Cina: rischio implosione?

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  • čas přidĂĄn 6. 09. 2024
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    Professore di Economia e Geopolitica economica dell'Università Guglielmo Marconi di Roma, membro del think tank OXONIA in Oxford e Strategist di Quadrivio Group, gruppo di fondi di private equity in Lussemburgo. Scenarista e stratega di scuola liberal-realista è uno dei pochi scienziati politici italiani che ha mantenuto viva nel nostro Paese la scuola del pensiero strategico anticipatorio, dedicandosi da oltre trent’anni allo studio e alla ricerca dei macro-sistemi internazionali, rifiutando la deriva funzionalista del sapere accademico ed intellettuale, che ha racchiuso gli uomini di scienza in recinti di discipline sempre più specializzate ed autoreferenziali.
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Komentáře • 2

  • @alessandrobricchetti6675
    @alessandrobricchetti6675 Před měsĂ­cem +1

    Molto interessante. Personalmente vedo la Cina ancora un mercato completamente emergente e molto lontano dalla possibilità di diventare Sviluppato. Il maggiore ostacolo è proprio questa propensione costante di economia governativa centralizzata. Ho preso esposizione a questo mercato azionario tramite un ETF globale e strutturando il portafoglio in modo che la Cina pesi intorno al 4% del totale. Concordo anche per i tassi, sono convinto che valori bassi come prima del 2022 sarà molto improbabile rivederli, comunque l'aspetto fondamentale è restare sempre molto ben diversificati con una esposizione globale senza rischi specifici. Grazie e complimenti.