Se una persona dimostra cattiveria, dimostta anche la sua inadeguatezza e i suoi difetti. Poi, se due persone baruffano, hanno entrambe un problema. Insomma, io ne sono uscito parzialmente capendo alcuni comportamenti delle persone per riuscire a passarci sopra senza farmi coinvolgere troppo
Siamo tutto, tanto e sempre. Quando mai ti fai vedere volenteroso e capace! Vieni messo in un angolo!!! Io a 32 anni pago ancora le conseguenze per essere "troppo".
Pensavo di essere sola e strana fino ad ora. Ho trovato questo canale e leggo quello che scrivete. Finalmente trovo qualcuno come me. Ho lavorato per anni in ufficio: ho passato quegli anni come se fossi sempre in lutto. Da anni ora lavoro da casa come web designer, da sola, ho solo pochi contatti con i clienti, e sono finalmente felice.
Sono un artigiana. Quando lavoravo per altri stavo male. Non potevo ricaricare e gestire i miei tempi. Un delirio. Ho trovato il mio equilibrio da quando lavoro da sola in un posto tutto mio. Poco contatto con la gente, ma soprattutto uno per volta, instaurando spesso relazioni un po più in la del rapporto cliente-venditore . e ora sto bene. Guadagno poco, ma la mia serenità non ha prezzo.
Questo video mi ha davvero sollevata...molto spesso non mi sento normale perché per un giorno che sto a contatto con altra gente, poi ho bisogno di 3 giorni (in realtà anche di più se potessi) in completa solitudine e silenzio...Mi stresso facilmente quando ho a che fare con gli altri, mi sento spesso un rottame vivente, sto bene solo quando sto da sola...ma questo non è accettabile in una società come la nostra
@@irenegruarin4954 Sì sto facendo la stessa cosa ultimamente e devo dire che funziona! 😉 mi sento con molta più energia disponibile per i miei progetti
Stessa cosa per me. La gente "mi asciuga", come dico sempre. Mi prende l'energia. Dopo un giorno in mezzo alla gente, mi devo prendere un paio di giorni sola. Lavoro da casa da sola ora. Tutti hanno sofferto i lockdown. A me non è cambiato nulla...anzi ..
verissimo. Io ho 55 anni e dopo varie terapie tra le quali quella cognitivo comportamentale per 10 anni che ancora sto seguendo, finalmente sto cominciando a prendermi i miei spazi per compensare. Sul lavoro e' un po' più difficile, l'ansia spesso prende il sopravvento e non riesco a farmi capire. Mi fa molto piacere che ci siano persone come me. Pensavo di essere solo problematica. Grazie per i consigli ❤❤❤👍👍
Ho scelto di lavorare stirando a casa. Da anni mi perseguita il senso di colpa e di inettitudine per essere incapace di lavorare normalmente in mezzo agli altri. Pensavo di essere malata e problematica. Ed ora scopro di essere una normalissima meravigliosa PAS. Piango dal sollievo. Grazie dottoressa. Grazie infinite
Ciao Elena. Ti ho scoperto da poco e mi hai aperto un mondo. Ho letto il libro di Federica Bosco e anche quello mi ha dato tantissimo. Ho capito di essere in corrispondenza di un nuovo inizio. Sono agitato ma anche ottimista. Per la prima volta sento di aver trovato una chiave di lettura stimolante fondata su elementi che mi appartengono profondamente, oltre al fatto di poter pensare di non essere solo e sbagliato, ma parte di un ampio numero di individui. Per quanto riguarda il lavoro io assisto anziani in una casa di riposo. È un lavoro che mi mette a dura prova per il carico emotivo, fisico e psicologico. Se riesco a vivere con buona propensione il decorso degli ospiti fino alla loro morte, invece ho enormi difficoltà a causa della frenesia, della fatica e del rapporto con uno staff praticamente solo di donne e di superiori portatori di un'immagine svilente di noi semplici operatori, nonostante il nostro enorme coinvolgimento e contributo e il fatto che lavoriamo per pochi soldi e con un calendario lavorativo iperframmentato. Spero di riuscire a trovare le condizioni interiori e la consapevolezza per cogliere nuove opportunità, anche se sono molto provato, soprattutto dopo lo tsunami coronavirus. Un abbraccio a te e a tutti i pas che seguono il canale. In bocca al lupo a tutti nella sfida difficile e preziosa che ci spetta! 💚💛
Io è proprio grazie al libro di Federica Bosco che due anni fa ho scoperto di essere altamente sensibile... Quando l'ho comprato mi ha colpito il titolo, "Mi dicevano che ero troppo sensibile", perché racchiude un po' la mia vita e mi incuriosiva, ma non mi aspettavo assolutamente che mi si aprisse un mondo e che l'alta sensibilità fosse un tratto caratteriale e genetico. Lo consiglio a tutti gli altamente sensibili: così come esiste il comfort food, quello di Federica è un comfort book.
non mollare , gli ospiti hanno bisogno di chi li accoglie col cuore. grazie x la tua testimonianza mia madre era una OSS e lottava come una tigre , turni pazzeschi per fortuna è andata in pensione prima di questa follia pandemica post covid
Mi riconosco tantissimo nelle tue descrizioni, ma vorrei rassicurare: si può fare anche a 50 anni. Io ne ho 49 e dopo 23 anni di insegnamento, ho dato le dimissioni. Mi rendo conto ora che la fatica improba che facevo, pur amando follemente il mio lavoro e il rapporto con i ragazzi, dipendeva da questo mio tratto caratteristico. Ho stretto i denti finchè ho potuto, poi persino l'eccessiva empatia nei confronti degli studenti mi sopraffaceva, impedendomi di essere oggettiva e di avere il giusto distacco. Un drenaggio emotivo che non potevo più permettermi, avendo anche la responsabilità di 4 figli. Ora sto rinascendo e ho capito che la modalita migliore per me è quella della freelance, mentre avevo sempre pensato il contrario!
Ecco credo che mio figlio faccia fatica x questo motivo ,c'è troppa competizione, che a lui non interessa ,anche nelle relazioni, come del resto io faccio fatica, perché la gran parte della gente è sempre lì, a competere Però purtroppo non si può stare senza lavorare ,mio figlio questo lo deve capire, lui lavora x un po e poi molla. Quest'anno è anche stato sfortunato, frequentava un corso x la campagna fiscale, poi col fatto del covid è saltato tutto Va be speriamo
La ringrazio dottoressa , ho accettato e compreso la mia ipersensibilità come un dono solo da meno di due anni prima credevo fosse un difetto grave , inabilitante al punto di accettare umiliazioni e violenze psicologiche da un ex marito e non solo , di essere sempre al servizio degli altri . Mi sono sentita sempre diversa e spesso fuori posto sicuramente per essere resciuta fai 2 /14 anni senza genitori , famiglia , qualche anno con o miei fratelli, le regole ferree , il sacrificio ad oltranza , il porgere l’altra guancia e tanto altro mi hanno portata ad essere ciò che sono oggi . Un divorzio dopo 19 anni rinunciando al mantenimento, casa pur essendo ora di nuovo senza lavoro , soldi un compagno ma sono io e arriva il compagno giusto . Ho superato solo ora l’abbandono ( anche se ho lasciato io il mio ex , sono stata brava ),il rifiuto , l’attaccamento, la convinzione inconscia di non essere meritevole d’amore .per cui ero già fortunata ad avere quello che avevo , errore .Ho sempre studiato ed ora ho ripreso la mia formazione col fine lavorativo , ovviamente nel sociale soprattutto con anziani pur avendo un’abilitazione all ‘insegnamento. Ho avuto sempre la grande dote di leggere nelle persone, di vedere quello che loro non rivelavano a se stesse , spinte nella loro autenticità e per questo mi sono sentita dire non di rado che con me non si poteva parlare, che poi chissà cosa ne facevo . Io la chiamo la dote di riconsegnare le persone a se stesse e non è che io vedessi in loro qualcosa di brutto anzi , sempre il lato migliore spingendoli ad essere autentici ma la verità, come lei saprà meglio di me , che se si sceglie di essere finalmente se stessi bisogna mettere in discussione tutto ciò che si è fatto ( senza per questo eliminarlo per forza ), le credenze e le memorie limitanti .Sono solare , ho una grande capacità comunicativa, un linguaggio abbastanza articolato ma poi arriva sempre quel momento che devo ritirarmi , come la tartaruga ma oggi che riconosco il mio valore , il valore di questa mia qualità non cerco più riconoscimenti esterni , accettazione, accoglienza viene naturale fa chi risuona con me . Pochi ? Non importa . Ho imparato a dire no , a priorizzarmi , a proteggermi continuando ad amare gli altri ma esigendo un equilibrio tra il dare e l’avere .Grazie 🙏🌈
Da quando mi sono licenziata per diventare freelance e lavorare in solitudine e solo da remoto, sono ri.na.ta. Avessi capito prima, avrei somatizzato meno le sofferenze e avrei coltivato più bellezza intorno a me. Felicissima di avere scoperto questo canale e di non essere la sola ad avere questa attitudine tendenza. Spero di conoscere altri PAS.
Sono una cantante è un dono che madre natura mi ha regalato. Se mi aspetta un evento una festa una serata di lavoro vado in agitazione ,sto male nessuno mi può parlare sto a letto fino allora di partire. Ma.... quando salgo su un palco mi trasformo , guarisco, nn sono più la persona che ho lasciato... sono un camaleonte. Poi quando mi ritiro devo avere 2gg in isolamento totale... sn ipersensibile da anniiiiii...della serie io mi basto 😳
Sconsiglio il front office in hotel.. Mi ha causato troppi problemi, ora ho smesso x la mia salute e non riesco a capire che cosa sarebbe più adatto a me, un lavoro che non mi faccia ammalare. Ho sempre saputo di essere ipersensibile, questa cosa rende la vita molto più difficile.. Mi sono sempre sentita un'estranea e nessuno mi ha mai capita. Non è semplice vivere così
bea scusami rispondo solo adesso. Sono d'accordo con te io lavoro in relazione continua ma la mia realtà è completamente gestita da me, con qualche bravo collaboratore, ma ho busogno di essere sola.....capisco quello che dici. Ti abbraccio
Secondo me la solitudine non ti gratifica ......stando assieme ad altre persone ti metti a confronto conoscendoti imparando a gestire la tua sensibilità
inizierò a lavorare come care viver: aiutare le persone più fragili nell'affrontare i compiti quotidiani (spesa, andare in banca, pagamento bollette, andare dal medico ..). lo farò part time. affiancherò anche i pazienti oncologici ad affrontare le loro terapie. so che farò bene questo lavoro perché è insito in me aiutare gli altri. e poi canto. la musica è vita per me ...
Ma è una cosa stupendaaaa 😍 praticamente anch'io mi sento portata per lavori dove aiuto qualcuno (senza sostituirmici ovviamente), però al tempo stesso ho bisogno dei miei spazi vitali e di tranquillità. Altrimenti ansia, stress o addirittura burn out 😭
Credo che la cosa più difficile sia fare capire agli altri (anche) questa importante esigenza che abbiamo. Nell ambito lavorativo mi è spesso capitato che questa condizione fosse fraintesa con la mancanza di voglia di lavorare, l opportunismo o l essere viziati ecc.. Generando solo ulteriori frustrazioni. Personalmente non voglio lavorare in mezzo ad altre persone o a contatto diretto con colleghi per i motivi ben noti a noi, ma che ahimè sfuggono al resto de mondo...
Grazie dott.ssa Elena, Dio la benedica. Finalmente non mi sento solo, non mi sento strano. Sto iniziando a volermi bene. Prima odiavo questo mio dono...perché non lo conoscevo.
Sto facendo un percorso di studi per diventare un’attrice. Sin da bambina sono stata ferma sua questa idea e tutt’ora mi sto rendendo conto che è la mia strada. Ora ho compreso di essere una persona altamente sensibile e ne sono veramente contenta perché ho sempre ritenuto che la mia sensibilità fosse un difetto. Invece per fortuna la mia visone sta cambiando, grazie anche alle persone che sto incontrando in questo percorso di recitazione e che mi stanno facendo capire che il mio è un dono. Devo solo accettarlo e viverlo!❤
grazie del video! io ho 40 anni e per me è una questione ancora abbastanza dolorosa, perché difficilmente reggo un lavoro per molto tempo, per una serie di questioni. Sono un artista e finalmente ho capito che mi devo prendere cura dei miei talenti, perchè altrimenti mi troverei sempre a fare lavori pesanti che mi annichiliscono!
Non potrei lavorare in solitudine. Ho bisogno della relazione, per me è vita. Ho lavorato molto tempo in azienda e non ero a mio agio, per il clima competitivo che c'era intorno a me e che si contrapponeva al mio desiderio di collaborare. Da qualche anno invece ho trovato un lavoro che mi piace moltissimo: insegno alle scuole superiori. Non c'è competizione, decido in autonomia come gestire la didattica ed è utile la mia capacità empatica per comprendere quello di cui i ragazzi hanno bisogno. Quando parlo con i genitori inoltre mi fa molto piacere ascoltare.
Grazie mille mi sono riconosciuta in tutto quello che hai detto! Io tendo ad isolarmi un po' quando Ho a che fare con persone che non mi comprendono,. Ciao
Laura cara il rischi più frequente di noi Altamente Sensibili è proprio l'isolamento. Scegli con cura le persone con cui relazionarti ma non isolarti. Ci sono tante persone in grado di comprenderti ed accoglierti. Ti abbraccio
Salve dottoressa, intanto voglio ringraziarla per aver aperto un canale in cui spiega in modo così estaustivo il nostro "piccolo grande" problema. Essere ipersensibili non è per nulla facile, soprattutto se sei nato e cresciuto da una famiglia narcisista che pensa solo a un posto di lavoro orientato al guadagno. È da quando sono piccola che mi piace scrivere e leggere, ma "sento" di dover aiutare le persone. In questi giorni sto riflettendo molto su questo. Essendo io un' introversa, avrò bisogno di lavorare in un luogo meno affollato possibile.. Il contatto con la natura mi rilassa moltissimo e se posso sfruttarla per aiutare, perché non dovrei aprire un giorno un' erboristeria accogliente, silenziosa come una biblioteca? Tutte le volte che passo nell' erboristeria della zona dove abito mi sento a casa..mi chiama il profumo intenso delle erbe e delle spezie. Ho scritto ciò perché magari può sempre servire agli altri per comprendere meglio le loro attitudini. 😊 Ciao! E un bacio a tutti/e i/le P.A.S
Credo di essere anch'io ipersensibile ma purtroppo il lavoro che faccio non l'ho potuto scegliere. Prima della grande crisi del 2008 ero su questo punto di vista cioè quella del lavoro, una persona serena e tranquilla. Subito dopo la scuola nel 2003 ero riuscito a trovare posto, pur se a contratti precari, in una multinazionale prima fornitrice di pezzi di carrozzeria per la Fiat. Pur se era un lavoro monotono di catena di montaggio mi ero creato la mia zona di confort. Data la giovane età subito ero diventato abile nella mia mansione e le 8 ore in piedi non mi pesavano affatto. Ansi i turni di lavoro mi sembravano che volassero senza avere sorprese e potevo dedicare il resto della giornata a altro. Purtroppo nel 2008 con la crisi mondiale questa multinazionale ha chiuso parecchi stabilimenti tra cui il "mio". Da lì è iniziato il mio calvario. Tutti lavoretti qua e là senza nessun tipo di tutele ecc ecc ecc. Fino a che ho incontrato un amico camionista che mi consiglia di prendere le patenti superiori. Mi disse che nel suo settore il lavoro non manca mai ansi si è in forte sottorganico dato che persone disponibili a fare quel lavoro non c'è ne sono. Con l'aiuto economico dei miei genitori e dei miei nonni più tanta forza di volontà nello studiare e nel prendere confidenza con mezzi di tale dimensioni ho preso tutte le patenti dalla A alla D compreso le abilitazioni professionali. Devo ammettere che ho subito trovato lavoro ma ho capito il perché a nessuno piace. La zona di confort che avevo in fabbrica qua non c'è nemmeno l'ombra. Tutto è una scommessa anche semplicemente per andare in bagno. gli stimoli da far venire l'ansia sono all'ordine del minuto non del giorno. Traffico, ore e ore di attesa negli stabilimenti, mancanza di tempo libero, spesso ci si ritrova in centri abitati dove neanche una apecar riesce a passare con un mezzo lungo 15 metri perché quel cavolo di cliente proprio la è andato a aprire. Vivere per settimane intere in isolamento lontano dagli affetti e dagli hobby, invece per chi fa i "locali" cioè per chi non dorme in camion ma la sera rientra comunque è impegnato minimo 12 ore ma si arrivano tranquillamente anche a 14/15 ore al giorno. Insomma si è continuamente sotto stress. La soluzione di cambiamento almeno nella mia zona non ne vedo visto che fabbriche e aziende non c'è ne sono, quelle poche che ci sono per entrare è difficile e comunque non garantiscono lavoro costante ma un mix di cassa integrazione. L'autista su questo punto di vista non ha problemi. Contratto a tempo indeterminato, lavoro continuo tutto l'anno, ferie, tredicesima, quattordicesima ecc. L'unica cosa che bisogna avere la forza e la capacità di affrontare le sfide. Purtroppo il mondo non è tutto rose e fiori dobbiamo farcene una ragione.
Io lavoro in un call center e devo dire che ho trovato la mia dimensione. Lavoro per 6 ore al giorno e per il resto sto a casa con il cane e con i miei hobby e - soprattutto all'inizio - non mi negavo un riposino o anche solo stare a letto a leggere. I clienti mi adorano e so come prenderli, non mi arrabbio mai! Quelle rare volte che succede però sto molto male e rimugino per giorni. Non esiste UN lavoro giusto, ma il proprio modo di affrontare le cose e crearsi un proprio mondo.
Grazie x aver condiviso, non lo sapevo, adesso ho un maggiore grado di cosapevolezza e soprattutto ho capito che non esiste un solo modo giusto di vivere e lavorare ed ognuno ha il diritto e la possibilità di scegliere quello più adatto a se.
Io ho scelto per passione di insegnare alla scuola primaria...ecco sarebbe perfetto se ci fossero solo i bambini, invece purtroppo alcune colleghe sono frustrate e isteriche..anche invidiose 😔 un ambiente di lavoro ad alto tasso femminile non dovrebbe essere più adatto alla sensibilità? Mi ero illusa, sto meditando di cambiare lavoro...con grande sofferenza
Mi. Trovo in un momento di depressione molto 😔e lei ha risposto con questo video le domande che mi faccio da sola , questo mondo sono ricoverata in un ospedale psichiatrico. Però ti ringrazio de ❤️ già domanda mio compleanno 🎂 questo video estato mio regalo 💝 ❤️💐
Lisuz d'altri tempi siiiiii una depressione a causa anche purtroppo a grande causa del lavoro sono stata presa in giro non pagata , in nero ecc e questo mi ha portato alla depressione grave certamente non solo questo ma diciamo che stata la cosa che mi ha pesato di più .
Ho fatto parecchi lavori differenti, sono giunta alla conclusione di aver più bisogno di donare la mia energia più della paura di essere svuotato o privato dell'utilizzo della mia energia. Non ho ancora capito a 30 anni esattamente quale lavoro io voglia davvero fare, ma devono sicuramente esserci i bambini e i giovani su questo ne sono certa!
Ottimo lavoro quello di orientare i giovani verso la professione più congeniale, sulla scorta del proprio assetto emotivo-caratteriale. Se fatto bene il futuro potrebbe essere quello di vedere adulti più efficienti e felici. A me sarebbe piaciuto tantissimo incontrare, infradiciottenne, una persona come te.
Da piccolo non sono stato seguito abbastanza dai miei genitori. Arrivato in terza media, feci la scelta più sbagliata della mia vita. Non sapevo cosa scegliere e presi l'alberghiero. In realtà volevo fare il liceo delle scienze umane ma non avevo i soldi per continuare gli studi universitari una volta terminata la maturità, così puntai su un professionale. Non sono mai riuscito a tenermi un lavoro, ho fatto di tutto: barista, cameriere, commesso. Ma c'è troppa gente furiosa e troppe richieste. Arrivo a esplodere dopo pochi mesi. Ho provato anche in fabbrica ma l'ambiente è rumoroso, frenetico e ultra competitivo. Spero di trovare una soluzione. Voglio essere indipendente entro il prossimo anno.
@@monicatonlazzerini2647 Con questa crisi sanitaria ho deciso di approfittare per cambiare lavoro e mi sono rimesso a studiare. Non ci torno più a lavorare in un ristorante.
Quello che penso sempre, è inutile raccontarsela, stare lontano dalle persone e dai loro continui giudizi è la cosa più salutare che ci possa essere... Purtroppo non possiamo non lavorare
Io sto bene solo quando non lavoro ma purtroppo non mi posso permettere di scegliere perché ormai ho quasi 50 anni e non sono mai riuscita ad uscire fuori dal turismo...settore in cui lavoro. Terribile vivere cosi....
Sono una PAS di tipo estroverso e mi sono sempre sentita a mio agio nello svolgere il lavoro di receptionist, ma solo in hotel di lusso. Clientela pacata, educata, ambiente silenzioso...nel tempo libero scrivo romanzi e poesie. Mi rispecchio quindi in tutto ciò che lei afferma. Molto utile il suo canale. Grazie.
Buonasera, ho scoperto da poco i Suoi video e La ringrazio molto, penso di essere un soggetto altamente sensibile e fin'ora mi son sempre sentita fuori posto, La ringrazio perché inizio a capire delle reazioni che prima non mi spiegavo
Io lavoro da 40 come Front Office della P.A. , ho sempre cercato di dare il meglio, ma ora non ce la faccio più. Se poi, ci si mettono anche i colleghi che tentano di manipolarti ed innervosismi...è durissima! Spero di andare in pensione il più presto possibile. Grazie per i suoi video, mi riconosco praticamente in tutte le situazioni trattate.
Nel mio caso di super-sensibile, trovo molto sollievo nel suonare il pianoforte a 4 mani, è come se facendolo finalmente mi sentissi collegata con chi suona con me: anche udire la mia voce mentre canta in un coro polifonico mi da la sensazione di rompere il mio isolamento costante...,peccato però che questi siano momenti rari, la giornata è lunga e pesante per me...
Sei stata chiarissima e trovo tutto vero quello che hai detto. Lavoro in un bar/pizzeria da 7 anni, sono sempre a contatto con molti stimoli aggressivi e col tempo impari a proteggerti ". Ma da quando ho scoperto la mia sendibilità ho trovato anche il mio talento iniziando a studiare per diventare operatore cranio sacrale!! Scoprirlo me ha reso davvero felice
Complimenti questo si che è un giusto orientamento! vedrai che grandi benefici ne avranno i tuoi clienti e quanta soddisfazione avrai tu. In bocca al lupo!
Elena complimenti perr il video.Ho pensato che solo io la vedo in questo modo,ma ho capito che non e cosi.Io amo il mio mestiere,,sono un infermiera,pero , adesso come adesso ,il posto di lavoro e diventato un campo di battaglia.....Il capo e gran parte dei colleghi non mi dicono che sono sensibile,ma che non ho voglia di fare,che mi devo adeguare,che mi devo spronare,che devo darmi da fare........Auguro a tutti i sensibili a trovare la via giusta per poter llavorare in santa pace ,e ha essere nello stesso loro stessi,senza dover andare in tilt oppure peggio a fare un infarto per lo stress....
Ciao Elena. Ho iniziato circa un mese fa un percorso di psicoterapia. Nel mentre ho fatto un salto a Milano per il bookcity ed ho visto il tuo evento alla quale non ho potuto partecipare. Però è stato proprio leggendo la descrizione dell'evento che mi sono riconosciuta in ogni cosa che dicevi e lo pure fatto leggere alla mia psicologa. Ti ringrazio davvero tanto perché ora ho questa importante scoperta in più su di me con la quale dovrò affrontare il mio percorso di psicoterapia. Mi hai veramente aperto un mondo....ed è bastato un evento Facebook! Grazie
Gestisco un beauty center da sola. Tutto il giorno a contatto con le persone.Da perfezionista lo stress è altissimo e costante.La sera mi rifugio a casa in pieno relax e solitudine con il mio micio. Ne ho estremo bisogno.In passato ho lavorato con colleghe...Mai più.Un covo di vipere invidiose e superficiali. Come dico io non sono per tutti.
Gentile dott.ssa Elena, non sempre il lavoro che si svolge è la diretta conseguenza dello studio universitario. Io ho scoperto di essere pas grazie a questo canale. Svolgo un lavoro a stretto contatto col pubblico per tante ore. Non è sempre possibile, anzi non lo è quasi mai, concedersi il momento del download durante il lavoro.Anzi quando si è a lavoro spesso si è in fase di stress adrenalinico continuo. Il lavoro è sacro al giorno d oggi x come vanno le cose.in questi casi che strategia usare? Un'ultima cosa, dato ke la musica è una cosa che mi piace moltissimo, penso agli artisti come dice nel suo video che sarebbe un lavoro ideale per un pas. Sono parzialmente d'accordo perché anche l'artista oltre a coltivare privatamente la sua arte si deve confrontare sempre col pubblico quindi anche in questo caso siamo di fronte ad una iperstimolazione.
Finalmente una persona che mi capisce veramente.. Sì sono molto selettivo e sensibile...Ho una creatività molto spiccata e non ho pazienza come una volta.
video utilissimo, io ipersensibile, ho sempre pensato tutto quello che tu hai detto, ma sentirlo da un professionista è diverso . Purtroppo non ho la possibilita0 economica di aprire un impresa, quindi posso solo trovare un lavoro in solitudine.
Buongiorno,grazie,io ho 53 anni enon capivo perché stare in contatto con diverse persone mi toglieva energia,ora evito la folla,faccio la medium e sto bene in isolamento e alle volte con persone che sono leggere e comprensive
Brava dottoressa mi stai aiutando tantissimo a comprendermi e ad amarmi ti voghio bene per tutto laiuto che ci dai in condizzionatamente infinitamente grazzie
ho lavorato x 25 anni..con persone disabili adulte...molto.coinvolgente...tragici i primi.anni ...dove le mie energie erano praticamente succhiate.....ora son in pensione da due mesi...e honscoperto.grazie a Lei do essere Pas...e allora si spiega tutto.i!
Ho scoperto da poco il suo canale ma soprattutto che la mia indole caratteriale fosse finalmente riconosciuta. Grazie, approfondirò. Oggi ho imparato che il mio entusiasmo nel lavoro, visto dagli altri in maniera anomala, chiamasi iperstimolazione. Vado fiera della mia sensibilità ma è stata ed è tanto limitante nei contesti sociali. Spero in un valido aiuto.
Il lavoro è un diritto e non può essere un dovere. Si può non lavorare pur che impegnandosi ad esser buoni cittadini e di rispettare le regole la gente tutta possa ricevere un reddito di base che ti permetta di sopravvivere. Così non solo non ci troveremo personale non adeguato ma anche il lavoro inizierebbe ad essere serio, senza per forza impiegare tutti tanto per tenerli occupati... c'è pochissimo vero lavoro e troppi pseudo lavoratori. Le persone sensibili o giù di lì, certamente, se vogliono vivere oltre che sopravvivere è meglio che trovino aiuto, una guida per capire che tipo di lavoro sia adatto ad ognuno di loro senza l'ansia di restare senza lavoro perché, ripeto, dovremmo tutti avere la scelta di lavorare e non per forza farlo, ci sono anche altre persone più disagiate dei sensibili ecc...specie in questi tempi lavorare è un incontro al ring. Per cui nulla...non è un dovere ma purtroppo siamo tutti convinti che debba esserlo.
Questo concetto del trovare spazio per scaricare gli imput esterni, per poter fare le cose, secondo il proprio ritmo personale, è azzeccatissimo. Ho fatto vari lavori al contatto con più persone, e se, da una parte c è il piacere di interagire con gli altri, dall altra parte si arriva, inevitabilmente alla saturazione. Spesso e volentieri, problemi con colleghi o datori, che non hanno la capacità di " vivere" l'ambiente lavorativo. Cosa che invece l' altamente sensibile riesce a fare, ma dove spesso investe energie, rivolte ad un benessere collettivo utopistico, a discapito del proprio. Risultato? Ho 43 anni e non so ancora dove indirizzarmi.
Ma per chi non puo' avviare un'attività in proprio e deve lavorare in azienda, come si puo' fare? In ambienti fatti di relazioni frustranti, in cui la sensibilità è percepita solo come debolezza e mai come un valore....l'alternativa è solo cambiare lavoro? O si possono mettere in atto dei meccanismi di protezione?
Lavoro con il pubblico ora in una azienda più grossa. Con un titolare veramente tremendo. Dico che si può assolutamente fare...basta ritagliarsi uno spazio proprio come dice la dottoressa. Io scrivo leggo ho una pagina insta in cui parlo di libri poesia e cinema. Quello aiuta...io faccio il commerciale e lo amo. Entrare in empatia col cliente oltre che vendere mi aiuta tantissimo mm i emoziona ogni giorno e non vorrei fare un lavoro apatico o solitario preferisco sempre le emozioni ancora alla solitudine.
L ideale sarebbe lavorare con un team di persone a noi simili che solitam sono estremam corrette....quindi con persone con cui puoi parlare ed eventualm interscambiarsi...poi magari si ricambia il favore.....solitam le persone PAS sono molto collaborative e corrette.....a me è capitato di essere a stretto contatto in magazzino con un mezzo avanzo di galera....non scherzo....e giuro che dopo circa tre anni stavo scappottando malamente....x fortuna che ho chiesto ed ottenuto un cambio di reparto cosi me ne stavo x gli affari miei e lavoravo molto meglio.....provate a vedere se all interno delle vostre realtà lavorative ci sono almeno qst possibilità......1 bacio.......
@@francescocaiaffa5389 bravo ottimo consiglio io mi facevo problemi a farmi rispettare e a soddisfare le mie esigenze...poi con gli anni ho imparato. E ora sono molto più tosta
Elena sto leggendo il libro di Federica Bosco....ed è un pianto continuo.....ogni riga di questo libro mi racconta. Grazie infinite, ho preso anche il libro della Petitcollin e quello di Facchin........un passo alla volta 🙏💚 grazie ancora........ Faccio la counselor ed è il lavoro per me......non potrei fare altro....tutti gli altri , mollati e stancanti. 🙏
Un grazie molto sentito cara Elena, i tempi di ripresa sono fondamentali...ankio di pomeriggio mi devo fermare....e scarico stress dormendo....mi rigenero, fossero solo quei 40 minuti in poltrona di sonno! Bisogna ascoltare i bisogni del corpo e dell'anima....senza curarsi degli altri .....capaci di cattiverie xké nn serve riposare di pomeriggio...se nn hai spaccato pietre di mattina!! Nn capisco se noi Pas incutiamo più rabbia o pena negli altri ke proprio viaggiano anni luce distanti da noi.... lei cosa ne pensa??
L'unico lavoro che mi è piaciuto fare era in un impresa di pulizie lavoravo in coppia con un signore molto serio e riservato e quindi mi è andata bene, pulivo quello che dovevo pulire e andavo a casa. Poi purtroppo la vita mi ha portato a lavori sempre col pubblico... Ma sempre stressata. Poi nato mio figlio sono stata a casa ad accudire lui.. E ancora lo faccio perché è autistico e riesco a capirlo solo io.
Be ogni tanto qualcuno che fa le pulizie, io lo faccio ancora presso privati; col fatto che mio marito ha sempre lavorato mi sono un po adagiata, Mi trovavo bene ,anche perché avendo avuto mio figlio facendo sempre part time ,potevo gestire il tempo x lui ,la casa,ecc
Io mi sono trovata benissimo a fare le pulizie in uno studio, andavo presto, c'era solo la segretaria molto gentile, mi sbrigavo a fare il mio lavoro e me ne andavo in 2/3 ore, a volte senza parlare con nessuno a parte buongiorno e buonasera ... poi l'agenzia mi ha mandato in un albergo .... manicomio ... turni impossibili, mai una pausa, si lavora in squadra rubandosi il materiale uno con l' altro (costa troppo avere un kit tutto per te) se devi fare una telefonata improrogabile ti devi nascondere ... un lager ... comunque non ero solo io a trovarmi male ogni mese cambiavano personale e decisamente non tutti erano pas.
Lavorare da sola mi dà grande soddisfazione, ho bisogno dei miei momenti proprio come ha detto lei, è vero siamo creativi, spesso mi stupisco da sola da quello che le mie mani tirano fuori, ho bisogno di visualizzare in pratica la mia mente sa già come andare avanti, chissà forse l'ipersensibilita ha bisogno di spazi liberi ecco perché stare da soli non ci pesa abbiamo già la nostra mente che elabora. Peccato non averlo compreso prima mi sarei evitata un mucchio di paranoie.
Ho lavorato qualche anno col pubblico e ci ho preso la mano, però dopo un po' andavo in burnout perchè dovevo essere pronto a qualsiasi ora e avevo poco tempo per me ed ero in trasferta. Si, ci vuole del tempo per se stessi, per ricaricarsi. Poi mi guardano strano se dico : mi faccio le mie 8 ore di lavoro massimo e poi ciaone, quando loro dicono che è nornale farne anche 12. Una volta ho fatto 3 giorni di lavoro dormendo meno di 8 ore, ero da rottamare
Sono arrivata a lei...e un fulmine...eccomi!!!!! Riconosciuta!!! Devo metabolizzare il suo messaggio....sono felicemente perplessa. Altamente sensibile SI...ma che vuol dire? Ed in più ho pensato di farne una professione che mi mette a dura prova ogni santo giorno: l'assistente sociale....ma la verità? Io non lavorerei proprio!!!! Davvero!!!
Anch io ho avuto la fortuna di lavorare da sola e stavo benissimo. È capitato però per necessità di lavorare con altre persone e sentivo una certa ansia e nervosismo ma solo con una ero rilassata pensavo di avere seri problemi ora capisco che era solo sensibilità.
Ciao, sei bravissima.Passa da me se vuoi. Cosa pensi degli ambienti lavorativi tossici? Dove i giudizi sono mirati a screditare la persona e non al problema, alla risoluzione o al miglioramento. Sellin dice che molti ipersensibili rischiano ciò, in certi ambienti.
Io ho fatto un lavoro per conto mio e sono riuscita a gestirlo era un lavoro molto creativo e che mi ha appassionata molto poi per problemi di salute e non ne potevo più della gente avevo due figli e mi sono dedicata a loro sono ripartita dalle favole lette nel lettone
Ciao! Molto interessanti i tuoi video! Io penso di essere una persona molto sensibile, lavoro come insegnante da tanti anni. È un lavoro che mi appassiona e mi esaurisce nello stesso tempo... hai qualche suggerimento per la sopravvivenza? Grazie! Un abbraccio 😊
L'ambito lavorativo soprattutto oggi è un dramma per noi. Viviamo in una società che considera un valore lavorare per almeno 12 ore al giorno. Se al lavoro dovessi dire che ho bisogno di lavorare solo un determinato numero di ore perché sono una PAS mi riderebbero in faccia e poi mi denigrerebbero dicendo che sono una sfaticata. Intendo dire che purtroppo manca la cultura, manca la consapevolezza dell'esistenza dell'essere Pas. Ho fatto i salti mortali per trovare un lavoro che mi permetta di gestire, almeno in parte, il mio essere pas, ma rimane comunque un dramma perché scegliendo di non lavorare tante ore sorgono problemi economici notevoli. Io credo che ci debba essere una massiccia comunicazione della condizione PAS, non basta che noi diventiamo consapevoli di noi stessi, anche la società deve diventare consapevole di noi PAS. Che poi, a dirla tutta, io credo che noi PAS cerchiamo di vivere in modo più sano rispetto agli altri. Grazie dottoressa per il lavoro che fa. Spero possa recarsi presso aziende per fare conoscere la nostra condizione. Buona serata
Io capisco che devo solo ed esclusivamente insegnare o scrivere. Ho provato a fare la receptionist ma appena un momento di ansia, andavo in palla e sono stata pesantemente rimproverata, allora mi sono chiusa a riccio.
Buongiorno, ho visto alcuni tuoi video e sono davvero interessanti, grazie. Io mi ritrovo a 30 anni a non riuscire a trovare un lavoro dove possa gestirmi da sola, nel tempo ho fatto qualche lavoretto che è durato poco, e poi più niente..cerco su internet e ovunque posso.. invece tra genitori e altri che non capiscono la mia necessità, mi fanno pressione per trovare un lavoro, mi propongono lavori che non sento che fa per me.. Gli altri non mi capiscono e si aspettano che sia come tutti gli altri, ed è davvero brutto. Vorrei trovare un lavoro adatto a me, eppure ancora non sono riuscita. Vorrei tanto essere indipendente ma l ipersensibilità mi rende tutto difficile.
Coraggio, cara. Ci siamo passati tutti. Pensa che io ho rifiutato un lavoro come insegnante alle superiori... Mi chiamano e continuano a chiamarmi, ma per me sarebbe la strada verso il collasso mentale. Ora faccio un lavoro d'ufficio, vedo pochi clienti e mi concentro sulla burocrazia: ore senza interagire con nessuno. E così sopravvivo. Ma quando lavoravo come receptionist volevo suicidarmi...
Buon giorno io e mio figlio ipersensibili dislessici discredi ci.sono massaggiatrice sportiva e mio figlio vorrebbe seguirmi grazie di averti conosciuto sei bravissima complimenti❤️❤️❤️
io sportellista ufficio pubblico x 8 anni..tributi.che agressività, infatti mi son poi levata era troppo. pero mi ha fatto conoscere tante belle persone- ..paura di cambiare!! ma se lo faccio vorrei soci ma collaboratori perchè io non so far tutto, .e mi va cosi':) ognuno ha bis di un altro che ha talento diverso al tuo
Salve Dottoressa, io sono bipolare di secondo tipo. Ho avuto sempre problemi a stare a contatto con il pubblico. Credo di aver trovato la mia strada facendo il giardiniere da solo, e poi ho un piccolo orto e frutteto. Non ci guadagno molto ma mi sento soddisfatto. Mi manca molto l' amore di una donna. Come posso fare?
Ho 56 anni laureata in architettura ma non lavoro...ho un disagio che non dico a nessuno, un padre anziano taccagno e violento, ho paura di lasciarlo da solo...a chi rivolgermi per avere almeno un lavoro a casa, sono brava Nella progettazione d'interni, autocad, render di tutti I tipi...ma sono completamente sola
Io sono una counselor!! Ahimè non potrei farne un' altro😖....dove metto tutta la mia empatia e la mia voglia di ascoltare? Altri lavori fatti mi annoiavano e i soci anche no!!! Ecco l ho detto!! Ma io l ascolto come persona non come professionista.😉😄😍
Ciao io ho provato a fare l'insegnante di ed fisica seguendo le mie aspirazioni dall'età giovanile, però purtroppo ho scoperto che nel contatto con gli adulti/genitori non riuscivo a mantenere la mia integrità psicologica . Il problema è riuscire a mantenere il distacco emotivo dalle 1000 problematiche di oggi giorno. Sto cercando la mia nuova strada anche se a 50 anni non è facile.
Faccio l'educatrice alle elementari, pur essendo un part time, quando finisco di lavorare sono stremata, perché a livello umano mi faccio coinvolgere troppo, tanto da non dormirci la notte spesso e volentieri. Penso che questo non sia il mio lavoro ideale, sebbene abbia molti aspetti positivi. La mia natura vuole creare, dipingere, vivere attraverso la pittura e un'attivitá in tale settore che possibilmente dipenda solo da me stessa. Ma sono combattuta e disillusa, mi sento come un criceto che gira a vuoto.
Sto male se condivido un ambiente lavorativo. Perche' non ne ho mai trovato uno in cui non ci sia cattiveria.
A chi li dici????? Io nn lavoro per quello....e mi costa
Se una persona dimostra cattiveria, dimostta anche la sua inadeguatezza e i suoi difetti. Poi, se due persone baruffano, hanno entrambe un problema. Insomma, io ne sono uscito parzialmente capendo alcuni comportamenti delle persone per riuscire a passarci sopra senza farmi coinvolgere troppo
Ho provato sia a lavorare che volontariato ho trovato sia nella uno o nella altro gelosia invidia cattiveria ho dovuto lasciare
Siamo tutto, tanto e sempre. Quando mai ti fai vedere volenteroso e capace! Vieni messo in un angolo!!! Io a 32 anni pago ancora le conseguenze per essere "troppo".
Pensavo di essere sola e strana fino ad ora. Ho trovato questo canale e leggo quello che scrivete. Finalmente trovo qualcuno come me. Ho lavorato per anni in ufficio: ho passato quegli anni come se fossi sempre in lutto. Da anni ora lavoro da casa come web designer, da sola, ho solo pochi contatti con i clienti, e sono finalmente felice.
Sono un artigiana. Quando lavoravo per altri stavo male. Non potevo ricaricare e gestire i miei tempi. Un delirio. Ho trovato il mio equilibrio da quando lavoro da sola in un posto tutto mio. Poco contatto con la gente, ma soprattutto uno per volta, instaurando spesso relazioni un po più in la del rapporto cliente-venditore . e ora sto bene. Guadagno poco, ma la mia serenità non ha prezzo.
Io sono studente di geologia. Stare in laboratorio e nella natura, specie in montagna è la cosa che mi fa stare meglio, in tranquillità senza stress
il lavoro ideale per te
Questo video mi ha davvero sollevata...molto spesso non mi sento normale perché per un giorno che sto a contatto con altra gente, poi ho bisogno di 3 giorni (in realtà anche di più se potessi) in completa solitudine e silenzio...Mi stresso facilmente quando ho a che fare con gli altri, mi sento spesso un rottame vivente, sto bene solo quando sto da sola...ma questo non è accettabile in una società come la nostra
La gente ti ammazza, capisco benissimo.
idem- mi sento anche un po spugna .. pero' alleno la mia missione di imparare a metter confini
@@irenegruarin4954 Sì sto facendo la stessa cosa ultimamente e devo dire che funziona! 😉 mi sento con molta più energia disponibile per i miei progetti
Stessa cosa per me. La gente "mi asciuga", come dico sempre. Mi prende l'energia. Dopo un giorno in mezzo alla gente, mi devo prendere un paio di giorni sola. Lavoro da casa da sola ora. Tutti hanno sofferto i lockdown. A me non è cambiato nulla...anzi ..
“L’ideale è non lavorare”... è la cosa più saggia che ho sentito dire ultimamente!🤔
verissimo. Io ho 55 anni e dopo varie terapie tra le quali quella cognitivo comportamentale per 10 anni che ancora sto seguendo, finalmente sto cominciando a prendermi i miei spazi per compensare. Sul lavoro e'
un po' più difficile, l'ansia spesso prende il sopravvento e non riesco a farmi capire. Mi fa molto piacere che ci siano persone come me. Pensavo di essere solo problematica. Grazie per i consigli ❤❤❤👍👍
I problemi ce li crea chi ci sta a fianco...altro che!!!
Hai ragione. Non siamo tutti così forti da reggere il mondo del lavoro così come è impostato adesso.
Ho scelto di lavorare stirando a casa. Da anni mi perseguita il senso di colpa e di inettitudine per essere incapace di lavorare normalmente in mezzo agli altri. Pensavo di essere malata e problematica. Ed ora scopro di essere una normalissima meravigliosa PAS. Piango dal sollievo. Grazie dottoressa. Grazie infinite
Ciao Elena. Ti ho scoperto da poco e mi hai aperto un mondo. Ho letto il libro di Federica Bosco e anche quello mi ha dato tantissimo. Ho capito di essere in corrispondenza di un nuovo inizio. Sono agitato ma anche ottimista. Per la prima volta sento di aver trovato una chiave di lettura stimolante fondata su elementi che mi appartengono profondamente, oltre al fatto di poter pensare di non essere solo e sbagliato, ma parte di un ampio numero di individui. Per quanto riguarda il lavoro io assisto anziani in una casa di riposo. È un lavoro che mi mette a dura prova per il carico emotivo, fisico e psicologico. Se riesco a vivere con buona propensione il decorso degli ospiti fino alla loro morte, invece ho enormi difficoltà a causa della frenesia, della fatica e del rapporto con uno staff praticamente solo di donne e di superiori portatori di un'immagine svilente di noi semplici operatori, nonostante il nostro enorme coinvolgimento e contributo e il fatto che lavoriamo per pochi soldi e con un calendario lavorativo iperframmentato. Spero di riuscire a trovare le condizioni interiori e la consapevolezza per cogliere nuove opportunità, anche se sono molto provato, soprattutto dopo lo tsunami coronavirus. Un abbraccio a te e a tutti i pas che seguono il canale. In bocca al lupo a tutti nella sfida difficile e preziosa che ci spetta! 💚💛
Io è proprio grazie al libro di Federica Bosco che due anni fa ho scoperto di essere altamente sensibile... Quando l'ho comprato mi ha colpito il titolo, "Mi dicevano che ero troppo sensibile", perché racchiude un po' la mia vita e mi incuriosiva, ma non mi aspettavo assolutamente che mi si aprisse un mondo e che l'alta sensibilità fosse un tratto caratteriale e genetico. Lo consiglio a tutti gli altamente sensibili: così come esiste il comfort food, quello di Federica è un comfort book.
Condivido💚...rapporti di lavoro basati su arrivismo, sottomissione o invidia se ti va bene! 🙂
Emme idem
non mollare , gli ospiti hanno bisogno di chi li accoglie col cuore. grazie x la tua testimonianza mia madre era una OSS e lottava come una tigre , turni pazzeschi per fortuna è andata in pensione prima di questa follia pandemica post covid
🌹tutto vero.
Mi riconosco tantissimo nelle tue descrizioni, ma vorrei rassicurare: si può fare anche a 50 anni. Io ne ho 49 e dopo 23 anni di insegnamento, ho dato le dimissioni. Mi rendo conto ora che la fatica improba che facevo, pur amando follemente il mio lavoro e il rapporto con i ragazzi, dipendeva da questo mio tratto caratteristico. Ho stretto i denti finchè ho potuto, poi persino l'eccessiva empatia nei confronti degli studenti mi sopraffaceva, impedendomi di essere oggettiva e di avere il giusto distacco. Un drenaggio emotivo che non potevo più permettermi, avendo anche la responsabilità di 4 figli. Ora sto rinascendo e ho capito che la modalita migliore per me è quella della freelance, mentre avevo sempre pensato il contrario!
Si può lavorare dove non ci sia competizione ma amorevole cooperazione
Mai trovato
Ecco credo che mio figlio faccia fatica x questo motivo ,c'è troppa competizione, che a lui non interessa ,anche nelle relazioni, come del resto io faccio fatica, perché la gran parte della gente è sempre lì, a competere
Però purtroppo non si può stare senza lavorare ,mio figlio questo lo deve capire, lui lavora x un po e poi molla. Quest'anno è anche stato sfortunato, frequentava un corso x la campagna fiscale, poi col fatto del covid è saltato tutto
Va be speriamo
@@fiorellafrancalancia6237 infatti ,magari saremmo tutti un po più felici
Tipo trasferirsi su Marte?
Sono assolutamente d'accordo con te, niente competizione ma amore e collaborazione
La ringrazio dottoressa , ho accettato e compreso la mia ipersensibilità come un dono solo da meno di due anni prima credevo fosse un difetto grave , inabilitante al punto di accettare umiliazioni e violenze psicologiche da un ex marito e non solo , di essere sempre al servizio degli altri . Mi sono sentita sempre diversa e spesso fuori posto sicuramente per essere resciuta fai 2 /14 anni senza genitori , famiglia , qualche anno con o miei fratelli, le regole ferree , il sacrificio ad oltranza , il porgere l’altra guancia e tanto altro mi hanno portata ad essere ciò che sono oggi . Un divorzio dopo 19 anni rinunciando al mantenimento, casa pur essendo ora di nuovo senza lavoro , soldi un compagno ma sono io e arriva il compagno giusto . Ho superato solo ora l’abbandono ( anche se ho lasciato io il mio ex , sono stata brava ),il rifiuto , l’attaccamento, la convinzione inconscia di non essere meritevole d’amore .per cui ero già fortunata ad avere quello che avevo , errore .Ho sempre studiato ed ora ho ripreso la mia formazione col fine lavorativo , ovviamente nel sociale soprattutto con anziani pur avendo un’abilitazione all ‘insegnamento. Ho avuto sempre la grande dote di leggere nelle persone, di vedere quello che loro non rivelavano a se stesse , spinte nella loro autenticità e per questo mi sono sentita dire non di rado che con me non si poteva parlare, che poi chissà cosa ne facevo . Io la chiamo la dote di riconsegnare le persone a se stesse e non è che io vedessi in loro qualcosa di brutto anzi , sempre il lato migliore spingendoli ad essere autentici ma la verità, come lei saprà meglio di me , che se si sceglie di essere finalmente se stessi bisogna mettere in discussione tutto ciò che si è fatto ( senza per questo eliminarlo per forza ), le credenze e le memorie limitanti .Sono solare , ho una grande capacità comunicativa, un linguaggio abbastanza articolato ma poi arriva sempre quel momento che devo ritirarmi , come la tartaruga ma oggi che riconosco il mio valore , il valore di questa mia qualità non cerco più riconoscimenti esterni , accettazione, accoglienza viene naturale fa chi risuona con me . Pochi ? Non importa . Ho imparato a dire no , a priorizzarmi , a proteggermi continuando ad amare gli altri ma esigendo un equilibrio tra il dare e l’avere .Grazie 🙏🌈
Io ho fatto tanti lavori, ma purtroppo la mia ansia saliva alle stelle, ha detto bene viviamo in un mondo molto aggressivo
Finalmente ho capito questa parte di me, ecco perché ho periodicamente bisogno assoluto di solitudine, di riprendere fiato. Grazie Elena
Da quando mi sono licenziata per diventare freelance e lavorare in solitudine e solo da remoto, sono ri.na.ta.
Avessi capito prima, avrei somatizzato meno le sofferenze e avrei coltivato più bellezza intorno a me.
Felicissima di avere scoperto questo canale e di non essere la sola ad avere questa attitudine tendenza.
Spero di conoscere altri PAS.
Sono una cantante è un dono che madre natura mi ha regalato. Se mi aspetta un evento una festa una serata di lavoro vado in agitazione ,sto male nessuno mi può parlare sto a letto fino allora di partire. Ma.... quando salgo su un palco mi trasformo , guarisco, nn sono più la persona che ho lasciato... sono un camaleonte. Poi quando mi ritiro devo avere 2gg in isolamento totale... sn ipersensibile da anniiiiii...della serie io mi basto 😳
Gli artisti sono più sensibili altrimenti non sarebbero tali. ✌️
ti capisco molto bene , anche a me succede.
Hai dato una luce alla mia vita. Gratitudine infinita. 🙇♀️
Sconsiglio il front office in hotel.. Mi ha causato troppi problemi, ora ho smesso x la mia salute e non riesco a capire che cosa sarebbe più adatto a me, un lavoro che non mi faccia ammalare. Ho sempre saputo di essere ipersensibile, questa cosa rende la vita molto più difficile.. Mi sono sempre sentita un'estranea e nessuno mi ha mai capita. Non è semplice vivere così
L ideale sarebbe non lavorare con altre persone ma in solitaria
bea scusami rispondo solo adesso. Sono d'accordo con te io lavoro in relazione continua ma la mia realtà è completamente gestita da me, con qualche bravo collaboratore, ma ho busogno di essere sola.....capisco quello che dici. Ti abbraccio
eh ma ce ne sono pochissimi lavori che puoi fare da solo . Semmai con la gente giusta per te.
Quello che ho la Fortuna di fare Io.
Assolutamente d'accordo... Le persone mi fanno stare male non il lavoro
Secondo me la solitudine non ti gratifica ......stando assieme ad altre persone ti metti a confronto conoscendoti imparando a gestire la tua sensibilità
inizierò a lavorare come care viver: aiutare le persone più fragili nell'affrontare i compiti quotidiani (spesa, andare in banca, pagamento bollette, andare dal medico ..). lo farò part time. affiancherò anche i pazienti oncologici ad affrontare le loro terapie. so che farò bene questo lavoro perché è insito in me aiutare gli altri. e poi canto. la musica è vita per me ...
Che bello, ma come si trova questo lavoro? E poi, ci si può sostenere?
Sì si trova nelle cooperative, come assitente alla persona
Ma è una cosa stupendaaaa 😍 praticamente anch'io mi sento portata per lavori dove aiuto qualcuno (senza sostituirmici ovviamente), però al tempo stesso ho bisogno dei miei spazi vitali e di tranquillità. Altrimenti ansia, stress o addirittura burn out 😭
Credo che la cosa più difficile sia fare capire agli altri (anche) questa importante esigenza che abbiamo. Nell ambito lavorativo mi è spesso capitato che questa condizione fosse fraintesa con la mancanza di voglia di lavorare, l opportunismo o l essere viziati ecc.. Generando solo ulteriori frustrazioni. Personalmente non voglio lavorare in mezzo ad altre persone o a contatto diretto con colleghi per i motivi ben noti a noi, ma che ahimè sfuggono al resto de mondo...
Sì sì anche a me hanno detto così! Che non avevo nessuna voglia ed era per questo che non trovavo mai un lavoro che andasse bene per me!
Hai descritto esattamente la mia situazione 😕
Con tutti i sociopatici che girano. È dura! Basta vedere le statistiche di consumo di psicofarmaci di ogni tipo in Italia.
ANNA del Mondo '94 .... eh? 😶
Grazie dott.ssa Elena, Dio la benedica. Finalmente non mi sento solo, non mi sento strano. Sto iniziando a volermi bene. Prima odiavo questo mio dono...perché non lo conoscevo.
Che bello , un Po di persone umane!!!
Sto facendo un percorso di studi per diventare un’attrice. Sin da bambina sono stata ferma sua questa idea e tutt’ora mi sto rendendo conto che è la mia strada. Ora ho compreso di essere una persona altamente sensibile e ne sono veramente contenta perché ho sempre ritenuto che la mia sensibilità fosse un difetto. Invece per fortuna la mia visone sta cambiando, grazie anche alle persone che sto incontrando in questo percorso di recitazione e che mi stanno facendo capire che il mio è un dono. Devo solo accettarlo e viverlo!❤
grazie del video! io ho 40 anni e per me è una questione ancora abbastanza dolorosa, perché difficilmente reggo un lavoro per molto tempo, per una serie di questioni. Sono un artista e finalmente ho capito che mi devo prendere cura dei miei talenti, perchè altrimenti mi troverei sempre a fare lavori pesanti che mi annichiliscono!
Non potrei lavorare in solitudine. Ho bisogno della relazione, per me è vita. Ho lavorato molto tempo in azienda e non ero a mio agio, per il clima competitivo che c'era intorno a me e che si contrapponeva al mio desiderio di collaborare.
Da qualche anno invece ho trovato un lavoro che mi piace moltissimo: insegno alle scuole superiori.
Non c'è competizione, decido in autonomia come gestire la didattica ed è utile la mia capacità empatica per comprendere quello di cui i ragazzi hanno bisogno.
Quando parlo con i genitori inoltre mi fa molto piacere ascoltare.
Io non insegnerai mai e non consiglierei mai dibinsegnare
Bella scelta Barbara sono sicuro che ne ricavi delle soddisfazioni
Mah
Grazie mille mi sono riconosciuta in tutto quello che hai detto! Io tendo ad isolarmi un po' quando
Ho a che fare con persone che non mi comprendono,. Ciao
Laura cara il rischi più frequente di noi Altamente Sensibili è proprio l'isolamento. Scegli con cura le persone con cui relazionarti ma non isolarti. Ci sono tante persone in grado di comprenderti ed accoglierti. Ti abbraccio
Salve dottoressa, intanto voglio ringraziarla per aver aperto un canale in cui spiega in modo così estaustivo il nostro "piccolo grande" problema. Essere ipersensibili non è per nulla facile, soprattutto se sei nato e cresciuto da una famiglia narcisista che pensa solo a un posto di lavoro orientato al guadagno.
È da quando sono piccola che mi piace scrivere e leggere, ma "sento" di dover aiutare le persone. In questi giorni sto riflettendo molto su questo. Essendo io un' introversa, avrò bisogno di lavorare in un luogo meno affollato possibile.. Il contatto con la natura mi rilassa moltissimo e se posso sfruttarla per aiutare, perché non dovrei aprire un giorno un' erboristeria accogliente, silenziosa come una biblioteca? Tutte le volte che passo nell' erboristeria della zona dove abito mi sento a casa..mi chiama il profumo intenso delle erbe e delle spezie. Ho scritto ciò perché magari può sempre servire agli altri per comprendere meglio le loro attitudini. 😊
Ciao! E un bacio a tutti/e i/le P.A.S
Dio mio , parole sante . MI ha "beccato" in pieno . Lei è un talento dottoressa
Sta meglio mora , con questo taglio :)
Quello che mi è mancato e che mi ha condizionato tutta la vita:una guida all'orientamento, anche per le scuole superiori. Se ci fossi stata tu... 🥰
Credo di essere anch'io ipersensibile ma purtroppo il lavoro che faccio non l'ho potuto scegliere. Prima della grande crisi del 2008 ero su questo punto di vista cioè quella del lavoro, una persona serena e tranquilla. Subito dopo la scuola nel 2003 ero riuscito a trovare posto, pur se a contratti precari, in una multinazionale prima fornitrice di pezzi di carrozzeria per la Fiat. Pur se era un lavoro monotono di catena di montaggio mi ero creato la mia zona di confort. Data la giovane età subito ero diventato abile nella mia mansione e le 8 ore in piedi non mi pesavano affatto. Ansi i turni di lavoro mi sembravano che volassero senza avere sorprese e potevo dedicare il resto della giornata a altro. Purtroppo nel 2008 con la crisi mondiale questa multinazionale ha chiuso parecchi stabilimenti tra cui il "mio". Da lì è iniziato il mio calvario. Tutti lavoretti qua e là senza nessun tipo di tutele ecc ecc ecc. Fino a che ho incontrato un amico camionista che mi consiglia di prendere le patenti superiori. Mi disse che nel suo settore il lavoro non manca mai ansi si è in forte sottorganico dato che persone disponibili a fare quel lavoro non c'è ne sono. Con l'aiuto economico dei miei genitori e dei miei nonni più tanta forza di volontà nello studiare e nel prendere confidenza con mezzi di tale dimensioni ho preso tutte le patenti dalla A alla D compreso le abilitazioni professionali. Devo ammettere che ho subito trovato lavoro ma ho capito il perché a nessuno piace. La zona di confort che avevo in fabbrica qua non c'è nemmeno l'ombra. Tutto è una scommessa anche semplicemente per andare in bagno. gli stimoli da far venire l'ansia sono all'ordine del minuto non del giorno. Traffico, ore e ore di attesa negli stabilimenti, mancanza di tempo libero, spesso ci si ritrova in centri abitati dove neanche una apecar riesce a passare con un mezzo lungo 15 metri perché quel cavolo di cliente proprio la è andato a aprire. Vivere per settimane intere in isolamento lontano dagli affetti e dagli hobby, invece per chi fa i "locali" cioè per chi non dorme in camion ma la sera rientra comunque è impegnato minimo 12 ore ma si arrivano tranquillamente anche a 14/15 ore al giorno. Insomma si è continuamente sotto stress. La soluzione di cambiamento almeno nella mia zona non ne vedo visto che fabbriche e aziende non c'è ne sono, quelle poche che ci sono per entrare è difficile e comunque non garantiscono lavoro costante ma un mix di cassa integrazione. L'autista su questo punto di vista non ha problemi. Contratto a tempo indeterminato, lavoro continuo tutto l'anno, ferie, tredicesima, quattordicesima ecc. L'unica cosa che bisogna avere la forza e la capacità di affrontare le sfide. Purtroppo il mondo non è tutto rose e fiori dobbiamo farcene una ragione.
La tirata di fiato che hai dato alla fine, é un riassunto perfetto.
Io lavoro in un call center e devo dire che ho trovato la mia dimensione. Lavoro per 6 ore al giorno e per il resto sto a casa con il cane e con i miei hobby e - soprattutto all'inizio - non mi negavo un riposino o anche solo stare a letto a leggere. I clienti mi adorano e so come prenderli, non mi arrabbio mai! Quelle rare volte che succede però sto molto male e rimugino per giorni. Non esiste UN lavoro giusto, ma il proprio modo di affrontare le cose e crearsi un proprio mondo.
Grazie x aver condiviso, non lo sapevo, adesso ho un maggiore grado di cosapevolezza e soprattutto ho capito che non esiste un solo modo giusto di vivere e lavorare ed ognuno ha il diritto e la possibilità di scegliere quello più adatto a se.
Io ho scelto per passione di insegnare alla scuola primaria...ecco sarebbe perfetto se ci fossero solo i bambini, invece purtroppo alcune colleghe sono frustrate e isteriche..anche invidiose 😔 un ambiente di lavoro ad alto tasso femminile non dovrebbe essere più adatto alla sensibilità? Mi ero illusa, sto meditando di cambiare lavoro...con grande sofferenza
Mi ritrovo nella stessa situazione purtroppo..ogni ambiente scolastico è pieno di colleghe così.. è veramente frustrante..
Supervero!
Domani compio 39 anni questo video è una benedizione ❤️
Ciao Giselly auguri con tutto il mio cuore. Hai un età in cui puoi cambiare tante cose, pensaci. Ti abbraccio
Mi. Trovo in un momento di depressione molto 😔e lei ha risposto con questo video le domande che mi faccio da sola , questo mondo sono ricoverata in un ospedale psichiatrico. Però ti ringrazio de ❤️ già domanda mio compleanno 🎂 questo video estato mio regalo 💝 ❤️💐
Lisuz d'altri tempi siiiiii una depressione a causa anche purtroppo a grande causa del lavoro sono stata presa in giro non pagata , in nero ecc e questo mi ha portato alla depressione grave certamente non solo questo ma diciamo che stata la cosa che mi ha pesato di più .
Ho fatto parecchi lavori differenti, sono giunta alla conclusione di aver più bisogno di donare la mia energia più della paura di essere svuotato o privato dell'utilizzo della mia energia. Non ho ancora capito a 30 anni esattamente quale lavoro io voglia davvero fare, ma devono sicuramente esserci i bambini e i giovani su questo ne sono certa!
Ottimo lavoro quello di orientare i giovani verso la professione più congeniale, sulla scorta del proprio assetto emotivo-caratteriale.
Se fatto bene il futuro potrebbe essere quello di vedere adulti più efficienti e felici.
A me sarebbe piaciuto tantissimo incontrare, infradiciottenne, una persona come te.
E se scopri insieme al terapeuta di essere pas a 58 anni ,come e' capitato a me ? Come fai ,non sempre possiamo svolgere il lavoro a noi più consono .
Sei una grande ✌
Grazie per i tuoi preziosissimi consigli : avrei voluto conoscerti prima ! 🌹🌸🌹
Grazie ho capito che siamo in tanti e che non sono sola ..
Da piccolo non sono stato seguito abbastanza dai miei genitori. Arrivato in terza media, feci la scelta più sbagliata della mia vita. Non sapevo cosa scegliere e presi l'alberghiero. In realtà volevo fare il liceo delle scienze umane ma non avevo i soldi per continuare gli studi universitari una volta terminata la maturità, così puntai su un professionale. Non sono mai riuscito a tenermi un lavoro, ho fatto di tutto: barista, cameriere, commesso. Ma c'è troppa gente furiosa e troppe richieste. Arrivo a esplodere dopo pochi mesi. Ho provato anche in fabbrica ma l'ambiente è rumoroso, frenetico e ultra competitivo. Spero di trovare una soluzione. Voglio essere indipendente entro il prossimo anno.
Stesso percorso. La prima stagione a 16 anni nella cucina di un albergo mi ha scioccata al punto che ancora oggi a 41 anni odio cucinare😅
@@monicatonlazzerini2647 Con questa crisi sanitaria ho deciso di approfittare per cambiare lavoro e mi sono rimesso a studiare. Non ci torno più a lavorare in un ristorante.
"L'ideale sarebbe non lavorare"
E hai già il mi piace.
Io adesso non sto lavorando e sto meglio. C'è poco da fare
Idem
Beati voi che ve lo potete permettere... anche di disquisire della vostra alta sensibilità (= grande sensibilità, soprattutto verso se stessi)
Quello che penso sempre, è inutile raccontarsela, stare lontano dalle persone e dai loro continui giudizi è la cosa più salutare che ci possa essere... Purtroppo non possiamo non lavorare
Io sto bene solo quando non lavoro ma purtroppo non mi posso permettere di scegliere perché ormai ho quasi 50 anni e non sono mai riuscita ad uscire fuori dal turismo...settore in cui lavoro. Terribile vivere cosi....
E i soldi
Sono una PAS di tipo estroverso e mi sono sempre sentita a mio agio nello svolgere il lavoro di receptionist, ma solo in hotel di lusso. Clientela pacata, educata, ambiente silenzioso...nel tempo libero scrivo romanzi e poesie. Mi rispecchio quindi in tutto ciò che lei afferma. Molto utile il suo canale. Grazie.
Buonasera, ho scoperto da poco i Suoi video e La ringrazio molto, penso di essere un soggetto altamente sensibile e fin'ora mi son sempre sentita fuori posto, La ringrazio perché inizio a capire delle reazioni che prima non mi spiegavo
Io lavoro da 40 come Front Office della P.A. , ho sempre cercato di dare il meglio, ma ora non ce la faccio più. Se poi, ci si mettono anche i colleghi che tentano di manipolarti ed innervosismi...è durissima! Spero di andare in pensione il più presto possibile. Grazie per i suoi video, mi riconosco praticamente in tutte le situazioni trattate.
Grazie x i suoi video. Per la mia sensibilità trovo molto giovamento nel socializzare.
Poi studiare e fare l'uncinetto
Un caro saluto
Grazie a Te Ernestina!!
Nel mio caso di super-sensibile, trovo molto sollievo nel suonare il pianoforte a 4 mani, è come se facendolo finalmente mi sentissi collegata con chi suona con me: anche udire la mia voce mentre canta in un coro polifonico mi da la sensazione di rompere il mio isolamento costante...,peccato però che questi siano momenti rari, la giornata è lunga e pesante per me...
Sei stata chiarissima e trovo tutto vero quello che hai detto. Lavoro in un bar/pizzeria da 7 anni, sono sempre a contatto con molti stimoli aggressivi e col tempo impari a proteggerti ". Ma da quando ho scoperto la mia sendibilità ho trovato anche il mio talento iniziando a studiare per diventare operatore cranio sacrale!! Scoprirlo me ha reso davvero felice
Complimenti questo si che è un giusto orientamento! vedrai che grandi benefici ne avranno i tuoi clienti e quanta soddisfazione avrai tu. In bocca al lupo!
@@ElenaTruccoPaspeople w il lupo... un abbraccio!
Grazie...mi è molto di aiuto ascoltare le sue parole!
Elena complimenti perr il video.Ho pensato che solo io la vedo in questo modo,ma ho capito che non e cosi.Io amo il mio mestiere,,sono un infermiera,pero , adesso come adesso ,il posto di lavoro e diventato un campo di battaglia.....Il capo e gran parte dei colleghi non mi dicono che sono sensibile,ma che non ho voglia di fare,che mi devo adeguare,che mi devo spronare,che devo darmi da fare........Auguro a tutti i sensibili a trovare la via giusta per poter llavorare in santa pace ,e ha essere nello stesso loro stessi,senza dover andare in tilt oppure peggio a fare un infarto per lo stress....
Ciao Elena. Ho iniziato circa un mese fa un percorso di psicoterapia. Nel mentre ho fatto un salto a Milano per il bookcity ed ho visto il tuo evento alla quale non ho potuto partecipare. Però è stato proprio leggendo la descrizione dell'evento che mi sono riconosciuta in ogni cosa che dicevi e lo pure fatto leggere alla mia psicologa. Ti ringrazio davvero tanto perché ora ho questa importante scoperta in più su di me con la quale dovrò affrontare il mio percorso di psicoterapia. Mi hai veramente aperto un mondo....ed è bastato un evento Facebook! Grazie
Grazie a te Sara sono molto felice di questa tua scoperta che ti aiuterà tanto. Ti abbraccio
Gestisco un beauty center da sola.
Tutto il giorno a contatto con le persone.Da perfezionista lo stress è altissimo e costante.La sera mi rifugio a casa in pieno relax e solitudine con il mio micio.
Ne ho estremo bisogno.In passato ho lavorato con colleghe...Mai più.Un covo di vipere invidiose e superficiali.
Come dico io non sono per tutti.
bravissima.grazie!!!! "Prendersi i prorpi tempi" conoscersci....ci piace molto
Gentile dott.ssa Elena, non sempre il lavoro che si svolge è la diretta conseguenza dello studio universitario. Io ho scoperto di essere pas grazie a questo canale. Svolgo un lavoro a stretto contatto col pubblico per tante ore. Non è sempre possibile, anzi non lo è quasi mai, concedersi il momento del download durante il lavoro.Anzi quando si è a lavoro spesso si è in fase di stress adrenalinico continuo. Il lavoro è sacro al giorno d oggi x come vanno le cose.in questi casi che strategia usare? Un'ultima cosa, dato ke la musica è una cosa che mi piace moltissimo, penso agli artisti come dice nel suo video che sarebbe un lavoro ideale per un pas. Sono parzialmente d'accordo perché anche l'artista oltre a coltivare privatamente la sua arte si deve confrontare sempre col pubblico quindi anche in questo caso siamo di fronte ad una iperstimolazione.
Finalmente una persona che mi capisce veramente.. Sì sono molto selettivo e sensibile...Ho una creatività molto spiccata e non ho pazienza come una volta.
video utilissimo, io ipersensibile, ho sempre pensato tutto quello che tu hai detto, ma sentirlo da un professionista è diverso . Purtroppo non ho la possibilita0 economica di aprire un impresa, quindi posso solo trovare un lavoro in solitudine.
Buongiorno,grazie,io ho 53 anni enon capivo perché stare in contatto con diverse persone mi toglieva energia,ora evito la folla,faccio la medium e sto bene in isolamento e alle volte con persone che sono leggere e comprensive
Brava dottoressa mi stai aiutando tantissimo a comprendermi e ad amarmi ti voghio bene per tutto laiuto che ci dai in condizzionatamente infinitamente grazzie
ho lavorato x 25 anni..con persone disabili adulte...molto.coinvolgente...tragici i primi.anni ...dove le mie energie erano praticamente succhiate.....ora son in pensione da due mesi...e honscoperto.grazie a Lei do essere Pas...e allora si spiega tutto.i!
Ho scoperto da poco il suo canale ma soprattutto che la mia indole caratteriale fosse finalmente riconosciuta. Grazie, approfondirò. Oggi ho imparato che il mio entusiasmo nel lavoro, visto dagli altri in maniera anomala, chiamasi iperstimolazione. Vado fiera della mia sensibilità ma è stata ed è tanto limitante nei contesti sociali. Spero in un valido aiuto.
Il lavoro è un diritto e non può essere un dovere. Si può non lavorare pur che impegnandosi ad esser buoni cittadini e di rispettare le regole la gente tutta possa ricevere un reddito di base che ti permetta di sopravvivere. Così non solo non ci troveremo personale non adeguato ma anche il lavoro inizierebbe ad essere serio, senza per forza impiegare tutti tanto per tenerli occupati... c'è pochissimo vero lavoro e troppi pseudo lavoratori.
Le persone sensibili o giù di lì, certamente, se vogliono vivere oltre che sopravvivere è meglio che trovino aiuto, una guida per capire che tipo di lavoro sia adatto ad ognuno di loro senza l'ansia di restare senza lavoro perché, ripeto, dovremmo tutti avere la scelta di lavorare e non per forza farlo, ci sono anche altre persone più disagiate dei sensibili ecc...specie in questi tempi lavorare è un incontro al ring. Per cui nulla...non è un dovere ma purtroppo siamo tutti convinti che debba esserlo.
Questo concetto del trovare spazio per scaricare gli imput esterni, per poter fare le cose, secondo il proprio ritmo personale, è azzeccatissimo. Ho fatto vari lavori al contatto con più persone, e se, da una parte c è il piacere di interagire con gli altri, dall altra parte si arriva, inevitabilmente alla saturazione. Spesso e volentieri, problemi con colleghi o datori, che non hanno la capacità di " vivere" l'ambiente lavorativo. Cosa che invece l' altamente sensibile riesce a fare, ma dove spesso investe energie, rivolte ad un benessere collettivo utopistico, a discapito del proprio. Risultato? Ho 43 anni e non so ancora dove indirizzarmi.
Comprendo e condivido completamente ciò che ha detto...
Ma per chi non puo' avviare un'attività in proprio e deve lavorare in azienda, come si puo' fare? In ambienti fatti di relazioni frustranti, in cui la sensibilità è percepita solo come debolezza e mai come un valore....l'alternativa è solo cambiare lavoro? O si possono mettere in atto dei meccanismi di protezione?
Bisogna imparare a proteggersi, non ho mai detto di cambiare lavoro, non si può fare. Ma imparare a proteggersi si deve. Un abbraccio
Lavoro con il pubblico ora in una azienda più grossa. Con un titolare veramente tremendo. Dico che si può assolutamente fare...basta ritagliarsi uno spazio proprio come dice la dottoressa. Io scrivo leggo ho una pagina insta in cui parlo di libri poesia e cinema. Quello aiuta...io faccio il commerciale e lo amo. Entrare in empatia col cliente oltre che vendere mi aiuta tantissimo mm i emoziona ogni giorno e non vorrei fare un lavoro apatico o solitario preferisco sempre le emozioni ancora alla solitudine.
L ideale sarebbe lavorare con un team di persone a noi simili che solitam sono estremam corrette....quindi con persone con cui puoi parlare ed eventualm interscambiarsi...poi magari si ricambia il favore.....solitam le persone PAS sono molto collaborative e corrette.....a me è capitato di essere a stretto contatto in magazzino con un mezzo avanzo di galera....non scherzo....e giuro che dopo circa tre anni stavo scappottando malamente....x fortuna che ho chiesto ed ottenuto un cambio di reparto cosi me ne stavo x gli affari miei e lavoravo molto meglio.....provate a vedere se all interno delle vostre realtà lavorative ci sono almeno qst possibilità......1 bacio.......
@@francescocaiaffa5389 bravo ottimo consiglio io mi facevo problemi a farmi rispettare e a soddisfare le mie esigenze...poi con gli anni ho imparato. E ora sono molto più tosta
@@liviajod7157
Grazie mille......1 saluto....👍👍👍
Elena sto leggendo il libro di Federica Bosco....ed è un pianto continuo.....ogni riga di questo libro mi racconta. Grazie infinite, ho preso anche il libro della Petitcollin e quello di Facchin........un passo alla volta 🙏💚 grazie ancora........
Faccio la counselor ed è il lavoro per me......non potrei fare altro....tutti gli altri , mollati e stancanti. 🙏
Ciao Marina,come si puó trovare lavoro da counselor?
@@simoneborriello io lavoro in un centro antiviolenza e a casa privatamente
@@marinaroncaglio1043 Capito,grazie mille
Più chiara di così...
Quanta verità nelle sue parole! Condivido tutto quello che ha detto cara Dottoressa!
Grazie ❤️
Un grazie molto sentito cara Elena, i tempi di ripresa sono fondamentali...ankio di pomeriggio mi devo fermare....e scarico stress dormendo....mi rigenero, fossero solo quei 40 minuti in poltrona di sonno! Bisogna ascoltare i bisogni del corpo e dell'anima....senza curarsi degli altri .....capaci di cattiverie xké nn serve riposare di pomeriggio...se nn hai spaccato pietre di mattina!! Nn capisco se noi Pas incutiamo più rabbia o pena negli altri ke proprio viaggiano anni luce distanti da noi.... lei cosa ne pensa??
Grazie, bel video questo video e' rivolto a me, pensavo di essere unica
Faccio la sarta da sola da sempre .
Anche io 😍😍😍😍
La dottoressa e' proprio una brava persona, simpatica, gentile e ovviamente sensibile. La penso come lei.
Grazie Paolo ❤️
L'unico lavoro che mi è piaciuto fare era in un impresa di pulizie lavoravo in coppia con un signore molto serio e riservato e quindi mi è andata bene, pulivo quello che dovevo pulire e andavo a casa. Poi purtroppo la vita mi ha portato a lavori sempre col pubblico... Ma sempre stressata. Poi nato mio figlio sono stata a casa ad accudire lui.. E ancora lo faccio perché è autistico e riesco a capirlo solo io.
Be ogni tanto qualcuno che fa le pulizie, io lo faccio ancora presso privati; col fatto che mio marito ha sempre lavorato mi sono un po adagiata,
Mi trovavo bene ,anche perché avendo avuto mio figlio facendo sempre part time ,potevo gestire il tempo x lui ,la casa,ecc
Io mi sono trovata benissimo a fare le pulizie in uno studio, andavo presto, c'era solo la segretaria molto gentile, mi sbrigavo a fare il mio lavoro e me ne andavo in 2/3 ore, a volte senza parlare con nessuno a parte buongiorno e buonasera ... poi l'agenzia mi ha mandato in un albergo .... manicomio ... turni impossibili, mai una pausa, si lavora in squadra rubandosi il materiale uno con l' altro (costa troppo avere un kit tutto per te) se devi fare una telefonata improrogabile ti devi nascondere ... un lager ... comunque non ero solo io a trovarmi male ogni mese cambiavano personale e decisamente non tutti erano pas.
❤❤❤
Like x il non lavorare 😅🙋
Lavorare da sola mi dà grande soddisfazione, ho bisogno dei miei momenti proprio come ha detto lei, è vero siamo creativi, spesso mi stupisco da sola da quello che le mie mani tirano fuori, ho bisogno di visualizzare in pratica la mia mente sa già come andare avanti, chissà forse l'ipersensibilita ha bisogno di spazi liberi ecco perché stare da soli non ci pesa abbiamo già la nostra mente che elabora. Peccato non averlo compreso prima mi sarei evitata un mucchio di paranoie.
Ho lavorato qualche anno col pubblico e ci ho preso la mano, però dopo un po' andavo in burnout perchè dovevo essere pronto a qualsiasi ora e avevo poco tempo per me ed ero in trasferta. Si, ci vuole del tempo per se stessi, per ricaricarsi. Poi mi guardano strano se dico : mi faccio le mie 8 ore di lavoro massimo e poi ciaone, quando loro dicono che è nornale farne anche 12. Una volta ho fatto 3 giorni di lavoro dormendo meno di 8 ore, ero da rottamare
Sono arrivata a lei...e un fulmine...eccomi!!!!! Riconosciuta!!! Devo metabolizzare il suo messaggio....sono felicemente perplessa. Altamente sensibile SI...ma che vuol dire? Ed in più ho pensato di farne una professione che mi mette a dura prova ogni santo giorno: l'assistente sociale....ma la verità? Io non lavorerei proprio!!!! Davvero!!!
Anch io ho avuto la fortuna di lavorare da sola e stavo benissimo. È capitato però per necessità di lavorare con altre persone e sentivo una certa ansia e nervosismo ma solo con una ero rilassata pensavo di avere seri problemi ora capisco che era solo sensibilità.
Il Magistrato, senza dubbio!
Io lavoro in bar da anni. Non è il mio lavoro..
Ciao, sei bravissima.Passa da me se vuoi. Cosa pensi degli ambienti lavorativi tossici? Dove i giudizi sono mirati a screditare la persona e non al problema, alla risoluzione o al miglioramento. Sellin dice che molti ipersensibili rischiano ciò, in certi ambienti.
@@laura6344 direi che tutto per noi nasce da li!
Sei un mito. Nn abbiamo spesso spazio e ce l'hai creato tu👍
Io ho fatto un lavoro per conto mio e sono riuscita a gestirlo era un lavoro molto creativo e che mi ha appassionata molto poi per problemi di salute e non ne potevo più della gente avevo due figli e mi sono dedicata a loro sono ripartita dalle favole lette nel lettone
Grazie Elena ♥️ finalmente l’ho compreso come sono 🙏
Video utilissimo. Grazie infinite
Ciao! Molto interessanti i tuoi video! Io penso di essere una persona molto sensibile, lavoro come insegnante da tanti anni. È un lavoro che mi appassiona e mi esaurisce nello stesso tempo... hai qualche suggerimento per la sopravvivenza?
Grazie! Un abbraccio 😊
L'ambito lavorativo soprattutto oggi è un dramma per noi. Viviamo in una società che considera un valore lavorare per almeno 12 ore al giorno. Se al lavoro dovessi dire che ho bisogno di lavorare solo un determinato numero di ore perché sono una PAS mi riderebbero in faccia e poi mi denigrerebbero dicendo che sono una sfaticata. Intendo dire che purtroppo manca la cultura, manca la consapevolezza dell'esistenza dell'essere Pas. Ho fatto i salti mortali per trovare un lavoro che mi permetta di gestire, almeno in parte, il mio essere pas, ma rimane comunque un dramma perché scegliendo di non lavorare tante ore sorgono problemi economici notevoli. Io credo che ci debba essere una massiccia comunicazione della condizione PAS, non basta che noi diventiamo consapevoli di noi stessi, anche la società deve diventare consapevole di noi PAS. Che poi, a dirla tutta, io credo che noi PAS cerchiamo di vivere in modo più sano rispetto agli altri. Grazie dottoressa per il lavoro che fa. Spero possa recarsi presso aziende per fare conoscere la nostra condizione. Buona serata
Io capisco che devo solo ed esclusivamente insegnare o scrivere. Ho provato a fare la receptionist ma appena un momento di ansia, andavo in palla e sono stata pesantemente rimproverata, allora mi sono chiusa a riccio.
Anch'io vorrei provare ad insegnare. Ho fatto l'impiegata per qualche anno ma è stato un disastro per il mio equilibrio
Buongiorno, ho visto alcuni tuoi video e sono davvero interessanti, grazie.
Io mi ritrovo a 30 anni a non riuscire a trovare un lavoro dove possa gestirmi da sola, nel tempo ho fatto qualche lavoretto che è durato poco, e poi più niente..cerco su internet e ovunque posso.. invece tra genitori e altri che non capiscono la mia necessità, mi fanno pressione per trovare un lavoro, mi propongono lavori che non sento che fa per me..
Gli altri non mi capiscono e si aspettano che sia come tutti gli altri, ed è davvero brutto.
Vorrei trovare un lavoro adatto a me, eppure ancora non sono riuscita.
Vorrei tanto essere indipendente ma l ipersensibilità mi rende tutto difficile.
Coraggio, cara. Ci siamo passati tutti. Pensa che io ho rifiutato un lavoro come insegnante alle superiori... Mi chiamano e continuano a chiamarmi, ma per me sarebbe la strada verso il collasso mentale. Ora faccio un lavoro d'ufficio, vedo pochi clienti e mi concentro sulla burocrazia: ore senza interagire con nessuno. E così sopravvivo. Ma quando lavoravo come receptionist volevo suicidarmi...
ZupTepi come sei riuscita a trovare lavoro?
Buon giorno io e mio figlio ipersensibili dislessici discredi ci.sono massaggiatrice sportiva e mio figlio vorrebbe seguirmi grazie di averti conosciuto sei bravissima complimenti❤️❤️❤️
Essere imprenditori senza soci non è un difetto, anzi potrebbe essere anche vantaggioso in certi casi
Grazie, ora so perché sono così e perché faccio il lavoro che sto facendo. ❤️❤️❤️❤️❤️
io sportellista ufficio pubblico x 8 anni..tributi.che agressività, infatti mi son poi levata era troppo. pero mi ha fatto conoscere tante belle persone- ..paura di cambiare!! ma se lo faccio vorrei soci ma collaboratori perchè io non so far tutto, .e mi va cosi':) ognuno ha bis di un altro che ha talento diverso al tuo
Chiarissima GRAZIE!
Complimenti per i preziosi consigli 😊
Salve Dottoressa, io sono bipolare di secondo tipo. Ho avuto sempre problemi a stare a contatto con il pubblico. Credo di aver trovato la mia strada facendo il giardiniere da solo, e poi ho un piccolo orto e frutteto. Non ci guadagno molto ma mi sento soddisfatto. Mi manca molto l' amore di una donna. Come posso fare?
Tutti i lavori!! Io non sono riuscita a lavorare, se non per brevi tempi. Ho scelto di far la casalinga e la mamma. Sono soddisfatta🌝
Idem
Ho 56 anni laureata in architettura ma non lavoro...ho un disagio che non dico a nessuno, un padre anziano taccagno e violento, ho paura di lasciarlo da solo...a chi rivolgermi per avere almeno un lavoro a casa, sono brava Nella progettazione d'interni, autocad, render di tutti I tipi...ma sono completamente sola
Anch'io situazione simile
Tesoro, ti capisco, anche io ho vissuto condizioni poco belle ..è poco...ma ti do un grande abbraccio!
Negozi di arredamento, cucine, oppure un fabbro bravo
Io sono una counselor!! Ahimè non potrei farne un' altro😖....dove metto tutta la mia empatia e la mia voglia di ascoltare? Altri lavori fatti mi annoiavano e i soci anche no!!! Ecco l ho detto!! Ma io l ascolto come persona non come professionista.😉😄😍
Caoisco
Io odio i soci e non permetterei a nessuno di lavorare a soci
Sicuramente non è il MacDonald. Dopo un mese, oggi è stato l'ultimo giorno di lavoro per licenziamento mancato superamento del mese di prova.
Ciao io ho provato a fare l'insegnante di ed fisica seguendo le mie aspirazioni dall'età giovanile, però purtroppo ho scoperto che nel contatto con gli adulti/genitori non riuscivo a mantenere la mia integrità psicologica . Il problema è riuscire a mantenere il distacco emotivo dalle 1000 problematiche di oggi giorno. Sto cercando la mia nuova strada anche se a 50 anni non è facile.
Faccio l'educatrice alle elementari, pur essendo un part time, quando finisco di lavorare sono stremata, perché a livello umano mi faccio coinvolgere troppo, tanto da non dormirci la notte spesso e volentieri. Penso che questo non sia il mio lavoro ideale, sebbene abbia molti aspetti positivi. La mia natura vuole creare, dipingere, vivere attraverso la pittura e un'attivitá in tale settore che possibilmente dipenda solo da me stessa. Ma sono combattuta e disillusa, mi sento come un criceto che gira a vuoto.
Lo sai, anche per me è così!
Gia