Matteo Marchesini - Tra Gadda e Moravia
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- čas přidán 3. 05. 2020
- La lezione è dedicata alla narrativa italiana dei decenni centrali del XX secolo, imperniata sul commento di brani tratti da autori diversi per formazione, poetica, stile.
Tra questi autori, Moravia e Gadda rappresentano, per così dire, i due estremi dello spettro: da una parte un romanzo ottocentesco ridotto all’essenziale fino al gioco astratto di idee; dall’altra un romanzo ottocentesco minato dall’interno e disgregato in virtuosistici tour de force descrittivi, teorici, mimetici.
Il brano dei titoli è: Welcome to the Show by Kevin MacLeod
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Uno dei critici più intelligenti in circolazione 😎
Sono d'accordo con te!
Gadda per me il più grande scrittore del 900 italiano come Celine per la Francia La prosa di Gadda è inarrivabile La cognizione del dolore e Quer pasticciaccio brutto de via Merulana sono capolavori assoluti
Grazie per la bella lezione. Gadda non era un romanziere: non sapeva gestire la trama, si lasciava trascinare dallo stile, le continue parentetiche, incisi su inc isi che non riusciva a chiudere. Infatti non era capace di terminare un libro (che in un certo senso era il probrema che avevano anche Musil e Kafka). Gadda era un Huysmans malriuscito.
Moravia invece scriveva romanzi.