La fede secondo Kierkegaard
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- čas přidán 21. 02. 2023
- Che cos’è davvero la fede? Che cosa la caratterizza come tale e la distingue da altre scelte (o non scelte) di vita? La risposta, non facile, di Søren Kierkegaard, scrittore e pensatore cristiano che ha lasciato un'eredità a credenti (o aspiranti tali) e "diversamente credenti".
Ho ascoltato solo oggi la sua diretta su Kierkegaard e il senso della fede e quando lei ha detto che in quanto credenti siamo ci troviamo (o ci troveremo) tutti, prima o poi, nei panni di Abramo mi ha fatto riflettere e in effetti è proprio così perché presto o tardi Dio mette alla prova noi e la nostra fede chiedendoci di sacrificargli un dono che Egli ci ha fatto, un dono che magari abbiamo aspettato e sudato per molti anni. Potrà essere un talento, una posizione che raggiunta o che so io ma prima o poi ci chiederà, o meglio ci sfiderà, a restituirglielo. A noi sta metterci in cammino "sulla Sua Parola" e offrirglielo di nuovo con la fiducia dei figli
Anche io partecpo del dolore di Riccardo. Consolati, fratello e amico , finora sei stato con Angela una "sola carne" adesso sei e sarai con lei "un solo spirito". Un abbraccio e la comunione di preghiera mia e delle mie Sorelle. Sr.Franca
Sentirla dubitare della sua stessa capacità di spiegarsi mi fa sentire piccolissimo. Lei è riuscito a darmi conforto nella mia ricerca della Fede
Salve Prof, ho riascoltato più volte con piacere questo video e quelli che ha dedicato a Pascal … grazie davvero tanto. Alessandro
Buonasera, grazie per la sua profonda lezione, penso che la fede come qualcosa che ha a che fare con il paradosso possa essere più comprensibile, anche se non in modo esaustivo, come una scelta, adesione con l'amore, con la bellezza, il senso identificato, in Dio stesso.Solo stando in relazione con questo può dare la possibilità di affrontare l'assurdo.
La ragione qui, alla base della scelta di fede, viene usata in modo più allargato che rispetto al ragionamento astratto, come corrispondenza alle esigenze del cuore.
Grazie ! Riascoltato. Davvero profondo
Grande Prof, una guida insuperabile quando si parla di nostro Signore.
Salve; Bella, Prof.! Sei capitato in un momento molto serio della mia vita, la perdita di una mia sorella, avvenuta un anno fa. Cerco conforto, e oggi un po' l'ho avuto. È un cammino di fede e speranza 🤞 grazie 🙏
Bellissimo e profondo questo commento sulla fede, caro Prof ci accompagni con grande umilta' e sapienza all'incontro con la Parola. Grazie è sempre un arricchimento ascoltarti.
Sto seguendo adesso. Un abbraccio a Riccardo in comunione di preghiera.
Grazie , per me in questo momento è stato veramente illuminante, grazie ancora
Sei bravissimo nei discorsi profondi. Non smettere Prof
Grazie prof per questo bellissimo incontro! Una preziosa riflessione sulla FEDE che, molte volte è "affrontare l'assurdo della vita... nell'affidamento a Dio". Ho compreso meglio anche la vicenda di Abramo in Gen 22. Grazie ancora!
Ho capito questo: avere Fede significa confrontarsi ogni minuto con la morte. Perciò ad un certo punto della mia vita me ne sono allontanato. Pensavo che era uno spreco di vita pensare sempre alla morte. Ma con l'avanzare dell'età anche se fortunatamente non ho mai avuto gravi problemi, ho trovato insoddisfacente anche la vita etica più evoluta. Dopo i 50 anni(adesso ho passato i 61) anche se bene in salute, ho deciso di approfondire la questione. Di cercare il senso della vita.
Però non è stato merito di un prete, bensì di un pastore protestante. Ogni tanto lo sento e la sua prima domanda è sempre la stessa: come va con la Fede?
E come sempre non ho una risposta soddisfacente.
Adesso, anche grazie a Lei, prof, potrò dirgli qualcosa di più.
Mi piace pensare a questa immagine poetica della Fede: come l'incontro tra il sole ed il cielo nero: l'arcobaleno!
Grazie prof 💙
A questa domanda che mi sono sempre posta ,finalmente ho trovato la mia risposta .
Per me significa "credere in una promessa insita alla vita , che tutto ha e avrà un senso. promessa
Fantastica esposizione. Grazie Prof.!
Grazie prof.
Penso che sia importante è interessante per chi come me è laico e impegnato con il lavoro e la famiglia ecc. avere la possibilità di avere dei video come questi per conoscere sia la Bibbia che anche i teologi e pensatori cristiani.
Per me penso che nell'uomo esiste sia l'uomo estetico (chi nella vita non ha una passione per qualche cosa?) che l'uomo etico (tutti vorremmo realizzare qualcosa di importante e duraturo,). Ma appunto perché tutto questo non è sufficiente all'uomo, siamo anche uomini di fede che siamo disposti, se ci riusciamo, a sacrificare tutto per l'Amore con la A maiuscola.
La fede prof per me è vivere nella correttezza e nell’incertezza di essere sicura che la fede che ha è giusto bo ?Come vivo io la fede te le dico in poche parole amo vivere prego incessantemente di giorno di notte mentre cammino mentre lavoroQuesto mio modo di pregare mi rende serena senza tante paure Prof ti ascolto con interesse Anna 91enne ❤
Grazie
Buonasera Professore,
La ringrazio per il contributo importante che lei dà attraverso le sue meravigliose lezioni, i suoi studenti sono fortunati.
Auspicherei la stessa sorte per i miei figli al Liceo che invece, nel corso di una delle ultime lezioni di religione, si sono trovati a dover discutere sul bacio che due personaggi maschi dello spettacolo si sono dati in diretta mondovisione..
Tenga duro, chissà che prima o poi ci sia qualcun altro che da lei tragga ispirazione.
Ciao Sissi, grazie infinite per il tuo contributo al canale. A volte in classe, specialmente all'ora di Religione, accade che si discuta o si finisca per discutere di ciò che più suscita in quel momento l'attenzione ragazzi, e non sempre si possono fare previsioni sui loro interessi o su ciò che suscita la loro risposta emotiva o intellettuale.
Abbiamo bisogno del Padre ma abbiamo anche bisogno di padri.
Grazie ancora per l’aiuto.
Si accettare l'amarezza della vita, ma scegliamo la fede perché abbiamo scoperto il tesoro dell'amicizia con Dio, e diventa necessaria come il bere e il mangiare.
Ma Dio è davvero dietro ogni cosa che succede nella nostra vita? E' vero che non si muove foglia che Dio non voglia? Secondo me no. Le nostre, chiamiamole, disavventure sono frutto di una specie di pedagogia di Dio? No, non credo...
Dio non decide ne' il bene nè' il male a mio modo di vedere, ad un certo punto entra nella tua vita, e cambia totalmente il tuo modo di concepire gli altri e il mondo, ma la vita tuttavia continua il suo corso, ci sono le disgrazie e i colpi di fortuna come hai detto tu Don.
Tante volte sono disorientato, vedo il mondo come una zattera alla deriva nell'oceano....
Grazie Prof
❤❤❤❤
Grazie di esserci ' max
Dio è stato inviato al tuo cuore ,e nella nostra vita,salvezza di Dio Supremo dell universo,la sua pesenza in modo da potere essere presente x parlare del mondo e di ogni creatura nata nel mondo per essere rrisvegliati ,anima mia,tenerezza di Dio ,la sua presenza in fede di Dio Supremo dell universo ,amore è di Gesu Cristo,verità è fede di Dio,amore di Dio,questo che Dio che ama,disegno di Dio...
Complimenti per la spiegazione, se avessi avuto lei come insegnante al liceo avrei probabilmente fatto altri studi, ho sempre avuto la passione per la filosofia!
Kundera ha ripreso questo tema, da laico, nel suo romanzo, "L"insostenibile leggerezza dell'essere", dove si vedono due donne incarnare le due posizioni opposte: una vita libera o artistica e una vita basata su dei valori etici, come quello della famiglia. È un romanzo che vale la pena leggere....come "Timore e tremore" di Kierkegaard!
Quanto alla figura di Abramo nella Bibbia, è chiaro che Abramo è un uomo di fede dall'inizio. Eppure la sua fede cresce e diventa sempre più grande via via che avanza nella vita. Il suo abbandono a Dio trova il suo culmine nell'accettare, sia pure dolorosamente, il sacrificio del figlio.
In tutto questo, mi resta un'incognita : Isacco. Mi sono sempre domandata come abbia potuto vivere quel traumatismo del sacrificio (sia pure non avvenuto!)! Del resto Isacco sarà sempre un uomo "sottomesso", prima al volere del padre (che gli sceglie la moglie) e poi al volere della moglie.... C'è qualcosa che continua a sfuggirmi in questa storia...
Vorrei aggiungere una mia riflessione, che mi si è presentata riascoltando il professore...Il sacrificio di Abramo (finalmente e felicemente non compiutosi!), comunque si ritrova simbolicamente richiesto ai genitori ebrei, che dovevano offrire al Signore il primo figlio maschio....come avvenne per Gesù! Infine, Gesù (estremo scandalo per la mente umana!) fu sacrificato realmente dal Padre per la nostra Salvezza!! Anche in questo, è la nostra Fede che ci fa accettare qualcosa di infinitamente grande e infinitamente inconcepibile!. Grazie!
Prendo in prestito le parole di San Paolo quanto parlando della fede disse che è l evidente dimostrazione di realtà benché non vedute altre versioni dicono che è una caparra di ciò che avverra
Grazie prof.! Lezione intensa e " concreta " sulla difficolta ' di professarsi credenti , che mi tocca profondamente sollecitata da tante situazioni della vita .Ieri ho atteso la sua diretta , non sono riuscita a collegarmi , tutto bene ?.....Mi e ' venuta in soccorso questa splendida lezione su Kierkegaard. Grazie di ❤
Ciao Elena, ieri la diretta per gli abbiamo ha funzionato senza intoppi. La ritrovi ovviamente a disposizione registrata.
Devo controllare la mia linea .Grazie !!!
Una bellissima riflessione. E il suo solito preziosissimo commento! Una domanda (tanto per romperle un po' le scatole): potremmo considerare le tre virtù teologali - fede, speranza e carità - come un'unica grande virtù indivisibile che si manifesta in tre modi diversi, ma sempre in modo unitario, perché non ci può essere una delle tre senza le altre due? Un po' come il concetto di Unità e Trinità di Dio? Lo so che sto dicendo una scemenza teologica, ma se le opere sono legate alle fede e così anche la speranza, azzarderei una cosa del genere. Lei cosa ne pensa?
Il paradosso è che Abramo si fida di Dio di fronte alla richiesta più "folle", mentre altre volte, in precedenza, sembra non essersi fidato, come quando lascia Sara ad Abimelech. Dobbiamo immaginare che Abramo è cresciuto nella sua fede? Che ha imparato a fidarsi di Dio, nonostante l'assurdità della richiesta?
Non ho mai apprezzato la visione di Kierkegaard perché interpreta Abramo ancora con gli occhi del mondo. Io riassumo la mia esperienza di fede con le parole di Gesù "ma sia fatta la tua volontà e non la mia" Abramo abbraccia condivide ed esercita la volontà di Dio come Gesù con la passione...la nostra morale il nostro senso di giustizia è infinitesimale a confronto con quello Dio ma noi lo vogliamo sempre confrontare e conformare a noi e vorremmo che Dio facesse la nostra volontà che paradossalmente la riteniamo più giusta della sua, così facendo manca la fiducia incondizionata capace solo con l'amore.
Non vedo dove tu sia in disaccordo con K. …
@@Bellaprof Prof. Può essere che mi sbaglio, non pretendo sinceramente di avere la verità in tasca per questo ho esposto il mio pensiero per condividerlo e capire se e dove sbaglio... premesso ciò... Secondo me K. Attribuisce ad Abramo una tensione e una drammaticità "romantica", legata ad una morale e una giustizia individuale che secondo la mia umilissima opinione sono totalmente assenti in Abramo e anche in Isacco vittima sacrificale. Per spiegarmi meglio la dico malamente....io penso che K. immagina la scena del sacrificio di Isacco come una partita a poker, dove Dio fa all-in e K. è convinto che Abramo legga il bluff perché ha fede in Dio giusto è buono che non gli toglierà tutto ed è disposto a perdere tutto perché è convinto di vincere perché Dio bluffa. È come il confronto delle formelle di Ghiberti e Brunelleschi , Ghiberti mostra un Abramo alla K. Che si aspetta di essere fermato..."fa la mossa". In Brunelleschi e bloccato fisicamente e con forza perché Abramo era pronto ad uccidere senza se senza ma...non vi è conflitto interiore, non vi è morale o senso di ingiustizia, ne in Abramo ne in Isacco sarà Giacobbe che lotterà con Dio e domanderà conto delle promesse.. Isacco e Abramo sono in totale sereno placido abbandono all amore di Dio perché non si chiedono cosa è giusto non hanno paura di perdere, perché sanno di non avere nulla, perché è tutto di Dio anche il vero bene e quindi agiscono sereni come nella jihad islamica. K. Veste Abramo di sturm und drang dando un immagine dell' amore disarmonica, tensiva, stonata col nostro io, paurosa... è un amore puerile quello presentato così...una fede fiducia che sarà sempre condizionata dal nostro volere. Questa visione sfocerà nel nichilismo e l ho sempre trovata nn sbagliata ma distorta. Mi scuso se sono stato prolisso o posso passare per saccente ma gli argomenti sono appassionati e mi appassiono, grato se ritroverà il tempo di risponderemi e mi bacchetti pure se il mio pensiero è scorretto. Un abbraccio alla community
Un abbraccio a Riccardo
Si può affermare allora che la fede è una follia ma follia sana..
Buonasera Professore,Abramo è veramente esistito ?Spesso mi vengono dei dubbi atroci
Ciao Prof
Come si fa l’abbonamento?
Ciao, grazie. Dovrebbe esserci un pulsante “abbonati” proprio sotto il video.
Per Kierkegaard ,uomo del suo tempo, il ragionamento sulla fede, sull'angoscia, sui tipi di scelta è prettamente al maschile. Non sto certo a criticarlo ma oggi hanno ancora senso? E poi; dato che lui stesso era fondamentalmente un uomo abbondantemente spaventato, a volte ho l'impressione che tutta la sua speculazione fosse un mantra per sopportare la sua di angoscia. È insopportabile per noi l'insensatezza della vita, che forse non è niente di straordinario ma a cui siamo attaccati come zecche. Al punto, forse, di trovare spiegazioni oltreumane. Sul discorso iniziale di specie e soggetti non esiste un gatto davvero uguale a un altro ma tutti sono gatti. Forse vale anche per noi, sebbene più complessi di un gatto
Come riconosco che Dio mi chiede un sacrificio all'apparenza irrealizzabile?
Senza essere blasfemo non è forse che Abramo facendo quello che ha fatto si è reso irrazionale tanto quanto Dio?Dio e Abramo nel momento irremovibile della scelta del sacrificio non erano la stessa identica cosa?
Sono perplesso e perciò domando: se l'abbandono è la forma più "alta" di fede, non si corre il rischio di "islamizzare" la fede stessa?
Nel senso che la sottomissione alla volontà di Dio, non corre il rischio di deresponsabilizzare l'uomo?
Infine, la Bibbia stessa è intessuta di domande a Dio sul senso della sofferenza, fino al grido di Gesù sulla croce.
Ciao penso che la fede cristiana sia qualcosa che coinvolge completamente la persona nello stare nella volontà di Dio e al contempo mantenga intatte le fa colta' delle persona affinché possa comprendere dopo averla consapevolmente accettata il suo significato ....
Min 22.29 Perche "essere credenti" lo condiziona al credere nel Dio della Bibbia ?! ... colloro che credono in un, altro Dio, non si possono chiamare "credenti"?!?! Secondo me e intoleranza religiosa limitare la relazione di un singolo "io" con la Divinita degli ebrei, o con la Bibbia(quelli che hanno il Corano, cosa sono?!...) .. e sopratutto apiccicare IL CRISTO, come un francobollo, a questa Divinita.
Molto bello, Benedetto XVI non sarebbe quindi totalmente d'accordo? Perché lui ha sempre sostenuto la ragionevolezza della fede. Forse però le due cose non si escludono. La fede è sia ragionevole per certi versi, sia affidamento per altri.
Ciao. Che la fede sia “ragionevole” non significa che sia “razionale” nel senso di riducibile ai termini della ragione.
@@Bellaprof Per certi versi Benedetto era convinto che fosse anche razionale no? Ovvio che poi c'è sempre quel passo ulteriore da fare.
@@honestmaster1932 si ma quel passo è cosa ben diversa dalla ragione e non ne è la conseguenza. In questo Benedetto riprende una dottrina molto tradizionale che risale ad Agostino, passa per Tommaso d'Aquino e arriva a noi (vedi Virgilio e Beatrice di Dante)
Non liquiderei così l'evangelizzazione come annuncio della Buona Novella... lo stesso s. Giovanni Paolo II ha dato forte impulso alla Nuova Evangelizzazione, e ne parlava in continuazione
se la vita appare senza senso... se dio ha fatto l'uomo facendo giochetti come un sadico burlone.... se l'assurdo implica un giustificare dio e credere per assurdo (già lo diceva Tertulliano) credere in dio mi pare una scelta senza senso. K. non fa altro che supersofismi per giustificare l'impossibile. Operazione disperata e disonesta fino al midollo. ma appunto tra un sofisma ed un gioco retorico tutto il discorso si autoleggittima e autogiustifica con un gioco parolaio basato sull'infondato. fondato sull'incredibile. lui lo chiama paradosso io lo chiamo paraculo.
Grazie