I Comuni contro Federico Barbarossa - di Alessandro Barbero
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- čas přidán 13. 10. 2020
- di Alessandro Barbero, 2020
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Sempre preciso , racconto intrigante e puntiglioso.
Grande professor Barbero. In certe sue opinioni lucidità discutibile, Ma la sua capacità di trasportare in un periodo storico anche lontano nei suoi scenari e contesti è insuperabile
Una precisazione, non erano picche (lancia lunga a due mani il cui uso divenne preponderante solo nel XV secolo) ma lance ad una mano e scudi.
Ci sono pochissime fonti contemporanee sullo svolgimento della battaglia, ma i cavalieri medioevali, una volta fallita una carica (le poche volte in cui è successo) non rimanevano lì a prenderle, si ritiravano per raggrupparsi e rinnovarla, seppure con sempre minore impeto (perchè le lance si rompono, i cavalli si stancano, qualcuno è già morto o ferito...). Questo è probabilmente successo a Legnano, con diverse cariche, sempre meno efficaci.
Ci sarebbe da discutere sulla modernità che il Barbarossa avrebbe portato. C'era un motivo se, dopo la dieta di Roncaglia, il più povero dei comuni lombardi avrebbe dovuto pagare di tasse più della più ricca città tedesca. Da una parte era la dimostrazione che lo scopo non era solo dare da mangiare alla burocrazia imperiale nelle stesse città, ma era anche il riflesso di una vera differenza di ricchezza tra la parte italiana e quella tedesca dell'impero che il Barbarossa voleva sfruttare. Differenza di ricchezza che era stata resa possibile proprio dall'assenza dei vincoli imperiali alla libertà di intraprendere e commerciare, e anche di pensare (non è un caso che la prima università fosse a Bologna, non a Colonia). La struttura feudale era ancora presente nella parte tedesca dell'impero e difesa dagli imperatori (nella costitutio de regalibus della Dieta si ribadiva ad es. il divieto di vendita delle terre feudali senza consenso imperiale). Non a caso lo stato moderno nasce in Gran Bretagna e Francia. La Germania andrà avanti con i principi elettori fino all'ottocento.
ah, sei comunista? nomina tutti i comuni
Grazie!!
Come sempre bella lezione del Professore. Sempre sull'epoca del Barbarossa sarebbe interessante una lezione sulla figura, ambigua ed opportunistica ma molto affascinante, a mio parere, nonchè importante politicamente e militarmente per Milano, di Guido III° Conte di Biandrate.
Grazie!
❤️
che bravo Barbero
Sapete come si chiama la canzone provenzale che cita al 21:10?sono giorni che faccio ricerche ma non la trovo
Purtroppo sembra introvabile.
Peccato.
it.wikipedia.org/wiki/Peire_de_la_Caravana
Trovata!
Avrei una domanda per chiunque sappia rispondermi...
Dalle mie parti, in Appennino settentrionale c'è un sentiero denominato Barbarossa , in quanto si dice che dopo la battaglia di Legnano l'imperatore sia fuggito dalla pianura padana valicando l'Appennino proprio in quel punto (Alpe di Succiso) e taglio' delle rocce in prossimità del Passo di pietra tagliata per agevolare il passaggio dei soldati che ripiegavano in Liguria dopo la sconfitta.
Chiedo semplicemente :
è leggenda o storia reale ???
Si ma stiam sempre lì: per "Italia" s'intende sempre il nord.
2020.10.15 G
Sono confuso, chiedo di chiarire: la"Germania" non esisteva ancora. Per "Italia" deve intendersi come oggi? A fianco di Milano si ribellò anche la Calabria, la Campania, la Liguria o la Toscana?
All'epoca per "Italia" si intendeva quella settentrionale e centrale fino ai domini del papa. Il "regnum Italiae" era l'erede diretto del regno dei Longobardi, quindi con esclusione del sud Italia dominato dai Normanni e dallo Stato della Chiesa.
C era il sacro romano impero che si estendeva fino al centro Italia
A fianco di Milano si schierarono un buon numero di comuni del Centro Nord, ma operativamente sul campo quasi solo comuni della Pianura Padana
la germania sulla carta esisteva ancora come divisione dell'antico regno carolingio, mentre di fatto ai tempi era in assoluto lo stato più debole, con il potere più frammentato.
con italia si intende invece quella a nord dello stato della chiesa, nelle regioni del sud si erano stanziati i normanni da cui si sviluppò una politica urbana diversa da quella del nord. i normanni si schierarono con l'imperatore e riconobbero come papa l'antipapa vittore IV
@@tino7milan91 Le alleate storiche di Milano furono Tortona, Crema, Brescia e Piacenza, altre, tra cui alcune "nemiche" come Lodi e Cremona (decisamente controvoglia ma spinte dalle altre città della Lega con lusinghe e minacce) entrarono nella Lega. Solo Pavia, Como e i contadi della Martesana e del Seprio in pratica sostennero il Barbarossa a livello logistico nel 1176. Alla battaglia di Legnano parteciparono solo i milanesi con un esiguo contributo lodigiano (50 cavalieri) e sul finire dello scontro, o addirittura a battaglia finita, i bresciani con l'arrivo sul campo di circa 200 cavalieri arrivati il giorno prima a Milano e che dovendo far riposare i cavalli e pensare al vettovagliamento partirono in ritardo dalla città quella mattina.
L'errore fatale lo fece Barbarossa quando urlò bruciate Milano!
In modo improprio la propaganda risorgimentale usa la storia medievale per sostenere la sua narrazione, potremmo anche usarla in senso contrario: i comuni combattevano contro il centralismo imperiale, non contro l'appartenenza stessa all'impero. Guardando la storia comunale come lotta anti centralista, i Savoia sono paragonabili agli imperatori di Germania.