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Omlouváme se.
Umberto Eco - Internet, Social Media e Giornalismo
Vložit
- čas přidán 10. 06. 2015
- Video integrale dell'incontro con i giornalisti al termine del conferimento della Laurea Honoris Causa in Comunicazione e Culture dei Media dell'Università degli Studi di Torino
Video realizzato da Staff Comunicazione e Relazioni Esterne dell'Università degli Studi di Torino
Grazie mille, visto che l'ondata di indignazione è nata appunto da frasi estrapolate dal contesto
perlomeno ho un barlume di speranza che qualcuno di questi della "legione", guardi il video integrale :)
Queste considerazioni di Eco - valutate dai più come banali e qualunquiste - sono semplici riflessioni di buon senso e mai volte a demonizzare in toto internet e l'era moderna. Chi si scaglia contro di lui è in malafede.
Muchas gracias
Hace tiempo que estaba buscando la fuente original de la frase de Eco: "Las redes sociales dan la palabra a Legiones de imbéciles".
¡Qué notable fuiste Umberto Eco!!!.
Grazie per averlo messo in rete!
Addio, grande maestro. Ora siamo più soli , orfani di un passato che non potrà più ritornare.
Actualmente leo los libros de la estupidez a la locura y número cero, escritos por este gran pensador italiano(q.e.p.d) que seguimos recordando los amantes de la buena literatura.
Siamo ormai orfani dei grandi intellettuali.
L'audio non è buono ma vale la pena riascoltarlo e rifletterci su
e' stato un uomo di cultura e d'intelligenza straordinaria
pazzesco, dai titoli dei giornali sembrava aver detto tutt'altro
Quelli che oggi condividono su Facebook citazioni di Umberto Eco, dovrebbero rivedere questo video. R.I.P.
Grazie del Video, molto interessante.
(Professore ma com'è che appena mi stavo sistemando uscì quella storia?).
Non è strano pensare al tempismo incoerente delle istituzioni alle volte? Voi in coscienza sapete o no, e allora non siete al 100 % uomini di cultura, chi sono gli aguzzini?
Mi scuso nell'anonimato per queste esternazioni ma voi forse avete sempre fatto passare per i meriti i secchioni , non le persone che dovrebbero avere un valore.
La cultura si vede nell'aspetto pratico.
Eppure sono una estimatrice dei vostri convegni e libri.
Vedete che seguo bene il contenuto di questo blog. Sono gli altri che non sanno ascoltare.
Mi scuso per l'immensità del calibro del Suo personaggio di entrare chetamente in conversazione.
Purtroppo non sono altrettanto blasonata di Lei per instaurare quest'altro sproloquio, ma tra l'altro ammiro
soprattutto la Sua immensa semplicità e umanità che poi dovrebbe caratterizzare tutti gli uomini di cultura.
Infatti non per nulla i "giornalai" riportano solo parzialmente il testo, avulso dal contesto e limitato alle cose che comodano loro, in modo da poter dare una visione distorta dei fatti. Tanto ormai ci sono abituati: da almeno 20 anni lo fanno quotidianamente (nel vero senso della parola)!
E non per niente si incazzano di ció che Eco dice: il loro scopo prezzolato é proprio quello di far dilagare l'imbecillitá di massa!
In questi casi mi ritornano sempre in mente i testi delle numerose canzoni di Gaber sulla stampa. Ad es "Io se fossi Dio maledirei davvero i giornalisti..." etc. ;-)
Come solito, una visione nel contesto, ha un altro sapore... cose sensate, cose banali... e sciocchezze.
A questo punto sottolineo che internet permette una visione più completa di quella che i giornali cartacei vogliono propinarci.
Sempre che uno voglia effettivamente informarsi... e non voglia cavalcare l'idea che preferisce.
Luca Zanellato Ottima riflessione che mi trova perfettamente d'accordo
Internet offre più informazioni dei giornali se si è in grado di filtrare le fonti, riconoscere quelle corrette, e sceglierle. Questo dice Eco. Non che è meglio il giornale e basta. Ma che il giornale che è fatto di professionisti dell'informazione deve aiutare i lettori a distinguere e filtrare quel che passa in rete. Altrimenti ci si fa pigliare per il naso da bufale e da chi ha interesse a diffonderle.
È un po’ come dire che in un centro di autodemolizioni ci sono più auto che in un garage / carrozzeria
ma la domanda di Twitter la fa Andrea Diprè? ahah
Teniamo conto che in questo momento stiamo usando un social su internet...
Dipende come lo usi. È questo il punto su cui Eco si voleva principalmente focalizzare.
Eco non credo conosca bene internet e credo che il suo pensiero sia pieno di pregiudizi. Un grande personaggio, con una cultura immensa, che peró come ogni uomo ha i suoi limiti di interpretazione delle cose che cambiano con il tempo.
forse non hai ben compreso tu, quello che Eco intende mettere in evidenza
GRANDE!
1:37 grazie Maestro :)
Che peccato che quando si organizzano eventi così belli nessuno si preoccupi seriamente dell’audio…come se fosse qualcosa di superfluo….da lasciare a qualche “tecnico”.Eco formidabile peccato perché si sente in modo miserevole.
dal 20 febbraio 2016 siamo tutti diventati degli orfani.
Se n'è andato un grande scrittore e filosofo, e tutti i suoi meriti gli vanno riconosciuti. Detto questo, l'unica cosa che posso rimproveragli è di aver dichiarato che gli scrittori di destra sono a prescindere più ignoranti... quindi Celine, La Rochelle, Hamsun, Cioran, Junger, e per rimanere in casa nostra Flaiano, Gentile, Evola, Guareschi, D'Annunzio, Prezzolini, Longanesi, Montanelli... tutta gente estremamente ignorante...
Avete notato che la parte di aula che si intravede nello schermo dietro e' completamente vuota?
stefinlithuania
Vuol dire che la gente è rimbecillita in massa da tv e social e.preferisce gossip, fakenews e sensazionalismo
all'uso della ragione e del ragionare.
Qualcuno in passato disse che il sonno dell a ragione genera mostri. Chi può dargli torto?
Cose sensatissime
ragazzi, ho 14 anni e vorrei sapere qualcosa su Eco,potreste aiutarmi?
ma che te frega sei giacomo leopardi...Eco ti spiccia casa !
@@jacopopica2615 penso sia il maresciallo a riposo citato da Eco. Una nemesi inevitabile.
Ignoralo.
Eminenza
106 commenti, siamo ben oltre le 50 persone raga
Riposi in pace, Eco.
Ho visto e rivisto questo video e proprio non capisco. Perché Umberto Eco farebbe una così brutta figura sciorinando una serie di banalità e cercando di venderle come se fossero portatrici di un inesorabile buon senso? Perché sembra che neppure ascolti l'unica domanda intelligente che gli viene posta (quella della sfera privata che "fa parlare" la sfera pubblica)? La sensazione trasmessa è che sia in preda ad un attacco di narcisismo e non realizza che, basilarmente, sta facendo di tutta l'erba degli internauti commentatori, un unico fascio di imbecilli senza scampo. Alla fine affiora la malizia e mi viene da pensare che sia solo alla ricerca di visibilità.
Questa per me è una dittatura culturale. Zitto e ascolta, non pensare, non riflettere... non creare.
Sono delle vipere che distruggono la cultura e spersonalizzano le persone
Non è detto che solo internet sia un contenitore di bufale mentre i giornali dispensino solo grandi verità, la citazione di Hegel può andar bene fino a un certo punto, nell'800 non esistevano internet, i social e la televisione. Per il resto Eco aveva ragione su tutto, basti vedere alcuni commenti a questo video: alcuni dovrebbero esporre il proprio pensiero solo all'osteria accompagnati da un bottiglione di rosso. Dopo la scomparsa di Umberto Eco, all'orizzonte non vedo nessuno capace di sostituirlo. Vorrei ricordare che il grande Professore umanista non si è mai venduto, non è mai sceso a compromessi con il potere e non si è mai mischiato con politicanti per quattro soldi.
Penso che Hegel avrebbe detto oggi che la preghiera dell uomo moderno è il tablet, quindi rimane difficile dire se sopravviverá il cartaceo. Io personalmente amo leggere i libri in versione cartacea. Per quanto riguarda i giornali, li ho sempre considerati un po scomodi e ingombranti..
È vero, mi ha fatto apprezzare la Me,,a d'artista. Era un genio!
Dal VESTITO si direbbe CARNEVALE....
ma vara ti se me toca far i esercisi par colpa vostra su par domande dificii
#Eco dice alcune cose sensate ed altre che non lo sono per niente. Non era il caso di fare tutta la caciara che è stata fatta, creando uno #scandalo, ma gli #italioti e gli #italioni sono frustrati perché non reagiscono mai agli scandali della #politica, dell' #economia, della #finanza e dell' #industria , perciò ne hanno approfittato per sfogarsi un po'...
Mario Circello Effettivamente...
Franko Russo ne hanno fatto uno scandalo nazionale, manco avesse rubato milioni di euro o fosse corrotto e colluso con i mafiosi... Ma quelli non sono problemi per gli #italioti bigotti e perbenisti della domenica...
Mario Circello Un mero scandalo da salotto diffuso ad arte sul web... e come strumento di distrazione di massa mi pare abbia funzionato piuttosto bene... ma non con me. Quanto agli italioti... bé, peggio per loro...
Prego non "gli" italioti ma "alcuni" italioti, altrimenti accetta di essere un italiota pure tu, io no di certo
Bologna come Università esprime i migliori dinosauri fossili e digitali.Penso a Clo' contro le rinnovabili ed Eco che non conosce internet delle cose.Bologna patria dei dinosauri che non vogliono decarbonizzazione e digitale.
Il primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti difende anche la cosiddetta "libertà di espressione" degli imbecilli. Credo che anche Galileo fosse considerato da alcuni un imbecille a suo tempo. Non credo che lo stato debba scegliere un organismo per filtrare l'informazione nei mass media e togliere ciò che viene definito imbecille, nemmeno nel caso di coloro che ad esempio sostengono che la terra sia piatta (ce ne sono tanti negli USA). I grandi rivoluzionari nella storia hanno spesso asserito frasi considerate stupide. Il fatto che lo scrittore de' "Il nome della rosa" abbia detto quelle cose mi stupisce, anche se da questo video non mi sembra abbia detto esplicitamente d'essere favorevole a censurarle. A distanza di centinaia d’anni è facile dire: “sì, Galileo aveva ragione e lo stato torto. Lottiamo per la libertà d’espressione”. Oggi non è così facile distinguere ciò ch’è scientifico da ciò che non lo è, così come lo sarà tra 400 anni. Col senno di poi è più semplice.
No, esistono le Fonti di cognizione ufficiali. Il problema è che la nostra società non é educata per riconoscere se una fonte é attendibile o meno. É tutta questione di filtraggio
Il primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti difende anche la cosiddetta "libertà di espressione" degli imbecilli. Vorrei ricordare che non siamo negli Stati Uniti, nè in Cina, nè in Svezia. Noi abbiamo la nostra cultura, gli altri la loro.
Non sono mai stato al bar però è interessante notare come i russi abbiano novoselov e perelman noi rispondiamo con veronesi ed eco.
....e poi gli mettiamo le sanzioni.....
***** Forse chi lo adora non ha trovato il tempo di leggere altro..
Non si deve avere fretta, almeno così non è stato per Eraclito.
Così come per molti altri passati alla storia.
.....alcuni senza aver neppure scritto un libro......
Vedremo per Eco.
......non abbiamo fretta.....
Nosolevov e Perelman, ad esempio, sono già nella storia.
Praticamente questo non ha capito un cazzo dì internet e ovviamente gli hanno dato una laurea HC
+Simone Venturin allora dovrebbero darla a te
+Harbans Bad ce l'ho già grazie, conquistata sul campo tra l'altro.
+Simone Venturin In questi tuoi commenti non ancora si vedono i frutti della tua laurea!
+Simone Venturin Ma guarda, secondo me se pensi che non ha capito un cazzo temo che quello che ha dei problemi sei tu
+Bruno Pozone tutti i suoi pareri su internet sono di un'ignoranza sesquipedale. Su Twitter per esempio non riesce a capire il peso dei commenti. Non capisce che se uno è dice coglionate non lo caga nessuno. Mi fa bestemmiare solo a pensarci. Il suo mondo è fermo ai giornali. Vi rendete conto? I giornali. Questo si è perso almeno gli ultimi 20 anni e ci fa pure sopra la predica? Ma suvvia...
Adesso viene a sparare le sue cagate " onanistiche" su Internet? Cos'è? Non riesce più scendere il suo pendolino?
Io trovo giusto invece che tutti hanno diritto di parola.
Inoltre il modo in cui ragiona, è uno che ha la capacità di condizionare le opinioni degli altri.
Personalmente preferisco discutere al bar che rimanere ore ed ore a sentire questi discorsi vuoti e privi di significato