5 ERRORI FATALI in Montagna

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  • čas přidán 5. 07. 2024
  • Non fare assolutamente questi 5 errori quando vai in montagna a fare trekking, escursionismo o hiking.
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  • Sport

Komentáře • 115

  • @mauropau
    @mauropau Před měsícem +60

    Tutto giusto.
    Però aggiungerei un sesto elemento. Il meteo. Ho visto troppa gente in montagna che iniziava sentieri quando il meteo stava peggiorando mentre io li finivo proprio perché attraverso le numerose app sapevo a che ora cominciava a piovere o tirare vento più forte. In molte zone il meteo oggi è abbastanza accurato soprattutto nelle 24 ore. Inoltre una cosa importante è dire a qualcuno dove vai e magari come faccio io se vado da solo, avere l'abbinamento del gps con mia moglie che può vedere quasi sempre in che punto mi trovo

    • @mariosalvatore5446
      @mariosalvatore5446 Před měsícem

      Ahh è così dai l’appuntamento alla ragazza con cui scopi in montagna spacciandola per pausa pranzo 😂 il tradimento perfetto

    • @Kalcifers9
      @Kalcifers9 Před dnem +1

      Soprattutto vento e nebbia, pericolosissimi soprattutto in quota...

  • @alessandrom.2166
    @alessandrom.2166 Před měsícem +14

    Per quelli in infradito si dovrebbe pensare a selezione naturale, altro che soccorsi.
    Le mappe si sul telefono, ma personalmente una mappa cartacea ed una bussola l'ho sempre con me.

  • @robertofarinotto6869
    @robertofarinotto6869 Před měsícem +8

    Non sono esperto della montagna, piuttosto mi occupavo della sicurezza nell'azienda dove lavoravo.
    Perciò 2 cose fondamentali: lasciar detto dove si va, che percorso si farà e andarci. Ma la fondamentale è MAI DA SOLI. Sempre in compagnia.
    Ciao

  • @valemeda
    @valemeda Před měsícem +44

    Grazie per i consigli! Unico punto su cui mi permetto di dissentire è il tema mappe vs GPS. Meglio impratichirsi un po' nella lettura delle mappe, se disponibili per la zona in cui si va, che dipendere da un dispositivo elettronico, soprattutto se è un cellulare... Le batterie al litio da cui tipicamente dipendono sono molto sensibili al freddo o caldo eccessivi e in più, se il dispositivo ha già qualche anno, potremmo scoprire all'improvviso che l'autonomia della batteria si sta riducendo. Oltre al fatto che, se malauguratamente ci perdiamo per qualche giorno, si scaricheranno certamente. Piuttosto immagino sia meglio usare i gps apposta per escursionismo (tipo etrex) che vanno a pile, in modo da potersi portare i relativi ricambi (che anche i powerbank possono giocare brutti scherzi). Cmq al corso di survival, fatto proprio per evitare di lasciarci le penne in montagna, hanno anche lì ribadito che bisogna preferire le mappe cartacee...

    • @marcotagliavini9128
      @marcotagliavini9128 Před měsícem +5

      Le mappe sono mille volte meglio di una carta interattiva sul display di un telefonino. Anche solo per il fatto che danno un'immediata visione d'insieme di un'intera zona o gruppo montuoso, e quindi anche un'immediata valutazione delle possibili vie di fuga in caso di problemi immediati od eventuali. Poi il top sarebbe disporre di mappe (affidabili) sia 1.25000 che 1.10000. Certo, bisogna aver imparato ad usarle per poterle apprezzare ... vero anche che però oggi tanta montagna è stata "addomesticata" proprio in funzione del suo "uso di massa" via GPS e cellulari...

    • @maurobonato66
      @maurobonato66 Před měsícem +6

      Hai perfettamente ragione! Da sempre uso mappe cartacee. Le vecchie "Tavolette" Igm al 25/000, che ora sta rifacendo la Tabacco.
      Una bussola e una carta, e posso andare anche dove non conosco. Se hai anche un altimetro -tarato bene la mattina- sei a posto. Oltretutto con le tavolette hai le curve di livello, che ti permettono di 'leggere ' la pendenza.
      Scusate, ma vecchia abitudine militare....

    • @vittorionadalini642
      @vittorionadalini642 Před měsícem

      t

    • @andreabassi9353
      @andreabassi9353 Před měsícem

      Assolutamente d'accordo

    • @marcelloperuzzo8444
      @marcelloperuzzo8444 Před 25 dny

      La cartina la uso per pianificare la passeggiata e ripassarla la sera prima, da tenere rigorosamente poi nello zaino per ogni evenienza. Foto del percorso sul telefono per una più facile consultazione durante il giro.
      Ora stavo pensando di prendermi un orologio serio per avere tutta una serie di comfort in più, ma è estremamente accessorio. La cosa primaria e assolutamente necessaria è come dici tu: capire le carte

  • @raffarafano
    @raffarafano Před měsícem +15

    Tutto giusto, ma io sono alla vecchia maniera, e preferisco le cartine fisiche: sono leggere, occupano poco spazio, e sono sempre disponibili. Mi è capitato di vedere gente con le mappe offline andare nel panico più totale perchè il telefono si era bloccato e non funzionava più. Poi non è vero che sono difficili da leggere, con un po' di pratica ci si riesce, e permettono di orientarsi con una buona precisione.

    • @paologiorgi8637
      @paologiorgi8637 Před 4 dny

      Una cartina fisica rappresenta una porzione di territorio più ampia e dettagliata di quella che vedi sullo smartphone. Saper leggere una cartina ti permette sia di orientarti e sia di interpretare la morfologia del territorio che hai attorno, riconoscendo punti noti (cime, valli, torrenti......) dal terreno alla cartina o dalla cartina al terreno

  • @Tezcalipoca
    @Tezcalipoca Před měsícem +6

    Ulteriore errore è quello di non saper filtrare le informazioni.
    Chi realizza video sui social di solito è una persona con una grande esperienza se non addirittura un alpinista, quindi guarda la montagna con occhi esperti.
    Io ad esempio ho visto diversi video e letto diverse guide che fanno sembrare la salita sul Corno Grande in Abruzzo come un allegra scampagnata, quando ci ho provato io ho avuto la doccia fredda.
    Il percorso è molto lungo, ci sono diversi punti in cui bisogna arrampicarsi tra le rocce, dopo la Sella del Brecciaio diventa impervio e ghiaioso, 100 metri più su ho dovuto desistere.
    Non è decisamente una montagna per principianti alle prime armi, ma questo i video sui social non te lo spiegano.

  • @ogm99
    @ogm99 Před měsícem +11

    Questo video é condividere il più possibile.👍🏻👍🏻👍🏻 Un altro errore che fa parte dei primi citati é essere troppo sicuri di se stessi

  • @robertocorrado4102
    @robertocorrado4102 Před měsícem +10

    Sei bravo, ma da escursionista con qualche anno in più di te, ti dico che sbagli a non dare la giusta importanza alla cartina e a non accennare al fatto di portarsi dietro una bussola: il cellulare potrebbe avere problemi x il freddo (mi e' capitato) o potrebbe scaricarsi o scivolare e rompersi, non è la soluzione definitiva, in più nel rifugio potresti non poterlo caricare. E questi sono solo alcuni esempi.

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem +3

      Ho personalmente provato sulla mia pelle l’inefficienza delle cartine e di come molte volte diventino carta straccia, tanto che se non avessi avuto con me telefono con app non sarei tornato a casa sulle mie gambe.
      Perciò no, continuerò a promuovere lutlilizzo di app (o, ancora meglio, orologi gps) perché in molti casi sono indispensabili e ti permettono di tornare a casa anche nelle situazioni peggiori.
      Anche perché poi nei prossimi anni le cartine cartacee andranno a morire visto che le aziende che le producono hanno apertamente dichiarato che investiranno i loro budget nelle applicazioni piuttosto che nelle cartine cartacee.

    • @renzomerlo979
      @renzomerlo979 Před měsícem +3

      Non sempre c'è campo e il tuo cellulare a quel punto non ti serve a nulla.

    • @francescobassanini3021
      @francescobassanini3021 Před 29 dny +1

      ​@@renzomerlo979 il GPS degli smartphone funziona anche senza rete cellulare, seppur in maniera limitata. Mi ha salvato nel cuore delle Highlands scozzesi, 4 giorni di fila senza segnale

    • @123prova
      @123prova Před 21 dnem

      @@renzomerlo979 le cartine sul cellulare si possono consultare senza internet abbinate a segnale GPS. Il campo serve solo a chiamare i soccorsi e quello e' un discorso a se.

    • @filippoantonello6664
      @filippoantonello6664 Před 11 dny

      Comprate le cartine, tanto il cellulare lo avete con voi cmq .... e two is meglio che one!!

  • @markchannel9962
    @markchannel9962 Před měsícem +17

    Errore numero 1, reiterato al parossismo - completa mancanza di coscienza della temperatura percepita. Andare su con una temperatura percepita di 5 gradi e di 15 gradi non è un confronto tra due mondi separati ma tra due universi separati. Quando fa caldo si va più lenti, i tempi si allungano, bisogna portare dietro zaini più grandi con acqua e cibo aggiuntivi che fanno camminare ancora più lenti e diventa, complessivamente, una esperienza infernale. A maggior ragione se è un caldo umido e non secco. Quindi, a tutti coloro che, incontrandoli in discesa, sempre mi chiedono, boccheggianti, a torso nudo, distrutti "quanto manca?!" (quanto manchi...a cosa non è mai sempre univoco) offro un consiglio spassionato "prendete il vostro orario di partenza medio e portatelo indietro di 3-4 ore. Volerete." Soprattutto con estati a venire sempre più calde. Partire. Presto. Sempre.(e vi evitate anche i temporali postprandiali)

    • @rscgln
      @rscgln Před měsícem +2

      Si, partire presto ma anche invertire il percorso, arrivati o meno alla meta, ben prima della metà del tempo a disposizione: la discesa, spesso, è molto più lenta della salita e, comunque, si è più stanchi. E' folle rischiare di restare in giro col buio!

    • @goatscabinfragrance6795
      @goatscabinfragrance6795 Před 26 dny

      Nel capitolo equipaggiamento, aggiungere "lampada frontale": pesa pochissimo ed è risolutiva qualora ci si ritrovi ancora in giro quando fa buio.

  • @LucaValtolina
    @LucaValtolina Před měsícem +5

    Come in qualsiasi tipo di attività nella vita è opportuno iniziare gradualmente, con cose facili, brevi e sicure. Questo per conoscere il tipo di disciplina, l'ambiente, il contesto e se stessi. Col tempo si impara a conoscere le varie difficoltà e necessità. Questo secondo me è il consiglio n. Zero.

    • @filippoantonello6664
      @filippoantonello6664 Před 11 dny

      infatti i consigli dati in questo video sono corretti ma sono assolutamente banalità per chi ha iniziato ad andare in montagna per gradi.... capisci presto e da solo l'importanza delle scarpe, abbigliamento, cibo, cartine...etc...

  • @lucam8632
    @lucam8632 Před měsícem +5

    Aggiungerei di controllare sempre il meteo…. Sembra scontato ma in montagna il clima cambia molto velocemente ed è pericoloso non avere l’abbigliamento adatto

  • @fabriziopani1001
    @fabriziopani1001 Před měsícem +17

    Orologio e telefono devono fare orologio e telefono. Per il GPS va usato un dispositivo apposito. Carta e bussola sono e restano indispensabili per una efficace pianificazione dell'escursione (fondamentale per abbattere il rischio) e per una buona condizione della stessa; pensare di poterne fare a meno è una scorciatoia mentale che può causare guai

  • @FilippoVeschi
    @FilippoVeschi Před měsícem +3

    Da aggiungere assolutamente un punto per il Meteo, andare in montagna senza prima aver consultato il bollettino meteo e, se si va su neve, il bollettino valanghe, è pura follia.
    Sulla questione mappe mi permetto di farti un appunto. E' vero che le cartine sono meno pratiche di app e gps, che già dopo pochi anni possono non essere più vere, che possono presentare errori tipografici, che in pochi sanno usare mappa e bussola però: GPS e cellulare si possono rompere, le batterie si possono scaricare (col freddo poi succede molto più rapidamente), le powerbank possono fare la stessa fine... Alla fine mettere nello zaino una mappa della zona ed una bussola di quelle semplici di plastica, non costa nulla in termini di peso (100 grammi?) e può fare la differenza tra una giornata avventurosa e divertente ed una finita male. Aggiungo che imparare ad eseguire un paio di operazioni semplici di cartografia con mappa e bussola, come fare le triangolazioni per capire dove si è sul sentiero, calcolare Azimut e contro-azimut, ecc. poi in realtà ti forniscono una consapevolezza maggiore anche nell'utilizzo di GPS e mappe digitali. In situazioni reali non ho mai dovuto ricorrere a carta e bussola, ho un orologio GPS con le mappe ed utilizzo le applicazioni sul cellulare, ma cartina e bussola sono sempre con me nello zaino, non si sa mai..

  • @giuseppe_ing
    @giuseppe_ing Před měsícem +3

    Utilissimo, grazie! Però dovresti suggerire le migliori app, altrimenti la ricerca va a finire su qualcosa di inaffidabile, ci faresti un video ad hoc? 👋🏻

  • @_william_581
    @_william_581 Před měsícem +2

    Guarda, ottimi consigli. A chi vive la montagna magari possono risultare banali ma per un neofita sono sicuramente molto, molto utili. Aggiungerei una menzione per uno strumento che costa pochi euro ma che ci può salvare la vita: un fischietto

  • @morel715
    @morel715 Před 6 dny

    bravo!!!!! giusto controllare anche meteo, esposizione del versante e portarsi pila frontale (non si sa mai)

  • @MrFlaviogiu
    @MrFlaviogiu Před měsícem +3

    Bussola e cartina geografica ...ai tempi usavo quelle militari, molto piu' dettagliate ...ma io avevo fatto esperienza sui tavoli da carteggio in marina ...

  • @MARCOFAZION
    @MARCOFAZION Před měsícem +6

    Diciamo che le cartine non hanno in genere nessun problema, come dici, ma sono utilizzabili solo previo un lavoro di studio che oggi sembra inutile, dato che ci sono i vari device. Device (sono un utilizzatore professionale e formatore) che possono rompersi, scaricarsi ecc ma che, soprattutto, non appena ci si trova in qualche serio problema (ad esempio l'inadeguatezza della base di dati) richiedono esattamente le stesse capacità interpretarive delle cartine ma che si deve esprimere nello spazio, del tutto inadeguato, di quache police. Per cui il mio consiglio da formatore è imparare la cartografia classica e l'orientamento strumentale, quindi, ci mancherebbe altro, lasciarsi aiutare da gps, app e affini; che sono, insieme, uno straordinario supporto per i competenti e una fantastica trappola per gli incompetenti. Per il resto, concordo pienamente su questo ABC della sicurezza, ancora molto disatteso.

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem +2

      Secondo me invece le cartine hanno due enormi problemi: il primo è che la maggior parte sono datate e quindi potrebbero riportare dei sentieri non più frequentabili o non riportare dei nuovi sentieri, il secondo che non ti dicono dove sei esattamente rispetto al sentiero.
      Sul primo punto purtroppo noi non abbiamo colpe, se chi produce le cartine non le aggiorna non è colpa nostra mentre invece, sulle applicazioni, si possono vedere i sentieri più frequentati ed essere sicuri di non infilarsi in qualche sentiero che non esiste più.
      Per il secondo punto, quello che personalmente ritengo il più fondamentale, non avere la locazione gps é un enorme problema.
      Anche se uno sa leggere la cartina molto bene, se capita una giornata con nuvole basse che non ti permettere di avere dei punti di riferimento o, ancora peggio, giornate di whiteout, le cartine diventano carta straccia con zero utilità.
      Personalmente ad oggi, se non avessi usato un gps ma una cartina, probabilmente 3/4 volte non sarei tornato a casa sulle mie gambe.
      Per quanto riguarda poi il fatto che si possono scaricare o rompere ritengo che non siano aspetti fondamentali perché se uno ha di queste paure esistono telefoni praticamente indistruttibili e con batterie che durano giorni o, ancora meglio, navigatori satellitari per i sentieri.

    • @danielec2752
      @danielec2752 Před měsícem +2

      Oggi per andare in sicurezza occorre saper usare entrambi gli strumenti, conoscerne i pregi e i limiti per potersi affidare a quello più indicato per la situazione in cui ci si trova

    • @MARCOFAZION
      @MARCOFAZION Před měsícem +3

      @@RiccardoBrotto Il problema è di natura consumistica. Si è voluto convincere la gente che l'interpretazione cartografica non serve, tanto ci sono le app e il Soccorso. La mia generazione, tra cui chi scrive, ha fatto traversate, in Italia ed all'estero, alpinistiche o escursionistiche, usando solo carta e bussola. Stranamente le chiamate al CNSAS di persone "perse" erano praticamente inesistenti e, per esperienza dei colleghi che ci lavorano, provengono per la maggior parte da utenti "app". In Nord Italia, Francia, Inghileterra, Svizzera, Austria, le carte sono aggiornate in modo costante (in centro Sud situazione a macchia di leopardo ma ci sono i nuovi tiopi di IGMI scaricabili on line). Non sapere dove ci si trova in caso di meteo avverso, quando si ha una carta e una bussola è un deficit culturale, non legato allo strumento. Come formatore continuo a insegnare l'orientamento strumentale classico, e poi passo ai device, di cui faccio un uso costante come cartografo. E dovendo verificare le basi di dati reperibili (in primis le customizzazioni di OSM che sono molto più ricche di quelle pay), ti assicuro che anche quelle sono piene di sentieri che non esistono più o non riportano sentieri esistenti, solo perché sotto foglia. Se thai una competenza cartografica, anche di base, continui, o riprogrammi l'itinerario. Quando faccio rilievo uso in contemporanea un rugged e un GPS IP68 sono strumenti validi, e, ad una persona competente, che progetti l'itinerario a casa, oggi è sufficiente uno smart phone rugged, certo. Ma la competenza di apprende con lo studio della cartogarifa, non ci sono scorciatoie.

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem

      Nessuno mette in dubbio che conoscere la cartografia sia utile e, a livello personale, anche molto interessante, ma il tuo ragionamento è completamente utopistico per i giorni d'oggi.
      Anni fa le persone che andavano in montagna erano molte meno e più esperte, oggi trovi in montagna la stessa persona che la sera prima era in galleria a Milano a fare l'aperitivo.
      A queste persone (che oggi rappresentano più del 70% degli escursionisti) non si può pretendere di insegnare la cartografia anche perchè è una disciplina ormai morta che, man mano che passeranno gli anni, andrà sempre più sparendo.
      E' come se domani uno dovesse andare in visita in una città ed invece di usare un navigatore gli si desse in mano il tuttocittà, utopia.
      Con l'escursionista di oggi bisogna dargli uno strumento innanzitutto di immediato utilizzo (lo smarphone) e poi che sia di facile lettura (il gps).
      Bisogna entrare nell'ottica che l'escursionista odierno non è lo stesso di anni fa, come allo stesso modo è cambiata la società e che gli strumenti che si usavano anni fa non sono più efficaci per i tempi odierni.

    • @lucamenegotto1139
      @lucamenegotto1139 Před měsícem

      @@RiccardoBrotto Mi infilo nella discussione, perché ne abbiamo già parlato. Secondo il mio modestissimo parere la carta non morirà mai, perché per fare pianificazione è uno strumento ottimo ed economico; hai una visione di insieme e hai sempre una informazione certa circa dislivelli e distanze. Certo, le carte possono essere datate, hai ragione; però sono una fotografia di una situazione: è poi compito tuo di escursionista andare a verificare con chi il territorio conosce se le informazioni sono ancora valide (verifica che suggerisco anche se ci si basa solo su app); e qui, quasi sempre il CAI è tuo amico.
      Dove ha perso la sua funzione è come strumento operativo. E li tutte le cose positive che hai citato sono assolutamente da sottoscrivere. Io giro sempre con carta, bussola e altimetro, ma solo per il motivo che ogni tanto faccio qualche esercitazione. Viceversa, il mio fido T...Mapp (o Orux o Mapy) viene attivato a inizio giro e spento a fine giro. Però, anche per questione di età - e di fanaleria importante - tra un po' mi servirà un tablet da 10 pollici, altro che smartphone!!

  • @antoninodippolito1253
    @antoninodippolito1253 Před měsícem +1

    Ciao Riccardo. Ottimo video...tutto vero. A me è capitato alle prime armi col trekking di fare un dislivello importante e avere i crampi, ero quasi arrivato alla meta ma Ho girato i tacchi e per scendere Ho passato i guai. Forse anche scarsa idratazione. Da allora Ho sempre con me pasticche energetiche come emergenza.

  • @sergioborghesan6318
    @sergioborghesan6318 Před měsícem

    Grazie per aver riassunto questi consigli che possono far la differenza. Confermo che le crisi di zuccheri sono deleterie.

  • @grazianobonoldi7164
    @grazianobonoldi7164 Před měsícem +2

    Ho sempre trovato indispensabile informare dettagliatamente altri di ciò che stavo o stavamo per fare, ipotizzando anche gli orari . Non è mai servito, perché sono abbastanza esperto.

  • @jhondouglas4835
    @jhondouglas4835 Před měsícem +1

    MIO ERRORE MANCANZA DI ACQUA!!!! ERRORE GRAVISSIMO!!!! GRAZIE DEI TUOI VIDEO MOLTO UTILI E BEN FATTI, CIAO

  • @cepollita
    @cepollita Před měsícem +3

    La fai molto semplice ma è meglio di niente.
    D'accordo per sapere usare le cartine prima di app e gps.
    Le cartine NON HANNO MAI PROBLEMI, e imparare a usarle significa accumulare esperienza. L'unica cosa che in montagna ti salva la pelle. Parola di guida alpina.

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem +2

      Le cartine hanno molti problemi invece, partendo dal fatto che molto spesso sono aggiornate a 10/15 anni fa nonostante la montagna cambi ogni giorno per esempio.
      E poi, in caso di situazioni con visibilità ridotta a qualche metro, non è più possibile utilizzarle.
      Non a caso oggi giorno nessuno usa più le cartine geografiche ma tutti si affidano a dispositivi gps ed anche le aziende che producono cartine se ne sono accorte, tanto che molte hanno apertamente dichiarata che non produrranno più cartine fisiche ma investiranno i loro budget sono su applicazioni gps.

  • @marcoditommaso8905
    @marcoditommaso8905 Před měsícem +2

    Menomale che c'è qualcuno che parla l'italiano 🇮🇹

  • @stefanorossi6945
    @stefanorossi6945 Před měsícem +1

    Pratico il trekking da 40 anni. Direi che, per quel che vedo, gli errori 3 e 4 sono i più comuni, mentre non avere l'attrezzatura o le calzature adeguate non lo ritengo un errore ma una cosa che fa parte della stupidità perché di fronte ad un terreno o ad un ostacolo al di fuori della portata del proprio equipaggiamento (ma vale anche per la preparazione fisica) si può sempre tornare indietro e non bisogna vergognarsi di farlo quando sarebbe da stupidi proseguire. Aggiungo una cosa: la programmazione di una escursione deve sempre prevedere un piano b che consenta un passaggio presso almeno un rifugio o bivacco da utilizzare in caso di emergenza

  • @lucamenegotto1139
    @lucamenegotto1139 Před měsícem +3

    Caro Riccardo, permettimi di darti del tu.
    Un'altra volta ti ho criticato, qui invece posso solo applaudire. L'unica cosa che aggiungerei è: lascia detto a qualcuno di cui ti fidi dove vai. Anche se sei in compagnia - e a meno che la tua compagnia non sia in numero opportuno e ben rodata.
    La mia cretinata? Mai avuto crisi di fame, crisi idrica si. Cresta di San Giorgio, in Valbrenta, qualche anno fa: bellissimo percorso e salita in una giornata non particolarmente soleggiata. Arrivato in cima, hanno iniziato i crampi, e mi son reso conto che avevo tirato si e no due sorsate dalla borraccia. Da allora, la camel back è una mia fida compagna.

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem +1

      Purtroppo la questione “acqua” si sta aggravando negli ultimi anni.
      Complimenti la sicità estiva capita di trovare km di fontane chiuse e non trovare acqua.
      Speriamo che almeno quest’anno non avremo problemi di fontane asciutte

  • @stefanobi.7948
    @stefanobi.7948 Před měsícem +2

    Negli anni, PRIMA o poi, li ho commessi tutti. Mea culpa. Con il tempo mi sono attrezzato.
    Io farei dei progetti per fare entrare il CAI nelle scuole, per sensibilizzazione.

  • @nanus_machina_4021
    @nanus_machina_4021 Před měsícem +1

    le cartine basta portarsi sempre con se una bussola e una cartina del posto l più aggiornata e sapersi orientare ci sono molti corsi anche al cai su queste cose
    un altro consiglio molto importate e sicuramente essere iscritti al cai e magari fare anche le uscite con loro che vanno a vari livelli di capacita che aumentano gradualmente

  • @Sandy-zz9uv
    @Sandy-zz9uv Před měsícem +2

    Se posso permettermi, anche se neofita, consiglio a tutti di portare con sé un "telo sos" di quelli super colorati che si vedono dall' alto. Me lo ha mostrato un escursionista tedesco che ho incontrato questa estate in Valle Aurina, in una malga dove stavo rifoccilandomi dopo un trekking di alcune ore. Non sapevo esistesse una cosa così.
    Mi ha detto che lo porta sempre con sé nello zaino, è circolare e credo abbia un paio di metri di diametro ed è leggerissimo. Se si ha un malore Oppure un infortunio e si riesce a chiamare i soccorsi, una volta aperto, si è facilmente identificabili dall' alto! 😊

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem +1

      interessante, ammetto che anch'io non lo conoscevo. grazie!

    • @Sandy-zz9uv
      @Sandy-zz9uv Před měsícem

      Purtroppo non lo trovo su internet...vorrei acquistarlo ma non si trova!

    • @markmilan8365
      @markmilan8365 Před měsícem +1

      Io li ho sempre con me insieme al SOS e le buste chimiche x scaldarsi.

    • @markmilan8365
      @markmilan8365 Před měsícem +1

      @@Sandy-zz9uv Decathlon li vende

  • @brunocervino4422
    @brunocervino4422 Před 13 dny +1

    Avvisare sempre qualcuno dove si va , aiuta molto

  • @Fatch1987
    @Fatch1987 Před měsícem +2

    I problemi delle cartine sarebbero?
    Tipo imparare a consultarle?

    • @markmilan8365
      @markmilan8365 Před měsícem +1

      Esatto

    • @Fatch1987
      @Fatch1987 Před měsícem +2

      @@markmilan8365 Eh, brutta roba mettersi lì e sbattersi un po'😅
      Meglio imparare a guidare direttamente col cambio automatico...

  • @pierpaolopastore4045
    @pierpaolopastore4045 Před měsícem

    Grazie per il bel video. E' tutto condivisibile. L'errore più grosso che ho commesso io è stato quello di fidarmi della presenza di sorgenti a metà Agosto sul sentiero Dino Icardi in alta Val Maira. E' un'escursione dura, per me, e il ritorno sotto il sole e senza la dovuta idratazione mi ha provocato un sensibile innalzamento della temperatura corporea, oltre a un grandissimo affaticamento e rallentamento del passo. Da allora cerco di essere più avveduto e non disdegno di interrompere l'escursione e di tornare indietro se vedo che il meteo peggiora.

  • @marcomassara8861
    @marcomassara8861 Před měsícem +1

    Vivo in montagna.
    1 la conoscenza del luogo deve essere funzione della stagione. In primaveea o autunno lo stesso luogo e' completamente differente
    2 cibo: uva passa e' la migliore come rapporto energia/peso. L'acqua in montagna, se non sei troppo in alto, la trovi.
    3. Le scarpe, le scarpe, le scarpe.
    4. Calcola i tempi e preparati un posto per dormire un'ora abbondante prima del buio, mai muoversi al crepuscolo. Fermati.

  • @123prova
    @123prova Před 21 dnem

    Aggiungerei un paio di cose:
    - se siete da soli verificate come chiamare i soccorsi prima dell-escursione. Se durante l-escursione non avete copuertura telefonica e vi fate male alle gambe o male in generale, potrebbe servirvi un miracolo per uscirne. Se vi devono recuperare in elicottero.....e non siete assicurati .....assicuratevi o pagherete un botto di soldi per il trasporto a casa/ospedale.(vedi residenti in svizzera)
    - se siete a secco di escursioni.....attenzione ai legamenti, muscoli, cartilagini. Mantenete ampio margine per il ritorno . L-unico modo per conoscere i propri limiti e' allenarsi con progressione. Io ho esagerato quando ero fuori allenamento arrivando in vetta con dolore alle ginocchia + ritorno a valle e ora non posso fare escursioni, le ginocchia sono fuori uso.

  • @brunotassan8715
    @brunotassan8715 Před měsícem +1

    Altimetro barometrico ( non elettronico), bussola e cartina.
    E saperli usare. L'altimetro ti da pure i dati sull'evoluzione del meteo in tempo reale.
    Sarà vecchia scuola, ma è universalmente valida.

  • @user-tx6md1vy8l
    @user-tx6md1vy8l Před 16 dny

    Bravo vecio,manca però il pronto soccorso nello zaino compreso di fiale di adrenalina per lo shock anafilattico e siringhe monouso, frequente in montagna e qualche compressa per il mal di montagna specie oltre i 2500 mt.per chi sale troppo velocemente, .siero antiofidico sclavo le 10 regole della montagna i segnali da fare all elicottero in caso di incidente e un fischietto torcia per segnali acustici e luminosi occhiali uv 400 per l oftalmia d inverno con la neve bastoncini telescopici e ramponi da ghiaccio e trekking.....Ciao M.F.

  • @nocevalchiusella4252
    @nocevalchiusella4252 Před měsícem +1

    Quello che mi sembra non sia ancora stato scritto qua sotto riguarda gli orari, mi capite spesso di scendere dai monti nelle prime ore dopopranzo ed incontrare gente che si avventura e magari mi chiede indicazioni per posti che andrebbero affrontati partendo di buona mattina e non certo dopopranzo.

    • @123prova
      @123prova Před 21 dnem

      gia' tra l-altro un consiglio che avevo letto da qualche parte e ho trovato giusto e' quello di calcolare il ritorno almeno 1 ora prima che cali il sole. Nel sottobosco o con nebbia potrebbe scurirsi prima.

  • @PaoloCosta-cx2nn
    @PaoloCosta-cx2nn Před měsícem +2

    SON DACCORDISSIMO SU TUTTO....MA DAREI PIÚ ENFASI ALLO STUDIO DELLE CARTINE TRADIZIONALI.LORO NON SBAGLIANO MAI E NON HAN BISOGNO DI CAMPO.PROBLEMA CHE TUTTI SI STANNO DIMENTICANDO DI COME LEGGERLE...

  • @MARK-bn1vx
    @MARK-bn1vx Před 14 dny

    Tutto giusto quello che hai detto ,io comunico sempre a qualcuno il mio itinerario, è una cosa che in montagna porto sempre SONO UN coltello e un accendino, se per disgrazia vi dovreste perdere e dovreste rimanere fuori una notte il fuoco vi salva la vita oltre a riscaldarvi cosa essenziale in montagna di notte,vi segnalerebbe ai soccorsi

  • @mauroalfiotrezzi
    @mauroalfiotrezzi Před měsícem

    Come altri hanno detto mancano altri punti fondamentali a quelli indicati, es. Il controllo meteo (che in montagna può cambiare repentinamente), sistema alternativo di comunicazione (non sempre il cel prende o magari è scarico), ecc.
    Se posso suggerire un moto: plan your walk and walk your plan
    Nel plan inserire tutto (ottimo il suggerimento dei 10 punti), ovviamente il tutto subordinato al tipo di uscita che si intende fare
    PS. Le cartine sono decisamente utili

  • @andreadalcortivo747
    @andreadalcortivo747 Před měsícem +1

    Informarsi sul METEO
    E' importantissimo.
    Sottovalutare il meteo ha portato a morti anche su facili sentieri.

  • @goatscabinfragrance6795

    Aggiugerei, rispetto a quanto detto anche nei commenti, di scegliere il percorso e calibrare le decisioni non in base a se stessi ma in base ai componenti meno preparati del gruppo con cui si va.

  • @AlessandroAnderson
    @AlessandroAnderson Před měsícem

    Tutto bene. A livello pratico, cosa consigliate per informarsi su un determinato percorso, oltre a seguire Riccardo?

    • @RiccardoBrotto
      @RiccardoBrotto  Před měsícem

      Dipende dalla zona dove ti trovi.
      Online si trova molti siti fatti veramente bene con tutte le info sui vari percorsi, ma di solito sono molto locali.

    • @caimarostica1291
      @caimarostica1291 Před měsícem

      Oltre a quanto detto da Riccardo, e posto che a) il percorso sia numerato CAI e b) ci sia una Sezione di riferimento, senti la Sezione CAI, ti daranno tutti i suggerimenti del caso.

  • @MGOuterplace
    @MGOuterplace Před 11 dny

    Una cosa buona è frequentare un corso, eventualmente progressivo, che parte dall'escursionismo base/avanzato ( ferrate ) ed eventualmente chi lo desidera, progredire con l'alpinismo e le sue varianti... Andare in montagna con chi ha esperienza e un po alla volta, acquisire la propria esperienza personale e conoscenza di sè e delle proprie possibilità. La fretta, è mal consigliera.

  • @contattoradio
    @contattoradio Před měsícem

    Aggiungerei altri due elementi importanti: il meteo e il mantenimento in carica dei dispositivi gps.
    Sul meteo sembra perfino superfluo dirlo ma non lo è, perchè purtroppo capita troppo spesso di sentire gente che si avventura in montagna in giornate nelle quali io non uscirei neppure di casa (l'anno scorso un ragazzo è stato beccato in pieno da un fulmine mentre scendeva dal Rifugio Duca degli Abruzzi al parcheggio di Campo Imperatore in Abruzzo).
    Sotto il secondo aspetto è sempre consigliabile portarsi dietro uno o più power bank, perchè restare senza telefono in caso di imprevisti - specie se come me si è escursionisti solitari - può trasformare una giornata di divertimento in un dramma se non peggio, e le applicazioni con tracciamento gps consumano molta batteria. Utile, se possibile, informarsi anche sulla copertura del segnale nella zona che si intende visitare e mettere il telefono in modalità aereo ogni volta che non si ha bisogno di consultarlo (studiare accuratamente a casa il percorso che si intende fare, inoltre, riduce la necessità di consultare il device, e la batteria ringrazia). Direi anche, se si fanno escursioni solitarie, di scegliere sempre percorsi non completamente isolati, perchè in caso di incidenti anche l'aiuto degli altri può servire.

  • @paolococchi7619
    @paolococchi7619 Před měsícem

    Tutto giusto. Aggiungere gli altri 5 punti mancanti. Le famose 10 regole del soccorso alpino (storiche e sono sempre quelle), le trovate sul sito del CNSAS

  • @hpvspeedmachine4183
    @hpvspeedmachine4183 Před 6 dny

    Mettere le cartine ultime della lista ti identifica

  • @rscgln
    @rscgln Před měsícem

    Giusto e molto utile. Io, però, non mi muovo in montagna senza il mio fido PLB!

  • @EmanueleZadro
    @EmanueleZadro Před měsícem

    Bravo. Le scarpe non adatte è un errore enorme, seguito dalla crisi di fame come dici, o abbassamento di zuccheri, una sgranocchiata di qualcosa ogni ora di cammino è importante. Anche prepararsi con una camminata se si è a digiuno di montagna. Grazie.

  • @markmilan8365
    @markmilan8365 Před měsícem +1

    Comunicare sempre dove si vá, partenza e tappe. Io spedisco foto e dó indicazioni.

  • @danielec2752
    @danielec2752 Před měsícem

    Mai improvvisare, eventualmente affidarsi a chi è più esperto per imparare a cavarsela da soli e saper valutare cosa si è in grado di affrontare in sicurezza con il materiale che si ha dietro, soprattutto imparare a valutare quando è il caso di rinunciare e avere sempre un piano b

  • @sergiocattapan1192
    @sergiocattapan1192 Před 26 dny

    Dissento su una cosa : andare in montagna non è uno sport, come il calcio o il tennis , per questo c'è tanta gente che ci resta.

  • @thasecondman
    @thasecondman Před měsícem

    Nella mia esperienza trentennale di andare in montagna secondo me il fattore ultimo che porta agli incidenti o ci consente di evitarli è la psicologia. Mi spiego, secondo me il 90%degli incidenti si possono evitare avendo la capacità mentale di non andare mai oltre quelle che sono le nostre capacità di tornare in dietro, avendo sempre presente che su terreni accidentati è più facile salire che scendere, e di resistere alla tentazione di prendere scorciatoie su terreni che non si conoscono. Mi è capitato di fare 300m di dislivello in salita tornando sui miei passi dopo averne fatti già 1000, per evitare un tratto di forse 10m che non mi sentivo in grado di affrontare, anche se mi avrebbe consentito di fare un giro ad anello senza altre salite. Se non l'avessi fatto magari sarei passato ma magari no e non sarei qui A raccontarlo. A parte le scarpe sull'abbigliamento secondo me a meno che si faccia alpinismo non è necessario prendere roba tecnica, fondamentale invece il cibo e soprattutto l'acqua. Ma anche lì bisogna distinguere quello che forse aumenta il confort da quello che ti salva la vita. Vanno benissimo panini e un paio o tre bottiglie di plastica da 1.5 litri a seconda del caldo.

  • @Davide.A.Visconti-Borghese

    Non mi ritengo un fifone ma se c'è una cosa che non farei mai, neanche per tutto l'oro del mondo, è proprio lo scalare pareti, naturali o non... probabilmente non durerei più di un quarto d'ora LOL

  • @massimobena3693
    @massimobena3693 Před 16 dny

    Personalmente preferisco sempre la cartine che non hanno bisogno di pile

  • @ennioparo1014
    @ennioparo1014 Před měsícem +2

    Iscriversi al CAI.

  • @NicMatto
    @NicMatto Před měsícem

    Manca il punto fondamentale, controllare il meteo per potersi attrezzare correttamente, esempio banale 12° senza vento si sta bene, se ci sono 12° e vento fa freddo
    Poi nel dubbio di andare in crisi di fame ho sempre 1 o 2 bustine di zucchero, perché non sempre sento la fame fin che non è tardi

  • @giuliofabbrizi8164
    @giuliofabbrizi8164 Před měsícem

    tra poco le cartine saranno la nostra salvezza tra tempeste solari ect sempre peggio, peccato che non sa più leggerle nessuno 🤣

  • @gabrielecalgaro1109
    @gabrielecalgaro1109 Před měsícem +1

    L' errore più grave che ho commesso quando iniziai ad andare in montagna è stato quello di portare poca acqua per risparmiare sul peso.
    Pensavo che mezzo litro fosse più che sufficiente tanto durante il percorso ne avrei trovata dell' altra.
    Una volta però non l' ha trovai e mi andò bene solo perché avevo ancora 2 prugne succose ancora nello zaino.
    Un errore da non ripetere!

  • @freedomforever7252
    @freedomforever7252 Před měsícem

    Io non concordo perché anche scarpe da ginnastica esistono con un bel carro sotto,
    E la prima causa, è il clima cambia subito e puo risultare fatale, poi la notte molti vanno in panico perdendosi, ecc

  • @robyrossi3341
    @robyrossi3341 Před měsícem

    Prima di tutto porrei l'accento sulla mancanza di zuccheri che negli sport viene definito col termine di "muro", per quanto sia debilitante al proseguo della camminata. Più che cibo... Barrette proteiche..etc. ed acqua zuccherata. Ps: bon lavoro.

  • @enzopaso5335
    @enzopaso5335 Před měsícem

    Per quanto riguarda le "crisi di fame" ovvero ipoglicemiche, queste si possono verificare solo se si è in glicolisi cioè se si basa la propria alimentazione sui carboidrati.
    Diversamente se si è in chetosi (alimentazione naturale a base di carni e grassi animali) non si verifica nessuna crisi, e per giorni interi!
    E' solo un'alimentazione contro natura che può scatenare "crisi"

    • @marcopoli647
      @marcopoli647 Před měsícem

      Si vede che non l'hai mai avuta una crisi di fame. Io quando tanti anni fa andavo in bicicletta davvero mi sono trovato alcune volta in difficoltà, e non ero vicino a casa. Non avendo più biscotti o crostata (a quel tempo le barrette non esistevano) mi dovevo fermare ad un bar, quando c'era, mangiare e poi ripartire, ed intanto le decine di minuti passavano, e non c'erano neanche i tel. cellulari per chiamare casa...

    • @enzopaso5335
      @enzopaso5335 Před měsícem

      @@marcopoli647 certo: le crisi ipoglicemiche possono verificarsi solo se si è in glicolisi, in chetosi no..
      Se si basa la propria alimentazione sui carboidrati, i livelli glicemici sono soggetti a continui e rapidissimi alti e bessi con ritmi di circa un"ora e mezza dopodiché insorge un forte fabbisogno (fame) di altri carboidrati e bisogna mangiucchiare continuamente fonti di zuccheri.
      Le proteine invece forniscono energia per circa 36 ore senza provocare alcuna crisi.
      E' solo una questione di alimentarsi in maniera naturale e consona all'essere umano (principalmente con carne, uova e grassi animali) oppure innaturale con farinacei, legumi, troppa frutta e verdura subendone le conseguenze metaboliche. Tutto qui.

  • @efremmorelli2550
    @efremmorelli2550 Před měsícem

    E'vero può essere pericoloso ma a volte è primario usare la testa

  • @matteotomasi2583
    @matteotomasi2583 Před měsícem

    Errore 1: c'è chi fa così? Davvero? 😅

  • @augustomarini6858
    @augustomarini6858 Před měsícem

    Segnalo un altro fattore di rischio per gli alpinisti- arrampicatori: l'uso che fanno della "magnesite",per aumentare la presa sulle rocce. Questa sostanza in presenza di ovvie abbrasioni delle dita durante l'attività alpinistica, fa si che quantità importanti di magnesio entrino senza controllo nel circolo sanguigno . Il magnesio si lega tenacemente alle cellule miocardiche, inducendo arresto cardiaco !!! Diffondete questa notizia !!
    Dottor Augusto Marini. Cardiologo.

  • @massimo2809
    @massimo2809 Před měsícem +1

    certo che intitolare il video COSI' MUORI non mi pare di buon auspicio...

  • @shanwalk2847
    @shanwalk2847 Před měsícem

    aggiungerei andare da soli

    • @shanwalk2847
      @shanwalk2847 Před měsícem

      anche se io stesso vado sempre solo

  • @gianbo-nb4mk
    @gianbo-nb4mk Před 12 dny

    io vado sempre da solo, se posso dare un ulteriore consiglio è; saper rinunciare, alcune volte m è capitato di trovarmi di fronte un ghiaccio o neve inaspettato, oppure il tempo che sta cambiando velocemente, oppure qualche passaggio esposto che non avevo preventivato, in questi casi, anche se la vetta è vicina ed è fastidioso rinunciarvici, è importante saper prendere coscienza e fermarsi, meglio non rischiare, la montagna è sempre li, ci riproverò un'altra volta

  • @fabiodellagosto1621
    @fabiodellagosto1621 Před 27 dny

    Ciò non toglie il fatto che il rischio c'è anche per le persone competenti e preparate il coefficente di rischio non è mai proporzionale

  • @gianlucagranieri6249
    @gianlucagranieri6249 Před měsícem +1

    Calcolare bene l’acqua io lo avrei messo al primo posto! Senza mangiare ci puoi restare… ma senza acqua no