Disturbo ossessivo-compulsivo. Intervista sulla patologia alla Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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  • čas přidán 12. 09. 2024
  • Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri persistenti e ricorrenti che interferiscono con le abituali attività (ossessioni). Vediamo insieme alla Dott. ssa Tiziana Corteccioni la descrizione di questa patologia.
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    La Dott. ssa Corteccioni è Medico Chirurgo con specializzazione in Psichiatria, Psicoterapeuta con orientamento clinico cognitivo-comportamentale.
    Dal 2013 collabora con l’Associazione di Clinica Cognitiva Lazio al fine di promuovere la salute mentale e il benessere psicologico.
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Komentáře • 11

  • @marcellaranzini2189
    @marcellaranzini2189 Před 2 lety

    Anche questo video, come quello precedente sottolinea in modo chiaro la differenza tra i diversi quadri clinici, i giusti interventi, anche se il repertorio dei componenti, delle compulsioni legate all'ossessivita' è molto più vasto, perché comprendere anche altri aspetti, pensieri, ke fanno agire comportamenti inadeguati e disturbanti per sé e verso altri.

  • @laraparolini2416
    @laraparolini2416 Před 2 lety +1

    La cosa che viene sempre ignorata è che il DOC non comprende solo le ossessioni di pulizia, contaminazione o simmetria, ma comprende anche le ossessioni di arrecare danno a sè stessi o agli altri, di ossessioni tabù. Ci sono anche le ossessioni di accumulo. Io per esempio soffro del DOC di arrecare danno a me stessa (ho sempre paura di buttarmi dalla finestra), del macabro, della paura di sviluppare un grave disturbo mentale come la depressione e delle ossessioni esistenziali. È una vera tortura. Io ad esempio non metto in atto rituali come lavarmi le mani, chiudere il gas, ecc, ma cerco sempre rassicurazioni, cerco di evitare di guardare oggetti che mi fanno venire questi pensieri e faccio qualsiasi cosa per distrarmi e allontanare i pensieri (anche solo ascoltare musica, fare passeggiate, andare alla finestra per vedere se effettivamente mi viene da buttarmi ma non mi viene mai, o faccio dei mantra, ecc). Ho scoperto che i rituali li metto in atto sono più mentali, non sono evidenti come quelli di lavarsi le mani, in più per anni non ho mai parlato con nessuno delle mie ossessioni tabù perché mi vengono e quindi sono stata diagnosticata dopo anni. Ho vissuto esperienze di derealizzazione e di depersonalizzazione. Io per anni ho parlato con la mia ciocca di capelli a cui davo un nome e coinvolgevo anche i miei familiari, non so se può essere considerato un rito, lo facevo tutti i giorni. Mi hanno consigliato di prendere antidepressivi e ansiolitici, di fare una psicoterapia cognitivo comportamentale. Vorrei farle una domanda: perché l'antidepressivo se non sono depressa? Che ruolo ha? Non è eccessivo? Grazie

    • @dott.ssacorteccionipsichiatra
      @dott.ssacorteccionipsichiatra  Před 2 lety

      Per risponderle al meglio dovrei visitarla. Comunque esistono in commercio anche antidepressivi antiossessivi.

  • @gabrielevergaro3462
    @gabrielevergaro3462 Před 2 lety

    Danilo Accoto - Catarasso Montesano Salentino LE

  • @generosofesta8055
    @generosofesta8055 Před rokem

    Salve dottoressa come si può curare il doc quando gli ssri e l'anafranil falliscono?

  • @gabriellatoro
    @gabriellatoro Před rokem

    Ma esistono tantissimi quadri ossessivi che non vengono mai menzionati!
    A cui neanche lontanamente vi si accenna...
    I dottori elencano
    - a mo' di litania - sempre la stessa tipologia di ossessioni!

    • @dott.ssacorteccionipsichiatra
      @dott.ssacorteccionipsichiatra  Před rokem +1

      Ha ragione. Servirebbe un video ulteriore. Grazie per il consiglio.

    • @gabriellatoro
      @gabriellatoro Před rokem

      @@dott.ssacorteccionipsichiatra naturalmente parlo da paziente.
      Mi sono curata per quasi 30 anni, con antidepressivi, poi con antipsicotici e con la psicoterapia.
      Non sono migliorata..in nulla!
      Come dice lei bisogna prendere le cose in tempo.
      Io sapevo di avere questo disturbo già a 15 anni ma la mia famiglia ha preferito far finta che fosse una
      ' normale' crisi dell'adolescenza.
      Io ho detto loro anche il nome della patologia, erano anni lontani ma spulciando manuali di medicina non specialistica...
      mi ero fatta un'idea della cosa...
      E sono arrivata ai 22 anni, solo allora hanno acconsentito a pagarmi le cure perchè io facevo ancora l'università.
      Ma le cure non hanno funzionato.
      Una cosa però volevo dirle... dato che vedo che lei è fra i pochi medici psichiatri aperti al confronto...
      al dialogo..
      le ossessioni possono essere altro dalla diagnosi ufficiale?
      Un'angoscia profondissima, nutrita di senso di colpa per un qualcosa che però si desidera e si fa in modo da negarselo?
      Ovvio che c'è un sottostante terreno ossessivo...
      Io ho alcune ossessioni che rientrano un po' in quelle canoniche ma ce n'è una, un vetro rotto nel cervello,
      che ha divelto la mia vita...che dura incessante dal 1985..
      Il mio quadro patologico non l'ho sentito mai e questo mi dà
      un senso di sconfinata solitudine..
      Quando esternavo ai medici questa 'maglia rotta' questo congegno impazzito
      loro la rubricavano genericamente come 'ossessione' oppure come
      'disturbo del pensiero.'
      Non mi deve rispondere, è solo un quesito che lascio galleggiare..
      Comunque grazie!

    • @dott.ssacorteccionipsichiatra
      @dott.ssacorteccionipsichiatra  Před rokem +1

      @@gabriellatoro ottimo spunto di riflessione. Ogni ossessione sicuramente rappresenta qualcosa di più profondo da approfondire durante un percorso di psicoterapia individuale.

    • @gabriellatoro
      @gabriellatoro Před rokem

      @@dott.ssacorteccionipsichiatra grazie a lei, dottoressa, per la sua gentilezza!