verso i 9727c° si inizia a vedere il Blu, perché richiede frequenze davvero elevate, e infantti si tende sempre per questo a dire che il colore più debole è il blu, motivo per cui il Mare nei fondali tende sul Blu, mentre il Rosso è il colore più acceso e forte, insomma, son discorsi complessi, ma i colori vanno valutati in base a 3 fattori
Fattore Luce (In base alla temperatura hai un colore)
Riflesso (Se il colore prima viene filtrato e poi raggiunge il tuo occhio tutto si inverte e i colori più forti tendono a fuggire mentre quelli più flebili vengono assorbiti o almeno tendono a sparire insieme alle loro troppo elevate frequenze..., dipende poi di cosa si parla)
Filtrati ( Se devono attraversare un materiale e raggiungere l'osservatore oltre il materiale, spesso proprio per la potenza del colore o la debolezza... abbia un vantaggio o svantaggio nel filtraggio di tale colore)
Io disegnavo scarabocchi ed ero felice perché odiavo disegnare e soprattutto colorare era noiosissimo, non mene importavano le punizioni e pensavo che era inutile perché non mi aiutava ad ricordare ma solo ad odiare i compiti, che per ogni cosa chiedevano un disegno. scienza disegnare un albero lo iper esemplificativo e ogni volta mi dicevano di rifare il disegno e ripetendo lo stesso errore fino a sfinirli, ma chi me lo fa fare e più veloce lo facevo e meno mi annoiavo zero fantasia solo perdita di tempo.
Quanto mi piaceva odiarli era la mia arte😂
Io ho fatto la tesi sull'evoluzione grafica nell'infanzia e sono dislessica e disortografica
Però avrei solo una piccola obbiezione, non erano proprio in grado di disegnare realisticamente e tridimensionalmente, oggi copiando una foto con anni di esercizio riusciamo a comprendere la tridimensionalità , ai tempi non esistevano tecniche e magari i modelli "persone importanti" non posavano tutti i giorni lasciando gli artisti andare anche a mente , le tecniche sono evolute nei secoli poi chiaramente l'ostentazione della bellezza magari castrava ancora di piú il realismo facendo correggere i difetti a mente , per non parlare degli strumenti utilizzati, l'obbiettivo era il realismo
spetta, stai mescolando un po' di cose 😅 gli impressionisti favevano le ombre blu perchè per la prima volta si rendono conto che le ombre fuori sono blu. questo perchè abbiamo un atmosfera, e le ombre (le parti che non vengono illuminate dal sole /luce diretta) vengono illuminate dalla luce indiretta della volta celeste che contenendo ossigeno appare blu e di quel colore illumina le ombre. sulla luna dove non c'è atmosfera le ombre son nere, cosi come grossomodo in casa con luce artificiale. ergo i bambini disegnano le ombre nere perchè è banalmente il modo piu banale di osservare questa cosa nella vita reale 😜 su tante cose hai ragione, ma altre son piu complesse di come le spieghi 😅
Direi, non è un esperto, è un essere umano.
@@fawnflying4215 certo, si fa notare proprio perchè lui stesso in questo momento si è assunto l'onere di spiegare. peraltro neanche io l'avevo capito ai tempi, ma per capire l'impressionismo serve conoscere la nascita dei pennelli industriali e dei tubetti di colore, che permettono ai pittori di uscire dagli atelier e appunto, di scoprire che le ombre fuori sono blu... è stata un esplosione di modernitá e di scoperte 😁
perché sono stato bullizzato all'asilo
da allora solo disegno tecnico e astratto
Enrico: la mina HB fa schifo, è la peggiore per disegnare
Il mio professore alla comi, scuola internazionale professionale di arti visive e fumetto che ci fa usare proprio la HB per disegnare durante tutto il primo anno e io che ancora adesso uso una HB per disegnare a matita nel tempo libero perché mi ci trovo bene: 🙄😳😲
Io che all'asilo facevo gli omini con una riga orizzontale sopra la testa e la maestra:
"Che bravo gli hai fatto anche il cappello"
"No quelli sono i capelli"
"Ma no è un cappello"
🙄
Il secreto è la pratica.
29:37 Ricordo quella cosa del colore e... Mi sono sempre trovato in una assurdità: io il vestito lo vedevo di un marrone/arancionato e celeste sbiadito. Cioè non bianco e oro né nero e blu. E campionando l'immagine veniva fuori che io vedevo i colori esatti dell'immagine.
Ma la vera assurdità è che ogni volta che ne parlavo con qualcuno questi mi rispondeva "Eh allora tu lo vedi bianco e oro come me!" No! Io lo vedo celestino e arancione!
Queste cose le dovrebbero dire tutti, non sarebbe dovuto esser fatto un video sull'argomento, mia opinione. Io ho sempre disegnato come volevo, mi spiace per chi è stato abituato diversamente. Questo è anche il mio campo(passione) ma purtroppo come vedo pure nei commenti che lo confermano(anche se solo ora, io lo avevo notato da molto tempo prima) hai questa tendenza a mostrarti un po' saccente/arrogante. Buono se alzi l'autostima di alcuni, ma in realtà qualunque disegnatore potrebbe dire cose simili sulla libertario creativa.
fai una live sulla teoria del colore? Ti prego, ora voglio sapere
Ci a ragione