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CASCINA PELLERINA ABBANDONATA

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  • čas přidán 8. 06. 2024
  • La cascina prende il nome dall'antica "via Pellegrina", la via Francigena, che passava nella zona anticamente detta della Pellarina o Valle Pellerina, in cui si trovava anche un guado della Dora, tuttavia non fa parte del Parco omonimo, dal quale la separa la via Pietro Cossa.
    Inizialmente semplice "grangia" seicentesca a pianta rettangolare, nel tempo divenne una cascina a "corte chiusa" con l'aggiunta di vari fabbricati, e ha una superficie di circa 2500 mq; da tempo è in disuso, mentre i suoi terreni di circa 380mila mq (100 "giornate piemontesi") sono in affitto a privati.
    Anticamente parte dei terreni dei fratelli Beccuti, feudatari di Lucento, passò in seguito al marchese Carlo Camillo Tana di Verolengo (in alcune mappe è chiamata "Cascina Tana"), sino ad arrivare all'attuale proprietario, l'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista.
    Nonostante sia una delle più antiche della città, e faccia parte della storia cittadina essendo stata, data la vicinanza alla zona di Lucento, anche teatro di scontri durante l'Assedio del 1706, si presenta molto trascurata e in cattive condizioni di conservazione.
    Da tempo è in corso una trattativa tra il Comune e la proprietà per acquisirla, ristrutturarla e includerla nel Parco, destinandola ad attività sportive, ricreative, agricole, con la creazione di un percorso ciclabile sul lato sinistro della Dora Riparia e la creazione del "Museo della Storia dell’Ospedale San Giovanni".
    ( INFORMAZIONI PRESE DA INTERNET)

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