Le 12 regole di Jordan Peterson
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- čas přidán 25. 07. 2024
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#JordanPeterson #filosofia #psicologia - Věda a technologie
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Nelle regole 6 e 7 mi è sembrato di vedere dei chiari riferimenti al Buddhismo. Soprattutto per il fatto di ribadire il concetto che "la vita è sofferenza" concetto a cui anch'io credo.
Sei bellissimo!❤
Mi sono iscritto qualche giorno fa perchè ho trovato il modo con cui tratti certi temi molto "moderato" ed incline al dialogo: in un mondo sempre più "in bianco e nero", sono davvero contento che ci sia qualcuno che abbia il coraggio di esporsi alle critiche violente dei social nel pensare la realtà come una grande sfumatura di grigi.
Continua così!
Aldilà della figura di Peterson, che in alcune questioni è discutibile, vorrei soffermarmi su una delle frasi finali che mi ha molto colpito e fatto riflettere." Se pensi che gli uomini duri siano pericolosi aspetta di vedere di che cosa sono capaci gli uomini deboli". Mi ha ricordato molto il ragazzo di Lecce (de marco) e il protagonista di buonanotte punpun per chi l'avesse letto.
Questo aforisma è molto di impatto, ma se ci pensi presenta un enorme errore di ragionamento. Ossia se A è sbagliato B è peggio, confrontando queste possibilità come le due uniche esistenti nelle infinite sfumature che possono avere.
@@chesterbach7838Vero. Però secondo me va interpretato come un avvertimento non come una sentenza. Così come un' educazione fondata sulla mascolinità può creare danni anche un' educazione priva di essa è sbagliata. Va data a piccole dosi. Avere un buon padre che ci guida per esempio è fondamentale. È ovvio che poi persone diverse hanno sfumature diverse questo mi sembra sottinteso.
@@albertogalbiati1095 giustamente la mascolinità (quando non tossica o dannosa) non va repressa o corretta. Il problema di peterson è che gioca molto sul confine, spesso sforando. Fa un minestrone di tutto per trarre conclusioni reazionare senza argomentare efficacemente e concretamente sulle questioni, anzi, citando a volte la bibbia e altre la psicologia come se fossero equivalenti e intercambiabili.
Riassumendo; peterson può dire anche una cosa giusta, ma la dice per il motivo sbagliato.
L'interpretazione che hai dato te è molto più corretta di quella di peterson paradossalmente😁
@@chesterbach7838 sisi certo. Infatti io volevo semplicemente analizzare la frase in sè che mi ha colpito. Il Peterson reazionario non lo stimo nemmeno io.
A me ha fatto ripensare, tra gli altri, al tedesco medio tra il 1933 e il 1945
Ottimo video, ottima analisi ed anche "equilibrato",,,, complimenti :-)
Piccolo inciso sul capitolo "lascia in pace i ragazzi con lo skate" la metafora che propone è quella di lasciare che i giovani si espongano al rischio in quanto saper gestire il pericolo possa essere un attività formativa, piuttosto che vivere in una bolla.
Hai fatto un ottimo video, grande e grazie!
Grazie mille per questo video! Utilissimo!
Altri video su libri di psicologia sarebbero davvero interessanti..continua così 👏👏
Bellissimo video, grazie!!
Ciao Marco. Buongiorno e buon fine settimana!
@@C4MMU5 Anche me di recente Y.T. mi ha fatto scomparire alcuni commenti tra i video di M.C. 😞
@@C4MMU5 Grazie per l'info, il problema è che spesso anche senza essere 'inappropriati' c'è il rischio che vengano nascosti, secondo Y.T. 😒
Sono d'accordo con le tue conclusioni, contraddizioni e accenni filosofici per coinvolgere più menti restringendo così il campo della comprensione per chi non è in grado di andare oltre
Molto interessante, penso che comprerò il suo libro. grazie della recensione
Video molto interessante, grazie
grazie per la carrellata su un personaggio che compare sempre più spesso sui social. mi accontento del tuo "Bignami" e non vado a leggere l'originale, soprattutto dopo aver sentito (da te) le sue posizioni sulla religione. 🙂
Ascoltando il video ho provato delle sensazioni simili a quelle che ho provato sentendo il discorso di insediamento di Giorgia Meloni. Oscillavo da “questo ci sta” a “ma che cazzo dici” e viceversa ad ogni frase pronunciata.
Jordan Peterson: "le punizioni sono efficaci, lo dimostrano gli esperimenti di Skinner"
Skinner che nel 1973 pubblica un libro in cui dedica un capitolo all'inutilità delle punizioni: 👁️👄👁️
ma tu hai mai lavorato? Allora quando fai qualcosa, e non lo fai bene, spesso bastano un paio di rimproveri del capo (appunto, la punizione) per correggerti. Funzionano eccome, ma sulle persone "normali". Certo se uno è uno che se ne frega..
@@claudiopuglia265 ti invito a riconoscere che il tuo commento è fuorviante. Al di là del fatto che il lavoro non è certo l'unico contesto in cui si sperimentano le punizioni (dunque non è detto che io non le abbia sperimentate se non avessi lavorato), stavo soltanto ironizzando su ciò che ha detto Jordan Peterson in relazione a Skinner, non alla mia opinione.
Non vorrei ricordar male ma non sono più efficaci i rinforzi positivi? Ricordo anche quelli intermittenti.
@@giuliaprendin1995 si esatto
@@LaroYishi Vero, ma ricorda che Skinner era un comportamentista e il mito della tabula rasa è stato molto ripreso da quelle frange.
Li definisco datati personalmente, sebbene vadano comunque studiati!
Bel video.
Mi hai fatto scoprire questo autore che non conoscevo e del quale, per come lo hai esposto, condivido molte idee (per non essendo io né filosofo né psicologo).
Purtroppo non credo che lo leggerò, almeno non a breve, anche se mi piacerebbe moltissimo, per timore di radicalizzare troppo certe mie convinzioni.
Comunque bello e molto interessante.
Perché dovresti avere questa paura?
Ti ringrazio per questa analisi, l'ho trovata fonte di ispirazione.
Soprattutto perché ritengo tu sia riuscito a trovare un delicato equilibrio tra l'esporre le idee di Peterson in maniera neutrale, in modo da far passare il suo messaggio senza storpiature, e comunicare il tuo punto di vista.
Ho apprezzato inoltre come tu sia riuscito a spogliare il pensiero dell'autore dalla sua retorica in maniera da creare un'esposizione fedele seppur razionale e distaccata.
Mi ha ricordato molti concetti di cui parla Harari in Sapiens
Premetto che il libro non l'ho letto ma, dalla tua spiegazione, sembra chiaro il riferimento al "si stava meglio quando si stava peggio" ed al "si è sempre fatto così, meglio non cambiare" anche se ho trovato alcuni passaggi o regole condivisibili, anche se non in toto
Ciao Marco, ti propongo un tema che potresti trattare in un video, sperando ti risulti interessare: le situazioni lavorative o di lavoro di gruppo promiscue in termini di genere. Se è vero che avere colleghi è di per sé sempre una rottura di scatole, ho constatato negli anni universitari (ed anche in altri ambiti) io ed anche persone amiche una difficoltà nell'interazione uomo-donna che personalmente penso vada oltre la semplice difficoltà legata all'avere colleghi. Ho visto spesso ragazze lavorare benissimo fra loro (sempre considerando tutte le dinamiche interne di gruppo) e poi entrare in crisi con il semplice affiancamento di un uomo. A mio parere, e non sono psicologo, la capacità gestionale molto acuta nelle donne trova difficoltà quando ha di fronte la semplice presenza dell'uomo, e questa cosa la ho constatata personalmente modificando radicalmente i miei modi di approcciarmi negli anni ottenendo sempre come risultato un atteggiamento ostile che rimarcava il nulla. Questo comportamento lo ho anche visto in miei colleghi che lamentavano la stessa cosa, e parlo di persone con caratteri molto diversi e con approcci molto diversi. Insomma, non siamo rompipalle 😁 Le uniche volte dove ho visto scomparire questa avversità è in presenza di uomini tremendamente remissivi o con parvenza "femminile". Pensi possa essere qualcosa di interessante da approfondire, magari anche in chiave di una migliore comprensione delle dinamiche?
Sulla polarizzazione sui social credo che i social amplifichino una polarizzazione già di fatto.
Ti ringrazio molto
Nell'epoca dei social network e della globalizzazione dell'informazione la differenza tra intellettuale e guru si assottiglia. I grandi intellettuali del passato, al giorno d'oggi sarebbero tutti guru, accezione che vediamo ovviamente in senso negativo. Ron Hubbard era un guru, perché ha creato un movimento di persone organizzate che seguono i suoi dettami. Ma una persona che è molto seguita, scrive qualche libro, dimostra di avere proprietà di linguaggio, cultura e compare su dei reel, non lo definirei guru, ma semplicemente intellettuale del XXI° secolo.
Ottima analisi e critiche. Conoscevo vagamente il personaggio, ma non avevo approfondito la sua visione. Condivido anche le tue critiche.
Grazie Marco, seguire i tuoi video è una vera manna: fornisci stimoli culturali ed intellettuali peculiari e la tua competenza espositiva è encomiabile. Non conoscevo questo autore e il suo pensiero sembra tanto controverso, quanto affascinante.Devo approfondire.
Se molti lo hanno eletto a "guru", ci possono essere varie cause:
-Sicuramente è vero che nei paesi anglofoni (Canada ancor più degli USA) c'è un fortissimo appiattimento culturale e molte università hanno codici rigidi da seguire. Molti campus non sono più i luoghi della ricerca della saggezza e conoscenza (cara al pensiero greco), della tendenza all'introspezione (cara alla tradizione giudaico-cristiana), della tendenza alla razionalità e alla scienza (cara all'Illuminismo e poi a tutto il pensiero positivista). Le politiche dell'identità e della decostruzione sembrano aver attecchito molto in quei luoghi (in Italia non c'è nemmeno un terzo di certe derive ideologiche).
Del resto Peterson non è l'unico a criticare il costruzionismo sociale e il postmodernismo. Diverse critiche verso queste correnti provengono anche da molti scienziati cognitivi esperti sul comportamento umano: Steven Pinker, Gad Saad, Richard Dawkins, Johnathan Haidt ecc..
Questi però sono scienziati e non si sono posti al pubblico come ha fatto Jordan Peterson.
Peterson, essendo anche psicologo ed esperto in certi temi, ha chiaramente sempre insistito sul fatto che le differenze attitudinali fra uomini e donne hanno anche influenze biologiche (In molti suoi video cita spesso il PARADOSSO NORDICO).
Del resto posso confermare anche io che c'è una letteratura scientifica chiara sul tema e che non esiste alcuno studio replicato e fatto su un grosso campione di neonati che sembra aver dimostrato che siamo tabulae rasae alla nascita (Pinker ci ha scritto un libro su questo: TABULA RASA. PERCHE' NON E' VERO CHE GLI UOMINI NASCONO TUTTI UGUALI).
Fin qui nulla di strano perché riporta semplicemente fatti scientifici. Tuttavia egli si è spinto oltre ed ha cominciato a "mescolare" la sua conoscenza scientifica con argomenti filosofici che fanno parte della cultura occidentale: ricerca della saggezza, del significato, ma anche una visione della vita alquanto pessimista (lui dice di aver letto molto anche Schopenhauer e Kierkegaard).
Secondo lui ricercare la felicità è un obiettivo inutile per la vita dell'individuo, per cui il suo fine sarebbe quello di ricercare un senso, ma non voglio entrare molto nei dettagli perché sto cercando di fare un quadro generale.
Forse il suo stile di comunicazione, la sua saggezza, la sua "razionalità", la sua cultura ecc.. hanno ,in qualche modo, rappresentato una specie di "risveglio culturale" in certi ambienti. Spesso sotto i suoi video vedo commenti del tipo : "Jordan Peterson is the best intellectual of our time", "Jordan Peterson is our Pier Paolo Pasolini". Questa è una delle tante impressioni che ho avuto.
L'appiattimento culturale nelle università anglosassoni c'è e nessuno può negare questo.
Peterson è un po' controverso? Sicuramente sotto molti aspetti si, ma altrettanto controverso è appunto il suo rapporto con la fede cristiana. E' davvero credente? Bah non saprei! Non voglio entrare nella coscienza delle persone.
Lui non si è mai definito di estrema destra, si è sempre definito un "liberale classico" e contro ogni forma di tribalismo (sia a destra che a sinistra). Ecco perché le sue critiche vanno sia verso l'ideologia nazista che quella marxista-lenninista. Entrambe vengono definite da Peterson ideologie collettiviste, omicide ed in contrasto con l'individualismo che lui sembra esaltare.
Il fatto che sia diventato anche un idolo di estrema destra, non significa necessariamente che lui sostenga determinate posizioni perché, se è vero che ha sempre criticato la tendenza a porre enfasi sulle identità di gruppo, non può assolutamente essere un suprematista bianco.
Dovrò approfondirlo meglio sotto molti altri aspetti. Una cosa è certa: è diventato famoso in pochissimo tempo e indubbiamente passerà alla storia!
Grazie, super interessante commento. Solo una cosa: fama rapida di questi tempi non so se significhi in automatico passare alla storia, né incarnare una proposta di valore.
@@annapellizzari4257 Si in effetti ho qualche dubbio anche io e spesso mi chiedo sul perché in questi tempi ci sia una fama così rapida. Grazie comunque :)
@@annapellizzari4257 Già, casomai se Peterson avrà fortuna passerà alla storia come il Principe Giovanni.
In un mondo globalizzato probabilmente si parlerà di questi soggetti anche in futuro questo è certo dato che non è una copia della copia si è un po distinto a kio parere
Commenti intelligenti, interessanti e brillanti come questo sono davvero rari. Grazie per lo stimolo intellettuale che mi hai fornito 💪🏻
Non conoscevo Peterson, dice a mio parere alcune cose opinabili, ma fornisce anche degli spunti interessanti, grazie!
I guru sono persone che dicono cose che chiunque può pensare, ma nel modo più studiato e furbo possibile.
Un modo per fare soldi sfruttando il bisogno della gente di trovare un senso alla propria esistenza, anche se non lo troveranno lo stesso dato che il mondo eticamente ideale e quello funzionale non saranno mai la stessa cosa.
Probabilmente il senso è proprio quello, lasciare tutto alla sua forma primordiale, nell'unica forma che non può essere sbagliata.
Video BEL LIS SI MO complimenti davvero, l’ho adorato❤
Una delle migliori risorse per comprendere il fenomeno Peterson è il video di Some More News
Grazie per la tua chiarezza
Beh, che dire su Peterson, non sono pienamente d'accordo con alcune delle sue visioni, e con alcune delle sue affermazioni che ho visto in suoi video in passato, però in alcuni punti da lui descritti ho trovato degli spunti di riflessione interessanti, ed alcune sue visioni del mondo non le ho trovate così negative, tipo la ricerca dell'onestà e la coerenza in sé stessi, secondo me quando si vede una di queste figure controverse che hanno così successo su internet significa che qualcosa di Interessante o veritiero lo hanno detto se riescono ad attirare così tanto seguito, quindi bisogna vedere ciò che dicono con parecchia attenzione, perché sicuramente qualcosa di giusto lo dicono, ma anche qualcosa di tremendamente sbagliato, quindi non vanno considerati dei demoni, ma neanche dei profeti che hanno tutte le verità del mondo in tasca, Farai un video anche sulla filosofia di Andrew Tate?
Video davvero ben fatto, complimenti
" mi è semblato di sentile pallare di lady bolasky e della sua _piccola posta del cuole di lady eva_ .
seh ,quella che scriveva si chiamava filomena cangiullo , altrochè. "
Alcuni psicologi hanno spesso più problemi dei propri pazienti
Partendo dal presuposto che la mia conoscenza del autore è basata sul tuo commento, mi sento di dire che lo psicologo porta più che un testo psicologico o psicologico un manifesto politico.
dal punto di vista meramente politico è una visione che tende al conservatorismo anche mioper alle derive totalitarie e sostanzialmente è una posizione di arrocamento rispetto a dei cambiamenti sociali veloci che stanno avvenendo (cambiamenti che in larga parte mi sento di criticare se pur porando altre argomentazioni).
dal punto di vista psicologico, mi rimetto a chi è più esperto, ma certo credo che da "fan" della teoria della psicologia evoluzionistica il paragonare gli uomini a dei crostacei a livello comportamentale possa essere critica come posizione.
a livello filosofico, ne sò un pochinino di più e direi che al netto che l'opera non pare presentare una visione sistemica (ansi spesso entra in contradizioni totali fra regole e regole oscilando fra un utilitarismo "homo homini lupis" e passando con soluzione di continuità a teoria di stampo quasi marxiste in cui l'idividuo è solo un ingranaggio votabile solo al sacrifico per ciò che conta ovvero la colletività), mi sembra che l'autore abbia fatto un bel minestrone filosofico del pensiero tardo 700 e 800 essendo in grado di prendere scientificamente il peggio da tutti gli autori, dall' idea ultracapitalista liberale derivante dall'illuminismo, dal peggior fatalismo di hegel dal nichilismo di scopenawer, fino a prendere il peggio sia da marx che dalle peggiori derive totalitariste di niechche ecc.... igniorando peraltro tutte le evoluzioni che si sono succedute nei primi del 900 e soprattuto dopo la seconda guerra (che l'autore ovviamente e proecupantemente rigentta in quanto figle del progresso virulento che critica), ma sull discorso della vita come un gicoco a somma 0 direi che quasi tutte le teorie economiche ridono in faccia all'autore non ultima la teoria dell'ottimo di paretto (l'economia nasce per creare plus valore che è per definizione l'atitesi della somma 0 e l'idea si può trasliterare anche in un contesto sociale).
sicuramente vi è un tentativo di ingraziarsi per motivi anche politici l'area cattolica, in quanto vista come utile o necessario argine al nuovo pensiero dominate (sotto molti punti di vista criticabile), ma è chiarissimo che l'autore non abbia mai preso in mano una bibbia figuramoci leggerla o farci un aprofondimento sotorico (spoiler nella bibbia massima verità c'è scritto che non bisogna mangare "i pesci senza squame" e che il 90% della dotrina cattolica la ha scritta sant agositno quindi leggere la bibbia è perfettamente inutile partendo da i presuposti dell'autore).
in generale mi preocupa il conservatorismo sterile in quanto l'autore non presenta un modello almeno filosofico (credibile) di come la società si evolve e si stratifica, rischiando di contro di attacarsi al passato per puro amore del passato e per paura del futuro, non presentando poi nessun tipo di proposta di progresso ma solo di sistemico regresso.
alcune tematiche che porta sono sicuramente da discutere nel 2023 ma portarle con un pensiero del 1323 e è controproducente a tratti becero e sicuramente inutile a creare una solida piattaforma per un dialogo che presto si rivelerà necessario e urgente.
Bravissimo. Complimenti per l'intelligenza e la cultura
Filosofia... demagogia per allodole
Al di là dei tanti postulati indimostrabili che Peterson introduce come acqua fresca, IMO la cosa fondamentalmente scollata nel suo discorso è come il "guai toccare le tradizioni" si applica solo da un certo assetto delle tradizioni in poi, applicando qualcosa di non veramente cristallizzato (le tradizioni sono fluide, solo molto viscose, come il catrame) alla natura intrinseca dell'uomo.
La Bibbia esiste da neanche tremila anni, il Vangelo da neanche duemila. L'umanità da duecentomila. Dei due, la rivoluzione che devasta e stravolge le tradizioni è il pensiero ebraico prima e cristiano poi (non mi piace usare "giudeo-cristiano", è un controsenso come termine).
(e il mondo non si riduce all'Europa e alle sue ex colonie d'America, ma qui si scoperchia tutto un altro verminaio)
Miglior commento.
Perché ritieni l'espressione "giudeo-cristiano" un controsenso?
@@coprilettodelnapoli5466 Perché il cristianesimo nasce come *scisma* dall'ebraismo, e continua come tale e con fortissima opposizione all'ebraismo, nella dottrina, nella cultura e negli atti, fino a tempi piuttosto vicini. Un cristiano è tale anche, e decisamente, perché non è ebreo, e viceversa.
Parlare di radici giudeo-cristiane quando fino a storicamente l'altroieri ci si è sempre almeno almeno disprezzati l'un con l'altri, è una posa di circostanza quando c'è da far fronte comune contro altri "nemici" o percepiti tali. Mi torna bene quel proverbio arabo (credo pre-Islam): "Io contro mio fratello; io e mio fratello contro lo zio; io, mio fratello e lo zio contro lo straniero".
Che poi, come si dice, "preghino lo stesso dio" - sì, è vero. Anche i cattolici e tutte le denominazioni protestanti hanno tutti quanti fede in Cristo, ma vai a dare a qualcuno in Irlanda (Eire o N.I. che sia) del "cattolico-anglicano" e vedi. 😕
@@matteoscarabelli854 ti ringrazio per la preziosa lezione e sono d'accordo con te.
Io penso che il questo commento non è affatto in contrasto col Peterson pensiero. L'unica cosa in cui forse non sarebbe d'accordo sia nel considerare la bibbia come rivoluzionaria. Penso direbbe che i libri nella bibbia siano stati darwinianamente selezionati tra una serie di storie e testi in circolazione e che siano quelli che hanno resistito nel tempo. Tipo non è che un giorno un tizio ha detto ué! Mo scrivo la bibbia. Anche i vangeli ne sono stati prodotti a valanghe e poi nel canone ne sono rimasti 4.
Faresti un video-considerazione anche sul Dr. Andrew D. Huberman che parla di effetti della pornografia, dopamina, serotonina e no fap?
Spiegazione molto dettagliata. Bravo. Non condivido però le critiche alla storia personale dell'autore.
Non mi rispecchio in tutti e 12 i punti, ma li ho apprezzati ed ammirati tutti!
Un personaggio che ha luci e ombre. Trovo alcune sue proposte brillanti, altre assurde (ad esempio lasciare che i bambini piangano da soli quando si comportano male o addirittura utilizzare piccole punizioni corporee). In ogni caso è una persona molto intelligente che ha molto da offrire, ovviamente senza perdere spirito critico. Certamente la persecuzione legale alla quale è stato sottoposto in questo periodo è sbagliatissima.
Salve Erica,
anche io ho sentito qualcosa riguardo ad alcune sue persecuzioni legali. Sai com'è andata a a finire?
Non conosco l'autore in dettaglio, ma tendo a concordare col giudizio di Crepaldi: spunti interessanti misti a considerazioni abbastanza generiche, stile "di tutto un po'", come per es. l'imprecisa definizione di Derrida come "marxista" (a proposito, è francese e si pronuncia Derridà)
Bel video , idee interessanti del libro , non son d'accordo con la parte della religione che tira fuori. Molte idee discutibili ma offre molti spunti. Io essendo ateo non mi pongo problemi se fa bene o male o se ci siano dei pro. Semplicemente come siamo nati dal nulla così moriamo dimenticati senza qualche aldilà o ricompensa. La vita va vissuta , è solo 1
Persona stimabile ed intelligente. Nonostante non sia d'accordo su molto di ciò che dice. Ma ci sta. Indubbiamente non è un cretino. Ed in questi tempi, un non-cretino è oro.
stare dritto con le spalle bene indietro è il miglior modo di prendere un montante sul mento
Jordan Peterson è lo Skrillex della Filosofia
Caro Marco sull'argomento "Religione" (sia la tua visione che quella di Peterson) mi piacerebbe parlarne insieme. Sono un insegnante di Religione Cattolica, sono laureato in Teologia e sto terminando un'ulteriore laurea in Storia della Chiesa. La religione, specialmente quella cattolica, è costitutivamente relazione e socialità, per cui non si può comprendere il "beneficio al singolo" (su cui non mi trovi completamente d'accordo in quanto tale locuzione soggiace una visione intimistica ed individualistica della religione, così ridotta a mera filosofia), senza analizzarne la dimensione plurale/comunitaria.
Inoltre, le religioni (intese come la di senso sulla vita e sulla morte) sono costitutive dell'uomo, tant'è vero che nel processo evolutivo dall'australopiteco all'homo sapiens sapiens una delle fasi più importanti è quella del culto dei morti (che ovviamente soggiace una domanda sull'esistenza del trascendente). Grazie alle religioni abbiamo tantissime cose, non ultimo i monumenti più belli del mondo antico (le piramidi, il Partenone, San Pietro) e la cultura moderna non può prescindere dall'immenso contributo, ad esempio, dei monaci amanuensi, senza i quali non avremmo praticamente nulla sul versante culturale (sacro e profano).
P.s. l'analisi taglia e cuci della Bibbia rende ai miei occhi Peterson più un protestante che un cattolico, o almeno sicuramente uno che ha avuto influenze culturali luterano/calviniste.
Bravissimo. Aggiungo che è sempre saggio dividere "religione" e "persone religiose", nel senso che se io decidessi di uccidere tutti i gatti che trovo per strada in nome di Cristo la colpa sarebbe mia, non della religione che affermerei di seguire. L'unica cosa della quale non mi trovo d'accordo è il post scriptum: Peterson non fa esegesi biblica metafisica, le sue letture bibliche sono più che altro rivolte alla ricerca dei simboli e dei miti, se vogliamo anche di archetipi di stampo junghiano. In generale penso sia più affine al cattolicesimo e all'ortodossia greco-russa che al protestantesimo.
Peterson come tutti i personaggi fa degli ottimi discorsi, e in generale ha una visione del mondo che ritengo perlopiù veritiera, tolte alcune eccezioni. Nel complesso è una figura molto positiva che ha il potere di aiutare molte persone e sicuramente dovrebbe essere ascoltato di più. Inoltre penso che i continui attacchi, anche molto poco democratici subiti di recente (il tentativo di rimuovergli la licenza da terapeuta) l'abbiano messo alla prova, e mi sembra una persona che fatica a gestire la rabbia, soprattutto sui social.
Boh, a me da l'idea di essere un uomo pericoloso e frustrato
La cosa della licenza è una stronzata
minacciano di toglierli la licenza > lui è il pericoloso e frustrato
minchia sei un genio@@urghih
@@leonardomeloni69 ma quale licenza per favore. Ti spiego una cosetta, jordan peterson è pericolo non in base alle sue idee politiche (che possono piacere o non piacere) ma perchè spaccia per scientifiche sue opinioni personali e uno psicologo non dovrebbe farlo. Fine della storia, il resto è tifo da stadio che lascio volentieri a gente come te.
@@urghih descrivi le sue opinioni personali e anti-scientifiche allora. Ad ogni modo, il tuo discorso perde senso in quanto la licenza gli è stata revocata per le idee politiche e non per le "opinioni" personali
Interessante recensione. Ho provato a leggere Peterson, condivido la sua critica alla pervasiva e oppressiva cultura antipatriarcale diffusasi nei nostri tempi, a partire dal mondo anglosassone. Però manca di metodo e struttura, la sua scrittura è un continuo richiamo a esperienze personali, come spesso fanno i divulgatori americani, che alla lunga lascia insoddisfatti. Il tema della religione è tipico dei conservatori di ogni tempo e ogni luogo, da Catone in poi. Anche accettando l’idea che la religione tradizionale porti una saggezza umanistica irrinunciabile, diventa difficile, per un contemporaneo, ignorarne gli aspetti mitologici. Inoltre il darwinismo sociale di Peterson è contraddittorio con il ribaltamento etico che attua il cristianesimo (gli ultimi saranno i primi), come ben argomentò Nietzsche, per cui la sua filosofia risulta un po’ un minestrone, pur coraggiosa e portatrice di giuste intuizioni.
Mi piace molto la tua analisi. Le sue giuste intuizioni sono però annegate in un mare di intolleranza e misoginia. Oltre ad avere delle opinioni sulla transizione di genere non supportate dalla psichiatria dunque bigotte e anti scientifiche. La sua misoginia si basa su convinzioni biologiche corrette ovvero le donne non sono fisicamente come gli uomini ma portano alla conclusione che le donne non debbano pretendere diritti e salari uguali che sono le istanze del femminismo reale. Parità non superiorità. Anche l’antropologia smentisce molte delle sue deduzioni sulle differenze di genere visto che la collaborazione a seconda delle esigenze ha portato l’umanità al progresso odierno. Il darwinismo sociale é un concetto distrutto dalla sociologia tutta oltre a nascere da un fraintendimento di Darwin totale; sopravvive chi si adatta e collabora meglio non chi é più forte. Se fosse vero il Darwinismo sociale sarebbe socialismo puro (senza derive autoritarie)
@@liviajod7157 Mah riguardo alle differenze medie fra uomo e donne non ha tutti i torti. Diciamo che il mito della tabula rasa è smentito dagli studi che cercano di comprendere la complessità dell'interazione fra geni e ambiente.
E i manuali più aggiornati al riguardo sono i seguenti:
Richard Lippa (GENDER NATURE VS NURTURE)
Simon Baron-Cohen (THE ESSENTIAL DIFFERENCE)
Linda Brannon ( Gender: Psychological Perspectives, Seventh Edition)
Steven Pinker (Tabula rasa. Perché non è vero che gli uomini nascono tutti uguali)
Susan Pinker (Il paradosso dei sessi)
Adrian Raine (Anatomia della violenza) (consigliato per capire il perché uomini e donne non sembrano essere nemmeno simili in ambito criminale).
Sex Differences. Developmental and Evolutionary Strategies (Linda Mealey).
010 - Sex Differences in the Human Brain, Their Underpinnings and Implications (Ivanka Savic).
Certe differenze si manifestano veramente molto presto e la tendenza a fare la lotta e a preferire giochi come oggetti meccanici la si nota perfino in bambini evirati alla nascita e cresciuti come fossero bambine.
Potrei riportare qui alcuni recenti studi sulla questione :
_There's been several cases of boys who lost their penises early in life and then were reared as girls.
All these individuals were genetic XY males who had prenatal exposure to typical male levels of testosterone but then were surgically castrated and reared as girls.
Many of this children later chose to live as MALES. This suggest that prenatal exposure to testosterone plays a powerful role in determinating male identity and masculine behaviors.
There was a small minority of these children who adopted the identity of female, but this minority showed masculine interests too (Bradley, Oliver, Chernick , Zucker, 1998).
Males and females on avarage show different interest even in toy preference .
One recent study found that sex differences in toy preferences in boys and girls were only 9 months old (Cambell, Shirley, Heywood, Crook , 2000).
The strong sex difference is people-orientation seem closley-related to a recent distinction made by a british psychologist Simon Baron-Cohen (2003), who proposed that women tend to be empathizers, whereas men tend to be systematizers. According to Simon Baron-Cohen, higher female empathy show itself in many ways: 1-day-old girls look more at faces, whereas boys look more at mobiles (Connelan, Baron -Cohen, Wheelwright, Ba'tki and Ahuwalia, 2001).
In one study of more than 700 male prison inmates, psychologist James Dabbs and his collegues found that high-testosterone inmates were more likley to have committed violent crimes than low-testosterone inmates (Dabbs,Carr, Frady, and Riad, 1995).
A. US. governement study provided additional information about aggression and testosterone when it assessed more than 4000 Vietnam veterans on a host of psychological and physiological measures, included serum (blood) testosterone levels.
Analysies subsequentaly showed that veterans with high level of testosterone were considerably more likely to report delinquent behavior as children. They also ably more likely to report delinquent behaviors as children.
They also reported higher adult rates of drug and alcohol use, grater number of sexual partners, and more partecipation in active combat during the Vietnam Conflict ( Dabbs and Morris, 1990).
There's a recent study that show that verved monkey (like human boys and girls) show sex differences in toy preference: males paly more with cars and balls and females play more with dools and pots (Alexander and Hines, 2002).
CAH girls and women are exposed to high levels of androgens beacuse of an enzymatic defect. CAH girls are less interested in feminine play and in dools than NON CAH girls are (Barenbaum e Hines, 1992, Leveroni and Brebaum, 1998).
On avarage, boys who grow up to be gay man are more likely to display feminine behaviors as children. They avoid rough-and tumble activities, physical aggression and competitive sport. They like more playing with girls. The same thing happen to lesbian girls (Bailey and Zucker, 1995).
One recent study analyzed sex differences in BIG FIVE PERSONALITY trait that were assessed in more than 23.000 people from 26 different cultures (Costa, Terraciano and McCrae, 2001) Women always scored higher than men on many facets of nevroticism and aggreaableness. Men scored higher than women on assertivness and excitment seeking (extraversion facets), and competence (a facets of concientiouness).
Costa and his collegues further found that sex differences in personality tended to be stronger in economically advanced countries with liberal gender ideologies (Scandinavia, Usa ecc..) than they were in less economically advanced countries with more gender traditional rules (Asian, African, Latin America ecc...
Richard Udry (a sociologist) found that women who were exposed to an hight level of testosterone during the second trimester of their develpment tended to be more more masculine as adults than women exposed to lower levels. Richard Udry also measaured how much women's mothers encouraged them to be masculine or feminine as children. What can we discover? Women with LOW prenatal exposure to testosterone were more influenced by their mother: they became more masculine when their mother encouraged feminility, but they became more "mascluline" when their mothere encouraged more masculine behaviors. IN CONTRAST, women with high prenatal testosterone exposure were LESS responsive to their mother: they were simply more beahaviorally masculine in general.
- Mediamente uomini e donne hanno ovviamente più somiglianze che differenze, ma non possiamo assolutamente negare che tendenzialmente la mente maschile è più orientata verso alcune cose e quella femminile ad altre.
Ovviamente non giungo alla conclusione che le donne non debbano pretendere gli stessi salari, ma un 50 e 50 in tutti i campi non ci sarà mai (sicuro proprio al 100%), a meno che non decidiamo di intervenire artificialmente, ma certi esperimenti rimandano un po' a brutte cose come l'eugenetica (assolutamente condannabile ci mancherebbe altro).
Sinceramente la maggior parte di quello che ho visto di Peterson, trasuda arroganza, spesso è banale e fatica a reggersi in piedi. Come tanti altri che vengono innalzati a “guru”, si limita a dire cose che hanno un grosso impatto, ma che se analizzate più approfonditamente sono spesso sciocchezze e superficialità…
Almeno questa è la mia opinione
Vedere, al proposito, la recente live di Osa Sapere.
Il fuffagurismo è sempre dietro all’angolo, ogni volta che c’è un “intermediario” fra noi e la nostra capacità di giudizio critico, consiglio di girare i tacchi ed andare più in la possibile.
Io penso, che per imparare a stare al mondo come direbbe il caro Rick Dufer bisogna prendere dei “tram sui denti”.
Ben vengano persone che offrono “strumenti” per aiutarci alla nostra introspezione, ma punto e stop; per il resto penso che un bravo psicoterapeuta, couselor, ecc , ecc possa bastare.
Con questo non voglio dire che le religioni siano inutili, tuttavia anch’esse vanno prese per quello che sono e non come qualcosa su cui fondare tutto il nostro apparato “esistenziale”.
Chiaramente, mie opinioni.
Un saluto.
penso che Rick Dufer si ispiri molto a Peterson
Il tuo papiro lo dice Peterson ad inizio libro e lo cita pure Crepaldi nei primi minuti di video in una frase...
@@RiccardoDiBiagio88 prova a chiedere a lui e poi mi dici 🤣😂🤣😂
@@dennisandrei8457 mai letti i suoi libri onestamente , e se lo dice è doppiamente “furbo”, perché uno che scrive un libro di stampo catechetico e poi ti dice che i suoi dogmi non lo sono , fatti tu i conti in tasca di che personaggi può essere.
Oppure io sono Jordan Peterson sotto mentite spoglie 🤣😂🤣😂, comunque raga “Easy” , io scrivo quello penso, se non siete d’accordo ed avete critiche costruttive va bene, per il resto non fatemi menate.
@@simonedamiani3670 ecco allora bisognerebbe leggere la prefazione in cui spiega che non sono dogmi universali, ma sono 12 regole che lo hanno aiutato a vivere in maniera piú ordinata e che magari potrebbero essere d'aiuto per chi cerca di arrivare ad avere un certo stile di vita
Vorrei far notare di questo libro la prefazione molto bella di N. Doidge.
Letteralmente la vita ascetica di Kierkegaard
Un appunto: la Bibbia per Peterson ha un valore simbolico e archetipo come testo alla base del nostro ordine sociale e non è un corollario della saggezza umana come dici. Ti consiglio di fare un tentativo con Maps of Meaning, i suoi discorsi si rifanno spesso alla filosofia Junghiana e non prendere questo in considerazione ti manda decisamente fuori strada.
Non comprendo come un uomo che abbia scritto quel libro (su alcuni dei concetti mi trovo pure d'accordo con lui) possa aver sviluppato una dipendenza da benzodiazepine. Non trovo la coerenza con il concetto di disciplina e mantenimento dell'ordine. Le droghe sono uno dei massimi esempi di gratificazione del presente, il che va in completo disaccordo con quanto dice.
Non è mia intenzione giudicarlo, ognuno di noi può avere dipendenze problemi o debolezze ma forse mi sono perso un pezzo. Ero convinto che lui fosse il primo seguace di se stesso. Oppure ha avuto una caduta in seguito alla scrittura del libro o dei cambi di idee. Qualcuno saprebbe dirmi qualcosa a riguardo?
Mi interesserebbe capire siccome le dipendenze in generale sono un argomento che mi sta a cuore.
Peterson ha il solito problema di chi si definisce conservatore a mio avviso: tratta argomenti seri in modo condivisibile o quantomeno ragionato, arrivando però a conclusioni che lasciano spesso perplessi.
io credo che questo libro l'abbia scritto principalmente per se stesso, per far ordine nel suo di caos, probabilmente le certezze e le 12 regole sono una sicurezza per non sprofondare nel nichilismo esistenziale. Lui purtroppo arrivando al come ha dimostrato effettivamente che evidentemente non è riuscito ad andare oltre e superare le difficoltà che lo affliggevano, non ha fatto ordine al suo di caos e lo ha affogato con le benzodiazepine. Sicuramente anche eleggere lui come guru è un'altro modo per far ordine nel proprio caos, mi spiego trovo che far pensare lui sia più comodo che riflettere su noi stessi, lui proietta il problema all'esterno, crea una dottrina di 12 regole: di fatto ha creato una nuova religione che è un modo comodo e rassicurante di abbracciare certezze. Il peso di pensare è oltremodo peggio che riflettere e ridare significato alla propria esistenza, includere ed accettare che il genere e la sessualità non siano fattori bipolari è complesso per i molti.
Inoltre credo che stiamo vivendo un periodo di transizione, le imposizioni dall'alto sul politicamente corretto non sono la soluzione ma siamo in una fase in cui progressissismo e tradizionalismo troveranno una sintesi un un istanza ove si accetterà che determinanti biologici e culturali plasmano gli individui e che quindi non si può tradurre la realtà in regole o concetti bipolari che la semplificano. Inoltre se la tradizione e la cultura siano istanze immutabili riducendo il discorso non mi saprei spiegare come e perché stiamo vivendo uno tra i periodi in cui tassi di omicidi e criminalità sono ridotti ai minimi termini. Ad esempio guerra in Ucraina infatti è causata da uno stato portatore di istanze tradizionaliste, presunte migliori dall'autore. Che esistano problemi esistenziali e relazionali è innegabile e trovo come una risposta a tutto ciò sia la cura della salute mentale e un rinnovamento di uno spirito maggiormente "esistenzialista".
Ok, ma perché la Bibbia e non 'le Opere e i giorni' di Esiodo? Perché la cultura cristiana viene presa come status quo? Perché dovrebbe essere migliore di quello che c'era prima o di quello che verrà dopo? Perché è migliore di altre culture millenarie? Forse perché quella in cui si è trovato a nascere in una condizione privilegiata? Alla fine la stessa cultura cristiana si è imposta creando uno sconvolgimento dei valori della cultura precedente. Mi sembra il ragionamento di una persona che per limitazioni proprie o per calcolo non può o non vuole guardare al di là del proprio naso. Se si continua ad andare indietro per trovare la fonte della cultura, ci ritroviamo a lato di un fiume a scheggiare selcie e cacciare mammouth.
La cultura Cristiana ha avuto un impatto fortissimo sull'identità degli europei. Ok che prima c'è stata quella Greca e poi Romana (ripresa nell'Umanesimo e nel Rinascimento, ma la civiltà rimase comunque cristiana), ma il paganesimo non ha trovato proprio spazio nell'Europa medievale e moderna.
Pensa all' inquisizione: essa nacque nel periodo storico in cui, a torto a ragione (chi siamo noi per giudicare la realtà di quell'epoca), la preservazione della fede Cristiana appariva tanto importante quanto a noi oggi appare importante preservare la SICUREZZA.
Oggi le cose sono cambiate ovviamente, ma non possiamo far tabula rasa del passato e fare finta che quella roba lì oramai sia andata.
Sul perché proprio la Bibbia e non le "Opere e i giorni" di Esiodo non lo so (sarà davvero credente boh).
Esistono due Jordan Peterson: quello che ha scritto 12 regole per la vita e il pazzo pieno di livore che scrive su Twitter. Negli ultimi anni si è estremizzato molto, ma roba che attacca quelli che parlano di cambiamento climatico in maniera poco puntuale (a mio avviso ridicola). La tua descrizione è coerente con il primo Jordan Peterson, un libro che mi è piaciuto molto, ma Jordan Peterson nel 2023 penso sia tutt'altra persona.
Togliete Twitter a quel vecchio
Twitter purtroppo tira fuori il peggio di ciascuno di noi
Credo che la sua soglia di tolleranza verso la comunità "woke' abbia raggiunto i minimi storici. Celebre il retweet che ritraeva una donna sovrappeso, una "curvy model", con la didascalia sotto "not beautiful". Credo che Peterson veda questi tweet come manifestazioni di un quadro più ampio di post modernismo in cui la verità oggettiva viene messa in dubbio costantemente. Anche perché, diciamoci la verità, una donna di 200 chili attrae forse lo 0.001 % degli uomini, alcune delle sue ovvietà fanno più rumore di quanto dovrebbero.
@@gabrielegagliardi3956 premesso che io quella ragazza cicciottella la trovavo molto carina, comunque ti do ragione... Peterson purtroppo comunica male su Twitter e la gente fraintende le sue parole o si fomenta per nulla
Concordo. Negli ultimi anni sembra aver preso una direzione un po' diversa. Onestamente lo preferivo qualche anno fa
Jordan Peterson nella conversazione a tu per tu è un grande, ma nel generale mi ha deluso. Penso che lui abbia ragione nel senso che tutti dovrebbero poter dire ciò che pensano all infuori di quello che il mainstream pretende (un po' il discorso che ti ha riguardato pure due anni fa). Quando poi però si tirano le somme, non ha visione del generale. Ci sta pensarla ad esempio sui trans in un modo, ma pur comprendendo anche le realtà di chi vive in prima persona determinate difficoltà.
26:01 Scritto: "In realtà lui crede che tale oppressione sia almeno in parte utile, poiché secondo lui è giusto che la cultura sia "oppressiva" in quanto permette di non cedere alla tentazione del caos..."
Ah. Qualcuno può spiegarmi cosa Peterson intenda con cultura "oppressiva"? Per quanto sia messo tra virgolette, non vedo come l'oppressione possa essere positiva, per quanto piccola, come caratteristica di una cultura, sia personale che di un popolo odierno. Non la renderebbe comunque, in bene ed in male, simile alla bugia di vita, stando a quanto detto?
Cioè, la scienza nell'esperienza umana, alla fine è da sempre un'opinione ricercata, che tende ad avvicinarsi asintoticamente sempre di più alla verità, no?
Riguardo al fatto che la vita sia un gioco a somma zero: lui non intende che il mondo sia fattualmente così, ma che noi lo percepiamo così. Se un mio amico ha un grande successo e io no, sentirò un disagio nel confrontarmi con lui, all'opposto se vedo il totale fallimento di un altro mio amico percepirò la mia situazione come non così male tutto sommato.
È innegabile che tendiamo ad avere queste dinamiche di pensiero.
Ma nemmeno "noi" alcune persone lo percepiscono così chi è affetto da invidia o ha una visione della competizione tossica.
@@astrol4b hahaha guarda, essendo molto consapevoli di questa dinamica si può fare del proprio meglio per evitarla, come faccio io, e quando si sente del successo di un amico festeggiare e provare sinceramente a essere genuinamente felice per lui, così come non cadere nel tranello di accontentarci di una situazione insoddisfacente solo perché altri stanno peggio.
Ma dire di riuscire a evitare completamente questi pensieri è ipocrisia, è umano farli, e per quanto si possano far progressi, un "angolino" almeno della nostra mente continuerà a farli.
Ha ragione su molte tematiche, ma non credo che sia un genio o un rivoluzionario.
Ha una cultura sopra la media, ma filosoficamente non crea un modello coerente.
Ad esempio il confronto lo vede come "esporsi al caos", quando il confronto in senso più assoluto è "esporre IL caos".
Se hai delle competenze vere e solide su un determinato argomento, magari degne di un docente universitario, nessun "signor nessuno" al bar ti farà mettere in discussione le tue conoscenze, perché sono consolidate e fondate, hanno radici solide.
Se hai una cultura da liceo, magari su un evento storico o politico il "signor nessuno" può metterti alla prova con trucchi di retorica.
Se hai subito un lutto, il lutto espone il tuo caos, lati che non credevi di avere.
Se il caos fosse un'entità oscura, essa resterebbe ancora oscura, essendo esposta, semplicemente viene messa in evidenza.
Il confronto spesso segnala il caos ma non lo risolve.
Spesso dietro al caos non si cela nulla di concreto, magari solo mancanza di autostima.
Un disagio che cresce e nasconde segreti nostri o di altri.
A suo tempo vidi la sua serie di lezioni che teneva all'università "Maps of meaning", sono libere su CZcams, circa 40 ore totali. E' un parlatore che affascina per tutti i riferimenti culturali, artistici e storici che mette in mezzo all analisi e riportando tutto a una logica da daily life. Ma in estrema sintesi le sue conclusioni sono quelle della destra liberal conservatrice classica: gerarchie, ruoli, se hai di più è perché te lo meriti, i poveri devono aiutarsi da soli, le persone sono geneticamente diverse, la verità era già nella bibbia 2000 anni fa' etc... etc... Compliment Marco per l'ottimo video.
Beh guarda la natura umana è veramente complessa e anche se troviamo fondamenti biologici in certi comportamenti, non significa arrivare alla conclusione che la biologia è destino, per cui ognuno deve stare al suo posto per far funzionare meglio la società.
Del resto però Il mito della tabula rasa portato avanti da molti scienziati sociali e postmodernisti è un altro estremo che ha i suoi torti, ma è molto riassicurante: se siamo solamente esseri "inculturati" e tutto è un costrutto sociale dettato da una società oppressiva, basta agire su un qualcosa che effettivamente possiamo cambiare: la cultura.
La violenza e la competizione fanno parte della natura umana, ma abbiamo anche la capacità di autocontrollo, raziocinio ed empatia.
Sta a noi, a seconda delle circostanze, decidere se mettere in pratica i nostri "demoni" peggiori, o i nostri "angeli migliori".
Sicuramente, da questo punto di vista, è più chiaro Steven Pinker. Non abbracciamo però l'estremo opposto: mascolinità e femminilità non esistono; tutto è un costrutto sociale; tutto è performativo ecc....
Allo stesso tempo non utilizziamo le differenze per legittimare discriminazioni e gerarchie. Un po' di responsabilità individuale però ci vorrà sempre perché non avremo mai un mondo perfetto (su questo forse mi trovo d'accordo con Peterson).
@@af5433 Sono d'accordo praticamente con tutto quello che hai detto: anche il modo opposto di guardare la realtà come tabula rasa, teoria queer o equality of outcome finiscono facilmente per deragliare.
@@roberto7840 Esatto e anche coloro i quali condividono la visione performativa del comportamento sono diventati dei guru impressionanti. Peterson alla fine ha fatto l'opposto, ma è stato anche influenzato dalla visione scientifica: visto che uomini e donne differiscono nei loro comportamenti a causa di radici biologiche, adesso comincio io a dare qualche regoletta. Tutto questo mescolato con una certa filosofia.
Non è il Messia sceso in terra, per carità!
I soli divulgatori scientifici difficilmente si mettono a dare regole, ma non è la prima volta che la scienza viene un po' strumentalizzata per fini ideologici o filosofici.
Un personaggio come Peterson forse non sarebbe diventato famoso negli anni passati. Forse certe polarizzazioni c'erano meno!
Utilizzi nel video più volte il termine "cattolico" per riferirti a Peterson ma sarebbe più corretto "cristiano", non si è mai definito cattolico.
Non credo proprio che Jordan Peterson pensi che la vita sia un gioco a somma zero, semmai è un pensiero che attribuisce a persone che finiscono nel nichilismo e nell'invidia sociale.
Un buon mentore
Le idee di peterson purtroppo nella sinistra americana hanno trovato non solo una critica ferocissima ma anche un rifiuto sistematico, e così la destra ne ha subito capitalizzato
Peterson non è assolutamente cattolico e tanto meno religioso,lui stesso più volte ha detto di essere ateo ma che si comporta ed agisce nel suo operato come se esistessa un dio, appunto ha avuto dibattiti con moltissimi religiosi ed ha sempre evidenziato come le regole imposte o tramandate enon la semplice fede (dalle religioni abramitiche in particolare) sono dei cardini i quali hanno creato e messo le basi per la società nella/nelle quali viviamo oggi, basi che devono essere cambiate ed evolute, alcune di esse eliminate
Treat yourself like someone you are responsible for helping è la seconda regola ed più corretto tradurla con "tarttati come se tu fossi una persona la quale dovresti badare", cosa ben diversa, si rifà al "ama il prossimo tuo come te stesso" più o meno
Emotività e razionalità, ordine e chaos, che dire, la fiera dei cliché e della pseudofilosofia che anche tu sembri condividere, non parlate di filosofia se non siete laureati in filosofia
La cosa ironica è che io la prima volta che avevo sentito parlare sia di Jordan P. che di Marco C. era parole ed accuse che di solito si danno agli An°rchici ed chi è considerato Socialmente Nocivo.
Ovviamente so che loro due sono persone diverse, ma fa riflettere come certi individui vengano dem°nizzati nonostante sono tutt'altro che pericolose 🤔
Questo ci deve far riflettere infatti. C'è sempre chi ha interesse nell'impedire alla massa di avere opinioni solide ed imparziali circa determinati argomenti. Purtroppo internet e i social media sono uno strumento potente che è riuscito e riesce a fare il lavaggio del cervello a tante persone. Sta a noi, dotati di pensiero critico, sforzarci di non cadere in tale trappola e mantenere posizioni lucide ed obiettive. Perchè oggi la strategia è proprio quella dell'eliminazione: eliminare ciò che fa scomodo. Alcuni autori passati sono considerati "patriarcali e maschilisti"? Eliminiamoli, bandiamoli dai programmi scolastici ed universitari perchè non bisogna dare alla massa l'opportunità di studiarli e capire da se che si tratta di pensieri legati alle rispettive epoche. Perchè si sà, non serve a niente studiare i pensieri del passato no? Il nazismo e il fascismo non vanno studiati perchè rischiano di contagiare gli studenti del domani. Non vengono mica studiati per far si che non dimentichiamo gli orrori del passato al fine di non ripeterli!
@@giuseppemaggio5894 Concordo, soprattutto con il ' Sta a noi, dotati di pensiero critico, sforzarci di non cadere in tale trappola e mantenere posizioni lucide ed obiettive ... ' 👍
Allenerò indice e pollice fino a poter distruggere un muro, così il bambino imparerà la lezione
Bho bho bho
Sei sicuro che sia filocattolico e non filoprotestante?
Jordan Peterson è qualcuno da ascoltare quando si ha voglia di sfidare i propri bias e di avere qualcosa su cui riflettere. Su molte cose non sono d'accordo con lui eppure mi piace molto ascoltarlo, ha sempre delle ottime argomentazioni che sfidano le mie credenze. Grazie a questo ho idee meno radicali e mi trovo in una posizione in cui riesco spesso a capire sia i progressisti che i conservatori, piuttosto che schifare gli uni o gli altri a priori. Se non vi piace la complessità stateci lontano. In ogni caso io ascolto i suoi podcast da un po' e non mi è mai sembrato né transfobico né omofobico né bigotto, anche se si pone degli interrogativi su tali argomenti che possono risultare controversi. Aggiungo: a me il libro NON è piaciuto, troppo filosofeggiante. Mi piace molto di più il Peterson dei dibattiti e degli speech pubblici, in cui spesso è molto più pragmatico e meno ideologico
Ottimo approccio, che condivido
Illusioni
Tranne qualche virgola, non condivido nulla. E i collegamenti che fa sono sempre abbastanza caotici e arbitrari, poco rigorosi. Almeno dal mio punto di vista. Peggio ancora le strumentalizzazioni che ne possono derivare... ma quello può avvenire con qualsiasi idea. Interessante come ritenga importante l'ascolto perchè in alcuni estratti non è ciò che ho visto.
Cattolico? Cristiano? Solamente spirituale?
Ma alla gente cosa gliene frega dei dodici consigli Di Uno Che dice Di avéré dodici consigli per tutto? È pure Di destra. Non ci sono modellu migliore?
A me sembra un pastrocchio di teorie eterogenee già presenti ben prima di Peterson. Forse punta sul fatto che in media le persone non masticano di filosofia.
Ottima argomentazione su un testo di spessore come quello del libro del dottor Peterson. Ho letto il suo libro sia in lingua originale che in italiano, e prima di leggere il libro ho guardato su youtube tutti i suoi video che ho trovato molto interessanti tanto da doppiare il primo suo video che guardai e spendermi molto per fare quel lavoro per poi prendermi anche un copyright strike xD lascio il link in caso lo vogliate vedere. Buona serata :) czcams.com/video/Al4NBABTmUo/video.html
Lol un testo di spessore un libro di self help
@@sunflare8798 meglio che vai a leggerti topolino senti a me
@@carminedap7817 sai, dopo essermi abituato a Kant, Nietzsche, Husserl, Wittgenstein è un po' difficile digerire idee geniali come "pulisci la tua stanza". D'altro canto non mi sorprende che uno come te trovi Peterson interessante, a ciascuno il suo Carmine.
Molto bello. Io personalmente voglio leggere il libro e credo che Jordan Peterson sia uno dei migliori in quello che fa.
Io sono andato solo una volta in centro/est Europa ed è stato quando sono andato in Repubblica Ceca per poco tempo, però devo dire che questi paesi mi danno la sensazione di essere migliori rispetto ai paesi europei occidentali proprio per il loro cercare di preservare la cultura, le proprie tradizioni e anche alcuni aspetti legati alla religione.
P. S. Magari in futuro potresti fare un video su Eckhart Tolle e il suo libro "il potere di Adesso" oppure su Anthony Robbins e il suo libro "come ottenere il meglio da sé e dagli altri"
@Delfio Però se domani finissimo per parlare tutti solo inglese, tu questo lo definiresti progresso?
@Delfio Se tutti parlassimo solo inglese, o comunque solo una lingua qualsiasi, io personalmente lo vedrei come un incredibile impoverimento culturale.
Un mondo che non vale la pena di essere vissuto. Il solo pensiero mi fa venire la voglia di essere reazionario.
@Delfio La differenza tra le culture anglo-sassoni non sarà mai così rilevante e arricchente come quella tra Giappone e Grecia per fare un esempio.
Io mi rifiuto di avere come lingua madre quella lingua in cui il "tu" e il "voi" si dicono allo stesso modo.
Detto ciò, ma chi ti dice che io non sia reazionario anche contro l'eliminazione del multiculturalismo dei nativi d'Italia?
@Delfio Tu mi giudichi a caso senza sapere un tubo di me...
Tu invece esprimi chiaramente l'idea che se cancellassimo tutte le lingue del mondo non ci sarebbe nulla di male. Ma vedi un po' te da chi devo prendere lezioni...
Se ti può interessare, io sono dell'idea che si possa benissimo avere il ladino come propria prima lingua, e non è vero che l'identità locale sia incompatibile con la civiltà. L'identità locale può essere espressa contemporaneamente a livello regionale e di stato, sai... Non è vero che questo "tribalismo" come tu lo definisci sarebbe incompatibile con la civiltà.
L'IDENTITà LOCALE E LA CIVILTà INFATTI COINCIDONO.
@@nefas3904 una lingua unitaria e globale è il meglio che si possa desiderare per la nostra specie
Ciao Marco!
Mi è piaciuto molto il video e sono un grande estimatore di Peterson, perché i suoi libri mi hanno aiutato molto in momenti molto difficili della mia vita.
Non sono totalmente d'accordo con le tue conclusioni e, a mio modo di vedere le tue analisi hanno alcune mancanze legate al fatto che probabilmente non segui i suoi podcast e le sue chiacchierate con altri esperti del settore. Ma ciò è comprensibile e non te ne faccio minimamente una colpa, anzi.
Ad esempio, il messaggio da leggere tra le righe del primo capitolo di "12 rules for life" è che, al contrario di quanto facciano intendere molte persone ideologizzate a sinistra, le dinamiche di potere o le "gerarchie", non sono nate necessariamente come strutture oppressive, ma che al contrario -tra i tanti fattori che contribuiscono alla loro esistenza e creazione- ci sia la necessità di sopravvivenza e la necessità di trovare un modo per affrontare la nostra esistenza. In altre parole, se per le aragoste (nostro antenato moooolto lontano) con strutture neurali molto più semplici rispetto alle nostre, sono state riscontrate dinamiche molto complicate nella creazione delle gerarchie, non si capisce come molte persone marxiste ideologizzate possano relegarla ad una semplice "struttura oppressiva di potere".
Ad ogni modo, il suo primo libro anche secondo me è un po' difficile da leggere anche perché si tratta di una condensazione di "Maps of meaning", un libro molto più articolato e lungo, ma posso garantire che quelle che tu hai trovato come "contraddizioni" siano in realtà assolutamente comprensibili una volta capito il personaggio filosofico-politico, che indirettamente si rifà anche abbastanza a filosofi come Hayek.
Un abbraccio.
Sinceramente mi sembrano dei punti abbastanza ingenui per essere proposti come guida per la vita.
Peterson ha detto pure delle cose interessanti in passato, date le sue competenza di psicologia clinica, ma ora si è trasformato nel guru di un culto personale e ora sono imbarazzato per lui e per le sue masse di fan adoranti (e mi fa anche un po' paura, anche per il fatto che dal punto vista politico promuove una ingenuissima visione liberale dell'economia e della società, come se alla fine tutto dipendesse solo dall'individuo, e nell'attuale sistema neoliberale questo significa finire per turlupinare la gente, farla sentire l'unica responsabile del proprio fallimento - e così i potenti al vertice della piramide alimentare sociale gongolano, perchè non si trovano masse organizzate dal basso che le combattono per strappare i diritti, che si strappano solo con la lotta, come sempre è successo nella Storia)
"La vita è un gioco a somma 0 " è una stupidaggine mostruosa e che probabilmente serve a giustificare il proprio egoismo.
E' un principio che contraddice anche quelli cristiani che riguardano la solidarietà.
Uno spicologo che parla più di politica e religione che di spicologia... Mi chiedo quanto possa essere affidabile?!
9:25 Io penso che stia sbagliando. È vero che alle persone piace soffrire ma non per distruggerti. Questo è il pensiero di chi dice spesso che ci sono relazioni tossiche, ovvero sono sensibili al gas emanato da altre persone.
Il punto è che molte cose psicologiche sono increaltà filosofiche. Io ad esempio riconosco di avere un problema, ma sono indeciso se voglio davvero superarlo ma vado da uno psicologo per capire perchè ho questi pensieri e se superarli.
Il danneggiamento se avviene avviene perchè tu peschi. Tu peschi perchè hai dei progetti, vedi me e vedi che sono depresso. Un genitore vede me e vede che sono depresso, quindi diventa triste.
Sembrano idee piene di proprie politiche.
Sull'esempio del marshmallow io non lo declinerei nella società. Il bambino non fà un lavoro per la società per ottenere un vantaggio, non ha davvero perso tempo. Non è vero secondo me che siamo così tanti attaccati alla società
La regola n.12 ha senso.
1) la bibbia: sicuramente è un libro molto importante da cui molte filosofie e pensieri sono nati, il problema è che la bibbia va contro piterson se la si interpreta bene.
Comunque sono contrario all idea che i valori di un individuo vengano scelti da altri, da una cultura.
La verità si estrinseca nella realtà
Sulla regola 5 forse avrebbe fatto meglio a studiare la teoria di Bowlby
Grazie a Peterson ho scoperto la Carnivore Diet!! 🥩🥩💪🏻💪🏻
Perchè usi a sproposito il termine "cattolico" per dire più generalmente "cristiano"? Per un video su un personaggio per il quale il profilo religioso è particolarmente importante, sarebbe stato più serio usare i termini con maggiore precisione, anche per semplice rispetto del personaggio in questione, evitando di attribuirgli un'appartenenza che non ha. E pure per rispetto per te stesso e la tua preparazione, evitando di lasciar intendere di non conoscere la differenza.
ecco l'unica cosa che condivido con Jordan Peterson sono la bellezza delle piccole cose : per il resto mi sembra uno psicologo / filosofo umano ossia con tante contraddizioni .
Grazie della divulgazione. Chiarirei che Peterson non si definisce cattolico. Il suo modo di approcciarsi alla religione è piuttosto definibile come un simpatizzante della Bibbia e del Cristianesimo. Non mi sembra che citi pensatori cattolici, ma solo la Bibbia, interpretata in modo personale, come si fa spesso nella cultura protestante. Riguardo alla religione, Non credo che Peterson dia argomenti di fede, ma solo valutazioni sociali. Non capisco perché tu alla fine del video ti senta scomodo a condividere tali valutazioni, non dai motivi del tuo ateismo, ma credo che non sia un argomento affrontato nel libro di Peterson, né che ci sia tempo di affrontarlo in questo video
Obbiettivamente è interessante quello che dice perché c'è verità nelle sue parole , ovviamente non è dio sceso in terra ma secondo me ha capito tanto. Mi ritrovo anch'io nell'idee conservatrici di destra attenzione sono un maschio quindi il patriarcato piuttosto che i ruoli di genere fungono a mio vantaggio, ma ritengo le donne più razionali e meno soggette al collasso per fattori biologici , i maschi sono un fiume in piena a causa degli ormoni l'aggressività è presente nell'uomo più che nella donna proprio per questo non si possono trattare uomini e donne allo stesso modo sono estremamente diversi .
Non sono tanto d'accordo sul fatto che tu lo chiami conservatore e cattolico. Jordan Peterson non dichiara di essere di destra ma piuttosto accetta questa etichetta, visto che secondo lui l'ideologia di sinistra si è spinta così tanto verso l'estremo che lui può venire considerato di destra. Per quanto riguarda la sua religiosità, secondo Peterson la religione è importante perché può fornire una guida su come vivere e spostarsi in questo mondo. Lui non crede che le storie bibbliche siano veramente accadute, ma anzi ritiene che siano storie dotate di una morale in grado di fare da guida all'essere umano. Quando parla di Dio, esso non viene rappresentato come un essere onnipotente, ma come un insieme di valori umani.
dovresti correggere il termine "cattolico" con "cristiano". c'è differenza
L'unico modo per sminuire Peterson è affibbiargli delle etichette perché è impossibile smontare le sue argomentazioni.
Ti consiglio di vedere il video di Philosophy Tube che spiega il pensiero di Jordan Peterson con tutti i suoi limiti, oppure il confronto con Slavoj Zizek; poi mi dici se non si possono smontare le sue argomentazioni.
Non bisogna mai essere assolutisti in quello che si pensa o affidarsi a guru come detentori della verità assoluta.
ahahahahahahah stai scherzando spero, si smonta da solo
Che depesante
Tipo quando ha detto che non si può smettere di fumare senza aver avuto un' esperienza mistica causata da sostanze allucinogene... davvero un'argomentazione solidissima