Ottimo lavoro, complimenti!!! Sta di fatto che per produrre idrogeno rinnovabile devi per forza prendere elettricità all’inizio e rigenerarla in seguito, passaggio che non sarà mai efficiente quanto usare direttamente quell’energia. Potrebbe avere senso come accumulo, ma è più probabile che l’energia in eccesso finisca sempre più in batterie, che l’efficenza totale comunque resterà sempre più alta. Potrà avere molto senso, assieme al nucleare, nel settore aeronautico e forse spaziale, ma su ruota vincerà sempre l’elettrico e riscaldamento le pompe di calore.
@@carloterpene723 Dipende dall’uso che ne fai e poi sceglierai di conseguenza. Oggi giorno sarà questo gran peso aspettare qualche minuto in più a volte, in futuro ci si lamenterà della troppa velocità di carica. Ho fatto 400 km ogni volta, per andare al mare, per 10 volte quest’anno…. Ricaricando lentamente (colonnine gratuite)… E sono ancora vivo. La volta che ho preferito andare rapido mi sono ritrovato a dover pranzare in auto visto che la ricarica era finita troppo presto.
no aspetta, l'idrogeno è indispensabile per i concimi, se lo faranno da nucleare sarà competitivo con quello da metano e non avrà CO2 rilasciata, quello che è insensato è farlo green perché non ripaghi gli idrolizzatori se non lavorano almeno 5000 ore l'anno, quindi sono modi di arraffare incentivi pubblici.
Spiace contraddire ma l idrogeno è il combustibile del futuro, ricordo che l idrogeno per il trasporto serve per le batterie delle auto elettriche Eni gia ha testato il trasporto dell idrogeno nei gas dotti esistenti.....
@@frinziservice2428 combustibile del futuro si, ma siamo proprio sicuri che si debba per forza bruciare per vivere? Io con auto elettriche ormai non farei mai il passo indietro ad un veicolo con molta più manutenzione, che necessiti di rifornirsi al distributore e con una “bomba” sotto al sedile. È interessante si, avere 200/300 km in più di autonomia, ma con quel tanto mi prendo una elettrica da 1000 km di autonomia con battery swap oppure ricarica di 200/300 km in 5 minuti. E con le dovute proporzioni ogni mezzo può fare lo stesso. Io spererei che l’idrogeno diventasse il combustibile del futuro da far vivere la vita uguale ad ora senza creare problematiche nuove, ma realisticamente è più probabile vedere un 90% elettrico e 10% idrogeno, che l’opposto.
Complimenti per la chiarezza de servizio. Vorrei fare solo una precisazione: la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Italia (eolico + fotovoltaico + idroelettrico) è stata del 33,22% nel 2020 e del 32,33% nel 2021 (dati Terna).
Ciao amici di Geopop, spesso si parla di tropicalizzazione e/o di desertificazione, che per sommi capi si può capire di cosa si tratta... Ma si potrebbe avere un video ad hoc in merito? Sarebbe bello capirne le differenze, se ce ne sono, e le dinamiche.. vi ringrazio di tutto il lavoro che fate. Stupendo.
Bella notizia, come al solito siete il numero 1!! Ve lo meritate :) Due domande: 1) come si ricava energia elettrica dall'idrogeno? Con le celle a combustibile come per le auto? 2) Come viene trasportato il gas alle abitazioni con celle ene-farm? Sapevo che un problema della diffusione dell'idrogeno e' proprio la distribuzione Grazie mille
Per ricavare energia elettrica si fa un processo inverso a quello dell'elettrolisi, si hanno reazioni elettrochimiche che trasformano idrogeno e ossigeno in acqua ed energia elettrica sfruttabile, e avviene in una batterie, dette celle a combustibile quando trattano idrogeno. Per il trasporto un problema è il fatto che a pressione atmosferica e temperatura ambiente è un gas ed essendo molto volatile deve essere liquefatto per riuscire a trasportare volumi considerevoli, ed essendo le pressioni richieste molto alte si ha bisogno di recipienti in pressione che sono più complessi da gestire rispetto ad un trasporto a pressioni atmosferiche
ma per di più, ricavano idrogeno dall'acqua, ma in un periodo in cui ci si avvicina a sempre più siccità... in larga scala, non credo sia una cosa buona e giusta "utilizzare acqua come fonte di alimentazione"
Se volessimo far costruire un impianto del genere qui in Italia, i due anni che hanno impiegato per costruirla in Giappone li avremmo spesi per verificare la conformità urbanistica del progetto e per la Valutazione di Impatto Ambientale...
Grandi ragazzi! Siete sempre grandiosi, semplici e profondi in qualsiasi spiegazione! Non vedo l'ora di festeggiare il video con il milionesimo iscritto!! Grazie di cuore!!
caro staff di geopop io e i miei tre fratelli siamo vostri accaniti fun iscritti al canale da più di un anno. ci piacerebbe se faceste un video sulľ incidente marino della Amoco Cadis. Grazie Ludovico, Nicolò, Iacopo e Lucrezia.
A dire la verità mi sarei aspettato da voi una descrizione più dettagliata sull'elettrolisi e su quanta energia bisogna impiegare per ottenere un certo quantitativo di h2 ovviamente è un mio punto di vista non me ne vogliate della critica
Sarebbe molto più interessante fare un video sulla produzione di H2 con il ciclo sulfur-iodine (red hydrogen) che funziona ad altissima temperatura ottenibile in congiunzione con centrali nucleari di nuova generazione (HTGR= high temperature gas reactors) di cui uno sta funzionando a pieno regime da Luglio 2021 (HTTR reactor - Ōarai Ibaraki Japan). Questo tipo di reattori può essere anche di dimensioni ridotte e non necessità delle quantità di acqua dei reattori classici.
Io ricordo che esiste anche l'idrogeno viola che viene citato di rado... Mi sembra che sia quello prodotto dalle centrali nucleari nel momenti in cui c'è poca richiesta dato che modulare la produzione di energia nucleare è un procedimento per cui servono ore
Allora, l'idrogeno viola è quello delle centrali nucleari ma non significa che deve essere prodotto solo quando la richiesta di energia è bassa. Può essere costruita una centrale anche con il solo scopo di produrre idrogeno, inoltre non è vero che ci vogliono ore a modulare un reattore; sebbene solitamente si preferisce mandare sempre al massimo il reattore, la Francia è l'esempio perfetto di modulazione di potenza, con reattori che passano dall'80% al 30 per ritornare al 90 in un ora per seguire la richiesta energetica. Produrre idrogeno a intermittenza ne fa salire il costo, in quanto i macchinari che servono sono molto costosi ed è preferibile farli funzionare sempre
Tra l'altro, essendo primi o tra i primi a investirci e a fare ricerca e sviluppo, soprattutto in un campo come questo in cui la materia prima non dipende da altre nazioni, si può diventare leader del settore con tutti i benefici che ne conseguono, cosa che ripaga ancor più i costi iniziali. E anche cosa che purtroppo qui da noi capiamo sempre un secolo dopo e ce la dimentichiamo subito, ripetendo il processo con ogni opportunità successiva.
"...la materia prima non dipende da altre nazioni..." è un'affernazione che denota scarsa conoscenza in materia. Il sole non dipende da altre nazioni, ma il silicio, il rame, l'alluminio, l'acciaio, il cemento, i metalli rari usati per gli elettrodi, certo che provengono da altre nazioni. Ed i pannelli, come le fuel cells, non durano in eterno. Il vero problema, è la densità energetica, per metro quadro, per energia spesa e per tonnellata di materiale dispiegato. Vedrai, alla fine useranno il nucleare per produrre l'idrogeno.
Sì, grazie per il mansplaining, questo era il segreto di Pulcinella, non ci volevano sette lauree STEM ed esperienza ottantennale nel settore. Tutto quello che hai elencato è materia prima per costruzione e manutenzione degli impianti ai vari livelli, ma non è materia prima nel contesto della produzione. Penso fosse abbastanza chiaro che la materia principale sia una, (l'acqua, in questo caso, come il gas per gli impianti a gas e via dicendo) e che tutto il fabbisogno di materiali necessari agli impianti graviti attorno alla presenza di quella. Ed ovvio che i materiali degli impianti non siano eterni, ma certamente non hai bisogno per *ogni singolo* elemento di un ricambio tanto costante come quello della materia prima stessa, che se viene da altri paesi ha costi enormi e incessanti; ed eventualmente anche problemi di varia natura, come col gas russo attualmente. Le tecnologie poi evolvono, usandole e perfezionandole. Se non le tocchi, è naturale che rimangano a stadi imperfetti e dispendiosi, economicamente ed energeticamente. Adesso possono pure avere bisogno dell'intervento di San Sbraghenzio per fare uno sputo d'idrogeno (poi come se in Giappone non si usasse già il nucleare...), ma usando e perfezionando la tecnologia e facendo ricerca e sviluppo, si avanza, come si è sempre fatto.
@@EnAuEllai però di lauree STEM ne basta una sola, per sapere che esistono limiti teorici che sono superabili soltanto in ambito letterario o politico propagandistico. E siccome la cultura scientifica di massa cresce soprattutto sostenuta da questi due ambiti, è doveroso fare le opportune precisazioni. Altrimenti, ci saranno sempre nuove generazioni convinte che basterà il pannellino sul tetto dell'auto per risolvere ogni problema di ricarica.
@@marcusgaudium Qualcosa mi dice che il governo e le maggiori aziende giapponesi (o qualsiasi governo in generale, inclusi quelli guidati da gente del tutto distaccata dalla realtà, come in Corea del Nord, ed omologhe aziende) non faccia investimenti di tale portata basandosi su un romanziere che racconti di violazioni ai principi della termodinamica, o sul primo gigione che passa che tenti di vendergli un sogno, a mo' di quello che vendeva il progetto del treno superveloce ne I Simpson. E mi dice anche che la gente che ci lavora qualche competenza ce l'abbia. Ci si muove entro i limiti, questo non significa che non si possano efficientare i processi per ottenere di più, entro quei limiti. Pure la miniaturizzazione ha limiti fisici, ma dai computer che occupano un capannone ai cellulari che hanno potenze di calcolo incommensurabilmente superiori e sono pure tascabili, di strada se ne è fatta.
@@EnAuEllai se non fosse che le decisioni vengono prese dai politici, e notizia straordinaria, la classe politica è piena di cretini senza scrupoli. Vogliamo fare un esempio? I tedeschi, che hanno investito quasi 600 miliardi per eolico e solare, e nonostante questo sono i campioni europei di emissione di CO2. E come sono messi? Attaccati alla canna del gas di Putin. Solo pochi giorni fa, un ministro tedesco (Verde) ha autorizzato la demolizione di un parco eolico per raddoppiare una grande miniera di lignite, senza la quale la Grande Germania si ritroverebbe senza corrente. Solo alcuni anni fa, un comico italiano aizzava la folla dentro un tendone affermando che "grazie all'olio di colza potremo mandare a******lo tutti i petrolieri". Bè, sto ancora aspettando. Stanno meglio gli austriaci, che hanno tanti di quei bacini idrici, da fare oltre il 65% dell'elettricità con l'idroelettrico, e poi dicono di essere contrari al nucleare nei paesi vicini. Il governo giapponese ha disposto la riaccensione di tutti gli impianti nucleari non prossimi al fine vita, e rilanciato un programma di costruzione di nuove centrali. E questo è razionale, altro pochi megawatt per produrre un pizzico di idrogeno.
Ci sta, è un video sulla produzione di idrogeno... inoltre si spera che sia ovvio a chiunque abbia un microgrammo di sale in zucca che un progetto portato avanti per avere "l'1% di idrogeno nel mix energetico entro il 2030" è completamente assurdo e una perdita di soldi.
Domanda: La produzione di idrogeno a partire dall'elettrolisi dell'acqua prevede una grande disponibilità di quest'ultima; la quale mi risulta essere disponibile in grandi quantità solo a partire dal mare o da enormi bacini. In un precedente video avete giustamente messo in evidenza le criticità degli impianti di dissalazione per l'utilizzo di acqua marina. Potrebbero queste criticità essere un freno alla produzione di idrogeno su larga scala? Grazie!
Perché grandi quantità ? un chilogrammo di idrogeno si ricava da 9 litri d'acqua insieme a 8 kg d'ossigeno . Il potere calorifico è triplo della benzina ed il rendimento di una cella a combustibile è doppio di un motore endotermico quindi 1 kg di idrogeno sostituiscono circa 6 kg (7,5 litri) di benzina .
Il calcolo è sbagliato. La fuel cell non raddoppia il potere calorifico dell'idrogeno. Non ha nemmeno senso parlare di potere calorifico visto che nella fuel cell si genera una reazione chimica che produce energia elettrica. Complessivamente, l'effetto combinato dell'elettrolisi, compressione dell'idrogeno e full cell ha la stessa efficienza del motore endotermico, ma se l'energia elettrica di partenza è prodotta da fonti rinnovabili non produce inquinamento. Accumulare l'energia elettrica in una batteria è molto più efficiente.
@@claudiotortorici4135 il rendimento delle fuel Cell è del 60% contro il 30% del motore endotermico . Approssimativo ok ma in quale punto è sbagliato il calcolo ? Il resto del tuo ragionamento è ineccepibile . L'idrogeno non è una buona idea . Però la vogliono spingere molto , chissà perché ?
@@rscaht l'errore sta nel confrontare il potere calorifico dell'idrogeno che viene utilizzato nelle fuel cell con quello dellla benzina bruciata nel motore endotermico. L'idrogeno non viene bruciato per ottenere energia termica, ma combinato con l'ossigeno produce energia elettrica..
@@claudiotortorici4135 Il potere calorifico è l'energia che si può ricavare convertendo completamente una massa unitaria di un vettore energetico in condizioni standard. Wikipedia Scusa per la citazione , quello dell'idrogeno è triplo di quello della benzina e viene convertito con efficenza doppia con le fuel Cell quindi 1 kg di idrogeno fa le veci di 6kg di benzina "circa" . Generalmente le auto a idrogeno fanno 100 Km con 1 Kg . Comunque non sono un fan dell'idrogeno anzi , il rendimento della doppia conversione è 36% troppo poco paragonato al 90% delle batterie al litio . Buttar via 64kwh ogni 100 di principio non è un buon affare .
Grazie per i suggerimenti, quel video lo avevo già visto e spiega come si produce e stocca l'idrogeno, non spiega come si ricava L'ENERGIA dall'idrogeno (o meglio, accenna al fatto che viene bruciato ma mi piacerebbe vedere "nel dettaglio" cosa e come avviene, nel modo in cui solo Geopop sa fare) 😉
@@MeilinLi1 allora in generale ingegneria Italia ne parla in questo video czcams.com/video/2aJCQ00lxf4/video.html. Comunque quoto anch'io che venga trattato da GeoPop
Il problema del costo dell’idrogeno è difficilmente risolvibile in quanto per una questione fisica non si potrà arrivare a migliorare sensibilmente l’efficienza energetica della sua produzione e successiva riconversione in energia elettrica. Quindi a mio avviso la produzione di idrogeno su larga scala ha senso solo se per produrlo si ha a disposizione di tantissima energia green in surplus, ma allora probabilmente non sarebbe necessario avere l’idrogeno. Quindi per concludere secondo me la produzione di idrogeno resterà limitata ad applicazioni di nicchia dove si riesce a produrre idrogeno green da surplus di energia rinnovabile che altrimenti non si saprebbe dove stoccare.
Senza considera che per produrre 1 kg di idrogeno servono dai 55 ai 65 kWh. Con ulteriori perdite di energia durante la sua riconversione in elettricità. Attualmente conviene molto di più utilizzare direttamente quella energia su velivoli elettrici.
Praticamente appena dopo il disastro della centrale nucleare si sono dati da fare per questo immenso e prezioso progetto… chapeau! Questa è RESILIENZA!
Chapeau di che? Di aver buttato via il 30% di energia pulita del loro nucleare per sostituirlo con Carbone e Gas? Per investire in una tecnologia inutile come quella dell'idrogeno solo perché Toyota ha sprecato milionate di investimenti per lo sviluppo dei loro veicoli e non vogliono tornare indietro? A me par la tipica giapponesata che piuttosto che ammettere i loro errori insistono su una strada puramente "di facciata" ("traguardo" del 1% di idrogeno nel mix energetico? assurdità).
Potremmo dire che l'idrogeno è un mezzo per accumulare energia, più che una fonte energetica propriamente detta? Se non ho capito male può essere utilizzato in celle a combustibile dopo essere stato prodotto tramite un'elettrolisi alimentata da pannelli fotovoltaici (o altre fonti rinnovabili). Quindi l'energia non sarebbe ricavata direttamente dall'idrogeno, bensì da altre fonti rinnovabili che poi lo sfruttano come mezzo di accumulo alternativo alle batterie. Qualche addetto ai lavori saprebbe dirmi se il mio ragionamento è corretto?
Sì, è proprio così. Solo che nelle trasformazioni (da energia elettrica a idrogeno, e poi da idrogeno a energia elettrica) si perde una grande quantità di energia, rendendo tutto il processo molto inefficiente. Avrà senso solo quando ci sarà un grande surplus di energia elettrica da fonti rinnovabili, che non si riuscirà a stoccare diversamente.
Quello che dici è corretto: come viene detto nel video, l'idrogeno è un "vettore di energia", ovvero viene usato per stoccare o trasportare l'energia prodotta da una fonte primaria.
So che non volete parlare di questioni scomode o politiche, ma secondo me il discorso generale andava affrontato in maniera diversa: - tutti i paesi devono diventare a impatto zero il più velocemente possibile (Giappone ed Europa hanno già dichiarato come obiettivo il 2050) - l'unico vettore energetico che conosciamo al momento per sostituire i combustibili fossili è l'idrogeno - le tecnologie che ruotano attorno ad esso stanno crescendo ed evolvendosi grazie a sforzi globali di finanziamenti alla ricerca ovunque nel mondo - chi primo (e in maniera più efficiente) investe, meglio sarà messo nel futuro!
6:00 A livello energetico, 1 kg di idrogeno a quanti litri di benzina potrebbe corrispondere? Lo chiedo per poter fare poi anche un paragone relativamente al prezzo. Comunque, come al solito avete realizzato un bel video, visti la complessità ed il fascino dell’argomento speravo in un video un po’ più lungo
Se usato per produrre energia elettrica, 1Kg di idrogeno corrisponde a diversi litri di benzina. Ma non è così facile fare il confronto. Per stoccare 1Kg di idrogeno ci vuole una bombola d 25Kg a 250bar
ciao avete visto il video di nova lectio sul fatto che l'idrogeno non è la soluzione per una transizione energetica? Ci piacerebbe sapere anche la vostra su questo tema. Grazie mille per il lavoro che fateeee
Molto interessante. La domanda però è: come fanno a spostare l'idrogeno prodotto in quella centrale? Gasdotti? Come sono fatti? Autobotti? Come sono fatte?
È più corretto parlare di $/kWh piuttosto che di $/kg. Facendo qualche calcolino vi accorgerete che il prezzo medio dell'idrogeno verde non si discosta poi così tanto da quello dell'energia elettrica venduta alle colonnine di ricarica: anzi vi accorgerete che è di circa 0.15$/kWh più economico. :) Il grande problema dell'idrogeno è lo stoccaggio ed il trasporto. Se avete dubbi su ciò che ho scritto, sono più che felice di rispondervi!
In realtà lo stoccaggio negli ultimi anni ha fatto passi da gigante e l'unico problema è che in Italia la legislazione non è al passo coi tempi. Lo stoccaggio resta ancora molto problematico per i mezzi di trasporto che volano, ma tra qualche anno arriveranno solidi porosi leggeri (tipo spugne) per stoccare l'idrogeno con elevata densità. Il trasporto dell'idrogeno, invece, a quanto ne so non è assolutamente un problema (al contrario del trasporto della corrente), ma sarà sicuramente un costo trasformare le tubature del gas metano in tubature per l'idrogeno
@@LorenzoPagliari le tubature normali non sono idonee. Snam ha fatto un esperimento per miscelare una quantità irrisoria e non pericolosa di idrogeno con il metano.
Ciao, sui calcoli non sono aggiornato coi prezzi, ma credo che anche se non sia vantaggioso al momento penso che presto lo sarà, specialmente quando inizieremo ad importare il gas dagli stati uniti. Ma quello su cui mi vorrei soffermare è il fatto che l'idrogeno è un buon vettore energetico, permette di immagazzinare l'energia prodotta in eccesso dalla centrale per poi consumarla nei momenti in cui non si riesce a soddisfare la domanda. Quindi anche se non si distribuisce è comunque un buon sistema di stoccaggio.( con tutte le sue dispersioni ovviamente)
sarebbe interessante un servizio su di un ricercatore italiano che aveva messo a punto un sistema per smaltire i rifiuti tossici e se ne è perso traccia!!
How to complicarsi la vita. Bastava non spegnere le centrali nucleari e l’idrogeno verde potevano fabbricarlo con le medesime con un considerevole risparmio di suolo.
Scusa ma loro ce l' hanno il nucleare, non ha senso quello che dici. Questo discorso puoi farlo agli italiani ma ricordiamoci che è stato il popolo italiano a votare per non averlo più dopo un enorme incidente che però le cause sono state nascoste per decenni dai russi.
Quando i problemi ti succedono in casa e devi evaquare una città la storiella raccontata da certi talebani dell' "incidente stradale di Fukusima con una sola vittima" fa poca presa di fronte all'evidenza del secondo peggior disastro di questo tipo... (Tra parentesi ringrazia CZcams che filtra automaticamente le risposte inutili lol, già ne ha nascoste due, dovrebbero esserci più sha_dow ba_ns di questo tipo...)
Ma anche no, come ha detto per Fukushima nel 2011, le centrali nucleari possono esplodere, inoltre dove le metti le scorie radioattive? E Considerando ora i costi dell'uranio?
@@SamuGallo le centrali nucleari non possono esplodere, guardati le live dell’avvocato dell’atomo con professori di sicurezza nucleare. Le centrali hanno un funzionamento diverso dalle bombe, è fisicamente impossibile che esplodano (chernobyl fu un’esplosione di vapore). Le scorie sono poche, le rinnovabili fanno moooooooooooolte piu scorie, basta che ru vada a guardare il lago di baotou in cina (raffinazione terre rare per il solare). Costa molto meno l’uranio delle altre fonti di energia. Insomma basta vedere i dati e ci si rende conto che il nucleare è il piu sicuro, meno costoso e piu produttivo e costante. Periodt.
Ciao. Video molto interessante. Vorrei dire che c'è un ulteriore tipo di idrogeno nella nomenclatura del settore: l'odrogeno viola, prodotto attraverso l'utilizzo del nucleare. Con il numero.di reattori che ha il Giappone è molto strano che produca energia elettrica per il solo 6%. Saluti
Grazie per il video! Vorrei però chiarire, perché non secondo me il video non lo spiega chiaramente, che l'idrogeno potrà si abbassare i prezzi, ma non potrà comunque competere sullo stesso piano dell'energia elettrica, una catena puramente elettrica sarà sempre più efficiente di una catena che preveda l'idrogeno in mezzo.
a proposito di idrogeno. ho recepito da qualche parte quanti Mwh assorbono le ferrovie italiane. penso sia una buona base di partenza in quanto nelle principali stazioni esiste l'opportunità di stoccare l'idrogeno usare delle celle per alimentare i motori dei treni penso sarebbe un colpo eccezionale alla riduzione di idrocarburi.
Tipicamente si usa una cella a combustibile, che è un semplice dispositivo in cui immetti idrogeno e ossigeno che, tramite una apposita membrana, vengono ricombinati producendo acqua e elettricità. Valori tipici di efficienza di conversione sono circa 40-60%.
Ciao Ragazzi, potreste fare un video sulla città verticale che stanno costruendo in Arabia Saudita onda quelle parti li, come funziona? Sarà veramente ad impatto 0? Qualche dubbio ce l'ho. A proposito di idrogeno. E' vero che la Fiat aveva studiato un prototipo di auto ad idrogeno?
Manca un punto fondamentale nelle motivazioni che hanno spinto il Giappone verso l'idrogeno: il Giappone si è accorto che l'attuale tecnologia di accumulo energetico, le batterie, non hanno futuro. Nonostante gli ingenti investimenti, gli studi sull'accumulo energetico non hanno portato nuove soluzioni, realmente applicabili e non solamente teoriche, per sostituire le batterie al litio. Batterie al litio che hanno enormi difetti e non si prestano all'utilizzo nella mobilità elettrica. Non a caso i gruppi automobilistici giapponesi tuttora puntano sull'ibrido (in forme molto più intelligenti rispetto all'europeo plug-in) e non sull'elettrico. p.s: sia chiaro, l'idrogeno non potrà mai sostituire l'accumulo su batteria nel trasporto su strada. Semplicemente ora non c'è un'alternativa valida per questo utilizzo.
bellissimo video come sempre, ultimamente sento parlare di “medicina nucleare” non è che ci fate un video e ci spiegate di cosa si tratta? grazie, vi seguo sempre 👍
non so bene che intendi, però dopo l'incidente del 2011 (causato da un maremoto e un terremoto biblici) sono passati dal 30% al 6% di produzione di energia nucleare, ripiegando quasi interamente sui combustibili fossili (carbone, gas e petrolio)... Non benissimo. Da noi per esempio le rinnovabili sono molto più usate ma non bastano. Ecco che per staccarsi dalla dipendenza da combustibii fossili, il nucleare per me è una grande alternativa, ovviamente senza abbandonare ma implementando le rinnovabili
non hanno molto senso le % di fine video (5.49): l'idrogeno è un vettore non una fonte (come dite ad inizio video), non ha senso confrontarlo con eolico o fotovoltaico.
@@IlPandax lo spiega bene ad inizio video. eolico o fotovoltaico (ma anche carbone, gas e nucleare) sono fonti energetiche, cioè sono mezzi per produrre elettricità. L'idrogeno va prodotto consumando corrente. viene classificato come "vettore", cioè un modo per trasportare energia.
@@IlPandax L'idrogeno non lo estrai come nel caso del petrolio o carbone ma lo "crei" per potrer trasportare l'energia sotto forma di idrogeno liquido (nel processo viene persa molta energia)
be usare le centrali nucleari esistenti solo per produrre idrogeno e usarlo per la corrente elettrica non sarebbe male e si rispalmerebbero miliardi di investimenti, ad esempio in Francia dove usano solo il 70 % del energia nucleale che possono produrre le centrali si potrebbe aumentare al 80 85, e sfruttando quel il 10% 15% per produrre idrogeno
esattamente, è l'unica maniera sensata: "Il rapporto infatti stima che la produzione di idrogeno da fonte rinnvabile intermittente (solare o eolico) costerebbe quattro volte la produzione di idrogeno tramite Small Modular Reactors. L’elevato investimento iniziale costituito dalle celle elettrolitiche richiede infatti una loro operatività annua minima di 5000 ore al fine di renderle profittevoli, con un valore ottimale di 8000 ore annue. Questo fattore di capacità è raggiungibile, tra le fonti a basse emissioni, solo dal nucleare e dall’idroelettrico, mentre solare ed eolico si fermano ben sotto la soglia (2000-4000 ore annue). Per quanto riguarda il consumo del suolo, l’obiettivo europeo al 2030 di installare una capacità di produzione a celle elettrolitiche pari a 40 GW (10 milioni di tonnellate di idrogeno) richiederebbe 150 mila turbine eoliche o 80 mila chilometri quadrati di pannelli solari (grossomodo la superficie dell’intera Austria)."
@@herik63 Le tue cifre sono demenziali. Per produrre 1 kg di idrogeno servono circa 50kWh quindi per produrre 10 milioni di tonnellate all'anno servirebbero 500TWh. Con 150.000 turbine produrresti 4.000TWh mentre ricoprendo l'austria di pannelli ne produrresti circa 16.000TWh ossia 53 volte la domanda italiana. Le cifre reali sono 19.000 turbine (non 150.000) o 2.500 km^2 di solare (non l'austria ma meno di 1/10 del piemonte)
bisogna fare i calcoli una centrale nucleare francese fa da un minimo di 840 mwh/50kwh (per 1 kg di idrogeno) 17.00kg, centrale da 1500 mwh/50kwh 30000 kg di idrogeno totale di 47.000 kg di idrogeno secondo me ci staremo dentro abbastanza considerando che le centrali nucleari a differenza delle rinnovabili vanno 24 su 24 365 giorni al anno
@geopop Sarebbe bello un video dove spiegate il ciclo chiuso Idrogeno Metano verde, dove si usa quest'ultimo come vettore energetico. Personalmente lo ritengo, più attuabile ad oggi, visto e considerato che il Metano può essere tranquillamente stoccato in vecchi giacimenti geologici, mentre l'idrogeno deve esserlo in grosse bombole ad alta pressione e a bassissime temperature. In Italia poi abbiamo vecchi giacimenti esausti distribuiti su tutta la costa Adriatica per centinaia di MSMC, e le infrastrutture per il trasporto del metano sono già presenti, mentre per l'idrogeno andrebbero ricostruite. Non dico che non si debba usare l'idrogeno, per i trasporti può essere un ottima strategia, ma come sistema di accumulo nazionale per la gestione dei picchi alti e bassi di energia stagionali, ritengo ad oggi il Metano verde, l'unica scelta possibile.
@@gianlucasini612 infatti ho parlato di ciclo chiuso e metano verde. Il metano verrebbe bruciato in un ambiente di puro ossigeno per non produrre gli ossidi di azoto ed il monossido di carbonio. La co2 non verrebbe emessa nell'aria ma catturata è messa da parte per poi al ciclo successivo essere usata i siene all'idrogeno per riprodurre metano. Lo stesso vapore acqueo prodotto dalla combustione del metano verrebbe poi riusato per produrre idrogeno. È un ciclo chiuso che parte da acqua e co2 e si arriva al metano passando per l'idrogeno. Tutte le emissioni vengono raccolte per ricominciare il ciclo. Il nessuna emissione si ha verso l'esterno
@@gianlucasini612 niente motore a combustione, il metano verde sarebbe una batteria. È sicuramente inefficiente, per questo ho chiesto un video, ma siamo sicuri lo sia di meno dell'idrogeno? Quest'ultimo ha bisogno di enormi bombole che vanno costruite, deve essere sotto posto a forti pressioni e portato a bassissime temperature. Tutte cose che richiedono energia. Il metano così com'è lo puoi stoccare sotto terra e riprenderlo quando hai bisogno d'energia. Cmq la mia richiesta a geopop è proprio per capire se ne varrebbe la pena o no.
@@ClaudioSantini Diciamo che l'unico VERO vantaggio dell'idrogeno e' che permette di recuperare una parte (minima) dell'energia persa dalle centrali nucleari durante la notte; che non possono essere spente e dunque "sprecano" potenza. Ma come vettore energetico e' molto inefficente; si puo' giustificare solo se l'energia e' gratuita. La molecola del metano CH4 richiede 4 idrogeno e 1 carbonio - se consideri quanto costa in termini energetici produrre l'idrogeno e separare l'anidride carbonica ... diciamo che il metano sintetico e' un po' troppo svantaggioso in termini energetici, e ritorno sempre al fatto che il metano e' 25 volte piu' dannoso della CO2 nell'effetto serra, anche "piccole" perdite hanno effetti considerevoli. Cmq mi associo alla richiesta di pubblicazione di un video specifico.
@@gianlucasini612 Lo so benissimo che richiede molta energia, ma come per l'idrogeno verrebbe effettuata la sua produzione solo quando è presente un surpluss energetico, che poi in realtà dovrà essere la prassi. Produco molta più energia del necessario dal fotovoltaico di giorno la accumulo e la recupero poi la note dal sistema di accumulo. allo stesso modo metto da parte in un accumulo a lungo termine in autunno e primavera per poi recuperare quell'energia in estate e inverno dove avrò maggiori consumi. L'idrogeno e il Metano sicuramente, vista la loro bassa efficienza nella produzione, non sono adatti all'accumulo a breve termine dove sono sicuramente più adatti le batterie, non per forza al litio, e altri sistemi più "esotici" come l'energia meccanica dei volano (già usati nelle centrali a turbogas per aumentarne l'efficienza) o quella dei sali fusi (giù usati per aumentare le ore di produzione elettrica delle centrali termosolari), tuttavia sono ideali per l'accumulo a lungo termine o stagionale, perché sebbene abbiano una bassa efficienza nella conversione, non perdono carica nel tempo. la quantità di energia presente in un KG di Idrogeno o di metano è sempre la stessa, sia dopo 5 minuti che dopo 5 mesi. E quindi sono sicuramente ideali per l'accumulo a lungo termine. Preso atto della durata infinita dell'energia accumulata e preso atto delle basse efficienze di conversione restano da considerare per l'idrogeno altri 2 problemi: La necessita di portarlo a 700 bar e a -150°C, la costruzione di migliaia di enormi bombole e il rifacimento dell'infrastruttura di metano con milioni di tonnellate di metallo da produrre e installare. Mentre per il metano non abbiamo bisogno dei bomboloni e abbiamo già una rete capillare con decine di migliaia di km di tubi, che raggiungono quasi tutti i comuni d'Italia, ma soprattutto raggiungono gli oltre 100 pozzi esausti di metano distribuiti su tutto il pase. Tali pozzi hanno un potenziale di 400MSMC di gas metano stoccabile ma attualmente sono adattati a questo scopo solo per 20MSMC, quindi occorrerebbe analizzare i costi energetici ed economici per stabilire quali dei due sistemi di accumulo ad oggi siano più convenienti, e soprattutto considerarne anche i tempi di realizzazione delle infrastrutture. Così su due piedi ritengo sia più fattibile usare il metano oggi come vettore, per poi sostituirlo con l'idrogeno nei prossimi 30'anni, magari man mano che si convertono le infrastrutture. Le tante centrali a turbogas in disuso potrebbero essere ideali per essere trasformate in produttori di metano. Riguardo le emissioni, ricordo che il metano bruciato in alcune condizioni specifiche (per esempio in un ambiente di puro ossigeno) produce esclusivamente CO2 e Acqua, ma se tale Metano bruciato è stato prodotto da Idrogeno e CO2 si produrrebbe la stessa CO2 utilizzata per produrre il metano stesso quindi con una neutralità carbonica, allo stesso modo, l'acqua prodotta dalla combustione del metano sarebbe la stessa utilizzata per produrre idrogeno. Se chiudiamo il ciclo accumulando e mettendo da parte ogni volta gli scarti per riutilizzarli come reagenti non avremmo nessuna emissione e nessun ingrediente da dover aggiungere ad ogni ciclo
Perché non cominciare a usare per quasi tutti i mezzi o anche per caldaie di case e palazzine, per ridurre emissioni co2 del carburante biodiesel,nel frattempo che si aspetta energia grenn?
hai il 60% di rendimento ad ogni passaggio, quindi se alla fine vuoi fare corrente elettrica con l'idrogeno prodotto, il rendimento è del 36%. E' un sistema di accumulo poco redditizio, i sistemi con maggior rendimento sono l'accumulo idroelettrico (dove possibile) e batterie al litio (costosissime)
Il Giappone per arrivare alla Carbon neutrality ed eliminare le fonti fossili ha già affermato che riapria varie centrali nucleari e riniziera ad investire fortemente nel settore, affermazioni fatte dal Primo Ministro sia in pubblico che alla camera, la quale hanno riscosso molto successo.
L'idrogeno è da molti considerato un miraggio, il problema principale dell'idrogeno è che non è facile da stoccare ne "maneggiare". L'atomo di idrogeno è il più piccolo di tutti gli elementi ed è molto facile avere una perdita, vedi anche il razzo nasa Artemis I , che è dovuto ritornare nuovamente in manutenzione perché perde idrogeno. Il video è stato interessante ma un po superficiale, comunque informativo
Scusate ma la quantità di energia spesa per effettuare il processo di separazione con acqua mediante elettrolisi, non è uguale a quella guadagnata dal suddetto idrogeno liquido?. Tanto vale utilizzare l'energia prodotta direttamente dai pannelli solari. No?
Si ma i pannelli solari fanno energia solo quando c'e sole. Pensa che in Pianura Padana arriviamo ad avere energia utile dai pannelli solo il 10% del tempo. Capita che molti paesi (tipo la Germania) abbiano istallato più rinnovabili di quelle che servono loro "istantaneamente". Le tecnologie dell'idrogeno e degli accumuli si basano sul fatto che nel momento in cui le rinnovabili funzionano e producono più energia di quella che serve in quel momento, quell'energia invece di venire buttata viene immagazzinata attraverso idrogeno o batterie. L'idrogeno lo puoi utilizzare quando le rinnovabili non funzionano o per altre applicazioni (industria, trasporti etc.). Si tratta di sistemi che permettono di non buttare energia prodotta in quanto non so se sia chiaro ma la produzione di energia e la domanda non sono accoppiate, soprattutto da quando usiamo un sacco di rinnovabili che vanno quando e quanto vogliono. Questo sarebbe l'uso intelligente, ovvero quello di riaccoppiare domanda e offerta di energia spostando qualche randomico picco imprevisto nella produzione verso eventuali momenti di magra. Il problema sorge quando qualche geniaccio pensa di tirar fuori il famoso "100% rinnovabili" utilizzando queste tecnologie. Si tratta di un'enorme spreco in quanto richiede di istallare molte più rinnovabili di quelle che servono realmente di proposito per caricare le batterie o separare l'idrogeno. Per esempio, per la Pianura Padana bisognerebbe istallare 10 volte più rinnovabili di quelle che servono solo per accumulare abbastanza energia/idrogeno per produrne per quando queste non funzionano. Ovviamente, contando le perdite di conversione quel 10 diventa velocemente 15-20.
Quasi nulla, così come le bombole di gas metano che devono essere perfettamente sigillate. In ogni caso la dispersione in atmosfera non causa problemi, al contrario del metano, tuttavia è uno spreco di energia.
@@jackzugna5830 esatto, infatti non pensavo ai danni all'atmosfera ma allo spreco di energia. A quanto corrisponde il "quasi nulla"? C'è una sorta di "data di scadenza" dei contenitori e/o delle valvole?
@@FrancescoSblendorio Non saprei darti un tempo specifico di scadenza ma dovrebbe essere identico a quello per le bombole del gas, più che altro ci si riferisce solamente alle guarnizioni che durano alcuni anni, banalmente il tubo del gas ha una scadenza di 5 anni, le altre guarnizioni hanno al massimo questa durata, perlomeno in ambito civile, in ambito industriale sicuramente utilizzano altri materiali.
Sostanzialmente un impianto ad impatto enorme da punto di vista del consumo del suolo e che non ha alcuna capacità di tipo industriale di rispondere al fabbisogno energetico.
180.000 pannelli per creare idrogeno, che andrà a creare energia elettrica. In pratica se chiudiamo la centrale e mettiamo in rete i pannelli facciamo prima. In più dovendo trasformare energia elettrica in idrogeno e poi idrogeno in energia elettrica se non ricordo male si perde un 20% di potenza. Servirà giusto per stoccare energia da utilizzare in periodi in cui mancano le rinnovabili, ma anche qui ci sono tecnologie miglio. Insomma, sono anni che si parla di idrogeno ma alla fine della fiera non è mai partito…ci sarà un motivo
hai ragione...sono del settore. Inoltre è ingegneristicamente poco conveniente tombare 180k mq di territorio per ricaricare addirittura 560 auto...ma alla fine si è potuto fare su un territorio contaminato e inutilizzabile. Per adesso possiamo parlare solo di ricerca e sviluppo
Attualmente l'efficienza dell'elettrolisi arriva all'80%, e l'efficienza delle celle a combustibile in un veicolo arriva al 60%. Quello che si perde e' il 50%. (fonte wikipedia). E poi bisogna contare anche quello che si perde per la compressione dell'idrogeno se non si e' attaccati a un tubo.
@@siegfrideO Talmente poco conveniente che è fra le fonti più economiche sul mercato insieme all'eolico. Oltretutto sono 560 pieni AL GIORNO, oltre 200.000 all'anno. La produzione elettrica è abbastanza per fare 200.000.000 km all'anno con auto elettriche, significa 20.000 auto a benzina in meno sulla strada. Oltretutto territorio contaminato da cosa? Dall'ombra che fanno? Dalla riduzione della quantità di carbone utilizzato?
@@federicocosta8356 Nono non ricarichi 560 auto, quelli sono i pieni che fai al giorno. Utilizzando auto ad idrogeno prodotto con quei pannelli si toglierebbero circa 12.000-14.000 auto a benzina dalla strada, ovviamente meno delle elettriche ma comunque non 560
Dai... Si festeggia il milione di iscritti!!! Ve ne meritate 10.000.000
CI SIAMO QUASI 995.500 ISCRITTI DAI RAGAZZI FORZA ROAD TO 1MIL
Ma questo canale è incredibile🤩🤩
Fa minimo 3000 iscritti al giorno
@@marco-naturelife7144 un po' la cosa puzza 😂
@@saraveronika7540 con le views che fa è più che normale (e meritato). Forza Geopop!
997.000 ore 14.00
@@saraveronika7540 non è mica instragram
Ottimo lavoro, complimenti!!!
Sta di fatto che per produrre idrogeno rinnovabile devi per forza prendere elettricità all’inizio e rigenerarla in seguito, passaggio che non sarà mai efficiente quanto usare direttamente quell’energia.
Potrebbe avere senso come accumulo, ma è più probabile che l’energia in eccesso finisca sempre più in batterie, che l’efficenza totale comunque resterà sempre più alta.
Potrà avere molto senso, assieme al nucleare, nel settore aeronautico e forse spaziale, ma su ruota vincerà sempre l’elettrico e riscaldamento le pompe di calore.
Ma la velocità di ricarica?
@@carloterpene723 Dipende dall’uso che ne fai e poi sceglierai di conseguenza. Oggi giorno sarà questo gran peso aspettare qualche minuto in più a volte, in futuro ci si lamenterà della troppa velocità di carica.
Ho fatto 400 km ogni volta, per andare al mare, per 10 volte quest’anno….
Ricaricando lentamente (colonnine gratuite)…
E sono ancora vivo.
La volta che ho preferito andare rapido mi sono ritrovato a dover pranzare in auto visto che la ricarica era finita troppo presto.
no aspetta, l'idrogeno è indispensabile per i concimi, se lo faranno da nucleare sarà competitivo con quello da metano e non avrà CO2 rilasciata, quello che è insensato è farlo green perché non ripaghi gli idrolizzatori se non lavorano almeno 5000 ore l'anno, quindi sono modi di arraffare incentivi pubblici.
Spiace contraddire ma l idrogeno è il combustibile del futuro, ricordo che l idrogeno per il trasporto serve per le batterie delle auto elettriche Eni gia ha testato il trasporto dell idrogeno nei gas dotti esistenti.....
@@frinziservice2428 combustibile del futuro si, ma siamo proprio sicuri che si debba per forza bruciare per vivere? Io con auto elettriche ormai non farei mai il passo indietro ad un veicolo con molta più manutenzione, che necessiti di rifornirsi al distributore e con una “bomba” sotto al sedile.
È interessante si, avere 200/300 km in più di autonomia, ma con quel tanto mi prendo una elettrica da 1000 km di autonomia con battery swap oppure ricarica di 200/300 km in 5 minuti.
E con le dovute proporzioni ogni mezzo può fare lo stesso.
Io spererei che l’idrogeno diventasse il combustibile del futuro da far vivere la vita uguale ad ora senza creare problematiche nuove, ma realisticamente è più probabile vedere un 90% elettrico e 10% idrogeno, che l’opposto.
Complimenti per la chiarezza de servizio. Vorrei fare solo una precisazione: la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Italia (eolico + fotovoltaico + idroelettrico) è stata del 33,22% nel 2020 e del 32,33% nel 2021 (dati Terna).
Ciao amici di Geopop, spesso si parla di tropicalizzazione e/o di desertificazione, che per sommi capi si può capire di cosa si tratta... Ma si potrebbe avere un video ad hoc in merito? Sarebbe bello capirne le differenze, se ce ne sono, e le dinamiche.. vi ringrazio di tutto il lavoro che fate. Stupendo.
Bella notizia, come al solito siete il numero 1!!
Ve lo meritate :)
Due domande:
1) come si ricava energia elettrica dall'idrogeno? Con le celle a combustibile come per le auto?
2) Come viene trasportato il gas alle abitazioni con celle ene-farm?
Sapevo che un problema della diffusione dell'idrogeno e' proprio la distribuzione
Grazie mille
Per ricavare energia elettrica si fa un processo inverso a quello dell'elettrolisi, si hanno reazioni elettrochimiche che trasformano idrogeno e ossigeno in acqua ed energia elettrica sfruttabile, e avviene in una batterie, dette celle a combustibile quando trattano idrogeno. Per il trasporto un problema è il fatto che a pressione atmosferica e temperatura ambiente è un gas ed essendo molto volatile deve essere liquefatto per riuscire a trasportare volumi considerevoli, ed essendo le pressioni richieste molto alte si ha bisogno di recipienti in pressione che sono più complessi da gestire rispetto ad un trasporto a pressioni atmosferiche
@@lorenzogiannetti6850 e io che pensavo di avere una sintassi esagerata
@@lorenzogiannetti6850 Grazie mille
in parole poverissime: combinando ossigeno e idrogeno si puo creare dell'elettricità (oltre all'acqua)
ma per di più, ricavano idrogeno dall'acqua, ma in un periodo in cui ci si avvicina a sempre più siccità... in larga scala, non credo sia una cosa buona e giusta "utilizzare acqua come fonte di alimentazione"
L'idrogeno è costoso, ma come tutte le cose, quando arriveranno i grandi numeri, diventerà conveniente ed estremamente efficiente. Ottimo video!!
Se volessimo far costruire un impianto del genere qui in Italia, i due anni che hanno impiegato per costruirla in Giappone li avremmo spesi per verificare la conformità urbanistica del progetto e per la Valutazione di Impatto Ambientale...
Grandi ragazzi! Siete sempre grandiosi, semplici e profondi in qualsiasi spiegazione! Non vedo l'ora di festeggiare il video con il milionesimo iscritto!! Grazie di cuore!!
2 anni per fare tutto questo, in Italia in 2 anni cambiamo 3 governi.. ci sono opere incomplete da più di 2 anni.. complimenti per il servizio
1:05 potreste fare un bel video sulle batterie al sale? Sembra che siano molto promettenti sia in ambito di sostenibilità che di efficienza!
Grazie ottimo argomento 👍
Augurissimi per il traguardone da 1 Milione di iscritti, bravissimi!
Siamo arrivati al milione vedo ...grandisssimmiiiiiiiiiii 🍾🍾
caro staff di geopop io e i miei tre fratelli siamo vostri accaniti fun iscritti al canale da più di un anno.
ci piacerebbe se faceste un video sulľ incidente marino della Amoco Cadis.
Grazie Ludovico, Nicolò, Iacopo e Lucrezia.
A dire la verità mi sarei aspettato da voi una descrizione più dettagliata sull'elettrolisi e su quanta energia bisogna impiegare per ottenere un certo quantitativo di h2 ovviamente è un mio punto di vista non me ne vogliate della critica
Bravissimi come sempre, siete i veri guru della divulgazione scientifica.
Sarebbe molto più interessante fare un video sulla produzione di H2 con il ciclo sulfur-iodine (red hydrogen) che funziona ad altissima temperatura ottenibile in congiunzione con centrali nucleari di nuova generazione (HTGR= high temperature gas reactors) di cui uno sta funzionando a pieno regime da Luglio 2021 (HTTR reactor - Ōarai Ibaraki Japan). Questo tipo di reattori può essere anche di dimensioni ridotte e non necessità delle quantità di acqua dei reattori classici.
Io ricordo che esiste anche l'idrogeno viola che viene citato di rado...
Mi sembra che sia quello prodotto dalle centrali nucleari nel momenti in cui c'è poca richiesta dato che modulare la produzione di energia nucleare è un procedimento per cui servono ore
Allora, l'idrogeno viola è quello delle centrali nucleari ma non significa che deve essere prodotto solo quando la richiesta di energia è bassa. Può essere costruita una centrale anche con il solo scopo di produrre idrogeno, inoltre non è vero che ci vogliono ore a modulare un reattore; sebbene solitamente si preferisce mandare sempre al massimo il reattore, la Francia è l'esempio perfetto di modulazione di potenza, con reattori che passano dall'80% al 30 per ritornare al 90 in un ora per seguire la richiesta energetica. Produrre idrogeno a intermittenza ne fa salire il costo, in quanto i macchinari che servono sono molto costosi ed è preferibile farli funzionare sempre
Tra l'altro, essendo primi o tra i primi a investirci e a fare ricerca e sviluppo, soprattutto in un campo come questo in cui la materia prima non dipende da altre nazioni, si può diventare leader del settore con tutti i benefici che ne conseguono, cosa che ripaga ancor più i costi iniziali. E anche cosa che purtroppo qui da noi capiamo sempre un secolo dopo e ce la dimentichiamo subito, ripetendo il processo con ogni opportunità successiva.
"...la materia prima non dipende da altre nazioni..." è un'affernazione che denota scarsa conoscenza in materia. Il sole non dipende da altre nazioni, ma il silicio, il rame, l'alluminio, l'acciaio, il cemento, i metalli rari usati per gli elettrodi, certo che provengono da altre nazioni. Ed i pannelli, come le fuel cells, non durano in eterno. Il vero problema, è la densità energetica, per metro quadro, per energia spesa e per tonnellata di materiale dispiegato.
Vedrai, alla fine useranno il nucleare per produrre l'idrogeno.
Sì, grazie per il mansplaining, questo era il segreto di Pulcinella, non ci volevano sette lauree STEM ed esperienza ottantennale nel settore. Tutto quello che hai elencato è materia prima per costruzione e manutenzione degli impianti ai vari livelli, ma non è materia prima nel contesto della produzione. Penso fosse abbastanza chiaro che la materia principale sia una, (l'acqua, in questo caso, come il gas per gli impianti a gas e via dicendo) e che tutto il fabbisogno di materiali necessari agli impianti graviti attorno alla presenza di quella.
Ed ovvio che i materiali degli impianti non siano eterni, ma certamente non hai bisogno per *ogni singolo* elemento di un ricambio tanto costante come quello della materia prima stessa, che se viene da altri paesi ha costi enormi e incessanti; ed eventualmente anche problemi di varia natura, come col gas russo attualmente.
Le tecnologie poi evolvono, usandole e perfezionandole. Se non le tocchi, è naturale che rimangano a stadi imperfetti e dispendiosi, economicamente ed energeticamente. Adesso possono pure avere bisogno dell'intervento di San Sbraghenzio per fare uno sputo d'idrogeno (poi come se in Giappone non si usasse già il nucleare...), ma usando e perfezionando la tecnologia e facendo ricerca e sviluppo, si avanza, come si è sempre fatto.
@@EnAuEllai però di lauree STEM ne basta una sola, per sapere che esistono limiti teorici che sono superabili soltanto in ambito letterario o politico propagandistico. E siccome la cultura scientifica di massa cresce soprattutto sostenuta da questi due ambiti, è doveroso fare le opportune precisazioni. Altrimenti, ci saranno sempre nuove generazioni convinte che basterà il pannellino sul tetto dell'auto per risolvere ogni problema di ricarica.
@@marcusgaudium Qualcosa mi dice che il governo e le maggiori aziende giapponesi (o qualsiasi governo in generale, inclusi quelli guidati da gente del tutto distaccata dalla realtà, come in Corea del Nord, ed omologhe aziende) non faccia investimenti di tale portata basandosi su un romanziere che racconti di violazioni ai principi della termodinamica, o sul primo gigione che passa che tenti di vendergli un sogno, a mo' di quello che vendeva il progetto del treno superveloce ne I Simpson.
E mi dice anche che la gente che ci lavora qualche competenza ce l'abbia.
Ci si muove entro i limiti, questo non significa che non si possano efficientare i processi per ottenere di più, entro quei limiti.
Pure la miniaturizzazione ha limiti fisici, ma dai computer che occupano un capannone ai cellulari che hanno potenze di calcolo incommensurabilmente superiori e sono pure tascabili, di strada se ne è fatta.
@@EnAuEllai se non fosse che le decisioni vengono prese dai politici, e notizia straordinaria, la classe politica è piena di cretini senza scrupoli.
Vogliamo fare un esempio? I tedeschi, che hanno investito quasi 600 miliardi per eolico e solare, e nonostante questo sono i campioni europei di emissione di CO2. E come sono messi? Attaccati alla canna del gas di Putin. Solo pochi giorni fa, un ministro tedesco (Verde) ha autorizzato la demolizione di un parco eolico per raddoppiare una grande miniera di lignite, senza la quale la Grande Germania si ritroverebbe senza corrente.
Solo alcuni anni fa, un comico italiano aizzava la folla dentro un tendone affermando che "grazie all'olio di colza potremo mandare a******lo tutti i petrolieri". Bè, sto ancora aspettando.
Stanno meglio gli austriaci, che hanno tanti di quei bacini idrici, da fare oltre il 65% dell'elettricità con l'idroelettrico, e poi dicono di essere contrari al nucleare nei paesi vicini.
Il governo giapponese ha disposto la riaccensione di tutti gli impianti nucleari non prossimi al fine vita, e rilanciato un programma di costruzione di nuove centrali. E questo è razionale, altro pochi megawatt per produrre un pizzico di idrogeno.
Bellissimo, grazie 👏👏👏
Non lo dite che hanno in programma di riaprire tutte le centrali, scelleratamente chiuse dopo fukushima.
eh, appunto, pare non vogliano dire tutto.
Ci sta, è un video sulla produzione di idrogeno... inoltre si spera che sia ovvio a chiunque abbia un microgrammo di sale in zucca che un progetto portato avanti per avere "l'1% di idrogeno nel mix energetico entro il 2030" è completamente assurdo e una perdita di soldi.
Siete semplicemente fantastici...
Domanda: La produzione di idrogeno a partire dall'elettrolisi dell'acqua prevede una grande disponibilità di quest'ultima; la quale mi risulta essere disponibile in grandi quantità solo a partire dal mare o da enormi bacini. In un precedente video avete giustamente messo in evidenza le criticità degli impianti di dissalazione per l'utilizzo di acqua marina. Potrebbero queste criticità essere un freno alla produzione di idrogeno su larga scala?
Grazie!
Perché grandi quantità ? un chilogrammo di idrogeno si ricava da 9 litri d'acqua insieme a 8 kg d'ossigeno .
Il potere calorifico è triplo della benzina ed il rendimento di una cella a combustibile è doppio di un motore endotermico quindi 1 kg di idrogeno sostituiscono circa 6 kg (7,5 litri) di benzina .
Il calcolo è sbagliato. La fuel cell non raddoppia il potere calorifico dell'idrogeno. Non ha nemmeno senso parlare di potere calorifico visto che nella fuel cell si genera una reazione chimica che produce energia elettrica. Complessivamente, l'effetto combinato dell'elettrolisi, compressione dell'idrogeno e full cell ha la stessa efficienza del motore endotermico, ma se l'energia elettrica di partenza è prodotta da fonti rinnovabili non produce inquinamento. Accumulare l'energia elettrica in una batteria è molto più efficiente.
@@claudiotortorici4135 il rendimento delle fuel Cell è del 60% contro il 30% del motore endotermico .
Approssimativo ok ma in quale punto è sbagliato il calcolo ?
Il resto del tuo ragionamento è ineccepibile . L'idrogeno non è una buona idea . Però la vogliono spingere molto , chissà perché ?
@@rscaht l'errore sta nel confrontare il potere calorifico dell'idrogeno che viene utilizzato nelle fuel cell con quello dellla benzina bruciata nel motore endotermico. L'idrogeno non viene bruciato per ottenere energia termica, ma combinato con l'ossigeno produce energia elettrica..
@@claudiotortorici4135 Il potere calorifico è l'energia che si può ricavare convertendo completamente una massa unitaria di un vettore energetico in condizioni standard. Wikipedia
Scusa per la citazione , quello dell'idrogeno è triplo di quello della benzina e viene convertito con efficenza doppia con le fuel Cell quindi 1 kg di idrogeno fa le veci di 6kg di benzina "circa" . Generalmente le auto a idrogeno fanno 100 Km con 1 Kg .
Comunque non sono un fan dell'idrogeno anzi , il rendimento della doppia conversione è 36% troppo poco paragonato al 90% delle batterie al litio . Buttar via 64kwh ogni 100 di principio non è un buon affare .
complimenti per aver raggiunto 1 milione di iscritti!
Interessantissimo come sempre! Sarebbe bello fare un video di approfondimento su come si produce energia elettrica dalla molecola H2! Grazie mille!
Già fatto, questa estate mi pare.
Se non sbaglio dovrebbe essere questo czcams.com/video/nW5wNe7XWjU/video.html, comunque ne hanno fatto uno già in passato
@@robertorunke1735 esattamente.
Grazie per i suggerimenti, quel video lo avevo già visto e spiega come si produce e stocca l'idrogeno, non spiega come si ricava L'ENERGIA dall'idrogeno (o meglio, accenna al fatto che viene bruciato ma mi piacerebbe vedere "nel dettaglio" cosa e come avviene, nel modo in cui solo Geopop sa fare) 😉
@@MeilinLi1 allora in generale ingegneria Italia ne parla in questo video czcams.com/video/2aJCQ00lxf4/video.html. Comunque quoto anch'io che venga trattato da GeoPop
L'idrogeno è il futuro dei prossimi 100000 o più anni che si spera duri la nostra specie ! Bel video e spiegato bene!
Il problema del costo dell’idrogeno è difficilmente risolvibile in quanto per una questione fisica non si potrà arrivare a migliorare sensibilmente l’efficienza energetica della sua produzione e successiva riconversione in energia elettrica. Quindi a mio avviso la produzione di idrogeno su larga scala ha senso solo se per produrlo si ha a disposizione di tantissima energia green in surplus, ma allora probabilmente non sarebbe necessario avere l’idrogeno. Quindi per concludere secondo me la produzione di idrogeno resterà limitata ad applicazioni di nicchia dove si riesce a produrre idrogeno green da surplus di energia rinnovabile che altrimenti non si saprebbe dove stoccare.
in italia non esiste surplus.
Senza considera che per produrre 1 kg di idrogeno servono dai 55 ai 65 kWh.
Con ulteriori perdite di energia durante la sua riconversione in elettricità.
Attualmente conviene molto di più utilizzare direttamente quella energia su velivoli elettrici.
Praticamente appena dopo il disastro della centrale nucleare si sono dati da fare per questo immenso e prezioso progetto… chapeau! Questa è RESILIENZA!
Disastro... Il terremoto ha fatto quindicimila morti, i reattori fusi ZERO!
Proprio come da noi...
no, sono incentivi.
Chapeau di che? Di aver buttato via il 30% di energia pulita del loro nucleare per sostituirlo con Carbone e Gas? Per investire in una tecnologia inutile come quella dell'idrogeno solo perché Toyota ha sprecato milionate di investimenti per lo sviluppo dei loro veicoli e non vogliono tornare indietro? A me par la tipica giapponesata che piuttosto che ammettere i loro errori insistono su una strada puramente "di facciata" ("traguardo" del 1% di idrogeno nel mix energetico? assurdità).
Dai che arrivate al milione!!
Grazie per l'interessantissimo video.
Ottima spiegazione…..👏👏👏👍
in italia faremmo il record di costruzione..in 20 anni
mancano solo 3 mila iscritti
Bravi
Interessantissimo!
Potremmo dire che l'idrogeno è un mezzo per accumulare energia, più che una fonte energetica propriamente detta? Se non ho capito male può essere utilizzato in celle a combustibile dopo essere stato prodotto tramite un'elettrolisi alimentata da pannelli fotovoltaici (o altre fonti rinnovabili). Quindi l'energia non sarebbe ricavata direttamente dall'idrogeno, bensì da altre fonti rinnovabili che poi lo sfruttano come mezzo di accumulo alternativo alle batterie. Qualche addetto ai lavori saprebbe dirmi se il mio ragionamento è corretto?
Sì, è proprio così.
Solo che nelle trasformazioni (da energia elettrica a idrogeno, e poi da idrogeno a energia elettrica) si perde una grande quantità di energia, rendendo tutto il processo molto inefficiente.
Avrà senso solo quando ci sarà un grande surplus di energia elettrica da fonti rinnovabili, che non si riuscirà a stoccare diversamente.
Quello che dici è corretto: come viene detto nel video, l'idrogeno è un "vettore di energia", ovvero viene usato per stoccare o trasportare l'energia prodotta da una fonte primaria.
1 MILIONE!!! Finalmente... E mo' NaN sout cacan chiù u cazz. Ahahah scherzo.... Siete Grandi
Star interessante. Taac. 🎉🎉🎉
Al milione il tour ❤
So che non volete parlare di questioni scomode o politiche, ma secondo me il discorso generale andava affrontato in maniera diversa:
- tutti i paesi devono diventare a impatto zero il più velocemente possibile (Giappone ed Europa hanno già dichiarato come obiettivo il 2050)
- l'unico vettore energetico che conosciamo al momento per sostituire i combustibili fossili è l'idrogeno
- le tecnologie che ruotano attorno ad esso stanno crescendo ed evolvendosi grazie a sforzi globali di finanziamenti alla ricerca ovunque nel mondo
- chi primo (e in maniera più efficiente) investe, meglio sarà messo nel futuro!
6:00 A livello energetico, 1 kg di idrogeno a quanti litri di benzina potrebbe corrispondere? Lo chiedo per poter fare poi anche un paragone relativamente al prezzo. Comunque, come al solito avete realizzato un bel video, visti la complessità ed il fascino dell’argomento speravo in un video un po’ più lungo
Se usato per produrre energia elettrica, 1Kg di idrogeno corrisponde a diversi litri di benzina. Ma non è così facile fare il confronto. Per stoccare 1Kg di idrogeno ci vuole una bombola d 25Kg a 250bar
un'auto a idrogeno porta circa 5 kg se ricordo bene
cecrca la toyota mirai come riferimento per la capacità bombola/autonomia
con la Toyota mirai con 11,2$ fai 1360km
@@albertop-3069 guarda che in italia un kg di idrogeno passa i 10 euro.
ciao avete visto il video di nova lectio sul fatto che l'idrogeno non è la soluzione per una transizione energetica? Ci piacerebbe sapere anche la vostra su questo tema. Grazie mille per il lavoro che fateeee
@geopop, fate un video sulle batterie al sale?
Molto interessante. La domanda però è: come fanno a spostare l'idrogeno prodotto in quella centrale? Gasdotti? Come sono fatti? Autobotti? Come sono fatte?
Bel video bravo!!!
È più corretto parlare di $/kWh piuttosto che di $/kg. Facendo qualche calcolino vi accorgerete che il prezzo medio dell'idrogeno verde non si discosta poi così tanto da quello dell'energia elettrica venduta alle colonnine di ricarica: anzi vi accorgerete che è di circa 0.15$/kWh più economico. :) Il grande problema dell'idrogeno è lo stoccaggio ed il trasporto. Se avete dubbi su ciò che ho scritto, sono più che felice di rispondervi!
In realtà lo stoccaggio negli ultimi anni ha fatto passi da gigante e l'unico problema è che in Italia la legislazione non è al passo coi tempi. Lo stoccaggio resta ancora molto problematico per i mezzi di trasporto che volano, ma tra qualche anno arriveranno solidi porosi leggeri (tipo spugne) per stoccare l'idrogeno con elevata densità.
Il trasporto dell'idrogeno, invece, a quanto ne so non è assolutamente un problema (al contrario del trasporto della corrente), ma sarà sicuramente un costo trasformare le tubature del gas metano in tubature per l'idrogeno
So che Snam ha già dichiarato che le sue tubature sono idonee al trasporto di idrogeno e ha già fatto esperimenti in merito mischiandolo con il gas
quale calcolino esattamente, che ridiamo un pò?
@@LorenzoPagliari le tubature normali non sono idonee. Snam ha fatto un esperimento per miscelare una quantità irrisoria e non pericolosa di idrogeno con il metano.
Ciao, sui calcoli non sono aggiornato coi prezzi, ma credo che anche se non sia vantaggioso al momento penso che presto lo sarà, specialmente quando inizieremo ad importare il gas dagli stati uniti. Ma quello su cui mi vorrei soffermare è il fatto che l'idrogeno è un buon vettore energetico, permette di immagazzinare l'energia prodotta in eccesso dalla centrale per poi consumarla nei momenti in cui non si riesce a soddisfare la domanda. Quindi anche se non si distribuisce è comunque un buon sistema di stoccaggio.( con tutte le sue dispersioni ovviamente)
sarebbe interessante un servizio su di un ricercatore italiano che aveva messo a punto un sistema per smaltire i rifiuti tossici e se ne è perso traccia!!
Prendiamo esempio
How to complicarsi la vita. Bastava non spegnere le centrali nucleari e l’idrogeno verde potevano fabbricarlo con le medesime con un considerevole risparmio di suolo.
Scusa ma loro ce l' hanno il nucleare, non ha senso quello che dici. Questo discorso puoi farlo agli italiani ma ricordiamoci che è stato il popolo italiano a votare per non averlo più dopo un enorme incidente che però le cause sono state nascoste per decenni dai russi.
Quando i problemi ti succedono in casa e devi evaquare una città la storiella raccontata da certi talebani dell' "incidente stradale di Fukusima con una sola vittima" fa poca presa di fronte all'evidenza del secondo peggior disastro di questo tipo...
(Tra parentesi ringrazia CZcams che filtra automaticamente le risposte inutili lol, già ne ha nascoste due, dovrebbero esserci più sha_dow ba_ns di questo tipo...)
Le centrali nucleari comunque hanno una vita, vanno anche loro chiuse e ricostruite altrove, e costano TANTOooo, sia da chiudere che da aprire
Ma anche no, come ha detto per Fukushima nel 2011, le centrali nucleari possono esplodere, inoltre dove le metti le scorie radioattive? E Considerando ora i costi dell'uranio?
@@SamuGallo le centrali nucleari non possono esplodere, guardati le live dell’avvocato dell’atomo con professori di sicurezza nucleare. Le centrali hanno un funzionamento diverso dalle bombe, è fisicamente impossibile che esplodano (chernobyl fu un’esplosione di vapore). Le scorie sono poche, le rinnovabili fanno moooooooooooolte piu scorie, basta che ru vada a guardare il lago di baotou in cina (raffinazione terre rare per il solare). Costa molto meno l’uranio delle altre fonti di energia. Insomma basta vedere i dati e ci si rende conto che il nucleare è il piu sicuro, meno costoso e piu produttivo e costante. Periodt.
Ciao.
Video molto interessante.
Vorrei dire che c'è un ulteriore tipo di idrogeno nella nomenclatura del settore: l'odrogeno viola, prodotto attraverso l'utilizzo del nucleare.
Con il numero.di reattori che ha il Giappone è molto strano che produca energia elettrica per il solo 6%.
Saluti
Lo aspettavo da un po' questo video😎
Grazie
Grazie per il video! Vorrei però chiarire, perché non secondo me il video non lo spiega chiaramente, che l'idrogeno potrà si abbassare i prezzi, ma non potrà comunque competere sullo stesso piano dell'energia elettrica, una catena puramente elettrica sarà sempre più efficiente di una catena che preveda l'idrogeno in mezzo.
a proposito di idrogeno. ho recepito da qualche parte quanti Mwh assorbono le ferrovie italiane. penso sia una buona base di partenza in quanto nelle principali stazioni esiste l'opportunità di stoccare l'idrogeno usare delle celle per alimentare i motori dei treni penso sarebbe un colpo eccezionale alla riduzione di idrocarburi.
Oh oh mi sa che il 25 ottobre avremo festa qua 🎊🎊🎊🎊🎊🎊🎊🎊
Interessante 👍👍👍👍😄
Quale costo gosso modo ha una centrale per la produzione di idrogeno?
fate un video sul moto perpetuo come ipotetica fonte di energia?
Siete eccezionali! Video sempre più interessanti; bravi!
Al momento è l'unica Hydrogen Valley riconosciuta in Giappone dalla H2V Platform!!
bravi
Lavorate da dio siete grandi
... ma sbaglio o manca una spiegazione del processo di trasformazione da idrogeno ad energia elettrica? Grazie
Tipicamente si usa una cella a combustibile, che è un semplice dispositivo in cui immetti idrogeno e ossigeno che, tramite una apposita membrana, vengono ricombinati producendo acqua e elettricità. Valori tipici di efficienza di conversione sono circa 40-60%.
Top 💯💯💯💯
Ciao Ragazzi, potreste fare un video sulla città verticale che stanno costruendo in Arabia Saudita onda quelle parti li, come funziona? Sarà veramente ad impatto 0? Qualche dubbio ce l'ho.
A proposito di idrogeno. E' vero che la Fiat aveva studiato un prototipo di auto ad idrogeno?
ciao andre mi farest iun video che spiega che hanno trovato lacqua su marte?
2 giorni fa
Manca pochissimo al milione😍
Avrò meno acqua se produco idrogeno, nel "mondo"? Grazie
Ciao! Mi chiedevo ma i m3 della produzione oraria dell'impianto come sono? Normal/Standard?
..la notte riposano!
Visto che se n'è parlato tanto ed ora è un argomento dimenticato si potrebbe avere un approfondimento sui computer quantistici?
Scusate l'ignoranza, ma è intelligente produrre energia elettrica usando l'acqua?
Non è il nostro bene più prezioso?
Manca un punto fondamentale nelle motivazioni che hanno spinto il Giappone verso l'idrogeno: il Giappone si è accorto che l'attuale tecnologia di accumulo energetico, le batterie, non hanno futuro. Nonostante gli ingenti investimenti, gli studi sull'accumulo energetico non hanno portato nuove soluzioni, realmente applicabili e non solamente teoriche, per sostituire le batterie al litio. Batterie al litio che hanno enormi difetti e non si prestano all'utilizzo nella mobilità elettrica.
Non a caso i gruppi automobilistici giapponesi tuttora puntano sull'ibrido (in forme molto più intelligenti rispetto all'europeo plug-in) e non sull'elettrico.
p.s: sia chiaro, l'idrogeno non potrà mai sostituire l'accumulo su batteria nel trasporto su strada. Semplicemente ora non c'è un'alternativa valida per questo utilizzo.
Ma se si mettono in elettrolisi ipotetici 1000m3 di acqua, questa acqua l'ho persa per sempre o la natura la riformerà in egual misura?
La riformi in egual misura quando usi l'idrogeno, perche' per generare energia la ricombini con l'ossigeno.
Siete bravissimi. Potreste fare un video su la bomba sporca (sarebbe bene approfondire ) ancora complimenti e continuate così
buongiorno,vorrei chiedervi qualcosa sulle tecnologie per usare l" idrogeno saluti
bellissimo video come sempre, ultimamente sento parlare di “medicina nucleare” non è che ci fate un video e ci spiegate di cosa si tratta? grazie, vi seguo sempre 👍
non so bene che intendi, però dopo l'incidente del 2011 (causato da un maremoto e un terremoto biblici) sono passati dal 30% al 6% di produzione di energia nucleare, ripiegando quasi interamente sui combustibili fossili (carbone, gas e petrolio)... Non benissimo. Da noi per esempio le rinnovabili sono molto più usate ma non bastano. Ecco che per staccarsi dalla dipendenza da combustibii fossili, il nucleare per me è una grande alternativa, ovviamente senza abbandonare ma implementando le rinnovabili
Ciao interessantissimo lavoro Andrea e speriamo di riuscire ad arrivare al 2050🥶🥵🤧🤮😷😱👽🦾🦿👨🔬
non hanno molto senso le % di fine video (5.49): l'idrogeno è un vettore non una fonte (come dite ad inizio video), non ha senso confrontarlo con eolico o fotovoltaico.
Qual è la differenza? Non è polemica eh, sono ignorante in materia, quindi è curiosità sincera! :D
@@IlPandax lo spiega bene ad inizio video. eolico o fotovoltaico (ma anche carbone, gas e nucleare) sono fonti energetiche, cioè sono mezzi per produrre elettricità. L'idrogeno va prodotto consumando corrente. viene classificato come "vettore", cioè un modo per trasportare energia.
@@IlPandax L'idrogeno non lo estrai come nel caso del petrolio o carbone ma lo "crei" per potrer trasportare l'energia sotto forma di idrogeno liquido (nel processo viene persa molta energia)
be usare le centrali nucleari esistenti solo per produrre idrogeno e usarlo per la corrente elettrica non sarebbe male e si rispalmerebbero miliardi di investimenti, ad esempio in Francia dove usano solo il 70 % del energia nucleale che possono produrre le centrali si potrebbe aumentare al 80 85, e sfruttando quel il 10% 15% per produrre idrogeno
esattamente, è l'unica maniera sensata: "Il rapporto infatti stima che la produzione di idrogeno da fonte rinnvabile intermittente (solare o eolico) costerebbe quattro volte la produzione di idrogeno tramite Small Modular Reactors.
L’elevato investimento iniziale costituito dalle celle elettrolitiche richiede infatti una loro operatività annua minima di 5000 ore al fine di renderle profittevoli, con un valore ottimale di 8000 ore annue. Questo fattore di capacità è raggiungibile, tra le fonti a basse emissioni, solo dal nucleare e dall’idroelettrico, mentre solare ed eolico si fermano ben sotto la soglia (2000-4000 ore annue).
Per quanto riguarda il consumo del suolo, l’obiettivo europeo al 2030 di installare una capacità di produzione a celle elettrolitiche pari a 40 GW (10 milioni di tonnellate di idrogeno) richiederebbe 150 mila turbine eoliche o 80 mila chilometri quadrati di pannelli solari (grossomodo la superficie dell’intera Austria)."
@@herik63 inutile tirare fuori questi dati, purtroppo interessano a pochi e gli "ambientalisti" deforesterebbero la terra pur di non usare il nucleare
@@thulion basta abbatterli o renderli inoffensivi.
@@herik63 Le tue cifre sono demenziali. Per produrre 1 kg di idrogeno servono circa 50kWh quindi per produrre 10 milioni di tonnellate all'anno servirebbero 500TWh. Con 150.000 turbine produrresti 4.000TWh mentre ricoprendo l'austria di pannelli ne produrresti circa 16.000TWh ossia 53 volte la domanda italiana. Le cifre reali sono 19.000 turbine (non 150.000) o 2.500 km^2 di solare (non l'austria ma meno di 1/10 del piemonte)
bisogna fare i calcoli una centrale nucleare francese fa da un minimo di 840 mwh/50kwh (per 1 kg di idrogeno) 17.00kg, centrale da 1500 mwh/50kwh 30000 kg di idrogeno totale di 47.000 kg di idrogeno secondo me ci staremo dentro abbastanza considerando che le centrali nucleari a differenza delle rinnovabili vanno 24 su 24 365 giorni al anno
Arriverà il momento in cui finirà lo spazio. Quando si comincerà a parlare di città galleggianti o campi fotovoltaici galleggianti?
@geopop Sarebbe bello un video dove spiegate il ciclo chiuso Idrogeno Metano verde, dove si usa quest'ultimo come vettore energetico. Personalmente lo ritengo, più attuabile ad oggi, visto e considerato che il Metano può essere tranquillamente stoccato in vecchi giacimenti geologici, mentre l'idrogeno deve esserlo in grosse bombole ad alta pressione e a bassissime temperature. In Italia poi abbiamo vecchi giacimenti esausti distribuiti su tutta la costa Adriatica per centinaia di MSMC, e le infrastrutture per il trasporto del metano sono già presenti, mentre per l'idrogeno andrebbero ricostruite. Non dico che non si debba usare l'idrogeno, per i trasporti può essere un ottima strategia, ma come sistema di accumulo nazionale per la gestione dei picchi alti e bassi di energia stagionali, ritengo ad oggi il Metano verde, l'unica scelta possibile.
il metano temo abbia un forte effetto serra; nasometricamente direi che non compensa la CO2 evitata.
Felice di essere smentito.
@@gianlucasini612 infatti ho parlato di ciclo chiuso e metano verde. Il metano verrebbe bruciato in un ambiente di puro ossigeno per non produrre gli ossidi di azoto ed il monossido di carbonio. La co2 non verrebbe emessa nell'aria ma catturata è messa da parte per poi al ciclo successivo essere usata i siene all'idrogeno per riprodurre metano. Lo stesso vapore acqueo prodotto dalla combustione del metano verrebbe poi riusato per produrre idrogeno. È un ciclo chiuso che parte da acqua e co2 e si arriva al metano passando per l'idrogeno. Tutte le emissioni vengono raccolte per ricominciare il ciclo. Il nessuna emissione si ha verso l'esterno
@@gianlucasini612 niente motore a combustione, il metano verde sarebbe una batteria. È sicuramente inefficiente, per questo ho chiesto un video, ma siamo sicuri lo sia di meno dell'idrogeno? Quest'ultimo ha bisogno di enormi bombole che vanno costruite, deve essere sotto posto a forti pressioni e portato a bassissime temperature. Tutte cose che richiedono energia. Il metano così com'è lo puoi stoccare sotto terra e riprenderlo quando hai bisogno d'energia. Cmq la mia richiesta a geopop è proprio per capire se ne varrebbe la pena o no.
@@ClaudioSantini Diciamo che l'unico VERO vantaggio dell'idrogeno e' che permette di recuperare una parte (minima) dell'energia persa dalle centrali nucleari durante la notte; che non possono essere spente e dunque "sprecano" potenza. Ma come vettore energetico e' molto inefficente; si puo' giustificare solo se l'energia e' gratuita.
La molecola del metano CH4 richiede 4 idrogeno e 1 carbonio - se consideri quanto costa in termini energetici produrre l'idrogeno e separare l'anidride carbonica ... diciamo che il metano sintetico e' un po' troppo svantaggioso in termini energetici, e ritorno sempre al fatto che il metano e' 25 volte piu' dannoso della CO2 nell'effetto serra, anche "piccole" perdite hanno effetti considerevoli.
Cmq mi associo alla richiesta di pubblicazione di un video specifico.
@@gianlucasini612 Lo so benissimo che richiede molta energia, ma come per l'idrogeno verrebbe effettuata la sua produzione solo quando è presente un surpluss energetico, che poi in realtà dovrà essere la prassi. Produco molta più energia del necessario dal fotovoltaico di giorno la accumulo e la recupero poi la note dal sistema di accumulo. allo stesso modo metto da parte in un accumulo a lungo termine in autunno e primavera per poi recuperare quell'energia in estate e inverno dove avrò maggiori consumi. L'idrogeno e il Metano sicuramente, vista la loro bassa efficienza nella produzione, non sono adatti all'accumulo a breve termine dove sono sicuramente più adatti le batterie, non per forza al litio, e altri sistemi più "esotici" come l'energia meccanica dei volano (già usati nelle centrali a turbogas per aumentarne l'efficienza) o quella dei sali fusi (giù usati per aumentare le ore di produzione elettrica delle centrali termosolari), tuttavia sono ideali per l'accumulo a lungo termine o stagionale, perché sebbene abbiano una bassa efficienza nella conversione, non perdono carica nel tempo. la quantità di energia presente in un KG di Idrogeno o di metano è sempre la stessa, sia dopo 5 minuti che dopo 5 mesi. E quindi sono sicuramente ideali per l'accumulo a lungo termine. Preso atto della durata infinita dell'energia accumulata e preso atto delle basse efficienze di conversione restano da considerare per l'idrogeno altri 2 problemi: La necessita di portarlo a 700 bar e a -150°C, la costruzione di migliaia di enormi bombole e il rifacimento dell'infrastruttura di metano con milioni di tonnellate di metallo da produrre e installare. Mentre per il metano non abbiamo bisogno dei bomboloni e abbiamo già una rete capillare con decine di migliaia di km di tubi, che raggiungono quasi tutti i comuni d'Italia, ma soprattutto raggiungono gli oltre 100 pozzi esausti di metano distribuiti su tutto il pase. Tali pozzi hanno un potenziale di 400MSMC di gas metano stoccabile ma attualmente sono adattati a questo scopo solo per 20MSMC, quindi occorrerebbe analizzare i costi energetici ed economici per stabilire quali dei due sistemi di accumulo ad oggi siano più convenienti, e soprattutto considerarne anche i tempi di realizzazione delle infrastrutture. Così su due piedi ritengo sia più fattibile usare il metano oggi come vettore, per poi sostituirlo con l'idrogeno nei prossimi 30'anni, magari man mano che si convertono le infrastrutture.
Le tante centrali a turbogas in disuso potrebbero essere ideali per essere trasformate in produttori di metano.
Riguardo le emissioni, ricordo che il metano bruciato in alcune condizioni specifiche (per esempio in un ambiente di puro ossigeno) produce esclusivamente CO2 e Acqua, ma se tale Metano bruciato è stato prodotto da Idrogeno e CO2 si produrrebbe la stessa CO2 utilizzata per produrre il metano stesso quindi con una neutralità carbonica, allo stesso modo, l'acqua prodotta dalla combustione del metano sarebbe la stessa utilizzata per produrre idrogeno. Se chiudiamo il ciclo accumulando e mettendo da parte ogni volta gli scarti per riutilizzarli come reagenti non avremmo nessuna emissione e nessun ingrediente da dover aggiungere ad ogni ciclo
Scusate l'ignoranza, ma durante la separazione dell'idrogeno dall'ossigeno, quest'ultimo dove va a finire?
Esiste qualche progetto di produzione di idrogeno da fonte nucleare?
Perché non cominciare a usare per quasi tutti i mezzi o anche per caldaie di case e palazzine, per ridurre emissioni co2 del carburante biodiesel,nel frattempo che si aspetta energia grenn?
Quando mi sono iscritto io il totale non arrivava a 200000 e l'obbiettivo era raggiungere i 500000💪💪
Qual'è l'efficenza di un centrale di questo tipo, nel passaggio tra corrente e idrogeno? Cioè quanta energia viene persa nell'eletrolisi?
hai il 60% di rendimento ad ogni passaggio, quindi se alla fine vuoi fare corrente elettrica con l'idrogeno prodotto, il rendimento è del 36%. E' un sistema di accumulo poco redditizio, i sistemi con maggior rendimento sono l'accumulo idroelettrico (dove possibile) e batterie al litio (costosissime)
Il Giappone per arrivare alla Carbon neutrality ed eliminare le fonti fossili ha già affermato che riapria varie centrali nucleari e riniziera ad investire fortemente nel settore, affermazioni fatte dal Primo Ministro sia in pubblico che alla camera, la quale hanno riscosso molto successo.
Ma cosa ci fanno poi con l'ossigeno rilasciato dall'elettrolisi?
Come hanno risolto il problema dello stoccaggio?
L'idrogeno è da molti considerato un miraggio, il problema principale dell'idrogeno è che non è facile da stoccare ne "maneggiare".
L'atomo di idrogeno è il più piccolo di tutti gli elementi ed è molto facile avere una perdita, vedi anche il razzo nasa Artemis I , che è dovuto ritornare nuovamente in manutenzione perché perde idrogeno.
Il video è stato interessante ma un po superficiale, comunque informativo
🆔💣💥
È veramente assurdo parlare dell’idrogeno come se fosse una fonte energetica, quando non lo è...
Scusate ma la quantità di energia spesa per effettuare il processo di separazione con acqua mediante elettrolisi, non è uguale a quella guadagnata dal suddetto idrogeno liquido?. Tanto vale utilizzare l'energia prodotta direttamente dai pannelli solari. No?
Si ma i pannelli solari fanno energia solo quando c'e sole. Pensa che in Pianura Padana arriviamo ad avere energia utile dai pannelli solo il 10% del tempo. Capita che molti paesi (tipo la Germania) abbiano istallato più rinnovabili di quelle che servono loro "istantaneamente". Le tecnologie dell'idrogeno e degli accumuli si basano sul fatto che nel momento in cui le rinnovabili funzionano e producono più energia di quella che serve in quel momento, quell'energia invece di venire buttata viene immagazzinata attraverso idrogeno o batterie. L'idrogeno lo puoi utilizzare quando le rinnovabili non funzionano o per altre applicazioni (industria, trasporti etc.). Si tratta di sistemi che permettono di non buttare energia prodotta in quanto non so se sia chiaro ma la produzione di energia e la domanda non sono accoppiate, soprattutto da quando usiamo un sacco di rinnovabili che vanno quando e quanto vogliono. Questo sarebbe l'uso intelligente, ovvero quello di riaccoppiare domanda e offerta di energia spostando qualche randomico picco imprevisto nella produzione verso eventuali momenti di magra.
Il problema sorge quando qualche geniaccio pensa di tirar fuori il famoso "100% rinnovabili" utilizzando queste tecnologie. Si tratta di un'enorme spreco in quanto richiede di istallare molte più rinnovabili di quelle che servono realmente di proposito per caricare le batterie o separare l'idrogeno. Per esempio, per la Pianura Padana bisognerebbe istallare 10 volte più rinnovabili di quelle che servono solo per accumulare abbastanza energia/idrogeno per produrne per quando queste non funzionano. Ovviamente, contando le perdite di conversione quel 10 diventa velocemente 15-20.
@@energyphd9180 Grazie per le delucidazioni. 😁
@Geopop Perchè non fate un video su come funzionano le lampade uv per lo smalto sulle unghie? Complimenti!
Hei.. Tu... Sei uno dei 5000 iscritti che mancano per il milione??? Datti una mossa che, altrimenti, perdi il premio... 😉😉😉
Una domanda:ma l'idrogeno può essere usato anche come gas per i fornelli e il riscaldamento domestico al posto del metano?
Probabilmente è più efficiente usarlo per alimentare le piastre ad induzione
Una domanda: una volta stoccato in opportuni contenitori, esiste una certa percentuale di dispersione all'esterno?
Quasi nulla, così come le bombole di gas metano che devono essere perfettamente sigillate.
In ogni caso la dispersione in atmosfera non causa problemi, al contrario del metano, tuttavia è uno spreco di energia.
@@jackzugna5830 esatto, infatti non pensavo ai danni all'atmosfera ma allo spreco di energia. A quanto corrisponde il "quasi nulla"? C'è una sorta di "data di scadenza" dei contenitori e/o delle valvole?
@@FrancescoSblendorio Non saprei darti un tempo specifico di scadenza ma dovrebbe essere identico a quello per le bombole del gas, più che altro ci si riferisce solamente alle guarnizioni che durano alcuni anni, banalmente il tubo del gas ha una scadenza di 5 anni, le altre guarnizioni hanno al massimo questa durata, perlomeno in ambito civile, in ambito industriale sicuramente utilizzano altri materiali.
Ma quindi se serve l acqua per fare idrogeno poi non é che si consuma troppa acqua ? Scusate la domanda un po così..
Io non penso che il Giappone sia uno stato perfetto eh. Però quanto deve essere bello vivere in una nazione che fa investimenti a 30 anni...
Manca poco al traguardo iscritti!💪
Sostanzialmente un impianto ad impatto enorme da punto di vista del consumo del suolo e che non ha alcuna capacità di tipo industriale di rispondere al fabbisogno energetico.
180.000 pannelli per creare idrogeno, che andrà a creare energia elettrica.
In pratica se chiudiamo la centrale e mettiamo in rete i pannelli facciamo prima.
In più dovendo trasformare energia elettrica in idrogeno e poi idrogeno in energia elettrica se non ricordo male si perde un 20% di potenza.
Servirà giusto per stoccare energia da utilizzare in periodi in cui mancano le rinnovabili, ma anche qui ci sono tecnologie miglio.
Insomma, sono anni che si parla di idrogeno ma alla fine della fiera non è mai partito…ci sarà un motivo
hai ragione...sono del settore. Inoltre è ingegneristicamente poco conveniente tombare 180k mq di territorio per ricaricare addirittura 560 auto...ma alla fine si è potuto fare su un territorio contaminato e inutilizzabile. Per adesso possiamo parlare solo di ricerca e sviluppo
Attualmente l'efficienza dell'elettrolisi arriva all'80%, e l'efficienza delle celle a combustibile in un veicolo arriva al 60%. Quello che si perde e' il 50%. (fonte wikipedia).
E poi bisogna contare anche quello che si perde per la compressione dell'idrogeno se non si e' attaccati a un tubo.
@@siegfrideO Talmente poco conveniente che è fra le fonti più economiche sul mercato insieme all'eolico. Oltretutto sono 560 pieni AL GIORNO, oltre 200.000 all'anno. La produzione elettrica è abbastanza per fare 200.000.000 km all'anno con auto elettriche, significa 20.000 auto a benzina in meno sulla strada. Oltretutto territorio contaminato da cosa? Dall'ombra che fanno? Dalla riduzione della quantità di carbone utilizzato?
@@mariocicco9460 sicuramente con 18 ettari di pannelli solari ricarichi molte più auto elettriche…altro che 560…per questo che non conviene
@@federicocosta8356 Nono non ricarichi 560 auto, quelli sono i pieni che fai al giorno. Utilizzando auto ad idrogeno prodotto con quei pannelli si toglierebbero circa 12.000-14.000 auto a benzina dalla strada, ovviamente meno delle elettriche ma comunque non 560