27. Il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein. Ovvero quando il nostro parlare ha "senso"

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  • čas přidán 26. 04. 2019
  • La chiarificazione logica dei pensieri, in grado di distinguere le proposizioni dotate di senso da quelle senza: è questo lo scopo della filosofia secondo il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein, qui ricostruito a partire dalla spiegazione di alcune sue proposizioni fondamentali.

Komentáře • 9

  • @andreabonanni3158
    @andreabonanni3158 Před 4 lety +3

    Bravissimo. Finalmente una sintesi impeccabile e chiarissima di questo affascinante autore. Non vi e' nulla di quel che hai detto che non poteva essere detto...😄

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety

    9 minuti di parole stupende

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety

    Il parlare umano ha senso mediante lo sviluppo di proposizioni che sono favori di posizioni

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety

    9 minuti di parole straordinarie

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 Před 3 lety

    9 minuti di un video eccezionale

  • @giovannidellamico7423
    @giovannidellamico7423 Před 2 lety

    Bravo

  • @marcobianchi241
    @marcobianchi241 Před 3 lety +2

    hai del buffon, portiere della juve

  • @patrisiaabi9989
    @patrisiaabi9989 Před 5 lety

    È allora che significa tractatus per wittgenstein ???

    • @giovannipiazza7875
      @giovannipiazza7875  Před 5 lety +2

      Il titolo dell'opera fu suggerito a Wittgenstein da George Edward Moore. E' evidente che si voleva fare un riferimento al Tractatus theologico-politicus di Spinoza. Forse per sottolineare una similarità tra i due pensatori nella forma dell'argomentazione filosofica, forma che voleva essere rigorosa, scientifica, matematica (anche se, per la pecisione, si sa che l'argomentazione "more geometrico" si trova in Spinoza più nell'Ethica che nel Tractatus). O anche per suggerire che l'opera intendeva presentare una spiegazione onnicomprensiva della realtà: dunque una sorta di monografia ad ampio spettro, per così dire, che si occupasse non solo di logica come sistema di regole astratte, ma che fosse anche propriamente filosofico, sulla base della corrispondenza tra mondo e linguaggio, dunque un'opera che si riferisse alla verità tutta intera, la verità dei fatti, ovviamente, oggetto della scienza e di cui si può parlare, distinguendola da ciò che senso non ha e verità non è, di cui invece si può e si deve solo tacere.